Esperienza reale Racconto di fantasia La vacanza con la famiglia

MROBERTI

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Il limite tra realtà e fantasia è, a volte, un qualcosa di impercettibile.

La storia che sto per raccontarvi vede per protagonisti me (M) e mia moglie (V).

Il racconto l’ho catalogato come “di fantasia” perché, partendo da alcune situazioni reali e realmente accadute, ho aggiunto quel qualcosa in più che la mia fantasia avrebbe voluto si realizzasse.

A voi decidere cosa per voi è reale e cosa non lo è, comunque spero che il racconto sia di vostro gradimento e appagante.

Io e V stiamo insieme da quasi 30 anni (14 di fidanzamento e 15 di matrimonio), abbiamo 3 figli (tre maschietti) e abbiamo rispettivamente 50 e 46 anni.

Stiamo insieme da praticamente una vita, una vita vissuta solo noi due, senza mai una scappatella.

Negli ultimi anni, complice i figli ormai adolescenti, e un po’ di abitudine, il nostro rapporto è andato via via appiattendosi in tutti i sensi, anche dal punto di vista sessuale.

Rapporti veloci, rubati (vista la presenza dei figli) e mai realmente appaganti, o almeno non più.

Tutto andava avanti così, fino al 2021, quando la fine della reclusione forzata da pandemia ci ha permesso di tornare a muoverci più o meno liberamente.

Per me è stata una boccata d’ossigeno (ma credo anche per V).

Quel menage familiare iniziava a soffocarmi soprattutto perché, con i figli sempre in casa, i nostri rapporti si erano diradati sempre di più fino a diventare una vera e propria eccezione alla vita normale.

Non volendo perdere completamente mia moglie ho pensato di fare qualcosa per noi, per vedere di riprendere il rapporto di coppia.

Era metà novembre e ho deciso di prenotare una settimana in un Hotel con spa e centro massaggi.

Un Hotel dove andare con la famiglia per rilassarsi e dove, anche i figli (di 18, 16 e 15), potessero avere i loro spazi (e lasciarci finalmente in pace) e passare le giornate.

Comunico la cosa a tutti e la cosa non sembra dispiacere, tanto che V mi dice:

“Forse potremmo trovare un po’ di tempo per noi e per rilassarci”

Era quello che volevo sentirmi dire, completo la prenotazione e ci prepariamo alla partenza, fissata per il 15/11/2021.

In casa eravamo tutti euforici, nessuno di noi aveva la più pallida idea di quello che ci sarebbe capitato da lì a pochi giorni.
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Lunedì 15/11 – L’arrivo


Partiamo da casa prestissimo, non volevamo perderci neppure un giorno di quella settimana in montagna.

Alle 09:00 siamo già arrivati, scarichiamo la macchina e prendiamo possesso delle due camere comunicanti che ho prenotato (una per me e V e una per i nostri figli).

Entrati in camera i più contenti sembravano i figli, soli e senza noi tra i piedi, mentre V era tutto un lamento.

V: “lo so che sono comunicanti ma non potevamo stare tutti assieme?”

V: “E se la notte hanno bisogno?”

Era una lagna continua tanto che dopo dieci minuti le ho detto:

“Ma vuoi goderti questa ca..o di vacanza o no? Hai intenzione di assillarci ogni minuto di ogni giorno?”

Sistemiamo i bagagli senza dirci altro (si comincia bene, penso io) e andiamo a vedere la spa.

Ci infiliamo il costume, indossiamo l’accappatoio e usciamo. I figli erano già scesi nella sala giochi/biliardo.

La spa era poco frequentata, il periodo non era proprio di altissima stagione, questo ci permetteva di godere a pieno di ogni confort.

Mentre eravamo in acqua le dico:

“Sai, compreso nel prezzo ci sono un massaggio a pomeriggio per ognuno di noi. Sono un po’ teso, non ne ho mai fatti”

V: “Tranquillo io spesso andavo al centro vicino casa e la ragazza che lavora li riusciva a rimettermi al mondo. Tornavo a casa completamente rigenerata”

Usciti dalla piscina entriamo in sauna e concludiamo la mattinata sdraiati su due lettini sorseggiando una tisana rilassante.

V: “Torniamo in camera? Mi sto rilassando troppo non vorrei addormentarmi” e ride

Penso di capire e mi affretto a assecondarla.

Entriamo in camera, i figli sono ancora giù, mi avvicino e slaccio l’accappatoio.

E seni di V dentro il costume sembravano chiedermi di liberarli.

V ha una quinta di seno, quando era giovane erano sode come noci di cocco, con il tempo e le gravidanze hanno iniziato a rilassarsi ma sono sempre fantastici.

Due areole grandi con al centro due bottoni mediamente grandi che sembrano chiederti di essere succhiati.

Sono eccitatissimo ma lei come sempre mi smonta:

V: “Ho detto che sono stanca, non ho detto che avevo voglia. Capisci sempre cosa vuoi tu e non pensi a altro”

Parte una discussione epocale, aveva il coraggio di accusarmi di pensare sempre a scopare quando in due mesi l’avevamo fatto tre volte? Ero fuori di me tanto da uscire sbattendo la porta e dicendole:

“Dormi, così almeno non mi rompi le pa..e.”

Torno per pranzo, V è ancora nera, mangiamo e torniamo in camera.

Non voglio rovinarmi le ferie, inizio a scusarmi e lei un po’ si ammorbidisce.

Sono le 16, l’ora dei massaggi.

Scendiamo giù in accappatoio e costume e ci mettiamo a sedere su delle sedie in un corridoio.

Di fronte a noi una serie di porte molto vicine (la prima aveva il numero 1, la seconda niente e la terza il numero 2, poi la 3 un'altra senza numero e l’ultima con il 4), penso che le stanze non debbano essere troppo grandi.

Dalla porta numero 2 esce una ragazza non male, nella media, ci guarda e indicando mia moglie le dice:

R: “Lei è la signora V?”

V: “Si sono io”

R: “Sono R, venga che iniziamo il massaggio”

Rimango da solo per non più di 5 minuti, la porta 1 si apre e esce una ragazza.

Non credo ai miei occhi, avrà si e no 32 anni, alta 1,75.

Indossa un camice bianco fino al ginocchio che lasciava intravedere le gambe nude. Il seno intrappolato nel camice era notevole (almeno una quarta) ancora bello sodo vista l’età.

F: “Salve, sono F, ne deduco che lei sia il signor M.” e sorride.

“Beh penso proprio di si” guardandomi intorno.

F: “Si accomodi” e mi fa cenno di entrare.

La stanza è grande più del previsto, un lettino centrale e tutta una serie di mobili alle pareti con unguenti e essenze varie. In angolo una porta chiusa.

F mi dice di togliermi l’accappatoio e di sdraiarmi pancia in giù, sistemandomi il più comodamente possibile

All’improvviso le luci si fanno soffuse, F si avvicina e con voce sussurrante:

F: “adesso signor F chiuda gli occhi e si goda il massaggio”

Mi lascio andare, chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi. All’improvviso sento dell’olio caldo che scorre su di me, e le mani di F ancora più calde che iniziano a toccarmi.

Parte dai polpacci, con fare deciso ma molto dolce, sale fino alle cosce.

Quando arriva all’interno coscia sento un brivido e mi irrigidisco. Sotto il mio cazzo diventa di marmo.

F si avvicina al mio orecchio

F: “E’ la prima volta che fa un massaggio vero signor M?” la sua voce è un soffio di vento

Annuisco

F: “Si lasci andare, non pensi a niente”

Quel sussurro nell’orecchio e il suo profumo mi fanno eccitare ancora di più.

Le sue mani salgono sulla schiena e il collo…. Sono fuori di me dall’eccitazione.

Si ferma

F: “Signor M si giri”

Ero nel panico, mi giro nell’imbarazzo più totale.

F: “Non si preoccupi signor M, non è il primo a cui capita, è normale.

Il massaggio al petto e alle gambe è perfino più eccitante, l’eccitazione non accenna a calare.

Ogni tocco di F è un brivido che percorre tutta la mia schiena.

Ogni volta che si avvicina agli slip ho la tentazione di aprire gli occhi e saltargli addosso ma non posso.

Finito il massaggio sento F che si allontana, una porta si apre (capisco che è quella dell’angolo). F rientra, sento qualcosa che mi copre, un telo, F si avvicina

F: “Adesso si rilassi, appena se la sente può andare”.

Sento F andare verso la porta nell’angolo.

Aspetto 5 minuti e ho il coraggio di aprire gli occhi, sono solo.

Sono frastornato ma ancora eccitato, mi affretto a rivestirmi, esco e torno in camera.

V è sul letto in intimo, mi tolgo l’accappatoio e V vede l’eccitazione sotto il costume.

V: “Vai a farti la doccia che mi sa non ti ha rilassato molto il massaggio”

“Ma amore” cerco di avvicinarmi.

V: “Con ricominciare per favore, sono stanca, mi voglio godere il momento”

Preso dall’ira vado in bagno e esco subito. Vado al Bar a bere un aperitivo.

Al bancone vedo F, mi avvicino.

“Ciao”

F: “Già qui? Non si è rilassato molto signor M” ride….

Divento rosso in viso

“Chiedo ancora scusa per prima”

F: “Ma si figuri, le ho detto che è normale.”

“Forse sarà…..” ma cosa faccio le racconto i fatti miei?

F: “Sarà?”

“Problemi di coppia. Sono venuto qui per cercare di ritrovare un po’ di complicità e intimità ma mi sa che sto sbagliando tutto”

F: “Mi spiace, spero riesca a risolvere i suoi problemi”

“Lo spero anche io…..”

Iniziamo a parlare, il tempo scorre veloce, lei è bellissima, capelli mossi castano scuro, un tubino nero con gonna veramente corte.

Trucco appena accennato e un corpo da paura.

Sono rapito, non le stacco gli occhi di dosso.

A un certo punto F si alza, si è fatto tardi, mi saluta e si allontana.

F: “A domani signor M”

“Ma almeno adesso mi puoi dare del tu? Mi sento vecchio”

F: “Scusami, deformazione professionale. E comunque non sei vecchio” Sorride e se ne va

F: “A domani”.

Mio Dio che donna F, al solo pensiero di sentire di nuovo le sue mani sul mio corpo sento un fremito per tutto il corpo.

La guardo andare via, quel culo sodo fasciato da quel sottile strato di stoffa è una tortura per il mio cazzo.

Vabbè torniamo in camera, speriamo che la tempesta sia passata.

Salendo le scale per tornare da V penso che il primo giorno mi ha dato delle emozioni molto particolari ma non da chi mi sarei aspettato, chissà cosa accadrà domani.

Speriamo di aver fatto bene a venire qui…………..
 

Maxtree

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chega

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Il limite tra realtà e fantasia è, a volte, un qualcosa di impercettibile.

La storia che sto per raccontarvi vede per protagonisti me (M) e mia moglie (V).

Il racconto l’ho catalogato come “di fantasia” perché, partendo da alcune situazioni reali e realmente accadute, ho aggiunto quel qualcosa in più che la mia fantasia avrebbe voluto si realizzasse.

A voi decidere cosa per voi è reale e cosa non lo è, comunque spero che il racconto sia di vostro gradimento e appagante.

Io e V stiamo insieme da quasi 30 anni (14 di fidanzamento e 15 di matrimonio), abbiamo 3 figli (tre maschietti) e abbiamo rispettivamente 50 e 46 anni.

Stiamo insieme da praticamente una vita, una vita vissuta solo noi due, senza mai una scappatella.

Negli ultimi anni, complice i figli ormai adolescenti, e un po’ di abitudine, il nostro rapporto è andato via via appiattendosi in tutti i sensi, anche dal punto di vista sessuale.

Rapporti veloci, rubati (vista la presenza dei figli) e mai realmente appaganti, o almeno non più.

Tutto andava avanti così, fino al 2021, quando la fine della reclusione forzata da pandemia ci ha permesso di tornare a muoverci più o meno liberamente.

Per me è stata una boccata d’ossigeno (ma credo anche per V).

Quel menage familiare iniziava a soffocarmi soprattutto perché, con i figli sempre in casa, i nostri rapporti si erano diradati sempre di più fino a diventare una vera e propria eccezione alla vita normale.

Non volendo perdere completamente mia moglie ho pensato di fare qualcosa per noi, per vedere di riprendere il rapporto di coppia.

Era metà novembre e ho deciso di prenotare una settimana in un Hotel con spa e centro massaggi.

Un Hotel dove andare con la famiglia per rilassarsi e dove, anche i figli (di 18, 16 e 15), potessero avere i loro spazi (e lasciarci finalmente in pace) e passare le giornate.

Comunico la cosa a tutti e la cosa non sembra dispiacere, tanto che V mi dice:

“Forse potremmo trovare un po’ di tempo per noi e per rilassarci”

Era quello che volevo sentirmi dire, completo la prenotazione e ci prepariamo alla partenza, fissata per il 15/11/2021.

In casa eravamo tutti euforici, nessuno di noi aveva la più pallida idea di quello che ci sarebbe capitato da lì a pochi giorni.
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Lunedì 15/11 – L’arrivo


Partiamo da casa prestissimo, non volevamo perderci neppure un giorno di quella settimana in montagna.

Alle 09:00 siamo già arrivati, scarichiamo la macchina e prendiamo possesso delle due camere comunicanti che ho prenotato (una per me e V e una per i nostri figli).

Entrati in camera i più contenti sembravano i figli, soli e senza noi tra i piedi, mentre V era tutto un lamento.

V: “lo so che sono comunicanti ma non potevamo stare tutti assieme?”

V: “E se la notte hanno bisogno?”

Era una lagna continua tanto che dopo dieci minuti le ho detto:

“Ma vuoi goderti questa ca..o di vacanza o no? Hai intenzione di assillarci ogni minuto di ogni giorno?”

Sistemiamo i bagagli senza dirci altro (si comincia bene, penso io) e andiamo a vedere la spa.

Ci infiliamo il costume, indossiamo l’accappatoio e usciamo. I figli erano già scesi nella sala giochi/biliardo.

La spa era poco frequentata, il periodo non era proprio di altissima stagione, questo ci permetteva di godere a pieno di ogni confort.

Mentre eravamo in acqua le dico:

“Sai, compreso nel prezzo ci sono un massaggio a pomeriggio per ognuno di noi. Sono un po’ teso, non ne ho mai fatti”

V: “Tranquillo io spesso andavo al centro vicino casa e la ragazza che lavora li riusciva a rimettermi al mondo. Tornavo a casa completamente rigenerata”

Usciti dalla piscina entriamo in sauna e concludiamo la mattinata sdraiati su due lettini sorseggiando una tisana rilassante.

V: “Torniamo in camera? Mi sto rilassando troppo non vorrei addormentarmi” e ride

Penso di capire e mi affretto a assecondarla.

Entriamo in camera, i figli sono ancora giù, mi avvicino e slaccio l’accappatoio.

E seni di V dentro il costume sembravano chiedermi di liberarli.

V ha una quinta di seno, quando era giovane erano sode come noci di cocco, con il tempo e le gravidanze hanno iniziato a rilassarsi ma sono sempre fantastici.

Due areole grandi con al centro due bottoni mediamente grandi che sembrano chiederti di essere succhiati.

Sono eccitatissimo ma lei come sempre mi smonta:

V: “Ho detto che sono stanca, non ho detto che avevo voglia. Capisci sempre cosa vuoi tu e non pensi a altro”

Parte una discussione epocale, aveva il coraggio di accusarmi di pensare sempre a scopare quando in due mesi l’avevamo fatto tre volte? Ero fuori di me tanto da uscire sbattendo la porta e dicendole:

“Dormi, così almeno non mi rompi le pa..e.”

Torno per pranzo, V è ancora nera, mangiamo e torniamo in camera.

Non voglio rovinarmi le ferie, inizio a scusarmi e lei un po’ si ammorbidisce.

Sono le 16, l’ora dei massaggi.

Scendiamo giù in accappatoio e costume e ci mettiamo a sedere su delle sedie in un corridoio.

Di fronte a noi una serie di porte molto vicine (la prima aveva il numero 1, la seconda niente e la terza il numero 2, poi la 3 un'altra senza numero e l’ultima con il 4), penso che le stanze non debbano essere troppo grandi.

Dalla porta numero 2 esce una ragazza non male, nella media, ci guarda e indicando mia moglie le dice:

R: “Lei è la signora V?”

V: “Si sono io”

R: “Sono R, venga che iniziamo il massaggio”

Rimango da solo per non più di 5 minuti, la porta 1 si apre e esce una ragazza.

Non credo ai miei occhi, avrà si e no 32 anni, alta 1,75.

Indossa un camice bianco fino al ginocchio che lasciava intravedere le gambe nude. Il seno intrappolato nel camice era notevole (almeno una quarta) ancora bello sodo vista l’età.

F: “Salve, sono F, ne deduco che lei sia il signor M.” e sorride.

“Beh penso proprio di si” guardandomi intorno.

F: “Si accomodi” e mi fa cenno di entrare.

La stanza è grande più del previsto, un lettino centrale e tutta una serie di mobili alle pareti con unguenti e essenze varie. In angolo una porta chiusa.

F mi dice di togliermi l’accappatoio e di sdraiarmi pancia in giù, sistemandomi il più comodamente possibile

All’improvviso le luci si fanno soffuse, F si avvicina e con voce sussurrante:

F: “adesso signor F chiuda gli occhi e si goda il massaggio”

Mi lascio andare, chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi. All’improvviso sento dell’olio caldo che scorre su di me, e le mani di F ancora più calde che iniziano a toccarmi.

Parte dai polpacci, con fare deciso ma molto dolce, sale fino alle cosce.

Quando arriva all’interno coscia sento un brivido e mi irrigidisco. Sotto il mio cazzo diventa di marmo.

F si avvicina al mio orecchio

F: “E’ la prima volta che fa un massaggio vero signor M?” la sua voce è un soffio di vento

Annuisco

F: “Si lasci andare, non pensi a niente”

Quel sussurro nell’orecchio e il suo profumo mi fanno eccitare ancora di più.

Le sue mani salgono sulla schiena e il collo…. Sono fuori di me dall’eccitazione.

Si ferma

F: “Signor M si giri”

Ero nel panico, mi giro nell’imbarazzo più totale.

F: “Non si preoccupi signor M, non è il primo a cui capita, è normale.

Il massaggio al petto e alle gambe è perfino più eccitante, l’eccitazione non accenna a calare.

Ogni tocco di F è un brivido che percorre tutta la mia schiena.

Ogni volta che si avvicina agli slip ho la tentazione di aprire gli occhi e saltargli addosso ma non posso.

Finito il massaggio sento F che si allontana, una porta si apre (capisco che è quella dell’angolo). F rientra, sento qualcosa che mi copre, un telo, F si avvicina

F: “Adesso si rilassi, appena se la sente può andare”.

Sento F andare verso la porta nell’angolo.

Aspetto 5 minuti e ho il coraggio di aprire gli occhi, sono solo.

Sono frastornato ma ancora eccitato, mi affretto a rivestirmi, esco e torno in camera.

V è sul letto in intimo, mi tolgo l’accappatoio e V vede l’eccitazione sotto il costume.

V: “Vai a farti la doccia che mi sa non ti ha rilassato molto il massaggio”

“Ma amore” cerco di avvicinarmi.

V: “Con ricominciare per favore, sono stanca, mi voglio godere il momento”

Preso dall’ira vado in bagno e esco subito. Vado al Bar a bere un aperitivo.

Al bancone vedo F, mi avvicino.

“Ciao”

F: “Già qui? Non si è rilassato molto signor M” ride….

Divento rosso in viso

“Chiedo ancora scusa per prima”

F: “Ma si figuri, le ho detto che è normale.”

“Forse sarà…..” ma cosa faccio le racconto i fatti miei?

F: “Sarà?”

“Problemi di coppia. Sono venuto qui per cercare di ritrovare un po’ di complicità e intimità ma mi sa che sto sbagliando tutto”

F: “Mi spiace, spero riesca a risolvere i suoi problemi”

“Lo spero anche io…..”

Iniziamo a parlare, il tempo scorre veloce, lei è bellissima, capelli mossi castano scuro, un tubino nero con gonna veramente corte.

Trucco appena accennato e un corpo da paura.

Sono rapito, non le stacco gli occhi di dosso.

A un certo punto F si alza, si è fatto tardi, mi saluta e si allontana.

F: “A domani signor M”

“Ma almeno adesso mi puoi dare del tu? Mi sento vecchio”

F: “Scusami, deformazione professionale. E comunque non sei vecchio” Sorride e se ne va

F: “A domani”.

Mio Dio che donna F, al solo pensiero di sentire di nuovo le sue mani sul mio corpo sento un fremito per tutto il corpo.

La guardo andare via, quel culo sodo fasciato da quel sottile strato di stoffa è una tortura per il mio cazzo.

Vabbè torniamo in camera, speriamo che la tempesta sia passata.

Salendo le scale per tornare da V penso che il primo giorno mi ha dato delle emozioni molto particolari ma non da chi mi sarei aspettato, chissà cosa accadrà domani.

Speriamo di aver fatto bene a venire qui…………..
Un buon inizio
 
OP
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Martedì 16/11 – Secondo giorno

La mattina del secondo giorno sembra essere iniziata nel migliore dei modi, V si è svegliata bene, siamo usciti per una passeggiata su per i sentieri in montagna.

I figli hanno storto un po’ la bocca ma alla fine sono venuti con noi.

Tornati in albergo intorno alle 11, siamo andati direttamente in camera, una doccia per rinfrescarsi un po’ e poi subito a pranzo.

Dopo pranzo inizio già a pensare a F e ai suoi fantastici massaggi, non vedo l’ora che arrivino le 16.

Alle 15:40 sono già pronto, aspetto V ma si sa, le donne sono sempre in ritardo.

Alla fine sento dal bagno

V: “Se vuoi avviati tanto ci vediamo giù”

Non me lo faccio ripetere, saluto e esco.

Raggiungo la sala massaggi e come il giorno prima non c’era nessuno.

Non faccio in tempo a mettermi a sedere che F fa capolino dalla stanza 1.

F: “Signor M già qui?”

F: “E la sua signora?”

Non so perché ma i viene da fare la vittima e rispondo:

“Era su a prepararsi e come sempre mi ha detto che potevo anche scendere da solo.”

Entro nella stanza e come sempre mi stendo sul lettino.

Si fa penombra e F sussurrando

F: “Signor M chiuda gli occhi e si goda il massaggio”

Inizia dalle gambe come il giorno prima, delicata ma sicura percorre le gambe e l’interno coscia.

Oggi i suoi movimenti si fanno più profondi, per ben due volte le dita sono andate sotto la linea del costume sull’interno coscia facendomi trasalire.

F: “Si rilassi, lasci fare a me”

Quando mi volto sono di nuovo eccitatissimo, il cazzo è durisismo.

F: “Signor M lei è ipersensibile.”

La voce non lascia trasparire niente ma potrei giurare che stesse sorridendo.

Il massaggio anche adesso è molto sensuale, le dita scorrono sulla linea del costume cercando di penetrare al suo interno.

Improvvisamente sento il mio costume che si solleva, faccio per aprire gli occhi e sollevarmi

F: “Shhh si rilassi e non apra gli occhi. Si goda il momento”

Il costume cade ai piedi, il mio cazzo è libero. Le mani di F iniziano un massaggio dell’asta lento e continuo.

Una delle due mani si sposta sulle palle, gonfie da settimane di astinenza.

Mi sento in paradiso, immagino F nuda di fronte a me con le sue tette sode al vento che mi sta facendo una bella sega.

Improvvisamente la bocca di F si appoggi alla punta del cazzo, da chiusa diventa socchiusa e piano piano accoglie prima la cappella e poi gran parte dell’asta (17 cm con una larghezza importante non sono semplici da ingoiare penso mentre si ferma).

La bocca di F inizia a succhiarmi il cazzo in modo delicato mentre una mano regge la parte di asta fuori dalla sua bocca e l’altra prende le palle e le massaggia.

Dopo molti giorni sento che non posso resistere a lungo, il fatto di non poterla vedere ma di far viaggiare la fantasia mi manda nei pazzi.

“F sto per venire”

Le sussurro. Lei a questo punto accelera il movimento della bocca aiutandosi con la mano.

Pochi esondi e le sussurro

“Ci sono”

F affonda nel mio cazzo come mia moglie non era mai riuscita a fare

Esplodo nella sua bocca, mi immagino la sua faccia nel sentire tutto quello sperma che le inonda la gola. Non si ritrae fino a quando non sente che l’ultimo getto di sborra è uscito dal mio cazzo.

Le palle si rilassano e F le lascia con una carezza.

Si ritrae dal cazzo che si sta ammosciando, aspetto di sentire la sua voce ma sento solo la porta in angolo che si apre.

Poco dopo un telo mi copre

F: “Signor M si riposi. La stanza è tutta sua, non la disturberà nessuno”

La porta si chiude, sento di essere solo, mi accorgo che ho ancora gli occhi chiusi.

Penso a quel fantastico pompino e mi addormento.

Mi risveglio dopo mezz’ora.

Apro gli occhi, piano mi rivesto e torno in camera.

V è li che mi aspetta, stesa sul letto su un fianco e la testa appoggiata alla mano destra.

V: ”Alla buon ora, e che massaggio hai fatto oggi?”

La voce maliziosa e un sorrisetto che da anni non vedevo più”

“Sai mi sono addormentato ma si vede che non mi sono rilassato molto”

Lascio cadere l’accappatoio e sotto il costume il mio cazzo è di nuovo pronto

V: “Mi sa di no. Posso fare qualcosa per te? Ma non vorrei che i figli tornassero,,,”

“Ma cosa dici, e poi la chiave della porta è qui”

Mi volto e chiudo a chiave.

Mi butto sul leto e in un attimo strappo l’intimo di V e mi tolgo il costume

Le sue tette sono bellissime, si il tempo le ha rese meno sode ma adoro quei capezzoli.

Inizio a succhiarle e leccarle avidamente.

Poi piano piano scendo, percorro tutto il suo corpo fino ad arrivare alla fica.

E’ già un lago, inizio a leccare e succhiare avidamente i suoi umori, la lingua gioca con il clitoride, ormai già diventato come un piccolo cazzo.

Dopo poco il respiro si fa affannato, sta per godere lo sento (anche a lei l’astinenza fa male penso).

Prende la mia testa con le mani e mi spinge verso di lei, alcuni istanti dopo il suo piacere esplode e mi travolge.

A bocca aperta mi godo questo spettacolo succhiando il suo sesso.

Porta la mia facci averso la sua e mi bacia, ancora in bocca il suo sapore.

Il mio cazzo scivola nella sua fica bagnata come non mai.

Inizio un lento movimento, sarà stato il pompino di F ma sono molto lontano da venire.

V: “Avevo proprio voglia di sentirti dentro di me, mi riempi in modo perfetto come sempre”

Aumento il ritmo, prendo le sue gambe e me le carico sulle spalle e continuo a sbatterla.

V: “Si amore sto per avere un altro orgasmo….”

Lascio le gambe e inizio a dare dei colpi possenti. Tutti e 17 cm entrano dentro in quel lago di umori.

V: “mmmm si amore dai, vengooooo”

Le gambe si contraggono, mi cinge a se con mani e gambe e esplode in un secondo orgasmo.

Poi mi guarda

V: “Ei ma tu? Fai fare tutto a me?”

Mi sbatte sul letto e si issa sul mio cazzo che entra senza problemi.

La guardo, la faccia vogliosa, le tette alla portata delle mie mani mentre cavalca il mio cazzo.

Le afferro le tette mentre lei mi sta letteralmente scopando.

Non contenta si toglie l cazzo dalla fica e lo prende tutto in bocca.

Lo succhia avidamente per assaporare i suoi umori su di lui.

La guardo e penso a F, a come poco prima fosse la sua bocca a succhiarmelo.

Questa immagine accelera non poco la mia eccitazione.

La prendo, la sbatto sul letto e mentre la bacio appassionatamente prendo di nuovo possesso della sua fica.

“Voglio godere dentro di te amore”

V: “Si amore voglio il tuo sperma dentro di me. Regalami ancora il tuo seme”

Accelero il ritmo, sento che non durerò a lungo…

Mentre sto per venire sento V che si irrigidisce, mi cinge di nuovo con le gambe

V: “Si amore vieni mi dentro, sto godendo come non mai…. Vengoooo”

Veniamo praticamente nello stesso momento, il mio cazzo in profondità dentro di lei la riempie.

Rimaniamo in quella posizione per alcuni minuti, sento il cazzo che si ammoscia dentro di lei.

Quando è completamente moscio mi sposto di fianco a V che mi sta guardando.

V: “Hai fatto proprio bene a prenotare questa vacanza sai? Era tanto tempo che non ci rilassavamo così”

Si mette a ridere

Adesso però facciamoci una doccia, i nostri figli arriveranno a breve.

Mi alzo prima io, vado in bagno e accendo la doccia.

Mentre mi lavo penso

“E’ si ho fatto proprio bene……. E siamo solo al secondo giorno”
 

parolealvento97

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Ciao!
Il racconto è abbastanza eccitante e le parti erotiche sono d'effetto, però ci sono alcune cose che smorzano un po' la passione!
La prima cosa che salta all'occhio sono i nomi: è meglio inventarli di sana pianta che utilizzare una lettera per persona. Si crea una confusione tremenda e ti confondi anche tu (in un punto ho visto che il tuo nome ha cambiato lettera in F, ovvero il nome di chi ti faceva il massaggio).
Un'altra piccola nota (meno importante): i numeri è meglio scriverli a lettere (tranne particolari casi come orari, date...), rende il tutto più leggibile.
Infine, se riesci, aggiungi qualche descrizione e allunga i periodi. Da fan di Cicerone quale sono (infatti quasi non sopportavo le versioni di Cesare) ti posso dire che i periodi lunghi permettono al lettore di tirare il fiato e rilassarsi; ero in ansia durante la lettura, mi sentivo come se partecipassi a una maratona! Usa le frasi brevi invece quando vuoi far crescere il ritmo. :)
 
OP
MROBERTI

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Ciao!
Il racconto è abbastanza eccitante e le parti erotiche sono d'effetto, però ci sono alcune cose che smorzano un po' la passione!
La prima cosa che salta all'occhio sono i nomi: è meglio inventarli di sana pianta che utilizzare una lettera per persona. Si crea una confusione tremenda e ti confondi anche tu (in un punto ho visto che il tuo nome ha cambiato lettera in F, ovvero il nome di chi ti faceva il massaggio).
Un'altra piccola nota (meno importante): i numeri è meglio scriverli a lettere (tranne particolari casi come orari, date...), rende il tutto più leggibile.
Infine, se riesci, aggiungi qualche descrizione e allunga i periodi. Da fan di Cicerone quale sono (infatti quasi non sopportavo le versioni di Cesare) ti posso dire che i periodi lunghi permettono al lettore di tirare il fiato e rilassarsi; ero in ansia durante la lettura, mi sentivo come se partecipassi a una maratona! Usa le frasi brevi invece quando vuoi far crescere il ritmo. :)

Grazie per le indicazioni.
Essendo solo agli inizi sicuramente ci sono cose da migliorare.
Vedrò di correggerle in corso d'opera
 
OP
MROBERTI

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Mercoledì 17/11 – Terzo giorno

Apro gli occhi che sono le 8:00, mi sveglia il rumore dell’acqua proveniente dal bagno. Come ogni mattina V è andata a farsi una doccia.

Sono li che sto decidendo se alzarmi e cosa potremmo fare quando sento bussare alla porta comunicante.

A parlare è mio figlio maggiore e mi dice che sarebbero andati fuori con dei ragazzi conosciuti in albergo e sarebbero tornati a sera.

Dopo le classiche raccomandazioni di rito ci salutiamo e li sento uscire.

Penso che la cosa non è per niente male, un giorno tutto per noi erano anni che non lo avevamo e poi c’era la mezz’ora con F.

Chissà cosa sarebbe accaduto, era soltanto un regalo oppure era un optional di quel massaggio.

V esce dal bagno, le do la fantastica notizia e anche lei sembra apprezzare la cosa.

V: “Che ne pensi se questa mattina andiamo in piscina qui nell’area termale? Stiamo un po’ li e poi prima di pranzo ci rilassiamo su quelle fantastiche sdraio. Considerando l’affluenza in questo periodo, non vedo un posto più rilassante e intimo di quello”

Non era proprio quello che avevo in mente ma l’idea non mi dispiaceva. Annuisco e iniziamo a prepararci.

Entriamo nella zona piscina che sono le 9:30, ci siamo solo noi. V aveva ragione, le poche persone in albergo difficilmente frequentano quell’area di prima mattina, di solito lo fanno il pomeriggio.

Lasciamo gli accappatoi negli spogliatoi e ci immergiamo in quella fantastica acqua calda ma non troppo.

V: “andiamo fuori?”

La piscina è enorme e ha un punto da cui si accede, sempre restando in acqua, a un terrazzo esterno che da sulla vallata.

Usciamo, la giornata è bella e vediamo da sopra le persone che escono e si incamminano su per i sentieri.

V si avvicina a me.

V: “Che stupidi, andare in giro a durare fatica con un posto fantastico come questo a portata di mano”

Mentre parla sento la sua mano sulla mia coscia.

V passa dietro di me, io appoggiato al bordo e lei da dietro che si appoggia al mio petto. Sento il suo seno sulle mie spalle.

Le mani di mia moglie piano piano scendono fino a incontrare il bordo del costume.

Scende ancora e sposta di fianco il sottile lembo di stoffa che la separa dal mio cazzo, lo impugna e inizia a segarmi.

Sono eccitato all’idea di farlo li dove potremmo essere scoperti in qualsiasi momento.

Vi volto vero di lei e la bacio appassionatamente, intanto le mie mani scendono sotto il pelo dell’acqua e prendono possesso delle sue natiche in gran parte già fuori dal costume.

V si sposta il costume e restando attaccata a me si infila il mio cazzo ormai al massimo dell’eccitazione dentro la fica.

Sarà l’acqua, il posto, ma sono veramente eccitato, pronto a godermi questa fantastica scopata.

Ma non deve essere la mia giornata, sento delle voci, V si sposta immediatamente e fa finta di nuotare all’indietro, poco dopo entrano due coppie, si mettono fuori dove siamo noi e iniziano a parlare.

V mi guarda e mi fa cenno di rientrare, una volta nell’area interna mi guarda

V: “Mi sa che questa mattina non siamo stati fortunati?”

“Sfortuna? È proprio sfiga. “

Ci mettiamo a ridere tutti e due come due fidanzatini, decidiamo di uscire e andare a fare un giro nelle altre stanze del centro benessere.

Se proprio doveva finire così almeno godiamoci il posto…..

Alle 11:30 decidiamo di andare negli spogliatoi a prepararsi, oggi pranzo in hotel.

Siamo solo io e lei e decidiamo di lasciarsi andare. Pranzo a base di cacciagione condito da un abbondante vino rosso e a fine pranzo, prendiamo il solito grappino.

Mi alzo e sento che sono leggermente alterato, guardo V e lo è anche lei, lo riconosco ormai dal suo viso e da come parla.

Mi sa che oggi ci si diverte.

Rientriamo in camera che sono le 14:40.

V: “Cavolo abbiamo fatto tardissimo, alle 15:15 abbiamo l’appuntamento per i massaggi e siamo ancora qui che di dobbiamo preparare. Muoviamoci”

Come sempre io faccio molto prima di lei (ma che farà in bagno tutte le volte). Alle 15:00 sono già pronto seduto sullo spigolo del letto.

“Amore io mi avvio, magari è già libero e mi fanno subito. Per te va bene?”

V: “Si vai amore, io ne ho ancora per 10 minuti”

“OK ma sbrigati sennò fai tardi”

V: “Tranquillo, non faccio mai tardi IO!!!”

La saluto e esco sorridendo.

Come pensavo la stanza era libera e F mi stava già aspettando.

F: “Signor M oggi lei è il primo appuntamento, ero già qui, se vuole iniziamo subito”

Accetto di buon grado ed entro.

Sono ormai a mio agio, mi sistemo e mi metto sul lettino.

La prima parte del massaggio è sempre la stessa, ormai ho capito come funziona tanto che, sono sincero quando mi devo voltare il mio cazzo è ancora a riposo.

F: “Vede che alla fine ci si abitua ai massaggi?”

Sento nella voce un misto di malizia e divertimento.

F: “Lo sa vero, occhi chiusi per ricevere a pieno i benefici del massaggio”

Quel sussurro nell’orecchio è fantastico, non so come spiegarlo, sento che sta facendo risvegliare il mio cazzo.

Rimango a occhi chiusi, per un tempo che non so quantificare non accade niente (sarà passato un minuto) poi sento le mani calde di F sul mio petto.

Inizia a spalmarmi l’olio caldo su tutto il corpo.

Arriva agli slip e piano piano inizia a sfilarli. Rimango così nudo con la mia erezione.

F si posiziona in fondo al lettino, inizia a massaggiarmi i piedi poi piano piano sale fino alle ginocchia.

Arrivata al massimo dell’estensione delle braccia sento il lettino che si muove.

Le mani di F tornano a salire ma sento di più. Il suo corpo nudo scorre su di me con le sue mani.

Arriva al mio cazzo, lo prende tra le mani e lo accarezza dolcemente, poi lo lascia e sale ancora.

Pochi secondi ed è sopra di me, le mani che scorrono sulle mie braccia e il suo seno sodo sul mio petto.

Inizia a muoversi su di me e, complice l’olio, scivola in modo molto eccitante.

Pochi movimenti e il mio cazzo è proprio a contatto con la sua fica.

Senza staccare le sue mani dalle mie, solo con il bacino, sento il mio cazzo entrare dentro di lei.

Il suo movimento è lento, ritmico, il respiro quasi impercettibile.

Ad occhi chiusi cerco di immaginarmi il suo seno, a come potevano essere i capezzoli, il culo.

Tutti quei pensieri mi eccitavano ancora di più, non avrei mai pensato di godere anche solo immaginandomi la donna con cui scopavo. La stavo scopando e non avevo la più pallida idea di come fosse fatta sotto il camice.

Non potevo resistere a lungo, ero sul punto di esplodere.

“Sei veramente eccitante, non credo di resistere a lungo” le sussurro.

Lei sempre sussurrando

F: “Non si preoccupi signor M, sono a sua completa disposizione, si rilassi e si goda il momento”

Quelle parole sono valse più di qualsiasi altra pratica erotica, scosso da un piacere mai provato scarico tutto il mio sperma nella fica di F che al primo schizzo si ferma, accoglie dentro di se il mio cazzo e lascia che anche l’ultimo spasmo di piacere la invada.

F rimane così, su di me, come le fantastiche coperte che mi mette a fine massaggio, fino a quando non sono completamente moscio ed esco dalla sua fica bagnatissima di umori e sperma.

La sento muoversi, si alza e credo di sentirla rimettere il camice.

Apre la porta in fondo e la solita coperta mi copre.

F: “Adesso si riposi, ok? La stanza è tutta sua, arrivederci”

La porta in fondo si chiude e resto solo. Sto per addormentarmi ma sento la porta aprirsi di nuovo.

Pochi secondi e si richiude.

Ma che porta è, la curiosità mi fa aprire gli occhi e mettere a sedere sul lettino.

Aspetto un minuto per riprendermi e mi avvicino piano. Apro la porta.

Mi trovo in un corridoio interno che va per tutta la lunghezza della stanza, pieno di oggetti.

E’ il magazzino e ha anche una porta dalla quale i massaggiatori possono uscire dopo il massaggio

Ecco perché F non esce mai dalla porta da cui mi accoglie.

Mi accorgo che c’è un'altra porta, mi ricordo della porta senza numero tra la stanza uno e la due.

Questo vuol dire che il magazzino è in comune tra le due stanze.

Voglio vedere che fa V.

Mi avvicino allo spioncino e metto l’occhio per vedere.

V è sul lettino completamente nuda pancia in giù.

Sembra sola quando all’improvviso vedo passare una persona. Non credo ai miei occhi, sono sbalordito.

Un ragazzo sulla trentina, carnagione olivasta, capelli scuri corti ma soprattutto COMPLETAMENTE NUDO.

V: “R ma sei sicuro, è così vicino”

R: “Mi sono affacciato, il massaggio è terminato e sta dormendo sotto il telo. Lascialo rilassare, a te ci sto pensando io, no?”

V: “Si e anche molto bene”

Il cazzo di R è grossissimo.

Molto meno largo del mio ma sono certo che fosse almeno 20/21cm.

Si avvicina a V che si mette di fianco, lui va verso la sua testa e lei gli prende il cazzo tra le mani.

V: “Hai in cazzo enorme, quello di mio marito è grande ma il tuo è molto più lungo.

Inizia a baciarlo poi pian piano lo prende in bocca.

R inizia a muoversi come a scoparle la bocca. Vedo V che fa fatica, riesce si e no a prenderne la metà, come lui prova a forzare lei spalanca gli occhi e emette dei suoni quasi stesse per vomitare.

R: “Ei V ma sei tu che mi massaggi o lo devo fare io”

V: “Ma tu tesoro sono due giorni che mi massaggi. Ieri hai fatto un bel massaggio e anche oggi non mi posso lamentare. Adesso fammi divertire un po’ me”

R: “Sei veramente una Troia. Succhi i cazzi e ti fai scopare mentre lui dorme qui a fianco”

V: “Non so che mi succede qui, non lo avevo mai fatto con altri fino a ieri, ma quando ti ho visto entrare per il massaggio non so che mi è successo”

R: “Ti è successo che è uscita la troia che c’è in te. Ma non è vero che il massaggio è completo. Manca una cosa”

R si sposta e inizia a massaggiare il culo di V con la mano.

V: “Ma sei sicuro? Lo concedo molto poco il mio culetto anche a mio marito. Con un cazzo così lungo chissà che male”

R: “Tranquilla ho qui molto olio e poi…. Il mio cazzo ha voglia di entrarti dentro”

Senza rendermene conto ero passato dallo sgomento alla rabbia all’eccitazione.

Avevo il cazzo in fiamme di nuovo, e lo avevo preso in mano senza rendermene conto. Mi stavo segando

R si mette dietro V e versa l’olio sulle sue chiappe. Con le mani inizia a spalmarlo su tutto il culo fino all’ano.

Con un dito entra dentro, V inizia a toccarsi il clitoride e geme di piacere.

“Che Troia, si fa inculare così e con me non lo fa da almeno un anno perché dice che le fa male. Certo è vero il mio è molto largo, ma i miei 17 sono poca roba rispetto a quello.”

R: “E adesso preparati a godere del mio cazzo”

V inarca la schiena per accogliere quell’enorme cazzo, lui punta la cappella già umida sull’ano e inizia a spingere.

Complice l’olio la cappella entra velocemente, R soffoca un grido sul cuscino che c’è sul lettino.

R: “piano tesoro che lo svegli”

V: “Non è che sto prendendo uno stuzzicadenti sai?”

R riprende l’affondo, prima piano e poi con un colpo deciso infila tutto il cazzo dentro al culo di V fino a sbattere le palle sul suo culo.

L’urlo di V strozzato nel cuscino è di dolore immenso.

Lui pare eccitarsi e inizia a stantuffare con forza. Pochi colpi e i gemiti di dolore di V si tramutano in mugolii.

La mano sta strapazzando il clitoride e la fica è ormai un lago.

R: “Ti piace vero soffrire Troia!”

V: “Fammi venire, sono la tua troia

R: “Non ti bastano le due volte che sei già venuta, troia insaziabile”

V: “Non mi basta amai il tuo cazzoooooo”

V esplode in un orgasmo che le fa quasi cedere le gambe. R la prende per i fianchi e quasi ricaricato le sbatte le palle sul culo fino a quando le esplode dentro al culo.

Estra il cazzo, scende dal letto e lo mette in bocca a V.

R: “E adesso pulisci bene troia

R lo prende in bocca e inizia a leccarlo e succhiarlo.

L’immagine è bellissima, V scende dal lettino in ginocchio sta pulendo il cazzo del suo massaggiatore mentre le cola un rivolo di sborra dal culo sulle cosce.

Non resisto più, e vengo in terra li nello stanzino.

V finisce il lavoro di pulizia.

R: “Brava adesso poi tornare in stanza dal cornuto di tuo marito. Chissà se si è svegliato”

Preso dal panico pulisco tutto con un asciugamano li nella stanza, lo getto allo sporco e rientro.

Mi rimetto sotto il lenzuolo. Sento la porta che si apre e poi si chiude.

Sono di nuovo solo.

Sto pensando a mia moglie che si fa scopare come una troia da un cazzo così grande.

Vorrei fare una scenata, ma anche io ho i miei segreti.

Forse è meglio stare buoni e vedere come evolve la situazione. E poi è cambiata così tanto.

Aspetto altri 20 minuti e poi torno in camera.

La sera passa tranquilla, lei molto premurosa e eccitata. Quella sera però ero io a non aver voglia, dovevo ancora decidere come metabolizzare la cosa.

Per adesso meglio rifletterci su.
 

zumpappa

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Mercoledì 17/11 – Terzo giorno

Apro gli occhi che sono le 8:00, mi sveglia il rumore dell’acqua proveniente dal bagno. Come ogni mattina V è andata a farsi una doccia.

Sono li che sto decidendo se alzarmi e cosa potremmo fare quando sento bussare alla porta comunicante.

A parlare è mio figlio maggiore e mi dice che sarebbero andati fuori con dei ragazzi conosciuti in albergo e sarebbero tornati a sera.

Dopo le classiche raccomandazioni di rito ci salutiamo e li sento uscire.

Penso che la cosa non è per niente male, un giorno tutto per noi erano anni che non lo avevamo e poi c’era la mezz’ora con F.

Chissà cosa sarebbe accaduto, era soltanto un regalo oppure era un optional di quel massaggio.

V esce dal bagno, le do la fantastica notizia e anche lei sembra apprezzare la cosa.

V: “Che ne pensi se questa mattina andiamo in piscina qui nell’area termale? Stiamo un po’ li e poi prima di pranzo ci rilassiamo su quelle fantastiche sdraio. Considerando l’affluenza in questo periodo, non vedo un posto più rilassante e intimo di quello”

Non era proprio quello che avevo in mente ma l’idea non mi dispiaceva. Annuisco e iniziamo a prepararci.

Entriamo nella zona piscina che sono le 9:30, ci siamo solo noi. V aveva ragione, le poche persone in albergo difficilmente frequentano quell’area di prima mattina, di solito lo fanno il pomeriggio.

Lasciamo gli accappatoi negli spogliatoi e ci immergiamo in quella fantastica acqua calda ma non troppo.

V: “andiamo fuori?”

La piscina è enorme e ha un punto da cui si accede, sempre restando in acqua, a un terrazzo esterno che da sulla vallata.

Usciamo, la giornata è bella e vediamo da sopra le persone che escono e si incamminano su per i sentieri.

V si avvicina a me.

V: “Che stupidi, andare in giro a durare fatica con un posto fantastico come questo a portata di mano”

Mentre parla sento la sua mano sulla mia coscia.

V passa dietro di me, io appoggiato al bordo e lei da dietro che si appoggia al mio petto. Sento il suo seno sulle mie spalle.

Le mani di mia moglie piano piano scendono fino a incontrare il bordo del costume.

Scende ancora e sposta di fianco il sottile lembo di stoffa che la separa dal mio cazzo, lo impugna e inizia a segarmi.

Sono eccitato all’idea di farlo li dove potremmo essere scoperti in qualsiasi momento.

Vi volto vero di lei e la bacio appassionatamente, intanto le mie mani scendono sotto il pelo dell’acqua e prendono possesso delle sue natiche in gran parte già fuori dal costume.

V si sposta il costume e restando attaccata a me si infila il mio cazzo ormai al massimo dell’eccitazione dentro la fica.

Sarà l’acqua, il posto, ma sono veramente eccitato, pronto a godermi questa fantastica scopata.

Ma non deve essere la mia giornata, sento delle voci, V si sposta immediatamente e fa finta di nuotare all’indietro, poco dopo entrano due coppie, si mettono fuori dove siamo noi e iniziano a parlare.

V mi guarda e mi fa cenno di rientrare, una volta nell’area interna mi guarda

V: “Mi sa che questa mattina non siamo stati fortunati?”

“Sfortuna? È proprio sfiga. “

Ci mettiamo a ridere tutti e due come due fidanzatini, decidiamo di uscire e andare a fare un giro nelle altre stanze del centro benessere.

Se proprio doveva finire così almeno godiamoci il posto…..

Alle 11:30 decidiamo di andare negli spogliatoi a prepararsi, oggi pranzo in hotel.

Siamo solo io e lei e decidiamo di lasciarsi andare. Pranzo a base di cacciagione condito da un abbondante vino rosso e a fine pranzo, prendiamo il solito grappino.

Mi alzo e sento che sono leggermente alterato, guardo V e lo è anche lei, lo riconosco ormai dal suo viso e da come parla.

Mi sa che oggi ci si diverte.

Rientriamo in camera che sono le 14:40.

V: “Cavolo abbiamo fatto tardissimo, alle 15:15 abbiamo l’appuntamento per i massaggi e siamo ancora qui che di dobbiamo preparare. Muoviamoci”

Come sempre io faccio molto prima di lei (ma che farà in bagno tutte le volte). Alle 15:00 sono già pronto seduto sullo spigolo del letto.

“Amore io mi avvio, magari è già libero e mi fanno subito. Per te va bene?”

V: “Si vai amore, io ne ho ancora per 10 minuti”

“OK ma sbrigati sennò fai tardi”

V: “Tranquillo, non faccio mai tardi IO!!!”

La saluto e esco sorridendo.

Come pensavo la stanza era libera e F mi stava già aspettando.

F: “Signor M oggi lei è il primo appuntamento, ero già qui, se vuole iniziamo subito”

Accetto di buon grado ed entro.

Sono ormai a mio agio, mi sistemo e mi metto sul lettino.

La prima parte del massaggio è sempre la stessa, ormai ho capito come funziona tanto che, sono sincero quando mi devo voltare il mio cazzo è ancora a riposo.

F: “Vede che alla fine ci si abitua ai massaggi?”

Sento nella voce un misto di malizia e divertimento.

F: “Lo sa vero, occhi chiusi per ricevere a pieno i benefici del massaggio”

Quel sussurro nell’orecchio è fantastico, non so come spiegarlo, sento che sta facendo risvegliare il mio cazzo.

Rimango a occhi chiusi, per un tempo che non so quantificare non accade niente (sarà passato un minuto) poi sento le mani calde di F sul mio petto.

Inizia a spalmarmi l’olio caldo su tutto il corpo.

Arriva agli slip e piano piano inizia a sfilarli. Rimango così nudo con la mia erezione.

F si posiziona in fondo al lettino, inizia a massaggiarmi i piedi poi piano piano sale fino alle ginocchia.

Arrivata al massimo dell’estensione delle braccia sento il lettino che si muove.

Le mani di F tornano a salire ma sento di più. Il suo corpo nudo scorre su di me con le sue mani.

Arriva al mio cazzo, lo prende tra le mani e lo accarezza dolcemente, poi lo lascia e sale ancora.

Pochi secondi ed è sopra di me, le mani che scorrono sulle mie braccia e il suo seno sodo sul mio petto.

Inizia a muoversi su di me e, complice l’olio, scivola in modo molto eccitante.

Pochi movimenti e il mio cazzo è proprio a contatto con la sua fica.

Senza staccare le sue mani dalle mie, solo con il bacino, sento il mio cazzo entrare dentro di lei.

Il suo movimento è lento, ritmico, il respiro quasi impercettibile.

Ad occhi chiusi cerco di immaginarmi il suo seno, a come potevano essere i capezzoli, il culo.

Tutti quei pensieri mi eccitavano ancora di più, non avrei mai pensato di godere anche solo immaginandomi la donna con cui scopavo. La stavo scopando e non avevo la più pallida idea di come fosse fatta sotto il camice.

Non potevo resistere a lungo, ero sul punto di esplodere.

“Sei veramente eccitante, non credo di resistere a lungo” le sussurro.

Lei sempre sussurrando

F: “Non si preoccupi signor M, sono a sua completa disposizione, si rilassi e si goda il momento”

Quelle parole sono valse più di qualsiasi altra pratica erotica, scosso da un piacere mai provato scarico tutto il mio sperma nella fica di F che al primo schizzo si ferma, accoglie dentro di se il mio cazzo e lascia che anche l’ultimo spasmo di piacere la invada.

F rimane così, su di me, come le fantastiche coperte che mi mette a fine massaggio, fino a quando non sono completamente moscio ed esco dalla sua fica bagnatissima di umori e sperma.

La sento muoversi, si alza e credo di sentirla rimettere il camice.

Apre la porta in fondo e la solita coperta mi copre.

F: “Adesso si riposi, ok? La stanza è tutta sua, arrivederci”

La porta in fondo si chiude e resto solo. Sto per addormentarmi ma sento la porta aprirsi di nuovo.

Pochi secondi e si richiude.

Ma che porta è, la curiosità mi fa aprire gli occhi e mettere a sedere sul lettino.

Aspetto un minuto per riprendermi e mi avvicino piano. Apro la porta.

Mi trovo in un corridoio interno che va per tutta la lunghezza della stanza, pieno di oggetti.

E’ il magazzino e ha anche una porta dalla quale i massaggiatori possono uscire dopo il massaggio

Ecco perché F non esce mai dalla porta da cui mi accoglie.

Mi accorgo che c’è un'altra porta, mi ricordo della porta senza numero tra la stanza uno e la due.

Questo vuol dire che il magazzino è in comune tra le due stanze.

Voglio vedere che fa V.

Mi avvicino allo spioncino e metto l’occhio per vedere.

V è sul lettino completamente nuda pancia in giù.

Sembra sola quando all’improvviso vedo passare una persona. Non credo ai miei occhi, sono sbalordito.

Un ragazzo sulla trentina, carnagione olivasta, capelli scuri corti ma soprattutto COMPLETAMENTE NUDO.

V: “R ma sei sicuro, è così vicino”

R: “Mi sono affacciato, il massaggio è terminato e sta dormendo sotto il telo. Lascialo rilassare, a te ci sto pensando io, no?”

V: “Si e anche molto bene”

Il cazzo di R è grossissimo.

Molto meno largo del mio ma sono certo che fosse almeno 20/21cm.

Si avvicina a V che si mette di fianco, lui va verso la sua testa e lei gli prende il cazzo tra le mani.

V: “Hai in cazzo enorme, quello di mio marito è grande ma il tuo è molto più lungo.

Inizia a baciarlo poi pian piano lo prende in bocca.

R inizia a muoversi come a scoparle la bocca. Vedo V che fa fatica, riesce si e no a prenderne la metà, come lui prova a forzare lei spalanca gli occhi e emette dei suoni quasi stesse per vomitare.

R: “Ei V ma sei tu che mi massaggi o lo devo fare io”

V: “Ma tu tesoro sono due giorni che mi massaggi. Ieri hai fatto un bel massaggio e anche oggi non mi posso lamentare. Adesso fammi divertire un po’ me”

R: “Sei veramente una Troia. Succhi i cazzi e ti fai scopare mentre lui dorme qui a fianco”

V: “Non so che mi succede qui, non lo avevo mai fatto con altri fino a ieri, ma quando ti ho visto entrare per il massaggio non so che mi è successo”

R: “Ti è successo che è uscita la troia che c’è in te. Ma non è vero che il massaggio è completo. Manca una cosa”

R si sposta e inizia a massaggiare il culo di V con la mano.

V: “Ma sei sicuro? Lo concedo molto poco il mio culetto anche a mio marito. Con un cazzo così lungo chissà che male”

R: “Tranquilla ho qui molto olio e poi…. Il mio cazzo ha voglia di entrarti dentro”

Senza rendermene conto ero passato dallo sgomento alla rabbia all’eccitazione.

Avevo il cazzo in fiamme di nuovo, e lo avevo preso in mano senza rendermene conto. Mi stavo segando

R si mette dietro V e versa l’olio sulle sue chiappe. Con le mani inizia a spalmarlo su tutto il culo fino all’ano.

Con un dito entra dentro, V inizia a toccarsi il clitoride e geme di piacere.

“Che Troia, si fa inculare così e con me non lo fa da almeno un anno perché dice che le fa male. Certo è vero il mio è molto largo, ma i miei 17 sono poca roba rispetto a quello.”

R: “E adesso preparati a godere del mio cazzo”

V inarca la schiena per accogliere quell’enorme cazzo, lui punta la cappella già umida sull’ano e inizia a spingere.

Complice l’olio la cappella entra velocemente, R soffoca un grido sul cuscino che c’è sul lettino.

R: “piano tesoro che lo svegli”

V: “Non è che sto prendendo uno stuzzicadenti sai?”

R riprende l’affondo, prima piano e poi con un colpo deciso infila tutto il cazzo dentro al culo di V fino a sbattere le palle sul suo culo.

L’urlo di V strozzato nel cuscino è di dolore immenso.

Lui pare eccitarsi e inizia a stantuffare con forza. Pochi colpi e i gemiti di dolore di V si tramutano in mugolii.

La mano sta strapazzando il clitoride e la fica è ormai un lago.

R: “Ti piace vero soffrire Troia!”

V: “Fammi venire, sono la tua troia

R: “Non ti bastano le due volte che sei già venuta, troia insaziabile”

V: “Non mi basta amai il tuo cazzoooooo”

V esplode in un orgasmo che le fa quasi cedere le gambe. R la prende per i fianchi e quasi ricaricato le sbatte le palle sul culo fino a quando le esplode dentro al culo.

Estra il cazzo, scende dal letto e lo mette in bocca a V.

R: “E adesso pulisci bene troia

R lo prende in bocca e inizia a leccarlo e succhiarlo.

L’immagine è bellissima, V scende dal lettino in ginocchio sta pulendo il cazzo del suo massaggiatore mentre le cola un rivolo di sborra dal culo sulle cosce.

Non resisto più, e vengo in terra li nello stanzino.

V finisce il lavoro di pulizia.

R: “Brava adesso poi tornare in stanza dal cornuto di tuo marito. Chissà se si è svegliato”

Preso dal panico pulisco tutto con un asciugamano li nella stanza, lo getto allo sporco e rientro.

Mi rimetto sotto il lenzuolo. Sento la porta che si apre e poi si chiude.

Sono di nuovo solo.

Sto pensando a mia moglie che si fa scopare come una troia da un cazzo così grande.

Vorrei fare una scenata, ma anche io ho i miei segreti.

Forse è meglio stare buoni e vedere come evolve la situazione. E poi è cambiata così tanto.

Aspetto altri 20 minuti e poi torno in camera.

La sera passa tranquilla, lei molto premurosa e eccitata. Quella sera però ero io a non aver voglia, dovevo ancora decidere come metabolizzare la cosa.

Per adesso meglio rifletterci su.
Mi piace il tuo racconto. La storia è avvincente e eccitante, la scrittura è fluente e senza errori (orrori) di ortografia che serpeggiano in altri racconti e rovinano la lettura.
So che è un'osservazione apparentemente inutile, ma gli strafalcioni grammaticali sono sempre più all'ordine del giorno (non solo su questo forum che a volte si potrebbero quasi - e sottolineo QUASI - giustificare) e quindi è giusto evidenziare quando non ci sono.
Concordo con le osservazioni che ti ha fatto un amico qualche post sopra, tuttavia, la lettura è comunque piacevole e scorrevole, quindi secondo me va bene lo stesso.

non vedo l'ora di leggerti di nuovo

intanto buona serata
 

timassaggio

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...
So che è un'osservazione apparentemente inutile, ma gli strafalcioni grammaticali sono sempre più all'ordine del giorno (non solo su questo forum che a volte si potrebbero quasi - e sottolineo QUASI - giustificare) e quindi è giusto evidenziare quando non ci sono.
...l'errore grammaticale è ingiustificabile, vieppiù oggi che siamo supportati dai correttori e dai controlli attivi.
Pertanto, seppur non concordo sulla derubricazione della letteratura erotica a mero imbratfamento di carta, ritengo che la correttezza formale del testo sia un dovuto rispetto nei confronti di chi ci legge.
 

zumpappa

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...l'errore grammaticale è ingiustificabile, vieppiù oggi che siamo supportati dai correttori e dai controlli attivi.
Pertanto, seppur non concordo sulla derubricazione della letteratura erotica a mero imbratfamento di carta, ritengo che la correttezza formale del testo sia un dovuto rispetto nei confronti di chi ci legge.
d'accordo su tutto
penso che molti racconti qua non sono scritti da scrittori professionisti quindi, secondo me, ci sta che si possano commettere errori stilistici o di strutturazione del discorso e magari non avere quella forza che potrebbero avere se scritti da uno che sa i trucchi del mestiere
credo che, anche leggendo molto, certe sottigliezze stilistiche vengano solo da chi sa scrivere a un certo livello (o ha un genio particolare)

con questo onore al merito a chi scrive e si propone, soprattutto con la correttezza grammaticale e sintattica di @MROBERTI
 

iandolix

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Mercoledì 17/11 – Terzo giorno

Apro gli occhi che sono le 8:00, mi sveglia il rumore dell’acqua proveniente dal bagno. Come ogni mattina V è andata a farsi una doccia.

Sono li che sto decidendo se alzarmi e cosa potremmo fare quando sento bussare alla porta comunicante.

A parlare è mio figlio maggiore e mi dice che sarebbero andati fuori con dei ragazzi conosciuti in albergo e sarebbero tornati a sera.

Dopo le classiche raccomandazioni di rito ci salutiamo e li sento uscire.

Penso che la cosa non è per niente male, un giorno tutto per noi erano anni che non lo avevamo e poi c’era la mezz’ora con F.

Chissà cosa sarebbe accaduto, era soltanto un regalo oppure era un optional di quel massaggio.

V esce dal bagno, le do la fantastica notizia e anche lei sembra apprezzare la cosa.

V: “Che ne pensi se questa mattina andiamo in piscina qui nell’area termale? Stiamo un po’ li e poi prima di pranzo ci rilassiamo su quelle fantastiche sdraio. Considerando l’affluenza in questo periodo, non vedo un posto più rilassante e intimo di quello”

Non era proprio quello che avevo in mente ma l’idea non mi dispiaceva. Annuisco e iniziamo a prepararci.

Entriamo nella zona piscina che sono le 9:30, ci siamo solo noi. V aveva ragione, le poche persone in albergo difficilmente frequentano quell’area di prima mattina, di solito lo fanno il pomeriggio.

Lasciamo gli accappatoi negli spogliatoi e ci immergiamo in quella fantastica acqua calda ma non troppo.

V: “andiamo fuori?”

La piscina è enorme e ha un punto da cui si accede, sempre restando in acqua, a un terrazzo esterno che da sulla vallata.

Usciamo, la giornata è bella e vediamo da sopra le persone che escono e si incamminano su per i sentieri.

V si avvicina a me.

V: “Che stupidi, andare in giro a durare fatica con un posto fantastico come questo a portata di mano”

Mentre parla sento la sua mano sulla mia coscia.

V passa dietro di me, io appoggiato al bordo e lei da dietro che si appoggia al mio petto. Sento il suo seno sulle mie spalle.

Le mani di mia moglie piano piano scendono fino a incontrare il bordo del costume.

Scende ancora e sposta di fianco il sottile lembo di stoffa che la separa dal mio cazzo, lo impugna e inizia a segarmi.

Sono eccitato all’idea di farlo li dove potremmo essere scoperti in qualsiasi momento.

Vi volto vero di lei e la bacio appassionatamente, intanto le mie mani scendono sotto il pelo dell’acqua e prendono possesso delle sue natiche in gran parte già fuori dal costume.

V si sposta il costume e restando attaccata a me si infila il mio cazzo ormai al massimo dell’eccitazione dentro la fica.

Sarà l’acqua, il posto, ma sono veramente eccitato, pronto a godermi questa fantastica scopata.

Ma non deve essere la mia giornata, sento delle voci, V si sposta immediatamente e fa finta di nuotare all’indietro, poco dopo entrano due coppie, si mettono fuori dove siamo noi e iniziano a parlare.

V mi guarda e mi fa cenno di rientrare, una volta nell’area interna mi guarda

V: “Mi sa che questa mattina non siamo stati fortunati?”

“Sfortuna? È proprio sfiga. “

Ci mettiamo a ridere tutti e due come due fidanzatini, decidiamo di uscire e andare a fare un giro nelle altre stanze del centro benessere.

Se proprio doveva finire così almeno godiamoci il posto…..

Alle 11:30 decidiamo di andare negli spogliatoi a prepararsi, oggi pranzo in hotel.

Siamo solo io e lei e decidiamo di lasciarsi andare. Pranzo a base di cacciagione condito da un abbondante vino rosso e a fine pranzo, prendiamo il solito grappino.

Mi alzo e sento che sono leggermente alterato, guardo V e lo è anche lei, lo riconosco ormai dal suo viso e da come parla.

Mi sa che oggi ci si diverte.

Rientriamo in camera che sono le 14:40.

V: “Cavolo abbiamo fatto tardissimo, alle 15:15 abbiamo l’appuntamento per i massaggi e siamo ancora qui che di dobbiamo preparare. Muoviamoci”

Come sempre io faccio molto prima di lei (ma che farà in bagno tutte le volte). Alle 15:00 sono già pronto seduto sullo spigolo del letto.

“Amore io mi avvio, magari è già libero e mi fanno subito. Per te va bene?”

V: “Si vai amore, io ne ho ancora per 10 minuti”

“OK ma sbrigati sennò fai tardi”

V: “Tranquillo, non faccio mai tardi IO!!!”

La saluto e esco sorridendo.

Come pensavo la stanza era libera e F mi stava già aspettando.

F: “Signor M oggi lei è il primo appuntamento, ero già qui, se vuole iniziamo subito”

Accetto di buon grado ed entro.

Sono ormai a mio agio, mi sistemo e mi metto sul lettino.

La prima parte del massaggio è sempre la stessa, ormai ho capito come funziona tanto che, sono sincero quando mi devo voltare il mio cazzo è ancora a riposo.

F: “Vede che alla fine ci si abitua ai massaggi?”

Sento nella voce un misto di malizia e divertimento.

F: “Lo sa vero, occhi chiusi per ricevere a pieno i benefici del massaggio”

Quel sussurro nell’orecchio è fantastico, non so come spiegarlo, sento che sta facendo risvegliare il mio cazzo.

Rimango a occhi chiusi, per un tempo che non so quantificare non accade niente (sarà passato un minuto) poi sento le mani calde di F sul mio petto.

Inizia a spalmarmi l’olio caldo su tutto il corpo.

Arriva agli slip e piano piano inizia a sfilarli. Rimango così nudo con la mia erezione.

F si posiziona in fondo al lettino, inizia a massaggiarmi i piedi poi piano piano sale fino alle ginocchia.

Arrivata al massimo dell’estensione delle braccia sento il lettino che si muove.

Le mani di F tornano a salire ma sento di più. Il suo corpo nudo scorre su di me con le sue mani.

Arriva al mio cazzo, lo prende tra le mani e lo accarezza dolcemente, poi lo lascia e sale ancora.

Pochi secondi ed è sopra di me, le mani che scorrono sulle mie braccia e il suo seno sodo sul mio petto.

Inizia a muoversi su di me e, complice l’olio, scivola in modo molto eccitante.

Pochi movimenti e il mio cazzo è proprio a contatto con la sua fica.

Senza staccare le sue mani dalle mie, solo con il bacino, sento il mio cazzo entrare dentro di lei.

Il suo movimento è lento, ritmico, il respiro quasi impercettibile.

Ad occhi chiusi cerco di immaginarmi il suo seno, a come potevano essere i capezzoli, il culo.

Tutti quei pensieri mi eccitavano ancora di più, non avrei mai pensato di godere anche solo immaginandomi la donna con cui scopavo. La stavo scopando e non avevo la più pallida idea di come fosse fatta sotto il camice.

Non potevo resistere a lungo, ero sul punto di esplodere.

“Sei veramente eccitante, non credo di resistere a lungo” le sussurro.

Lei sempre sussurrando

F: “Non si preoccupi signor M, sono a sua completa disposizione, si rilassi e si goda il momento”

Quelle parole sono valse più di qualsiasi altra pratica erotica, scosso da un piacere mai provato scarico tutto il mio sperma nella fica di F che al primo schizzo si ferma, accoglie dentro di se il mio cazzo e lascia che anche l’ultimo spasmo di piacere la invada.

F rimane così, su di me, come le fantastiche coperte che mi mette a fine massaggio, fino a quando non sono completamente moscio ed esco dalla sua fica bagnatissima di umori e sperma.

La sento muoversi, si alza e credo di sentirla rimettere il camice.

Apre la porta in fondo e la solita coperta mi copre.

F: “Adesso si riposi, ok? La stanza è tutta sua, arrivederci”

La porta in fondo si chiude e resto solo. Sto per addormentarmi ma sento la porta aprirsi di nuovo.

Pochi secondi e si richiude.

Ma che porta è, la curiosità mi fa aprire gli occhi e mettere a sedere sul lettino.

Aspetto un minuto per riprendermi e mi avvicino piano. Apro la porta.

Mi trovo in un corridoio interno che va per tutta la lunghezza della stanza, pieno di oggetti.

E’ il magazzino e ha anche una porta dalla quale i massaggiatori possono uscire dopo il massaggio

Ecco perché F non esce mai dalla porta da cui mi accoglie.

Mi accorgo che c’è un'altra porta, mi ricordo della porta senza numero tra la stanza uno e la due.

Questo vuol dire che il magazzino è in comune tra le due stanze.

Voglio vedere che fa V.

Mi avvicino allo spioncino e metto l’occhio per vedere.

V è sul lettino completamente nuda pancia in giù.

Sembra sola quando all’improvviso vedo passare una persona. Non credo ai miei occhi, sono sbalordito.

Un ragazzo sulla trentina, carnagione olivasta, capelli scuri corti ma soprattutto COMPLETAMENTE NUDO.

V: “R ma sei sicuro, è così vicino”

R: “Mi sono affacciato, il massaggio è terminato e sta dormendo sotto il telo. Lascialo rilassare, a te ci sto pensando io, no?”

V: “Si e anche molto bene”

Il cazzo di R è grossissimo.

Molto meno largo del mio ma sono certo che fosse almeno 20/21cm.

Si avvicina a V che si mette di fianco, lui va verso la sua testa e lei gli prende il cazzo tra le mani.

V: “Hai in cazzo enorme, quello di mio marito è grande ma il tuo è molto più lungo.

Inizia a baciarlo poi pian piano lo prende in bocca.

R inizia a muoversi come a scoparle la bocca. Vedo V che fa fatica, riesce si e no a prenderne la metà, come lui prova a forzare lei spalanca gli occhi e emette dei suoni quasi stesse per vomitare.

R: “Ei V ma sei tu che mi massaggi o lo devo fare io”

V: “Ma tu tesoro sono due giorni che mi massaggi. Ieri hai fatto un bel massaggio e anche oggi non mi posso lamentare. Adesso fammi divertire un po’ me”

R: “Sei veramente una Troia. Succhi i cazzi e ti fai scopare mentre lui dorme qui a fianco”

V: “Non so che mi succede qui, non lo avevo mai fatto con altri fino a ieri, ma quando ti ho visto entrare per il massaggio non so che mi è successo”

R: “Ti è successo che è uscita la troia che c’è in te. Ma non è vero che il massaggio è completo. Manca una cosa”

R si sposta e inizia a massaggiare il culo di V con la mano.

V: “Ma sei sicuro? Lo concedo molto poco il mio culetto anche a mio marito. Con un cazzo così lungo chissà che male”

R: “Tranquilla ho qui molto olio e poi…. Il mio cazzo ha voglia di entrarti dentro”

Senza rendermene conto ero passato dallo sgomento alla rabbia all’eccitazione.

Avevo il cazzo in fiamme di nuovo, e lo avevo preso in mano senza rendermene conto. Mi stavo segando

R si mette dietro V e versa l’olio sulle sue chiappe. Con le mani inizia a spalmarlo su tutto il culo fino all’ano.

Con un dito entra dentro, V inizia a toccarsi il clitoride e geme di piacere.

“Che Troia, si fa inculare così e con me non lo fa da almeno un anno perché dice che le fa male. Certo è vero il mio è molto largo, ma i miei 17 sono poca roba rispetto a quello.”

R: “E adesso preparati a godere del mio cazzo”

V inarca la schiena per accogliere quell’enorme cazzo, lui punta la cappella già umida sull’ano e inizia a spingere.

Complice l’olio la cappella entra velocemente, R soffoca un grido sul cuscino che c’è sul lettino.

R: “piano tesoro che lo svegli”

V: “Non è che sto prendendo uno stuzzicadenti sai?”

R riprende l’affondo, prima piano e poi con un colpo deciso infila tutto il cazzo dentro al culo di V fino a sbattere le palle sul suo culo.

L’urlo di V strozzato nel cuscino è di dolore immenso.

Lui pare eccitarsi e inizia a stantuffare con forza. Pochi colpi e i gemiti di dolore di V si tramutano in mugolii.

La mano sta strapazzando il clitoride e la fica è ormai un lago.

R: “Ti piace vero soffrire Troia!”

V: “Fammi venire, sono la tua troia

R: “Non ti bastano le due volte che sei già venuta, troia insaziabile”

V: “Non mi basta amai il tuo cazzoooooo”

V esplode in un orgasmo che le fa quasi cedere le gambe. R la prende per i fianchi e quasi ricaricato le sbatte le palle sul culo fino a quando le esplode dentro al culo.

Estra il cazzo, scende dal letto e lo mette in bocca a V.

R: “E adesso pulisci bene troia

R lo prende in bocca e inizia a leccarlo e succhiarlo.

L’immagine è bellissima, V scende dal lettino in ginocchio sta pulendo il cazzo del suo massaggiatore mentre le cola un rivolo di sborra dal culo sulle cosce.

Non resisto più, e vengo in terra li nello stanzino.

V finisce il lavoro di pulizia.

R: “Brava adesso poi tornare in stanza dal cornuto di tuo marito. Chissà se si è svegliato”

Preso dal panico pulisco tutto con un asciugamano li nella stanza, lo getto allo sporco e rientro.

Mi rimetto sotto il lenzuolo. Sento la porta che si apre e poi si chiude.

Sono di nuovo solo.

Sto pensando a mia moglie che si fa scopare come una troia da un cazzo così grande.

Vorrei fare una scenata, ma anche io ho i miei segreti.

Forse è meglio stare buoni e vedere come evolve la situazione. E poi è cambiata così tanto.

Aspetto altri 20 minuti e poi torno in camera.

La sera passa tranquilla, lei molto premurosa e eccitata. Quella sera però ero io a non aver voglia, dovevo ancora decidere come metabolizzare la cosa.

Per adesso meglio rifletterci su.
ottimo
 

Ale888

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Ragazzi scusate, ma non si puo criticare per qualche errore grammaticale dai, ricordatervi che chi scrive qui lo fa per puro piacere, non prende soldi e niente, toglie solo del tempo a se stesso, trovo assurdo fare certe osservazioni.
Racconto stupendo, intrigante e molto eccitante, continua cosi bravo.
 

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