Esperienza reale Ilenia, una ragazza misteriosa tutta casa e chiesa

a.velato88

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bello, davvero bel racconto scritto veramente bene. Si vede che sei preso ma c’è da capire questa che combina il fine settimana, di sicuro non se ne sta a casa coi suoi altrimenti che problema ci sarebbe a scriverti anche un semplice messaggio su whatsapp? Il fatto del ghosting nei we purtroppo mi fa seriamente pensare che ha un altro, però ti capisco sono quelle situazioni torbide che ti prendono al cervello e intrigano tantissimo anche me. Parlando invece in termini di “psicologia spicciola da santone XD” il fatto che non si fa leccare la figa denota un enorme insicurezza da parte sua, anche la mia attuale compagna non amava farsela leccare, poi pian piano l’ho sbloccata ed ora è la cosa che preferisce di più a letto! Tanti auguri per la storia che si sta palesando; se posso darti un consiglio fai molta attenzione, ste persone apparentemente fragili ti tirano con sé senza nemmeno che te ne accorgi, hai l’enorme fortuna di avere un vero amico, intelligente, con cui confidarti e che può sempre riportarti coi piedi per terra! Un abbraccio e non vedo l’ora della prossima puntata!
 
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Duca Conte Balabam

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bello, davvero bel racconto scritto veramente bene. Si vede che sei preso ma c’è da capire questa che combina il fine settimana, di sicuro non se ne sta a casa coi suoi altrimenti che problema ci sarebbe a scriverti anche un semplice messaggio su whatsapp? Il fatto del ghosting nei we purtroppo mi fa seriamente pensare che ha un altro, però ti capisco sono quelle situazioni torbide che ti prendono al cervello e intrigano tantissimo anche me. Parlando invece in termini di “psicologia spicciola da santone XD” il fatto che non si fa leccare la figa denota un enorme insicurezza da parte sua, anche la mia attuale compagna non amava farsela leccare, poi pian piano l’ho sbloccata ed ora è la cosa che preferisce di più a letto! Tanti auguri per la storia che si sta palesando; se posso darti un consiglio fai molta attenzione, ste persone apparentemente fragili ti tirano con sé senza nemmeno che te ne accorgi, hai l’enorme fortuna di avere un vero amico, intelligente, con cui confidarti e che può sempre riportarti coi piedi per terra! Un abbraccio e non vedo l’ora della prossima puntata!
come dice l'autore nel primo post, la storia si è conclusa due anni fa; goditi la lettura, le speculazioni e i consigli sembrano fuori tempo massimo
 
OP
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GIMPIX

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Grazie per i consigli. Quello che sto raccontando è successo in passato (considerate che in pochi giorni da quando ho iniziato a scrivere siamo arrivati da settembre a novembre) ma ho scelto il presente sia per facilitare il racconto, sia perchè comunque mi interessano moltissimo le vostre letture e i vostri commenti. Vorrei riuscire a farvi immedesimare in quello che ho vissuto io, ovviamente sapendo che ciascuno reagisce alle situazioni in maniera diversa. Come avete detto, sono fortunato ad avere amici come Nicola e altre persone che subentreranno. Ma al cuore/cazzo non si comanda e ci sono situazioni che mettono a dura prova la nostra razionalità. Come un bug che entra in un sistema e lo scombussola. Questa prima ancora che una storia di sesso è stata, come vedete e vedrete, una storia di dipendenza affettiva e di follia da parte di entrambi. Ovviamente premetto che non ci sono mai state violenze, reati, droghe o gesti estremi (che io sappia)! Ma picchi di gioia ed euforia o di rabbia e dolore sia da una parte che dall'altra moltissimi, con capovolgimenti di ruolo ed errori. Una storia che ha fatto battere il cuore all'impazzata e fatto vivere giornate intere dalle 6 di mattina alle due di notte con il cazzo perennemente duro.
 

TheAlchemist

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Grazie per i consigli. Quello che sto raccontando è successo in passato (considerate che in pochi giorni da quando ho iniziato a scrivere siamo arrivati da settembre a novembre) ma ho scelto il presente sia per facilitare il racconto, sia perchè comunque mi interessano moltissimo le vostre letture e i vostri commenti. Vorrei riuscire a farvi immedesimare in quello che ho vissuto io, ovviamente sapendo che ciascuno reagisce alle situazioni in maniera diversa. Come avete detto, sono fortunato ad avere amici come Nicola e altre persone che subentreranno. Ma al cuore/cazzo non si comanda e ci sono situazioni che mettono a dura prova la nostra razionalità. Come un bug che entra in un sistema e lo scombussola. Questa prima ancora che una storia di sesso è stata, come vedete e vedrete, una storia di dipendenza affettiva e di follia da parte di entrambi. Ovviamente premetto che non ci sono mai state violenze, reati, droghe o gesti estremi (che io sappia)! Ma picchi di gioia ed euforia o di rabbia e dolore sia da una parte che dall'altra moltissimi, con capovolgimenti di ruolo ed errori. Una storia che ha fatto battere il cuore all'impazzata e fatto vivere giornate intere dalle 6 di mattina alle due di notte con il cazzo perennemente duro.
Grazie per renderci partecipi"
 

shbev

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Eccoci. Vi chiedo di avere pazienza e di leggere bene questo capitolo perchè succederanno tante cose.

Ilenia mi ha salutato dicendo che finalmente ci saremmo visti con calma nel weekend. Sento che la svolta è vicina. Forse aveva solo bisogno di sciogliersi, di fidarsi, di superare alcune barriere legate a ferite passate.

Il venerdì ci scambiamo qualche messaggio, nulla di significativo.

Verso sera le faccio qualche proposta. Mi risponde che deve capire come organizzarsi e che mi farà sapere domani se ci vedremo di sabato o di domenica. Porto a casa e continuo a progettare il nostro incontro. Vado in palestra e sento un'adrenalina incredibile, non vedo l'ora di farle sentire tutta la mia fisicità e di passare del tempo normale assieme. Non in pausa pranzo o chiusi in macchina.

Mi sveglio con calma sabato. Controllo il cellulare, nessun segnale da parte sua. Evito di metterle ansia e di sembrare quello che pende dalle sue labbra. Flirto un po' con Marianna che mi manda foto da un convegno a Parigi. In una finge di mettere in primo piano il badge ma vuole farmi vedere la scollatura. Nell'altra mostra cartellina e brochure ma ad essere protagoniste sono le sue gambe e un discreto tacco da zoccolona. Mi affascina tanto Marianna, ma sembra tutto così facile. Dove cazzo è finita Ilenia? Per me va bene non vedersi oggi, ma se preferisce domenica almeno che me lo faccia sapere che mi organizzo in maniera diversa. Le scrivo o non le scrivo? Controllo su whatsapp. Un paio di volte l'ho vista online. A chi scrive? Non può avere la decenza di condividere con me i suoi piani?

Alle 14.00 finalmente un suo messaggio: "Scusa, giornata pessima. Possiamo aggiornarci domani?"

Sono un po' deluso ma va bene. L'importante è riuscire ad andare in goal entro il weekend. Se non è di buon umore oggi, rimandiamo a domani.

La sera esco con degli amici che non vedo da qualche mese. Di tanto in tanto guardo il cellulare. Non sono molto presente con loro, me ne rendo conto. C'è anche da dire che loro non sono Nicola e non riuscirei ad aprirmi allo stesso modo. Sono amici d'infanzia e mi aiutano a svuotare la mente ed essere me stesso, ma non hanno grande profondità. Sono cresciuti nella bambagia.

Continuo a pensare a Ilenia. Chissà dov'è e cosa sta facendo. Non ce la faccio a trattenermi. Ho voglia di scriverle. Contravvengo alla regola che mi sono dato di non scriverle mai per primo.

Mattia: "Ciao Ile, come stai? Spero tutto bene..."

Ilenia: "Ciao Matte 😘 Tutto bene sì!"

Ma guarda questa grandissima zoccola. Mi dice di vederci domani perchè ha una giornata pessima e poi mi dice che va tutto bene. Mi verrebbe da mandarla a fare in culo. Ma lascio perdere e non le rispondo. Dopo dieci minuti mi riscrive.

Ilenia: "Ti penso ♥"

La cosa un po' mi fa piacere, ma io aspetto perchè voglio andare al vedo.

Non le scrivo più nulla, lei non mi scrive più nulla. Arriva domenica.

Sono già di pessimo umore, ma spero che le cose si possano raddrizzare. Aspetto per tutto il giorno un suo messaggio. La tentazione di scriverle è fortissima ma mi trattengo. Un po' perchè non voglio fare il morto di figa che aspetta solo lei, un po' perchè temo che la manderei a quel paese.

Arriva sera, ho i coglioni giratissimi. Ma non voglio darle la soddisfazione di farle sapere che ho sofferto per lei.

Il weekend è finito ed è stato il più colossale sabato nel villaggio dai tempi di Italia - Corea del Nord del 2002.

E' lunedì, novembre è arrivato. Mattinate sempre più fredde e buie. Non ho neanche voglia di guardare il cellulare. Arrivo al lavoro e mi metto a fare le mie cose. Ilenia in queste settimane mi ha un po' distratto e tolto energie, sono stato meno brillante, devo ammetterlo. Devo archiviare questa strana storia al più presto e tornare ad essere il vecchio Matteo.

Alle 10.00 mi arriva un messaggio da parte sua.

Ilenia: "Buongiorno! In ufficio da me fa freddissimo, tu come stai?"

Ma è scema? Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Inizio a scrivere. Poi cancello. Limo. Cerco il tono giusto. Distaccato? Ironico? Perentorio?

Matteo: "Ciao Ilenia. Qui tutto bene. Sinceramente però sono rimasto deluso dal tuo comportamento nel weekend. Ovviamente eri libera di dirmi che non avresti voluto o potuto vedermi, ma credo che per un fatto di rispetto potessi comunicarmelo".

Lei legge subito il messaggio. Doppia spunta blu. Inizia a scrivere. Poi si ferma. La cosa si ripete varie volte nei successivi dieci minuti. Ma il messaggio non arriva. Fino alle 15.00, diverse ore dopo.

Ilenia: "Hai ragione e ti chiedo scusa. Nel weekend ho avuto davvero dei problemi, però capisco che tu sia arrabbiato e di devo una risposta. Ti stimo e ti trovo interessante, ma non abbastanza per iniziare una relazione. Non ne sono del tutto convinta e non mi servono dieci uscite per capirlo"

Doccia fredda. Vorrei sfogarmi e farle presente che è sempre stata lei a cercarmi. Che è un'ipocrita, visto che aveva la mia mano sulla figa e mi mandava cento messaggi al giorno fino a quattro giorni fa. Ma so anche che un uomo si vede nel momento in cui rispetta le scelte di una donna. Non saprei cosa scriverle e decido di lasciar perdere. L'amarezza non deve lasciar spazio a sentimenti negativi. Non le rispondo perchè non merita una risposta. Non per il fatto di essersi tirata indietro, ma di non averci voluto nemmeno provare con un minimo di decenza. E soprattutto, il ghosting nel weekend è stata pura maleducazione. Adiòs Ilenia, sarebbe stato bello ma non ha senso rompersi la testa contro il muro. Non ti scriverò però cose belle alla De Andrè "è stato meglio lasciarci che non esserci mai trovati". La tua gestione della pratica non merita l'onore delle armi.

Rattristato proseguo la mia giornata. Penso che tutto sommato vada anche bene non aver perso più di due mesi per una persona non alla mia altezza.

Passano due giorni. Non dormo benissimo la sera. Sono ferito. E un po' mi ero abituato a lei.

Ma la vita va avanti. Non scrivo subito a Marianna perché so che sbaglierei, ma credo che lo farò a stretto giro. Mi devo concentrare su me stesso!

Passano due giorni. Mercoledì pomeriggio. Sono da un fornitore. Seno vibrare il cellulare.

E' quella faccia tosta di Ilenia.

Ilenia: "Ciao Matte, come stai?"

Mi scrive perchè le faccio pena o perchè le manco? Ci penserò tra poco, devo concentrarmi sulla riunione.

Dopo poco mi arriva un altro messaggio da parte di Ilenia. E' un link youtube alla canzone "Anche Fragile di Elisa". Aspetto di essere da solo e la ascolto.

Tienimi su quando sto per cadere
Tu siediti qui, parlami ancora se non ho parole
Io non te lo chiedo mai
Ma portami al mare, a ballare
Non ti fidare
Sai quando ti dico che va tutto bene così
E perdonami, sono forte, sì
Ma poi sono anche fragile

Io un confine non lo so vedere
Sai che non mi piace dare un limite, un nome alle cose
Lo trovi pericoloso e non sai come prendermi, mi dici
Ma non so se ti credo
Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?
Mi cercheresti davvero?
Quella forte, sì, però anche quella fragile

Cosa cazzo stai cercando di dirmi Ilenia? Cosa ti aspetti da me? Più ascolto le parole della canzone più mi manca il respiro, il mio cuore si scioglie. "Senza tutta questa fretta mi ameresti davvero?". Perchè non proviamo a scoprirlo, perchè non mi dai un'opportunità? Decido di provare a riconquisrarla. Cerco di rassicurarla, niente rancore, niente piangersi addosso. Le donne hanno già i loro problemi. Nelle storie che non funzionano si fanno carico anche di quelli degli uomini con la sindrome da crocerossina. Ma sono momenti di follia, parentesi in cui vogliono dimostrare qualcosa al mondo, fare un dispetto al padre assente. Nelle storie solide cercano un uomo che le sostenga e dia loro sicurezza.

Matteo: "Ciao, Ila! Tutto bene dai, giornate molto impegnative a lavoro ma stimolanti"

Ilenia: "Cosa fai di bello, raccontami"

Mi mancava sentirla. Sono arrabbiato e deluso per come è andata, ma la sua presenza nelle mie giornate le ha rese migliori. Risentirla mi porta ad una sorta di strana normalità, ad un equilibrio che mi ha fatto sentire a casa dopo tanto tempo.
Forse ha voglia che la aiuti ad uscire dalla banalità che attanaglia la sua vita creandole insicurezze e paure. Insicurezze e paure che le impediscono di abbandonarsi tra le mie braccia.

Le mando una selfie in cui si vede l'insegna del fornitore.

Ilenia: "Posso darti un bacino sul collo?"

Ok, stai iniziando a farti perdonare vecchia porcellona, così mi piaci.

Torniamo a scriverci e il mio umore migliore.

Ilenia: "Hai voglia di fare aperitivo alle 18? Non al centro commerciale però, c'è un posto più carino. Passo a prenderti in parcheggio da te e poi ti riporto".

Matteo: "Va bene, a più tardi".

Un paio di giorni fa sembrava finita, tra poche ore la vedrò. Gli ormoni iniziano a fare stretching.

Ore 18.00. Ilenia passa a prendermi puntualissima. Salgo in macchina con lei. Inizia a guidare. Arriviamo nello spiazzo di una zona industriale in cui non c'è nessuno.

Ilenia: "Ho i tempi stretti. Ti va se parliamo un po' qui e lasciamo perdere l'aperitivo?"

Non le rispondo neanche. Le appoggio una mano su una guancia e inizio a baciarla sulla bocca. Le nostre lingue si aggrovigliano subito con cattiveria. Ansima. Si ferma per togliersi il giaccone. Lo butta sul sedile posteriore e rimane con una maglia di cotone a collo alto. Faccio lo stesso. Butto dietro il cappotto e la giacca rimanendo solo in camicia bianca. Torniamo a baciarci.
Lei allunga la sua mano destra e apre il bottone dei mei jeans. Lo fa alla cieca senza smettere di baciarmi. Infatti le serve qualche tentativo. Ci riesce e cambia mano, con la sinistra è dentro i boxer. Con il pollice inizia a strofinare il glande. Con il mignolo accarezza delicatamente le palle e lo scroto. Inizia a segarmi lentamente, è veramente brava.

Mi abbasso leggermente i pantaloni e i boxer portandoli sotto i glutei per darle più libertà di manovra.

Mi guarda negli occhi. Non faccio neanche in tempo ad accorgermene. Vedo la sua nuca abbassarsi e la sua testa coprirmi il cazzo. Si è chinata e il mio cervello ha scattato un'istantanea della sua faccia che si dirige verso il mio uccello spalancando le labbra. Sento la cappella avvolta da un misto di saliva e calore. Me l'ha preso in bocca. Finalmente Ilenia ha il mio cazzo in bocca e mi sta spompinando.

Sento la lingua dare dei colpetti al frenulo e poi al buchetto del glande.

Ilenia: "Era tanto che volevo farlo"

Pronuncia quelle parole e poi torna a succhiarmelo.

Matteo: "Che volevi fare cosa?"

Mugugna qualcosa continuando a ciucciarmi la cappella.

Le ripongo la domanda. Si ferma.

Ilenia: "Che volevo prendere il tuo cazzo nella mia bocca".

La risposta è stata quasi un modo per prendere fiato. Ho veramente il pisello durissimo e finito di sussurrare quella risposta riprende a spompinarmi.

Matteo: "Andiamo dietro che siamo più comodi?"

Ilenia acconsente. Passiamo sui sedili posteriori senza bisogno di uscire dalla macchina. Spostiamo i giacconi davanti e riprendiamo i giochi.

Io porto i boxer e i jeans alle caviglie. Lei si butta a capofitto sul mio uccello di marmo. Lo riprende in bocca e inizia a masturbarlo con la mano. Poi stacca la bocca e sento le sue labbra sull'inguine. Inizia a farmi un succhiotto sull'inguine mentre continua a masturbarmi con la mano. Il suo nasino sfiora i miei testicoli generando un piacere sublime.

Matteo: "Se continui così vengo".

Appena dico queste parole si ributta con la bocca sulla cappella e inizia a pompare con ancora più forza. Non ce la faccio più e inizio a sborrarle in bocca. Sento il fiotto partire dai testicoli, attraversare tutto il pene ed esploderle in gola. Mentre vengo lei continua a succhiare. Lo fa per altri dieci secondi dopo il primo schizzo. Poi si ferma. Ha la mia sborra in bocca. Ingoia tutto in un colpo solo e poi si stacca dal mio pene.

Appoggia la testa sul mio quadricipite e rimane in silenzio. Io le accarezzo i capelli. Lei mi dà qualche bacino sulla gamba.

Il mio cazzo è ancora duro. E' la seconda volta in tutta la mia vita che riesco a tenere l'erezione dopo essere venuto.

Ilenia: "Lo riprenderei già in bocca per farti di nuovo un pompino"

A quelle parole non capisco più nulla. Prendo il cazzo in mano e le sbatto la cappella sul viso.

Ilenia: "Posso riprenderlo veramente in bocca?"

Lo vorrei, ma ho un altro piano.

Matteo: "No, adesso voglio fare io".

Ilenia: "Cosa vuoi fare?"

Matteo: "Giocare con lei. Dai togliti i pantaloni".

Lei obbedisce. Apre il bottone dei jeans. Già la zip. Si sfila tutto fino alle caviglie ma a differenza mia si toglie pantaloni e slip buttandoli sul tappetino della macchina. Rimane con i calzini e la maglia a collo alto. La maglia le arriva al pube. Le intravedo finalmente la figa in tutto il suo splendore. Sento il suo profumo. Fuori è buio, la luce dei lampioni è lontana. Ma riconosco il pelo nero e folto. Lo accarezzo. Voglio morderle i peli della figa.
Mi butto con la testa sul suo inguine per affondare viso e naso nel suo cespuglio.

Ilenia: "Cosa fai??"

Matteo: "Te la lecco"

Ilenia: "Sì ma poco. Preferisco la mano"

Matteo: "Va bene, ma voglio assaggiarla"

Con la mano le sposto un po' il pelo e isolo il clitoride. Inizio a leccarlo. Sento che le piace ma è tesa. E' già un lago. Bevo letteralmente i suoi umori. Assaporo la sua fighetta pelosa.

Ilenia: "Basta, fai con la mano"

Obbedisco, porto la mano sul clitoride. Appena la appoggio e inizio a fare un movimento circolare sento Ilenia che si dimena. Si contrae. Sta già venendo con i suoi soliti spasmi. Durano dieci secondi. Rimane in silenzio e poi mi sussurra:

Ilenia: "Posso salire sopra?"

Matteo: "Puoi fare tutto quello che vuoi"

Sale sopra di me. Mi metto in centro al sedile posteriore per avere più spazio. Lei si infila sul mio cazzo appoggiando a sua volta le ginocchia sul sedile. Entra tutto dentro subito. La sua vagina avvolge il mio cazzo che ci annega dentro. Le tiro su la maglia fino al collo e le tiro fuori le tette dal reggiseno senza sfilarlo. Ha una seconda con due tette belle sode e il capezzolo scurissimo.

Con una mano le prendo i glutei. Con l'indice vorrei perlustrarle il buco del culo ma aspetto di essere un po' più avanti nell'amplesso.

Lei inizia a spingere. Spinge forte cazzo, sa il fatto suo. Le succhio i capezzoli. Me lo lascia fare per poco perchè poi pretende la mia bocca contro la sua. Dopo meno di un minuto la sento ansimare di nuovo. E' venuta anche dentro. Viene meno forte con la vagina che con il clitoride, ma la sensazione è comunque bellissima. Si risiede senza forze vicino a me.

Ilenia: "Come cazzo hai fatto a farmi venire due volte in due minuti?"

Matteo: "E tu vuoi lasciarmi andare a casa con il cazzo duro?"

Ilenia: "No, ma posso fare con la mano adesso? Mi da un po' fastidio il sapore dopo che è stato dentro"

Matteo: "Ti offendi se faccio io e poi finisci? Sono venuto cinque minuti fa, se fai tu ci vuole un po'"

Ilenia: "Va bene ma voglio finire io"

Inizio a segarmi. Lei intanto mi bacia, si appoggia a me con dolcezza, mi accarezza i testicoli.

Devo fare veramente forte per riuscire a venire in tempi brevi. Ma l'eccitazione c'è. Dopo poco sono pronto a eruttare. Lo porto al limite.

Matteo: "Fai tu, sto per venire"

Con la mano destra me lo prende in mano e mi sega. Il palmo della mano sinistra lo porta sopra la cappella e si fa sborrare sulla manina.

Anche questa cosa mi eccita e mi sorprende. La sua macchina è un tripudio di odori, di sapori, di ormoni e fermoni. Credo che basterebbe un accendino per incendiare l'aria.

Ilenia: "Mi prenderesti la borsa? Dentro ci sono dei fazzoletti"

Obbedisco e ci puliamo. Rimaniamo accoccolati ancora un po', senza voglia di parlare.

Ilenia: "E' stato bellissimo"

Matteo: "Anche per me".

Ilenia: "Ti riaccompagno alla macchina".

Sono fottuto.

Scrivi in maniera impressionante. Preciso, puntuale, corretto, attinente alla realtà e a fatti concreti, con una maestria e fedeltà di dettagli, che , lasciatelo dire, alcuni scrittori di professione, ti possono invidiare
 

a.velato88

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speculazioni su cosa fa lei il fine settimana, sulla possibilità che abbia un altro o sul perché non si fa leccare la figa, ad esempio :)
Immagino che l'autore abbia le risposte a tutto e lo scopriremo un po' per volta
Aaa ok, vabbè le mie erano tutte domande perché mi era sfuggito il fatto che il racconto non fosse “live” altrimenti avrei sicuramente evitato e come dici giustamente tu non ci resta che aspettare i prossimi episodi! P.s. Complimenti per il nickname!🤣
 

sim1xxx

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Grazie per i consigli. Quello che sto raccontando è successo in passato (considerate che in pochi giorni da quando ho iniziato a scrivere siamo arrivati da settembre a novembre) ma ho scelto il presente sia per facilitare il racconto, sia perchè comunque mi interessano moltissimo le vostre letture e i vostri commenti. Vorrei riuscire a farvi immedesimare in quello che ho vissuto io, ovviamente sapendo che ciascuno reagisce alle situazioni in maniera diversa. Come avete detto, sono fortunato ad avere amici come Nicola e altre persone che subentreranno. Ma al cuore/cazzo non si comanda e ci sono situazioni che mettono a dura prova la nostra razionalità. Come un bug che entra in un sistema e lo scombussola. Questa prima ancora che una storia di sesso è stata, come vedete e vedrete, una storia di dipendenza affettiva e di follia da parte di entrambi. Ovviamente premetto che non ci sono mai state violenze, reati, droghe o gesti estremi (che io sappia)! Ma picchi di gioia ed euforia o di rabbia e dolore sia da una parte che dall'altra moltissimi, con capovolgimenti di ruolo ed errori. Una storia che ha fatto battere il cuore all'impazzata e fatto vivere giornate intere dalle 6 di mattina alle due di notte con il cazzo perennemente duro.
per me è facile immedesimarmi nella tua storia perchè ho vissuto e sto vivendo una storia al momento molto simile, quando il tuo cervello ti dice di allontanarti da certe situazioni, il tuo cuore prende il sopravvento e fai l'esatto opposto di cosa sarebbe giusto fare...forse è questo l'amore?
 

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