Ragazza storica, 14 anni insieme con probabile matrimonio, pochi problemi e intesa sessuale ottima, sempre fedeli l'un l'altro nonostante possibilità di tradimento, ad un certo punto della storia inizia a parlarmi di un collega che scherzava, si bagnava sotto la pioggia per procurare passaggi ecc. Io, sospettoso, ho chiesto del perchè mi parlasse sempre piu di questa persona e le risposte erano fugaci ma verosimili. Dopo 2 mesi mi dice che questo collega aveva tentato un approccio su un autobus baciandola ma che lei era rimasta immobile, io, sempre dandole fiducia, dissi che se la cosa finiva qui ci passavo sopra. Passavano i giorni ma ormai la mosca al naso mi era arrivata (conoscendo il carattere schivo della mia ragazza un dubbio sul fatto che un collega ti si avvicini e tu non muova un dito per respingerlo ti viene, ma vabbe...) infatti un giorno libero dal lavoro la
seguo, è al bar con colleghe e lui, gli telefono e non mi nomina il suo collega, iniziano le litigate perche mi paleso davanti a lei per la menzogna (la scusante era non volevo farti arrabbiare) ma la storia continua per i 15 anni di piena fiducia mai messa in discussione (oh ragà, mi fidavo ciecamente e soprattutto l'amavo alla follia).
Un giorno succede che litiga a casa con il padre, decide di affittarsi una casa nella cittadina dove lavora, pochi km da dove abitiamo. Io, sempre in fiducia, gli dico scherzosamente "sai che qui non deve mettere piede nessuno?" E lei, ridendo, "ma certo ma che dici mai!" Ed infatti neanche io mettevo piede perchè non mi voleva lì, altro motivo di discussione questo, da qui la situazione era un pò peggiorata in termini di rapporto. Tralascio di parlare di un altro paio di situazioni perche sono simili ma il tenore della discussione ormai e palese.
Un bel giorno però mi disse "vabbe se vuoi venire, vieni". Io ero al settimo cielo, pensavo che il momento no, la crisi momentanea che passano le coppie fosse finita, sempre basandomi sulla fiducia incrollabile che ponevo in lei e che lei mai aveva messo in bilico in 14 anni, finalmente potevo riabbraciare e stare con la mia amata ragazza, invece, appena arrivato, mi diede la guancia per un bacio (!), era fredda come il marmo ma mi fece salire in casa. Arrivata la cena mi disse "ti devo dire una cosa, l'ho fatto con il mio collega, se vuoi lasciarmi fallo". Io non realizzai subito, le dissi se non ti spiace me ne vado domani perche adesso non ci sono mezzi per andarmene. Dormii in quella casa senza chiudere occhio, scesi in piazza a sedermi per 2/3 ore di notte piangendo su una panchina, mi presi una settimana per decidere a mente fredda il da farsi nonostante ci vedessimo (no sesso o baci), in lei vedevo la voglia (sua) di riprendere il rapporto, le rivedevo in faccia la luce della ragazza del primo incontro, era molto piu predisposta verso me, ma decisi di lasciarla ugualmente, in me si era rotto qualcosa per sempre, gli ricordai cosa le dissi il giorno dopo il nostro fidanzamento (14 anni prima): "fammi tutto, TUTTO, ma non mi tradire, se lo fai è finita". Lei tentò in tutti i modi di trattenermi, pianse per settimane, ammise il suo errore (che io gli rinfacciavo dicendogli "quando te lo dicevo io tu che pensavi, mi hai mentito per mesi, ti ho dato piena fiducia mille volte, sei quì solo perche l'altro non ti ha voluto, ora cosa vuoi") giurò e spergiurò amore, che era stata una sbandata, che non sapeva cosa faceva (il collega la scopò e le lascio un biglietto, che lessi, dicendo di smetterla di cercarlo perchè tra loro non poteva esserci niente... ed io dovevo riprenderla?) tentò pure di farsi del male piu volte.
Questa storia mi segno parecchiò, praticamente svoltai vita, iniziai a ripraticare lo sport che avevo sempre fatto, andai in palestra e presi 14 kg di muscoli, mi trasformai, cambiai lavoro e non dico di essere diventato un tombeur de femmes ma, rispetto alle esperienze di prima, sono arrivato a trombare piu ragazze al mese (sempre stato un tipo carino e simpatico)
Lei non si è rimessa mai piu con nessuno, fa lo stesso lavoro, è autonoma ma sola. Abbiamo parentele ed amicizie in comune che mi raccontano i suoi pensieri
(che non voglio sapere ma gli amici son cosi), mi dicono che continua a parlare della cazzata che ha segnato la sua vita, purtroppo ha battezzato le mie nipoti, capita che ci vediamo in occasioni familiari e continua ancora a cercarmi, è sempre rimasta una bella donna poco piu' che trentenne, ma io la evito come la peste e cerco di non rimanere mai solo con lei, e quando succede vedo che gli occhi gli si riempoiono ancora, ma la vita va avanti e gli errori si pagano.
