…non disperate, non è vera tristezza .. è quella del fine weekend! Ma sicuramente ora che vi ho letto passerà tutta 😉💋Marea
Shakespeare, Perché sei tu Marea?
TRISTEZZA-Marea, Marea! Perché sei tu Marea? Ah, rinnegala!… Ricusa il suo influsso!… O, se proprio non puoi , giurami allegria, ed io non sarò più una tristezza da weekend!!!
MAREA-Che faccio, resto zitto ad ascoltarla, oppure le rispondo?…
TRISTEZZA – Il tuo nome soltanto m’è nemico; ma tu saresti tu, sempre Marea per me, quand’anche non fossi una tristezza. Che è infatti Triste?… Non è una mano, né un piede, né un braccio, né una faccia, né nessun’altra parte che possa dirsi appartenere a un uomo. Ah, perché tu non porti un altro nome! Ma poi, che cos’è un nome?… Forse che quella che chiamiamo rosa cesserebbe d’avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome? Così s’anche Marea non si dovesse più chiamar Marea, chi può dire che non conserverebbe la cara perfezione ch’è la sua? Rinuncia dunque, Marea, al mio sentimento che non è parte della tua persona, e in cambio prenditi tutta la mia. Allegria...
MAREA – (Forte) Io ti prendo in parola! D’ora in avanti tu chiamami “Allegria”, ed io sarò per te non più Marea, perché m’avrai così ribattezzato.
TRISTEZZA – Oh, quale Donna sei tu, che protetta dalla tua sensualità , vieni a inciampar così sui miei pensieri?
MAREA – Dirtelo con un nome, non saprei; il mio nome, cara santa, è melodioso a me perché è nemico a te. Lo griderei, se lo portassi in alto.
TRISTEZZA – L’orecchio mio non ha bevuto ancora cento parole dalla voce tua, che ne conosco il suono: non sei Marea tu, ed una bellezza?
MAREA – Si, tutte e due dicono e mi dicono, sgradito sentimento, se nessuno dei due è a te gradito.....
Ps
...alla fine poi l’autore ha cambiato un pochino qualcosa....