Esperienza reale Zia in situazioni morbose

timassaggio

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[Da Wikipedia]
Il giovane Alvise, figlio di un ricco industriale della provincia veneta, rifiuta di assumere il proprio ruolo prestabilito nella società, sulle orme del padre, fingendo una paralisi alle gambe che i medici credono essere di origine psicosomatica. A causa di una lunga assenza dei genitori, in viaggio all'estero, viene affidato alle cure della zia materna Lea, medico di professione, con cui il ragazzo ha sempre avuto un buon rapporto, nella speranza che almeno lei riesca ad ottenere qualche miglioramento.

Durante la loro convivenza nella sua isolata villa di campagna, la donna non solo non viene esasperata come gli altri dai comportamenti nevrotici ed imprevedibili del nipote, ma ne viene progressivamente catturata e quello che all'inizio è un comprensibile sentimento protettivo materno scivola progressivamente, stimolato dalle provocazioni del ragazzo, verso un contorto sentimento di attrazione e dipendenza, a danno della relazione di lunga data con il giornalista di sinistra Stefano.

Sopraffatta da questo rapporto morboso, Lea finisce per trascurare completamente la sua vita al di fuori di quella casa. Alvise coinvolge irresistibilmente la zia in un crescendo di giochi sadomasochistici, che culminano, com'era nelle sue intenzioni, non nel sesso, ma nella morte: quando le chiede di ucciderlo, la donna accetta senza alcuna esitazione di iniettargli in vena una sostanza letale.


Ecco una foto di Lisa Gastoni in Grazie Zia:
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Ste256

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Mia zia 32 anni 4 di seno soda, bella donna, anche magra, io 9/10 anni a casa sua, un giorno mi sono messo a spiarla (non so per quale motivo) mentre stirava in camera da letto, lei mi vede fa finta di niente, prima si tira via la maglietta rimanedo in reggiseno, e dopo qualche minuto si tira via il reggiseno e inizia a stirare anche quello, io incredule ecitatissimo, a un certo punto mi chiede chiamandomi col mio nome se volessi entrare a quel punto scappo via.
 
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luka1299

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Mia zia 32 anni 4 di seno soda, bella donna, anche magra, io 9/10 anni a casa sua, un giorno mi sono messo a spiarla (non so per quale motivo) mentre stirava in camera da letto, lei mi vede fa finta di niente, prima si tira via la maglietta rimanedo in reggiseno, e dopo qualche minuto si tira via il reggiseno e inizia a stirare anche quello, io incredule ecitatissimo, a un certo punto mi chiede chiamandomi col mio nome se volessi entrare a quel punto scappo via.
Faccela vedere comè sta gran maiala perversa
 

zamponio

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eravamo nella casa al mare.

prima di rientrare,dovevamo fare la doccia per sciacquare via la sabbia.

ero piccolo,avrò avuto 5-6 anni,mia zia era sulla quarantina....

non so perchè,forse per aiutarmi,mi fece entrare con lei, e aveva il costume addosso....ma dopo qualche attimo, le si sfilò via,lasciando la sua tettona giusta giusta davanti alla mia faccia.

sono passati anni e anni ma lo ricordo come se fosse ieri.
 

mirkoscalise

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La sorella di mia madre.. In carne tettona esagerata... Infinite seghe nell'adolescenza... Mi segavo quando al cenone di natale la senti dire con le donne di casa che siccome l'unico bagno di mia nonna era occupato da un bel po' (al cenone arrivavamo anche a 30 commensali) poco prima era andata a pisciare fuori e precisamente nella (ormai ex) stalla...
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Sempre lei una volta a mare il figlio si trovó a passarle dietro in cucina e si incastró dietro di lei tra 2 tavoli... La schiacció è riserbo entrambi lludendo forse o sicuramente a fatto che avesse lo avesse sentito barzotto tra le chiappe.. Quante seghe quando la vedevo in costume... O mutandine x casa...
 

sormarco

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taranto
L'ho raccontato più volte in questo forum, due sono state le zie con cui mi sono trovato in situazioni morbose.

Con la prima avevo 13/14 anni e lei 38, si spogliava completamente davanti a me prima di andare a letto non so quanto involontariamente o volontariamente. Forse oggi posso pensare che la cosa la eccitava anche perché non potrà non aver notato il giorno dopo le tracce delle mie seghe sulle lenzuola, ma a quell'età pensare di concludere qualcosa sarebbe stata pura utopia.

Con l'altra invece avevo 20 anni lei 42 e ancora mi mangio le mani.
Perché ti mangi le mani?
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Mia zia 32 anni 4 di seno soda, bella donna, anche magra, io 9/10 anni a casa sua, un giorno mi sono messo a spiarla (non so per quale motivo) mentre stirava in camera da letto, lei mi vede fa finta di niente, prima si tira via la maglietta rimanedo in reggiseno, e dopo qualche minuto si tira via il reggiseno e inizia a stirare anche quello, io incredule ecitatissimo, a un certo punto mi chiede chiamandomi col mio nome se volessi entrare a quel punto scappo via.
Sicuramente si può parlare di pedofilia se fosse successo qualcosa, ma fosse successo a me non avrei mai denunciato la cosa.
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eravamo nella casa al mare.

prima di rientrare,dovevamo fare la doccia per sciacquare via la sabbia.

ero piccolo,avrò avuto 5-6 anni,mia zia era sulla quarantina....

non so perchè,forse per aiutarmi,mi fece entrare con lei, e aveva il costume addosso....ma dopo qualche attimo, le si sfilò via,lasciando la sua tettona giusta giusta davanti alla mia faccia.

sono passati anni e anni ma lo ricordo come se fosse ieri.
Anche qui come detto prima
 
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parpagnacu

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Tanti anni orsono, ero un ragazzo di 14 anni. I miei genitori avevano acquistato una casa in Liguria e precisamente a San Lorenzo al mare in provincia di Imperia. Quando finivamo le scuole, ci trasferivamo lì fino al mese di Settembre. Ad Agosto, dalla Germania arrivava il fratello di mia madre che era emigrato lì parecchi anni prima. Zio Carlo si era sposato con una bellissima donna tedesca di nome Petra, che aveva 29 anni. Una donna molto appariscente e decisamente molto libera mentalmente, tant'è che non si faceva nessun tipo di problema ad andare in giro con la camicetta semitrasparente dove si intravedevano i suoi meravigliosi seni. Le sue gonne erano sempre abbondantemente sopra le ginocchia a mostrare le sue stupende gambe. Purtroppo non avevamo occasione di frequentarci spesso data la lontananza . A parte la volta che si era sposata con zio, ci incontravamo con tutta la famiglia alcune volte a Natale e in estate durante le ferie perchè venivano al mare a San Lorenzo. Ogni mattina appena sveglia zia Petra andava nel giardino sul retro della casa a fare esercizi fisici, e io avendo la camera che dava su quel giardinetto la spiavo da dietro le persiane e la vedevo fare stretching in maglietta e mutandine. Inutile che vi dica che durante quei momenti mi ammazzavo di seghe. Un giorno, zio Carlo dovette accompagnare mia madre a casa a Torino per fare alcune commissioni in quanto mio padre fino a dopo ferragosto non ci poteva raggiungere perchè nella sua officina, facevano la manutenzione annuale dei macchinari e lui poteva venire a San Lorenzo solo il Venerdì sera per ripartire la Domenica sera. Quel mercoledì mia madre e zio partirono molto presto portandosi dietro mia sorellina che ai tempi aveva otto anni. Rimanemmo soli io e zia Petra. Lei come tutte le mattine dopo esercizio fisico e colazione andava in spiaggia a prendere il sole. Io in spiaggia ci andavo solo di pomeriggio perchè mi incontravo con una ragazzina che aveva un anno in più di me e che era del posto. Erano i primi amori estivi alla scoperta del sesso soft che allora si chiamava "petting" , fatto di masturbazioni reciproche e infiniti baci con la lingua.
Trovandomi solo in casa quella mattina, dopo la doccia, mettendo la mia biancheria nel cesto, vidi le mutandine di zia Petra in bella mostra e non riuscii a trattenermi dal prenderle, annusarle per sentire quel profumo di donna che mi inebriò e che mi fece avere un erezione da paura. Con quell' indumento mi recai in camera mia , mi sdraiai sul letto e continuando ad annusarlo e a leccarlo mi masturbai lentamente quasi a volerlo assaporare fino in fondo. Ero talmente preso da quel sogno che non mi accorsi che zia Petra era rientrata camminando scalza per cui non sentii i suoi passi. Quando ebbi finito la vidi appoggiata alla porta che mi stava osservando. Avrei voluto sprofondare sotto terra, sparire non sò dove...Lei, con non curanza si voltò e andò in bagno a farsi la doccia. Rimasi chiuso nella mia camera fintanto che non mi chiamo per andare a mangiare. Io non volevo uscire dalla camera me lei dicendomi di non fare lo stupido e di andare a mangiare, che non era la prima volta che vedeva un uomo nudo. Quando mi decisi di andare a tavola, lei con un sorriso mi servì una porzione di Wurstell con le cipolle e si sedette di fronte a me. Dopo qualche boccone, mi disse che quello che era successo non era niente di eccezionale, sopra tutto per i ragazzi e le ragazze adolescenti. Mi disse che lei all' età di tredici anni aveva già fatto sesso completo con un ragazzo molto più grande di lei e mi chiese se avevo già avuto rapporti sessuali completi. Le risposi che a parte le esplorazioni e le masturbazioni reciproche con le ragazze che frequentavo, non avevo mai avuto l' occasione di arrivare fino in fondo. Finito il pasto mi venne dietro e abbracciandomi mi scompiglio i capelli e mi disse di non pensarci più, che la cosa era un segreto tra me e lei e che se avevo domande da fare sul sesso lei era pronta a darmi delle risposte. Dopo aver riassettato la cucina andò in camera sua a sdraiarsi sul letto lasciando la porta aperta. Squillò il telefono ed era mia madre che mi disse che lei e mio zio non potevano rientrare quella sera perchè all' indomani mattina dovevano finire di fare quelle commissioni per il quale erano andati a Torino. Si raccomandò di non fare preoccupare la zia e di non rientrare troppo tardi la sera. Mi mandò a chiamare zia Petra per farla parlare con zio e metterla al corrente che non sarebbero rientrati quella sera e di sgridarmi se per caso l'avessi fatta disperare.
Uscii e andai in spiaggia per incontrarmi con Rita. Quel pomeriggio la mia ragazzetta era particolarmente in calore tanto che approfittando del bagno che solitamente facevamo per poterci toccare intimamente, mi cinse con le gambe i fianchi e tirandomi fuori il membro dagli slip lo appoggiò sul suo sesso dopo essersi scostata le mutandine del costume da bagno. Dopo un paio di movimenti pelvici, senza penetrazione, si ricompose promettendomi che a fine stagione avrebbe fatto il grande passo insieme a me, approfittando della festa che si faceva di notte sulla spiaggia per la chiusura della stagione estiva. Quella fù una giornata piena zeppa di emozioni , e non era ancora finita. Quando rientrai alle 20, zia mi disse che aveva voglia di mangiare una pizza e di prepararmi che quella sera dovevo farle da cavaliere. Trovammo posto nella terrazza di una pizzeria sulla passeggiata. Con il caldo di quella sera e complice la pizza salamino piccante e peperoni, Petra si bevve una bottiglia di vino bianco fresco e io 2 birre piccole con la concessione di zia. Rientrammo a casa un pò su di giri e ci fumammo 2 Rothmans seduti sul divano. Petra si sdraiò con la testa sul mio bacino e si addormentò. Io fermo come una mummia, le osservavo i seni liberi da reggiseno attraverso la camicetta . Mi venne un erezione . Ebbi paura che lei se ne accorgesse visto che praticamente ci era appoggiata con la guancia. Ad un certo punto incominciò ad accarezzarmi il membro con il viso. Aprì gli occhi e mi guardò intensamente sorridendomi. Alzo il viso, mi slacciò la cintura, mi abbassò la cerniera e... me lo tirò fuori. Mi prese la mano destra e se la infilò nella camicetta , sentii i suoi capezzoli inturgidirsi mentre con le labbra mi baciava il membro. Prima esternamente poi lo prese tutto in bocca e fu il primo pompino che una donna mi fece in vita mia.
 

sormarco

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taranto
Tanti anni orsono, ero un ragazzo di 14 anni. I miei genitori avevano acquistato una casa in Liguria e precisamente a San Lorenzo al mare in provincia di Imperia. Quando finivamo le scuole, ci trasferivamo lì fino al mese di Settembre. Ad Agosto, dalla Germania arrivava il fratello di mia madre che era emigrato lì parecchi anni prima. Zio Carlo si era sposato con una bellissima donna tedesca di nome Petra, che aveva 29 anni. Una donna molto appariscente e decisamente molto libera mentalmente, tant'è che non si faceva nessun tipo di problema ad andare in giro con la camicetta semitrasparente dove si intravedevano i suoi meravigliosi seni. Le sue gonne erano sempre abbondantemente sopra le ginocchia a mostrare le sue stupende gambe. Purtroppo non avevamo occasione di frequentarci spesso data la lontananza . A parte la volta che si era sposata con zio, ci incontravamo con tutta la famiglia alcune volte a Natale e in estate durante le ferie perchè venivano al mare a San Lorenzo. Ogni mattina appena sveglia zia Petra andava nel giardino sul retro della casa a fare esercizi fisici, e io avendo la camera che dava su quel giardinetto la spiavo da dietro le persiane e la vedevo fare stretching in maglietta e mutandine. Inutile che vi dica che durante quei momenti mi ammazzavo di seghe. Un giorno, zio Carlo dovette accompagnare mia madre a casa a Torino per fare alcune commissioni in quanto mio padre fino a dopo ferragosto non ci poteva raggiungere perchè nella sua officina, facevano la manutenzione annuale dei macchinari e lui poteva venire a San Lorenzo solo il Venerdì sera per ripartire la Domenica sera. Quel mercoledì mia madre e zio partirono molto presto portandosi dietro mia sorellina che ai tempi aveva otto anni. Rimanemmo soli io e zia Petra. Lei come tutte le mattine dopo esercizio fisico e colazione andava in spiaggia a prendere il sole. Io in spiaggia ci andavo solo di pomeriggio perchè mi incontravo con una ragazzina che aveva un anno in più di me e che era del posto. Erano i primi amori estivi alla scoperta del sesso soft che allora si chiamava "petting" , fatto di masturbazioni reciproche e infiniti baci con la lingua.
Trovandomi solo in casa quella mattina, dopo la doccia, mettendo la mia biancheria nel cesto, vidi le mutandine di zia Petra in bella mostra e non riuscii a trattenermi dal prenderle, annusarle per sentire quel profumo di donna che mi inebriò e che mi fece avere un erezione da paura. Con quell' indumento mi recai in camera mia , mi sdraiai sul letto e continuando ad annusarlo e a leccarlo mi masturbai lentamente quasi a volerlo assaporare fino in fondo. Ero talmente preso da quel sogno che non mi accorsi che zia Petra era rientrata camminando scalza per cui non sentii i suoi passi. Quando ebbi finito la vidi appoggiata alla porta che mi stava osservando. Avrei voluto sprofondare sotto terra, sparire non sò dove...Lei, con non curanza si voltò e andò in bagno a farsi la doccia. Rimasi chiuso nella mia camera fintanto che non mi chiamo per andare a mangiare. Io non volevo uscire dalla camera me lei dicendomi di non fare lo stupido e di andare a mangiare, che non era la prima volta che vedeva un uomo nudo. Quando mi decisi di andare a tavola, lei con un sorriso mi servì una porzione di Wurstell con le cipolle e si sedette di fronte a me. Dopo qualche boccone, mi disse che quello che era successo non era niente di eccezionale, sopra tutto per i ragazzi e le ragazze adolescenti. Mi disse che lei all' età di tredici anni aveva già fatto sesso completo con un ragazzo molto più grande di lei e mi chiese se avevo già avuto rapporti sessuali completi. Le risposi che a parte le esplorazioni e le masturbazioni reciproche con le ragazze che frequentavo, non avevo mai avuto l' occasione di arrivare fino in fondo. Finito il pasto mi venne dietro e abbracciandomi mi scompiglio i capelli e mi disse di non pensarci più, che la cosa era un segreto tra me e lei e che se avevo domande da fare sul sesso lei era pronta a darmi delle risposte. Dopo aver riassettato la cucina andò in camera sua a sdraiarsi sul letto lasciando la porta aperta. Squillò il telefono ed era mia madre che mi disse che lei e mio zio non potevano rientrare quella sera perchè all' indomani mattina dovevano finire di fare quelle commissioni per il quale erano andati a Torino. Si raccomandò di non fare preoccupare la zia e di non rientrare troppo tardi la sera. Mi mandò a chiamare zia Petra per farla parlare con zio e metterla al corrente che non sarebbero rientrati quella sera e di sgridarmi se per caso l'avessi fatta disperare.
Uscii e andai in spiaggia per incontrarmi con Rita. Quel pomeriggio la mia ragazzetta era particolarmente in calore tanto che approfittando del bagno che solitamente facevamo per poterci toccare intimamente, mi cinse con le gambe i fianchi e tirandomi fuori il membro dagli slip lo appoggiò sul suo sesso dopo essersi scostata le mutandine del costume da bagno. Dopo un paio di movimenti pelvici, senza penetrazione, si ricompose promettendomi che a fine stagione avrebbe fatto il grande passo insieme a me, approfittando della festa che si faceva di notte sulla spiaggia per la chiusura della stagione estiva. Quella fù una giornata piena zeppa di emozioni , e non era ancora finita. Quando rientrai alle 20, zia mi disse che aveva voglia di mangiare una pizza e di prepararmi che quella sera dovevo farle da cavaliere. Trovammo posto nella terrazza di una pizzeria sulla passeggiata. Con il caldo di quella sera e complice la pizza salamino piccante e peperoni, Petra si bevve una bottiglia di vino bianco fresco e io 2 birre piccole con la concessione di zia. Rientrammo a casa un pò su di giri e ci fumammo 2 Rothmans seduti sul divano. Petra si sdraiò con la testa sul mio bacino e si addormentò. Io fermo come una mummia, le osservavo i seni liberi da reggiseno attraverso la camicetta . Mi venne un erezione . Ebbi paura che lei se ne accorgesse visto che praticamente ci era appoggiata con la guancia. Ad un certo punto incominciò ad accarezzarmi il membro con il viso. Aprì gli occhi e mi guardò intensamente sorridendomi. Alzo il viso, mi slacciò la cintura, mi abbassò la cerniera e... me lo tirò fuori. Mi prese la mano destra e se la infilò nella camicetta , sentii i suoi capezzoli inturgidirsi mentre con le labbra mi baciava il membro. Prima esternamente poi lo prese tutto in bocca e fu il primo pompino che una donna mi fece in vita mia.
Mi era sfuggito, oppure non volevo romperti con le solite richieste di continuare di continuare il racconto io lo leggerei volentieri e come me penso anche altri grazie magari trova qualche foto su internet che somigliano alla zia in questione e ci fai vedere pure di cosa si tratta grazie.
 

parpagnacu

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Mi era sfuggito, oppure non volevo romperti con le solite richieste di continuare di continuare il racconto io lo leggerei volentieri e come me penso anche altri grazie magari trova qualche foto su internet che somigliano alla zia in questione e ci fai vedere pure di cosa si tratta grazie.
Zia petra, quando ebbe finito di farmi il pompino si alzò dal divano per andare a fare la pipì e mi disse di aspettarla li, perchè voleva poter godere anche lei. Io ero completamente rincoglionito e non sapevo cosa fare. Le emozioni che provavo mi impedivano di pensare in maniera logica. l' unica cosa certa era che il mio membro, nonostante l' orgasmo appena avuto, non accennava a rilassarsi. la zia, quando ritornò , indossava quella vestaglietta che solitamente era appesa dietro alla porta del bagno e che tutte le volte che ci entravo, la annusavo, sentendo il profumo che quella donna usava solitamente. Si sedette sul divano accanto a me, e notai che sotto l' indumento, non portava ne reggiseno,ne mutandine. Mi invitò a spogliarmi, cosa che io feci senza fiatare e senza coscienza, visto le farfalle che sentivo dentro lo stomaco e la totale mancanza di decidere. Mi fece sedere vicino a lei e si complimentò per il turgore del mio membro. Si mise a cavacioni e incominciò a baciarmi in bocca. sentivo il suo sesso che era appoggiato al mio. Mi sembrava di impazzire. Ero di nuovo sul punto di venire . Lei si accorse della mia condizione e si sedette sul divsno e mi prese la testa per i capelli e me la portò sui suoi seni. Presi in bocca un capezzolo e incominciai a succhiarlo forsennatamente, tant'è che lei mi disse di fare un pò più piano, altrimenti le facevo male. Mi spinse la testa più in basso e mi ritrovai con la sua fica di fronte agli occhi. Di fronte a quello spettacolo della natura e a quel profumo inebriante sentii il mio membro che perdeva sperma senza neanche averlo toccato. Con una mano mi spinse la testa contro il suo sesso e con l'altra si spalancò le grandi labbra e mi disse di baciarla con delicatezza su quel piccolo cazzetto che spuntava dalle sue dita. Mi impegnai a fare tutto ciò che lei a gesti e a parole mi diceva di fare. Sentii sulla mia bocca del liquido vischioso e profumatoe con le labbra lo succhiai tutto. Zia inarcò la schiena e con un suono gutturale che le uscì dalla bocca ebbe un orgasmo accompagnato da diverse contrazioni sia della vagina che dell' ano. Quando si riprese mi fece alzare in piedi, spalancò oscenamente le gambe e incominciò a masturbarmi fintanto che non le venni abbondantemente sulla pancia e sui seni. caddi sul divano esausto . Lei mi disse che quella sera , mi aveva insegnato a leccare una donna e a farla venire con la bocca, e che la prossima volta mi avrebbe insegnato ad avere un rapporto completo.
 

Stallion99it

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Zia petra, quando ebbe finito di farmi il pompino si alzò dal divano per andare a fare la pipì e mi disse di aspettarla li, perchè voleva poter godere anche lei. Io ero completamente rincoglionito e non sapevo cosa fare. Le emozioni che provavo mi impedivano di pensare in maniera logica. l' unica cosa certa era che il mio membro, nonostante l' orgasmo appena avuto, non accennava a rilassarsi. la zia, quando ritornò , indossava quella vestaglietta che solitamente era appesa dietro alla porta del bagno e che tutte le volte che ci entravo, la annusavo, sentendo il profumo che quella donna usava solitamente. Si sedette sul divano accanto a me, e notai che sotto l' indumento, non portava ne reggiseno,ne mutandine. Mi invitò a spogliarmi, cosa che io feci senza fiatare e senza coscienza, visto le farfalle che sentivo dentro lo stomaco e la totale mancanza di decidere. Mi fece sedere vicino a lei e si complimentò per il turgore del mio membro. Si mise a cavacioni e incominciò a baciarmi in bocca. sentivo il suo sesso che era appoggiato al mio. Mi sembrava di impazzire. Ero di nuovo sul punto di venire . Lei si accorse della mia condizione e si sedette sul divsno e mi prese la testa per i capelli e me la portò sui suoi seni. Presi in bocca un capezzolo e incominciai a succhiarlo forsennatamente, tant'è che lei mi disse di fare un pò più piano, altrimenti le facevo male. Mi spinse la testa più in basso e mi ritrovai con la sua fica di fronte agli occhi. Di fronte a quello spettacolo della natura e a quel profumo inebriante sentii il mio membro che perdeva sperma senza neanche averlo toccato. Con una mano mi spinse la testa contro il suo sesso e con l'altra si spalancò le grandi labbra e mi disse di baciarla con delicatezza su quel piccolo cazzetto che spuntava dalle sue dita. Mi impegnai a fare tutto ciò che lei a gesti e a parole mi diceva di fare. Sentii sulla mia bocca del liquido vischioso e profumatoe con le labbra lo succhiai tutto. Zia inarcò la schiena e con un suono gutturale che le uscì dalla bocca ebbe un orgasmo accompagnato da diverse contrazioni sia della vagina che dell' ano. Quando si riprese mi fece alzare in piedi, spalancò oscenamente le gambe e incominciò a masturbarmi fintanto che non le venni abbondantemente sulla pancia e sui seni. caddi sul divano esausto . Lei mi disse che quella sera , mi aveva insegnato a leccare una donna e a farla venire con la bocca, e che la prossima volta mi avrebbe insegnato ad avere un rapporto completo.
Il mio sogno è fare una cosa uguale con mia zia
 

Thx

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Zia petra, quando ebbe finito di farmi il pompino si alzò dal divano per andare a fare la pipì e mi disse di aspettarla li, perchè voleva poter godere anche lei. Io ero completamente rincoglionito e non sapevo cosa fare. Le emozioni che provavo mi impedivano di pensare in maniera logica. l' unica cosa certa era che il mio membro, nonostante l' orgasmo appena avuto, non accennava a rilassarsi. la zia, quando ritornò , indossava quella vestaglietta che solitamente era appesa dietro alla porta del bagno e che tutte le volte che ci entravo, la annusavo, sentendo il profumo che quella donna usava solitamente. Si sedette sul divano accanto a me, e notai che sotto l' indumento, non portava ne reggiseno,ne mutandine. Mi invitò a spogliarmi, cosa che io feci senza fiatare e senza coscienza, visto le farfalle che sentivo dentro lo stomaco e la totale mancanza di decidere. Mi fece sedere vicino a lei e si complimentò per il turgore del mio membro. Si mise a cavacioni e incominciò a baciarmi in bocca. sentivo il suo sesso che era appoggiato al mio. Mi sembrava di impazzire. Ero di nuovo sul punto di venire . Lei si accorse della mia condizione e si sedette sul divsno e mi prese la testa per i capelli e me la portò sui suoi seni. Presi in bocca un capezzolo e incominciai a succhiarlo forsennatamente, tant'è che lei mi disse di fare un pò più piano, altrimenti le facevo male. Mi spinse la testa più in basso e mi ritrovai con la sua fica di fronte agli occhi. Di fronte a quello spettacolo della natura e a quel profumo inebriante sentii il mio membro che perdeva sperma senza neanche averlo toccato. Con una mano mi spinse la testa contro il suo sesso e con l'altra si spalancò le grandi labbra e mi disse di baciarla con delicatezza su quel piccolo cazzetto che spuntava dalle sue dita. Mi impegnai a fare tutto ciò che lei a gesti e a parole mi diceva di fare. Sentii sulla mia bocca del liquido vischioso e profumatoe con le labbra lo succhiai tutto. Zia inarcò la schiena e con un suono gutturale che le uscì dalla bocca ebbe un orgasmo accompagnato da diverse contrazioni sia della vagina che dell' ano. Quando si riprese mi fece alzare in piedi, spalancò oscenamente le gambe e incominciò a masturbarmi fintanto che non le venni abbondantemente sulla pancia e sui seni. caddi sul divano esausto . Lei mi disse che quella sera , mi aveva insegnato a leccare una donna e a farla venire con la bocca, e che la prossima volta mi avrebbe insegnato ad avere un rapporto completo.
Ho il cazzo duro!
 

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