Ieri pomeriggio, abbiamo messo su un bel film per scopare.
Mentre ero nella mia camera dei giochi (dove ho scrivania con la postazione, libreria e le mie cose), mia moglie era in bagno per una doccia.
Era da un bel pò in bagno, dovevo utilizzarlo, passando per la stanza da letto, ho notato un bel vistitino adagiato sul letto, comleto di pizzo e scarpe con con tacco.
Lei era in bagno e si stava preparando come se dovesse uscire e le ho chiesto se c'era una uscita improvvisa di cui non ne ero a conoscenza.
Lei mi risponde che ero il solito sbadato e che non ricordavo che lei aveva un colloquio di lavoro. Dal sorrisino che mi ha fatto, ho capito al volo le sue intenzioni. Sono andato a cambiarmi, mi sono vestito da perfetto capo ufficio e sono tornato alla mia scrivania. Dopo una ventina di minuti, è entrata mia moglie in tutto il suo splendore, presentandosi e dandomi del lei. Sono stato al gioco, l'ho fatta accomodare, ed ho cominciato a intervistarla.
Lei è stata bravissima, una attrice nata, voce un pò tremolante, il che mi ha fatto capire che volesse essere sottomessa.
L'ho interrotta, chiedendole quanto era disposta a sacrificarsi per il bene dell'azienda, ed aggiungendo che non cercavo solo una segretaria, ma molto di più, che avrebbe dovuto viaggiare con me per lavoro, fare molti straordinari e tenersi pronta a tutto. Lei ha annuito timidamente, quasi ingenuamente. Ho sfilato la fede e messa nel cassetto, mi sono alzato, e mi sono messo seduto di fronte a lei appoggiandomi sulla scrivania e le ho chiesto se fosse sposata (non aveva indossato la fede). Lei ha risposto che lo era, ma che normalmente a lavoro non portava la fede per paura di perderla. Poi le ho chiesto se avesse mai tradito suo marito. Lei ha scosso la testa, un pò infastidita, poi mi chiede cosa centrassero queste domande personali. Le ho risposto che il dedicarsi al 100%, avrebbe significato essere più larghe di vedute, e mentre le parlavo le accarezzavo le spalle. Faceva un pò di resistenza, mi guardava stordita, ed ho aggiunto che se non voleva, poteva tranquillamente rifiutare e uscire da quella porta. Lei mi ha risposto che aveva bisogno di lavorare e soprattutto di soldi e che se era tutto ben pagato, avrebbe potuto essere più aperta. Le ho preso la mano e l'ho messa sulla patta dei pantaloni. Lei mi ha chiesto del contratto, ma io le ho risposto che avrebbe dovuto un minimo sforzarsi, così l'ho tirato fuori (era già durissimo) e lei ha cominciato a segarmi lentamente. Così ho cominciato parlarle del contratto base, e ad ogni domanda più specifica (tipo straordinari pagati, ferie o altro), aumentavo le richieste. Così dopo un paio di domande, non ha più potuto chiedere niente, perchè la sua bocca era occupata a succhiarmelo. Aveva metà vestitino abbassato con le tette pronte ad essere palpate. Poi l'ho messa a pecorina, appoggiata alla scrivania, le ho alzato il vestitino, abbassato le mutandine e ho cominciato a leccarle la fica e il cuolo. Era un pozzo, pronta ad essere scopata, così l'ho presa da dietro. Lei ha cominciato a dirmi che avrebbe fatto qualsiasi cosa, pregandomi di farle un buon contratto, e quando le ho chiesto se voleva il bonus e lei ha annuito, ho portato la cappella al suo ano e lentamente me la sono inculata. Gridava come una
cagna e si masturbava mentre le stantuffavo il culo. Bagnatissima, si è seduta a gambe aperte sulla scrivania, ho ripreso scoparla nella fica e dopo qualche minuto siamo venuti insieme.