Esperienza reale La mia esperienza con una coppia cuckold

OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,694
Punteggio reazione
4,479
Punti
119
Ci sto lavorando ragazzi, solo che il lavoro mi lascia davvero poco tempo per scrivere, sono a buon punto comunque...grazie della presenza.
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,694
Punteggio reazione
4,479
Punti
119
Ecco il nuovo capitolo, spero di ridurre i tempi ma la vedo dura, buona lettura, aspetto come sempre le vostre considerazioni e commenti, buona lettura.

Capitolo 50


Quello che era successo con Roberta diventò uno spartiacque tra due periodi estremamente differenti della mia vita, l'amore che avevo provato per lei mi aveva cambiato in meglio, tirando fuori il mio lato sentimentale, spezzarmi il cuore in quel modo mi fece svoltare verso quello più oscuro del mio animo, quello immediatamente susseguente fu caratterizzato dalla totale follia, la cosiddetta "vida loca", cominciai a bere parecchio, andai a letto con tutte le ragazze che mi capitavano a tiro, Giulia, la tipa che mi aveva cercato quando mi lasciai la prima volta con Roberta, diventò la mia compagna di giochi preferita, la scopai in mille modi diversi, perfino insieme ad un amico ad una festa, non vado molto fiero di quello che arrivai a fare nei mesi successivi. L'unica cosa mi teneva ancorato alla realtà era il lavoro, mi dedicai parecchio alla carriera diventando in poco tempo il braccio destro del direttore, cominciai a guadagnare maggiore credibilità nell'ambiente ed i ricavi personali crebbero di conseguenza, una specie di Dr. Jekyll e Mr. Hyde; sul lavoro diligente e preciso, nella vita extra lavorativa follia pura e sregolatezza. Simona si godeva questo mio secondo lato lasciandomi la libertà che pretendevo, uscivo spesso senza di lei, mi aspettava a casa e quando tornavo facevamo sesso, sempre in maniera forte e decisa, diceva che ero diventato esattamente come voleva lei.
Una sera tornai a casa con una tizia conosciuta in un locale, eravamo entrambi ubriachi, Simona sentì la porta aprirsi e mi venne incontro, quando ci vide sul divano mentre ci baciavamo disse:
- "Scusate ragazzi, posso unirmi a voi?”.
La tipa restò sbigottita e chiese:
- "E lei chi è?”;
- "La mia ragazza, ma non ci sono problemi per noi...”;
- "Per me si, siete due maiali!!!”.
Scappò via e scopammo sul divano, la sua perversione era totalmente appagata dal mio stato d'animo.
Smisi di giocare a calcio, in fin dei conti la vita che conducevo non mi permetteva di essere in forma per farlo a livelli accettabili e ben presto persi interesse anche in quella che era sempre stata la mia passione.
Marco fu la persona che mi restò maggiormente vicino in quel periodo, la sua amicizia si rivelò per l'ennesima volta sincera e disinteressata, corse spesso il mio aiuto nel momento dl bisogno, arrivando anche a discutere con Sabrina in quanto non approvava minimamente la mia dissolutezza e pretendeva che mi lasciasse affondare.
Nel periodo natalizio, complici i 15 giorni di ferie che mi concesse il mio direttore, organizzammo con Simona e Paolo un viaggio di dodici giorni alle Maldive, pagato da loro naturalmente, partimmo il 20 di dicembre. Diversamente dal viaggio precedente pretesi di avere una camera singola, mentre loro due si accomodarono una matrimoniale, l'obiettivo era di agganciare una ragazza per fare sesso a tre con Simona. All'aeroporto in Italia feci conoscenza con due ragazze che stavano viaggiano sole, una delle due, Alessia, era bellissima, rossa di capelli con gli occhi verdi, carnagione chiara ed un sorriso che fece immediatamente colpo su di me, era alta quanto me, pallavolista come Roberta, simpaticissima e con un corpo che definire spettacolare sarebbe riduttivo. Chiacchierammo parecchio prima di imbarcarci, le dissi che Simona era mia sorella e Paolo suo marito, viaggiavano sole perchè entrambe single da poco, si creò immediatamente feeling tra di noi, era di Milano, quindi nemmeno tanto distante da dove abitavo io. Trascorremmo il viaggio a conoscerci meglio, avrebbe soggiornato nel nostro stesso villaggio e quando arrivammo a destinazione eravamo già in confidenza. Veniva da un rapporto di due anni e si era lasciata perchè lui la tradiva, mi piaceva molto, il suo carattere timido e riservato mi trasmetteva tenerezza, arrossiva sovente, era intelligente, studiava architettura come Roberta, un destino per me conoscere ragazze con la stesse passioni ed interessi.
Simona mi aveva lasciato fare, pensando che stessi abbordando Alessia per lo scopo che ci eravamo prefissi, quando le dissi che non era mia intenzione coinvolgerla si infuriò, litigammo e la mandai a quel paese.
La prima sera la passai con Alessia e Giorgia, la sua amica, decisamente meno carina di lei ma simpaticissima, Simona e Paolo restarono in disparte.
Mi piaceva quella ragazza, era visibilmente attratta da me ma non non ci avvicinavamo abbastanza, la sua timidezza non mi permetteva di fare un ulteriore passo avanti.
Quando rientrai nel mio appartamento erano le 2 del mattino, poco dopo bussarono alla porta, chiesi chi era, era Simona che voleva parlare con me, appena aprii la porta mi saltò al collo piangendo:
- "Ti prego Gianluca perdonami, non voglio più litigare con te...”;
- "Simona, sono libero di fare quello che voglio lo sai, non voglio che tu pretenda niente da me, faccio quello desidero ok?”;
- "Lo so tesoro, scusami, sono stata una stupida, è andato tutto bene con la tipa poi?”;
- "Non ne voglio parlare con te Simona, se ti sta bene è così, altrimenti puoi tornare da tuo marito!”;
- "Come vuoi tesoro, adesso però facciamo l'amore ti prego...”.
Ci baciammo con molta passione, aver flirtato tutta la sera con Alessia senza concludere niente mi aveva eccitato moltissimo, chi meglio di Simona poteva farmi sfogare. La alzai di peso facendola appoggiare contro il muro della mia stanza, indossava unicamente una vestaglia e l'intimo, gliela slacciai facendola cadere a terra, le sue gambe attorno ai miei fianchi le permettevano di poter usare le mani, immediatamente scese a frugare nei miei slip, cominciai baciandole il collo, le feci uscire un seno succhiandolo avidamente, scostai il perizoma, lei lo accompagnò dentro di se e cominciai a scoparla con forza, la sua schiena sbatteva contro la parete ma non si lamentava delle veemenza con la quale la stavo penetrando. Ebbe un orgasmo poco dopo, le sue unghie affondarono con forza nelle mie chiappe per poi scorrere lungo la schiena, si fece scivolare a terra inginocchiandosi davanti a me, leccò i piedi mentre ansimava, la guardavo dedicarsi alle mie estremità con eccitazione, si era fermata nel momento in cui stavo provando molto piacere, la volevo scopare di nuovo e la sua pausa non mi era piaciuta, la feci alzare, la girai di schiena facendole appoggiare il busto sul tavolino che c'era in mezzo alla stanza, era un po basso e piegandosi il suo meraviglioso culo era all'altezza giusta, la inculai senza il minimo riguardo cominciando a scoparla fortissimo, si lamentava per il dolore ma mi chiedeva di non fermarmi. Poco dopo alzai una gamba appoggiando il piede sul tavolino, la presi per i fianchi tirandola con forza verso di me ad ogni affondo, prese il mio piede avvicinandoselo alla bocca e cominciò a leccarmelo, era stravolta, venni dentro di lei mentre stava avendo un altro orgasmo, le sue gambe tremarono, lo lasciai dentro facendolo ruotare, nel frattempo ansimava e continuava a baciarmi e leccarmi i piedi, quando lo tirai fuori si fiondò immediatamente a ripulirmelo.
Eravamo entrambi esausti e dopo esserci fatti la doccia mi chiese di poter dormire con me, il letto era abbastanza grande ed acconsentii.
La mattina successiva qualcuno bussò alla mia porta, mi alzai assonnato e chiesi chi fosse, era Alessia, mi ero scordato che ci eravamo accordati per una corsa insieme:
- "Non ti ho visto arrivare dove ci eravamo accordati e sono venuta da te, sei pronto?”.
Feci segno a Simona di andare in bagno, intanto presi tempo:
- "Scusa ma non mi è suonata la sveglia, indosso qualcosa e ti apro...”;
- "Ok, fai pure con calma.”.
Indossai un paio di pantaloncini corti ed aprii la porta:
- "Scusami tanto Alessia, mi cambio ed andiamo, entra...”;
- "Non ti sembra di esagerare invitandomi ad entrare in camera tua?”;
- "Mi dispiace farti aspettare fuori, però se preferisci...”;
- "Stavo scherzando, spero di potermi fidare, non mi salterai addosso spero.”;
- "Dipende...”.
Mi sorrise in maniera intrigante, arrossì vistosamente ed entrò tenendo gli occhi bassi.
- "Scusa per il casino...”;
- "Che bella la tua camera, la nostra è molto più piccola e siamo in due, hai fatto la lotta nel letto stanotte?”;
- "Devo aver sognato te e mi sono agitato...”;
- "Che stupido, se avessi sognato me deve essere stato movimentato come incontro a giudicare da come l'hai ridotto...”;
- "Se avessi sognato te sarebbe stato un bellissimo sogno...”.
Mi sorrise nuovamente arrossendo, mi hanno sempre fatto impazzire le ragazze timide, mi avvicinai e senza dire niente misi un braccio attorno ai suoi fianchi tirandola a me, avevo il cazzo durissimo e lo sentii premere contro di lei, mi guardò con i suoi meravigliosi occhioni e mi sorrise nuovamente, ci baciammo in maniera dolce, mi abbracciò stretto a se mentre le sue mani si infilarono sotto la mia maglietta graffiandomi leggermente la schiena, cercai di fare lo stesso anch'io ma si fermò ed allontanandosi leggermente sussurrò:
- "Vai a cambiarti Gianluca...”;
- "Ho fatto qualcosa di sbagliato?”;
- "Non hai fatto niente di male, sono io che non sono ancora pronta ad andare oltre, ti chiedo scusa, anzi ti aspetto fuori ok?”;
- "Ok, faccio in un attimo...”.
Uscì dalla porta guardandomi intensamente, mi faceva impazzire quella ragazza, Simona uscì ridendo dal bagno:
- "Te l'ha fatta solo annusare la tipa, avrai il cazzo che ti esplode nelle mutande, se vuoi te lo faccio sfogare io.”;
- "Sono cazzi suoi se non se la sente, non tutte sono troie come te, adesso mi cambio e vado a correre, farò finta di chiudere la porta a chiave, aspetta che ci siamo allontanati e poi mettila sotto la fioriera qui davanti, guai a te se ti fai vedere capito?”;
- "Ok, scusa, non te la prendere stavo scherzando.”.
Mi cambiai velocemente ed uscii raggiungendo Alessia senza aggiungere altro, raggiungendola poco dopo, quando mi vide era visibilmente scossa:
- "Scusami per prima Gianluca, sono un po stupida lo so...”;
- "Non sei stupida, sei così dolce, hanno un sapore buonissimo le tue labbra...”;
- "Anche le tue sai?”.
Mi prese per mano e cominciammo a correre, il posto era incantevole, la giornata calda ma non afosa, lei bellissima, in forma e davvero molto rapida, non giocando più a calcio avevo rallentato gli allenamenti ed onestamente facevo fatica a tenere il suo ritmo ma cercai di non farglielo notare. Rallentammo il ritmo dopo una buona mezz'ora per fortuna, concedendoci una pausa, il top bianco che indossava era sudato e si vedevano le aureole dei suoi seni ed i capezzoli, notò che la stavo guardando e sorrise, si avvicinò e mi baciò, senza dire una parola, questa volta in maniera più decisa ed intensa, poi senza aggiungere altro mi riprese per mano e ricominciammo a correre.
Terminammo dopo un'altra mezz'oretta fermandoci davanti alla sua camera, dopo aver ripreso fiato mi disse:
- "E' stato un bell'allenamento, grazie, lo rifacciamo domani?”;
- "Non so se lo reggo tutti i giorni, sei molto in forma, io sono un po appannato da quando ho smesso di giocare a calcio, magari facciamo a giorni alterni ok?”;
- "Non credo che hai avuto tutte queste difficoltà, sei parecchio in forma anche tu, direi una gran bella forma...”.
Arrossi vistosamente, poi aggiunse:
- "Ci vediamo dopo in spiaggia ok?”.
Ci salutammo con un bacetto sulle labbra, eravamo entrambi sudatissimi, prima di chiudere la porta mi lanciò uno sguardo così intenso che mi restò impresso nella mente, ero convinto mi desiderasse ma non volesse cedere alla tentazione e lasciarsi andare fino in fondo.
Le mie previsioni erano prossime ad avverarsi, passammo la giornata insieme io e lei soli, nel pomeriggio, mentre eravamo in spiaggia a chiacchierare fece il passo decisivo che aspettavo, avevo deciso di non forzarle la mano, la tensione era salita così tanto che cedette di schianto, si alzò dal lettino con fare deciso, mi guardò negli occhi con molta passione, avevo lo schienale sollevato quasi ad esser seduto, si sedette su di me baciandomi con estrema passione, d'istinto strinsi con le mani il suo sedere e lei spinse con il bacino per sentire la mia eccitazione, era durissimo, senza preoccuparsi delle persone intorno a noi cominciò a ruotare il bacino per sentirlo meglio, mi sorprese molto la sua iniziativa. Ci baciammo a lungo, mi prendeva con decisione dietro la nuca senza lasciarmi respirare, un bacio travolgente, passionale, deciso, esattamente come piace a me. Sollevò la schiena dopo qualche minuto, spostò i capelli che le erano scesi sul viso e si morse il labbro inferiore in maniera sensualissima, sentivo la sua figa sul mio cazzo, la guardai ed esclamai:
- "Wow...”.
Sorrise, arrossì vistosamente e poi rispose:
- "Non ce la facevo più...”;
- "Anch'io Alessia, non aspettavo altro sai?”;
- "Lo so...devi solo darmi tempo, sono sincera Gianluca, mi piaci molto, moltissimo, però ho bisogno di tempo, spero che questo non ti allontani da me...”;
- "Non credo proprio, adesso che mi hai baciato in questo modo non ti lascio di certo scappare...”.
Arrossì nuovamente e scese dal lettino, guardò il mio cazzo duro sotto al costume, sorrise e mi baciò delicatamente sulle labbra, poi tornò a sedersi sul suo, la guardai senza dire una parola, quella ragazza mi piaceva un sacco ed il fatto che non si concedesse faceva aumentare il mio desiderio di averla.
Tornammo in camera verso le 18,00 dandoci appuntamento per la cena, appena entrato sentii bussare alla porta, era Simona:
- "Ti sei divertito oggi?”;
- "Si molto e tu?”;
- "Queste vacanze sono uno schifo, mi manchi durante la giornata, Paolo è una noia mortale, oggi un tizio in spiaggia mi ha abbordata, carino, giovane e si intravvedeva dal costume che è messo molto bene... ”;
- "Bene, scopatelo allora, così ti divertirai.”;
- "Non mi frega niente di lui, voglio te...”;
- "Sai che mi puoi avere quando vuoi, provane un altro, magari è più bravo di me.”;
- "Mi stai praticamente buttando nel letto di un altro, non ti frega niente di me vero?”;
- "Non è così lo sai, semplicemente ho altre mire in questo momento...”;
- "Anche volendo non potrei comunque, mi è venuto il ciclo.”;
- "Che problema c'è scusa, hai gusti che ti portano ad ovviare a questo problema...”;
- "Il mio culetto è solo tuo lo sai...”;
- "Te lo ricordi? Bene, volevo metterti alla prova.”;
- "Io sono solo tua Gianluca, per me è sempre così...”.
Si avvicinò baciandomi con estrema passione, la sua mano scivolò sul mio cazzo, avevo voglia, ero eccitato a mille per Alessia, la desideravo ma non la potevo avere, decisi che dovevo sfogarmi, sollevai di peso Simona buttandola con la faccia contro il muro, le presi i polsi e le feci alzare le braccia, spostai il costume di lato e la inculai senza la minima esitazione, sorrideva con la faccia al muro e gemeva di piacere, stava avendo quello che voleva, non durai moltissimo, dopo qualche minuto la feci inginocchiare e mi segai sul suo viso schizzandola abbondantemente, si ripulì con cura ingoiando tutto come suo solito, poi mentre stava ancora leccando disse:
- "Eri eccitatissimo...”;
- "Già...”;
- "Merito di Alessia oppure mio?”;
- "Merito di entrambe.”;
- "Capisco...”.
Mi congedai da lei e mi preparai per la serata, volevo essere al meglio per la cena con Alessia. Ci eravamo dati appuntamento di fronte alla sua camera per le 20,30, la aspettai seduto sul bordo di una fontana, la porta si aprì poco dopo, quando la vidi restai a bocca aperta, era bellissima, solitamente non si vestiva in maniera vistosa, sempre molto sobria e casual, quella sera invece indossava un abitino nero molto sexy, fasciava il suo meraviglioso corpo fino ai fianchi, per poi allargarsi leggermente nella parte inferiore, cortissimo, una generosa scollatura lasciava intravvedere i suoi seni, era senza calze e con paio di sandali aperti neri, i capelli sciolti sulle spalle ed il viso poco truccato, si avvicinò con passo sicuro e sensuale guardandomi sorridendo, credo che il mio viso lasciasse trasparire tutta la mia ammirazione nei suoi confronti, mi alzai andandole incontro e quando fummo abbastanza vicini dissi:
- "Quanto sei bella...”;
- "Adulatore...”;
- "Dico quello che penso Alessia, sempre, sei bellissima...”.
Mi sorrise e mi baciò dolcemente, aveva un profumo che mi faceva impazzire, non glielo avevo mai sentito addosso, le annusai il collo, notai la pelle d'oca sulle sue braccia, ebbe un fremito e si allontanò leggermente.
- "Mi fai tremare così...”;
- "Profumi di buono...”;
- "Ti piace?”;
- "Moltissimo, non te lo avevo mai sentito addosso.”;
- "Me lo ha prestato Giorgia, ha detto che ti sarebbe piaciuto, aveva ragione allora.”;
- "In effetti mi piace molto, così come mi piaci tu...”;
- "Ha detto anche che dovrei lasciarmi andare con te, però non capisco perchè te lo sto confidando...”;
- "Dimmelo tu...”;
- "Forse perchè lo desidero...ti desidero...”.
Arrossì vistosamente e si mise una mano davanti alla bocca:
- "Ma cosa sto dicendo?”;
- "Stai dicendo quello che pensi spero...";
- "Beh...si, lo penso anch'io...”.
Senza aggiungere altro mi avvicinai maggiormente, feci passare un braccio attorno alla sua vita tirandola con forza verso me e la baciai con passione, accettò volentieri il gesto assecondandomi, quel bacio fu travolgente, intenso, sensualissimo, le sue braccia mi stringevano forte, le nostre lingue si intrecciavano una all'altra, scesi con una mano sul suo sedere stringendoglielo forte, era duro come il marmo, mi prese per la nuca, si staccò baciandomi il collo ed ansimando sul mio orecchio sussurrò:
- "Questo si che è un bacio...”;
- "Concordo, ne voglio un altro però...”.
Mi guardò negli occhi, luccicavano come due fanali nella notte, ci baciammo nuovamente, poi mi prese per mano ed andammo al ristorante. Passammo la serata a chiacchierare, era intelligente e spiritosa, si stava sciogliendo ed il suo imbarazzo lasciava spazio al suo modo di essere, era piacevole parlare con lei dei più svariati argomenti, notai Simona che mi guardava ed il volto era visibilmente infastidito, era nervosa, come suo solito si stava sfogando con Paolo apostrofandolo in continuazione.
Dopo cena andammo a farci una passeggiata intorno al villaggio, la desideravo ed anche lei sapevo altrettanto, però avevo paura di perderla forzandole la mano, mi aveva chiesto tempo, non ne avevamo moltissimo, la vacanza non era poi così lunga, mentre eravamo seduti su un muretto ad ammirare il mare, ci guardammo entrambi negli occhi e senza aggiungere altro ci baciammo appassionatamente, a lungo e molto intensamente. Poco dopo istintivamente infilai una mano sotto la sua gonna accarezzandole le cosce, erano lisce e sode, assecondò il mio gesti aprendole arrivai alla sua figa, aveva le mutandine fradice, sentivo che i suoi umori avevano intriso il tessuto così tanto da renderlo praticamente zuppo, allungò una mano e mi strinse forte il cazzo dopo averlo accarezzato in tutta la sua lunghezza, la volevo, la desideravo moltissimo, scostai il sottile tratto di stoffa che la copriva e passai le dita in mezzo alle sue grandi labbra, gemette immediatamente slacciandomi la zip dei jeans, infilai un dito, colava talmente tanto che dopo pochi movimenti avevo la mano così tanto bagnata che sentivo colare umori. La masturbai a lungo, mi tirò fuori il cazzo dalla patta e me lo segò per tutto il tempo, ebbe un orgasmo poco dopo, mi afferrò fortissimo per il collo baciandomi ed ansimando, poi si abbassò e me lo prese in bocca con estrema voracità, le sue labbra erano bollenti, insalivava l'asta in maniera straordinaria, ci sapeva fare davvero, la guardai mentre lo succhiava e le dissi:
- "Alessia ti voglio...”;
- "Questo è il massimo che mi sento di fare, accontentati...”.
Cominciò a succhiarlo e segarlo in maniera velocissima, voleva farmi evidentemente venire in fretta, in quel momento non c'era nessuno ma il rischio che arrivasse qualcuno era alto, poco dopo la avvisai che ero al limite, lo tolse dalla bocca continuando a segarmelo, sborrai moltissimo, mi guardò negli occhi, poi si alzò e sussurrò:
- "Scusa se non sono andata oltre, già ho fatto più di quello che credevo, spero che non ti sei arrabbiato...”;
- "Perchè dovrei? Sei stata grande...”;
- "Non per vantarmi ma so fare molto meglio, devi solo darmi tempo, ti desidero tanto anch'io Gianluca ma qualcosa mi blocca, penserai che sono una stupida ma non riesco a lasciarmi andare, spero tu lo capisca...”;
- "Tranquilla, non devi giustificarti...”;
- "Mi piaci tanto Gianluca, paradossalmente è questo che mi blocca maggiormente, ho paura di prendere un'altra fregatura, di restare nuovamente scottata, perdona la sincerità...”;
- "Apprezzo le persone sincere, mi piaci molto anche te Alessia, non devi preoccuparti, non voglio ne illuderti ne costringerti a fare niente che non ti senti, lasciamo che le cose vadano per la loro strada, non abitiamo molto distanti, potremmo continuare a vederci anche quando saremo rientrati, godiamoci questi giorni insieme ok, senza programmare niente.”;
- "Sono d'accordo, grazie della comprensione.”.
Ci baciammo ancora a lungo, mi piaceva moltissimo quella ragazza, mi stava pian piano facendo tornare una persona maggiormente equilibrata, stavo proprio bene con lei.

Continua...
 
P

peppegiuit

Guest
Bel ritorno jojojo:ave::ave::ave:dalla descrizione particolareggiata che hai fatto di Alessia mi immagino una Phicona da chilo(nel senso di figa imperiale):sega::sega::sega::madsaw::madsaw::asdevil::fiufiu:bellissimo capitolo...Grazie di:h3::h3::h3::h3::h3:
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,694
Punteggio reazione
4,479
Punti
119
Bel ritorno jojojo:ave::ave::ave:dalla descrizione particolareggiata che hai fatto di Alessia mi immagino una Phicona da chilo(nel senso di figa imperiale):sega::sega::sega::madsaw::madsaw::asdevil::fiufiu:bellissimo capitolo...Grazie di:h3::h3::h3::h3::h3:

Grazie amico, in effetti era di una bellezza rara, poi era fondamentalmente timida, io adoro le donne che arrossiscono e si imbarazzano, mi fanno ancora più sangue, soprattutto quando poi si lasciano andare e si dimostrano straordinariamente passionali...
 

dumdy

"Level 3"
Élite Fase 1
Messaggi
7,992
Punteggio reazione
428
Punti
89
Finalmente....ora non perdiamoci in chiacchiere....che la scopata con Alessia sarà da oscar e non devono passare mesi :p :p
 

sormarco

"Level 7"
Messaggi
12,979
Punteggio reazione
7,766
Punti
124
Posizione
taranto
Come al solito un altro capitolo della storia della tua vita fantastica, mi è piaciuta la parte dove hai parlato del sostegno avuto da marco, è quello che deve fare un amico vero e sinceramente mi ci sono visto.
Per quel che riguarda il tuo comportamento dopo Roberta, c'era da prevederlo .
Beh comunque aspettiamo il seguito pallavvolistico.
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,694
Punteggio reazione
4,479
Punti
119
Come al solito un altro capitolo della storia della tua vita fantastica, mi è piaciuta la parte dove hai parlato del sostegno avuto da marco, è quello che deve fare un amico vero e sinceramente mi ci sono visto.
Per quel che riguarda il tuo comportamento dopo Roberta, c'era da prevederlo .
Beh comunque aspettiamo il seguito pallavvolistico.

Grazie mille amico, in effetti Marco si è dimostrato nuovamente un vero amico, sapessi le volte che mi è venuto a recuperare...
 

raf81

"Level 3"
Messaggi
1,635
Punteggio reazione
413
Punti
84
Ottimo capitolo. Non ricordo chi e' sabrina? E questo marco voleva che ti lasciasse affondare.. Mi sa' che ho capito male..
 

redig

"Level 3"
Messaggi
941
Punteggio reazione
250
Punti
69
Grandissimo @jojojos !Io continuo a pubblicare il tuo capolavoro.
Se non vedete più l'allegato sotto cercate l'ultima versione nelle ultime pagine
 
Ultima modifica:
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,694
Punteggio reazione
4,479
Punti
119
Ottimo capitolo. Non ricordo chi e' sabrina? E questo marco voleva che ti lasciasse affondare.. Mi sa' che ho capito male..

Sabrina era la ragazza di Marco, lui era il mio migliore amico e mi ha sempre aiutato, soprattutto in quel periodo, non mi voleva assolutamente lasciar affondare, anzi.

Grandissimo jojojos! Io continuo a pubblicare il tuo capolavoro.
Se non vedete più l'allegato sotto cercate l'ultima versione nelle ultime pagine

Grazie mille a te amico.
 

redig

"Level 3"
Messaggi
941
Punteggio reazione
250
Punti
69
Finalmente mi sono messo in pari con la lettura. Bravissimo jojojos, bellissimi gli ultimi capitoli. La storia di Roberta mi ha veramente colpito.
 
OP
jojojos

jojojos

"Level 6"
Élite Fase 1
Messaggi
7,694
Punteggio reazione
4,479
Punti
119
Finalmente ce l'ho fatta, con sempre maggior ritardo ma spero che non vi siate stufati di aspettare, buona lettura e come al solito aspetto pareri, commenti e domande.

Capitolo 51


Quella sera rientrai in camera tardissimo, feci fatica ad addormentarmi, ripensavo ad Alessia, ero ancora talmente eccitato che fu difficile rilassarmi.
Dimenticai di puntare la sveglia, mi svegliò Simona bussando alla porta, mi alzai e la feci entrare, era bellissima, indossava il costume da bagno ed un vestitino leggerissimo e trasparente, appena entrata di volò letteralmente al collo baciandomi, la rifiutai:
- "Sono in ritardo Simona, devo fare colazione con Alessia...”;
- "Non hai tempo per me? Facciamo in fretta dai...”;
- "No davvero, non mi piace arrivare in ritardo...”;
- "Ho voglia di te Gianluca, mi stai trascurando...”;
- "Verranno tempi migliori Simona...forse.”;
- "Ti sei stufato di me, ammettilo...”;
- "Senti, devo andare, ne parliamo un'altra volta.”.
In quel momento sentii bussare alla porta, era Alessia:
- "Hey dormiglione ci sei??”.
Feci un cenno a Simona di andarsene, aprii la porta e la invitai ad uscire:
- "Ci vediamo in spiaggia sorellina, a dopo.” - appena uscì dalla camera invitai Alessia ad entrare - "Scusami ma non mi è suonata la sveglia, se non veniva Simona sarei ancora a letto".
Sorrise e mi baciò dolcemente, poi si sedette sul letto e disse:
- "Fai la doccia al mattino di solito?”;
- "Di solito prima di dormire, la mattino raramente, perchè?”;
- "Curiosità...quindi ti vesti ed andiamo?”;
- "Se mi dai due minuti sono pronto, il tempo di lavarmi faccia e denti ed arrivo.”;
- "Ti aspetto qui se non ti dispiace...”;
- "Figurati, vado in bagno a cambiarmi allora...”;
- "Ti vergogni a spogliarti davanti a me?”;
- "Assolutamente no...”.
Andai a lavarmi i denti, lasciai la porta del bagno aperta, nel corridoio c'era uno specchio e dalla mia posizione potevo vederla, notai con estremo stupore che aveva le gambe aperte e si era infilata una mano sotto il gonnellino, si stava toccando, era evidente che provasse piacere perchè la vedevo mordicchiarsi il labbro...si stava masturbando sul mio letto, mi diventò così duro che lo sentivo scoppiare nelle mutande. La osservai per alcuni minuti, non accennava a smettere, anzi aumentò il ritmo, ogni tanto chiudeva e stringeva le gambe, quasi come stesse provando parecchio piacere...si leccava le labbra e guardava in direzione del corridoio, mi sfilai la maglietta restando in mutande, tolsi le ciabatte e silenziosamente uscii dal bagno, quando mi vide tolse la mano da in mezzo alle sue gambe ed arrossì vistosamente, avevo il cazzo durissimo, il suo sguardo cadde proprio li, sollevò lentamente gli occhi e mentre mi avvicinavo a lei dissi:
- "Perchè ti sei fermata?”;
- "Mi stavi guardando?”;
- "Si...”.
Mi fermai davanti a lei, sorrise, mi accarezzò la pancia ed i fianchi con le unghie...i suoi occhi erano luccicanti...avevo il respiro affannato, le accarezzai il viso, assecondò il mio gesto chiudendo gli occhi, mi sfilò gli slip guardandomi fisso negli occhi, li fece cadere a terra, li scalciai via, aprì leggermente la bocca e leccò la punta, fece girare la lingua attorno alla cappella, lo prese in bocca lentamente arrivando fino in fondo, la spinsi leggermente tenendola giù, poi la lasciai fare da sola, socchiuse la bocca e stringendo con le labbra percorse più volte l'asta insalivandola abbondantemente, stavo impazzendo, la desideravo troppo, cominciò un pompino straordinariamente sensuale, lento e delicato, infine mi guardò e sussurrò:
- "Voglio far l'amore con te Gianluca...adesso...”;
- "Non aspettavo altro Alessia...”;
- "Lo so...sono pronta adesso...”.
La feci coricare pancia in su sul letto, delicatamente le sfilai il vestitino, slacciai il reggiseno e sfilai le mutandine del costume, era li, nuda davanti ai miei occhi, sentivo le vene del cazzo pulsare come poche altre volte mi era successo...stavo quasi per scoppiare, senza averla ancora penetrata, il pompino era stato meraviglioso ma non abbastanza per il mio standard, mi coricai su di lei baciandola, mi stringeva con le gambe e mi abbracciava forte, avevo il cervello in panne...quella ragazza mi piaceva davvero tantissimo. Ci baciammo a lungo, leccai il suo lungo collo, i lobi delle orecchie, gemeva eccitata e sentivo il suo desiderio nei suoi sospiri, scesi sui seni, erano sodi e perfetti, i capezzoli inturgiditi, era finalmente convinta di lasciarsi andare e la volevo mia. Leccai e succhiai i capezzoli, accarezzandole i seni, mi accarezzava i capelli e gemeva in continuazione, scesi sul ventre, ebbe un fremito, vidi la pelle d'oca ovunque, scesi evitando di arrivare alla sua profumata figa, leccai il linguine, restai stupito nel vedere quanto stesse colando, aveva le cosce fradice, si passò un dito sul clitoride e la guardai mentre se lo portava alla bocca succhiandolo, leccai le sue cosce, i suoi umori erano dolci, la guardai, mi sorrise con le guance arrossate e sussurrò:
- "Lo vedi quanto colo per te...mi fai questo effetto...”;
- "Sei meravigliosa...”.
Leccai il clitoride delicatamente, ebbe un sussulto, il ventre si contrasse e si cominciò a toccare i seni con entrambe le mani, inarcò la schiena e poi sprofondò di colpo sul materasso gemendo, passai la lingua in mezzo alle sue grandi labbra, avevo la bocca piena dei suoi umori, sussurrai:
- "Ma quanto sei bagnata?”;
- "Da morire, sto impazzendo Gianluca scusami...”.
- "Scusa di cosa? Non ne sprecherò una goccia tranquilla...”.
Leccai a lungo la sua meravigliosa fighettina, gemeva fortissimo, parlava in continuazione dicendo che le piaceva, di non fermarmi, che la facevo impazzire, non immaginavo fosse così "rumorosa", invece era un fiume in piena, si muoveva tantissimo, facevo quasi fatica tenerla ferma, continuava a bagnarsi senza sosta, quando infilai un dito dentro ebbe un orgasmo, le gambe le tremarono, il ventre si contrasse ed inarcando la schiena mi tirò verso di lei, mi sollevò la testa invitandomi a coricarmi suo corpo, mi baciò appassionatamente e poi mi disse:
- "Ti prego Gianluca scopami!”.
Mi fece coricare sulla schiena, mi cavalcò, si mise seduta su di me con i piedi sul materasso, sollevò leggermente il culo e si penetrò con estrema decisione, lo fece scendere fino in fondo ruotando il bacino, poi cominciò a cavalcarmi in maniera straordinariamente vigorosa, la ragazza timida e dolce che era stata fino a pochi minuti fa si era trasformata in una furia, appoggiò le mani sulle mie gambe, inarcò la schiena saltando come una puledra impazzita sul mio cazzo, la guardavo stupito e favorevolmente sorpreso da così tanta foga, le stimolavo il clitoride, sembrava in trance, non accennava a diminuire il ritmo, dopo pochi minuti sentii che stavo per scoppiare, la feci scendere e mettere a pancia in giù, le baciai la schiena, il sedere, leccai il suo buco del culo, era stretto, secondo me non era stato mai usato, fece scivolare le ginocchia sotto il suo ventre e si mise a pecorina, la feci indietreggiare fino al limite del letto, mi piazzai in piedi dietro di lei e la penetrai, la presi per i fianchi e cominciai a scoparla forte, molto forte, si stimolava il clitoride con una mano, dopo pochi affondi ebbe un altro orgasmo, si girò verso di me con il viso guardandomi stravolta, ero al limite anch'io, lo estrassi e schizzai in maniera abbondantissima, arrivai a sporcarle i capelli, aveva la schiena completamente ricoperta del mio sperma, appoggiai un piede sul letto e lo avvicinai alla sua bocca, lo leccò e succhiò ripulendolo, poi mi buttò con la schiena sul letto e si coricò su di me baciandomi, avevamo entrambi il fiatone ma appagati e felici.
- "E' stato fantastico Gianluca, credo che mi sto innamorando di te, ti sembrerà stupido, ci conosciamo da così poco...”;
- "Non è stupido Alessia...”;
- "E' stupido invece, non so nemmeno chi sei, ma mi piaci così tanto...”;
- "Sono un ragazzo che ti piace e che ti desidera, sei così dolce...”;
- "Sono fatta così, mi innamoro facilmente io, scusami...”.
Continuammo a baciarci, sentirmi dire quelle parole mi fece tornare in mente Roberta, la dolcezza con quale me lo diceva era la stessa, avevo il cervello in fiamme, mi sentivo bene ma anche soffocare, una sensazione strana da descrivere.
Eravamo sporchi e sudati, andò a farsi la doccia, mentre si rivestiva la feci anch'io e poi andammo in spiaggia, incontrammo Giorgia, la sua amica, con un gruppo di ragazzi che stavano giocando a beach volley, appena la vide ci corse incontro, guardò l'amica e sorridendo disse:
- "Era ora che arrivaste voi due, ma dove eravate finiti?”;
- "Scusa abbiamo fatto tardi, colpa di Gianluca che era ancora a letto.”;
- "Avete fatto sesso voi due ammettilo!”;
- "Ma cosa dici? Piantala stupida!”;
- "Siete due maiali voi due!”.
Si abbracciarono ridendo come matte, poi si avvicinò a me ed esclamò:
- "Ne aveva bisogno e da come sorride l'hai fatta proprio divertire, bravo!”.
Nei pressi c'era anche Simona, aveva assistito a tutta la scena e si allontanò arrabbiatissima con passo spedito, sparendo tra gli ombrelloni, passammo il resto della mattinata con gli altri e poi andammo a pranzo.
Dopo pranzo andammo in camera mia, durante il tragitto i nostri occhi si cercavano, sapevamo benissimo che non saremmo ci tornati per riposare, appena chiusa la porta la appiccai al muro, la spogliai completamente baciandola ovunque, le sollevai le braccia tenendogliele bloccate e la baciai con passione sul collo, sui seni, il suo corpo statuario era tutto un fremito, quando scesi a leccarla in mezzo alle cosce era così bagnata che un rigagnolo di umori scendeva sulle cosce, lo leccai fino ad arrivare alla sua figa grondante, quanto si bagnava quella ragazza...
Dopo averla leccata a lungo mi prese per i capelli e mi sollevò il viso, guardandomi eccitatissima sussurrò:
- "Scopami Gianluca!”.
Mi alzai, la sollevai facendole appoggiare la schiena al muro, con le gambe mi circondò i fianchi abbracciandomi, lo infilai dentro e cominciai a scoparla forte, molto forte, ogni affondo la faceva sbattere con violenza contro la parete ma non si lamentava, anzi gemeva e mi incitava a farlo più forte, pregando di non fermarmi. Presi fiato dopo qualche minuto, la appoggiai a terra, si inginocchiò immediatamente e lo prese in bocca, era bravissima, le sue calde labbra scorrevano sull'asta in maniera sensualissima, lo stringeva tra le labbra con la giusta forza per stimolarlo in modo particolare, penso sia stata una delle più brave nel farlo. Se lo sbatteva sul viso e lo faceva scorrere sulle guance accarezzandolo, i suoi magnifici occhi verdi luccicavano dall'eccitazione:
- "Quanto sei bella Alessia...".
Sorridendo lo riprese in bocca e continuò per qualche minuto, poi si alzò, mi prese per mano accompagnandomi sul letto, si inginocchiò sul materasso, si mise a pecorina e guardandomi sussurrò nuovamente:
- "Scopami Gianluca!”.
La presi per i fianchi e la penetrai, stavolta la scopavo piano, in modo lento e profondo, accompagnava ogni affondo spingendo con il culo verso di me, vedevo il suo buchetto dilatarsi leggermente, mi bagnai con la saliva un pollice e lo cominciai a passare attorno e lentamente infilai la prima falange, si bloccò stringendo un po le chiappe, si girò e mi disse:
- "Li no Gianluca...”.
Lo tolsi senza risponderle e ricominciai a scoparla, quella mossa non l'aveva chiaramente gradita, sentivo di averla infastidita, lo sfilai e mi coricai sul letto, invitandola a venire su di me, si sedette sul mio cazzo penetrandosi, mi guardò e disse:
- "Scusami ma non mi piace li, ok?”;
- "Tranquilla, scusami te...non volevo...”;
- "Stavo venendo, dovrai ricominciare adesso...”;
- "Scopati da sola...”;
- "Lo sto facendo, adesso paghi pegno!”.
Si allungò bloccandomi i polsi e sollevandomi le braccia, poi cominciò a danzare in maniera velocissima, dopo qualche minuto stavo scoppiando, lo intuì e ad alta voce disse:
- "Vienimi dentro Gianluca, sto godendo anch'io!”.
Sborrai dentro di lei e contemporaneamente ebbe l'orgasmo, non si fermò, sentivo il mio sperma colare mischiato ad i suoi abbondanti umori, era scatenata, non accennava a fermarsi, aveva il viso stravolto ma sorridente, la lasciai fare e quando si fermò sussurrò:
- "Adesso siamo pari.”.
Si coricò su di me e ci baciammo a lungo, senza dire una parola.
Dopo esserci fatti la doccia andammo in spiaggia, terminando la giornata insieme agli altri.
Quando andai in camera mia a prepararmi per la cena ricevetti l'ennesima visita di Simona, era scura in volto, sembrava avesse pianto, chiusi la porta e mi volò al collo baciandomi, la assecondai contraccambiando, appena scese con la mano sul mio cazzo la bloccai e le dissi:
- "Simona, no...”;
- "Gianluca ho bisogno di te...”;
- "Davvero Simona, non ne ho voglia adesso...”;
- "Eh già, adesso vuoi solo Alessia, io non conto più un cazzo!”;
- "Senti, dobbiamo prenderci una pausa, ho bisogno di una donna tutta mia Simona, non mi sta più bene questa situazione.”;
- "Quindi? Cosa vorresti dirmi?”;
- "Voglio dirti che è finita Simona...mi sono spiegato?”;
- "Quindi è bastato conoscere una troietta a caso e vuoi chiudere con me?”;
- "Prima cosa Alessia non è una troietta, seconda cosa la nostra storia è chiusa da tempo se non te ne sei accorta, basta Simona, discorso chiuso, ognuno per la sua strada ok?”.
Cercò di darmi una sberla ma le bloccai la mano, scoppiò a piangere, ho sempre odiato veder piangere una donna, mi abbracciò ed aggiunse:
- "Gianluca non posso rassegnarmi a perderti, io ti amo lo capisci?”;
- "Non è amore Simona, non può esserlo...”;
- "Non può esserlo per te...ti assicuro che io sono innamorata persa di te, dovrei odiarti per come ti sei comportato dopo aver perso Roberta, invece ti ho assecondato, ti ho accudito nel momento in cui ne avevi bisogno, cosa devo fare di più con te?”;
- "Tutto quello che hai fatto lo hai fatto anche per te stessa, non solo per me, non essere ipocrita, lo sappiamo entrambi che il nostro non è mai stato amore ma solo passione, perversione e sesso...”;
- "All'inizio si Gianluca, comunque sono d'accordo con te, prendiamoci una pausa, dopo questa vacanza tornerò a casa con Paolo, tu farai quello che vuoi e vediamo cosa succederà, ok?”;
- "Appena ritornati a casa libero l'appartamento e ti restituisco l'auto.”;
- "Quello no, è roba tua, non lasciare le tue cose, la nostra è solo una pausa giusto?”;
- "Non voglio essere un vostro mantenuto Simona, potete riprendervi tutto!”;
- "Non sei un mantenuto, dai ti prego, ripensaci su queste cose, non devi lasciare il nostro appartamento...ti prego.”;
- "Ne riparleremo, ora scusami ma devo prepararmi per andare a cena.".
Ci salutammo, era tornata più serena, almeno per il momento, quello più combattuto ero io, volevo prendermi una pausa da lei e coltivare quello stava nascendo con Alessia, però continuava a piacermi, staccarsi completamente non era il mio vero desiderio, mi sentivo comunque legato a lei, indipendentemente dal fatto che avessi i miei benefits era una donna alla quale risultava difficile rinunciare, ci avrei pensato, inoltre non avevo intenzione di tornare dai miei, mi ero abituato ad avere la mia intimità ed indipendenza, arrivai alla conclusione che mi sarei tenuto tutto, in fin dei conti non potevo sapere come sarebbe andata con Alessia e non volevo nemmeno separarmi del tutto da Simona.
Mi preparai ed andai a bussare alla porta di Alessia, incrociai Giorgia che stava andando verso la zona ristoranti con degli altri ragazzi:
- "Non è ancora pronta Alessia, era ancora davanti allo specchio, mi sa che farete tardi...”.
Mi incuriosì il modo in cui lo disse ma non ci feci caso più di tanto, la salutai ed arrivai alla porta della sua stanza poco dopo, bussai e sentii la sua voce che diceva:
- "Entra Gianluca, la porta è aperta...”.
Entrai e vidi un tavolino apparecchiato in mezzo alla loro stanza con due calici contenenti degli aperitivi ghiacciati e delle tartine, chiusi la porta alle mie spalle e chiesi:
- "Ma...cosa significa?”.
Uscì dal bagno Alessia con un completino intimo da mascella slogata; reggiseno di pizzo nero che sollevava i suoi seni in maniera davvero spettacolare, perizoma in coordinato sgambatissimo, autoreggenti a rete fine con riga dietro sostenute da un reggicalze in pizzo, sandali neri legati sulle caviglie ed una sottoveste trasparente lunga che lasciava intravvedere il tutto, capelli sciolti sulle spalle e trucco leggero, era visibilmente emozionata, un sorriso intimidito le illuminava il viso rendendola ancora più eccitante, le feci segno di farsi vedere meglio, fece un giro se stessa ed esclamai:
- "Ma quanto sei bella?”.
Arrossì vistosamente, il sangue mi ribolliva nelle vene, allungai una mano per farla venire verso di me, mi accomodai sulla sedia, la feci sedere sulle mie gambe e la baciai, sentivo il suo respiro carico di eccitazione ed il calore del suo magnifico corpo, respirai, le presi il viso tra le mani guardandola negli occhi, la accarezzai e quando arrivai sulla sua bocca mi baciò il dito, lo passai sulle sue labbra, le aprì leggermente leccandolo:
- "Gianluca...”;
- "Cosa?”;
- "Mi sono innamorata di te...”;
- "E' presto per dirlo...”;
- "Mi sono innamorata di te...perdutamente, piaciuta la sorpresa?”.
Non le risposi, non provavo ancora per lei quel sentimento e non volevo mentirle solo per scoparla, ero partito con il presupposto di rispettarla, la baciai nuovamente, un bacio lungo ed appassionato, notai su uno dei due letti dei foulard:
- "Mi prendi quei due foulard per cortesia?”;
- "Cosa te ne fai?”;
- "Voglio fare una cosa.”.
Si alzò e li andò a prendere, la guardai e le dissi:
- "Ti fidi di me?”;
- "Certo che mi fido di te...”.
La feci sedere nuovamente sulle mie ginocchia e le bendai gli occhi:
- "Ma cosa stai facendo?”;
- "Shh...lasciami fare...”.
Fatto quello la feci inginocchiare a terra, le sfilai la sottoveste, presi le sue braccia e gliele feci mettere dietro la schiena, legandole i polsi con l'altro foulard, notai subito che aveva aumentato il ritmo della respirazione, le girai intorno un paio di volte per farle sentire la mia presenza, senza farle capire esattamente cosa intendessi fare, poi mi misi a sedere, presi in mano il bicchiere con l'aperitivo bevendone qualche sorso, lei restava inginocchiata in attesa di un mio gesto, presi un cubetto di ghiaccio, lo succhiai e lo avvicinai alle sue labbra, fece un leggero scatto indietro con la testa, poi intuendo cosa fosse aprì leggermente la bocca, lo feci passare sulle labbra, tirò fuori la lingua e lo leccò, notai la pelle d'oca sulle sue braccia, si stava eccitando. Passai il cubetto sulle mie labbra e le avvicinai alla sua bocca, me le leccò, la baciai delicatamente, poi le feci passare un dito, lo prese in bocca succhiandolo e sussurrò:
- "Mi stai facendo impazzire...”;
- "Shh...lo so...”.
Feci colare delle gocce sul suo petto...poi le leccai, cominciò a gemere, le scostai i capelli e le baciai il collo:
- "Gianluca cosa mi stai facendo?”;
- "Shh...”;
- "Scusa, mi piace molto...”;
- "Shh...lo so...”.
Le slacciai il reggiseno, adesso la pelle d'oca comparve sulla schiena e sul suo meraviglioso culetto, passai il cubetto di ghiaccio attorno ai capezzoli, erano già turgidi ma quando sentì il freddo si alzarono ancor di più, adesso gemeva in maniera sempre maggiore, passai la lingua attorno, si leccava le labbra in continuazione, quel gioco la eccitava tantissimo, si percepiva benissimo, avvicinai il cubetto di ghiaccio nuovamente alla sua bocca e glielo infilai dentro, ormai era diventato piccolo, lo fece girare al suo interno e lo ingoiò poco dopo mentre ero passato a baciarle le spalle e la schiena.
- "Gianluca ti prego...”;
- "Ti prego cosa?”;
- "Liberami le mani voglio abbracciarti.”;
- "Shh...deciderò io quando potrai farlo...”;
- "Scusa...”;
- "Ti stai bagnando vero piccola?”;
- "Dai mi vergogno...”;
- "Tanto lo so che è così...”;
- "Si mi sto bagnando tantissimo lo ammetto, mi piace quello che stai facendo...”.
Le baciai a lungo le braccia, le spalle, il collo, succhiai i lobi delle sue orecchie, gemeva molto continuando a ripetere che le piaceva moltissimo quello che stavo facendo, era naturalmente predisposta a questo tipo di gioco, la vedevo coinvolta ed eccitata in maniera davvero profonda. Mi alzai in piedi e mi fermai davanti al suo viso, con il cazzo davanti alla sua bocca:
- "Gianluca dove sei?”;
- "Sono in piedi davanti a te, hai il mio cazzo davanti alla tua bocca Alessia...”.
Senza rispondere si avvicinò con la testa, sentendo che indossavo ancora i pantaloni cercò con le labbra di toccarlo, poi passò la lingua sul tessuto gemendo, quel gesto mi fece eccitare moltissimo, galvanizzato da questa cosa le dissi:
- "Lo vuoi Alessia?”;
- "Oh si, lo voglio in bocca...”;
- "Te lo dovrai guadagnare...”;
- "Cosa devo fare per averlo?”;
- "Devi chiedere per piacere...”;
- "Gianluca ti prego mettimelo in bocca...”.
Arrossì vistosamente, era imbarazzata ma eccitata nello stesso momento, slacciai lentamente la cintura, sentendone il rumore cominciò a leccarsi le labbra nervosamente, sbottonai i jeans e tirai giù la zip, mi sfilai le scarpe, i pantaloni e gli slip, rimettendomi davanti a lei ad avvicinando il cazzo alla sua bocca, appena percepì di averlo alla sua portata fece un gesto inaspettato che mi fece letteralmente ribollire il sangue nelle vene, si appoggiò con la guancia e strusciò il viso come una gattina quando fa le fusa, lo faceva con una dolcezza ed una sensualità mai viste, sorrise e lo leccò partendo dalla base, risalendo fino alla cappella più volte, poi si abbassò e prese in bocca le palle insalivandole:
- "Quanto sei dolce Alessia...ti piace vero?”;
- "Non so nemmeno cosa sto facendo Gianluca, mi hai fatto perdere la testa, non ho mai fatto una cosa del genere...”;
- "Perchè nessuno ti ha mai fatto provare queste sensazioni tesoro...”;
- "E' vero, ti prego dimmi che sono brava...”;
- "Oh si, per il momento sei stata brava ma te lo dirò alla fine se ti sei meritata di averlo...”;
- "Sarò brava te lo prometto...”.
Capii in quell'istante che la ragazzina dolce e timida che avevo conosciuto aveva innati istinti di sottomissione, in parte simili a Simona, solamente che suscitavano in me ancor più piacere nel dominarla.
- "Comincia a farmi vedere come usi bene la lingua...”;
- "Sarò bravissima vedrai...”.
Cominciò un pompino straordinario, lo aveva già fatto nei giorni precedenti ma quella volta era totalmente diverso, lo leccava e succhiava con dolcezza ma con una sensualità uniche, lo prendeva in gola fino in fondo senza nessun problema, insalivandolo per poi asciugarlo con una dedizione assoluta, era quasi meglio di Simona, forse perchè non mi sarei aspetto da lei tanta maestrìa, continuava ad accarezzarlo con il viso, era quel modo di fare che mi mandava letteralmente in orbita. Dopo qualche minuto stavo per venire quindi mi allontanai:
- "Ti prego ne voglio ancora...”;
- "Shh...deciderò io quando potrai averne ancora...”;
- "Scusa hai ragione, sono stata brava?”;
- "Sei stata molto brava devo dire...”;
- "Grazie...”.
Tornai a sedermi sulla sedia e sorseggiai ancora un po di aperitivo:
- "Cosa vuoi che faccia ora?".
Era chiaramente molto eccitata dalla situazione e la intrigava a tal punto da perdere ogni tipo di inibizione:
- "Mettiti con la faccia a terra e solleva il sedere...”.
Lo fece senza batter ciglio, vederla in quella posizione, obbediente ed eccitata mi esaltava, sentivo il desiderio di possederla con molta prepotenza, senza aggiungere altro mi avvicinai, notai immediatamente che aveva le mutandine fradice, zuppe di umori in maniera impressionante, feci fatica a non scoparla a sangue all'istante, ma era troppo bello vederla fremere in quel modo, le accarezzai il sedere, liscio e tonico, comparve nuovamente la pelle d'oca e sospirò:
- "Cosa c'è tesoro...”;
- "La tua mano...”;
- "La mia mano cosa?”;
- "Mi stai facendo impazzire Gianluca...”;
- "Lo vedo...”.
Sfilai lentamente le sue mutandine, gemette come se l'avessi penetrata, stava colando umori come mai le avevo visto fare, aveva il clitoride gonfio in maniera impressionante, la guardai, aveva il viso appoggiato a terra di lato e la bocca socchiusa, sembrava quasi che stesse per avere un orgasmo, le infilai le sue mutandine in bocca, passai un dito sulla sua schiena, la inarcò ancor di più, quasi ad accompagnare il mio gesto, lo passai sulle gambe, poi mi abbassai e leccai delicatamente la sua figa grondate, partendo dal clitoride ed arrivando fino al buco del culo, cercò di dire qualcosa, così le tolsi le mutandine dalla bocca e sussurrò:
- "Gianluca...”;
- "Cosa c'è?”;
- "Credo che se lo fai un'altra volta vengo...”.
Pensavo stesse esagerando ma quando lo feci nuovamente scoppiò davvero in un orgasmo molto intenso, le tremarono le gambe e le piegò fino a lasciarsi andare a terra del tutto, restai sorpreso ma fu davvero bello vederla godere in quel modo, aveva come degli spasmi, davvero incredibile.
Mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai:
- "Adesso ti farò mia, preparati a godere ancor di più...”;
- "Gianluca...cosa mi hai fatto?”;
- "Sei bellissima...”;
- "Gianluca...ti amo perdutamente”;
- "Shh...”.
Le liberai i polsi e le tolsi il foulard dagli occhi, erano arrossati come se avesse pianto, la baciai mentre stava ancora ansimando, si girò e mi spinse a terra, si coricò su di me e ci baciammo a lungo, era dolcissima e calda, la guardai negli occhi e le dissi:
- "Scendi con la testa in mezzo alle mie gambe...”;
- "Non aspettavo altro Gianluca...”.
Mi cominciò a baciare il collo, il petto, scese sulla pancia ed arrivò sul cazzo leccandolo, sulle palle, poi sulle gambe e sui piedi, succhiò le dita una ad una, non l'aveva mai fatto, la guardavo eccitato, la sua dedizione era simile a quella di Simona, aveva gli occhi luccicanti ed il viso completamente trasfigurato dall'eccitazione:
- "Sei straordinariamente bella Alessia...”;
- "Ti amo da impazzire Gianluca, sono nata per servirti...voglio essere il tuo strumento di piacere, puoi chiedermi qualsiasi cosa, sappilo, farò qualunque cosa per te...”.
Non l'avevo mai sentita parlare in quel modo, avevo sperato di farla eccitare con quel giochetto ma non pensavo di poter scatenare in lei una tale reazione. Cominciò un pompino straordinario, non volevo farla smettere, decisi che doveva continuare fino a farmi venire:
- "Avrai dopo il mio cazzo, fammi venire con la bocca...”;
- "Farò tutto quello che vuoi amore mio, tutto...”.
Non impiegò molto tempo, nel momento in cui stavo per venire le spinsi la testa giù e le sborrai in gola...si tolse tossendo facendola colare sulla mia pancia, aveva le lacrime agli occhi e respirava a fatica, mi guardò mentre le accarezzavo la testa e poi leccò dal mio corpo lo sperma, guardandomi negli occhi come piaceva a me, mi aveva stupito quanto fosse cambiata in così poco tempo, mentre la ammiravo intenta a ripulirmi continuavo ad accarezzarla, accompagnava il mio gesto con la testa, come farebbe una gattina mentre fa le fusa, si appoggiava il cazzo sul viso e mi guardava con gli occhi persi di piacere.
Andammo a farci la doccia e ci baciammo tutto il tempo, era docile e servizievole come un agnellino, volle lavarmi e non perse l'occasione per dedicarsi nuovamente al mio cazzo, sembrava il clone di Simona, però senza la sua parte aggressiva, la sentivo completamente sottomessa al mio volere e mi piaceva tantissimo questa cosa.

Continua...
 

Top Bottom