Allora ci siamo incontrati e alla fine abbiamo discusso un bel pò.
Superati i convenevoli, lui si è voluto innanzitutto scusare, perché si sente il primo responsabile per lo sviluppo che si è avuto del nostro rapporto. Ha voluto puntualizzare che non ha tendenze omosessuali ma che piuttosto non si sentiva adeguato e che è da un pò che fantastica di vedere la moglie con altre persone.
Questa sua onestà mi ha colpito, ed io ho cercato di rincuorarlo dicendogli che molto spesso la testa fa brutti scherzi e che fantasticare certe situazioni in modo continuo, può portare ad avere eccitazioni solo in circostanze estreme o particolari.
Lui ha annuito, poi ha continuato dicendomi che proprio per questo motivo sarebbe stato meglio non vederci, perché vuole ricucire i rapporti con la moglie.
Ovviamente non gli ho fatto capire che sapevo che non era la prima volta, e quindi la mia risposta è stata del tutto diversa.
Gli ho chiesto cosa ne pensava Laura, visto che, al di là dell'intimità sessuale, c'era un forte legame di amicizia tra lei ed Antonella.
Ho puntualizzato che la coppia ovviamente deve avere la sua precedenza su tutto, ma anche che Laura si era spinta molto oltre proprio per lui e per le sue fantasie e che, secondo me, non è un gioco che poteva sfare e disfare all'occorenza come se nulla fosse.
Anche noi ci siamo messi in gioco, correndo anche dei rischi e che quindi era necessario cercare di essere onesti con se stessi.
Su questo si è irrigidito perché, probabilmente, nonostante non volessi scoprirmi, ha intuito che ne sapessi di più di quanto non davo a vedere, poi gli ho chiesto "Cosa è che ti da fastidio adesso? Non era quello che volevi? Non credi che se di punto in bianco torni indietro le cose potrebbero peggiorare?"
A questo punto mi ha confessato che questa situazione l'ha fatto sentire ancora più inadeguato anche per il fatto che neanche con Antonella era riuscito ad essere virile al 100%. Nel dirlo ha abbassato lo sguardo e ha aggiunto che in quelle situazioni, lui avrebbe voluto essere non solo spettatore, ma provare a capire se poteva soddisfare anche un'altra donna. Tirando le somme, l'uniche volte che ha goduto, sono state quando si era sottomesso a me o quando ci ha lasciato campo libero, masturbandosi da solo pensando al fatto che io mi scopassi sua moglie.
Gli ho fatto presente che per quanto mi riguardava non avevo problemi in tal senso e che non doveva vergognarsi.
Ed è stata proprio questa parola a farlo scoprire, perché ha cominciato a dire che lui appartiene ad una famiglia stimata e conosciuta, che avrebbe voluto far diventare nonni i propri genitori, ma che tutto questo non era possibile, sia per i suoi problemi, sia perché Laura non ha mai voluto veramente diventare madre, soprattutto ricorrendo a strade alternative.
In questo si sentiva anche in colpa perché in passato aveva ripetutamente messo Laura in situazioni difficili e che, nonostante questo, lei gli era sempre stata vicino. Ora pensa che questo rapporto allargato la possa allontanare e che, nonostante questo, lui si sente un "malato" perché non riesce a pensare ad altro che a situazioni perverse.
Ci stavamo girando intorno, così glio ho chiesto schiettamente se aveva altre perversioni o se quello che avevamo fatto non era del tutto come voleva che fosse. Mi ha risposto grosso modo così "Mi piace vedere o sapere che mia moglie venga usata e che io stia lì a guardare o essere trattato male da entrambi. In tutta questa perversione, non avevo considerato tua moglie, nel senso che non aveva previsto questo trasporto tra loro due, ma anche quello che sta nascendo tra voi tre".
Io gli ho risposto che per quanto mi riguardava, aveva il mio massimo rispetto e che non dovevo essere l'unico a godere di questa situazione e che forse doveva essere più onesto con se stesso, con Laura e con noi.
Ed infine ho aggiunto che mia moglie si è resa disponibile a tutto questo, perche tra lei e Laura c'è davvero un grande affetto,e che quindi eravamo aperti mentalmente a metterci in gioco.
A questo punto mi ha ringraziato e mi ha detto che questa chiacchierata gli aveva fatto bene, ma che comunque aveva bisogno di parlarne con Laura e pensarci un pò su.
Ora, voglio sperare che sia veramente convinto, perché io non credo che tornare indietro risolva la loro situazione.
Penso piuttosto che quando entri in certi meccanismi, non solo è difficile uscirne, ma che anche la propria controparte non riesca più ad essere se stessa. Voglio dire, seppure lui si "disintossica", Laura potrà più fidarsi di lui? Tutto tornerà ad essere come prima? Per come è uno spirito libero, secondo me da soli non durano molto a questo punto.
Non appena sono rientrato a casa, Antonella mi ha riempito di baci e mi ha fatto trovare oltre che una cenetta cpn i fiocchi, anche una buona bottiglia di vino. Abbiamo brindato a noi due (ebbene si non ha menzionato Laura questa volta) e che comunque vada, staremo sempre insieme.
Sta cercando di comprarmi?