Giovedì 187/11 – Quarto giorno (Pria Parte)
Apro gli occhi e mi giro verso l’orologio lasciato in carica sul comodino la sera prima, sono le 07:00.
Non ho dormito molto la notte, ho avuto molto a cui pensare.
E’ vero, vedere mia moglie mentre scopava con un altro mi aveva eccitato molto, ma aveva fatto uscire anche una punta di gelosia in me che non sapevo di avere.
Mi giro verso V, dorme beatamente la
Troia, magari sogna quello che avrebbe fatto nel pomeriggio.
Già, cosa avrebbe fatto…..
D’un tratto un’idea, ma devo aspettare per metterla in atto, alle 7 dormono ancora tutti.
Volto le spalle a V e chiudo gli occhi.
Finalmente l’orologio mi rende felice, sono le 8:20.
Mi alzo e vado in bagno a fare una doccia, mentre mi insapono V entra in bagno.
V: “Dormito male questa notte? Ti sei rigirato molte volte”
Mentre parla inizia a spogliarsi, rimane in reggiseno e un perizzoma fantastico che incastona un culo che è sempre molto sodo e tondo nonostante l’età avanza.
Si volta verso di me
V: “Vedo che questa mattina ti sei svegliato bene?”
Sarà la visione di V, il pensiero che il giorno prima quel culo era stato usato dal suo massaggiatore, il mio cazzo era diventato più duro di un pezzo di marmo.
V finisce di spogliarsi, le sue tette sode e grandi escono dal reggiseno quasi chiedendo grazie della liberazione, il perizzoma cade a terra lasciando il corpo completamente nudo.
Entra dentro la doccia e mi getta le braccia al collo iniziando un bacio appassionato.
Pian piano inizia a baciarmi il petto e giù fino a prendere il mio cazzo in bocca.
La guardo, l’acqua che le bagna i capelli mentre cerca di prendere in bocca il mio cazzo.
Non riesce a prenderlo facilmente di solito, come già detto i miei 17 cm non sono certo i circa 21/22 del massaggiatore, ma la larghezza è importante e quindi fa sempre una gran fatica.
Quasi senza pensarci le metto le mani tra i capelli ormai completamente bagnati e inizio a spingerla verso di me.
La reazione di V non si fa attendere, cerca di trattenermi, ma l’istinto animalesco si impossessa di me tanto da fregarmene.
Inizio a scopare la sua bocca come fosse una fica, entrando completamente fino a far sbattere le palle sul suo mento.
V è in difficoltà, vedo dalle sue espressioni un misto tra eccitazione e nausea dovuta al mio cazzo nella sua gola.
“Vuoi essere una
troia e io ti ci tratto” penso mentre continuo la mia performance.
Non duro molto, esco dalla sua gola e tenendola per i capelli con una mano, finisco di segandomi per riempirle il viso di sborra.
La guardo, completamente coperta di sborra mentre l’acqua le scorre lulle tette e sul resto del corpo.
V. “Ma che ti è preso oggi, c’è mancato poco che mi affoghi”
“Scusami, ma avevo voglia e non mi sono controllato, la tua bocca per me è sempre troppo eccitante”
Ma dentro di me ben altro avrei voluto dirle.
Finisco di lavarmi e mentre V si insapona esco.
Chiudo la porta del bagno e uscendo sul terrazzo chiamo F
“F scusami, lo so che siete sempre occupatissimi, è possibile anticipare il mio appuntamento di 30 minuti oggi?”
F: “Un attimo signor M che controllo…..”
F: “Si si nessun problema, tanto oggi era il primo, ansi, meglio per lei, dopo non ho nessuno quindi può trattenersi e riposarsi per quanto desidera.
“Grazie F a oggi”
Perfetto, e adesso non mi rimaneva che attendere fino al pomeriggio per vedere la
troia di mia moglie cosa avrebbe fatto.
Sono le 14:50, saluto V mi avvio verso la porta.
V: “Ma quindi alle 15:30 quando tocca a me mi aspetti?”
“Ma che scherzi, non ne ho proprio voglia di stare 30/40 minuti fuori su una sedia, ti aspetto qui in camer bello rilassato” e rido.
V: “Rilassato e pronto, come sempre”
Anche lei ride.
Il massaggio quel giorno fu un massaggio standard, ma devo dire la verità poco mi importava, F fu molto professionale anche perché aveva un’altra ragazza in prova da loro a cui far vedere i loro standard di lavoro.
Finito il massaggio F si avvicina e mi sussurra
F: “Adesso si rilassi, e mi scusi per oggi ma è mio compito fare da tutor alle nuove ragazze”
“Figurati, grazie a te di tutto”
In tutto ciò un lato positivo c’era, almeno nei giorni futuri con F ci sarebbero stati degli aggiornamenti.
Escono entrambe e rimango solo.
Sento la porta a fianco che si apre e una voce maschile che invita la signora V a entrare.
Mi alzo, apro la porta di comunicazione e mi metto a spiare.
V: “R sai se mio marito ha finito il suo massaggio? Era nella stanza a fianco”
Mi precipito nella mia stanza e esco momentaneamente nel corridoio, ormai vuoto.
Sento la porta che si apre e chiude.
Rientro e torno alla mia postazione
R: “Il cornuto è tornato nella sua stanza, siamo soli signora”
V si spoglia completamente e si stende sul lettino.
R fa la stessa cosa, il suo cazzo già in tiro pronto per lei.
V: “Ho proprio voglia di un bel massaggio rilassante oggi” … e ride.
R: “Si vede che ne ha ricevuti pochi ultimamente signora. Ma ci sono io qui per lei”
Il massaggio inizia quasi standard, le mani di lui si soffermano sui capezzoli di V che si induriscono subito.
Piano piano la cosparge di olio profumato spalmandolo delicatamente, scende fino all’interno coscia, V inizia a respirare più profondamente, la vedo.
Con le mai le allarga le gambe e si abbassa con la faccia fino ad avere la sua fica già umida a portata di lingua.
Inizia un massaggio accurato della fica di V che adesso sta realmente godendo.
Le mani massaggiano le zone vicine mentre la lingua si diverte sul clitoride duro come un piccolo cazzo.
V si sposta e afferra il cazzo di lui con una mano
R: “lo vuole vero?”
V: “Sempre con questo lei, non sono mica vecchia”
R: “No signora ma io preferisco così”
E anche io, quella situazione mi stava eccitando moltissimo, quasi senza accorgermene mi stavo massaggiando il cazzo.
V inizia a succhiare il cazzo di lui, non entra tutto visto la lunghezza, ma la sua espressione è molto più rilassata rispetto alla mattina.
Un sorriso mi compare sul viso.
Lui si scosta dalla sua bocca, molto probabilmente la bravura di V lo stava portando al limite troppo presto.
La fa scendere dal lettino e la mette a pecorina, usandolo come appoggio
Mi danno le spalle, il culo di V a pecorina è di fronte a me, lo adoro.
Lui si mette dietro, divarica le gambe di lei e inizia a scoparle la fica ormai fradicia.
V: “mmmm si come è lungo, mi arrivi in profondità come mai prima”
Lui inizia a scoparla con un ritmo non veloce ma profondo, se la vuole godere tutta.
Con una mano le stimola l’ano, ogni tanto il dito si fa largo, lo capisco dai gemiti di lei e da come si inarca.
V: “Si continua, voglio che mi riempi tutta”
R: ”E adesso signora un po’ anche di là altrimenti poi se ne ha a male”
V: “Si ma piano, lo sai che non è abituato e soprattutto a lunghezze di questo tipo” e sorride.
R punta la cappella sull’ano di V, con l’olio lubrifica la zona mentre si avvicina sempre di più.
Una legger pressione e la cappella scompare nel culo di mia moglie che emette un gemito di piacere.
R: “Signora, ma non è poi così stretta…..”
Se la ridono, alle mie spalle
R inizia a spingere piano piano vedo l’asta che sparisce nel culo di V fino a quando le palle toccano le sue chiappe.
Li si ferma
V “Cazzo, lo sento fino allo stomaco, sei veramente molto dotato”
Lui quasi attivato da quelle parole inizia a scoparla con foga.
Vedo l’ano di V che accoglie e rilascia quel pezzo di carne mentre lei si massaggi il clitoride.
V: “Si così, sono la tua
troia”
Lui è al limite lo vedo, esce dal culo di V e lo spettacolo che vedo è di quelli eccitantissimi.
L’ano che rimane aperto, che fatica a tornare normale ma che piano piano si richiude con contrazioni da parte di lei.
Lui che subito le mette di nuovo tutto il cazzo nella fica e inizia a scoparla con foga.
V: “Si dai vammi godere voglio venire insieme a te. Riempimi del tuo seme”
Lui sembra che non aspettasse altro, si china su di lei, prende le sue enormi tette tra le mani mentre continua a montarla.
Pochi colpi e V esplode in un orgasmo possente, le braccia con cui si teneva al lettino cedono e le tette si appoggiano al telo.
Lui la prende per i fianchi, due colpi profondi e con le palle appoggiate al culo svuota tutto il suo seme dentro mia moglie.
Esce da V, dalle cosce di lei vedo scendere un misto tra umori e sborra.
Le con una mano raccoglie un po’ di quell’unguento.
V: “Ma quanta ne avevi, mi hai inondato l’utero. Meno male non posso più avere figli altrimenti mio marito avrebbe dovuto mantenerne uno non suo”
Si mettono a ridere alle mie spalle, mi riprendo dal torpore e noto che ho la mano piena di sborra.
Tanto ero preso che non mi sono accorto di essere venuto.
R: “Signora si ripulisca pure” le porge un asciugamano.
V: “Sai cosa, le gambe si ma il resto lo lascio li. Adesso torno da lui e se vorrà scoparmi lo farà con ancora una parte di te dentro di me”
Si ripulisce e fa per andare a prendere l’accappatoio.
Ho poco tempo, pulisco tutto, chiudo l’accappatoio e torno a corsa in camera.
Pochi minuti e V entra.
Sono sul letto che guardo il cellulare.
V: ”Rilassato oggi?”
“Si abbastanza, avevo ben due massaggiatrici” Rido
V: “Due? Potrei essere gelosa”
“E perché scusa, è un massaggio, no?”
Lei diventa rossa, ho colto nel segno
V: “Si si, si fa per dire”
Si siede vicino a me, l’accappatoi si apre leggermente e vedo la sua fica ancora bagnata.
Non posso non pensare al fatto che fino a poco prima era stata di un altro.
Mi eccito subito e ride.
V: “Sempre pronto tu”
E’ si sempre pronto……………..