Finalmente riesco a darvi qualche aggiornamento. Come potete immaginare, non è facile creare le giuste situazioni.
Ma non rimarrete delusi
Questo è successo domenica scorsa. Passo a casa sua al mattino per aiutarla con alcuni lavori.
Arrivo verso le 9 e lei era ancora con un pigiama anti-sesso. Io faccio finta di nulla e evito qualsiasi battuta.
Finisco il lavoro dopo circa un’oretta e salgo in casa per Avvisarla e per poi andarmene.
Lei indossava ancora sto pigiama inguardabile così non riuscendo a resistere le butto lì la battuta: “Certo che rispetto all’altra sera da mamma, riesci anche a vestirti proprio dimmerda” sghignazzando.
Lei sempre gentile mi risponde con un: “Ammazzati”
In fondo ci vogliamo bene.
Al che le chiedo: “Allora hai trovato qualcuno l’altra sera quando eri vestita da gara?”
E lei: “Si, ho conosciuto un ragazzo”
E io: “Lo conosco?”
Lei: “No non è di qui”
Io: “E non c’è già più perché Gli hai già fatto vedere il pigiama?” Ridendo
E lei: “No caro... stai tranquillo che se lo ricorderà per bene quello che ha visto”
E io: “Cosa intendi?!?” Un po’ finto tonto
E lei: “Secondo te?”
Io: “Dai raccontami...?”
io mi stavo già eccitando e lei avevo l’impressione non vedesse l’ora di dirmelo
Lei: “Ci siamo conosciuti in discoteca, poi un paio di giorni dopo siamo usciti.”
E io: “Quindi?”
Lei: “Stavamo tornando qui a casa in macchina e guidavo io. Lui essendo un tipo molto deciso, mentre guidavo, giocava a stuzzicarmi accarezzandomi le gambe”
E io: “Avevi i pantaloni spero”
E lei: “No, un vestito corto”
E io: “E com’è andata?”
E lei: “Niente, io ero eccitata e mi andava quindi l’ho lasciato fare”
E io: “Ti ha toccata?”
E lei: “Si...”
Al che ho simulato un finto imbarazzo e le ho detto che non mi andava di sentire altro.
Lei mi dice: “Si forse meglio, perché sai poi le mutande le ho lasciate in macchina e in casa non mi ha fatto nemmeno togliere i tacchi”
E io: “Quali indossavi?”
E lei: “Aspetta”
Va verso la camera e dopo un minuto torna a gambe nude, in slip a brasiliana e tacchi neri a spillo lucidi dicendo: “Questi!”
Io a quel punto ero arrapato e duro. Avevo voglia si segarmi o farmelo succhiare.
La perversione mi stava prendendo il sopravvento così le ho detto: “Guarda che i tacchi sono un mio punto debole e sono pure in debito.”
Lei arrossisce di colpo e mi risponde: “Dimentichiamo tutto”
Io ero sopraffatto dalla voglia di trasgredire così le ho risposto: “dimentichiamo ma adesso ho voglia di abbracciarti”
Lei: “Va bene ma molto tranquilli eh”
Io a quel punto l’abbraccio spingendo il pacco duro sulla sua figa coperta solo da un paio di mutandine. Impossibile non sentisse il cazzo duro.
Dopo qualche sfregamento lei si stacca, si gira e va in camera.
Io la
seguo senza dire niente e fa per togliersi le scarpe e rivestirsi
Io a quel punto la raggiungo da dietro e l’abbraccio di nuovo provando con una frase carina tipo: “Passerei la giornata anche solo abbracciati così...”
Lei a quel punto si ferma, sento che si rilassa.
Io continuo ad abbracciarla, ma le mie braccia passano da sotto le ascelle, ai fianchi. Lentamente cercando di capire se faceva resistenza.
Di tutta risposta lei inclina la testa verso il lato, scoprendo il collo come se volesse essere baciata. Io ovviamente incomincio a baciarle il collo, scorrendo dall’alto in basso.
Lentamente faccio quindi scivolare la mano nelle sue mutandine accarezzandole la figa.
Era una pozzanghera. Bagnata fino alla coscie. Tant’è che senza troppi tentennamenti riesco ad infilare due dita e masturbarla.
Lei geme, in maniera marcata. Ad ogni affondo sospira forte ad occhi chiusi.
Io continuo a masturbarla Alternando penetranazione e massaggio mentre lei geme di piacere sempre di più.
continuando a masturbarla, la faccio sedere sul letto, le abbasso le mutante e inginocchiandomi affondo la testa fra le coscie leccandole la sua figa calda su e giù sentendo quel gusto forte di figa eccitata.
Trascorso qualche minuto credo lei abbia un mezzo orgasmo. Io nel frattempo mi ero abbassato i pantaloni e avevo il cazzo duro pronto a penetrarla.
davanti a me, lei con le gambe alzate, le mutandine appoggiate sulla sua caviglia e questi tacchi che mi eccitavano un sacco.
Lei mi ferma e io temo il peggio. Che le si Tifi indietro. Mi dice:“Non andiamo troppo in là”
Io volevo morire. E allo stesso tempo esplodere.
quasi senza speranze, vedo che lei si inginocchia e si avvicina con la bocca al mio cazzo.
inizia a succhiarmelo con gusto leccandotelo e ingoiandolo aumentando man mano la velocità.
Io approfitto per infilarle una mano nelle tette e massaggiare i capezzolini.
Ero talmente eccitato che in pochi minuti ero pronto a venire.
Non sapendo lei se le piacesse o meno, le ho sussurrato: “Ci sono, hai un fazzoletto”
Lei senza nemmeno rispondermi ha aumentato la velocità succhiadomelo sempre più in fondo. A quel punto stavo per esplodere così per sicurezza l’ho avvisata dicendo: “Sto venendo”
Lei senza fare una piega a continuato a succhiare e mentre sentiva che le venivo in bocca rallentava pian pianino per consentirmi di godermi l’orgasmo con delicatezza.
Una volta venuto lei si alza e va in bagno. Credo a sputare.
torna dopo poco. Eravamo entrambi imbarazzati però mi bolla una bacio con la lingua tenendo le lingue fuori dalla bocca. Io le rispondo: “Io ho ancora voglia”
Lei a quel punto glissa e mi dice: “Meglio che vai a casa”
Scamviamo ancora un po’ di chiacchiere ma poi non succede più nulla e io torno a casa mia.
Adesso ho davvero voglia di scoparla! Aiutoooo!
Ah... voglio il conto di quanti si son segati con questo racconto!