Esperienza reale Zia in situazioni morbose

leofuoco

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Zia petra, quando ebbe finito di farmi il pompino si alzò dal divano per andare a fare la pipì e mi disse di aspettarla li, perchè voleva poter godere anche lei. Io ero completamente rincoglionito e non sapevo cosa fare. Le emozioni che provavo mi impedivano di pensare in maniera logica. l' unica cosa certa era che il mio membro, nonostante l' orgasmo appena avuto, non accennava a rilassarsi. la zia, quando ritornò , indossava quella vestaglietta che solitamente era appesa dietro alla porta del bagno e che tutte le volte che ci entravo, la annusavo, sentendo il profumo che quella donna usava solitamente. Si sedette sul divano accanto a me, e notai che sotto l' indumento, non portava ne reggiseno,ne mutandine. Mi invitò a spogliarmi, cosa che io feci senza fiatare e senza coscienza, visto le farfalle che sentivo dentro lo stomaco e la totale mancanza di decidere. Mi fece sedere vicino a lei e si complimentò per il turgore del mio membro. Si mise a cavacioni e incominciò a baciarmi in bocca. sentivo il suo sesso che era appoggiato al mio. Mi sembrava di impazzire. Ero di nuovo sul punto di venire . Lei si accorse della mia condizione e si sedette sul divsno e mi prese la testa per i capelli e me la portò sui suoi seni. Presi in bocca un capezzolo e incominciai a succhiarlo forsennatamente, tant'è che lei mi disse di fare un pò più piano, altrimenti le facevo male. Mi spinse la testa più in basso e mi ritrovai con la sua fica di fronte agli occhi. Di fronte a quello spettacolo della natura e a quel profumo inebriante sentii il mio membro che perdeva sperma senza neanche averlo toccato. Con una mano mi spinse la testa contro il suo sesso e con l'altra si spalancò le grandi labbra e mi disse di baciarla con delicatezza su quel piccolo cazzetto che spuntava dalle sue dita. Mi impegnai a fare tutto ciò che lei a gesti e a parole mi diceva di fare. Sentii sulla mia bocca del liquido vischioso e profumatoe con le labbra lo succhiai tutto. Zia inarcò la schiena e con un suono gutturale che le uscì dalla bocca ebbe un orgasmo accompagnato da diverse contrazioni sia della vagina che dell' ano. Quando si riprese mi fece alzare in piedi, spalancò oscenamente le gambe e incominciò a masturbarmi fintanto che non le venni abbondantemente sulla pancia e sui seni. caddi sul divano esausto . Lei mi disse che quella sera , mi aveva insegnato a leccare una donna e a farla venire con la bocca, e che la prossima volta mi avrebbe insegnato ad avere un rapporto completo.
Continua!
 

Pjsjswj

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A me è capitato di abbracciare mia zia con il cazzo duro,altre volte mi appoggiava solo le tette sul petto
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A me è capitato di abbracciare mia zia con il cazzo duro,altre volte mi appoggiava solo le tette sul petto
Una volta in pantaloncini,lo intravide con la coda dell' occhio,facendo finta di strofinarlo,e mi abbraccio stretto,avevo il cazzo duro sicuramente l ha sentito
 

parpagnacu

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Quella notte, non riuscii a prendere sonno, mi addormentai alle prime luci dell' alba. intorno a fine mattinata mi sentii accarezzare i capelli. Era zia Petra che rientrando dal mare, e dopo essersi fatta una doccia per togliersi la sabbia e la salsedine dal corpo, entrò nella mia camera per vedere come mai non mi ero ancora alzato. Io ero sdraiato sul letto completamente nudo dalla sera precedente . Zia mi chiese se andava tutto bene, intanto il mio membro era duro come un pezzo di granito, al che Petra mi disse che era stupita da tanto ardore e che visto e considerato che quella sera sarebbero rientrati mio zio e mia madre, per cui non avremmo più avuto occasione di stare da soli, mi propose di farmi l'ultima lezione di sesso che prevedeva il rapporto completo con penetrazione. Sentivo nella sua voce un misto di tensione e di eccitazione. L' unica cosa che riuscii a dire alla sua proposta, fu un cenno della testa annuendo. Lei si tolse l' accappatoio che indossava, e si sdraio al mio fianco. Mi bacio appassionatamente sulla bocca e poi scese lungo il mio corpo baciandomi e leccandomi, sul torace, sulla pancia, intorno all' ombellico, scendendo fino al pene che incomincio a giocherellarlo, prima con le mani, poi con i capelli e infine con la bocca. Sentivo i muscoli del ventre contorcersi. Non riuscivo a capire cosa stava succedendo al mio corpo, perchè erano sensazioni che non avevo mai provato. Stavo quasi per esplodere nella bocca di zia, quando lei si accorse e si fermò immediatamente. Mi chiese di succhiale il seno ,ma questa volta con più delicatezza, cosa che feci ubbidendo alle sue richieste. Mi spinse la testa in mezzo alle sue gambe, che senza farmi dire nulla incominciai a leccarla. Ad un certo punto mi prese da sotto le ascelle e mi tirò sopra di lei. Mi avvinghiò con le gambe e portò il suo bacino all' altezza del mio. Sentivo il suo sesso che accarezzava il mio. Dopo un pò, allungo una mano e prese il mio cazzo e lo puntò sul suo sesso e con una spinta del bacino lo fece entrare dentro. Mi parve di infilare il membro in un cratere di lava bollente!!! Intanto zia mi mordeva un lobo dell' orecchio e mi graffiava la schiena con le sue unghie. La sentii gemere dal piacere e quando mi disse di non fermarmi e di dare dei colpi più forti , sentii un brivido freddo che mi percorse dalla nuca all' osso sacro e lo sperma che stava per fuoriuscire, cercai di uscire da lei ma fulmineamente mi cinse con le gambe e mi impedì di venire fuori. Svuotai nel suo sesso tantissimo sperma, intanto lei si contorceva come una biscia,continuando a cingermi la vita con le sue gambe. Quando la tensione si affievolì, mi sfilai da lei e caddi al suo fianco. Lei appoggiandomi una mano sul petto, mi disse di non preoccuparmi per esserle venuto dentro, perchè era protetta. Non riusii quasi a sentirla perchè ero in uno stato di trance, e non mi rendevo conto di cosa mi stava succedendo intorno. L' unica cosa che sentivo era il suo corpo caldo e sudato appiccicato al mio. Quando ci riprendemmo, mi disse che andava a farsi un bidè e poi a preparare il pranzo. Mi invitò a d andare a farmi una doccia e a togliere le lenzuola dal mio letto che le avrebbe messe a lavare in lavatrice visto che portavano i segni evidenti delle nostre battaglie amorose. Quando fui sotto la doccia mi dovetti masturbare per scaricare gli ultimi bollenti spiriti.
 

sormarco

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Quella notte, non riuscii a prendere sonno, mi addormentai alle prime luci dell' alba. intorno a fine mattinata mi sentii accarezzare i capelli. Era zia Petra che rientrando dal mare, e dopo essersi fatta una doccia per togliersi la sabbia e la salsedine dal corpo, entrò nella mia camera per vedere come mai non mi ero ancora alzato. Io ero sdraiato sul letto completamente nudo dalla sera precedente . Zia mi chiese se andava tutto bene, intanto il mio membro era duro come un pezzo di granito, al che Petra mi disse che era stupita da tanto ardore e che visto e considerato che quella sera sarebbero rientrati mio zio e mia madre, per cui non avremmo più avuto occasione di stare da soli, mi propose di farmi l'ultima lezione di sesso che prevedeva il rapporto completo con penetrazione. Sentivo nella sua voce un misto di tensione e di eccitazione. L' unica cosa che riuscii a dire alla sua proposta, fu un cenno della testa annuendo. Lei si tolse l' accappatoio che indossava, e si sdraio al mio fianco. Mi bacio appassionatamente sulla bocca e poi scese lungo il mio corpo baciandomi e leccandomi, sul torace, sulla pancia, intorno all' ombellico, scendendo fino al pene che incomincio a giocherellarlo, prima con le mani, poi con i capelli e infine con la bocca. Sentivo i muscoli del ventre contorcersi. Non riuscivo a capire cosa stava succedendo al mio corpo, perchè erano sensazioni che non avevo mai provato. Stavo quasi per esplodere nella bocca di zia, quando lei si accorse e si fermò immediatamente. Mi chiese di succhiale il seno ,ma questa volta con più delicatezza, cosa che feci ubbidendo alle sue richieste. Mi spinse la testa in mezzo alle sue gambe, che senza farmi dire nulla incominciai a leccarla. Ad un certo punto mi prese da sotto le ascelle e mi tirò sopra di lei. Mi avvinghiò con le gambe e portò il suo bacino all' altezza del mio. Sentivo il suo sesso che accarezzava il mio. Dopo un pò, allungo una mano e prese il mio cazzo e lo puntò sul suo sesso e con una spinta del bacino lo fece entrare dentro. Mi parve di infilare il membro in un cratere di lava bollente!!! Intanto zia mi mordeva un lobo dell' orecchio e mi graffiava la schiena con le sue unghie. La sentii gemere dal piacere e quando mi disse di non fermarmi e di dare dei colpi più forti , sentii un brivido freddo che mi percorse dalla nuca all' osso sacro e lo sperma che stava per fuoriuscire, cercai di uscire da lei ma fulmineamente mi cinse con le gambe e mi impedì di venire fuori. Svuotai nel suo sesso tantissimo sperma, intanto lei si contorceva come una biscia,continuando a cingermi la vita con le sue gambe. Quando la tensione si affievolì, mi sfilai da lei e caddi al suo fianco. Lei appoggiandomi una mano sul petto, mi disse di non preoccuparmi per esserle venuto dentro, perchè era protetta. Non riusii quasi a sentirla perchè ero in uno stato di trance, e non mi rendevo conto di cosa mi stava succedendo intorno. L' unica cosa che sentivo era il suo corpo caldo e sudato appiccicato al mio. Quando ci riprendemmo, mi disse che andava a farsi un bidè e poi a preparare il pranzo. Mi invitò a d andare a farmi una doccia e a togliere le lenzuola dal mio letto che le avrebbe messe a lavare in lavatrice visto che portavano i segni evidenti delle nostre battaglie amorose. Quando fui sotto la doccia mi dovetti masturbare per scaricare gli ultimi bollenti spiriti.
Quell'anno vincesti la lotteria a 14 anni scoparsi la moglie di zio signiFICAva avere una scopata assicurata quando vi faceva comodo.
 

Virchow1991

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Racconto la mia esperienza. A 15 anni andai in barca a vela con i miei zii, un giorno mio zio era andato a fare una immersione ed eravamo rimasti in barca solo io e mia zia, lei all' epoca aveva 41 anni, mora piccina sul metro e 60, seconda di seno e e culo abbondante, è sempre stata una donna molto curata, sempre manicure e pedicure perfette, sempre tacco alto trucco un po pesante e vestita alla moda. Logicamente in barca era ben più nature ma a me faceva impazzire lo stesso. Comunque quella volta ci buttammo insieme a fare un bagno e poi risalimmo a bordo, a quel punto si avvicino al doccino della barca senza batter ciglio si slacciò il bikini e rimase completamente nuda e fece una doccia per togliersi il sale, poi prese l'asciugamano e iniziò ad asciugarsi rimanendo al sole nuda per 5 minuti poi scese in coperta per prendere in costume asciutto. Io ero shockato normalmente quando c'era mio zio la doccia dopo il bagno la faceva in bikini e poi si cambiava in cabina, forse pensava che a quella età ancora non mi turbasse vedere una donna nuda o forse al contrario si divertiva a farmi sbavare comunque fu fantastico vedere il suo seno libero che sballonzolava mentre si lavava e soprattutto il suo pube quasi completamente depilato con solo un triangolino curato cosi che era ben visibile l'apertura della vagina stretta e devo dire molto bella.
Inutile dire che appena potei mi fiondai in bagno a segarmi immaginando di scoparmi la zia. Tra l'altro all'epoca stava cercando di rimanere incinta (con grande difficoltà) per cui sicuramente non era protetta e immaginare di scoparla e ingravidarla mi eccitata tutt'ora.
 

Blusman

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Ero convinto che l'avventura avuta con mia zia, potesse interessare...Ma visto che nessuno mi ha chiesto come andò a finire, vi dico solo che la cosa continuò per vari anni. Anche in età adulta.
Letto solo ora di questa stupenda avventura, durata anche nel tempo. Una situazione particolarmente eccitante anche per lei, evidentemente
 

w la fica

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Quella notte, non riuscii a prendere sonno, mi addormentai alle prime luci dell' alba. intorno a fine mattinata mi sentii accarezzare i capelli. Era zia Petra che rientrando dal mare, e dopo essersi fatta una doccia per togliersi la sabbia e la salsedine dal corpo, entrò nella mia camera per vedere come mai non mi ero ancora alzato. Io ero sdraiato sul letto completamente nudo dalla sera precedente . Zia mi chiese se andava tutto bene, intanto il mio membro era duro come un pezzo di granito, al che Petra mi disse che era stupita da tanto ardore e che visto e considerato che quella sera sarebbero rientrati mio zio e mia madre, per cui non avremmo più avuto occasione di stare da soli, mi propose di farmi l'ultima lezione di sesso che prevedeva il rapporto completo con penetrazione. Sentivo nella sua voce un misto di tensione e di eccitazione. L' unica cosa che riuscii a dire alla sua proposta, fu un cenno della testa annuendo. Lei si tolse l' accappatoio che indossava, e si sdraio al mio fianco. Mi bacio appassionatamente sulla bocca e poi scese lungo il mio corpo baciandomi e leccandomi, sul torace, sulla pancia, intorno all' ombellico, scendendo fino al pene che incomincio a giocherellarlo, prima con le mani, poi con i capelli e infine con la bocca. Sentivo i muscoli del ventre contorcersi. Non riuscivo a capire cosa stava succedendo al mio corpo, perchè erano sensazioni che non avevo mai provato. Stavo quasi per esplodere nella bocca di zia, quando lei si accorse e si fermò immediatamente. Mi chiese di succhiale il seno ,ma questa volta con più delicatezza, cosa che feci ubbidendo alle sue richieste. Mi spinse la testa in mezzo alle sue gambe, che senza farmi dire nulla incominciai a leccarla. Ad un certo punto mi prese da sotto le ascelle e mi tirò sopra di lei. Mi avvinghiò con le gambe e portò il suo bacino all' altezza del mio. Sentivo il suo sesso che accarezzava il mio. Dopo un pò, allungo una mano e prese il mio cazzo e lo puntò sul suo sesso e con una spinta del bacino lo fece entrare dentro. Mi parve di infilare il membro in un cratere di lava bollente!!! Intanto zia mi mordeva un lobo dell' orecchio e mi graffiava la schiena con le sue unghie. La sentii gemere dal piacere e quando mi disse di non fermarmi e di dare dei colpi più forti , sentii un brivido freddo che mi percorse dalla nuca all' osso sacro e lo sperma che stava per fuoriuscire, cercai di uscire da lei ma fulmineamente mi cinse con le gambe e mi impedì di venire fuori. Svuotai nel suo sesso tantissimo sperma, intanto lei si contorceva come una biscia,continuando a cingermi la vita con le sue gambe. Quando la tensione si affievolì, mi sfilai da lei e caddi al suo fianco. Lei appoggiandomi una mano sul petto, mi disse di non preoccuparmi per esserle venuto dentro, perchè era protetta. Non riusii quasi a sentirla perchè ero in uno stato di trance, e non mi rendevo conto di cosa mi stava succedendo intorno. L' unica cosa che sentivo era il suo corpo caldo e sudato appiccicato al mio. Quando ci riprendemmo, mi disse che andava a farsi un bidè e poi a preparare il pranzo. Mi invitò a d andare a farmi una doccia e a togliere le lenzuola dal mio letto che le avrebbe messe a lavare in lavatrice visto che portavano i segni evidenti delle nostre battaglie amorose. Quando fui sotto la doccia mi dovetti masturbare per scaricare gli ultimi bollenti spiriti.

Se è una storia che rispecchia totalmente la realtà: COMPLIMENTI
 

parpagnacu

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Dopo tre mesi, riprendo il racconto che ho interrotto e che riguardava mia zia Petra.
Durante il mese di agosto di quell' anno, purtroppo, non ebbi più occasione di stare da solo con la zia. A parte qualche volta in spiaggia, che quando ero sraiato di fronte a lei, con noncuranza si spostava il tassello degli slip del costume e mi mostrava il suo sesso in tutto il suo splendore, sapendo che io ero lì a guardarla. Per il resto del tempo, pareva che mi ignorasse. Arrivò quel fatidico ultimo venerdì del mese dove zio e zia dovettero rientrare in Germania.
Quando li aiutai a caricare i bagagli sulla loro auto, durante i saluti e gli abbracci, zia si strinse forte a me e mi disse
-Quest' anno a Natale non possiamo venire a Torino perchè la ditta per la quale lavora zio, non chiude per le festività, ma solo per Natale e Santo Stefano.
Però zio Carlo ha già parlato con tuo papà e tua mamma e le ha chiesto se ti mandavano da noi ad Hannover per le vacanze natalizie. E' ovvio che ti devi impegnare a scuola se vuoi che ti mandino.
Quell'estate la ricorderò per sempre,perchè mi fece fare delle esperienze meravigliose. Fù l' estate delle prime volte...La prima volta che una donna mi fece un pompino, la prima volta che leccai la fica, laprima volta che ebbi un rapporto sessuale completo e la prima volta che sverginai una ragazza.
Al 15 di Settembre, solitamente a San Lorenzo al mare, si faceva una spiaggiata di fine stagione, dove partecipavano quasi tutti i ragazzi che erano presenti in paese. I vari lavoratori degli alberghi, chi faceva le stagioni, i ragazzi che frequentavano la spiaggia e quelli presenti nel campeggio . Per due giorni ci impegnammo ad andare a preparare la spiaggiata ,raccogliendo dei legnetti,per accendere il falò. Per montare quella che era la postazione del dj, per la postazione bar e così via. Quel sabato sera, dopo aver mangiato pizza e focacce liguri, si diede inizio alle danze. Rita, la mia amica era semplicemente stupenda, indossava una minigonna e una maglietta senza spalline, che praticamente veniva tenuta su solo da una fascetta che si appoggiava sulla sua spalla sinistra, e le lasciava scoperto il pancino. Voi direte" l' hai vista decine e decine di volte in costume da bagno, e adesso ti arrapi nel vederla vestita" .Ebbene sì... Quella sera con la sola luce del falò, sentire il suo corpo contro il mio mentre stavamo ballando un lento che si intitolava" Senza Luce", I miei e i suoi ormoni impazzirono!!! Sentivo i capezzoli turgidi del suo seno acerbo, ma già importante ,che mi strusciavano sul petto. Sentivo i suoi fianchi morbidi sotto i palmi delle mie mani. Sentivo il suo monte di Venere che premeva contro il mio membro che sembrava voler esplodere da un momento all' altro. Dopo tre o quattro balli lenti, con le nostre lingue che esploravano gli anfratti più reconditi delle nostre bocche, lei mi prese per mano e incominciammo a passeggiare lungo il bagnasciuga. Quando fummo sufficentemente distanti dalla compagnia, ci appartammo tra due pedalò di uno stabilimento balneare nelle vicinanze. Rita tirò fuori dallo zainetto che aveva ,untelo sottile ma sufficentemente grosso per poterci sdraiare tutti e due abbastanza comodamente. incominciammo a esplorare i nostri corpi con le mani e rigorosamente sempre con le nostre lingue che si attorciliavano insieme. La mia mano, le accarezzo i seni, poi scese a frugarle sotto la gonna, sentii che quel piccolo tassello era fradicio di umori vischiosi. Mi venne voglia di andare ad assaggiare e ad annusare quel nettare. Mi abbassai a succhiarle i capezzoli, e poi più giù intorno all' ombellico per finire in mezzo alle sue gambe. Quando il mio naso fu all' altezza del suo sesso, mi inebriai di quel profumo che scatenava nel mio cervello una sorta di corto circuito. Non capivo più niente... Le sfilai le mutandine e affondai la bocca su quel veraviglioso fiore che continuava a produrre il nettare delle dee.
Mi prese la testa fra le mani e incomincio a dimenarsi come fosse in preda alle convulsioni. Si mise a piangere , mi fermai e le chiesi se le avessi fatto male, ma lei mi rispose che non erano lacrime di dolore, ma di emozzione fortissima dovuta al piacere he stava provando. Quando si calmò un pochino, mi slacciò i pantaloni, e mi estrasse il membro che faceva fatica a restare dentro alle mutande. Mi disse che era giunto il momento di farla diventare donna. Si raccomando che quando stavo per raggiungere il piacere di uscire e di non venirle dentro. Un pò di timore lo ebbi...Avevo paura di non fermarmi in tempo. Lei decise di salirmi sopra, per favorire la penetrazione. Quando si punto il membro sull' apertura della vagina sentii letteralmente un calore fortissimo che avvolgeva. Un colpo secco, un gemito e Rita divenne donna. Cambiammo posizione per evitare che lei non si togliesse abbastanza in fretta . Le salii sopra nella classica posizione del missionario e incominciai ad assaporare quella magnifica sensazione che si prova con lo sfregamento interno dei due sessi. Quando sentii che stavo per venire mi sfilai dal suo ventre e le venni sul pancino. Lei volle assaggiare il sapore del mio seme, prendendolo con due dita dalla fossetta del suo ombellico e portandoselo alla bocca. Mi disse che aveva un sapore che le piaceva e la eccitava allo stesso tempo. La notte settembrina era calda di suo, ma il calore che sprigionava i nostri corpi sudati , ci portò a fare un bagno nudi in quel mare che quella sera era piatto come una tavola ed era rischiarato solo dalla luce bianca della luna. Facemmo l' amore ancora altre due volte e restammo abbracciati scambiandoci teneri baci. Nell' ultima settimana della mia permanenza a San Lorenzo, Rita ed io facemmo l' amore tutti i giorni nonostante la difficoltà a trovare dei posti appartati. E quell' estate finì nel migliore dei modi. Ero divenuto uomo grazie a zia Petra e alla mia Rita.
 

sormarco

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Dopo tre mesi, riprendo il racconto che ho interrotto e che riguardava mia zia Petra.
Durante il mese di agosto di quell' anno, purtroppo, non ebbi più occasione di stare da solo con la zia. A parte qualche volta in spiaggia, che quando ero sraiato di fronte a lei, con noncuranza si spostava il tassello degli slip del costume e mi mostrava il suo sesso in tutto il suo splendore, sapendo che io ero lì a guardarla. Per il resto del tempo, pareva che mi ignorasse. Arrivò quel fatidico ultimo venerdì del mese dove zio e zia dovettero rientrare in Germania.
Quando li aiutai a caricare i bagagli sulla loro auto, durante i saluti e gli abbracci, zia si strinse forte a me e mi disse
-Quest' anno a Natale non possiamo venire a Torino perchè la ditta per la quale lavora zio, non chiude per le festività, ma solo per Natale e Santo Stefano.
Però zio Carlo ha già parlato con tuo papà e tua mamma e le ha chiesto se ti mandavano da noi ad Hannover per le vacanze natalizie. E' ovvio che ti devi impegnare a scuola se vuoi che ti mandino.
Quell'estate la ricorderò per sempre,perchè mi fece fare delle esperienze meravigliose. Fù l' estate delle prime volte...La prima volta che una donna mi fece un pompino, la prima volta che leccai la fica, laprima volta che ebbi un rapporto sessuale completo e la prima volta che sverginai una ragazza.
Al 15 di Settembre, solitamente a San Lorenzo al mare, si faceva una spiaggiata di fine stagione, dove partecipavano quasi tutti i ragazzi che erano presenti in paese. I vari lavoratori degli alberghi, chi faceva le stagioni, i ragazzi che frequentavano la spiaggia e quelli presenti nel campeggio . Per due giorni ci impegnammo ad andare a preparare la spiaggiata ,raccogliendo dei legnetti,per accendere il falò. Per montare quella che era la postazione del dj, per la postazione bar e così via. Quel sabato sera, dopo aver mangiato pizza e focacce liguri, si diede inizio alle danze. Rita, la mia amica era semplicemente stupenda, indossava una minigonna e una maglietta senza spalline, che praticamente veniva tenuta su solo da una fascetta che si appoggiava sulla sua spalla sinistra, e le lasciava scoperto il pancino. Voi direte" l' hai vista decine e decine di volte in costume da bagno, e adesso ti arrapi nel vederla vestita" .Ebbene sì... Quella sera con la sola luce del falò, sentire il suo corpo contro il mio mentre stavamo ballando un lento che si intitolava" Senza Luce", I miei e i suoi ormoni impazzirono!!! Sentivo i capezzoli turgidi del suo seno acerbo, ma già importante ,che mi strusciavano sul petto. Sentivo i suoi fianchi morbidi sotto i palmi delle mie mani. Sentivo il suo monte di Venere che premeva contro il mio membro che sembrava voler esplodere da un momento all' altro. Dopo tre o quattro balli lenti, con le nostre lingue che esploravano gli anfratti più reconditi delle nostre bocche, lei mi prese per mano e incominciammo a passeggiare lungo il bagnasciuga. Quando fummo sufficentemente distanti dalla compagnia, ci appartammo tra due pedalò di uno stabilimento balneare nelle vicinanze. Rita tirò fuori dallo zainetto che aveva ,untelo sottile ma sufficentemente grosso per poterci sdraiare tutti e due abbastanza comodamente. incominciammo a esplorare i nostri corpi con le mani e rigorosamente sempre con le nostre lingue che si attorciliavano insieme. La mia mano, le accarezzo i seni, poi scese a frugarle sotto la gonna, sentii che quel piccolo tassello era fradicio di umori vischiosi. Mi venne voglia di andare ad assaggiare e ad annusare quel nettare. Mi abbassai a succhiarle i capezzoli, e poi più giù intorno all' ombellico per finire in mezzo alle sue gambe. Quando il mio naso fu all' altezza del suo sesso, mi inebriai di quel profumo che scatenava nel mio cervello una sorta di corto circuito. Non capivo più niente... Le sfilai le mutandine e affondai la bocca su quel veraviglioso fiore che continuava a produrre il nettare delle dee.
Mi prese la testa fra le mani e incomincio a dimenarsi come fosse in preda alle convulsioni. Si mise a piangere , mi fermai e le chiesi se le avessi fatto male, ma lei mi rispose che non erano lacrime di dolore, ma di emozzione fortissima dovuta al piacere he stava provando. Quando si calmò un pochino, mi slacciò i pantaloni, e mi estrasse il membro che faceva fatica a restare dentro alle mutande. Mi disse che era giunto il momento di farla diventare donna. Si raccomando che quando stavo per raggiungere il piacere di uscire e di non venirle dentro. Un pò di timore lo ebbi...Avevo paura di non fermarmi in tempo. Lei decise di salirmi sopra, per favorire la penetrazione. Quando si punto il membro sull' apertura della vagina sentii letteralmente un calore fortissimo che avvolgeva. Un colpo secco, un gemito e Rita divenne donna. Cambiammo posizione per evitare che lei non si togliesse abbastanza in fretta . Le salii sopra nella classica posizione del missionario e incominciai ad assaporare quella magnifica sensazione che si prova con lo sfregamento interno dei due sessi. Quando sentii che stavo per venire mi sfilai dal suo ventre e le venni sul pancino. Lei volle assaggiare il sapore del mio seme, prendendolo con due dita dalla fossetta del suo ombellico e portandoselo alla bocca. Mi disse che aveva un sapore che le piaceva e la eccitava allo stesso tempo. La notte settembrina era calda di suo, ma il calore che sprigionava i nostri corpi sudati , ci portò a fare un bagno nudi in quel mare che quella sera era piatto come una tavola ed era rischiarato solo dalla luce bianca della luna. Facemmo l' amore ancora altre due volte e restammo abbracciati scambiandoci teneri baci. Nell' ultima settimana della mia permanenza a San Lorenzo, Rita ed io facemmo l' amore tutti i giorni nonostante la difficoltà a trovare dei posti appartati. E quell' estate finì nel migliore dei modi. Ero divenuto uomo grazie a zia Petra e alla mia Rita.
ti sei impegnato a scuola, si . non hai fatto il fesso vero ?
 

parpagnacu

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E arrivò quel 19 dicembre del 1981. Era un sabato pomeriggio. Mio padre mi accompagnò all' aeroporto di Linate in quanto da Torino non c'erano voli con destinazione Hannover. Era il mio primo viaggio in aereo da solo. All' aeropoprto di Langenhagen, c'era zio Carlo ad aspettarmi. Durante il tragitto dall' aeroporto a casa loro, che distava circa 12 km, zio mi disse che il giorno dopo, che era appunto di domenica, saremo andati in una località termale, dove io e zia Petra, saremo rimasti fino al 2 gennaio e che lui ci avrebbe raggiunti durante le feste, perchè era impegnatissimo con il suo lavoro di tecnico alla Sennheiser dove producevano microfoni professionali,cuffie e realizzavano la parte audio di studi di registrazione.
Sul momento ci rimasi male, perchè avrei voluto poter passare tutto il tempo con lo zio, che mi rendeva edotto sull' elettronica audio e a casa sua aveva un impianto stereo da paura. Poi pensandoci bene, non mi dispiaceva neanche passare quei giorni da solo con zia Petra... arrivati a casa degli zii, vidi Petra che sembrava sembrava sempre più bella!!! Il 29 Dicembre avrebbe compiuto 30 anni. Il giorno dopo, partimmo per Kassel dove c'era lo stabilimento termale Kurhessen Therme. Dopo qualche kilometro, gli zii mi dissero che dovevano passare aprendere una cugina di zia Petra, che sarebbe venuta con noi.
Svanito il sogno di poter trafficare qualcosa con zia Petra... Quando da casa sua uscì la cugina di zia mi prese un colpo!!! Una strafica da paura!!! Nonostante l' abbigliamento pesante si vedeva che aveva un fisico niente male. Si sedette sul sedile posteriore vicino a me e incominciò a chiedermi se non mi ricordavo di lei. Mi disse che ci erava mo conosciuti 7 anni prima al matrimonio degli zii. Io non mi ricordavo più di lei perchè in quel periodo avevo solo 7anni. Si complimentò con me perchè ero diventato grande e come disse lei un bel ragazzone.
Mi sono dimenticato di dirvi che la famiglia di zia Petra ,da parte del papà,era di origine Italiana, e per l' esattezza sarda. Per ciò parlavano molto bene la nostra lingua.
Il papà di zia e il fratello emigrarono dalla Sardegna nel 1950 per andare a trovare lavoro in Germania come muratori, e poi con il passare degli anni aprirono un impresa edile Ad Hannover, dove riusirono a sistemarsi bene. Nel 1953 naque zia e nel 1957 la cugina Monica, quella che stava venendo con noi a Kassel. Le due donne dovevano aver preso i tratti somatici dalle mamme perchè erano alte e con gli occhi azzurri.
Mentre Monica mi parlava, a me venne subito in mente che se stavamo tutti insieme in una casa e non in un albergo, sarei riuscito ad annusare le sue mutandine sporche che avrebbe lasciato in bagno. Solo il pensiero mi fece venire un erezione!!!
Giunti a Kassel, nei pressi delle terme, gli zii avevano affittato una mansarda grande con 2 camere da letto matrimoniali, un grande soggiorno e una altrettanto grande cucina. Oltretutto in quelle case avendo i tetti molto spioventi i piani mansardati erano di altezza normale. Oltre al riscaldamento centralizzato, in mezzo al soggiorno, c'era una grande stufa a legna in ceramica che emanava un calore da dover stare in casa con le magliette a maniche corte. Andai subito ad ispezionare il bagno... Per vedere dove si metteva la biancheria usata... Dopo aver pranzato in ristorante tutti insieme , andammo a disfare le valige a casa . Le due cugine si misero in libertà e come avevo immaginato, Monica era un gran pezzo di ragazza con un fisico spettacolare e due tette da far risorgere anche i morti. Ma la cosa più stratosferica era il suo culo!!! Praticamente un mappamondo con i glutei ben separati dai pantaloni del pigiama. Zia Petra si intrattenne in una camera da letto con zio Carlo. La scusa era quella che zio doveva riposare prima di rimettersi in viaggio per Hannover. Quando alle sette della sera zio , riparti, noi tre ci mettemmo sul divano a guardare la tv, anche se io non capivo un cazzo dei dialoghi in tedesco. Però la vicinanza di quelle due donne, mi riempiva la testa di pensieri a sfondo erotico, per cui ero in erezione perenne!!! Decisi di andare in bagno a farmi una sega liberatoria. appena entrai intravvidi l'oblò della lavatrice socchiuso e immediatamente mi venne da sbirciare dentro se c'era qualche trofeo da annusare. Feci Bingo!!! Trovai sia le mutandine di zia Petra, sia quelle di Monica. E tra annusarle e leccarle, mi feci una sega da manuale. Svuotato e felice, feci ritorno in soggiorno a sedermi in mezzo alle due valchirie. Alle dieci ,zia disse che dovevamo andare a dormire perchè la mattina successiva dovevamo andare a fare la sauna alle terme, e poi il pomeriggio in giro per Kassel a vedere le vetrine natalizie. Chiesi a zia se io potevo rimanere acasa,perchè non sapevo cosa fossero queste terme e avevo paura di annoiarmi. Zia per prima e Monica poi mi dissero che sicuramente non mi sarei annoiato per niente, anzi... Per quella sera mi fecero dormire da solo in una camera e loro due nell' altra. Fui contento, così potei farmi un ennesima sega dedicata a loro.
 

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Bel racconto a parte qualche casino con le date (1981 zia del 53 che avrebbe compiuto 30 anni il 29 dicembre)
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Bel racconto a parte qualche casino con le date (1981 zia del 53 che avrebbe compiuto 30 anni il 29 dicembre)
 

parpagnacu

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Bel racconto a parte qualche casino con le date (1981 zia del 53 che avrebbe compiuto 30 anni il 29 dicembre)
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Bel racconto a parte qualche casino con le date (1981 zia del 53 che avrebbe compiuto 30 anni il 29 dicembre)
Hai ragione... Volevo scrivere che il 29 Dicembre avrebbe compiuto gli anni. Il 30 non centra niente. Zia ha compiuto 69 anni il 29 dicenbre scorso.
 

cacator3

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E arrivò quel 19 dicembre del 1981. Era un sabato pomeriggio. Mio padre mi accompagnò all' aeroporto di Linate in quanto da Torino non c'erano voli con destinazione Hannover. Era il mio primo viaggio in aereo da solo. All' aeropoprto di Langenhagen, c'era zio Carlo ad aspettarmi. Durante il tragitto dall' aeroporto a casa loro, che distava circa 12 km, zio mi disse che il giorno dopo, che era appunto di domenica, saremo andati in una località termale, dove io e zia Petra, saremo rimasti fino al 2 gennaio e che lui ci avrebbe raggiunti durante le feste, perchè era impegnatissimo con il suo lavoro di tecnico alla Sennheiser dove producevano microfoni professionali,cuffie e realizzavano la parte audio di studi di registrazione.
Sul momento ci rimasi male, perchè avrei voluto poter passare tutto il tempo con lo zio, che mi rendeva edotto sull' elettronica audio e a casa sua aveva un impianto stereo da paura. Poi pensandoci bene, non mi dispiaceva neanche passare quei giorni da solo con zia Petra... arrivati a casa degli zii, vidi Petra che sembrava sembrava sempre più bella!!! Il 29 Dicembre avrebbe compiuto 30 anni. Il giorno dopo, partimmo per Kassel dove c'era lo stabilimento termale Kurhessen Therme. Dopo qualche kilometro, gli zii mi dissero che dovevano passare aprendere una cugina di zia Petra, che sarebbe venuta con noi.
Svanito il sogno di poter trafficare qualcosa con zia Petra... Quando da casa sua uscì la cugina di zia mi prese un colpo!!! Una strafica da paura!!! Nonostante l' abbigliamento pesante si vedeva che aveva un fisico niente male. Si sedette sul sedile posteriore vicino a me e incominciò a chiedermi se non mi ricordavo di lei. Mi disse che ci erava mo conosciuti 7 anni prima al matrimonio degli zii. Io non mi ricordavo più di lei perchè in quel periodo avevo solo 7anni. Si complimentò con me perchè ero diventato grande e come disse lei un bel ragazzone.
Mi sono dimenticato di dirvi che la famiglia di zia Petra ,da parte del papà,era di origine Italiana, e per l' esattezza sarda. Per ciò parlavano molto bene la nostra lingua.
Il papà di zia e il fratello emigrarono dalla Sardegna nel 1950 per andare a trovare lavoro in Germania come muratori, e poi con il passare degli anni aprirono un impresa edile Ad Hannover, dove riusirono a sistemarsi bene. Nel 1953 naque zia e nel 1957 la cugina Monica, quella che stava venendo con noi a Kassel. Le due donne dovevano aver preso i tratti somatici dalle mamme perchè erano alte e con gli occhi azzurri.
Mentre Monica mi parlava, a me venne subito in mente che se stavamo tutti insieme in una casa e non in un albergo, sarei riuscito ad annusare le sue mutandine sporche che avrebbe lasciato in bagno. Solo il pensiero mi fece venire un erezione!!!
Giunti a Kassel, nei pressi delle terme, gli zii avevano affittato una mansarda grande con 2 camere da letto matrimoniali, un grande soggiorno e una altrettanto grande cucina. Oltretutto in quelle case avendo i tetti molto spioventi i piani mansardati erano di altezza normale. Oltre al riscaldamento centralizzato, in mezzo al soggiorno, c'era una grande stufa a legna in ceramica che emanava un calore da dover stare in casa con le magliette a maniche corte. Andai subito ad ispezionare il bagno... Per vedere dove si metteva la biancheria usata... Dopo aver pranzato in ristorante tutti insieme , andammo a disfare le valige a casa . Le due cugine si misero in libertà e come avevo immaginato, Monica era un gran pezzo di ragazza con un fisico spettacolare e due tette da far risorgere anche i morti. Ma la cosa più stratosferica era il suo culo!!! Praticamente un mappamondo con i glutei ben separati dai pantaloni del pigiama. Zia Petra si intrattenne in una camera da letto con zio Carlo. La scusa era quella che zio doveva riposare prima di rimettersi in viaggio per Hannover. Quando alle sette della sera zio , riparti, noi tre ci mettemmo sul divano a guardare la tv, anche se io non capivo un cazzo dei dialoghi in tedesco. Però la vicinanza di quelle due donne, mi riempiva la testa di pensieri a sfondo erotico, per cui ero in erezione perenne!!! Decisi di andare in bagno a farmi una sega liberatoria. appena entrai intravvidi l'oblò della lavatrice socchiuso e immediatamente mi venne da sbirciare dentro se c'era qualche trofeo da annusare. Feci Bingo!!! Trovai sia le mutandine di zia Petra, sia quelle di Monica. E tra annusarle e leccarle, mi feci una sega da manuale. Svuotato e felice, feci ritorno in soggiorno a sedermi in mezzo alle due valchirie. Alle dieci ,zia disse che dovevamo andare a dormire perchè la mattina successiva dovevamo andare a fare la sauna alle terme, e poi il pomeriggio in giro per Kassel a vedere le vetrine natalizie. Chiesi a zia se io potevo rimanere acasa,perchè non sapevo cosa fossero queste terme e avevo paura di annoiarmi. Zia per prima e Monica poi mi dissero che sicuramente non mi sarei annoiato per niente, anzi... Per quella sera mi fecero dormire da solo in una camera e loro due nell' altra. Fui contento, così potei farmi un ennesima sega dedicata a loro.
Continua ti prego
 

foxars

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Zia petra, quando ebbe finito di farmi il pompino si alzò dal divano per andare a fare la pipì e mi disse di aspettarla li, perchè voleva poter godere anche lei. Io ero completamente rincoglionito e non sapevo cosa fare. Le emozioni che provavo mi impedivano di pensare in maniera logica. l' unica cosa certa era che il mio membro, nonostante l' orgasmo appena avuto, non accennava a rilassarsi. la zia, quando ritornò , indossava quella vestaglietta che solitamente era appesa dietro alla porta del bagno e che tutte le volte che ci entravo, la annusavo, sentendo il profumo che quella donna usava solitamente. Si sedette sul divano accanto a me, e notai che sotto l' indumento, non portava ne reggiseno,ne mutandine. Mi invitò a spogliarmi, cosa che io feci senza fiatare e senza coscienza, visto le farfalle che sentivo dentro lo stomaco e la totale mancanza di decidere. Mi fece sedere vicino a lei e si complimentò per il turgore del mio membro. Si mise a cavacioni e incominciò a baciarmi in bocca. sentivo il suo sesso che era appoggiato al mio. Mi sembrava di impazzire. Ero di nuovo sul punto di venire . Lei si accorse della mia condizione e si sedette sul divsno e mi prese la testa per i capelli e me la portò sui suoi seni. Presi in bocca un capezzolo e incominciai a succhiarlo forsennatamente, tant'è che lei mi disse di fare un pò più piano, altrimenti le facevo male. Mi spinse la testa più in basso e mi ritrovai con la sua fica di fronte agli occhi. Di fronte a quello spettacolo della natura e a quel profumo inebriante sentii il mio membro che perdeva sperma senza neanche averlo toccato. Con una mano mi spinse la testa contro il suo sesso e con l'altra si spalancò le grandi labbra e mi disse di baciarla con delicatezza su quel piccolo cazzetto che spuntava dalle sue dita. Mi impegnai a fare tutto ciò che lei a gesti e a parole mi diceva di fare. Sentii sulla mia bocca del liquido vischioso e profumatoe con le labbra lo succhiai tutto. Zia inarcò la schiena e con un suono gutturale che le uscì dalla bocca ebbe un orgasmo accompagnato da diverse contrazioni sia della vagina che dell' ano. Quando si riprese mi fece alzare in piedi, spalancò oscenamente le gambe e incominciò a masturbarmi fintanto che non le venni abbondantemente sulla pancia e sui seni. caddi sul divano esausto . Lei mi disse che quella sera , mi aveva insegnato a leccare una donna e a farla venire con la bocca, e che la prossima volta mi avrebbe insegnato ad avere un rapporto completo.
Fantastico!
Il sogno di tutti gli adolescenti, ti invidio!
 

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Io ho una zia che da sempre è oggetto di complimenti da parte degli altri uomini (e mio sogno erotico da sempre) e, nonostante ciò, ha sempre avuto un atteggiamento pudico e riservato.
Almeno è quello che credevo fino a qualche settimana fa.
Avendo da sempre un debole per lei, sono riuscito ad "infiltrarmi" nella sua camera da letto e ho rovistato nel cassetto dove ha il suo intimo e lí ho trovato di tutto...
Una quantità enorme di perizomi, calze autoreggenti, preservativi femminili, reggicalze, completini sexy da far prendere un infarto... sino rimasto estasiato e sono settimane che ormai non riesco a fare una sega senza che io pensi a tutto quello che ho trovato...
 

rickyman77

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Grandi, fantastici racconti 😁!
A riguardo avevo postato qualcosa anche io in un altro thread, ma mi è stato cancellato o forse ho sbagliato qualcosa io. Riprovo qui.
A me è successo che quando ero circa diciottenne come tanti son stato circonciso. Abitavo in una casa di soli due piani, al piano terra viveva questa zia, una infermiera :sneaky: , che ho sempre apprezzato per le sue doti naturali (una quinta di seno tonico , non troppo alta con due fianchi ben torniti e pure le natiche direi che mi attizzavano) e che mi ha sempre attirato per la sua attitudine un pò porcellina, ma non saprei specificare il perché, era una sensazione, forse come guardava e come accarezzava gli altri certe volte. Una volta - ero alle medie - andai al mare con lei, che si mise in topless a prendere il sole in spiaggia libera, semideserta, e io (che ero in piena fase di scoperta ormonale) che faticavo a non guardare quelle mammelle così succulenti a prendere il sole (immaginate le fantasie che si scatenarono...). Non capitò più, sino a quando appunto diciottenne, me ne stavo nel mio letto a riposo da scuola per circa una settimana dopo la circoncisione. Tutto era andato bene e aspettavo solamente che quei benedetti punti (di quelli che si riassorbono senza bisogno di farseli togliere) scomparissero, per riprendere finalmente le rinomate attività di autoerotismo (ero ancora verginello ai tempi). Una mattina ero in casa da solo, la zia a volte saliva per parlare con qualcuno della famiglia, ma al mattino la casa era vuota e tutti erano al lavoro. Così suona il campanello, faccio per andare ad aprire e la trovo in vestaglia bianca semitrasparente , probabilmente si era svegliata da poco. Noto lo sguardo al solito ammiccante, nulla di nuovo, anzi. Però ricordo che faceva caldo, era di maggio e me ne stavo in braghe corte e canotta nera (ai tempi facevo nuoto ed ero abbastanza fisicato).Comincia a baciarmi, a chiedermi come sto, in quanto sapeva tutto e anzi, era venuta apposta per avere notizie dirette.. così ce ne andiamo in camera mia, dove mi sono disteso nuovamente per farmi visitare (credo avesse portato qualche cosa come una garza o altro da cambiare eventualmente a quelle tenute sinora). In realtà stavo piuttosto bene e avevo già avuto qualche erezione i giorni prima, quindi di medicamenti non ne servivano più, ma avevo taciuto la cosa. Ricordo bene che lei prese a raccontare di una serie di avventure divertenti (a sfondo erotico) di quelle che succedono a volte quando i colleghi o lei stessa si era trovata ad avere a che fare con la nudità e le zone erogene di alcuni pazienti giovani, che spesso venivano involontariamente, specie se da soli con l'infermiera a smanettare in quelle zone. A quel punto il mio attrezzo era già bello duro, non sapevo come gestire la cosa ma in realtà sapevo che potevo rilassarmi e che con lei mi sentivo tranquillo e a mio agio. In realtà non lo ero affatto,perché una situazione come quella non mi era mai capitata così esplicitamente, ma lei continuava a parlare (è loquace), nel frattempo mi accarezzava molto lentamente la pancia, sicuramente avendo notato il rigonfiamento delle mutande. Io avevo appoggiato la mia mano sulle sue ginocchia, poiché era seduta quasi addosso a me sul letto. Ora vedevo meglio anche il suo enorme seno dietro la vestaglia, ricoperto dal reggipetto bianco che lo conteneva a fatica, e il pene si indurì moltissimo, sino a uscire dalle mutande, tanto che lei mentre mi accarezzava pancia e inguine come fossi un bebè lo sfiorò e non disse nulla inzialmente. Ero comunque in tensione, perché avevo una voglia pazza di guardarle le tette e di toccarla, ma non avevo il coraggio, ma ci pensò lei, quando mi chiese a un certo punto come fosse la situazione "là sotto", al ché io mi misi un pò a ridere imbarazzato vedendo che anche lei si era accorta dell'erezione piena. Ridacchiò anche lei e continuando a dire non so che cosa mi chiese il permesso di tirare via le mutande e me lo prese per osservarlo con dovizia e con esperienza. L'erezione divenne ancora più massiccia, ma lei non si scompose, anzi con grande disinvoltura continuava la sua esplorazione del glande, mentre con l'altra mano continuava qeulla sorta di massaggio molto lento e piacevole. Non ce la facevo davvero più, anche se non volevo dire assolutamente nulla, mi uscì di bocca qualcosa del tipo "mi sa che vengo...", al ché lei capisce la situazione e senza guardarmi risponde "beh meglio, vuol dire che stai bene", quasi ridendo tra sé... Praticamente l'uccello era in mano a lei, che senza masturbarmi mi stava facendo venire massaggiandomi con l'altra mano l'inguine. La non-sega più bella di sempre! Addirittura, vedendola molto accondiscendente e per nulla sconvolta della cosa, ho preso a tastarle il seno in malo modo, passando la mano sopra la vestaglia sulla pancia e afferrando timidamente la mammella, mentre esplodevo copiosamente sulla sua mano e sulla mia pancia, con ansimi non più trattenuti. Ero esploso totalmente, lei si limitò a fare una delle sue classiche espressioni di stupore simulato del tipo "oh ecco qui", mentre io avevo sborrato di brutto e lei non aveva nemmeno accennato a mollarmi l'arnese. A questo punto la guardai mentre sorrideva come suo solito, sembrava anche lei soddisfatta, ma non ci fu seguito. Solo un'altra volta era capitato che la vedessi nuda mentre usciva dal bagno dopo la doccia, ma nientendi più. Comunque un'esperienza per i tempi davvero fantastica.
 

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