La linea 51

sormarco

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Sembra per certi versi la mia storia, anche se all'epoca io ne avevo 17 e lei 22.
L'ho reincontrata virtualmente qualche anno fa ma adesso io sposato e lontano, vivo in Salento e lei in Piemonte, non nego che mi piacerebbe riabbracciarla.
 
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oralsex

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Sembra per certi versi la mia storia, anche se all'epoca io ne avevo 17 e lei 22.
L'ho reincontrata virtualmente qualche anno fa ma adesso io sposato e lontano, vivo in Salento e lei in Piemonte, non nego che mi piacerebbe riabbracciarla.

Questa è una storia vera... per cui ti capisco. Ti posso assicurare che nella mia vita ho avuto più di cento donne, tra avventure, storie semi serie,etc. ( non lo dico per vantarmi, ma è la realtà), ma alcune ti lasciano il segno ed è impossibile dimenticarle.
 
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oralsex

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i miei complimenti...hai saputo descrivere i luoghi e farmi tornare indietro di anni (con la mente) quando per breve tempo passai per torino...

Ti ringrazio e sono contento di aver risvegliato in te dei ricordi... mi auguro belli...

- - - Aggiornato - - -

anche questo capitolo, ottimo: coniugare umanita' e sesso non e' facile, ma ci sei riuscito alla grande.
grazie.

Grazie a te...

- - - Aggiornato - - -

anche questo capitolo, ottimo: coniugare umanita' e sesso non e' facile, ma ci sei riuscito alla grande.
grazie.

Grazie a te...
 

sormarco

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Questa foto serve per dare un idea della donna di cui sto parlando nel racconto

- - - Aggiornato - - -


Ah Bianca Maria...Ancora adesso sento nelle narici, il profumo del tuo sesso, e in bocca il sapore del tuo piacere...



Fine seconda parte
Già letto due anni fa. Rileggo volentieri perché molto eccitante, però sei colpevole di istigazione a delinquere. 😂😂😂
 

eddyforest

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Passarono gli anni. Seppi che Bianca Maria si era sposata con il ragioniere e abitavano sempre nella solita città . Mi capitò una volta sola di vederla di sfuggita dopo circa sette anni, in un supermercato. Bellissima come al solito, e con un aria malinconica che mi fece pensare se era effettivamente felice con l' uomo che aveva sposato. Lei non mi vide e io con il cuore in gola mi allontanai velocemente, anche perchè ero in compagnia di mia moglie. Al tempo avevo 24 anni ed ero sposato felicemente con un figlio di un anno. Mi era rimasta la passione per le donne più grandi, tant'è che mia moglie aveva due anni più di me. L' anno successivo mi trasferii in una cittadina della provincia di Torino a circa 20 km da dove risiedevo. Di Bianca Maria non seppi più nulla .
Passarono alcuni anni e per lavoro dovetti trasferirmi di regione. Ritornavo in Piemonte una volta all' anno per qualche giorno,al fine di andare a trovare i miei genitori. Durante una delle mie visite a Torino, una sera fui invitato da alcuni amici che abitavano nella zona della Crocetta. Essendo nei paraggi decisi di andare a prendere un vassoio di dolcetti e scelsi di andarli ad acquistare nella pasticceria dove lavorava Bianca Maria, con la speranza di rivederla dopo circa vent'anni. Entrai e mi guardai in giro , ma non la vidi . Fui servito da una delle due commesse presenti, ma non chiesi niente a loro. Alla cassa riconobbi se pur molto invecchiata la proprietaria. Mi feci coraggio e le chiesi se lavorava ancora da loro una signora che si chiamava Bianca Maria. La signora mi disse che erano tantissimi anni che non era più da loro, perchè quando si sposò, il marito non voleva che lei lavorasse e le aveva fatto dare le dimissioni. La proprietaria mi chiese se ero un amico o un parente, e mi disse che era dispiaciutissima che si fosse licenziata perchè era molto in gamba nel suo lavoro. Salutai e uscii con gran dispiacere per non aver avuto l' opportunità di rivederla.
A fine degli anni novanta, fui colpito da un lutto in famiglia e dovetti soggiornare a Torino per circa un mese. Ero separato da un anno e mi stavo prendendo tutte le libertà che una persona separata da poco, si prende dopo il periodo di scombussolamento iniziale. Conobbi diverse donne, per lo più separate. Il mio terreno di caccia era un locale che si trovava in corso Regina Margherita e che si chiamava “Du Parc”. Ero un galletto di quarantanni, gli ormoni alle stelle, e ogni volta che andavo in quel locale trovavo sempre qualcuna da poter finire la serata nel miglior modo possibile.
Un venerdì sera, in una delle mie solite puntate in sala da ballo, ero seduto su un divanetto , e stavo sorseggiando un Mojto. Mi si avvicino da dietro una signora ,mi tocco una spalla e quando mi voltai rimasi paralizzato dalla sorpresa. Era Bianca Maria. Mi sorrise e con il suo accento siculo-piemontese mi disse “ Ma sei Adriano?, ti ricordi di me?”
La donna che mi stava parlando era una stupenda femmina mora, che dimostrava quarantacinque anni al massimo, anche se io sapevo che ne aveva almeno dieci in più. Bellissima, formosa ma non grassa, vestita con un tubino rosa che esaltava le sue forme e la sua carnagione olivastra e abbronzata.
Dopo un momento di rimbambolimento totale, mi ripresi e gli risposi che non avrei mai potuto dimenticarmi di lei, e che mi faceva estremamente piacere rivederla. Lei mi chiese se ero in compagnia. Alla mia risposta negativa mi chiese se poteva sedersi ,in modo che potessimo scambiare due parole. La feci accomodare immediatamente e le chiesi cosa voleva bere. Ordinai anche per lei un Mojto e ci mettemmo a conversare amabilmente. Mi disse che lei era in compagnia di due sue amiche, e che quasi tutti i venerdì sera venivano al Du Parc.
Mi parve strano che non fosse insieme al marito, ma non chiesi nulla.
Lei mi disse che aveva saputo del lutto che mi aveva colpito, avendo letto i necrologi nelle vie della città. Mi fece le sue condoglianze, e mi disse che lei era nuovamente rimasta vedova da alcuni anni. E che il secondo marito essendo morto relativamente giovane, la pensione di reversibilità era misera, per cui si era rimessa a lavorare, ma non come commessa, ma come operaia in una fabbrica tessile. E che anche con il secondo matrimonio non era riuscita ad avere dei bambini.
Ogni tanto, il mio sguardo si posava sulle sue stupende gambe abbronzate e sui suoi piedini che calzavano un paio di sandali con il tacco, senza tralasciare la scollatura del suo vestito.
Mi chiese cosa facessi e dove vivessi. Se avevo una moglie o una compagna ,se avevo avuto dei figli. Quando le dissi dove vivevo, lei si stupì e mi disse “ Ma più lontano non potevi andare?”
Ridendo e conversando, passò quasi un ora. Ad un certo punto, l' orchestra si mise a suonare una canzone che aveva accompagnato le nostre ore nella mansarda di corso Vittorio Emanuele. Le chiesi di ballare e lei accetto volentieri. Quando fummo in pista, ballando quel lento, sentii quel profumo che mi fece perdere la testa molti anni prima. La strinsi a me, dopo un attimo di resistenza passiva, si lasciò andare e si appoggiò completamente a me. Sentii i suoi capezzoli indurirsi sotto la stoffa dell' abito leggero, e allo stesso tempo fremere per le carezze che le davo sui fianchi. Quando mi guardò, ne approfittai per darle un bacio furtivo sulle labbra. Lei mi disse “ Non farmi soffrire, io sono una donna grande nei tuoi confronti, chissà quante donne giovani hai...” Non la lasciai parlare ulteriormente e questa volta la baciai molto più intensamente. Avevo il membro che era diventato di pietra e lo sfregavo contro il suo pube che sentivo perfettamente nonostante la stoffa del vestitino e le mutandine. Dovetti staccarmi da lei in quanto era finita la musica. Ci andammo a sedere e dopo un altra oretta di conversazione e di ricordi, si avvicino una delle sue amiche che le annunciò che lei e l' altra stavano per andarsene e che se lei voleva poteva rimanere visto che era in buona compagnia. Mi offrii di darle un passaggio, dal momento che era venuta nel locale accompagnata dalla sua amica. Lei accettò titubante promettendo che quando sarebbe rientrata avrebbe fatto uno squillo alla sua amica, per avvertirla che era rientrata senza problemi.
Restammo ancora un oretta a chiacchierare. Dopo di chè ci avviammo verso la mia auto, chiedendole dove dovevo accompagnarla. Con mia grande sorpresa, la destinazione era a non più di trecento metri dalla casa dove stavo alloggiando. Quando fummo sotto casa sua, chiacchierammo ancora un po' mentre le stavo accarezzando un ginocchio. Tentai di baciarla, ma lei fermamente mi bloccò, e mi disse che per strada , non voleva dare scandalo. Mi misi a ridere ,scusandomi, e allo stesso tempo ricordandole che eravamo persone adulte. Lei mi disse “ dai scemo, appunto perchè siamo persone adulte che non dobbiamo pomiciare per strada.” Scherzando le dissi
” Allora andiamo a casa tua così non diamo scandalo per strada”
Lei si mise a ridere e mi disse che ero incorreggibile, e che se mi faceva piacere, poteva farmi salire, ma solo per offrirmi un caffè o qualcosa da bere. Accettai immediatamente...
Quando fummo nel suo appartamento, lei telefonò alla sua amica per metterla al corrente che era rientrata. Mi chiese se preferivo un caffè oppure qualcos'altro. Optai per il caffè. Lei si sedette accanto a me, dicendomi che in tutti gli anni passati non aveva mai smesso di pensarmi, e che non aveva mai dimenticato le nostre ore di passione passate in una mansarda. Le obiettai che l' ultima volta che ci eravamo visti, mi aveva detto di non farmi più vedere... “Mi stavo innamorando di te, ed era un amore che non poteva essere vissuto, per questo motivo, non volevo più vederti ,anche se dentro di me mi sentivo morire”. La abbracciai e incominciai ad accarezzarle i riccioli neri. La baciavo teneramente sulla tempia. Lei pareva si sciogliesse. Mi disse “Se continui così, và a finire che non puoi mantenere la promessa di fare il bravo ragazzo” Le risposi che mai come quella volta, volevo disattendere ad una promessa. Incominciai ad accarezzarle le gambe, salendo sulle cosce morbide. La feci sdraiare con la testa sulle mie gambe, con una mano le accarezzavo i capelli e con l' altra i seni. Sentivo i suoi capezzoli ergersi. Capii che era giunto il momento di darle di più. Scivolai giù dal divano, mi inginocchiai di fronte a lei, salii con le mani sotto l'abito e le sfilai le mutandine. Lei mi facilitò alzando il sedere. Quando ebbi in mano quell' indumento me lo portai davanti al naso e aspirai il suo profumo. Le divaricai le gambe e con la lingua la accarezzavo dalle ginocchia fino all' interno delle cosce. La sentivo fremere e gemere sommessamente. La feci sedere sul bordo della seduta del divano e mi caricai le sue gambe sulle spalle ed ebbi il suo sesso spalancato di fronte al mio viso. Incominciai a leccarle il clitoride e a succhiarle le labbra ,intanto leccavo tutto il suo piacere. Quando la mia lingua si insinuò nel suo buchetto del culo,mi prese i capelli e incomincio a gemere sempre più forte finchè le contrazioni e l' abbondante liquido vaginale che mi stava scaricando in bocca indicarono che aveva avuto un orgasmo. Dopo un po' mi fece alzare, mi slacciò i pantaloni, me li abbassò e mi prese il membro in bocca . Quando mi parve di esplodere, la feci mettere alla pecorina e la presi con vigore. Lei mi chiese di farle sapere quando stavo per venire perchè voleva venire insieme a me. Dopo una decina di minuti di spinte pelviche, non riuscivo più a trattenermi e le chiesi il permesso per poter venire. Al suo assenso esplosi in un orgasmo talmente appagante da lasciarmi quasi tramortito. Intanto sentivo le contrazioni della sua vagina che mi accarezzavano il membro. Ci addormentammo abbracciati .
La nostra storia durò ancora una decina di anni. Tutte le volte che andavo a Torino passavo a trovarla e vivevamo alcuni giorni di passione.
Un giorno, mi chiamo al telefono e mi disse che aveva conosciuto un uomo nella sala da ballo. Che le teneva compagnia, e che non era giusto proseguire la nostra storia . Capii il suo stato d' animo.
Ovvio che non poteva stare ad aspettare che una volta all' anno arrivassi io.
Cosa certa e che Mai nessuna donna mi ha dato le soddisfazioni che mi ha dato Bianca Maria.

ci credi se ti dico che mi sono commosso?
 

Shamoan

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Caspita Oralsex, solo dopo aver finito tutto il racconto mi sono reso conto che l'avevi scritto tu....
Già sto seguendo con interesse quello della Salumiera Toscana, ma con questo mi hai letteralmente scioccato!!! :eek::eek::eek:
Credimi nei tuoi riguardi provo un pizzico di invidia per le gloriose e numerose scopate che hai avuto l'occasione di farti con delle fighe da paura (stando alle tue descrizioni), ma al contempo tanto rispetto per come ti poni e tratti le donne.
Per quanto riguarda Maria Giovanna, chissà, sarebbe potuta essere la donna della tua vita, ma anche no. Un rapporto di coppia è ben diverso da uno con scopate sporadiche anche se il feeling è a livelli eccelsi.
 
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Caspita Oralsex, solo dopo aver finito tutto il racconto mi sono reso conto che l'avevi scritto tu....
Già sto seguendo con interesse quello della Salumiera Toscana, ma con questo mi hai letteralmente scioccato!!! :eek::eek::eek:
Credimi nei tuoi riguardi provo un pizzico di invidia per le gloriose e numerose scopate che hai avuto l'occasione di farti con delle fighe da paura (stando alle tue descrizioni), ma al contempo tanto rispetto per come ti poni e tratti le donne.
Per quanto riguarda Maria Giovanna, chissà, sarebbe potuta essere la donna della tua vita, ma anche no. Un rapporto di coppia è ben diverso da uno con scopate sporadiche anche se il feeling è a livelli eccelsi.
Mio caro...Come ho già detto tante volte, ho solo avuto la fortuna ,per lavoro,di stare in mezzo alla gente e di trovarmi nel posto giusto al momento giusto. Credimi...Sai quanti scopano e hanno scopato molto ,ma molto più di me perchè gli si presenta l' occasione giusta. E poi qui scrivo solo di quelle andate a segno, ma ti assicuro che tante volte mi è andata a buca...
Un altra cosa ...Le donne che io soggettivamente le vedo come gran fighe, altri magari le vedono come donne più che normali. Però mai frequentato donne scialbe e poco sensuali. Non mi attirerebbero.
 

Shamoan

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Mio caro...Come ho già detto tante volte, ho solo avuto la fortuna ,per lavoro,di stare in mezzo alla gente e di trovarmi nel posto giusto al momento giusto. Credimi...Sai quanti scopano e hanno scopato molto ,ma molto più di me perchè gli si presenta l' occasione giusta. E poi qui scrivo solo di quelle andate a segno, ma ti assicuro che tante volte mi è andata a buca...
Un altra cosa ...Le donne che io soggettivamente le vedo come gran fighe, altri magari le vedono come donne più che normali. Però mai frequentato donne scialbe e poco sensuali. Non mi attirerebbero.
Ma io, attenendomi alle tue descrizioni ne deduco che siano gran fighe.
Poi è normale che se già sei piace tee ti trovi al posto giusto nel momento giusto, è fatta.
Ti rinnovo comunque i miei complimenti!
 

Renatello

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Scopro solo ora la tua storia, veramente bella.
Un racconto pieno di amore e umanità... in un periodo dove si fa a gara a chi si fa scopare la moglie da più uomini, leggerlo è stato davvero emozionante.
Grazie
 

Shamoan

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Scopro solo ora la tua storia, veramente bella.
Un racconto pieno di amore e umanità... in un periodo dove si fa a gara a chi si fa scopare la moglie da più uomini, leggerlo è stato davvero emozionante.
Grazie
Effettivamente hai proprio ragione... dunque non è solo una mia impressione, ma il forum si sta realmente saturando di post dove l'argomento principale sono le corna, ma in quantità industriali... :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
 

supereroe

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Storia bellissima. Alla fine non me ne fregava più nulla dell'aspetto sessuale quanto invece di sapere come andava a finire (sperando in un lieto fine).
Oralsex, che cazz...hai avuto l'occasione per chiudere con il lieto fine....potevi rimanere con lei una volta che l'avevi ritrovata!!!!
 
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Storia bellissima. Alla fine non me ne fregava più nulla dell'aspetto sessuale quanto invece di sapere come andava a finire (sperando in un lieto fine).
Oralsex, che cazz...hai avuto l'occasione per chiudere con il lieto fine....potevi rimanere con lei una volta che l'avevi ritrovata!!!!
Se rileggi, vedrai che la risposta alla tua osservazione la trovi. Purtroppo io abitavo a tantissimi km di distanza, e poi il mio lavoro mi porta in giro per tutta Italia e anche all'Estero, per cui al tempo non potevo prendermi un impegno stabile. Alla fine è stata Bianca Maria a mettere fine alla nostra storia scegliendo di frequentare un uomo della sua età che le teneva compagnia tutti i giorni. Cosa che io non avrei potuto fare.
 

Shamoan

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Oh, magari era anche probabile che nonostante le tue prestazioni ottime, la sua voglia e la tua assenza l'avrebbero indotta a trovare "compagnia"....
 
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Bianca Maria quinta parte

Seconda settimana di Dicembre. L'azienda per cui lavoro, programma un ispezione in un punto vendita nella città dove sono nato e vissuto per ventotto anni. Non sono entusiasta a ritornare per lavoro, però mi tocca e lo devo fare.

Arrivo alle 11,35 e entrando noto subito delle cose che non vanno troppo bene. Niente di grave, ma certe scelte non rispecchiano le politiche aziendali per cui devo riprendere il direttore di filiale e chiedergli di rimediare immediatamente. Non mi trattengo molto, anche perchè le criticità non sono molte e il responsabile prendendo atto delle mie richieste si attiva immediatamente in proposito. Dò uno sguardo al contesto generale e non trovando altre pecche, decido di tornare il giorno dopo per controllare che tutto sia stato riportato secondo le impostazioni dell' azienda.

Uscendo, nella galleria commerciale , trovo una pasticceria che in vetrina aveva realizzato una piramide fatta con i torcetti, che sono un tipo di biscotto tipico piemontese. Essendo mia madre novantenne,estremamente golosa di questi dolcetti, entro per acquistarne un paio di Kg.

Appena varco la soglia, mi si gela il sangue... Dietro al bancone chi c'è? Bianca Maria!!! Che è una donna anziana, ma che conserva sempre la sua bellezza, nonostante i suoi settantasei anni. Anche lei, appena mi vede, rimane paralizzata...

-Ma... Ciao Ale...Ma sei proprio tu?

  • Si Bianca Maria...Sono io...Ma cosa ci fai dietro al bancone?
  • Sai, sedici anni fa, quando sono andata in pensione, ho deciso con una mia amica di aprire questa rivendita di pasticceria.
  • Mi fa molto piacere. Praticamente sei ritornata alle origini...
  • Si Ale , ma tu cosa ci fai in questa zona ?
  • Sono qui per lavoro.

Esce dal bancone e viene a darmi la mano e a baciarmi sulle guance.

  • Se non sei di fretta tra cinque minuti chiudiamo per la pausa pranzo e se ti và andiamo a prendere un aperitivo nel bar qui vicino
  • Ma certo che mi và!!!

I cinque minuti passano in fretta e nel frattempo il mio cervello formula mille pensieri , la guardo muoversi veloce dietro al banco e devo ammettere che è sempre una gran bella donna che dimostra molti meno anni di quelli che ha realmente. Ne dimostra al massimo una sessantina e pure ben tenuti. In pratica una donna con la quale ci si farebbe l' amore volentieri.

-Eccomi sono tutta per te!!!

-Bene andiamo a prendere l' aperitivo...Ma non vorrei portarti via del tempo per il pranzo. A che ora dovete riaprire?

-Alle quindici, ma non è un problema, faccio uno squillo alla mia socia e al limite rientro una mezz'ora dopo.

-Si, ma non hai nessuno a casa che ti aspetta?

-No... Frequento quella persona di cui ti avevo parlato l' ultima volta che ci siamo sentiti, ma lui a casa sua e io a casa mia. E poi poverino, negli ultimi anni è invecchiato molto e non stà molto bene. I figli hanno deciso di mettergli una badante e io un paio di volte alla settimana vado a trovarlo.

-Cavoli...ma sei proprio sfortunata...Due volte vedova, questa volta il tuo uomo che non stà bene...

-Si Ale...Si vede che è il mio destino ...Che cosa ci posso fare?

-Ascolta...Ti faccio una proposta che non ammetto che sia rifiutata!

-Addirittura?

-Andiamo a pranzo insieme e così possiamo continuare a chiacchierare.

-Mi metti in imbarazzo... Una vecchia signora con un uomo giovane...

  • Ma Bianca Maria, forse ti stai dimenticando che io ho 62 anni ...Altro che Uomo giovane!!!Dai... Vieni... Andiamo a mangiare in un locale che c'è qui vicino.

Ci avviamo verso la mia auto e le apro la portiera per farla accomodare.

-Eri un galantuomo da ragazzo e continui ad esserlo!!!

-Ti ringrazio!!! E tu eri una gran bella ragazza quando ci siamo conosciuti e continui ad essere una gran bella donna!

-Smettila che mi fai arrossire...

Entriamo nel locale e ci fanno accomodare in una saletta che non è molto occupata.

Ordiniamo due bistecche con dell' insalata mista e pranziamo continuando a rimembrare i tempi passati.

-Bianca ,ricordi quando venivo in corso Vittorio a trovarti nella pausa di lavoro?

-E come potrei mai dimenticarlo!!! Ero una pedofila che se la faceva con un sedicenne alla quale ho dato anche la mia seconda verginità. Adesso pensandoci mi vergogno profondamente. Ma mi piacevi talmente tanto che rifarei tutto anche a distanza di quarantasei anni...Non so se tu ci creda ma ero innamorata pazza di te.

L' unica cosa che non rifarei e quella di sposarmi con un uomo che non ho mai amato solo per cercare di dimenticarti. Anche perchè è stato del tutto inutile e te l' ho dimostrato le volte che sei venuto a Torino dopo che ci siamo incontrati al Du Park.

-A dire il vero sei stata tu a dirmi che non volevi più vedermi perchè avevi trovato un uomo che ti teneva compagnia e ti portava a ballare...Per cui io mi sono fatto da parte in buon ordine, anche perchè non trovavo giusto che tu stessi ad aspettarmi per vedermi pochi giorni all' anno.

-Dai...Non facciamo discorsi tristi...Piuttosto raccontami dei tuoi figli e se adesso hai chi ti aspetta.

Prendo lo smartphone e gli faccio vedere le foto dei miei ragazzi. Lei si emoziona e si asciuga una lacrima. E mi dice:

  • Adesso ti dico una cosa ma non devi giudicarmi male...Però devo togliermi questo peso dalla coscienza... Ricordi l' ultima volta che abbiamo fatto l' amore nella mansarda di corso Vittorio? Ti dissi che non volevo più rivederti? E ti ricordi che era il mese di febbraio?
  • Si ricordo benissimo...Ma non farmi stare sulle spine ...Dimmi...
  • Ecco ...Quella volta rimasi incinta di te...

Sentii una pugnalata tra le costole e nello stomaco e restai basito da quella confidenza. L'unica cosa che riuscii a biascicare fu

  • E hai abortito?
  • No Ale... Purtroppo al secondo mese ho avuto un aborto spontaneo dovuto ad una caduta sulla strada ghiacciata. Io avevo deciso di tenerlo Ma non potevo dire nulla altrimenti mi avrebbero arrestato. Dissi a mia sorella che era successo con il ragioniere l' unica volta che avevamo avuto un rapporto intimo. Non mi credette mai. Poi quella caduta mi rovinò i sogni e mi portò via la cosa a cui tenevo di più.
  • Ma perchè me lo dici solo ora? Ci siamo rivisti parecchie volte dopo che ci siamo re-incontrati al Du Park , e non mi hai mai detto niente.
  • Ale dovresti sapere che noi donne siamo strane...Se oggi non mi avessi fatto vedere la foto dei tuoi figli, mi sarei portata questo segreto nella tomba...

Mi prese le mani e mi disse:

-Perdonami se puoi...

-Non hai niente da farti perdonare...Tu dovresti perdonarmi per averti fatto soffrire così...

In effetti guardandola mi accorgo che i suoi occhi sono tristi nonostante si sforzi di sorridere e di sdrammatizzare il momento. Forse le volte che la guardavo nei tempi passati i miei occhi vedevano solamente una strafica alla quale non vedevo l' ora di farci l' amore insieme.

Sono le 15 e lasciamo il ristorante . La riaccompagno al centro commerciale e le dico che ero entrato nel suo negozio per acquistare dei torcetti e lei mi chiede quando sarei ripartito alla mia risposta che le indicava sabato intorno alle 11, essendo giovedi mi disse:

-Allora passa sabato mattina prima di partire che te li faccio fare freschi.

-Bianca domani sera ti porto a ballare alla “Campagnola” Ti prego... Non dirmi di no..

  • Intanto vedo che sei un uomo che non ammette repliche, sei abituato a comandare ,vero? Comunque non mi dispiacerebbe passare una serata insieme a te...
  • E allora è un sì !!! Domani devo passare qui per un ispezione e poi a Torino . Ma, alle sette sono già in albergo...Faccio una doccia mi cambio e alle nove vengo a prenderti Mangiamo una pizza a Leyni e poi a ballare!!!
  • Tanto non posso fare altro che accettare... E così sia .

Ci lasciamo con un bacio sulla guancia e ci congediamo.

La mattina successiva vado a fare l' ispezione e devo dire che il direttore di filiale ha fatto fare tutto quello che le è stato indicato. Sono contento che alcune volte non si debbano fare delle discussioni infinite e inutili. Si... farò dare il premio di produzione a questo giovane …

Passo a salutare Bianca Maria. Andiamo a prendere un caffè e gli rinnovo l' appuntamento per la sera.

Alle ventuno sono sotto casa sua e devo aspettare dieci minuti per vederla apparire splendente come sempre. Andiamo a Leyni e ci fermiamo in una pizzeria dove mi hanno detto che fanno un' ottima pizza. Ed è vero...Molto buona e ben condita.

Prendiamo la strada che va a Lombardore e pochi chilometri dopo arriviamo nella balera dove si balla il liscio. Entriamo e ci ritroviamo un mucchio di persone che conosciamo. La serata trascorre piacevolmente e dopo alcuni balli arrivano i lenti che balliamo teneramente abbracciati. Le accarezzo i fianchi, le passo le mani sulle natiche e la sento fremere. Cavolo però,nonostante l' età e ancora soda.

Ci sediamo al tavolino e ne approfitto per accarezzarle le gambe da sotto la tovaglia.

Risalgo con la mano sulla sua coscia e mi intrufolo sotto la gonna. Con piacevole stupore mi rendo conto al tatto che porta delle calze con giarrettiera. Le accarezzo le cosce nude e le passo il dorso della mano sulle mutandine. Lei ha un sussulto e mi dice di smetterla. Tolgo immediatamente la mano e lei si alza prende la borsa e và in bagno. Quando rientra le chiedo scusa e le dico che per me è sempre eccitante stare vicino a lei. Lei mi risponde:

-Ale...Non è che a me dispiace farmi accarezzare da te ,ma...Quando siamo in mezzo alle altre persone mi trattengo.

E' oramai l' una quando lasciamo la sala da ballo e ci avviamo verso casa. A metà strada Bianca Maria mi dice di fermarmi nel piazzale di una fabbrica dicendomi :

-Salutiamoci qua...Domani mattina quando vieni a prendere i dolci non possiamo.

Appoggia la testa sulla mia spalla e mi dice:

-Ti avevo chiesto di non vederci più, ma in questi anni ho sempre sperato che tu apparissi all' improvviso come è successo. E le tue carezze mi fanno sempre eccitare anche da vecchia...

-E smettila di dire che sei vecchia...Ci sono donne di sessant'anni che vorrebbero essere come te...Di cosa ti lamenti, Hai un seno fantastico, non hai una ruga, hai le cosce sode, rispondi ancora alle carezze cosa vuoi di più...Chissà quanti uomini farebbero carte false per portarti a letto...

-Adesso esageri...Certo che ci sono tanti morti di fame che pur di infilarlo in un buco venderebbero la madre al mercato. Non pensare che sia disponibile per chiunque .In vita mia ho avuto solo quattro uomini e uno dei quattro sei tu.

Nel frattempo le accarezzo le cosce, salendo nella zona paradiso sento che non ha le mutandine...E come ha fatto a sfilarle senza che mi accorgessi? Glielo chiedo e lei mi risponde che in sala da ballo quando è andata in bagno se l' era tolte...Tanto sapeva che sarei andato a mettere le mani di nuovo in quel posto.

Per fortuna che lo Stelvio è spazioso e non limita i movimenti...Se non per la console centrale...Ma una volta che si abbassano i sedili...

Non siamo più due ragazzi, ma abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare.

La sua vulva pelosa ma curata è stata adorata dalla mia bocca fino a farla venire...

Comunque non è vero che le donne anziane non si bagnano più...Per fortuna che sotto il suo culo ha la pelliccia ,altrimenti i sedili sarebbero completamente sporchi.

Ho un eccitazione che mi stà facendo dolere i testicoli. La penetro con foga . Lei è gia venuta con la bocca e si assapora il mio cazzo nei visceri. Dopo alcuni minuti sento la lama di fuoco che si sprigiona e la inondo di sperma...

Guardo l' orologio e sono le tre e un quarto. Ci ricomponiamo e le chiedo come mai non siamo andati in albergo da me o a casa sua. La sua risposta è

-Così è stato molto eccitante!!!E poi erano già quindici anni che non avevo più rapporti. Ti desideravo da morire fin da ieri che ti ho rivisto.

La riaccompagno a casa e prima di scendere dall'auto mi dice:

-Alessandro, Io non ti chiamerò e ti prego di non farlo neanche tu...Non mi sconvolgere di nuovo la vita...

-Ma...

-Niente ma ...Deve essere così...

Scende , si volta e mi manda un bacio con la mano...Sparisce nel portoncino di casa sua.

Il mattino dopo passo a ritirare i torcetti ,ed essendo sabato nella rivendita c'è un mucchio di gente. Bianca Maria mi consegna il vassoio e mi dice :

-Portali a tua madre e dille che glieli mando io...Ci vediamo la prossima se ci sarà...

Esco con la tristezza della consapevolezza che non so se rivedrò questa splendida donna che ha portato nel ventre ,per due mesi, un pezzo di me.

Ciao Bianca Maria...
 

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