La prima passera che avete viso dal vivo.

deus83

"Level 3"
Messaggi
3,482
Punteggio reazione
441
Punti
94
Posizione
Italia
razor73;n274650 said:
Dopo il thread delle tette, passo a quello della fica!
Quando avete visto la prima passera dal vivo? Chi era lei? In che condizioni l'avete vista?
Come al solito, madri, zie e sorelle sono escluse.
La mia prima volta.
Erano gli anni Ottanta; durante un'estate calda, portai il cane a spasso che si avvicinò ad un capanno per gli attrezzi in un campo.
Ripresi la bestiola; dietro al capanno vi era la nipote (18-19 anni) che prendeva il sole completamente nuda su una sraio.
Si era assopita al sole, e mi godetti lo spettacolo di una topa scura e non depilata!
razor 73

15 anni compiuti da poco, al cinema, lei mi fece una sega e io un ditalino.
 

matlu

Banned
"Level 3"
Messaggi
336
Punteggio reazione
254
Punti
45
Posizione
Liguria
Prima figa vista a 12 anni. il mio vicino di casa era mio coetaneo e tutti i pomeriggi giocavamo insieme. Un pomeriggio mi scappava la pipì da morire e sono andato in bagno entrando di colpo. C'era sua madre che si era appena alzata dalla tazza e ho visto figa pelosa nera. A distanza di tanti anni, quella figa l'ho scopata.

Invece prima figa in azione l'ho vista in montagna con i miei zii. Settimana bianca con loro e mio cugino. In piena notte sento qualcuno alzarsi su di sopra, noi dormivamo al piano di sotto. Dopo un po' vado a spiare, avevo 15 anni, Salgo senza fare rumore. Orecchio attaccato alla porta sento ansimare, Azzardo e apro pianissimo la porta quel tanto da sbirciare, Zia sotto, senza mutandine e camicia da notte aperta con le tette di fuori. Zio sopra in maglietta che la scopava. Ad un certo punto zia che "vieni fuori, vieni fuori" e mio zio che lo tira fuori, si sega e le sborra tutto il pelo. Mi sono consumato il pisello con quella visione
 

phil1

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
823
Punteggio reazione
91
Punti
28
matlu;n16375560 said:
Prima figa vista a 12 anni. il mio vicino di casa era mio coetaneo e tutti i pomeriggi giocavamo insieme. Un pomeriggio mi scappava la pipì da morire e sono andato in bagno entrando di colpo. C'era sua madre che si era appena alzata dalla tazza e ho visto figa pelosa nera. A distanza di tanti anni, quella figa l'ho scopata.

Invece prima figa in azione l'ho vista in montagna con i miei zii. Settimana bianca con loro e mio cugino. In piena notte sento qualcuno alzarsi su di sopra, noi dormivamo al piano di sotto. Dopo un po' vado a spiare, avevo 15 anni, Salgo senza fare rumore. Orecchio attaccato alla porta sento ansimare, Azzardo e apro pianissimo la porta quel tanto da sbirciare, Zia sotto, senza mutandine e camicia da notte aperta con le tette di fuori. Zio sopra in maglietta che la scopava. Ad un certo punto zia che "vieni fuori, vieni fuori" e mio zio che lo tira fuori, si sega e le sborra tutto il pelo. Mi sono consumato il pisello con quella visione

raccontaci della scopata a distanza di anni con quella mamma milf
 

Luris01

"Level 4"
Messaggi
176
Punteggio reazione
740
Punti
93
L’’o avevo scritto anche da un’’altra parte ma lo ripropongo volentieri.

Più che "vista" parlo della prima che ho toccato.

Credo di aver avuto 16 anni, purtroppo non ero Brad Pitt e frequentavo ambienti prevalentemente maschili, quindi a donne andava piuttosto male..:D

L'unica che ci stava provacchiando con me (ma non in maniera esplicita) era questa mia compagna di classe particolarmente brutta. Porella, era brutta davvero! Cosciotti grossi e piatta come una tavola. La faccia poi... un naso da porcellino e orecchie a sventola. Insomma, ce le aveva tutte. La classica tipa con cui ti vergogneresti ad andare. Tra l'altro ce l'avevo anche con lei perchè tempo prima mi aveva sputtanato "aggratis" con la tipa che mi piaceva. Poi facemmo pace, ma avevo ancora molto rancore nascosto nei suoi confronti.

Premesso che a 16 anni venderesti pure tua madre per la gnocca, la mia "carestia" era per me talmente problematica che iniziai a flirtare con lei. Nella mia cameretta un pomeriggio che eravamo in casa da soli una battuta tira l'altra e ad un mio "beh allora ti tocco le tette" lei fa "fa pure, non mi da fastidio". Così cominciai, poi le portai la mano sul mio pacco, lei desistette una attimo e quel pomeriggio finì così.

Qualche sera dopo invece ci demmo appuntamento al parco. Ci sdraiammo su una collinetta, e dopo qualche toccatina infilò la mano nei miei boxer, cominciando a sollazzarmi a modo.
Allora anch'io appoggiai la mia mano sulla sua pancia, e lei cominciò a trattenere il respiro, come ad "invitarmi" ad andare oltre con la mano. Scesi, andando sotto le mutandine. Toccai dapprima il pelo, non molto curato. E poi arrivai. Bagnata. Bagnatissima. Nella mia ignoranza dell'epoca rimasi anche stupìto.:DTalmente bagnata che non riuscivo a capire quando col dito ero dentro o meno. Anche dopo diversi anni e diverse donne dopo, non trovai mai nessuna bagnata così.
Cominciai a ravanare in maniera molto inesperta. Lei era eccitatissima, ma era chiaro che l'eccitazione era dovuta dalla situazione, con me (sua mira), prima esperienza anche per lei, lì all'aperto, con la gente che passava poco distante... dubito che fossi io così bravo perchè sapevo davvero poco sul cosa fare. Anche perchè all'epoca i porno erano davvero difficili da reperire:D

Finì non molto dopo, quando mi disse "Sai, mi piace fare queste cose con te, ma mi sentirei molto più a mio agio facendole stando insieme come coppia fissa e ufficiale".

Bon, mai più vista. E lei è sparita proprio dalla circolazione. So che poi si è laureata e ha fatto una carriera universitaria che l'ha portata all'estero. Invisibile sui social. Sparita proprio. Credo che nessuno sappia di questa storia.
 
Ultima modifica:

pluncake

"Level 4"
Messaggi
2,373
Punteggio reazione
641
Punti
119
tino;n6312472 said:
raccontate se siete riusciti all epoca a fare un ditalino ad una 14/15 enne?

La mia prima fidanzatina aveva 15 anni quando cominciai a frequentarla, ci conoscemmo su una chat famosa all'epoca, C6 e subito ci fu subito un bel feeling.
Sua mamma non la lasciava quasi mai chattare da sola anche perchè oltre a me aveva più di qualche amico online ed anche più maturo, così un po' per l'età un po' per i discorsi
sempre un po' di circostanza dopo parecchi mesi di chat mi staccai un pochino da lei. Questo la portò a cercarmi molto di più e a volermi incontrare, abitava ad una 30ina di km, quindi fattibile anche se all'epoca non avevo la patente. Fu subito attrazione per me, era bella, mediterranea, fianchi larghi lunghi capelli castano scuro seno abbondante e labbra carnose, occhi un po' a madorla e sopracciglia curate. Un gran figa (in molti me la invidiavano all'inizio).
Il primo incontro scatenò in noi un reciproco impulso infatti in seguito tra sms e chat più private le cose si scaldarono.
Io ero appena maggiorenne lei appena 15enne quindi tantissime raccomandazioni dai genitori mi avevano abbastanza ammosciato. Il primo "contatto" avvenne su una panchina in un giardinetto pubblico, lei si mise seduta sulle mie gambe verso di me e ricordo ancora che mi disse "immagina a quanto vicini sono... quasi si toccano" come a sottolineare la sua voglia di cazzo. Da li fu un crescendo di voglia e desiderio.
Fu lei una volta a portarmi in un giardino privato da cui si accedeva tramite una rete tagliata e rotta. Pensate che questo giardinetto si trova in centro a questa cittadina tra le mura del centro storico e il classico fosso. Di proprietà della curia era abbastanza defilato, sommariamente curato ma molto discreto (so furbi 'sti preti)
Lei portava sempre una coperta e ci distendevamo al fresco degli alberi sempreverdi. Cominciammo con carezze baci le solite cose insomma ma poi una volta al culmine dell'eccitazione si sbottonò i jeans e mi lasciò entrare. Ricordo il calore e l'immenso lago tra le mie dita, che meraviglia, pelo già molto sviluppato, leggermente curato.
La sditalinai per un bel po' ma non ricordo se venne, però ricordo che andai a casa con il cazzo supercarico. Ripetemmo i riposini pomeridiani 2 o 3 volte ma poi la sua mamma forse capì che era meglio intervenire e cominciò a farmi andare a casa loro dove poteva tenerci d'occhio :D ma questa è un altra storia.

 
 

massimoran

Banned
"Level 5"
Messaggi
726
Punteggio reazione
1,009
Punti
94
La mia prima fighetta l'ho visto all'età di 16 anni, era la festa della donna ed io e la mia fidanzatina 15enne andammo in una spiaggetta appartata e volevamo fare sesso x la nostra prima volta.
Purtroppo per noi faceva molto freddo, lei si abbassò pantaloni e mutandine e finalmente mi fu possibile vedere e toccare una fighetta dal vivo. Provai inutilmente ad infilare il mio cazzo durissimo nella sua fighetta ma, complice il freddo forte, complice la mia inesperienza, non riusciva proprio ad entrare. le dita entravano facilmente, anche se non affondavo completamente perchè lei era vergine, ma il cazzo non voleva proprio entrare, così dopo una mezzoretta ce ne tornammo a casa con la promessa che ci avremmo riprovato appena possibile.
 
V

Virgilio11

Guest
massimoran;n16386042 said:
La mia prima fighetta l'ho visto all'età di 16 anni, era la festa della donna ed io e la mia fidanzatina 15enne andammo in una spiaggetta appartata e volevamo fare sesso x la nostra prima volta.
Purtroppo per noi faceva molto freddo, lei si abbassò pantaloni e mutandine e finalmente mi fu possibile vedere e toccare una fighetta dal vivo. Provai inutilmente ad infilare il mio cazzo durissimo nella sua fighetta ma, complice il freddo forte, complice la mia inesperienza, non riusciva proprio ad entrare. le dita entravano facilmente, anche se non affondavo completamente perchè lei era vergine, ma il cazzo non voleva proprio entrare, così dopo una mezzoretta ce ne tornammo a casa con la promessa che ci avremmo riprovato appena possibile.

emozionante 
 

Yoria

"Level 4"
Messaggi
425
Punteggio reazione
851
Punti
93
9/10 anni giocando al dottore con mia cugina stessa età, il gioco è andato avanti per tutta l'estate ogni giorno e ogni tanto durante l'anno.
Che stupendi ricordi, ti amo cuginetta MIA (inlove)
 

alexpisell

"Level 5"
Messaggi
1,084
Punteggio reazione
1,625
Punti
124
Quella della mia ragazza all'epoca, aveva 16 anni.... le infilai prima la mano nelle mutandine sentendola calda, bagnata e pelosa anche se non troppo.... nel frattempo mi era gia venuto duro.... quando l'ho vista non volevo crederci che stesse succedendo.... finimmo a masturbarci reciprocamente nella scalinata di casa sua
 

falcon500

Utente Inattivo da oltre 365 giorni
Messaggi
3
Punteggio reazione
20
Punti
3
Age
44
Ciao, sono nuovo e mi sono registrato apposta per scrivere in questo topic!
Se madri e cugine non contano, la prima dal vivo (consenziente, perché quelle spiate non valgono) è stata il primo anno del liceo.
Premetto che fino a circa 13 o 14 anni, diciamo alle medie, mi sentivo bruttarello e insicuro, primo della classe in una classe di ricchi delinquenti, nonché inutilmente innamorato da sempre di una compagna di classe talmente stronza che alla fine il fidanzamento negato era diventato la barzelletta della scuola e io il pirla con tante amiche ma sempre a secco.
Invece con la fine delle medie, l'inizio del liceo, l'emancipazione, il motorino, i capelli lunghi e tante altre cose è iniziata una nuova vita e ho imparato a tirarmela anche io, tanto che in poche settimane avevo di che scegliere.
Ma siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio, anche al liceo già al primo anno pensai bene di fissarmi con un'altra ragazza impossibile, in un rapporto sempre negato che è andato avanti per anni ma di cui scriverò un'altra volta perché inaspettatamente dopo tanti anni si sbloccò.

Però, a differenza delle medie, ora non avevo più la pretesa di volere solo la bella e impossibile e quindi, aspettando invano che la principessa si concedesse, facevo le mie esperienze parallele nel giro delle compagne (ma di altre classi, perché a scuola mia c'era il tabù di non poter andare con compagni/e di classe, mai capito perché) .
La prima di queste fu giusto a 15 anni appena compiuti, era una ragazzetta bella ma semplice di un anno più piccola, mai appariscente, sempre muta e un po' in disparte che decise di accollarsi a me, ma già bella sviluppata anche se vestita sempre da monaca. Una che nessuno notava ma che aveva un grande potenziale mai espresso...finché non è toccata a me. Era figlia unica di genitori con la mentalità del medioevo, la tenevano reclusa in casa da sempre. La madre era una donna di chiesa devota che viveva anche lei in casa e il padre, cacciatore e bandito che ricordo dimostrava il doppio degli anni di mio padre, la prima cosa che diceva a tutti gli amici della figlia era che chi le si fosse avvicinato troppo non sarebbe più tornato a casa sulle sue gambe. Ed era serio.
Insomma per farla breve siccome io ero un bravo ragazzo, ben considerato dai prof, fui l'unico ammesso a casa di lei per farle ripetizioni il pomeriggio visto che era anche un po' tonta. Con la scusa di concentrarsi e studiare senza il rumore della TV, la madre ci consentiva di stare in camera sua con la porta chiusa, ma solo fino alle 17.30 al massimo perché a quell'ora il padre chiudeva il negozio che aveva sotto casa e se al rientro in casa avesse trovato la porta della figlia chiusa con un ragazzo dentro non avrebbe minimamente avuto pietà di me. Quando c'era il padre infatti la porta doveva essere rigorosamente spalancata e lui, omone bavoso e violento con canottiera e catena d'oro, ogni minuto si affacciava a controllare. Beh, il ricordo di lei fu che oltre a essere muta e un po' tonta era anche una grande porcella.
Io ero tremendamente ingenuo, anzi nemmeno troppo attratto fisicamente dalla fica, e il primo giorno andai a casa sua pensando veramente di farle studiare matematica! Ma appena la madre chiuse la porta augurandoci buono studio, con noi seduti alla scrivania davanti ai libri aperti, lei mise in silenzio una sua mano sui miei pantaloni e con l'altra portò la mia mano direttamente sulla sua passerina.
Già il giorno dopo iniziammo a "studiare" direttamente sul suo letto, stesi a pancia in su a fare qualunque cosa con le mani, sempre in un silenzio di tomba, e sempre fino alle 17.30 in punto quando la madre, poco prima di sentire arrivare l'ascensore, veniva ad aprire la porta.
C'era una consuetudine per cui la madre non aprì mai la porta senza prima chiedere permesso, per cui dopo il terrore dei primi giorni io mi rilassai un po'.
Aveva una fichetta molto pelosa e sempre incredibilmente bagnata, molto più di quelle che vedevo nei giornaletti porno del periodo. Si faceva infilare uno, due, tre dita o a volte tutta la mano. In silenzio mi guardava per ore fare queste operazioni da ginecologo. Lei era quasi sempre passiva, immobile, ma ogni tanto aveva la curiosità di toccarmi l'uccello che ovviamente diventava di marmo.
Aveva un odore fortissimo, mi eccitava ma comunque alla fine di ogni "lezione" ero costretto a lavarmi le mani con acqua bollente e sapone dei piatti altrimenti tutti mi avrebbero preso per un pescivendolo!
Furono mesi di petting intenso ma un po' monotono perché io, che ero pollo, non avevo la benché minima idea di farle usare almeno la bocca, che sicuramente avrebbe fatto anche volentieri. E sono anche sicuro che se avessi avuto l'impulso del sesso vero, che non mi passava proprio per la testa perché non avrei saputo nemmeno come iniziare, si sarebbe fatta scopare senza fare nessuna resistenza.
Durante i vari giochetti uno dei primi giorni fui costretto a venire di botto, esplodendo fiumi di sperma ad alta pressione su di lei che giaceva semisvestita sul letto. La prima volta fu il panico e allora rovesciammo una bottiglia d'acqua sulle mie macchie sul suo letto per dire alla madre che si trattò di una sbadataggine.
La ragazza di me si fidava ciecamente, io ero quello che riusciva a farle prendere qualche voto decente ed ero l'unico al mondo ad essere entrato dentro la sua camera e dentro le sue mutandine. Sicuramente si fidava di me anche la madre!
Come detto ero ingenuo e nemmeno troppo attratto dall'aspetto fisico del fidanzamento, nel senso che ricevere una sega (senza venire) e una limonata mi appagava abbondantemente per la giornata. Che devo fare, l'epoca era quella.
Dopo il primo anno di "studio" arrivò l'estate e interrompemmo in modo naturale perché entrambi trovammo di meglio e alla fine della fiera forse ci eravamo anche annoiati.
Durante gli anni successivi ci siamo incrociati qualche volta nei corridoi della scuola, ma con indifferenza: la salutavo distrattamente pensando alla sua fichetta sempre fradicia, ma a dire il vero non l'ho mai desiderata nemmeno nel periodo delle grandi astinenze. A qualche compagno di scuola ho raccontato di quanto fosse porcella ma giustamente, vedendola tutti i giorni muta e vestita da suora, nessuno mi ha mai creduto.
A ripensarci a distanza di anni sono certo che la madre sapesse tutto e forse voleva anche spronare la figlia a crescere un po', e chissà se ci ha mai spiato in qualche modo. Di sicuro, al tempo eravamo certi di essere talmente furbi da riuscire a fare tutto senza che la madre si fosse mai accorta di nulla. Che fessi! Invece sono ancora sicuro che il padre sia stato tenuto all'oscuro per davvero, perché altrimenti ora non starei qui a raccontarlo.
Capitava spesso, infatti, che inesorabilmente una caraffa d'acqua si rovesciava sul letto e la madre, paziente, veniva a cambiare ogni volta lenzuola e coperte senza dir nulla. Si sa che quando si studia matematica sulla scrivania, le caraffe volano sui letti a due metri di distanza!
Considerando che da ogni "lezione" uscivamo sudati e accaldati, e che nonostante fosse pieno inverno la madre oltre alla porta doveva venire ad aprirci anche la finestra della stanza, chissà che odore di sesso ci fosse in quella cameretta di bambina con i peluche.


 
 
Ultima modifica:

leofuoco

"Level 4"
Messaggi
2,017
Punteggio reazione
921
Punti
119
falcon500;n16386771 said:
Ciao, sono nuovo e mi sono registrato apposta per scrivere in questo topic!
Se madri e cugine non contano, la prima dal vivo (consenziente, perché quelle spiate non valgono) è stata il primo anno del liceo.
Premetto che fino a circa 13 o 14 anni, diciamo alle medie, mi sentivo bruttarello e insicuro, primo della classe in una classe di ricchi delinquenti, nonché inutilmente innamorato da sempre di una compagna di classe talmente stronza che alla fine il fidanzamento negato era diventato la barzelletta della scuola e io il pirla con tante amiche ma sempre a secco.
Invece con la fine delle medie, l'inizio del liceo, l'emancipazione, il motorino, i capelli lunghi e tante altre cose è iniziata una nuova vita e ho imparato a tirarmela anche io, tanto che in poche settimane avevo di che scegliere.
Ma siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio, anche al liceo già al primo anno pensai bene di fissarmi con un'altra ragazza impossibile, in un rapporto sempre negato che è andato avanti per anni ma di cui scriverò un'altra volta perché inaspettatamente dopo tanti anni si sbloccò.

Però, a differenza delle medie, ora non avevo più la pretesa di volere solo la bella e impossibile e quindi, aspettando invano che la principessa si concedesse, facevo le mie esperienze parallele nel giro delle compagne (ma di altre classi, perché a scuola mia c'era il tabù di non poter andare con compagni/e di classe, mai capito perché) .
La prima di queste fu giusto a 15 anni appena compiuti, era una ragazzetta bella ma semplice di un anno più piccola, mai appariscente, sempre muta e un po' in disparte che decise di accollarsi a me, ma già bella sviluppata anche se vestita sempre da monaca. Una che nessuno notava ma che aveva un grande potenziale mai espresso...finché non è toccata a me. Era figlia unica di genitori con la mentalità del medioevo, la tenevano reclusa in casa da sempre. La madre era una donna di chiesa devota che viveva anche lei in casa e il padre, cacciatore e bandito che ricordo dimostrava il doppio degli anni di mio padre, la prima cosa che diceva a tutti gli amici della figlia era che chi le si fosse avvicinato troppo non sarebbe più tornato a casa sulle sue gambe. Ed era serio.
Insomma per farla breve siccome io ero un bravo ragazzo, ben considerato dai prof, fui l'unico ammesso a casa di lei per farle ripetizioni il pomeriggio visto che era anche un po' tonta. Con la scusa di concentrarsi e studiare senza il rumore della TV, la madre ci consentiva di stare in camera sua con la porta chiusa, ma solo fino alle 17.30 al massimo perché a quell'ora il padre chiudeva il negozio che aveva sotto casa e se al rientro in casa avesse trovato la porta della figlia chiusa con un ragazzo dentro non avrebbe minimamente avuto pietà di me. Quando c'era il padre infatti la porta doveva essere rigorosamente spalancata e lui, omone bavoso e violento con canottiera e catena d'oro, ogni minuto si affacciava a controllare. Beh, il ricordo di lei fu che oltre a essere muta e un po' tonta era anche una grande porcella.
Io ero tremendamente ingenuo, anzi nemmeno troppo attratto fisicamente dalla fica, e il primo giorno andai a casa sua pensando veramente di farle studiare matematica! Ma appena la madre chiuse la porta augurandoci buono studio, con noi seduti alla scrivania davanti ai libri aperti, lei mise in silenzio una sua mano sui miei pantaloni e con l'altra portò la mia mano direttamente sulla sua passerina.
Già il giorno dopo iniziammo a "studiare" direttamente sul suo letto, stesi a pancia in su a fare qualunque cosa con le mani, sempre in un silenzio di tomba, e sempre fino alle 17.30 in punto quando la madre, poco prima di sentire arrivare l'ascensore, veniva ad aprire la porta.
C'era una consuetudine per cui la madre non aprì mai la porta senza prima chiedere permesso, per cui dopo il terrore dei primi giorni io mi rilassai un po'.
Aveva una fichetta molto pelosa e sempre incredibilmente bagnata, molto più di quelle che vedevo nei giornaletti porno del periodo. Si faceva infilare uno, due, tre dita o a volte tutta la mano. In silenzio mi guardava per ore fare queste operazioni da ginecologo. Lei era quasi sempre passiva, immobile, ma ogni tanto aveva la curiosità di toccarmi l'uccello che ovviamente diventava di marmo.
Aveva un odore fortissimo, mi eccitava ma comunque alla fine di ogni "lezione" ero costretto a lavarmi le mani con acqua bollente e sapone dei piatti altrimenti tutti mi avrebbero preso per un pescivendolo!
Furono mesi di petting intenso ma un po' monotono perché io, che ero pollo, non avevo la benché minima idea di farle usare almeno la bocca, che sicuramente avrebbe fatto anche volentieri. E sono anche sicuro che se avessi avuto l'impulso del sesso vero, che non mi passava proprio per la testa perché non avrei saputo nemmeno come iniziare, si sarebbe fatta scopare senza fare nessuna resistenza.
Durante i vari giochetti uno dei primi giorni fui costretto a venire di botto, esplodendo fiumi di sperma ad alta pressione su di lei che giaceva semisvestita sul letto. La prima volta fu il panico e allora rovesciammo una bottiglia d'acqua sulle mie macchie sul suo letto per dire alla madre che si trattò di una sbadataggine.
La ragazza di me si fidava ciecamente, io ero quello che riusciva a farle prendere qualche voto decente ed ero l'unico al mondo ad essere entrato dentro la sua camera e dentro le sue mutandine. Sicuramente si fidava di me anche la madre!
Come detto ero ingenuo e nemmeno troppo attratto dall'aspetto fisico del fidanzamento, nel senso che ricevere una sega (senza venire) e una limonata mi appagava abbondantemente per la giornata. Che devo fare, l'epoca era quella.
Dopo il primo anno di "studio" arrivò l'estate e interrompemmo in modo naturale perché entrambi trovammo di meglio e alla fine della fiera forse ci eravamo anche annoiati.
Durante gli anni successivi ci siamo incrociati qualche volta nei corridoi della scuola, ma con indifferenza: la salutavo distrattamente pensando alla sua fichetta sempre fradicia, ma a dire il vero non l'ho mai desiderata nemmeno nel periodo delle grandi astinenze. A qualche compagno di scuola ho raccontato di quanto fosse porcella ma giustamente, vedendola tutti i giorni muta e vestita da suora, nessuno mi ha mai creduto.
A ripensarci a distanza di anni sono certo che la madre sapesse tutto e forse voleva anche spronare la figlia a crescere un po', e chissà se ci ha mai spiato in qualche modo. Di sicuro, al tempo eravamo certi di essere talmente furbi da riuscire a fare tutto senza che la madre si fosse mai accorta di nulla. Che fessi! Invece sono ancora sicuro che il padre sia stato tenuto all'oscuro per davvero, perché altrimenti ora non starei qui a raccontarlo.
Capitava spesso, infatti, che inesorabilmente una caraffa d'acqua si rovesciava sul letto e la madre, paziente, veniva a cambiare ogni volta lenzuola e coperte senza dir nulla. Si sa che quando si studia matematica sulla scrivania, le caraffe volano sui letti a due metri di distanza!
Considerando che da ogni "lezione" uscivamo sudati e accaldati, e che nonostante fosse pieno inverno la madre oltre alla porta doveva venire ad aprirci anche la finestra della stanza, chissà che odore di sesso ci fosse in quella cameretta di bambina con i peluche.


Â-

CAPOLAVORO!
Ma adesso vogliamo sapere anche la storia della "principessa"...
 

leofuoco

"Level 4"
Messaggi
2,017
Punteggio reazione
921
Punti
119
pluncake;n16385844 said:
La mia prima fidanzatina aveva 15 anni quando cominciai a frequentarla, ci conoscemmo su una chat famosa all'epoca, C6 e subito ci fu subito un bel feeling.
Sua mamma non la lasciava quasi mai chattare da sola anche perchè oltre a me aveva più di qualche amico online ed anche più maturo, così un po' per l'età un po' per i discorsi
sempre un po' di circostanza dopo parecchi mesi di chat mi staccai un pochino da lei. Questo la portò a cercarmi molto di più e a volermi incontrare, abitava ad una 30ina di km, quindi fattibile anche se all'epoca non avevo la patente. Fu subito attrazione per me, era bella, mediterranea, fianchi larghi lunghi capelli castano scuro seno abbondante e labbra carnose, occhi un po' a madorla e sopracciglia curate. Un gran figa (in molti me la invidiavano all'inizio).
Il primo incontro scatenò in noi un reciproco impulso infatti in seguito tra sms e chat più private le cose si scaldarono.
Io ero appena maggiorenne lei appena 15enne quindi tantissime raccomandazioni dai genitori mi avevano abbastanza ammosciato. Il primo "contatto" avvenne su una panchina in un giardinetto pubblico, lei si mise seduta sulle mie gambe verso di me e ricordo ancora che mi disse "immagina a quanto vicini sono... quasi si toccano" come a sottolineare la sua voglia di cazzo. Da li fu un crescendo di voglia e desiderio.
Fu lei una volta a portarmi in un giardino privato da cui si accedeva tramite una rete tagliata e rotta. Pensate che questo giardinetto si trova in centro a questa cittadina tra le mura del centro storico e il classico fosso. Di proprietà della curia era abbastanza defilato, sommariamente curato ma molto discreto (so furbi 'sti preti)
Lei portava sempre una coperta e ci distendevamo al fresco degli alberi sempreverdi. Cominciammo con carezze baci le solite cose insomma ma poi una volta al culmine dell'eccitazione si sbottonò i jeans e mi lasciò entrare. Ricordo il calore e l'immenso lago tra le mie dita, che meraviglia, pelo già molto sviluppato, leggermente curato.
La sditalinai per un bel po' ma non ricordo se venne, però ricordo che andai a casa con il cazzo supercarico. Ripetemmo i riposini pomeridiani 2 o 3 volte ma poi la sua mamma forse capì che era meglio intervenire e cominciò a farmi andare a casa loro dove poteva tenerci d'occhio :D ma questa è un altra storia.

Â-

Ma questa gran fica poi l'hai mai scopata!?
 

leofuoco

"Level 4"
Messaggi
2,017
Punteggio reazione
921
Punti
119
massimoran;n16386042 said:
La mia prima fighetta l'ho visto all'età di 16 anni, era la festa della donna ed io e la mia fidanzatina 15enne andammo in una spiaggetta appartata e volevamo fare sesso x la nostra prima volta.
Purtroppo per noi faceva molto freddo, lei si abbassò pantaloni e mutandine e finalmente mi fu possibile vedere e toccare una fighetta dal vivo. Provai inutilmente ad infilare il mio cazzo durissimo nella sua fighetta ma, complice il freddo forte, complice la mia inesperienza, non riusciva proprio ad entrare. le dita entravano facilmente, anche se non affondavo completamente perchè lei era vergine, ma il cazzo non voleva proprio entrare, così dopo una mezzoretta ce ne tornammo a casa con la promessa che ci avremmo riprovato appena possibile.

E poi ci avete riprovato? Com'è andata?
 

matlu

Banned
"Level 3"
Messaggi
336
Punteggio reazione
254
Punti
45
Posizione
Liguria
falcon500;n16386771 said:
Ciao, sono nuovo e mi sono registrato apposta per scrivere in questo topic!
Se madri e cugine non contano, la prima dal vivo (consenziente, perché quelle spiate non valgono) è stata il primo anno del liceo.
Premetto che fino a circa 13 o 14 anni, diciamo alle medie, mi sentivo bruttarello e insicuro, primo della classe in una classe di ricchi delinquenti, nonché inutilmente innamorato da sempre di una compagna di classe talmente stronza che alla fine il fidanzamento negato era diventato la barzelletta della scuola e io il pirla con tante amiche ma sempre a secco.
Invece con la fine delle medie, l'inizio del liceo, l'emancipazione, il motorino, i capelli lunghi e tante altre cose è iniziata una nuova vita e ho imparato a tirarmela anche io, tanto che in poche settimane avevo di che scegliere.
Ma siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio, anche al liceo già al primo anno pensai bene di fissarmi con un'altra ragazza impossibile, in un rapporto sempre negato che è andato avanti per anni ma di cui scriverò un'altra volta perché inaspettatamente dopo tanti anni si sbloccò.

Però, a differenza delle medie, ora non avevo più la pretesa di volere solo la bella e impossibile e quindi, aspettando invano che la principessa si concedesse, facevo le mie esperienze parallele nel giro delle compagne (ma di altre classi, perché a scuola mia c'era il tabù di non poter andare con compagni/e di classe, mai capito perché) .
La prima di queste fu giusto a 15 anni appena compiuti, era una ragazzetta bella ma semplice di un anno più piccola, mai appariscente, sempre muta e un po' in disparte che decise di accollarsi a me, ma già bella sviluppata anche se vestita sempre da monaca. Una che nessuno notava ma che aveva un grande potenziale mai espresso...finché non è toccata a me. Era figlia unica di genitori con la mentalità del medioevo, la tenevano reclusa in casa da sempre. La madre era una donna di chiesa devota che viveva anche lei in casa e il padre, cacciatore e bandito che ricordo dimostrava il doppio degli anni di mio padre, la prima cosa che diceva a tutti gli amici della figlia era che chi le si fosse avvicinato troppo non sarebbe più tornato a casa sulle sue gambe. Ed era serio.
Insomma per farla breve siccome io ero un bravo ragazzo, ben considerato dai prof, fui l'unico ammesso a casa di lei per farle ripetizioni il pomeriggio visto che era anche un po' tonta. Con la scusa di concentrarsi e studiare senza il rumore della TV, la madre ci consentiva di stare in camera sua con la porta chiusa, ma solo fino alle 17.30 al massimo perché a quell'ora il padre chiudeva il negozio che aveva sotto casa e se al rientro in casa avesse trovato la porta della figlia chiusa con un ragazzo dentro non avrebbe minimamente avuto pietà di me. Quando c'era il padre infatti la porta doveva essere rigorosamente spalancata e lui, omone bavoso e violento con canottiera e catena d'oro, ogni minuto si affacciava a controllare. Beh, il ricordo di lei fu che oltre a essere muta e un po' tonta era anche una grande porcella.
Io ero tremendamente ingenuo, anzi nemmeno troppo attratto fisicamente dalla fica, e il primo giorno andai a casa sua pensando veramente di farle studiare matematica! Ma appena la madre chiuse la porta augurandoci buono studio, con noi seduti alla scrivania davanti ai libri aperti, lei mise in silenzio una sua mano sui miei pantaloni e con l'altra portò la mia mano direttamente sulla sua passerina.
Già il giorno dopo iniziammo a "studiare" direttamente sul suo letto, stesi a pancia in su a fare qualunque cosa con le mani, sempre in un silenzio di tomba, e sempre fino alle 17.30 in punto quando la madre, poco prima di sentire arrivare l'ascensore, veniva ad aprire la porta.
C'era una consuetudine per cui la madre non aprì mai la porta senza prima chiedere permesso, per cui dopo il terrore dei primi giorni io mi rilassai un po'.
Aveva una fichetta molto pelosa e sempre incredibilmente bagnata, molto più di quelle che vedevo nei giornaletti porno del periodo. Si faceva infilare uno, due, tre dita o a volte tutta la mano. In silenzio mi guardava per ore fare queste operazioni da ginecologo. Lei era quasi sempre passiva, immobile, ma ogni tanto aveva la curiosità di toccarmi l'uccello che ovviamente diventava di marmo.
Aveva un odore fortissimo, mi eccitava ma comunque alla fine di ogni "lezione" ero costretto a lavarmi le mani con acqua bollente e sapone dei piatti altrimenti tutti mi avrebbero preso per un pescivendolo!
Furono mesi di petting intenso ma un po' monotono perché io, che ero pollo, non avevo la benché minima idea di farle usare almeno la bocca, che sicuramente avrebbe fatto anche volentieri. E sono anche sicuro che se avessi avuto l'impulso del sesso vero, che non mi passava proprio per la testa perché non avrei saputo nemmeno come iniziare, si sarebbe fatta scopare senza fare nessuna resistenza.
Durante i vari giochetti uno dei primi giorni fui costretto a venire di botto, esplodendo fiumi di sperma ad alta pressione su di lei che giaceva semisvestita sul letto. La prima volta fu il panico e allora rovesciammo una bottiglia d'acqua sulle mie macchie sul suo letto per dire alla madre che si trattò di una sbadataggine.
La ragazza di me si fidava ciecamente, io ero quello che riusciva a farle prendere qualche voto decente ed ero l'unico al mondo ad essere entrato dentro la sua camera e dentro le sue mutandine. Sicuramente si fidava di me anche la madre!
Come detto ero ingenuo e nemmeno troppo attratto dall'aspetto fisico del fidanzamento, nel senso che ricevere una sega (senza venire) e una limonata mi appagava abbondantemente per la giornata. Che devo fare, l'epoca era quella.
Dopo il primo anno di "studio" arrivò l'estate e interrompemmo in modo naturale perché entrambi trovammo di meglio e alla fine della fiera forse ci eravamo anche annoiati.
Durante gli anni successivi ci siamo incrociati qualche volta nei corridoi della scuola, ma con indifferenza: la salutavo distrattamente pensando alla sua fichetta sempre fradicia, ma a dire il vero non l'ho mai desiderata nemmeno nel periodo delle grandi astinenze. A qualche compagno di scuola ho raccontato di quanto fosse porcella ma giustamente, vedendola tutti i giorni muta e vestita da suora, nessuno mi ha mai creduto.
A ripensarci a distanza di anni sono certo che la madre sapesse tutto e forse voleva anche spronare la figlia a crescere un po', e chissà se ci ha mai spiato in qualche modo. Di sicuro, al tempo eravamo certi di essere talmente furbi da riuscire a fare tutto senza che la madre si fosse mai accorta di nulla. Che fessi! Invece sono ancora sicuro che il padre sia stato tenuto all'oscuro per davvero, perché altrimenti ora non starei qui a raccontarlo.
Capitava spesso, infatti, che inesorabilmente una caraffa d'acqua si rovesciava sul letto e la madre, paziente, veniva a cambiare ogni volta lenzuola e coperte senza dir nulla. Si sa che quando si studia matematica sulla scrivania, le caraffe volano sui letti a due metri di distanza!
Considerando che da ogni "lezione" uscivamo sudati e accaldati, e che nonostante fosse pieno inverno la madre oltre alla porta doveva venire ad aprirci anche la finestra della stanza, chissà che odore di sesso ci fosse in quella cameretta di bambina con i peluche.


Â-

Leggendo il tuo racconto, posso dire che ho vissuto quasi la stessa storia con una mia amica di infanzia con la quale sono ancora amico.
Studiavamo fin dalla elementari insieme, Superiori ,2 scuole diverse ma i compiti di inglese, matematica e geometria li facevamo insieme. Abitavamo nello stesso palazzo stesso pianerottolo. Eravamo e siamo ancora come fratelli, anche a distanza di anni e ognuno con la sua famiglia e vita privata. Insomma in 3 media un pomeriggio ci scopriamo eccitati e ci tocchiamo, con sua mamma in cucina. Andiamo avanti così per 2 anni e poi si osa di più. Pomeriggi di pompini e leccate di figa fugaci, veloci. Sborrate in bocca. Era un po che ci pensavamo e un pomeriggio sua mamma va a dalla mia, lasciandoci soli. Decidiamo di scopare, così da incoscienti senza precauzioni. Sul suo letto, figa pelosa, cosce aperte, lo metto, spingo un po la svergino, scopiamo, esco prima e sborro sulla figa, pancia, tette, sembravo le cascate del niagara. tutto durato 2 minuti al massimo.
Da lì iniziano anni di scopate, Non eravamo fidanzati, mai stati, ma ci scopavamo. Le feste in casa di amici, i weekend in campagna da amici erano tutte occasioni per scopare liberamente. Prime vacanze in compagnia, E scopatone nel letto, anche in stanza in presenza di altre coppie di amici che scopavano. Abbiamo sempre scopato anche quando avevamo il ragazzo o la ragazza di turno. Abbiamo scopato anche al suo addio al nubilato. Con lei ho fatto tutto, sverginata, sborrata in bocca, scopata nel culo, pisciate nella doccia, porcate varie. E' sposata da 10 anni, ha 2 bimbe e un marito che l'adora. Non facciamo più niente dal suo matrimonio, ma quando capita ci piace ricordare e sorridere di tutto quello che è stato.
 

tino

"Level 3"
Messaggi
453
Punteggio reazione
456
Punti
63
Age
50
mm se mi ingrafano questi racconti,belli gli anni 90 quando tenevano il pelo, mi ricordo un episodio in spiaggia avevo 17 anni,e ed i miei amici conoscemmo un paio di ragazze all epoca 16 enni,ricordo che nel costume era intero si vedeva la leggera bombatura del pelo della figa,dovetti andare in gabina a segarmi....
 

Top Bottom