Esperienza reale Un amore diverso

OP
Cuckchieti

Cuckchieti

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Grazie!
Fate davvero venir voglia di non dormire per scrivere il capitolo successivo...
 
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Capitolo 6
Un amore grande quanto il cielo

"Cazzo ma che ora è?"
Apro gli occhi.
"Aaarghh"
La luce che filtra dalla tapparella mi colpisce la retina.
Dopo non so quante ore di sonno è molto doloroso accogliere quella tenue, flebile luce bianca...
Sono costretto a chiudere gli occhi. Di nuovo...
Li riapro quando penso siano pronti, con la fronte aggrottata, con la presunzione di poterla portare abbastanza lontano da proteggere gli occhi da un inevitabile altro raggio di sole.
Ovviamente non è così. La luce impatta di nuovo sulla mia pupilla, cogliendola di nuovo impreparata...
Ma stavolta si fa trovare più pronta... nel giro di pochi secondi è in grado di domare quei raggi di sole ribelli.
Mi guardo attorno.
Di fronte a me c'è l'armadio. A sinistra la scrivania, con lo specchio...
Sulla destra c'è lei. DIANA.
Sta ancora dormendo. E allungata di fianco...
Se avesse gli occhi aperti mi starebbe guardando...
Probabilmente mi farebbe un grosso sorriso.
Poi ci baceremmo augurandoci una bella giornata.
Mi giro di nuovo a sinistra, dove tengo l'orologio.
Sono le 7:42
È una splendida giornata d'inizio estate.
Fa caldo.
Molto caldo.
Ieri sera abbiamo fatto l'amore, e si è addormentata così come l'ho lasciata: tutta nuda.
Solo un leggerissimo lenzuolo le copre i fianchi. I seni, invece, sono completamente esposti.
Sono bellissimi. Nonostante la posizione vantaggiosa, la gravità non riesce neanche lontanamente a deformare la splendida forma a goccia che la natura gli ha donato.
Rimango ipnotizzato a guardare quell'opera d'arte...
Seguo i respiri di Diana... quel lento e ritmato movimento del suo petto, tanto semplice quanto meraviglioso.
Sono innamorato di Diana...
Ma veramente tanto...
Anche solo vederla dormire mi dona una gioia interiore che non riuscirei a descrivere neanche se scrivessi 100 pagine.
Ormai conviviamo da un paio di mesi.
L'inquilina se n'è andata dopo il primo pretesto per litigare che Diana abbia trovato.
I miei occhi svolazzano sulla sua silhouette da modella...
Seguono la linea dei suoi fianchi...
Mi perdo al pensiero che sotto il lenzuolo è completamente nuda...
Indugio su quel lenzuolo maledetto che mi separa dall'appagamento che i miei occhi tanto agognano...
Subito dopo la stoffa ricomincia la pelle...
La pelle delle gambe...
quelle cosce così morbide e lisce...
Sembrano modellate da Dio in persona...
Scendono sinuose fino alle ginocchia, per lasciare spazio ai polpacci sottili ma muscolosi...
E in fondo, oltre le caviglie ci sono i suoi piedini taglia 35...
Che spettacolo di donna...
Ed è tutta mia...
Risalgo più velocemente con lo sguardo, fino a ripercorrere tutto il suo corpo all'incontrario, fino al suo viso...
Ha gli occhi aperti, e mi sta fissando.
Appena gli sguardi si incrociano mi sorride
"Buongiorno amore"
Mi augura con voce suadente... forse un po' impastata per il sonno...
Mi protendo per baciarla.
Un lungo bacio dolcissimo al quale lei risponde docilmente, accarezzandomi i capelli con una mano...
"Buongiorno a te"
Rispondo io subito dopo...
Per tornare a baciarla da dove mi ero interrotto...
Il bacio diventa subito più passionale...
Finalmente mi sento legittimato a far volare via quello stupido lenzuolo...
Una mano va subito ad assaggiare il suo sesso gonfio e caldo e bagnato...
Lei la accoglie schiudendo le gambe, mentre con la sua mano mi tasta i coglioni, ormai vogliosi di svuotarsi...
Mi tira dolcemente i testicoli, facendomi provare un piacere meraviglioso... il cazzo mi si indurisce subito...
Lei comincia a segarlo lentamente... solo col polpastrello del pollice e dell'indice...
Io posso tranquillamente infilare un dito dentro...
Stavolta è lei a godere... e lo fa cacciando un gridolino stridulo...
Non che volesse uscire così... ma la mattina presto le corde vocali sono ancora molto ingessate. Si sa...
Torniamo a baciarci...
La mia bocca salta dalla bocca al collo, come le mani di un pianista...
Ed esattamente come quelle mani, sta scrivendo un'aria che parla di piacere puro. E di un amore grande, senza limiti. Grande quanto il cielo...
Il suo respiro comincia a farsi pesante...
Ormai conosco tutti i suoi punti deboli...
So dove baciare e succhiare...
Lentamente mi dirigo verso il basso. Lei capisce dove voglio arrivare, e mentalmente si pregusta il momento...
Intanto il suo corpo tradisce la sua impazienza... si mette comoda, allungandosi sul letto a pancia in su...
Sono costretto ad adeguarmi alla nuova posizione... ne approfitto per spogliarmi completamente...
Poi insinuo un ginocchio fra le sue gambe, e torno a tuffarmi con la bocca sui suoi seni.
Così sodi...
Così morbidi...
Lecco avidamente entrambi i capezzoli, che si inturgidiscono all'istante... sono dritti e duri...
Dicono che vogliono essere succhiati.
Con la mano stringo la coppa di un seno, in modo da farlo protendere verso l'alto... il capezzolo adesso è ancora più dritto... completamente inerme alle attenzioni della mia bocca...
Non resisto, lo metto in bocca...
Con la lingua passo tutto attorno a quel chiodo di carne...
Con le labbra schiaccio delicatamente...
E lo succhio con dolcezza...
Lei vibra di piacere... È una corda di violino, nelle mie mani da improvvisato violinista...
Succhio anche l'altro capezzolo, mentre con la mano libera vado in avanscoperta più in basso...
Accarezzo l'interno delle sue cosce...
Sono calde e bagnate.
I suoi umori, ormai abbondanti, si sono spalmati sulla coscia, lei ha così voglia che non riesce a tenere le gambe ferme...
Le apre e le chiude compulsivamente... vuole godere...
Vuole sentirsi piena...
Non posso non accogliere questo appello disperato...
Ma prima voglio il mio dessert...
Senza troppi complimenti scendo col viso fino a trovarmi fra le sue cosce...
Finalmente si è fermata... mi ritrovo la sua fica a pochi centimetri dal viso... lucida per via degli umori che sta producendo... il profumo del suo detergente intimo misto all'odore della sua fica mi inebria... i miei sensi sembrano acuirsi... sento il cazzo durissimo fra le gambe...
L'interno delle sue cosce è completamente bagnato, e mi chiede di ripulire tutto quel nettare...
Comincio da lì.
Passo la lingua in quel dolce incavo che si forma fra la coscia e il sesso...
Raccolgo tutto quel ben di Dio... lo assaporo...
Sa di donna...
Lecco anche dall'altro lato...
Passo la lingua fra le labbra per gustare ogni singola sfumatura del suo sapore...
Ma Diana comincia ad essere impaziente...
Con la mano mi accarezza la testa, passandola fra i capelli...
Non è un segno d'affetto. Vuole che sposto le mie attenzioni...
Con le dita la allargo. Esponendo il suo sesso di un bellissimo rosa chiaro...
Le piccole labbra aperte e simmetriche a formare una sensuale farfallina di carne...
L'ingresso della sua vagina è totalmente solcato di umori caldi e gustosi...
Lecco a tutta lingua...
Dal perineo fino al clitoride...
È un esplosione di sapore...
Un filo di muco si forma e si allunga dalla sua vagina alla mia lingua...
È molto scivolosa... segno che è già pronta...
Torno ancora una volta a leccare il suo fiore.
Stavolta con la lingua a punta. Come un ape, mi accingo a nutrirmi del suo polline...
Insinuo la lingua dentro...
Ha un sapore divino...
Non riesco a trattenermi, cerco di entrare il più possibile in profondità...
Lei geme, ma lo fa per il piacere...
Allarga ancora di più le gambe, offrendo ed esponendo quel sesso caldo e bagnato alla mia lingua avida...
Con i pollici allargo le grandi labbra...
È completamente aperta... con la vagina dilatata...
Mi viene una gran voglia di vedere dentro... ma è troppo profonda... si vede solo il buco aperto, e un buio misterioso... fa proprio venire voglia di entrarci dentro...
Più in alto svetta il suo clitoride gonfio e rosso... ben irrorato di sangue...
Fra le grandi labbra, un altro solco. Con la pelle così sottile da lasciarsi quasi vedere attraverso...
È proprio li che lecco... roteando la lingua su quella tenue sporgenza che culmina nel clitoride...
Ora si che la faccio godere...
Comincia ad ansimare...
Con la punta della lingua stimolo più che posso scavalcando da destra a sinistra e viceversa quella costola carnosa sopra le sue labbra...
Diana comincia ad accarezzarmi i capelli, mentre fatica sempre di più a controllare il respiro...
Inizia ad accelerare gli ansimi...
Le sue gambe si muovono da sole, vibrando senza controllo...
Le sue piante dei piedi strusciano sulle lenzuola... come mani che cercano inutilmente di aggrapparsi ad un appiglio da poter stringere con forza...
Torno a leccare la sua vagina a lingua aperta...
Dal perineo fin sopra il clitoride... e poi di nuovo giù...
Fino a succhiare il clitoride...
"AAAAHH"
La faccio gridare...
Non mi fermo. Continuo a infierire...
Succhio di nuovo con forza
"AAAAHHH"
Ancora un altro grido di piacere...
Con la lingua continuo a roteare attorno al cappuccio...
Mi stringe le dita sulla testa... mi tira un po' i capelli...
Ma in quel momento potrebbe farmi qualsiasi cosa...
Io continuo a dare colpetti di lingua...
La sensazione in bocca è che le si stia sciogliendo la fica...
Potrei farla venire in pochi secondi...
Ma non è quello che vuole...
Mi tira per i capelli... non lo fa con violenza. Vuole solo baciarmi... mi sta dicendo che la lingua non le basta più...
Risalgo col viso fino a guardarla negli occhi.
La trovo con un'espressione beata, mentre mi guarda sognante e mi sorride con ogni piega e lineamento del suo viso...
Mi bacia in bocca con impeto, come a volermi ringraziare per il piacere che le ho donato...
Con le mani mi accarezza il collo e la testa... poi scende sulla schiena...
Mi palpa il culo...
Non posso più resistere... prendo un preservativo. Lo infilo al volo, in scioltezza...
Posiziono il cazzo su quel buco così dilatato...
Spingo.
Sono dentro di lei. Non ho trovato nessun attrito...
Mi fermo dentro di lei a godermi quel dolce, caldo e bagnato abbraccio...
Le succhio un capezzolo, facendola mugolare...
Lei mi accarezza il culo...
Lo fa per dirmi che vuole un po' di azione...
Incomincio a muovermi dentro di lei.
Non ho nessuna fretta. Vado con calma, per godermi quella bella fica...
Lentamente estraggo il mio pene fin quasi a uscire da dentro di lei...
Poi ritorno dentro con la stessa lentezza con cui ero uscito...
Lei mi accarezza la schiena...
Mi solletica coi polpastrelli, facendomi venire la pelle d'oca...
Le sue gambe non potrebbero essere più spalancate.
Comincio ad aumentare la forza degli affondi.
Sento il ciaffettio che si forma all'impatto con la sua fica fradicia...
Colpisco forte, ma ho paura di esagerare...
Non voglio farle male...
Cerco di lavorare più col bacino...
Strusciando il pube sul suo clitoride...
Lei inizia a tremare per il piacere...
Mi afferra la testa e mi riempie di baci.
Sul collo, sul mento, sulla fronte...
E ancora sugli zigomi, sulle guance, sotto le labbra...
Capisco che la stimolazione è giusta.
Accentuo la rotazione del pube quando sono in fondo dentro di lei...
Spingo per guadagnare qualche millimetro...
Lei apre la bocca in un grido muto...
Poi torna a baciarmi con passione. Le nostre lingue unite danzano nelle nostre bocche...
Mi sento di provare a colpire con un po' di forza in più.
Inizio ad accelerare, aumentando un po' la forza con cui colpisco il suo clitoride...
Lei mi stringe con le gambe, poggiando le caviglie sulla mia schiena... le incrocia per avvinghiarsi a me...
Con le mani mi accarezza la testa e il collo...
Sento di non poter resistere ancora per molto...
Ma non credo che lei abbia problemi a venire...
"Vieni amore... fammi vedere come godi..."
Le sussurro nell'orecchio...
Poi comincio ad andare più veloce che posso...
Lei per risposta mi stringe le gambe sulla schiena...
Sta contraendo i muscoli pelvici...
I suoi mugolii mi mandano in estasi...
Roteo vorticosamente il bacino al contatto col suo pube...
Spingo più che posso per godere di ogni centimetro della sua fica oltre che per stimolare al meglio il clitoride...
La sua voce si spezza... i suoi respiri diventano grida di piacere...
Ma le si strozzano in gola quando torno inesorabilmente dentro di lei... premendo sul suo bacino...
Non posso resistere oltre...
Lei sta contraendo i muscoli vaginali e la stretta sul cazzo è troppo forte...
Sento l'attrito con le pareti della fica...
Inizio ad avvertire un piacere fortissimo sul glande...
Poche spinte ancora e quel piacere è diventato irresistibile...
Inizio a rantolare...
"Sto per venire..." la avviso...
Accelero più che posso, ma sono frenato dalla paura di farle male...
È più che sufficiente per far partire l'orgasmo...
"aaahhhh" un primo forte spasmo fa partire il primo schizzo di sperma...
"Aaaahhhhh aaahhhh aaaaaaaaaaaahhh"
Altri tre schizzi molto ravvicinati escono senza controllo...
Inizio a sentire un po' di dolore per la stretta che la sua vagina sta applicando sul mio cazzo...
Non riesco più a mantenere la velocità... devo rallentare...
Mi godo le ultime contrazioni, con i conseguenti schizzi del mio seme... quanto avrei voluto riempirla...
Purtroppo non ho ancora mai potuto farlo...
Appena finito l'orgasmo ritorno ad accelerare...
Voglio che venga anche lei...
Lavoro molto di bacino, spingendo sempre più forte...
Lei serra con forza le gambe...
La vagina stretta come un morsetto sul mio cazzo...
Sento come se mi stesse spingendo fuori.
Contrasto la sua spinta con una forza più grande e contraria...
Roteo ancora il bacino...
E ancora... e ancora...
le sue grida diventano sempre più forti...
Sempre più ravvicinate...
La bacio sul collo, succhiando la sua pelle morbida... vicino alla spalla, dove i suoi lunghi capelli scendono quando è in piedi...
Finalmente viene...
Un fortissimo urlo squarcia il silenzio...
"Aaahh" è forte e secco...
Le sue gambe sono strette più che può...
Le sue carezze sono diventate una stretta...
Molto fortemente conficca le unghie sulla schiena...
Comincia a rantolare... È come se il suo orgasmo si stia caricando... esattamente come una molla...
Finché non esplode in un altro fortissimo grido di piacere...
Seguito da un altro... e un altro... e un altro.
Prima lontani, poi sempre più vicini...
Finalmente si rilassa...
La stretta delle sue gambe si allenta...
Il pizzicotto torna ad essere una carezza...
Ci baciamo in bocca.
Lei ha gli occhi chiusi. Quasi sicuramente è ancora in preda all'orgasmo.
Si starà godendo la sua coda... più leggera. Non così forte da annebbiare la mente ma neanche troppo leggera da non sentire più niente...
Ogni tanto ha uno spasmo che la fa contrarre e si ripercuote sulle gambe che non riesci a tenere ferme...
Ci baciamo finché tutto questo piacere non si calma completamente...
Lasciandoci felici ed appagati...
Posso sfilarmi da dentro di lei...
Il suo viso bellissimo mi sorride con gli occhi.
Dio quanto è bella...
Vi ho già detto quanto l'amo?
Ho bisogno di stendermi.
Mi allungo affianco a lei a godermi la fine di quello splendido affanno che ancora mi sentivo in corpo...
Pochi minuti dopo sono in piene forze.
Ci guardiamo ancora sorridendoci teneramente.
Mi pianta un bacione in bocca con tanto di schiocco e si alza per andare in bagno, e in seguito, a preparare la colazione...
Rimango solo in camera.
Ho il privilegio di poter allungare per qualche minuto la dolce pace post-coitale...
Non posso non pensare a quanto c'è voluto per arrivare a questo punto.
Quanta sofferenza... quanti brutti ricordi...
Mi torna in mente Nicola... quel bastardo ha potuto venire dentro di lei...
Che coglione! Mi sono guastato il momento...
O forse no...
Scopro che il cazzo mi si è inturgidito di nuovo...
Provo a immaginare come potrebbe essere venire dentro di lei...
Poi la mente divaga... immagino di essere con lei mentre scopa con un altro...
A pelle...
Che lui sta per venire ma non esce. Continua senza preoccuparsi delle possibili conseguenze...
Appena finito di riempirla si sfila facendo fuoriuscire un'enorme sborrata dalla sua fica tutta dilatata...
Cazzo!
Ho un'erezione fortissima...
Mi costringo a scacciare il pensiero...
Sono ancora molto spaventato da questo mio lato oscuro...
Non ho mai avuto il coraggio di studiarlo.
Anche questa volta mi trovo costretto a pensare alla mia professoressa delle superiori per calmare l'eccitazione...
Ci metto diversi minuti, alla fine dei quali non ha più senso stare allungati...
Mi alzo e vado in cucina dalla mia Diana.
oggi è una giornata normalissima... Ma nei prossimi giorni qualcosa avrebbe cominciato a muoversi...
 
V

Virgilio11

Guest
Capitolo 6
Un amore grande quanto il cielo

"Cazzo ma che ora è?"
Apro gli occhi.
"Aaarghh"
La luce che filtra dalla tapparella mi colpisce la retina.
Dopo non so quante ore di sonno è molto doloroso accogliere quella tenue, flebile luce bianca...
Sono costretto a chiudere gli occhi. Di nuovo...
Li riapro quando penso siano pronti, con la fronte aggrottata, con la presunzione di poterla portare abbastanza lontano da proteggere gli occhi da un inevitabile altro raggio di sole.
Ovviamente non è così. La luce impatta di nuovo sulla mia pupilla, cogliendola di nuovo impreparata...
Ma stavolta si fa trovare più pronta... nel giro di pochi secondi è in grado di domare quei raggi di sole ribelli.
Mi guardo attorno.
Di fronte a me c'è l'armadio. A sinistra la scrivania, con lo specchio...
Sulla destra c'è lei. DIANA.
Sta ancora dormendo. E allungata di fianco...
Se avesse gli occhi aperti mi starebbe guardando...
Probabilmente mi farebbe un grosso sorriso.
Poi ci baceremmo augurandoci una bella giornata.
Mi giro di nuovo a sinistra, dove tengo l'orologio.
Sono le 7:42
È una splendida giornata d'inizio estate.
Fa caldo.
Molto caldo.
Ieri sera abbiamo fatto l'amore, e si è addormentata così come l'ho lasciata: tutta nuda.
Solo un leggerissimo lenzuolo le copre i fianchi. I seni, invece, sono completamente esposti.
Sono bellissimi. Nonostante la posizione vantaggiosa, la gravità non riesce neanche lontanamente a deformare la splendida forma a goccia che la natura gli ha donato.
Rimango ipnotizzato a guardare quell'opera d'arte...
Seguo i respiri di Diana... quel lento e ritmato movimento del suo petto, tanto semplice quanto meraviglioso.
Sono innamorato di Diana...
Ma veramente tanto...
Anche solo vederla dormire mi dona una gioia interiore che non riuscirei a descrivere neanche se scrivessi 100 pagine.
Ormai conviviamo da un paio di mesi.
L'inquilina se n'è andata dopo il primo pretesto per litigare che Diana abbia trovato.
I miei occhi svolazzano sulla sua silhouette da modella...
Seguono la linea dei suoi fianchi...
Mi perdo al pensiero che sotto il lenzuolo è completamente nuda...
Indugio su quel lenzuolo maledetto che mi separa dall'appagamento che i miei occhi tanto agognano...
Subito dopo la stoffa ricomincia la pelle...
La pelle delle gambe...
quelle cosce così morbide e lisce...
Sembrano modellate da Dio in persona...
Scendono sinuose fino alle ginocchia, per lasciare spazio ai polpacci sottili ma muscolosi...
E in fondo, oltre le caviglie ci sono i suoi piedini taglia 35...
Che spettacolo di donna...
Ed è tutta mia...
Risalgo più velocemente con lo sguardo, fino a ripercorrere tutto il suo corpo all'incontrario, fino al suo viso...
Ha gli occhi aperti, e mi sta fissando.
Appena gli sguardi si incrociano mi sorride
"Buongiorno amore"
Mi augura con voce suadente... forse un po' impastata per il sonno...
Mi protendo per baciarla.
Un lungo bacio dolcissimo al quale lei risponde docilmente, accarezzandomi i capelli con una mano...
"Buongiorno a te"
Rispondo io subito dopo...
Per tornare a baciarla da dove mi ero interrotto...
Il bacio diventa subito più passionale...
Finalmente mi sento legittimato a far volare via quello stupido lenzuolo...
Una mano va subito ad assaggiare il suo sesso gonfio e caldo e bagnato...
Lei la accoglie schiudendo le gambe, mentre con la sua mano mi tasta i coglioni, ormai vogliosi di svuotarsi...
Mi tira dolcemente i testicoli, facendomi provare un piacere meraviglioso... il cazzo mi si indurisce subito...
Lei comincia a segarlo lentamente... solo col polpastrello del pollice e dell'indice...
Io posso tranquillamente infilare un dito dentro...
Stavolta è lei a godere... e lo fa cacciando un gridolino stridulo...
Non che volesse uscire così... ma la mattina presto le corde vocali sono ancora molto ingessate. Si sa...
Torniamo a baciarci...
La mia bocca salta dalla bocca al collo, come le mani di un pianista...
Ed esattamente come quelle mani, sta scrivendo un'aria che parla di piacere puro. E di un amore grande, senza limiti. Grande quanto il cielo...
Il suo respiro comincia a farsi pesante...
Ormai conosco tutti i suoi punti deboli...
So dove baciare e succhiare...
Lentamente mi dirigo verso il basso. Lei capisce dove voglio arrivare, e mentalmente si pregusta il momento...
Intanto il suo corpo tradisce la sua impazienza... si mette comoda, allungandosi sul letto a pancia in su...
Sono costretto ad adeguarmi alla nuova posizione... ne approfitto per spogliarmi completamente...
Poi insinuo un ginocchio fra le sue gambe, e torno a tuffarmi con la bocca sui suoi seni.
Così sodi...
Così morbidi...
Lecco avidamente entrambi i capezzoli, che si inturgidiscono all'istante... sono dritti e duri...
Dicono che vogliono essere succhiati.
Con la mano stringo la coppa di un seno, in modo da farlo protendere verso l'alto... il capezzolo adesso è ancora più dritto... completamente inerme alle attenzioni della mia bocca...
Non resisto, lo metto in bocca...
Con la lingua passo tutto attorno a quel chiodo di carne...
Con le labbra schiaccio delicatamente...
E lo succhio con dolcezza...
Lei vibra di piacere... È una corda di violino, nelle mie mani da improvvisato violinista...
Succhio anche l'altro capezzolo, mentre con la mano libera vado in avanscoperta più in basso...
Accarezzo l'interno delle sue cosce...
Sono calde e bagnate.
I suoi umori, ormai abbondanti, si sono spalmati sulla coscia, lei ha così voglia che non riesce a tenere le gambe ferme...
Le apre e le chiude compulsivamente... vuole godere...
Vuole sentirsi piena...
Non posso non accogliere questo appello disperato...
Ma prima voglio il mio dessert...
Senza troppi complimenti scendo col viso fino a trovarmi fra le sue cosce...
Finalmente si è fermata... mi ritrovo la sua fica a pochi centimetri dal viso... lucida per via degli umori che sta producendo... il profumo del suo detergente intimo misto all'odore della sua fica mi inebria... i miei sensi sembrano acuirsi... sento il cazzo durissimo fra le gambe...
L'interno delle sue cosce è completamente bagnato, e mi chiede di ripulire tutto quel nettare...
Comincio da lì.
Passo la lingua in quel dolce incavo che si forma fra la coscia e il sesso...
Raccolgo tutto quel ben di Dio... lo assaporo...
Sa di donna...
Lecco anche dall'altro lato...
Passo la lingua fra le labbra per gustare ogni singola sfumatura del suo sapore...
Ma Diana comincia ad essere impaziente...
Con la mano mi accarezza la testa, passandola fra i capelli...
Non è un segno d'affetto. Vuole che sposto le mie attenzioni...
Con le dita la allargo. Esponendo il suo sesso di un bellissimo rosa chiaro...
Le piccole labbra aperte e simmetriche a formare una sensuale farfallina di carne...
L'ingresso della sua vagina è totalmente solcato di umori caldi e gustosi...
Lecco a tutta lingua...
Dal perineo fino al clitoride...
È un esplosione di sapore...
Un filo di muco si forma e si allunga dalla sua vagina alla mia lingua...
È molto scivolosa... segno che è già pronta...
Torno ancora una volta a leccare il suo fiore.
Stavolta con la lingua a punta. Come un ape, mi accingo a nutrirmi del suo polline...
Insinuo la lingua dentro...
Ha un sapore divino...
Non riesco a trattenermi, cerco di entrare il più possibile in profondità...
Lei geme, ma lo fa per il piacere...
Allarga ancora di più le gambe, offrendo ed esponendo quel sesso caldo e bagnato alla mia lingua avida...
Con i pollici allargo le grandi labbra...
È completamente aperta... con la vagina dilatata...
Mi viene una gran voglia di vedere dentro... ma è troppo profonda... si vede solo il buco aperto, e un buio misterioso... fa proprio venire voglia di entrarci dentro...
Più in alto svetta il suo clitoride gonfio e rosso... ben irrorato di sangue...
Fra le grandi labbra, un altro solco. Con la pelle così sottile da lasciarsi quasi vedere attraverso...
È proprio li che lecco... roteando la lingua su quella tenue sporgenza che culmina nel clitoride...
Ora si che la faccio godere...
Comincia ad ansimare...
Con la punta della lingua stimolo più che posso scavalcando da destra a sinistra e viceversa quella costola carnosa sopra le sue labbra...
Diana comincia ad accarezzarmi i capelli, mentre fatica sempre di più a controllare il respiro...
Inizia ad accelerare gli ansimi...
Le sue gambe si muovono da sole, vibrando senza controllo...
Le sue piante dei piedi strusciano sulle lenzuola... come mani che cercano inutilmente di aggrapparsi ad un appiglio da poter stringere con forza...
Torno a leccare la sua vagina a lingua aperta...
Dal perineo fin sopra il clitoride... e poi di nuovo giù...
Fino a succhiare il clitoride...
"AAAAHH"
La faccio gridare...
Non mi fermo. Continuo a infierire...
Succhio di nuovo con forza
"AAAAHHH"
Ancora un altro grido di piacere...
Con la lingua continuo a roteare attorno al cappuccio...
Mi stringe le dita sulla testa... mi tira un po' i capelli...
Ma in quel momento potrebbe farmi qualsiasi cosa...
Io continuo a dare colpetti di lingua...
La sensazione in bocca è che le si stia sciogliendo la fica...
Potrei farla venire in pochi secondi...
Ma non è quello che vuole...
Mi tira per i capelli... non lo fa con violenza. Vuole solo baciarmi... mi sta dicendo che la lingua non le basta più...
Risalgo col viso fino a guardarla negli occhi.
La trovo con un'espressione beata, mentre mi guarda sognante e mi sorride con ogni piega e lineamento del suo viso...
Mi bacia in bocca con impeto, come a volermi ringraziare per il piacere che le ho donato...
Con le mani mi accarezza il collo e la testa... poi scende sulla schiena...
Mi palpa il culo...
Non posso più resistere... prendo un preservativo. Lo infilo al volo, in scioltezza...
Posiziono il cazzo su quel buco così dilatato...
Spingo.
Sono dentro di lei. Non ho trovato nessun attrito...
Mi fermo dentro di lei a godermi quel dolce, caldo e bagnato abbraccio...
Le succhio un capezzolo, facendola mugolare...
Lei mi accarezza il culo...
Lo fa per dirmi che vuole un po' di azione...
Incomincio a muovermi dentro di lei.
Non ho nessuna fretta. Vado con calma, per godermi quella bella fica...
Lentamente estraggo il mio pene fin quasi a uscire da dentro di lei...
Poi ritorno dentro con la stessa lentezza con cui ero uscito...
Lei mi accarezza la schiena...
Mi solletica coi polpastrelli, facendomi venire la pelle d'oca...
Le sue gambe non potrebbero essere più spalancate.
Comincio ad aumentare la forza degli affondi.
Sento il ciaffettio che si forma all'impatto con la sua fica fradicia...
Colpisco forte, ma ho paura di esagerare...
Non voglio farle male...
Cerco di lavorare più col bacino...
Strusciando il pube sul suo clitoride...
Lei inizia a tremare per il piacere...
Mi afferra la testa e mi riempie di baci.
Sul collo, sul mento, sulla fronte...
E ancora sugli zigomi, sulle guance, sotto le labbra...
Capisco che la stimolazione è giusta.
Accentuo la rotazione del pube quando sono in fondo dentro di lei...
Spingo per guadagnare qualche millimetro...
Lei apre la bocca in un grido muto...
Poi torna a baciarmi con passione. Le nostre lingue unite danzano nelle nostre bocche...
Mi sento di provare a colpire con un po' di forza in più.
Inizio ad accelerare, aumentando un po' la forza con cui colpisco il suo clitoride...
Lei mi stringe con le gambe, poggiando le caviglie sulla mia schiena... le incrocia per avvinghiarsi a me...
Con le mani mi accarezza la testa e il collo...
Sento di non poter resistere ancora per molto...
Ma non credo che lei abbia problemi a venire...
"Vieni amore... fammi vedere come godi..."
Le sussurro nell'orecchio...
Poi comincio ad andare più veloce che posso...
Lei per risposta mi stringe le gambe sulla schiena...
Sta contraendo i muscoli pelvici...
I suoi mugolii mi mandano in estasi...
Roteo vorticosamente il bacino al contatto col suo pube...
Spingo più che posso per godere di ogni centimetro della sua fica oltre che per stimolare al meglio il clitoride...
La sua voce si spezza... i suoi respiri diventano grida di piacere...
Ma le si strozzano in gola quando torno inesorabilmente dentro di lei... premendo sul suo bacino...
Non posso resistere oltre...
Lei sta contraendo i muscoli vaginali e la stretta sul cazzo è troppo forte...
Sento l'attrito con le pareti della fica...
Inizio ad avvertire un piacere fortissimo sul glande...
Poche spinte ancora e quel piacere è diventato irresistibile...
Inizio a rantolare...
"Sto per venire..." la avviso...
Accelero più che posso, ma sono frenato dalla paura di farle male...
È più che sufficiente per far partire l'orgasmo...
"aaahhhh" un primo forte spasmo fa partire il primo schizzo di sperma...
"Aaaahhhhh aaahhhh aaaaaaaaaaaahhh"
Altri tre schizzi molto ravvicinati escono senza controllo...
Inizio a sentire un po' di dolore per la stretta che la sua vagina sta applicando sul mio cazzo...
Non riesco più a mantenere la velocità... devo rallentare...
Mi godo le ultime contrazioni, con i conseguenti schizzi del mio seme... quanto avrei voluto riempirla...
Purtroppo non ho ancora mai potuto farlo...
Appena finito l'orgasmo ritorno ad accelerare...
Voglio che venga anche lei...
Lavoro molto di bacino, spingendo sempre più forte...
Lei serra con forza le gambe...
La vagina stretta come un morsetto sul mio cazzo...
Sento come se mi stesse spingendo fuori.
Contrasto la sua spinta con una forza più grande e contraria...
Roteo ancora il bacino...
E ancora... e ancora...
le sue grida diventano sempre più forti...
Sempre più ravvicinate...
La bacio sul collo, succhiando la sua pelle morbida... vicino alla spalla, dove i suoi lunghi capelli scendono quando è in piedi...
Finalmente viene...
Un fortissimo urlo squarcia il silenzio...
"Aaahh" è forte e secco...
Le sue gambe sono strette più che può...
Le sue carezze sono diventate una stretta...
Molto fortemente conficca le unghie sulla schiena...
Comincia a rantolare... È come se il suo orgasmo si stia caricando... esattamente come una molla...
Finché non esplode in un altro fortissimo grido di piacere...
Seguito da un altro... e un altro... e un altro.
Prima lontani, poi sempre più vicini...
Finalmente si rilassa...
La stretta delle sue gambe si allenta...
Il pizzicotto torna ad essere una carezza...
Ci baciamo in bocca.
Lei ha gli occhi chiusi. Quasi sicuramente è ancora in preda all'orgasmo.
Si starà godendo la sua coda... più leggera. Non così forte da annebbiare la mente ma neanche troppo leggera da non sentire più niente...
Ogni tanto ha uno spasmo che la fa contrarre e si ripercuote sulle gambe che non riesci a tenere ferme...
Ci baciamo finché tutto questo piacere non si calma completamente...
Lasciandoci felici ed appagati...
Posso sfilarmi da dentro di lei...
Il suo viso bellissimo mi sorride con gli occhi.
Dio quanto è bella...
Vi ho già detto quanto l'amo?
Ho bisogno di stendermi.
Mi allungo affianco a lei a godermi la fine di quello splendido affanno che ancora mi sentivo in corpo...
Pochi minuti dopo sono in piene forze.
Ci guardiamo ancora sorridendoci teneramente.
Mi pianta un bacione in bocca con tanto di schiocco e si alza per andare in bagno, e in seguito, a preparare la colazione...
Rimango solo in camera.
Ho il privilegio di poter allungare per qualche minuto la dolce pace post-coitale...
Non posso non pensare a quanto c'è voluto per arrivare a questo punto.
Quanta sofferenza... quanti brutti ricordi...
Mi torna in mente Nicola... quel bastardo ha potuto venire dentro di lei...
Che coglione! Mi sono guastato il momento...
O forse no...
Scopro che il cazzo mi si è inturgidito di nuovo...
Provo a immaginare come potrebbe essere venire dentro di lei...
Poi la mente divaga... immagino di essere con lei mentre scopa con un altro...
A pelle...
Che lui sta per venire ma non esce. Continua senza preoccuparsi delle possibili conseguenze...
Appena finito di riempirla si sfila facendo fuoriuscire un'enorme sborrata dalla sua fica tutta dilatata...
Cazzo!
Ho un'erezione fortissima...
Mi costringo a scacciare il pensiero...
Sono ancora molto spaventato da questo mio lato oscuro...
Non ho mai avuto il coraggio di studiarlo.
Anche questa volta mi trovo costretto a pensare alla mia professoressa delle superiori per calmare l'eccitazione...
Ci metto diversi minuti, alla fine dei quali non ha più senso stare allungati...
Mi alzo e vado in cucina dalla mia Diana.
oggi è una giornata normalissima... Ma nei prossimi giorni qualcosa avrebbe cominciato a muoversi...

sc rivi prorpio bene stasera lo leggo con calma
 

cercofighe

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Complimenti dovresti scrivere di professione!
Per favore evitate di quotare i capitoli interi però altrimenti il 3d diventa illeggibile!!
 

roboante

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Sei bravissimo ma purtroppo quest'ultimo capitolo non mi ha appassionato come gli altri, spero sia l'unica volta perchè sei veramente portato per la scrittura
 

pueblo

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E' bellissimo leggerti e sei davvero bravo, poi descrivi tutto cosi' bene che e' impossibile non immaginare le scene....
 
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Cuckchieti

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Sei bravissimo ma purtroppo quest'ultimo capitolo non mi ha appassionato come gli altri, spero sia l'unica volta perchè sei veramente portato per la scrittura

Grazie, capisco la critica...
Questo capitolo tuttavia è necessario. Vorrei far capire che i problemi puramente psicologici e a me imputabili alla fine sono riuscito a risolverli. E ho provato a descrivere con le parole quanto sia innamorato di mia moglie.
Tutto questo è fondamentale per la storia...

- - - Aggiornato - - -

E' bellissimo leggerti e sei davvero bravo, poi descrivi tutto cosi' bene che e' impossibile non immaginare le scene....

Infinitamente grazie!
 

Lanz

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@ Sergio [Cuckchieti]: anche se bannato spero tu legga;
mi spiace per l'incidente, mi auguro non modifichi in alcun modo la tua voglia di scrivere e di condividere questa interessante storia e quindi...
approfitta del periodo di assenza forzata... per scrivere ;-)
A ri-leggerti presto.
 
OP
Cuckchieti

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Capitolo 7
Primi giochi psicologici

In questo particolare punto della nostra relazione la mia gelosia era al massimo dell'intensitá. Non sopportavo se usciva in minigonna... non sopportavo se metteva qualcosa di vagamente trasparente.
Litigavamo spesso per le sue uscite fra amiche...
Che poi lei tornava sempre tardi e voleva andare subito a dormire...
Controllavo il suo cellulare regolarmente, in cerca di ogni minima chiamata persa o sms cancellato.
Avevo la sua password di Facebook e di skype...
E non mi facevo problemi a controllare assiduamente i suoi accessi e comunicazioni.
Diana per un po' si è finta disinteressata. Del resto non aveva niente da nascondere, continuava a ripetere...
Ma stava soffrendo. Lei non è una donna docile.
Non è il tipo di donna che si fa mettere sotto.
Se per un po' di tempo ha sopportato è solo perché si sentiva in colpa per quello che mi aveva fatto...
Ma il suo permissivismo non durò a lungo.
Inevitabilmente finimmo per litigare, e questo, ahimè, ha gettato le basi per arrivare al punto in cui mi trovo oggi, mentre sto scrivendo.
Diana purtroppo è il tipo di ragazza che finché non le pesti i piedi o le tarpi le ali è dolce come il miele.
Ma nel momento in cui non le piace qualcosa non ha nessuna paura a sfidarti e fare di testa sua.
È praticamente impossibile imporle qualcosa.
Ed è stronza .
Ma molto stronza...
Se sa che una cosa ti da fastidio te la fa a dispetto.
Immaginate quindi il connubio gelosia/stronzaggine...
Non appena si fu scocciata della mia possessivitá cominciò a sgretolare la mia convinzione di poterla controllare...
In quella fase, per contrastarmi ricominciò pure a fare paragoni con gli ex. Tanto per essere sicura che la mia autostima tornasse a nascondersi nelle pieghe della mia psiche ormai distorta...

Siamo agli inizi di giugno. E quest'anno il caldo torrido è arrivato molto presto.
Eravamo già andati qualche volta al mare, ma il tempo non era abbastanza stabile da permetterci una frequentazione assidua.
Di conseguenza si andava un po' dove capitava e non si era ancora presentata l'occasione di fare il bagno.
Ma ormai i meteorologi hanno cominciato a* promettere settimane intere di sole...
E di conseguenza Diana a cominciato a dire che voleva andare al mare, e quindi di iniziare a chiedere le ferie al mio superiore a lavoro.
Quando sono in ferie andiamo in un paese vicino, dove ho la possibilità di usufruire di una casa vicinissima al mare.
Quindi di fatto Diana mi ha chiesto di organizzare una vacanza a costo praticamente zero, fintantoché il tempo sarebbe rimasto bello e non si fosse ingolfato tutto con la stagione estiva vera e propria.
Riuscii ad avere due settimane di ferie, anche abbastanza facilmente.
Da li a due mesi si sarebbe sposato un nostro collega, quindi ad agosto non si sarebbe potuta avere più di una settimana consecutiva.
Ed essendomi prenotato per prima e avendo dato l'assenso ad andare in ferie anche subito, dovetti solo finire la settimana.
Da sabato, saremmo andati in questa casa al mare.
Lei era così contenta di staccare con la vita in città, che fino alla partenza è stata il ritratto della felicità.
Tanto che si è sbilanciata promettendomi una "ricompensa" appena arrivati all'altra casa.
Il giorno dell'inizio della nostra "vacanza" è stato anche il giorno in cui la mia vita cominciò gradualmente a cambiare rotta...
Come ogni giornata fondamentale nella vita di qualcuno, anche questa è cominciata in modo totalmente anonimo.
Mi sono svegliato normalmente, e sono andato a comprare il necessario da portare in vacanza.
Saremmo partiti dopo pranzo.
Faccio le mie compere in piena tranquillità, e torno a casa quando è già ora di mangiare.
Diana mi ha fatto trovare un piatto di pasta con zucchine e prosciutto cotto che mi sono spazzolato in 30 secondi netti...
I preparativi erano finiti.
Le valigie già pronte da diverse ore.
Diana è vestita con un pantalone bianco e una canotta a righe nocciola e bianche.
Sotto, ovviamente nessun reggiseno e un perizoma nero che risalta come se fosse rosso fosferescente.
Il tessuto del pantalone è molto morbido e sottile. E non ha neanche la presunzione di poter coprire il perizoma.
"Ma tu mo vuoi uscire di casa così?"
Le chiedo in tono di sfida.
"Certo che si... perché?"
Mi risponde lei. Per il momento ancora neutra.
"Scusa ma lo vedi che il pantalone è trasparente? O ti metti delle mutande normali o ti cambi i pantaloni..."
Rispondo io perentorio.
"No! Voglio tenere i pantaloni e voglio tenere il perizoma. E non mi scocciare sennò so io come raddrizzarti..."
Mi dice sfidandomi...
"Amore, dai..." cerco di dire io in tono comprensivo...
"Il perizoma si vede pari-pari... fai la figura della troia...
E io che sto con te mi faccio dire male dietro che non ti ho detto niente..."
Lei mi fa uno sguardo malizioso...
"Se non ti piace il perizoma lo tolgo e vado senza niente sotto... Quindi vedi di non rompere."
È inutile. Non riesco mai a vincerci. Se avessi insistito lei sarebbe stata tranquillamente capace di mettere in pratica la sua minaccia...
Non mi rimane che ingoiare la pillola... cercando di mettere da parte l'orgoglio che mi faceva notare malignamente di non essere in grado di impormi.
Del resto con i continui controlli che facevo al suo cellulare e computer si è sentita messa sotto. E ora è più aggressiva del solito perché vuole rimettermi al mio posto.
Non mi lascerebbe vincere un confronto neanche se dicesse che la terra è quadrata...
Usciamo di casa.
Ovviamente io sono carico come un mulo mentre lei va in giro solo con la borsa.
Appena fuori casa non incontriamo quel cacacoglioni del vicino?
È il classico bacchettone che rompe se hai il volume della tv un po' troppo alto, se parcheggi male, se butti l'immondizia il giorno sbagliato, se annaffi le piante e cola l'acqua...
E poi dopo aver rotto per bene fa le stesse cose anche lui, con la differenza che io lo lascio vivere...
Non sapete quanto mi ha dato fastidio vedere che si squadrava il culo di Diana...
Si è fatto sorpassare ed ha chinato platealmente la testa in basso per migliorare l'angolazione...
Appena lo raggiungo mi guarda con quel sorriso da testa di cazzo e mi fa:
"Andate in vacanza? Così finalmente si rispetteranno un po' di regole in questo condominio..."
E io, che già ci ho litigato parecchie volte, in tono molto neutro e con un sorriso a 32 denti
"Ma perché non ti fai un po' di cazzi tuoi?"
E lentamente e faticosamente arrivo alla macchina.
Diana mi aspetta senza fare assolutamente nulla, nonostante fossi un po' in difficoltà con due valigione e uno zaino...
Aspetta che sblocco le porte dell'auto per entrare in macchina.
Sistemo le valigie e lascio lo zaino sul sedile posteriore.
È tutto pronto per la partenza.
Con l'autostrada ci metteremo scarsa un ora.
Durante il viaggio ovviamente chiacchieriamo di un po' tutto quello che capita.
Ma fra una cazzata e un'altra il discorso si incanala su un argomento interessante:
"Diana ti posso chiedere una cosa? Ma mi devi rispondere sinceramente..."
E lei un po' preoccupata, un po' curiosa mi risponde:
"Dai. Spara!"
"Ma io come ce l'ho il cazzo?"
Lei ride...
"In che senso amò?"
"Beh... ne avrai visti più di uno..."
"Avoglia..." mi interrompe lei sorridendo
"Si vabbè, ne hai visti tanti... ma il mio com'è? È grosso? Lungo?"
Lei mi guarda senza dire niente... ormai la conosco, sta scegliendo le parole...
Il che è un brutto segno perché una risposta bella da sentire non ha bisogno di essere studiata...
"Amò ma perché me lo chiedi?
Altro brutto segno. Mi chiama "amò" solo se vuole prepararmi una supposta o, in caso si parla e non sa l'argomento, se ha paura di dove voglio arrivare a parare.
"Curiosità... e spirito di competizione maschile..."
Lei sospira...
"Beh non è il più grosso che ho preso di sicuro...
E neanche il più piccolo..."
Stavolta sono io che sospiro... la risposta è stata troppo diplomatica e neanche troppo esaustiva...
"Si ma non mi hai dato una risposta... per quella che è la media, come sto messo?
"Si amò però te sei masochista...
È medio piccolo, se proprio ci tieni..."
Ahia! Ma che cazzo gliel'ho chiesto a fare...
Mi sento un po' umiliato, ma ora ho bisogno assolutamente di recuperare autostima...
Ho bisogno che mi dica qualcosa di bello...
Ne ho bisogno come dell'ossigeno...
"Ah ok... ma almeno lo uso bene?"
Lei mi sorride...
"Si dai... benino... sei molto bravo coi preliminari..."
Benino.
Non esattamente una definizione stellare...
Eppure sembra che gode...
"Scusa ma se vieni sempre..."
Provo a farle cambiare il giudizio...
"Si, più o meno... ma mo perché ti stai a fissare? Parliamo di altro dai..."
"Che vuol dire più o meno? Ma fingi?"
Mi sto pentendo amaramente di aver cominciato questa discussione...
"Amò è capitato... di solito vengo veramente... ma succede a tutte! Mo non ti preoccupare... non mi trovo un altro..."
Io la guardo un po' demoralizzato...
Poi le dico:
"Per Favore non fingere più... mi da più fastidio non poter sapere se godi ed essere preso in giro che sapere che non ti piace..."
"Va bene... scusami. Hai ragione. E comunque me l'hai chiesto tu..."
Se prima mi stavo pentendo ora ho decisamente terminato di pentirmi al 100%
Non volontariamente cado in un mutismo pressoché totale finché non arriviamo a destinazione...
Avrei voluto far finta di niente... Avrei voluto che tutto mi scivolasse addosso...
Ma non è così. Ci sono rimasto male, anche perché così devo mettere in discussione ogni suo orgasmo, semmai li ha avuti...
Comincio a mettere in discussione la mia capacità di appagarla...
Comincio a rimettere pure me stesso in discussione...
Rimango a rimuginare fino al momento in cui giro la chiave per spegnere il motore...
Esco dalla macchina e prendo le valigie.
Diana mi concede di prendere lo zaino al posto mio...
Evidentemente ha capito che ci sono rimasto male...
Appena chiusa la porta d'ingresso mi bacia.
"Amò ma perché fai così? Siamo appena andati in vacanza..."
"Non ho niente..." rispondo io mestamente...
Tutto sommato sono stato sincero...
In fin dei conti so che mi passerà presto...
"Dai... non ti voglio vedere così... e poi ti avevo promesso un regalo..."
Mi dice lei con tono malizioso...
Poi senza togliere quel piglio biricchino sul viso, si inginocchia e mi tira giù il pantalone...
Io cerco di scacciarla... non mi sentivo del giusto umore...
Ma lei non ha intenzione di demordere...
Mi bacia il cazzo da sopra le mutande...
Con la mano cerca la forma dei testicoli, sotto la stoffa...
Me li tira dolcemente...
Tutto sommato il mio umore poteva concederle una pausa...
Il cazzo fortunatamente mi si indurisce subito...
Lei mi sorride.
"Hai cambiato idea?" Mi dice ironicamente...
Non le rispondo.
Sono confortato dal suo modo di fare... perlomeno mi dimostra che ci tiene a me...
Lei mi tira giù anche le mutande.
Esponendo il pene che ormai non avrei più potuto vedere con gli stessi occhi di prima.
Medio piccolo... mi ritorna in mente la definizione di Diana...
Beh, perlomeno ora funziona bene... mi conforto...
Lei insinua la testa fra le mie gambe...
I suoi capelli mi solleticano le cosce...
Me le fa divaricare... vuole leccarmi i testicoli...
Me ne prende uno in bocca, mordendolo con le labbra e succhiando...
"Aaaahh" non riesco a trattenere un gemito...
È piacevole... sono molto sensibile, e di certo non abituato a quel tipo di accortezze...
Ma la sensazione è molto interessante... sento come se i testicoli stessero producendo sperma... È una specie di formicolio misto a goduria...
Molto piacevole. Il cazzo mi si indurisce totalmente...
Lei comincia a segarlo lentamente, mentre con la bocca mi succhia i testicoli, passandoli a turno fra le labbra e aspirandoli con delicatezza...
"Aaaaaaahhh"
Cazzo! È molto piacevole... sto adorando quel trattamento...
Lei passa dalle palle all'asta.
Comincia a leccarla da sotto, fino alla cappella...
Molto lentamente faceva su e giù con l'asta del cazzo messa per traverso, prima da sotto, poi laterale, mentre con una mano massaggiava le palle...
Volevo metterglielo in bocca... ma non mi andava di forzarle la testa...
Lei si stava impegnando tantissimo... non ci aveva mai messo tutto questo amore...
Finalmente imbocca anche la cappella... e subito il calore della sua lingua mi pervade, in un morbido, umido abbraccio...
Sento succhiare... la guardo e ne ho la prova. Le sue labbra sono tese a ventosa sulla mia cappella...
Le sue guance infossate per la suzione le fanno prendere uno sguardo molto buffo...
Lei mi guarda negli occhi... È molto eccitante...
Continua a fare su e giù con la testa, succhiando per aumentare l'attrito col glande e senza mai distogliere lo sguardo sul mio viso...
Con una mano mi massaggia i testicoli, con l'altra comincia a segarmi, accompagnando il movimento della testa...
Comincio a sentire l'orgasmo che si avvicina...
Lei torna a succhiare i testicoli, mentre mi sega con la mano...
Appena sento succhiare mi irrigidisco un attimo...
Mi esce un rantolo di piacere...
Succhia anche l'altra palla... mentre accelera l'andatura della mano...
"Aaaahhh cazzo... sto venendo..."
Cerco di resistere ancora un po', ma la sua mano va velocissima...
Schizzo violentemente il mio sperma che vola a parecchi cm di distanza, e cmq ben lontano dalla testa di Diana chinata a leccarmi le palle...
Poi subito dopo lascia perdere i coglioni e torna a imboccare la cappella appena in tempo per prendere in bocca il secondo grosso schizzo, che accoglie senza battere ciglio...
La sua mano torna ad andare normalmente, consentendomi di caricare altri due fiotti che sgorgano molto ravvicinati, e che depositano altro sperma sulla sua abile lingua...
Continua a spingere il cazzo fino alla gola, mentre con la mano accompagna la testa...
Ho altre contrazioni, con altri schizzi...
Mi sta mungendo le palle...
Non smette di succhiare e segare finché non vede che ho smesso di venire...
Poi si rialza in piedi con la bocca ancora piena...
Mi guarda maliziosa, mentre cerca di sorridere...
"Ingoiala!" Le dico io con tono suadente...
Lei strabuzza un po' gli occhi, mentre col dito mi fa no diverse volte...
Poi corre verso il lavandino della cucina e sputa rumorosamente tutto il contenuto della bocca, e delle mie palle...
Sono un po' deluso... speravo in qualcosa di più.
È stato un bel pompino, ma tutto sommato simile a quelli che mi fa cmq, anche abbastanza spesso...
Dopo aver sputato ancora e ancora... quasi a farlo per eliminare platealmente ogni singola goccia di sperma che poteva esserle rimasta in bocca, torna con la faccia soddisfatta e mi bacia con la lingua...
Mi fa un po' schifo, ma non voglio ferirla. Quindi rispondo al bacio, facendo buon viso a cattiva sorte.
"Ti è passata?"
Mi dice lei sorridente...
"Si, ma non ero arrabbiato... credevo di essere più dotato..."
"Ma non ci pensare... e poi se è troppo lungo mi fa male... non sento nessun piacere..."
"Dai non riparliamone... non fa niente... piuttosto potevi pure ingoiarla per una volta..."
"Si lo so... Volevo quasi farlo. Ma con voi uomini basta farlo una volta e lo pretendete sempre..."
"Ah quindi ai tuoi ex la ingoiavi?"
Dico io in un attacco di gelosia...
"Non me lo ricordo..."
Mi fa incazzare da morire quando dice così... non può pensare veramente che io ci creda, ma cazzo, non conferma mai niente neanche se la metti spalle al muro...
"Amore, ma che palle... sempre sto -non ricordo-...
Ma credi che sono scemo? Poi perché coi tuoi ex lo facevi e con me non fai un cazzo?"
"Non mi ricordo... e non rompere. Poi pure se fosse capitato,* ai miei ex i pompini li facevo raramente... e poi non è mai servito a un cazzo, sono stata lasciata cmq."
"Si ma io non sono un tuo ex... poi non voglio rinfacciare il tuo tradimento, ma mi pare che quello ti abbia detto di ripulire il cazzo e non hai fatto storie..."
Ecco. Ora l'ho fatta incazzare come una iena... le si è gonfiata pure la vena sulla fronte che riserva solo alle peggiori incazzature...
"Tu non ti devi permettere di rinfacciarmi sta cosa! Ti ho già chiesto scusa.
Ti ho spiegato già tutto.
Tu mi hai spiato, non puoi usarlo per recriminare un cazzo!
Se me lo dici un altra volta ci lasciamo. Ti avviso!"
Non stava scherzando... gli occhi non mentono...
Non posso fare altro che rimanere in silenzio.
È inutile. È lei quella forte dei due. Non riesco mai a prevalere...
E cmq morirò col dubbio di se non avessi avuto tutti quei problemi sessuali proprio mentre ci stavamo conoscendo.
Magari se avessi avuto più autostima, o cmq se lei avesse avuto più stima di me, avremmo preso una piega diversa...
Non lo saprò mai... rimane il fatto che devo constatare dopo un anno che stiamo insieme che non ha problemi a minacciarmi di lasciarmi...
"Ok ok. Scusami... lascia perdere! Non ingoiarmela. Fai come ti pare... tanto lo fai sempre comunque..."
Le dico pieno di rammarico. Quasi con le lacrime agli occhi...
Lei se ne va in camera a disfare le valigie.
Io vado in bagno a riaprire il rubinetto generale dell'acqua...
Poi torno in cucina a sciacquare il lavandino...
Non posso non vedere il mio sperma sul lavello in acciaio.
E pensare che i suoi ex hanno sempre avuto tutto da lei.
A me alla fine cosa mi da?
Con estrema amarezza apro l'acqua, facendo scendere il mio seme nello scarico... ancora una volta ho un flash.
Il suo ex che si alza, sfilandosi da dentro di lei, e facendo fuori uscire il suo sperma dalla fica... poi le dice di pulire tutto e lei che succhia docilmente ingoiando le ultime tracce del suo piacere.
E lui cosa ha dato alla mia Diana? Apparte l'illusione di chissà quale sentimento?
E l'altro ex con cui si è rivista quando ci siamo lasciati?
Ha lasciato venire dentro anche lui...
E magari ripuliva anche il suo di cazzo...
Bah... sono schifato dalla vita.
Chiudo l'acqua. Mi rimane solo da prendere un fazzoletto e pulire lo sperma sul pavimento...
Mi sento mortificato, ma pulisco anche quello...
Poi vado in camera.
Diana è sul letto. Ha gli occhi aperti e sta fissando il soffitto.
"Ehi ma ce l'hai con me?"
Le chiedo io con tono di voce neutro...
"Si! Ce l'ho con te! E ce l'ho con voi uomini... siete tutti egoisti. Nonostante volevo farti sentire meglio, e mi sono impegnata a farti un bel pompino, tu non lo hai apprezzato nemmeno! Vuoi che mi strozzo! Toh stronza ingoiatela!" Dice con enfasi mimando una improbabile mia tortura...
Poi torna a infierire con voce delusa
"Pensavo che almeno tu mi amassi... invece sei come i miei ex... basta che godi... i miei sentimenti non ti fregano per un cazzo!"
Sono spiazzato. Non pensavo che l'avrebbe presa così...
E in effetti non avevo considerato il mio egoismo di fondo...
"Amore, non dire queste cose... sono ingiuste... lo sai che ti amo. E sono rimasto contento del pompino... ho sbagliato a fare paragoni. Cercherò di non farli più... ma ora facciamo pace..."
Lei mi guarda con uno sguardo strano, molto difficile da descrivere... col senno di poi, anche conoscendo gli sviluppi della storia, posso dire che avrà pensato di avermi fatto fesso... probabilmente...
Ma in quel momento davvero non lo seppi interpretare.
In ogni caso ha mantenuto la parte dell'offesa...
"Guarda mo non mi scocciare... io mi vado a fare una passeggiata. E voglio andarci da sola. Torno fra una mezz'ora..."
Io sospiro... e faccio spallucce. In fin dei conti non è che mi importasse più di tanto. Era tardi per andare al mare, avremmo mangiato da li a un paio d'ore al massimo.
E poi volevo stare un po' allungato perché il viaggio mi aveva fatto venire un po' di mal di schiena...
"Va bene... fai come vuoi. Basta che non mi tieni il muso... e che non torni tardi..."
Lei mi sorride.
Probabilmente le era già passata... che poi riflettendoci, cosa le era passato? Io non le ho fatto niente...
Vabbè, fa niente.
Decido di sdrammatizzare. Se la facessi ridere adesso la riporterei di buon umore per tutto il resto della vacanza.
"Ma vuoi andare in giro da sola con quel perizoma in vista? Da sola?"
Dico con voce palesemente ironica... si capiva che stavo solo scherzando...
"Ancora?"
Mi aggredisce lei...
Che stronza. Si capiva che scherzavo...
"Ti avevo avvertito! Lo sai che non mi piace quando fai il prepotente..."
Si siede sul letto, affianco a me...
Si slaccia le scarpe...
"Che fai?"
Le chiedo io...
Non mi risponde nemmeno.
Sila la scarpa, poi ripete il tutto pure con l'altro piede...
Si alza e si sfila il pantalone...
Mi ricordo di quello che aveva detto prima di partire.
Ho capito cosa vuole fare...
"No oh... ma che stai a fare? Guarda che stavo dicendo per scherzo..."
Molto lentamente si sfila il perizoma, facendomi ammirare il suo culo sodo e alto... e la sua bella fichetta in bella mostra fra le cosce...
Poi si gira con un ghigno soddisfatto e mi tira il perizoma in faccia...
Si risiede affianco a me e si rimette il pantalone con le scarpe...
Era oscena...
Cazzo con la poca luce che c'era in camera già si vedeva tutto...
Si vedeva lo spacco della fica perfettamente distinguibile in rilievo su quel leggings così stretto e leggero da sembrare una seconda pelle...
"Non dire niente sennò esco nuda..."
Mi ammonisce...
"Amore però non si fa così... si vede tutto cazzo... datti un po' di contegno..."
"Io te l'avevo detto... così impari a dare più peso alle mie minacce..."
Poi si inarca verso di me per baciarmi...
Non resisto alla tentazione di toccarle il culo.
Era morbido e sodo... la sensazione era la stessa di quando lo toccavo a nudo...
Quando si gira per uscire dalla camera lo vedo.
Si nota chiaramente lo spacco delle natiche, molto facilmente distinguibile attraverso le maglie leggere di quel leggings già teso più di quanto non fosse stato progettato per essere... mi immagino come sarebbe se si chinasse a raccogliere qualcosa...
Poco dopo sento chiudere la porta.
Quella stronza è uscita veramente in quel modo...
La seguo dalla finestra...
E ovviamente non posso non vedere i maschi che si girano a guardare meglio facendo facce stupite...
Mi sembra quasi di sentire gli epiteti con cui la descrivono nelle loro menti infoiate...
Nessuno che torna a guardare verso la strada finché non sparisce dal campo visivo...
Cazzo mi monta una gelosia pazzesca...
Avrei voglia di scendere e seguirla, ma per esperienza so che contrastarla è il modo migliore per far peggiorare la situazione.
Ormai devo solo aspettare che torni.
Mi divoro il fegato nell'attesa di sentire la chiave girare nella toppa della serratura di casa.
E intanto il cervello divaga in mille pensieri...
Chissà che starà facendo... magari si china apposta per farsi vedere bene...
Non riesco a pensarci... mi viene naturale scacciare il pensiero. Mi da troppo fastidio...
Circa un'oretta dopo essere uscita torna a casa...
Appena lasciatasi la porta chiusa alle spalle mi sorride...
"Mi sa che avevi ragione tu..."
Mi dice con tono suadente...
"Mi guardavano tutti... alcuni mi seguivano pure... probabilmente ho un po' esagerato..."
Sul viso ha lo sguardo di una bambina dopo una marachella...
"Si ma se sei stata un'ora fuori... meno male che ti sei pentita..."
Le dico io per sgridarla...
"Ma guarda che non mi sono pentita! È stato divertente... solo che mi sono resa conto che era come essere uscita nuda... "
Io scuoto la testa... Ormai sono consapevole di non poterla controllare...
Devo solo sperare che si renda conto da sola che è meglio non esagerare...
Lei cmq per il momento lascia il discorso in sospeso...
Inizia a cucinare...
Non che ci fosse granché da preparare...
Ha lessato un po' di pasta e ha preparato il sugo con una scatoletta di tonno...
Dopo mangiato ci stendiamo un po' a letto.
Aveva una confessione da farmi...
 

phicanet93

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"Tu non ti devi permettere di rinfacciarmi sta cosa! Ti ho già chiesto scusa. cit. tu sei un uomo paziente. Fossero tutti come te...
 
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Guest
Letto il racconto tutto d'un fiato, aspetto il prossimo capitolo.
Scrivi molto bene, posso capire anche un po' la tua psicologica vivendola (seppur in minima parte ed in alcune sfaccettature) quindi riesco ad immedesimarmi meglio e a godere molto del racconto.


ps: non ti far bannare più, sei un ottimo utente.
 

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