Esperienza reale Ilenia, una ragazza misteriosa tutta casa e chiesa

OP
G

GIMPIX

"Level 3"
Messaggi
13
Punteggio reazione
366
Punti
48
Age
38
Vi chiedo perdono ma nel weekend sono stato impegnato! Aggiungo una comunicazione di servizio.
Scriverò un capitolo intermedio in cui di "sessuale" non capiterà praticamente nulla. Ma cerco di raccontarvi veramente come sono andate le cose attingendo anche alle conversazioni whatsapp. Se riuscirò proverò a scrivere subito un secondo post con le evoluzioni della storia.

Tra me e Ilenia si è creata veramente una quotidianità. Lei mi scrive sempre il buongiorno attorno alle sette di mattina, un pensiero semplice del tipo "Buongiorno 😊". A me basta leggere il suo messaggio per sentirmi bene. Quando ritarda mi sale un po' di tristezza, ma quasi sempre iniziamo le comunicazioni entro le 10.00. Chattiamo parlando del più e del meno per tutta la mattinata. Anche solo raccontandoci quello che stiamo facendo.

Qualche volta ci vediamo a pranzo, ma non è più successo nulla di particolare. Saliamo in macchina e ci abbracciamo, ci baciamo, ci coccoliamo. Lei mi dice che sono il suo unico pensiero bello visto che è molto insoddisfatta per il lavoro e per le incomprensioni che ha con la sua famiglia.

Si trova male con la sua coinquilina perché hanno stili di vita e modi di ragionare diversi. Le pesa il fatto di non avere i suoi spazi a 35 anni. Capisco che la coinquilina fa parte dello stesso gruppo di preghiera/ "empowerment spirituale" nato da un prete allontanato dalla Curia perché accusato da una donna di aver avuto un figlio con lui. Questo ex prete già prima di essere allontanato aveva creato un giro di corsi e conferenze in cui metteva assieme musica, coaching, religione e le classiche quattro cazzate di psicologia spiccia "che nessuno ti ha mai detto". Ma con queste cose riempie i palazzetti e, da quel che ho capito indagando, anche le vulve di donne di tutte le età. Ovviamente tutta questa baracca (i corsi, le serate, i concerti) viene pagata dagli spettatori fruttando quasi un milione di euro all'anno, altro motivo per cui il santone è stato "sospeso a divinis" dal vescovo.

Mi dice che il motivo per cui non mi porta a casa sua è che ha paura del giudizio del suo gruppetto di esaltati, con cui capisco ci sia molta condivisione. Il santone predica agli adepti di andare a messa e frequentare le parrocchie normalmente, ma poi la vera salvezza arriva in momenti comunitari a porte chiuse.

Un paio di volte mi chiede se voglia partecipare a una delle loro serate. La cosa mi fa venire i brividi perché giudico questi santoni dei delinquenti che approfittano delle menti più deboli con psicologia da quattro soldi. Allo stesso tempo però questa deriva mistica e un po' torbida mi incuriosisce. Quando lei mi tocca si capisce che ha fatto qualche corso in cui si studia il corpo umano. E in effetti andando a curiosare leggo in qualche forum che il santone basa tutta la sua filosofia sul respiro con un delirante volo pindarico che va dal soffio dello spirito santo ai chakra orientali. Io penso proprio che avrei voglia di scaricarle tutto il mio chakra sul visetto. Per questo però devo provare a frequentarla di più. Le dico che ci potrei pensare ma solo se inizieremo a vederci al di fuori delle pause pranzo.

Ilenia mi dice che sente di aver voglia di provarci con me, ma che almeno fino a metà ottobre non potremo vederci nei weekend perché tra i corsi del santone e lo studio per preparare un concorso non avrà tempo. Mi confessa che la sua agenzia sta andando male ed è in ritardo coi pagamenti. Non stava studiando per fare corsi di formazione generici, ma per provare ad entrare in comune.

L'idea di non vederla per tutto ottobre mi sembra una grande cazzata, ma capisco di aver a che fare con una creatura diversa da tutte quelle che ho frequentato in passato.

Continuiamo a vederci circa due volte a settimana in pausa pranzo. Un paio di volte mi chiede di raggiungerla in un centro commerciale finito il lavoro. Facciamo aperitivo, qualche effusione in macchina ma nulla di più perché dice di essere in ritardo.

Nei weekend sparisce. La cosa mi innervosisce sempre un po' ma faccio buon viso a cattivo gioco. Per non pensare a lei, è brutto da dirlo ma penso mi capirete, flirto un po' con una mia ex e con una donna conosciuta ad una fiera.

Io non sono un traditore, sono sempre stato una persona fedele. Le pochissime volte che ho tradito è stata una forma difensiva. Le chiamo "corna preventive" o "difensive". Se sento che nella relazione sono io quello che sta per soccombere ed essere lasciato tradisco. Ma è capitato due volte. In fase di flirt il fatto di avere più opzioni mi rassicura, è come una diversificazione dell'investimento. E poi avere più persone con cui potenzialmente iniziare una relazione, finchè ovviamente non inizia qualcosa di serio, è un modo per non mettere nessuna sul piedistallo e idealizzarla. Messaggio con Paola, una mia ex che è veramente una donna bellissima. Ed è una tigre. Quando abbiamo iniziato la nostra storia dopo un mese di frequentazione altro che qualche ditalino, una sega e un po' di sexting. Avevamo testato a ripetizione alcune delle spa più belle della nostra zona arrivando a farlo sette volte in ventiquattro ore con sesso anale e bevuta del mio sperma da un bicchiere. Marianna invece è una donna che ho conosciuto in fiera a Milano. La paragono a Ilenia e veramente non c'è partita. Marianna parla tre linque, gestisce un team di sei persone, ha fatto il corso da sommelier e mi ha già proposto di fare un tour enogastronomico. Le cito un film e lei lo conosce. Parliamo di storia e ha un punto di vista interessante sulle cose.
Mi viene da ridere paragonandola alla trentacinquenne che vive con una coinquilina e scompare nel weekend per andare a farsi infarcire la testa (spero solo quella) di cagate da un ex prete.

Eppure... Eppure non riesco a mentire a me stesso... Io voglio Ilenia. Vorrei andare con lei in quelle spa in cui andavo con Paola e vorrei fare con lei i tour enogastronomici che mi propone Marianna. Sono sicuro, dalla disinvoltura con cui voleva prendermelo in bocca, che con lei potremmo fare cose grandi anche a livello sessuale.

Ne parlo col mio amico Nicola, l'uomo che tutto sa. Che mi scruta e mi conosce. Dice che voglio Ilenia solo perché questa ragazza si nega. Temo abbia ragione, ma questa cosa la capisco anche io. Quello che non capisco è il modo di ragionare di lei. Gli chiedo di analizzare il comportamento di Ilenia.

Matteo: "Perchè si nega?"

Nicola: "Di base perchè è una testa di cazzo. Poi non la conosciamo bene. Può essere che abbia avuto delle esperienze traumatiche. Magari anche dentro la setta. Sai che quei mondi funzionano creando dipendenza psicologica. Tu non sai perchè lei sia finita in quel giro, ma se lo frequenta vuol dire che ha qualche ferita a livello psicologico. Io non sono uno psicologo, ma così magra mi sembra possa avere qualche disturbo del comportamento alimentare. Una mia ex era anoressica. Era la persona più manipolativa con cui abbia mai avuto a che fare. Magari mi sbaglio, ma credo che Ilenia sia una persona fortemente insicura, magari con una paura dell'abbandono. Lei non è brillante nel senso canonico del termine, ma non è scema. Magari ha una forma di consapevolezza o di saggezza data dalle sue esperienze. Sa di avere 35 anni e probabilmente si sente non dico fallita, ma poco realizzata. E' uscita di casa a trent'anni per vivere con una coinquilina, a lavoro non è un granchè, la sua agenzia sta tirando gli ultimi e potrebbe ritrovarsi senza un lavoro. Fisicamente non è una ragazza che ti gireresti a guardare per strada, manco l'hai notata per mesi. Tu invece sei più giovane, fisicamente sei una persona che piace, che ha un bel lavoro e che ha relazioni. Sa che comunque sei sempre in giro e quindi hai occasione di conoscere tante donne. Si è resa conto del tuo livello culturale frequentandoti. Sono convinta che all'evento di settembre sia venuta per ascoltare te, mica per vedere come lavorano altre agenzie visto che abbiamo scoperto che sta cercando di entrare nel pubblico. Forse ha capito che per te lei è solo una sfida. E teme che prima o poi ti stancherai perché non sarà in grado di darti stimoli. Si rende conto di non essere al tuo livello. E per questo ti tiene lontano. E' attratta da te, ma ha paura che sia un fuoco di paglia. Io tutto sommato la giustifico e mi fa anche tenerezza. In passato ho fatto anche io così con alcune ragazze che ritenevo più belle di me su un piano oggettivo perchè, e lo sai conoscendomi, nonostante cerchi di fare lo splendido e abbia un'alta considerazione intellettuale di me stesso, sono anche io una persona insicura. Quello che però da amico tuo mi dà profondamente fastidio è la sua mancanza di chiarezza da parte sua dopo quasi due mesi di frequentazione. Se ha voglia di provare che si butti, se non se la sente che te lo dica subito. In questo è un po' codarda".

La sua spiegazione mi convince e forse placa il mio narcisismo. Ma non risponde fino in fondo all'enigma. Io in realtà ho un altro dubbio.

Matteo: "Secondo te ha un altro?"

Nicola: "Guarda, potrebbe anche essere ma tendo ad escluderlo. Come sai nelle nostre vite ne abbiamo viste di tutti i colori. Potrebbe essere, questo sì, che magari quando ti ha conosciuto fosse nella fase finale di una relazione. O che ancora adesso ci siano le scorie di una relazione precedente per cui va con i piedi di piombo. Un ex che ha lasciato ma con cui di tanto in tanto continua a sentirsi perchè rappresenta una confort zone? Magari nella sua setta il santone spinge perchè si accoppino e si sposino tra adepti e sente un po' di pressione per questo. Ma avete una quotidianità tale nei messaggi e nelle chiamate che mi verrebbe da pensare solo che abbia il freno a mano tirato per i motivi di cui parlavamo prima. Hai provato ad indagare con la sua capa se sa qualcosa della sua vita?"

Matteo: "Si, ho chiesto sia a lei che a Giovanni che la conoscono da più tempo. Ovviamente in maniera indiretta. Avranno capito che mi interessa ma chissene frega. Mi confermano che vive con una coinquilina in un paesino a venti chilometri da casa dei suoi. E che è single da un paio d'anni. L'ultimo fidanzato dice di averlo lasciato lei perchè non si trovava bene. Più o meno corrisponde a quello che ha raccontato a me".

Nicola: "Sui social?"

Matteo: "Pochissima roba. Lei mi mette mi piace a tutto quello che faccio ma non posta niente. Qualche condivisione di pagine strappalacrime tipo "Salviamo i bambini nel mondo" con frasi attribuite ad Einstein che ovviamente Einstein non ha mai detto. Gli ultimi post seri, con foto e qualche elemento di vita vera, sono del 2018. Sempre vacanze in gruppo. Spulciando i tag e i profili i nomi di queste persone mi tornano. Anche quello della sua coinquilina. Tutta gente comunque che posta poco o ha i profili privati".

Nicola: "Sarà stato il santone a dire loro di non stare sui social"

Parlare con Nicola mi mette sempre incredibilmente di buon umore.

Tra una cosa e l'altra arriva l'ultima settimana di ottobre. Il copione è sempre lo stesso. Messaggi, pause pranzo, ore di chiamate finito il lavoro, chat serale e buonanotte.

Finchè un giovedì, l'ultimo del mese, mi propone di accompagnarla al solito centro commerciale. Beviamo qualcosa e poi andiamo alle macchine, nel parcheggio. Le chiedo di salire da me. Quando mi ha chiesto di uscire ho deciso di giocarmela, di fregarmene dell'orgoglio e della paura di fallire, e di farle un regalo. Nel sedile posteriore ho un pacchetto. Voglio provare a conquistarla senza fare il fenomeno, con dolcezza. Se ha paura che io la voglia solo fisicamente, provo a farle capire che so attendere. In passato ho avuto spesso tutto e subito e magari le relazioni sono durate pochi mesi. Le do il pacchetto, lo apre. E' un cagnolino di peluche.

I suoi occhi si illuminano. Mi salta addosso e inizia a riempirmi di baci. Iniziamo a limonare forte. Le metto una mano sui jeans, in mezzo alle gambe. Le apro il bottone dei pantaloni mentre continuiamo a baciarmi. Da quasi un mese che non le tocco la patata. Me la sono immaginata tutti i giorni, attingendo un po' ai ricordi tattili un po' alla foto che mi ha mandato dal bagno in cui tira giù l'elastico con il pollice. Il cuore mi batte fortissimo. Metto una mano dentro gli slip. Lei allarga leggermente le gambe per facilitare l'operazione. Sento il pelo nero. Sofficissimo. Le piace tenerlo lungo. La cosa mi eccita un sacco, tutte le mie ultime ragazze si depilavano completamente. Trovare quei ciuffi dentro le mutandine mi ricorda gli stessi brividi che provavo le prime volta che toccavo una fighetta quando avevo quattordici anni.
Il clitoride è pronunciato, lo sfioro gli do un salutino con due movimenti circolari. Tornerò da lui tra poco. Essendo magrissima le sue labbra vaginali sono pronunciate. Sento che è un lago e questa volta voglio sditalinarla dentro. Ma prima le faccio il solletico sull'inguine, voglio attivare tutte le sue terminazioni nervose e farle piacere. Entro prima con il medio mentre indice e anulare massaggiano i tendini del pube che sono belli tesi. Non trovo alcuna resistenza, solo calore e tanto liquido. Metto l'indice per fare compagnia al medio, voglio iniziare a trivellare.

Mi afferra il polso della mano che ormai ha pieno possesso del suo inguine.

Si stacca. Ansima e mi guarda negli occhi. La trovo fottutamente bella. Imperfetta ma sono pazzo di lei.

Ilenia: "Se inizi adesso io non riesco più a fermarmi. Lo sai che ti mangerei tutto. Però siamo in un parcheggio ed è l'ora di punta. Ti va di vederci sabato o domenica sera? Voglio uscire con te nel weekend".

Cazzo. L'idea di vederla finalmente come due persone normali, due ragazzi, due adulti, un uomo e una donna che escono assieme... questa idea mi genera un'emozione indescrivibile. Finalmente qualcosa si sblocca. Forse ha capito che possiamo darci un'opportunità.

"Certo, non sai da quanto tempo lo aspettavo".

Ilenia: "Anche io".

Mi dà un bacio e si prepara per scendere.

Aspetto che raggiunga la sua macchina, che salga e che riparta.

Dopo cinque minuti mi chiama.

Ilenia: "Grazie per il peluche, sei veramente un dono dal cielo".
 

sormarco

"Level 7"
Messaggi
12,967
Punteggio reazione
7,753
Punti
124
Posizione
taranto
Vi chiedo perdono ma nel weekend sono stato impegnato! Aggiungo una comunicazione di servizio.
Scriverò un capitolo intermedio in cui di "sessuale" non capiterà praticamente nulla. Ma cerco di raccontarvi veramente come sono andate le cose attingendo anche alle conversazioni whatsapp. Se riuscirò proverò a scrivere subito un secondo post con le evoluzioni della storia.
se puoi mettilo qui stesso altrimenti se fai un altro post parecchi lettori non sapranno. qualcun'altro è riuscito anche a postare gli screenshot delle conversazioni originali censurando dati sensibili.
 
OP
G

GIMPIX

"Level 3"
Messaggi
13
Punteggio reazione
366
Punti
48
Age
38
se puoi mettilo qui stesso altrimenti se fai un altro post parecchi lettori non sapranno. qualcun'altro è riuscito anche a postare gli screenshot delle conversazioni originali censurando dati sensibili.
Non ho capito il messaggio. In che senso "qui stesso"? A cosa ti riferisci?
Screenshot non me la sento di metterne.
 
OP
G

GIMPIX

"Level 3"
Messaggi
13
Punteggio reazione
366
Punti
48
Age
38
Eccoci. Vi chiedo di avere pazienza e di leggere bene questo capitolo perchè succederanno tante cose.

Ilenia mi ha salutato dicendo che finalmente ci saremmo visti con calma nel weekend. Sento che la svolta è vicina. Forse aveva solo bisogno di sciogliersi, di fidarsi, di superare alcune barriere legate a ferite passate.

Il venerdì ci scambiamo qualche messaggio, nulla di significativo.

Verso sera le faccio qualche proposta. Mi risponde che deve capire come organizzarsi e che mi farà sapere domani se ci vedremo di sabato o di domenica. Porto a casa e continuo a progettare il nostro incontro. Vado in palestra e sento un'adrenalina incredibile, non vedo l'ora di farle sentire tutta la mia fisicità e di passare del tempo normale assieme. Non in pausa pranzo o chiusi in macchina.

Mi sveglio con calma sabato. Controllo il cellulare, nessun segnale da parte sua. Evito di metterle ansia e di sembrare quello che pende dalle sue labbra. Flirto un po' con Marianna che mi manda foto da un convegno a Parigi. In una finge di mettere in primo piano il badge ma vuole farmi vedere la scollatura. Nell'altra mostra cartellina e brochure ma ad essere protagoniste sono le sue gambe e un discreto tacco da zoccolona. Mi affascina tanto Marianna, ma sembra tutto così facile. Dove cazzo è finita Ilenia? Per me va bene non vedersi oggi, ma se preferisce domenica almeno che me lo faccia sapere che mi organizzo in maniera diversa. Le scrivo o non le scrivo? Controllo su whatsapp. Un paio di volte l'ho vista online. A chi scrive? Non può avere la decenza di condividere con me i suoi piani?

Alle 14.00 finalmente un suo messaggio: "Scusa, giornata pessima. Possiamo aggiornarci domani?"

Sono un po' deluso ma va bene. L'importante è riuscire ad andare in goal entro il weekend. Se non è di buon umore oggi, rimandiamo a domani.

La sera esco con degli amici che non vedo da qualche mese. Di tanto in tanto guardo il cellulare. Non sono molto presente con loro, me ne rendo conto. C'è anche da dire che loro non sono Nicola e non riuscirei ad aprirmi allo stesso modo. Sono amici d'infanzia e mi aiutano a svuotare la mente ed essere me stesso, ma non hanno grande profondità. Sono cresciuti nella bambagia.

Continuo a pensare a Ilenia. Chissà dov'è e cosa sta facendo. Non ce la faccio a trattenermi. Ho voglia di scriverle. Contravvengo alla regola che mi sono dato di non scriverle mai per primo.

Mattia: "Ciao Ile, come stai? Spero tutto bene..."

Ilenia: "Ciao Matte 😘 Tutto bene sì!"

Ma guarda questa grandissima zoccola. Mi dice di vederci domani perchè ha una giornata pessima e poi mi dice che va tutto bene. Mi verrebbe da mandarla a fare in culo. Ma lascio perdere e non le rispondo. Dopo dieci minuti mi riscrive.

Ilenia: "Ti penso ♥"

La cosa un po' mi fa piacere, ma io aspetto perchè voglio andare al vedo.

Non le scrivo più nulla, lei non mi scrive più nulla. Arriva domenica.

Sono già di pessimo umore, ma spero che le cose si possano raddrizzare. Aspetto per tutto il giorno un suo messaggio. La tentazione di scriverle è fortissima ma mi trattengo. Un po' perchè non voglio fare il morto di figa che aspetta solo lei, un po' perchè temo che la manderei a quel paese.

Arriva sera, ho i coglioni giratissimi. Ma non voglio darle la soddisfazione di farle sapere che ho sofferto per lei.

Il weekend è finito ed è stato il più colossale sabato nel villaggio dai tempi di Italia - Corea del Nord del 2002.

E' lunedì, novembre è arrivato. Mattinate sempre più fredde e buie. Non ho neanche voglia di guardare il cellulare. Arrivo al lavoro e mi metto a fare le mie cose. Ilenia in queste settimane mi ha un po' distratto e tolto energie, sono stato meno brillante, devo ammetterlo. Devo archiviare questa strana storia al più presto e tornare ad essere il vecchio Matteo.

Alle 10.00 mi arriva un messaggio da parte sua.

Ilenia: "Buongiorno! In ufficio da me fa freddissimo, tu come stai?"

Ma è scema? Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Inizio a scrivere. Poi cancello. Limo. Cerco il tono giusto. Distaccato? Ironico? Perentorio?

Matteo: "Ciao Ilenia. Qui tutto bene. Sinceramente però sono rimasto deluso dal tuo comportamento nel weekend. Ovviamente eri libera di dirmi che non avresti voluto o potuto vedermi, ma credo che per un fatto di rispetto potessi comunicarmelo".

Lei legge subito il messaggio. Doppia spunta blu. Inizia a scrivere. Poi si ferma. La cosa si ripete varie volte nei successivi dieci minuti. Ma il messaggio non arriva. Fino alle 15.00, diverse ore dopo.

Ilenia: "Hai ragione e ti chiedo scusa. Nel weekend ho avuto davvero dei problemi, però capisco che tu sia arrabbiato e di devo una risposta. Ti stimo e ti trovo interessante, ma non abbastanza per iniziare una relazione. Non ne sono del tutto convinta e non mi servono dieci uscite per capirlo"

Doccia fredda. Vorrei sfogarmi e farle presente che è sempre stata lei a cercarmi. Che è un'ipocrita, visto che aveva la mia mano sulla figa e mi mandava cento messaggi al giorno fino a quattro giorni fa. Ma so anche che un uomo si vede nel momento in cui rispetta le scelte di una donna. Non saprei cosa scriverle e decido di lasciar perdere. L'amarezza non deve lasciar spazio a sentimenti negativi. Non le rispondo perchè non merita una risposta. Non per il fatto di essersi tirata indietro, ma di non averci voluto nemmeno provare con un minimo di decenza. E soprattutto, il ghosting nel weekend è stata pura maleducazione. Adiòs Ilenia, sarebbe stato bello ma non ha senso rompersi la testa contro il muro. Non ti scriverò però cose belle alla De Andrè "è stato meglio lasciarci che non esserci mai trovati". La tua gestione della pratica non merita l'onore delle armi.

Rattristato proseguo la mia giornata. Penso che tutto sommato vada anche bene non aver perso più di due mesi per una persona non alla mia altezza.

Passano due giorni. Non dormo benissimo la sera. Sono ferito. E un po' mi ero abituato a lei.

Ma la vita va avanti. Non scrivo subito a Marianna perché so che sbaglierei, ma credo che lo farò a stretto giro. Mi devo concentrare su me stesso!

Passano due giorni. Mercoledì pomeriggio. Sono da un fornitore. Seno vibrare il cellulare.

E' quella faccia tosta di Ilenia.

Ilenia: "Ciao Matte, come stai?"

Mi scrive perchè le faccio pena o perchè le manco? Ci penserò tra poco, devo concentrarmi sulla riunione.

Dopo poco mi arriva un altro messaggio da parte di Ilenia. E' un link youtube alla canzone "Anche Fragile di Elisa". Aspetto di essere da solo e la ascolto.

Tienimi su quando sto per cadere
Tu siediti qui, parlami ancora se non ho parole
Io non te lo chiedo mai
Ma portami al mare, a ballare
Non ti fidare
Sai quando ti dico che va tutto bene così
E perdonami, sono forte, sì
Ma poi sono anche fragile

Io un confine non lo so vedere
Sai che non mi piace dare un limite, un nome alle cose
Lo trovi pericoloso e non sai come prendermi, mi dici
Ma non so se ti credo
Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?
Mi cercheresti davvero?
Quella forte, sì, però anche quella fragile

Cosa cazzo stai cercando di dirmi Ilenia? Cosa ti aspetti da me? Più ascolto le parole della canzone più mi manca il respiro, il mio cuore si scioglie. "Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?". Perchè non proviamo a scoprirlo, perchè non mi dai un'opportunità? Decido di provare a riconquisrarla. Cerco di rassicurarla, niente rancore, niente piangersi addosso. Le donne hanno già i loro problemi. Nelle storie che non funzionano si fanno carico anche di quelli degli uomini con la sindrome da crocerossina. Ma sono momenti di follia, parentesi in cui vogliono dimostrare qualcosa al mondo, fare un dispetto al padre assente. Nelle storie solide cercano un uomo che le sostenga e dia loro sicurezza.

Matteo: "Ciao, Ila! Tutto bene dai, giornate molto impegnative a lavoro ma stimolanti"

Ilenia: "Cosa fai di bello, raccontami"

Mi mancava sentirla. Sono arrabbiato e deluso per come è andata, ma la sua presenza nelle mie giornate le ha rese migliori. Risentirla mi porta ad una sorta di strana normalità, ad un equilibrio che mi ha fatto sentire a casa dopo tanto tempo.
Forse ha voglia che la aiuti ad uscire dalla banalità che attanaglia la sua vita creandole insicurezze e paure. Insicurezze e paure che le impediscono di abbandonarsi tra le mie braccia.

Le mando una selfie in cui si vede l'insegna del fornitore.

Ilenia: "Posso darti un bacino sul collo?"

Ok, stai iniziando a farti perdonare vecchia porcellona, così mi piaci.

Torniamo a scriverci e il mio umore migliore.

Ilenia: "Hai voglia di fare aperitivo alle 18? Non al centro commerciale però, c'è un posto più carino. Passo a prenderti in parcheggio da te e poi ti riporto".

Matteo: "Va bene, a più tardi".

Un paio di giorni fa sembrava finita, tra poche ore la vedrò. Gli ormoni iniziano a fare stretching.

Ore 18.00. Ilenia passa a prendermi puntualissima. Salgo in macchina con lei. Inizia a guidare. Arriviamo nello spiazzo di una zona industriale in cui non c'è nessuno.

Ilenia: "Ho i tempi stretti. Ti va se parliamo un po' qui e lasciamo perdere l'aperitivo?"

Non le rispondo neanche. Le appoggio una mano su una guancia e inizio a baciarla sulla bocca. Le nostre lingue si aggrovigliano subito con cattiveria. Ansima. Si ferma per togliersi il giaccone. Lo butta sul sedile posteriore e rimane con una maglia di cotone a collo alto. Faccio lo stesso. Butto dietro il cappotto e la giacca rimanendo solo in camicia bianca. Torniamo a baciarci.
Lei allunga la sua mano destra e apre il bottone dei mei jeans. Lo fa alla cieca senza smettere di baciarmi. Infatti le serve qualche tentativo. Ci riesce e cambia mano, con la sinistra è dentro i boxer. Con il pollice inizia a strofinare il glande. Con il mignolo accarezza delicatamente le palle e lo scroto. Inizia a segarmi lentamente, è veramente brava.

Mi abbasso leggermente i pantaloni e i boxer portandoli sotto i glutei per darle più libertà di manovra.

Mi guarda negli occhi. Non faccio neanche in tempo ad accorgermene. Vedo la sua nuca abbassarsi e la sua testa coprirmi il cazzo. Si è chinata e il mio cervello ha scattato un'istantanea della sua faccia che si dirige verso il mio uccello spalancando le labbra. Sento la cappella avvolta da un misto di saliva e calore. Me l'ha preso in bocca. Finalmente Ilenia ha il mio cazzo in bocca e mi sta spompinando.

Sento la lingua dare dei colpetti al frenulo e poi al buchetto del glande.

Ilenia: "Era tanto che volevo farlo"

Pronuncia quelle parole e poi torna a succhiarmelo.

Matteo: "Che volevi fare cosa?"

Mugugna qualcosa continuando a ciucciarmi la cappella.

Le ripongo la domanda. Si ferma.

Ilenia: "Che volevo prendere il tuo cazzo nella mia bocca".

La risposta è stata quasi un modo per prendere fiato. Ho veramente il pisello durissimo e finito di sussurrare quella risposta riprende a spompinarmi.

Matteo: "Andiamo dietro che siamo più comodi?"

Ilenia acconsente. Passiamo sui sedili posteriori senza bisogno di uscire dalla macchina. Spostiamo i giacconi davanti e riprendiamo i giochi.

Io porto i boxer e i jeans alle caviglie. Lei si butta a capofitto sul mio uccello di marmo. Lo riprende in bocca e inizia a masturbarlo con la mano. Poi stacca la bocca e sento le sue labbra sull'inguine. Inizia a farmi un succhiotto sull'inguine mentre continua a masturbarmi con la mano. Il suo nasino sfiora i miei testicoli generando un piacere sublime.

Matteo: "Se continui così vengo".

Appena dico queste parole si ributta con la bocca sulla cappella e inizia a pompare con ancora più forza. Non ce la faccio più e inizio a sborrarle in bocca. Sento il fiotto partire dai testicoli, attraversare tutto il pene ed esploderle in gola. Mentre vengo lei continua a succhiare. Lo fa per altri dieci secondi dopo il primo schizzo. Poi si ferma. Ha la mia sborra in bocca. Ingoia tutto in un colpo solo e poi si stacca dal mio pene.

Appoggia la testa sul mio quadricipite e rimane in silenzio. Io le accarezzo i capelli. Lei mi dà qualche bacino sulla gamba.

Il mio cazzo è ancora duro. E' la seconda volta in tutta la mia vita che riesco a tenere l'erezione dopo essere venuto.

Ilenia: "Lo riprenderei già in bocca per farti di nuovo un pompino"

A quelle parole non capisco più nulla. Prendo il cazzo in mano e le sbatto la cappella sul viso.

Ilenia: "Posso riprenderlo veramente in bocca?"

Lo vorrei, ma ho un altro piano.

Matteo: "No, adesso voglio fare io".

Ilenia: "Cosa vuoi fare?"

Matteo: "Giocare con lei. Dai togliti i pantaloni".

Lei obbedisce. Apre il bottone dei jeans. Già la zip. Si sfila tutto fino alle caviglie ma a differenza mia si toglie pantaloni e slip buttandoli sul tappetino della macchina. Rimane con i calzini e la maglia a collo alto. La maglia le arriva al pube. Le intravedo finalmente la figa in tutto il suo splendore. Sento il suo profumo. Fuori è buio, la luce dei lampioni è lontana. Ma riconosco il pelo nero e folto. Lo accarezzo. Voglio morderle i peli della figa.
Mi butto con la testa sul suo inguine per affondare viso e naso nel suo cespuglio.

Ilenia: "Cosa fai??"

Matteo: "Te la lecco"

Ilenia: "Sì ma poco. Preferisco la mano"

Matteo: "Va bene, ma voglio assaggiarla"

Con la mano le sposto un po' il pelo e isolo il clitoride. Inizio a leccarlo. Sento che le piace ma è tesa. E' già un lago. Bevo letteralmente i suoi umori. Assaporo la sua fighetta pelosa.

Ilenia: "Basta, fai con la mano"

Obbedisco, porto la mano sul clitoride. Appena la appoggio e inizio a fare un movimento circolare sento Ilenia che si dimena. Si contrae. Sta già venendo con i suoi soliti spasmi. Durano dieci secondi. Rimane in silenzio e poi mi sussurra:

Ilenia: "Posso salire sopra?"

Matteo: "Puoi fare tutto quello che vuoi"

Sale sopra di me. Mi metto in centro al sedile posteriore per avere più spazio. Lei si infila sul mio cazzo appoggiando a sua volta le ginocchia sul sedile. Entra tutto dentro subito. La sua vagina avvolge il mio cazzo che ci annega dentro. Le tiro su la maglia fino al collo e le tiro fuori le tette dal reggiseno senza sfilarlo. Ha una seconda con due tette belle sode e il capezzolo scurissimo.

Con una mano le prendo i glutei. Con l'indice vorrei perlustrarle il buco del culo ma aspetto di essere un po' più avanti nell'amplesso.

Lei inizia a spingere. Spinge forte cazzo, sa il fatto suo. Le succhio i capezzoli. Me lo lascia fare per poco perchè poi pretende la mia bocca contro la sua. Dopo meno di un minuto la sento ansimare di nuovo. E' venuta anche dentro. Viene meno forte con la vagina che con il clitoride, ma la sensazione è comunque bellissima. Si risiede senza forze vicino a me.

Ilenia: "Come cazzo hai fatto a farmi venire due volte in due minuti?"

Matteo: "E tu vuoi lasciarmi andare a casa con il cazzo duro?"

Ilenia: "No, ma posso fare con la mano adesso? Mi da un po' fastidio il sapore dopo che è stato dentro"

Matteo: "Ti offendi se faccio io e poi finisci? Sono venuto cinque minuti fa, se fai tu ci vuole un po'"

Ilenia: "Va bene ma voglio finire io"

Inizio a segarmi. Lei intanto mi bacia, si appoggia a me con dolcezza, mi accarezza i testicoli.

Devo fare veramente forte per riuscire a venire in tempi brevi. Ma l'eccitazione c'è. Dopo poco sono pronto a eruttare. Lo porto al limite.

Matteo: "Fai tu, sto per venire"

Con la mano destra me lo prende in mano e mi sega. Il palmo della mano sinistra lo porta sopra la cappella e si fa sborrare sulla manina.

Anche questa cosa mi eccita e mi sorprende. La sua macchina è un tripudio di odori, di sapori, di ormoni e fermoni. Credo che basterebbe un accendino per incendiare l'aria.

Ilenia: "Mi prenderesti la borsa? Dentro ci sono dei fazzoletti"

Obbedisco e ci puliamo. Rimaniamo accoccolati ancora un po', senza voglia di parlare.

Ilenia: "E' stato bellissimo"

Matteo: "Anche per me".

Ilenia: "Ti riaccompagno alla macchina".

Sono fottuto.
 

ravanare

"Level 0"
Messaggi
40
Punteggio reazione
14
Punti
8
Age
38
Eccoci. Vi chiedo di avere pazienza e di leggere bene questo capitolo perchè succederanno tante cose.

Ilenia mi ha salutato dicendo che finalmente ci saremmo visti con calma nel weekend. Sento che la svolta è vicina. Forse aveva solo bisogno di sciogliersi, di fidarsi, di superare alcune barriere legate a ferite passate.

Il venerdì ci scambiamo qualche messaggio, nulla di significativo.

Verso sera le faccio qualche proposta. Mi risponde che deve capire come organizzarsi e che mi farà sapere domani se ci vedremo di sabato o di domenica. Porto a casa e continuo a progettare il nostro incontro. Vado in palestra e sento un'adrenalina incredibile, non vedo l'ora di farle sentire tutta la mia fisicità e di passare del tempo normale assieme. Non in pausa pranzo o chiusi in macchina.

Mi sveglio con calma sabato. Controllo il cellulare, nessun segnale da parte sua. Evito di metterle ansia e di sembrare quello che pende dalle sue labbra. Flirto un po' con Marianna che mi manda foto da un convegno a Parigi. In una finge di mettere in primo piano il badge ma vuole farmi vedere la scollatura. Nell'altra mostra cartellina e brochure ma ad essere protagoniste sono le sue gambe e un discreto tacco da zoccolona. Mi affascina tanto Marianna, ma sembra tutto così facile. Dove cazzo è finita Ilenia? Per me va bene non vedersi oggi, ma se preferisce domenica almeno che me lo faccia sapere che mi organizzo in maniera diversa. Le scrivo o non le scrivo? Controllo su whatsapp. Un paio di volte l'ho vista online. A chi scrive? Non può avere la decenza di condividere con me i suoi piani?

Alle 14.00 finalmente un suo messaggio: "Scusa, giornata pessima. Possiamo aggiornarci domani?"

Sono un po' deluso ma va bene. L'importante è riuscire ad andare in goal entro il weekend. Se non è di buon umore oggi, rimandiamo a domani.

La sera esco con degli amici che non vedo da qualche mese. Di tanto in tanto guardo il cellulare. Non sono molto presente con loro, me ne rendo conto. C'è anche da dire che loro non sono Nicola e non riuscirei ad aprirmi allo stesso modo. Sono amici d'infanzia e mi aiutano a svuotare la mente ed essere me stesso, ma non hanno grande profondità. Sono cresciuti nella bambagia.

Continuo a pensare a Ilenia. Chissà dov'è e cosa sta facendo. Non ce la faccio a trattenermi. Ho voglia di scriverle. Contravvengo alla regola che mi sono dato di non scriverle mai per primo.

Mattia: "Ciao Ile, come stai? Spero tutto bene..."

Ilenia: "Ciao Matte 😘 Tutto bene sì!"

Ma guarda questa grandissima zoccola. Mi dice di vederci domani perchè ha una giornata pessima e poi mi dice che va tutto bene. Mi verrebbe da mandarla a fare in culo. Ma lascio perdere e non le rispondo. Dopo dieci minuti mi riscrive.

Ilenia: "Ti penso ♥"

La cosa un po' mi fa piacere, ma io aspetto perchè voglio andare al vedo.

Non le scrivo più nulla, lei non mi scrive più nulla. Arriva domenica.

Sono già di pessimo umore, ma spero che le cose si possano raddrizzare. Aspetto per tutto il giorno un suo messaggio. La tentazione di scriverle è fortissima ma mi trattengo. Un po' perchè non voglio fare il morto di figa che aspetta solo lei, un po' perchè temo che la manderei a quel paese.

Arriva sera, ho i coglioni giratissimi. Ma non voglio darle la soddisfazione di farle sapere che ho sofferto per lei.

Il weekend è finito ed è stato il più colossale sabato nel villaggio dai tempi di Italia - Corea del Nord del 2002.

E' lunedì, novembre è arrivato. Mattinate sempre più fredde e buie. Non ho neanche voglia di guardare il cellulare. Arrivo al lavoro e mi metto a fare le mie cose. Ilenia in queste settimane mi ha un po' distratto e tolto energie, sono stato meno brillante, devo ammetterlo. Devo archiviare questa strana storia al più presto e tornare ad essere il vecchio Matteo.

Alle 10.00 mi arriva un messaggio da parte sua.

Ilenia: "Buongiorno! In ufficio da me fa freddissimo, tu come stai?"

Ma è scema? Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Inizio a scrivere. Poi cancello. Limo. Cerco il tono giusto. Distaccato? Ironico? Perentorio?

Matteo: "Ciao Ilenia. Qui tutto bene. Sinceramente però sono rimasto deluso dal tuo comportamento nel weekend. Ovviamente eri libera di dirmi che non avresti voluto o potuto vedermi, ma credo che per un fatto di rispetto potessi comunicarmelo".

Lei legge subito il messaggio. Doppia spunta blu. Inizia a scrivere. Poi si ferma. La cosa si ripete varie volte nei successivi dieci minuti. Ma il messaggio non arriva. Fino alle 15.00, diverse ore dopo.

Ilenia: "Hai ragione e ti chiedo scusa. Nel weekend ho avuto davvero dei problemi, però capisco che tu sia arrabbiato e di devo una risposta. Ti stimo e ti trovo interessante, ma non abbastanza per iniziare una relazione. Non ne sono del tutto convinta e non mi servono dieci uscite per capirlo"

Doccia fredda. Vorrei sfogarmi e farle presente che è sempre stata lei a cercarmi. Che è un'ipocrita, visto che aveva la mia mano sulla figa e mi mandava cento messaggi al giorno fino a quattro giorni fa. Ma so anche che un uomo si vede nel momento in cui rispetta le scelte di una donna. Non saprei cosa scriverle e decido di lasciar perdere. L'amarezza non deve lasciar spazio a sentimenti negativi. Non le rispondo perchè non merita una risposta. Non per il fatto di essersi tirata indietro, ma di non averci voluto nemmeno provare con un minimo di decenza. E soprattutto, il ghosting nel weekend è stata pura maleducazione. Adiòs Ilenia, sarebbe stato bello ma non ha senso rompersi la testa contro il muro. Non ti scriverò però cose belle alla De Andrè "è stato meglio lasciarci che non esserci mai trovati". La tua gestione della pratica non merita l'onore delle armi.

Rattristato proseguo la mia giornata. Penso che tutto sommato vada anche bene non aver perso più di due mesi per una persona non alla mia altezza.

Passano due giorni. Non dormo benissimo la sera. Sono ferito. E un po' mi ero abituato a lei.

Ma la vita va avanti. Non scrivo subito a Marianna perché so che sbaglierei, ma credo che lo farò a stretto giro. Mi devo concentrare su me stesso!

Passano due giorni. Mercoledì pomeriggio. Sono da un fornitore. Seno vibrare il cellulare.

E' quella faccia tosta di Ilenia.

Ilenia: "Ciao Matte, come stai?"

Mi scrive perchè le faccio pena o perchè le manco? Ci penserò tra poco, devo concentrarmi sulla riunione.

Dopo poco mi arriva un altro messaggio da parte di Ilenia. E' un link youtube alla canzone "Anche Fragile di Elisa". Aspetto di essere da solo e la ascolto.

Tienimi su quando sto per cadere
Tu siediti qui, parlami ancora se non ho parole
Io non te lo chiedo mai
Ma portami al mare, a ballare
Non ti fidare
Sai quando ti dico che va tutto bene così
E perdonami, sono forte, sì
Ma poi sono anche fragile

Io un confine non lo so vedere
Sai che non mi piace dare un limite, un nome alle cose
Lo trovi pericoloso e non sai come prendermi, mi dici
Ma non so se ti credo
Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?
Mi cercheresti davvero?
Quella forte, sì, però anche quella fragile

Cosa cazzo stai cercando di dirmi Ilenia? Cosa ti aspetti da me? Più ascolto le parole della canzone più mi manca il respiro, il mio cuore si scioglie. "Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?". Perchè non proviamo a scoprirlo, perchè non mi dai un'opportunità? Decido di provare a riconquisrarla. Cerco di rassicurarla, niente rancore, niente piangersi addosso. Le donne hanno già i loro problemi. Nelle storie che non funzionano si fanno carico anche di quelli degli uomini con la sindrome da crocerossina. Ma sono momenti di follia, parentesi in cui vogliono dimostrare qualcosa al mondo, fare un dispetto al padre assente. Nelle storie solide cercano un uomo che le sostenga e dia loro sicurezza.

Matteo: "Ciao, Ila! Tutto bene dai, giornate molto impegnative a lavoro ma stimolanti"

Ilenia: "Cosa fai di bello, raccontami"

Mi mancava sentirla. Sono arrabbiato e deluso per come è andata, ma la sua presenza nelle mie giornate le ha rese migliori. Risentirla mi porta ad una sorta di strana normalità, ad un equilibrio che mi ha fatto sentire a casa dopo tanto tempo.
Forse ha voglia che la aiuti ad uscire dalla banalità che attanaglia la sua vita creandole insicurezze e paure. Insicurezze e paure che le impediscono di abbandonarsi tra le mie braccia.

Le mando una selfie in cui si vede l'insegna del fornitore.

Ilenia: "Posso darti un bacino sul collo?"

Ok, stai iniziando a farti perdonare vecchia porcellona, così mi piaci.

Torniamo a scriverci e il mio umore migliore.

Ilenia: "Hai voglia di fare aperitivo alle 18? Non al centro commerciale però, c'è un posto più carino. Passo a prenderti in parcheggio da te e poi ti riporto".

Matteo: "Va bene, a più tardi".

Un paio di giorni fa sembrava finita, tra poche ore la vedrò. Gli ormoni iniziano a fare stretching.

Ore 18.00. Ilenia passa a prendermi puntualissima. Salgo in macchina con lei. Inizia a guidare. Arriviamo nello spiazzo di una zona industriale in cui non c'è nessuno.

Ilenia: "Ho i tempi stretti. Ti va se parliamo un po' qui e lasciamo perdere l'aperitivo?"

Non le rispondo neanche. Le appoggio una mano su una guancia e inizio a baciarla sulla bocca. Le nostre lingue si aggrovigliano subito con cattiveria. Ansima. Si ferma per togliersi il giaccone. Lo butta sul sedile posteriore e rimane con una maglia di cotone a collo alto. Faccio lo stesso. Butto dietro il cappotto e la giacca rimanendo solo in camicia bianca. Torniamo a baciarci.
Lei allunga la sua mano destra e apre il bottone dei mei jeans. Lo fa alla cieca senza smettere di baciarmi. Infatti le serve qualche tentativo. Ci riesce e cambia mano, con la sinistra è dentro i boxer. Con il pollice inizia a strofinare il glande. Con il mignolo accarezza delicatamente le palle e lo scroto. Inizia a segarmi lentamente, è veramente brava.

Mi abbasso leggermente i pantaloni e i boxer portandoli sotto i glutei per darle più libertà di manovra.

Mi guarda negli occhi. Non faccio neanche in tempo ad accorgermene. Vedo la sua nuca abbassarsi e la sua testa coprirmi il cazzo. Si è chinata e il mio cervello ha scattato un'istantanea della sua faccia che si dirige verso il mio uccello spalancando le labbra. Sento la cappella avvolta da un misto di saliva e calore. Me l'ha preso in bocca. Finalmente Ilenia ha il mio cazzo in bocca e mi sta spompinando.

Sento la lingua dare dei colpetti al frenulo e poi al buchetto del glande.

Ilenia: "Era tanto che volevo farlo"

Pronuncia quelle parole e poi torna a succhiarmelo.

Matteo: "Che volevi fare cosa?"

Mugugna qualcosa continuando a ciucciarmi la cappella.

Le ripongo la domanda. Si ferma.

Ilenia: "Che volevo prendere il tuo cazzo nella mia bocca".

La risposta è stata quasi un modo per prendere fiato. Ho veramente il pisello durissimo e finito di sussurrare quella risposta riprende a spompinarmi.

Matteo: "Andiamo dietro che siamo più comodi?"

Ilenia acconsente. Passiamo sui sedili posteriori senza bisogno di uscire dalla macchina. Spostiamo i giacconi davanti e riprendiamo i giochi.

Io porto i boxer e i jeans alle caviglie. Lei si butta a capofitto sul mio uccello di marmo. Lo riprende in bocca e inizia a masturbarlo con la mano. Poi stacca la bocca e sento le sue labbra sull'inguine. Inizia a farmi un succhiotto sull'inguine mentre continua a masturbarmi con la mano. Il suo nasino sfiora i miei testicoli generando un piacere sublime.

Matteo: "Se continui così vengo".

Appena dico queste parole si ributta con la bocca sulla cappella e inizia a pompare con ancora più forza. Non ce la faccio più e inizio a sborrarle in bocca. Sento il fiotto partire dai testicoli, attraversare tutto il pene ed esploderle in gola. Mentre vengo lei continua a succhiare. Lo fa per altri dieci secondi dopo il primo schizzo. Poi si ferma. Ha la mia sborra in bocca. Ingoia tutto in un colpo solo e poi si stacca dal mio pene.

Appoggia la testa sul mio quadricipite e rimane in silenzio. Io le accarezzo i capelli. Lei mi dà qualche bacino sulla gamba.

Il mio cazzo è ancora duro. E' la seconda volta in tutta la mia vita che riesco a tenere l'erezione dopo essere venuto.

Ilenia: "Lo riprenderei già in bocca per farti di nuovo un pompino"

A quelle parole non capisco più nulla. Prendo il cazzo in mano e le sbatto la cappella sul viso.

Ilenia: "Posso riprenderlo veramente in bocca?"

Lo vorrei, ma ho un altro piano.

Matteo: "No, adesso voglio fare io".

Ilenia: "Cosa vuoi fare?"

Matteo: "Giocare con lei. Dai togliti i pantaloni".

Lei obbedisce. Apre il bottone dei jeans. Già la zip. Si sfila tutto fino alle caviglie ma a differenza mia si toglie pantaloni e slip buttandoli sul tappetino della macchina. Rimane con i calzini e la maglia a collo alto. La maglia le arriva al pube. Le intravedo finalmente la figa in tutto il suo splendore. Sento il suo profumo. Fuori è buio, la luce dei lampioni è lontana. Ma riconosco il pelo nero e folto. Lo accarezzo. Voglio morderle i peli della figa.
Mi butto con la testa sul suo inguine per affondare viso e naso nel suo cespuglio.

Ilenia: "Cosa fai??"

Matteo: "Te la lecco"

Ilenia: "Sì ma poco. Preferisco la mano"

Matteo: "Va bene, ma voglio assaggiarla"

Con la mano le sposto un po' il pelo e isolo il clitoride. Inizio a leccarlo. Sento che le piace ma è tesa. E' già un lago. Bevo letteralmente i suoi umori. Assaporo la sua fighetta pelosa.

Ilenia: "Basta, fai con la mano"

Obbedisco, porto la mano sul clitoride. Appena la appoggio e inizio a fare un movimento circolare sento Ilenia che si dimena. Si contrae. Sta già venendo con i suoi soliti spasmi. Durano dieci secondi. Rimane in silenzio e poi mi sussurra:

Ilenia: "Posso salire sopra?"

Matteo: "Puoi fare tutto quello che vuoi"

Sale sopra di me. Mi metto in centro al sedile posteriore per avere più spazio. Lei si infila sul mio cazzo appoggiando a sua volta le ginocchia sul sedile. Entra tutto dentro subito. La sua vagina avvolge il mio cazzo che ci annega dentro. Le tiro su la maglia fino al collo e le tiro fuori le tette dal reggiseno senza sfilarlo. Ha una seconda con due tette belle sode e il capezzolo scurissimo.

Con una mano le prendo i glutei. Con l'indice vorrei perlustrarle il buco del culo ma aspetto di essere un po' più avanti nell'amplesso.

Lei inizia a spingere. Spinge forte cazzo, sa il fatto suo. Le succhio i capezzoli. Me lo lascia fare per poco perchè poi pretende la mia bocca contro la sua. Dopo meno di un minuto la sento ansimare di nuovo. E' venuta anche dentro. Viene meno forte con la vagina che con il clitoride, ma la sensazione è comunque bellissima. Si risiede senza forze vicino a me.

Ilenia: "Come cazzo hai fatto a farmi venire due volte in due minuti?"

Matteo: "E tu vuoi lasciarmi andare a casa con il cazzo duro?"

Ilenia: "No, ma posso fare con la mano adesso? Mi da un po' fastidio il sapore dopo che è stato dentro"

Matteo: "Ti offendi se faccio io e poi finisci? Sono venuto cinque minuti fa, se fai tu ci vuole un po'"

Ilenia: "Va bene ma voglio finire io"

Inizio a segarmi. Lei intanto mi bacia, si appoggia a me con dolcezza, mi accarezza i testicoli.

Devo fare veramente forte per riuscire a venire in tempi brevi. Ma l'eccitazione c'è. Dopo poco sono pronto a eruttare. Lo porto al limite.

Matteo: "Fai tu, sto per venire"

Con la mano destra me lo prende in mano e mi sega. Il palmo della mano sinistra lo porta sopra la cappella e si fa sborrare sulla manina.

Anche questa cosa mi eccita e mi sorprende. La sua macchina è un tripudio di odori, di sapori, di ormoni e fermoni. Credo che basterebbe un accendino per incendiare l'aria.

Ilenia: "Mi prenderesti la borsa? Dentro ci sono dei fazzoletti"

Obbedisco e ci puliamo. Rimaniamo accoccolati ancora un po', senza voglia di parlare.

Ilenia: "E' stato bellissimo"

Matteo: "Anche per me".

Ilenia: "Ti riaccompagno alla macchina".

Sono fottuto.

Certo che con questo racconto sono venuto due volte. Due volte duro e duro a venire per quanto è scritto bene nei dettagli.
Complimenti. Spero ci sia un seguito
 

Ahia82

"Level 4"
Messaggi
802
Punteggio reazione
874
Punti
93
Posizione
Italia
Complimenti... Alla faccia della Santarellina
Eccoci. Vi chiedo di avere pazienza e di leggere bene questo capitolo perchè succederanno tante cose.

Ilenia mi ha salutato dicendo che finalmente ci saremmo visti con calma nel weekend. Sento che la svolta è vicina. Forse aveva solo bisogno di sciogliersi, di fidarsi, di superare alcune barriere legate a ferite passate.

Il venerdì ci scambiamo qualche messaggio, nulla di significativo.

Verso sera le faccio qualche proposta. Mi risponde che deve capire come organizzarsi e che mi farà sapere domani se ci vedremo di sabato o di domenica. Porto a casa e continuo a progettare il nostro incontro. Vado in palestra e sento un'adrenalina incredibile, non vedo l'ora di farle sentire tutta la mia fisicità e di passare del tempo normale assieme. Non in pausa pranzo o chiusi in macchina.

Mi sveglio con calma sabato. Controllo il cellulare, nessun segnale da parte sua. Evito di metterle ansia e di sembrare quello che pende dalle sue labbra. Flirto un po' con Marianna che mi manda foto da un convegno a Parigi. In una finge di mettere in primo piano il badge ma vuole farmi vedere la scollatura. Nell'altra mostra cartellina e brochure ma ad essere protagoniste sono le sue gambe e un discreto tacco da zoccolona. Mi affascina tanto Marianna, ma sembra tutto così facile. Dove cazzo è finita Ilenia? Per me va bene non vedersi oggi, ma se preferisce domenica almeno che me lo faccia sapere che mi organizzo in maniera diversa. Le scrivo o non le scrivo? Controllo su whatsapp. Un paio di volte l'ho vista online. A chi scrive? Non può avere la decenza di condividere con me i suoi piani?

Alle 14.00 finalmente un suo messaggio: "Scusa, giornata pessima. Possiamo aggiornarci domani?"

Sono un po' deluso ma va bene. L'importante è riuscire ad andare in goal entro il weekend. Se non è di buon umore oggi, rimandiamo a domani.

La sera esco con degli amici che non vedo da qualche mese. Di tanto in tanto guardo il cellulare. Non sono molto presente con loro, me ne rendo conto. C'è anche da dire che loro non sono Nicola e non riuscirei ad aprirmi allo stesso modo. Sono amici d'infanzia e mi aiutano a svuotare la mente ed essere me stesso, ma non hanno grande profondità. Sono cresciuti nella bambagia.

Continuo a pensare a Ilenia. Chissà dov'è e cosa sta facendo. Non ce la faccio a trattenermi. Ho voglia di scriverle. Contravvengo alla regola che mi sono dato di non scriverle mai per primo.

Mattia: "Ciao Ile, come stai? Spero tutto bene..."

Ilenia: "Ciao Matte 😘 Tutto bene sì!"

Ma guarda questa grandissima zoccola. Mi dice di vederci domani perchè ha una giornata pessima e poi mi dice che va tutto bene. Mi verrebbe da mandarla a fare in culo. Ma lascio perdere e non le rispondo. Dopo dieci minuti mi riscrive.

Ilenia: "Ti penso ♥"

La cosa un po' mi fa piacere, ma io aspetto perchè voglio andare al vedo.

Non le scrivo più nulla, lei non mi scrive più nulla. Arriva domenica.

Sono già di pessimo umore, ma spero che le cose si possano raddrizzare. Aspetto per tutto il giorno un suo messaggio. La tentazione di scriverle è fortissima ma mi trattengo. Un po' perchè non voglio fare il morto di figa che aspetta solo lei, un po' perchè temo che la manderei a quel paese.

Arriva sera, ho i coglioni giratissimi. Ma non voglio darle la soddisfazione di farle sapere che ho sofferto per lei.

Il weekend è finito ed è stato il più colossale sabato nel villaggio dai tempi di Italia - Corea del Nord del 2002.

E' lunedì, novembre è arrivato. Mattinate sempre più fredde e buie. Non ho neanche voglia di guardare il cellulare. Arrivo al lavoro e mi metto a fare le mie cose. Ilenia in queste settimane mi ha un po' distratto e tolto energie, sono stato meno brillante, devo ammetterlo. Devo archiviare questa strana storia al più presto e tornare ad essere il vecchio Matteo.

Alle 10.00 mi arriva un messaggio da parte sua.

Ilenia: "Buongiorno! In ufficio da me fa freddissimo, tu come stai?"

Ma è scema? Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Inizio a scrivere. Poi cancello. Limo. Cerco il tono giusto. Distaccato? Ironico? Perentorio?

Matteo: "Ciao Ilenia. Qui tutto bene. Sinceramente però sono rimasto deluso dal tuo comportamento nel weekend. Ovviamente eri libera di dirmi che non avresti voluto o potuto vedermi, ma credo che per un fatto di rispetto potessi comunicarmelo".

Lei legge subito il messaggio. Doppia spunta blu. Inizia a scrivere. Poi si ferma. La cosa si ripete varie volte nei successivi dieci minuti. Ma il messaggio non arriva. Fino alle 15.00, diverse ore dopo.

Ilenia: "Hai ragione e ti chiedo scusa. Nel weekend ho avuto davvero dei problemi, però capisco che tu sia arrabbiato e di devo una risposta. Ti stimo e ti trovo interessante, ma non abbastanza per iniziare una relazione. Non ne sono del tutto convinta e non mi servono dieci uscite per capirlo"

Doccia fredda. Vorrei sfogarmi e farle presente che è sempre stata lei a cercarmi. Che è un'ipocrita, visto che aveva la mia mano sulla figa e mi mandava cento messaggi al giorno fino a quattro giorni fa. Ma so anche che un uomo si vede nel momento in cui rispetta le scelte di una donna. Non saprei cosa scriverle e decido di lasciar perdere. L'amarezza non deve lasciar spazio a sentimenti negativi. Non le rispondo perchè non merita una risposta. Non per il fatto di essersi tirata indietro, ma di non averci voluto nemmeno provare con un minimo di decenza. E soprattutto, il ghosting nel weekend è stata pura maleducazione. Adiòs Ilenia, sarebbe stato bello ma non ha senso rompersi la testa contro il muro. Non ti scriverò però cose belle alla De Andrè "è stato meglio lasciarci che non esserci mai trovati". La tua gestione della pratica non merita l'onore delle armi.

Rattristato proseguo la mia giornata. Penso che tutto sommato vada anche bene non aver perso più di due mesi per una persona non alla mia altezza.

Passano due giorni. Non dormo benissimo la sera. Sono ferito. E un po' mi ero abituato a lei.

Ma la vita va avanti. Non scrivo subito a Marianna perché so che sbaglierei, ma credo che lo farò a stretto giro. Mi devo concentrare su me stesso!

Passano due giorni. Mercoledì pomeriggio. Sono da un fornitore. Seno vibrare il cellulare.

E' quella faccia tosta di Ilenia.

Ilenia: "Ciao Matte, come stai?"

Mi scrive perchè le faccio pena o perchè le manco? Ci penserò tra poco, devo concentrarmi sulla riunione.

Dopo poco mi arriva un altro messaggio da parte di Ilenia. E' un link youtube alla canzone "Anche Fragile di Elisa". Aspetto di essere da solo e la ascolto.

Tienimi su quando sto per cadere
Tu siediti qui, parlami ancora se non ho parole
Io non te lo chiedo mai
Ma portami al mare, a ballare
Non ti fidare
Sai quando ti dico che va tutto bene così
E perdonami, sono forte, sì
Ma poi sono anche fragile

Io un confine non lo so vedere
Sai che non mi piace dare un limite, un nome alle cose
Lo trovi pericoloso e non sai come prendermi, mi dici
Ma non so se ti credo
Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?
Mi cercheresti davvero?
Quella forte, sì, però anche quella fragile

Cosa cazzo stai cercando di dirmi Ilenia? Cosa ti aspetti da me? Più ascolto le parole della canzone più mi manca il respiro, il mio cuore si scioglie. "Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?". Perchè non proviamo a scoprirlo, perchè non mi dai un'opportunità? Decido di provare a riconquisrarla. Cerco di rassicurarla, niente rancore, niente piangersi addosso. Le donne hanno già i loro problemi. Nelle storie che non funzionano si fanno carico anche di quelli degli uomini con la sindrome da crocerossina. Ma sono momenti di follia, parentesi in cui vogliono dimostrare qualcosa al mondo, fare un dispetto al padre assente. Nelle storie solide cercano un uomo che le sostenga e dia loro sicurezza.

Matteo: "Ciao, Ila! Tutto bene dai, giornate molto impegnative a lavoro ma stimolanti"

Ilenia: "Cosa fai di bello, raccontami"

Mi mancava sentirla. Sono arrabbiato e deluso per come è andata, ma la sua presenza nelle mie giornate le ha rese migliori. Risentirla mi porta ad una sorta di strana normalità, ad un equilibrio che mi ha fatto sentire a casa dopo tanto tempo.
Forse ha voglia che la aiuti ad uscire dalla banalità che attanaglia la sua vita creandole insicurezze e paure. Insicurezze e paure che le impediscono di abbandonarsi tra le mie braccia.

Le mando una selfie in cui si vede l'insegna del fornitore.

Ilenia: "Posso darti un bacino sul collo?"

Ok, stai iniziando a farti perdonare vecchia porcellona, così mi piaci.

Torniamo a scriverci e il mio umore migliore.

Ilenia: "Hai voglia di fare aperitivo alle 18? Non al centro commerciale però, c'è un posto più carino. Passo a prenderti in parcheggio da te e poi ti riporto".

Matteo: "Va bene, a più tardi".

Un paio di giorni fa sembrava finita, tra poche ore la vedrò. Gli ormoni iniziano a fare stretching.

Ore 18.00. Ilenia passa a prendermi puntualissima. Salgo in macchina con lei. Inizia a guidare. Arriviamo nello spiazzo di una zona industriale in cui non c'è nessuno.

Ilenia: "Ho i tempi stretti. Ti va se parliamo un po' qui e lasciamo perdere l'aperitivo?"

Non le rispondo neanche. Le appoggio una mano su una guancia e inizio a baciarla sulla bocca. Le nostre lingue si aggrovigliano subito con cattiveria. Ansima. Si ferma per togliersi il giaccone. Lo butta sul sedile posteriore e rimane con una maglia di cotone a collo alto. Faccio lo stesso. Butto dietro il cappotto e la giacca rimanendo solo in camicia bianca. Torniamo a baciarci.
Lei allunga la sua mano destra e apre il bottone dei mei jeans. Lo fa alla cieca senza smettere di baciarmi. Infatti le serve qualche tentativo. Ci riesce e cambia mano, con la sinistra è dentro i boxer. Con il pollice inizia a strofinare il glande. Con il mignolo accarezza delicatamente le palle e lo scroto. Inizia a segarmi lentamente, è veramente brava.

Mi abbasso leggermente i pantaloni e i boxer portandoli sotto i glutei per darle più libertà di manovra.

Mi guarda negli occhi. Non faccio neanche in tempo ad accorgermene. Vedo la sua nuca abbassarsi e la sua testa coprirmi il cazzo. Si è chinata e il mio cervello ha scattato un'istantanea della sua faccia che si dirige verso il mio uccello spalancando le labbra. Sento la cappella avvolta da un misto di saliva e calore. Me l'ha preso in bocca. Finalmente Ilenia ha il mio cazzo in bocca e mi sta spompinando.

Sento la lingua dare dei colpetti al frenulo e poi al buchetto del glande.

Ilenia: "Era tanto che volevo farlo"

Pronuncia quelle parole e poi torna a succhiarmelo.

Matteo: "Che volevi fare cosa?"

Mugugna qualcosa continuando a ciucciarmi la cappella.

Le ripongo la domanda. Si ferma.

Ilenia: "Che volevo prendere il tuo cazzo nella mia bocca".

La risposta è stata quasi un modo per prendere fiato. Ho veramente il pisello durissimo e finito di sussurrare quella risposta riprende a spompinarmi.

Matteo: "Andiamo dietro che siamo più comodi?"

Ilenia acconsente. Passiamo sui sedili posteriori senza bisogno di uscire dalla macchina. Spostiamo i giacconi davanti e riprendiamo i giochi.

Io porto i boxer e i jeans alle caviglie. Lei si butta a capofitto sul mio uccello di marmo. Lo riprende in bocca e inizia a masturbarlo con la mano. Poi stacca la bocca e sento le sue labbra sull'inguine. Inizia a farmi un succhiotto sull'inguine mentre continua a masturbarmi con la mano. Il suo nasino sfiora i miei testicoli generando un piacere sublime.

Matteo: "Se continui così vengo".

Appena dico queste parole si ributta con la bocca sulla cappella e inizia a pompare con ancora più forza. Non ce la faccio più e inizio a sborrarle in bocca. Sento il fiotto partire dai testicoli, attraversare tutto il pene ed esploderle in gola. Mentre vengo lei continua a succhiare. Lo fa per altri dieci secondi dopo il primo schizzo. Poi si ferma. Ha la mia sborra in bocca. Ingoia tutto in un colpo solo e poi si stacca dal mio pene.

Appoggia la testa sul mio quadricipite e rimane in silenzio. Io le accarezzo i capelli. Lei mi dà qualche bacino sulla gamba.

Il mio cazzo è ancora duro. E' la seconda volta in tutta la mia vita che riesco a tenere l'erezione dopo essere venuto.

Ilenia: "Lo riprenderei già in bocca per farti di nuovo un pompino"

A quelle parole non capisco più nulla. Prendo il cazzo in mano e le sbatto la cappella sul viso.

Ilenia: "Posso riprenderlo veramente in bocca?"

Lo vorrei, ma ho un altro piano.

Matteo: "No, adesso voglio fare io".

Ilenia: "Cosa vuoi fare?"

Matteo: "Giocare con lei. Dai togliti i pantaloni".

Lei obbedisce. Apre il bottone dei jeans. Già la zip. Si sfila tutto fino alle caviglie ma a differenza mia si toglie pantaloni e slip buttandoli sul tappetino della macchina. Rimane con i calzini e la maglia a collo alto. La maglia le arriva al pube. Le intravedo finalmente la figa in tutto il suo splendore. Sento il suo profumo. Fuori è buio, la luce dei lampioni è lontana. Ma riconosco il pelo nero e folto. Lo accarezzo. Voglio morderle i peli della figa.
Mi butto con la testa sul suo inguine per affondare viso e naso nel suo cespuglio.

Ilenia: "Cosa fai??"

Matteo: "Te la lecco"

Ilenia: "Sì ma poco. Preferisco la mano"

Matteo: "Va bene, ma voglio assaggiarla"

Con la mano le sposto un po' il pelo e isolo il clitoride. Inizio a leccarlo. Sento che le piace ma è tesa. E' già un lago. Bevo letteralmente i suoi umori. Assaporo la sua fighetta pelosa.

Ilenia: "Basta, fai con la mano"

Obbedisco, porto la mano sul clitoride. Appena la appoggio e inizio a fare un movimento circolare sento Ilenia che si dimena. Si contrae. Sta già venendo con i suoi soliti spasmi. Durano dieci secondi. Rimane in silenzio e poi mi sussurra:

Ilenia: "Posso salire sopra?"

Matteo: "Puoi fare tutto quello che vuoi"

Sale sopra di me. Mi metto in centro al sedile posteriore per avere più spazio. Lei si infila sul mio cazzo appoggiando a sua volta le ginocchia sul sedile. Entra tutto dentro subito. La sua vagina avvolge il mio cazzo che ci annega dentro. Le tiro su la maglia fino al collo e le tiro fuori le tette dal reggiseno senza sfilarlo. Ha una seconda con due tette belle sode e il capezzolo scurissimo.

Con una mano le prendo i glutei. Con l'indice vorrei perlustrarle il buco del culo ma aspetto di essere un po' più avanti nell'amplesso.

Lei inizia a spingere. Spinge forte cazzo, sa il fatto suo. Le succhio i capezzoli. Me lo lascia fare per poco perchè poi pretende la mia bocca contro la sua. Dopo meno di un minuto la sento ansimare di nuovo. E' venuta anche dentro. Viene meno forte con la vagina che con il clitoride, ma la sensazione è comunque bellissima. Si risiede senza forze vicino a me.

Ilenia: "Come cazzo hai fatto a farmi venire due volte in due minuti?"

Matteo: "E tu vuoi lasciarmi andare a casa con il cazzo duro?"

Ilenia: "No, ma posso fare con la mano adesso? Mi da un po' fastidio il sapore dopo che è stato dentro"

Matteo: "Ti offendi se faccio io e poi finisci? Sono venuto cinque minuti fa, se fai tu ci vuole un po'"

Ilenia: "Va bene ma voglio finire io"

Inizio a segarmi. Lei intanto mi bacia, si appoggia a me con dolcezza, mi accarezza i testicoli.

Devo fare veramente forte per riuscire a venire in tempi brevi. Ma l'eccitazione c'è. Dopo poco sono pronto a eruttare. Lo porto al limite.

Matteo: "Fai tu, sto per venire"

Con la mano destra me lo prende in mano e mi sega. Il palmo della mano sinistra lo porta sopra la cappella e si fa sborrare sulla manina.

Anche questa cosa mi eccita e mi sorprende. La sua macchina è un tripudio di odori, di sapori, di ormoni e fermoni. Credo che basterebbe un accendino per incendiare l'aria.

Ilenia: "Mi prenderesti la borsa? Dentro ci sono dei fazzoletti"

Obbedisco e ci puliamo. Rimaniamo accoccolati ancora un po', senza voglia di parlare.

Ilenia: "E' stato bellissimo"

Matteo: "Anche per me".

Ilenia: "Ti riaccompagno alla macchina".

Sono fottuto.

Complimenti e alla faccia della santarellina
 

Top Bottom