Esperienza reale Le esperienze di un ventenne

FallenHex

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"il capezzolo è importante, svetta fiero davanti ai miei occhi, circondato da un’areola larga e chiara, che solitamente è molto liscia, quasi vellutata, ma nei momenti di eccitazione diventa rugosa, a causa dei piccoli solchi creati dalla tensione delle pelle inturgidita"
Credo sia la descrizione migliore che abbia mai letto in un racconto erotico, complimenti davvero
 
OP
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IlBigio

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Io e Silvia ci siamo conosciuti qualche tempo dopo che Giovanni e Chiara si sono messi insieme, circa 2 anni fa.
Chiara è molto innamorata di Giovanni, ma probabilmente all'epoca si sentiva a disagio ad uscire con noi, i suoi amici, da una parte perché non ci conosceva, dall'altra perché spesso non si sentiva a suo agio nelle attività proposte durante la sera, come andare a ballare, frequentare locali e altro. Per questo motivo fin dall'inizio ha invitato a venire con noi anche le sue amiche, Elena e Silvia, in modo che le tenessero compagnia durante queste situazioni. Col tempo, Elena e Chiara si sono integrate perfettamente con la compagnia, Silvia, a causa della sua timidezza, rimaneva spesso in disparte, non parlava molto, l'unica persona con cui si è lasciata andare è stata Alessia, diventando presto sua amica. Io l'avevo già notata da tempo, la trovavo carina e mi dispiaceva molto che non si trovasse bene con noi, per questo cominciai a parlare di lei con Alessia, che è quasi una sorella per me. Alessia mi raccontò diverse cose, Silvia si era confidata a lungo con lei, dicendosi spaesata dal frequentare persone che poco conosceva, con le quali avrebbe voluto avere un rapporto migliore, ma le mancava il coraggio di lanciarsi, di fare amicizia insomma, e per questo la maggior parte del tempo rimaneva zitta e non si lasciava trasportare. Alessia accennò anche al fatto che fosse vergine, lo stesso problema che riscontrava con noi lo aveva avuto in passato anche con i pochi ragazzi che avevano tentato un'avance.
Dopo che Alessia mi aveva raccontato queste cose, decisi di lanciarmi, anche io non ho mai avuto molta fortuna con l'altro sesso: non mi ritengo un brutto ragazzo, sono nella media diciamo, qualche esperienza in passato l'avevo avuta, ma si trattava perlopiù di baci, limonate, un paio di ditalini e niente più. Crescendo sono rimasto indietro, vedevo i miei amici provarci con le ragazze, portarsele a letto, io non ne son mai stato capace e così decisi di tentare il tutto per tutto con Silvia per svoltare questa situazione. Sia chiaro, non voglio dar l'impressione di provarci con lei solo per quel motivo, nutrivo per lei un profondo affetto mi faceva tenerezza vederla emarginata, pensavo però che insieme avremmo potuto aiutarci a superare anche il problema del sesso, che a 18 anni nella nostra società è molto più pesante e limitante di quanto si possa pensare. Iniziai quindi a cercare di coinvolgerla, le porgevo domande, quando possibile passavo a prenderla in motorino, la integravo nei discorsi degli altri. Pian piano iniziò a sciogliersi, divenne piu disinvolta, le guance rosse per l'imbarazzo lasciarono il posto a timidi sorrisi, pochi giorni dopo ci scrivemmo e diventammo amici a tutti gli effetti. Ben presto ci sentivamo in ogni momento della giornata, a scuola, il pomeriggio, anche a notte fonda, certe volte addirittura dormivamo pochissime ore poiché messaggiavamo fino alle 3 o alle 4 di mattina. Nei nostri discorsi parlavamo di tutto, anche di sesso, si confidò molto, raccontandomi della sua verginità, e io le raccontai della mia. A un certo punto cominciammo anche a stuzzicarci, facendo del vero e proprio sexting; non accadeva molto spesso, ma in quegli episodi capivo la sua voglia inespressa, la sua curiosità e il suo desiderio di conoscere tutte le potenzialità del suo corpo. A volte le chiedevo di masturbarsi, mi eccitava molto immaginare quella ragazza così timida godere con la mano tra le cosce, rimasi sorpreso quando fu lei a chiedermelo la prima volta. Continuammo così per un mesetto, a volte mi scriveva di sentirsi molto eccitata, mi diceva che in quel momento si stava toccando, altre volte glielo comunicavo io, fino al giorno in cui mi chiese di farlo dal vivo. La prima volta non funzionò, eravamo entrambi molto imbarazzati, la nostra timidezza ci vinse nonostante l'eccitazione fosse densa nell'aria. Una sera ci riuscimmo, complice la canna fumata in precedenza, quando l'accompagnai a casa mi propose di riprovarci: sua madre purtroppo è venuta a mancare quando era piccola, il padre di notte lavora, lei dalle 22 alle 6 ha la casa tutta per sè. Ci posizionammo sul divano, uno di fianco all'altra, con un countdown un poco infantile, 3, 2, 1 e giù le mutande. Ricordo che non ebbi il coraggio di guardarla, nella testa mi frullavano mille pensieri, ero molto imbarazzato, ma fortunatamente il mio cazzo non la pensava allo stesso modo, diventando immediatamente di marmo. Silvia da parte sua non aveva perso tempo, con la mano destra aveva cominciato a sfiorarsi tra le cosce. Non persi altro tempo, mi masturbai fino a venire dopo pochi minuti, sotto lo sguardo attento di Silvia che osservava ogni mio movimento. Presi coraggio, le chiesi di mostrarmi il seno: lei acconsentì, si tolse la maglietta e il reggiseno, rimanendo completamente nuda davanti a me, con i soli pantaloni e le mutandine arrotolati all'altezza delle caviglie. Riprese a masturbarsi, ogni tanto mi guardava negli occhi, allungai timidamente una mano e la posai sul seno. Lei trasalì, le guance si dipinsero di rosso fuoco, ma non smise di fare ciò che stava facendo, anzi, poco dopo ebbe finalmente il suo orgasmo.
I giorni successivi furono terribili, Silvia non mi scrisse nemmeno una volta, temevo ci fossimo spinti troppo in là ed avevo paura di aver rovinato completamente la nostra amicizia. Per fortuna dopo circa una settimana, ci vedemmo, appena rimanemmo soli parlammo a lungo di ciò che era accaduto. Mise subito le cose in chiaro, le era piaciuto molto e voleva rifarlo, ma non desiderava impegnarsi in una relazione, aveva paura che ci spingessimo troppo in là e che ci innamorassimo, rischiando di rovinare il nostro rapporto. Ad oggi mi dispiace molto non aver cercato di farle cambiare idea, probabilmente mi sarebbe piaciuto diventare il suo ragazzo, ma al momento, complici anche i numerosi impegni di entrambi, concordai con lei di stabilire delle regole, rimanere amici e trovarsi solo saltuariamente per il piacere reciproco. Un paio di settimane dopo andammo fino in fondo, non ho molto da raccontare, l'imbarazzo la fece da padrone, non fu sicuramente la scopata della vita, fortunatamente però non provò molto dolore e fummo entrambi felici di esserci sbloccati. Da quel momento in avanti le nostre perfomance migliorarono, ogni dieci/quindici giorni la accompagnavo a casa e facevamo sesso, mi insegnava come le piaceva essere toccata, provavamo, sperimentavamo, ogni volta era una posizione nuova, un consiglio. Mai nulla di troppo estremo, sesso anale neanche a parlarne, niente ingoi, ma ogni episodio era diverso, un'esperienza nuova. Ricordo soprattutto con piacere la prima volta che si mise a pecorina, posizione che tra l'altro le piacque fin da subito, anche se di contro è probabilmente quella che mi fa raggiungere l'orgasmo più velocemente.

Avrei moltissimi dettagli da raccontare di questo periodo, non voglio dilungarmi troppo in quanto preferisco concludere prima la storia della vacanza, ad ogni modo se siete interessati a qualche episodio sentitevi liberi di commentare o scrivermi in pm
 

Penetrator

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Rientriamo stanchi ma soddisfatti dalla serata, Alessandro e Camilla si fiondano in camera chiudendo a chiave la porta, Elena si dirige nella stanza delle ragazze, mentre Silvia mi prende per mano e mi conduce decisa nella camera di noi maschi, che fortunatamente è tutta per noi dato che Lollo e Pietro sono ancora in giro a divertirsi. Silvia chiude la porta facendo scattare il meccanismo, mi sdraio sul letto mentre lei accende la abat-jour sul comodino. La osservo mentre si toglie i sandali, solleva appena la testa e mi sorride vogliosa, mandandomi letteralmente in estasi. In un battito di ciglia me la ritrovo sopra, a cavalcioni, ancora vestita, la stringo a me assaporando con i polpastrelli la pelle liscia e calda della schiena lasciata scoperta dallo spacco, chiudo gli occhi e mi lascio travolgere dall’odore intenso che emana, misto di sudore, eccitazione e del profumo che aveva scelto prima di uscire. Cominciamo a baciarci intensamente, le nostre lingue si intrecciano, ci mordiamo le labbra, ci vogliamo, le mani corrono e toccano, esplorano.
Afferro i lembi del vestito e glielo sfilo, da sopra, sollevando la gonna e passandola sopra alla sua testa, ora indossa solo un paio di mutandine, finalmente posso vedere i suoi fantastici piccoli seni.
Sono passate quasi tre settimane dall’ultima volta che siamo stati a letto insieme, e in questo periodo ho sognato molte volte di stringere quelle fantastiche tette. Porta una seconda abbondante, o come preferisce scherzare lei una terza scarsa, leggermente a punta, l’abbronzatura della scollatura contrasta col candore del seno; il capezzolo è importante, svetta fiero davanti ai miei occhi, circondato da un’areola larga e chiara, che solitamente è molto liscia, quasi vellutata, ma nei momenti di eccitazione (come questo) diventa rugosa, a causa dei piccoli solchi creati dalla tensione delle pelle inturgidita. Non desidero altro che succhiare quelle due meraviglie, così la stringo a me e avvolgo con le labbra il capezzolo destro, lo lecco, lo succhio, lo mordicchio, strappandole un piccolo gemito di piacere. Nel frattempo Silvia ha iniziato a strusciarsi sul mio pacco, sento distintamente il solco della sua vagina cercare la punta del mio cazzo attraverso la stoffa, sono ancora vestito, indosso ancora i pantaloni di lino leggero e la camicia, ma ancora non voglio spogliarmi, prima decido come al solito di dedicarmi a lei.

Mi sembra doveroso aprire una piccola parentesi, fortunatamente Madre Natura mi ha dotato di un cazzo di tutto rispetto, abbastanza lungo ma soprattutto molto largo, perfetto in tutto e per tutto, ma purtroppo non riesco a sfruttarlo appieno perché, non mi vergono ad ammetterlo, a letto duro veramente poco. I giorni in cui sono più rilassato duro al massimo due o tre minuti, quando sono molto eccitato non supero sicuramente i sessanta secondi. Inizialmente ciò ha rappresentato un bel problema nella mia scopamicizia con Silvia, ma fortunatamente, da inesperto qual ero all’inizio, ho scoperto pian piano i suoi piccoli segreti, le sue voglie, ciò che le piace e ciò che la fa impazzire, e così ormai quasi ogni volta riesco a regalarle un orgasmo. La parte fondamentale è sicuramente una lunga sessione di preliminari, in modo di cuocerla a puntino e portarla al limite prima di finirla con una forte ma ahimè breve scopata.

Così mi metto seduto, la faccio sdraiare e ci invertiamo di posizione, ora sono io sopra di lei, che mi fissa intensamente negli occhi, nuda e bella come non mai. Tolgo anche io i pantaloni, rimango in boxer, i quali faticano a contenere la vistosa erezione, mi sdraio su di lei e riprendo ciò che stava facendo in precedenza, sistemando la punta del mio cazzo nel solco della sua patatina. A dividere i nostri due sessi sono solo i miei boxer e le sue mutandine, ormai bagnatissime dei suoi umori, ultimi baluardi che difendono i nostri corpi dal piacere. Riprendo a baciarla, muovendomi lentamente per qualche minuto, ormai le sue mutandine hanno pian piano inzuppato anche le mie, sento inumidirsi la pelle del mio cazzo, non resisto, devo immergermi in quel ben di Dio.
Una cosa che ho sempre adorato di Silvia è appunto la quantità di umori che rilascia, la trovo spesso bagnata, anche in situazioni di vita quotidiana che nulla c’entrano col sesso, e quelle poche volte che è più secca, basta un breve massaggino per sentire le prime gocce invadere la sua fonte del piacere.
Mi abbasso pian piano, continuando a baciarla per ogni centimetro che percorro del suo corpo, mi soffermo sul collo, scendo sul seno, gioco ancora con i capezzoli e poi proseguo verso il ventre. È eccitatissima, quando finalmente mi decido a spogliarla del tutto, noto che a causa della pressione del mio pacco sulla sua vagina, un lembo delle mutandine si è infilato nello spacco e sfilandole, un sottile filo di umori si trascina fino a staccarsi dolcemente dalla sua pelle. La lecco con avidità nella zona del clitoride, prima giocherellandoci con la punta della lingua, poi leccando con gusto a lingua piena. È bagnatissima, sento i suoi umori bagnarmi il mento, l’odore di donna che emana mi riempie le narici, spalanco le labbra e inizio a lappare più in basso, raccogliendo ogni singola goccia viscosa del suo piacere. Continuo per qualche minuto, sento Silvia che sta godendo sempre di più, con una mano si accarezza dolcemente il seno mentre mi passa l’altra tra i capelli, stringendomeli di tanto in tanto. Sollevo lo sguardo, quando i suoi occhi incontrano i miei arrossisce e sorride. Decido allora di fare ciò che più ama, torno a coccolare il piccolo clitoride e intanto infilo piano un dito nella vagina. Come mi aspettavo scivola dentro senza nessun problema grazie all’abbondante lubrificazione. Ormai la tengo stretta in pugno, l’orgasmo sta montando, aggiungo cosi anche il medio, Silvia muove il bacino in perfetta sincronia alla ricerca delle mie dita, le vuole. Inizio a non capire se son le mie dita che la stanno penetrando o è lei che le sta scopando, il movimento ampio del suo pube mi rende difficile continuare a concentrarmi sul clitoride, cerco di raggiungerlo come posso con la lingua, ma a lei non importa, sta godendo sempre di più, vedo il suo ombelico alzarsi ed abbassarsi in preda ai crampi, poi contrae le gambe e finalmente viene stringendomi con le cosce in una morsa di piacere.
Non perdo tempo, voglio penetrarla quando ancora l’orgasmo non è scemato, infilo velocemente il preservativo e entro di colpo dentro di lei. Silvia ha ancora gli occhi socchiusi, si sta godendo il momento, come sente il mio membro entrare apre le palpebre sorpresa, mi fissa con una tale intensità che potrei venire da un momento all’altro. In effetti dopo pochi colpi sento che sto per cedere, ma non voglio, lei si sta eccitando ancora di più, vedo che con le mani attira a sé le cosce per tener spalancate meglio le gambe, la sua bocca si apre senza emettere suoni, la fronte si corruga. Purtroppo sono al limite, rassegnato aumento l’intensità, la scopo con forza per un’altra ventina di secondi e vengo nel preservativo con il cazzo conficcato a fondo dentro di lei. Mi lascio andare, appoggiandomi sul suo corpo, senza sfilarmi, entrambi rimaniamo ansimanti e silenziosi per qualche secondo. Non appena mi riprendo un piccolo senso di colpa mi pervade, nonostante l’abbia fatta venire con la lingua, per l’ennesima volta il sesso vero e proprio è stato piuttosto breve, l’ho lasciata a metà del secondo orgasmo che probabilmente sarebbe stato ancora più intenso del primo. Silvia d’altro canto non sembra preoccupata, anzi mi sorride, rimaniamo nel letto abbracciati un'altra ventina di minuti, fino a quando, stanca, mi informa che sarebbe andata in bagno a ripulirsi e avrebbe raggiunto Elena nell’altra camera. La seguo in bagno, mi lavo i denti mentre si fa il bidet e la saluto poi con un bacio sulla nuca. Un po’ soddisfatto un po’ amareggiato torno in camera, scopro che il lenzuolo è completamente macchiato dai suoi umori, ma sono troppo stanco, decido di chiudere la porta a chiave per non far entrare Lollo e Pietro e mi addormento, a pulire penserò domani.

a volte invidio chi viene in pochi minuti... io ho il problema opposto e quando una "sveltina" dura 40-45 minuti riesci a trovare molte meno occasioni per scopare!
se si potesse fare una media tra noi sarebbe perfetto per entrambi :D
 
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IlBigio

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GIORNO3 - Risveglio
La sveglia interrompe il mio sonno profondo. Controllo il cellulare, sono le 11 di mattina, ma non sento alcun rumore provenire dal resto della casa. Probabilmente gli altri stanno ancora dormendo, comprensibile, ieri sera siamo andati a letto molto tardi. Ripenso alla serata precedente, mi sono divertito un mondo e la scopata con Silvia è stata la ciliegina sulla torta. L'immagine del lenzuolo macchiato mi balena nelle mente, mi alzo di scatto e accendo la luce per controllare. Fortunamente gran parte della macchia si è asciugata, rimane comunque un alone con al centro delle tracce dei suoi umori; cerco di pulire come posso, strofino la stoffa con un panno umido fin quando son soddisfatto, devo solo aspettare che asciughi. Esco dalla camera per andare in bagno, butto un occhio in cucina dove noto Lollo e Pietro che russano sul divano letto in posizioni degne di una finale di Twister: probabilmente sono rientrati poche ore fa. Liberata la vescica torno in camera per dare una sistemata, rifaccio il letto e in un angolo trovo le brasiliane che indossava Silvia questa notte. Dopo averle sfilate devo averle lanciate dietro di me: la macchia al centro è evidente, i liquidi hanno impregnato la stoffa propagandosi fino al disegno in pizzo del girovita. Mi piacerebbe masturbarmici ma preferisco di no, rischierei di sporcarle ulteriormente, ad ogni modo le avvicino alla faccia e inspiro profondamente il profumo che emanano, e scatto una foto come piccolo ricordo. Mi sdraio quindi sul copriletto e cazzeggio su instagram attendendo il risveglio degli altri. Mentre scorro le storie, ripenso alle mutandine a pochi metri da me e inizia a farsi strada nella mia mente un'idea malsana: stanotte io e Silvia non siamo gli unici ad aver scopato, Alessandro e Camilla sicuramente ci hanno dato dentro, forse persino Chiara e Giovanni, sbornia permettendo. Mentre un'erezione si eleva sotto ai miei boxer, decido che voglio trovare le mutandine anche delle altre due ragazze. Il mio pensiero si sposta poi su Elena: ieri sera non ha avuto un rapporto, di norma è una ragazza non amante delle avventure di una notte, so che preferisce di gran lunga le relazioni stabili. Ieri sera in discoteca però l'atmosfera era molto calda, piccante, le ragazze ballavano eccitate, immagino l'odore delle sue mutandine, decido che devo assolutamente provare a cercare anche le sue. La mia mano corre automaticamente nelle mutande, penso a Elena, a quanto fosse bella ieri sera, ai capezzoli turgidi sul balcone la prima notte, all'aura di intoccabilità di cui si circonda, a quanto sarebbe soddisfacente riuscire a domare una ragazza così stupenda e impossibile. Esplodo dopo poco, pensando al mio obiettivo dei prossimi giorni, non penso che le altre possano bagnarsi tanto quanto Silvia, ma non vedo l'ora di averle tutte e quattro tra le mani e confrontarle in un piccolo gioco perverso.
 

FallenHex

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GIORNO3 - Risveglio
La sveglia interrompe il mio sonno profondo. Controllo il cellulare, sono le 11 di mattina, ma non sento alcun rumore provenire dal resto della casa. Probabilmente gli altri stanno ancora dormendo, comprensibile, ieri sera siamo andati a letto molto tardi. Ripenso alla serata precedente, mi sono divertito un mondo e la scopata con Silvia è stata la ciliegina sulla torta. L'immagine del lenzuolo macchiato mi balena nelle mente, mi alzo di scatto e accendo la luce per controllare. Fortunamente gran parte della macchia si è asciugata, rimane comunque un alone con al centro delle tracce dei suoi umori; cerco di pulire come posso, strofino la stoffa con un panno umido fin quando son soddisfatto, devo solo aspettare che asciughi. Esco dalla camera per andare in bagno, butto un occhio in cucina dove noto Lollo e Pietro che russano sul divano letto in posizioni degne di una finale di Twister: probabilmente sono rientrati poche ore fa. Liberata la vescica torno in camera per dare una sistemata, rifaccio il letto e in un angolo trovo le brasiliane che indossava Silvia questa notte. Dopo averle sfilate devo averle lanciate dietro di me: la macchia al centro è evidente, i liquidi hanno impregnato la stoffa propagandosi fino al disegno in pizzo del girovita. Mi piacerebbe masturbarmici ma preferisco di no, rischierei di sporcarle ulteriormente, ad ogni modo le avvicino alla faccia e inspiro profondamente il profumo che emanano, e scatto una foto come piccolo ricordo. Mi sdraio quindi sul copriletto e cazzeggio su instagram attendendo il risveglio degli altri. Mentre scorro le storie, ripenso alle mutandine a pochi metri da me e inizia a farsi strada nella mia mente un'idea malsana: stanotte io e Silvia non siamo gli unici ad aver scopato, Alessandro e Camilla sicuramente ci hanno dato dentro, forse persino Chiara e Giovanni, sbornia permettendo. Mentre un'erezione si eleva sotto ai miei boxer, decido che voglio trovare le mutandine anche delle altre due ragazze. Il mio pensiero si sposta poi su Elena: ieri sera non ha avuto un rapporto, di norma è una ragazza non amante delle avventure di una notte, so che preferisce di gran lunga le relazioni stabili. Ieri sera in discoteca però l'atmosfera era molto calda, piccante, le ragazze ballavano eccitate, immagino l'odore delle sue mutandine, decido che devo assolutamente provare a cercare anche le sue. La mia mano corre automaticamente nelle mutande, penso a Elena, a quanto fosse bella ieri sera, ai capezzoli turgidi sul balcone la prima notte, all'aura di intoccabilità di cui si circonda, a quanto sarebbe soddisfacente riuscire a domare una ragazza così stupenda e impossibile. Esplodo dopo poco, pensando al mio obiettivo dei prossimi giorni, non penso che le altre possano bagnarsi tanto quanto Silvia, ma non vedo l'ora di averle tutte e quattro tra le mani e confrontarle in un piccolo gioco perverso.
si fa intrigante!
 

monellino7

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Io e Silvia ci siamo conosciuti qualche tempo dopo che Giovanni e Chiara si sono messi insieme, circa 2 anni fa.
Chiara è molto innamorata di Giovanni, ma probabilmente all'epoca si sentiva a disagio ad uscire con noi, i suoi amici, da una parte perché non ci conosceva, dall'altra perché spesso non si sentiva a suo agio nelle attività proposte durante la sera, come andare a ballare, frequentare locali e altro. Per questo motivo fin dall'inizio ha invitato a venire con noi anche le sue amiche, Elena e Silvia, in modo che le tenessero compagnia durante queste situazioni. Col tempo, Elena e Chiara si sono integrate perfettamente con la compagnia, Silvia, a causa della sua timidezza, rimaneva spesso in disparte, non parlava molto, l'unica persona con cui si è lasciata andare è stata Alessia, diventando presto sua amica. Io l'avevo già notata da tempo, la trovavo carina e mi dispiaceva molto che non si trovasse bene con noi, per questo cominciai a parlare di lei con Alessia, che è quasi una sorella per me. Alessia mi raccontò diverse cose, Silvia si era confidata a lungo con lei, dicendosi spaesata dal frequentare persone che poco conosceva, con le quali avrebbe voluto avere un rapporto migliore, ma le mancava il coraggio di lanciarsi, di fare amicizia insomma, e per questo la maggior parte del tempo rimaneva zitta e non si lasciava trasportare. Alessia accennò anche al fatto che fosse vergine, lo stesso problema che riscontrava con noi lo aveva avuto in passato anche con i pochi ragazzi che avevano tentato un'avance.
Dopo che Alessia mi aveva raccontato queste cose, decisi di lanciarmi, anche io non ho mai avuto molta fortuna con l'altro sesso: non mi ritengo un brutto ragazzo, sono nella media diciamo, qualche esperienza in passato l'avevo avuta, ma si trattava perlopiù di baci, limonate, un paio di ditalini e niente più. Crescendo sono rimasto indietro, vedevo i miei amici provarci con le ragazze, portarsele a letto, io non ne son mai stato capace e così decisi di tentare il tutto per tutto con Silvia per svoltare questa situazione. Sia chiaro, non voglio dar l'impressione di provarci con lei solo per quel motivo, nutrivo per lei un profondo affetto mi faceva tenerezza vederla emarginata, pensavo però che insieme avremmo potuto aiutarci a superare anche il problema del sesso, che a 18 anni nella nostra società è molto più pesante e limitante di quanto si possa pensare. Iniziai quindi a cercare di coinvolgerla, le porgevo domande, quando possibile passavo a prenderla in motorino, la integravo nei discorsi degli altri. Pian piano iniziò a sciogliersi, divenne piu disinvolta, le guance rosse per l'imbarazzo lasciarono il posto a timidi sorrisi, pochi giorni dopo ci scrivemmo e diventammo amici a tutti gli effetti. Ben presto ci sentivamo in ogni momento della giornata, a scuola, il pomeriggio, anche a notte fonda, certe volte addirittura dormivamo pochissime ore poiché messaggiavamo fino alle 3 o alle 4 di mattina. Nei nostri discorsi parlavamo di tutto, anche di sesso, si confidò molto, raccontandomi della sua verginità, e io le raccontai della mia. A un certo punto cominciammo anche a stuzzicarci, facendo del vero e proprio sexting; non accadeva molto spesso, ma in quegli episodi capivo la sua voglia inespressa, la sua curiosità e il suo desiderio di conoscere tutte le potenzialità del suo corpo. A volte le chiedevo di masturbarsi, mi eccitava molto immaginare quella ragazza così timida godere con la mano tra le cosce, rimasi sorpreso quando fu lei a chiedermelo la prima volta. Continuammo così per un mesetto, a volte mi scriveva di sentirsi molto eccitata, mi diceva che in quel momento si stava toccando, altre volte glielo comunicavo io, fino al giorno in cui mi chiese di farlo dal vivo. La prima volta non funzionò, eravamo entrambi molto imbarazzati, la nostra timidezza ci vinse nonostante l'eccitazione fosse densa nell'aria. Una sera ci riuscimmo, complice la canna fumata in precedenza, quando l'accompagnai a casa mi propose di riprovarci: sua madre purtroppo è venuta a mancare quando era piccola, il padre di notte lavora, lei dalle 22 alle 6 ha la casa tutta per sè. Ci posizionammo sul divano, uno di fianco all'altra, con un countdown un poco infantile, 3, 2, 1 e giù le mutande. Ricordo che non ebbi il coraggio di guardarla, nella testa mi frullavano mille pensieri, ero molto imbarazzato, ma fortunatamente il mio cazzo non la pensava allo stesso modo, diventando immediatamente di marmo. Silvia da parte sua non aveva perso tempo, con la mano destra aveva cominciato a sfiorarsi tra le cosce. Non persi altro tempo, mi masturbai fino a venire dopo pochi minuti, sotto lo sguardo attento di Silvia che osservava ogni mio movimento. Presi coraggio, le chiesi di mostrarmi il seno: lei acconsentì, si tolse la maglietta e il reggiseno, rimanendo completamente nuda davanti a me, con i soli pantaloni e le mutandine arrotolati all'altezza delle caviglie. Riprese a masturbarsi, ogni tanto mi guardava negli occhi, allungai timidamente una mano e la posai sul seno. Lei trasalì, le guance si dipinsero di rosso fuoco, ma non smise di fare ciò che stava facendo, anzi, poco dopo ebbe finalmente il suo orgasmo.
I giorni successivi furono terribili, Silvia non mi scrisse nemmeno una volta, temevo ci fossimo spinti troppo in là ed avevo paura di aver rovinato completamente la nostra amicizia. Per fortuna dopo circa una settimana, ci vedemmo, appena rimanemmo soli parlammo a lungo di ciò che era accaduto. Mise subito le cose in chiaro, le era piaciuto molto e voleva rifarlo, ma non desiderava impegnarsi in una relazione, aveva paura che ci spingessimo troppo in là e che ci innamorassimo, rischiando di rovinare il nostro rapporto. Ad oggi mi dispiace molto non aver cercato di farle cambiare idea, probabilmente mi sarebbe piaciuto diventare il suo ragazzo, ma al momento, complici anche i numerosi impegni di entrambi, concordai con lei di stabilire delle regole, rimanere amici e trovarsi solo saltuariamente per il piacere reciproco. Un paio di settimane dopo andammo fino in fondo, non ho molto da raccontare, l'imbarazzo la fece da padrone, non fu sicuramente la scopata della vita, fortunatamente però non provò molto dolore e fummo entrambi felici di esserci sbloccati. Da quel momento in avanti le nostre perfomance migliorarono, ogni dieci/quindici giorni la accompagnavo a casa e facevamo sesso, mi insegnava come le piaceva essere toccata, provavamo, sperimentavamo, ogni volta era una posizione nuova, un consiglio. Mai nulla di troppo estremo, sesso anale neanche a parlarne, niente ingoi, ma ogni episodio era diverso, un'esperienza nuova. Ricordo soprattutto con piacere la prima volta che si mise a pecorina, posizione che tra l'altro le piacque fin da subito, anche se di contro è probabilmente quella che mi fa raggiungere l'orgasmo più velocemente.

Avrei moltissimi dettagli da raccontare di questo periodo, non voglio dilungarmi troppo in quanto preferisco concludere prima la storia della vacanza, ad ogni modo se siete interessati a qualche episodio sentitevi liberi di commentare o scrivermi in pm
bellissimo, dettagliato, emozionante.
 
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53
Il terzo giorno purtroppo prosegue senza alcun episodio dal sapore prettamente erotico, passiamo in spiaggia tutto il pomeriggio fino all'ora di cena. I corpi delle mie amiche in costume non mi lasciano indifferente, menzione d'onore per Camilla che, indossando un due pezzi meno coprente dei giorni precedenti, espone completamente la linea di demarcazione tra la pelle candida delle zone più intime e quella abbronzata/scottata dal sole. Il particolare che più mi colpisce è sicuramente il segno dell'abbronzatura all'altezza dell'inguine, la brasiliana blu è molto sgambata come vuole la moda di quest'anno, lasciando nuda una porzione di pelle chiarissima bagnata dalle ultime gocce d'acqua sopravvissute dal bagno in mare al caldo torrido. Nota di merito anche per il sedere di Elena, come al solito di un'altra categoria. Anche durante la sera non accade nulla di speciale, è giovedì e solo ventiquattrore dopo ci aspetta il dj set di Marshmello al famosissmo Tropics, quindi preferiamo restare a casa e risparmiare le energie per domani. I vestitini lasciano quindi il posto ai pigiami, che come nei giorni precedenti mettono in bella mostra la forma dei seni e in certi momenti anche dei capezzoli. Come già successo Elena monopolizza gli occhi della componente maschile, la sua canottiera è indagata a turno dai nostri sguardi perversi ma discreti. Ciònonostante, non prendetemi per sfigato 😅, la vera protagonista della serata è senz'altro la grigliata di gamberi di Lollo. E fu sera e fu mattina, quarto giorno, ci alziamo tutti di buon'ora, comincia la staffetta per il bagno. Le ragazze hanno la fantastica idea di lasciare aperta la porta della loro camera durante il via vai, consentendo di buttare occhiate fugaci a noi maschi. Anche se per poco, possiamo ammirare i loro giovani corpi di schiena, le dita di Elena che sistemano il ferretto del reggiseno, i jeans di Silvia che comprimono i glutei mentre li allaccia, il davanzale di Alessia prontamente nascosto dalla maglietta. Oggi niente mare, Pietro ha appuntamento con un pr spagnolo per acquistare le prevendite, le due coppiette spulciano i bazar alla ricerca di cartoline e calamite per le famiglie, Lollo scompare in missione "zatla", rimango quindi da solo con le Alessia, Silvia e Elena.
Ci avviamo al supermarket per fare il pieno di birre e vino, acquistiamo anche una bottiglia di gin. Da buon cavaliere mi offro per riportare la spesa a casa, per poi raggiungerle in Calle San Pere, strada regina indiscussa dello shopping della località spagnola. Entrato in appartamento, chiudo eccitato la porta a chiave, è la mia occasione d'oro. Mi fiondo subito in camera delle ragazze, la valigia di Elena è la prima a subire la mia ispezione. Trovo con poca difficoltà la sacca dei vestiti sporchi, la svuoto sul letto e raccolgo quattro paia di mutandine. Rimango deluso da esse, sono parecchio caste, niente pizzo, solo cotone, l'unica che mi risolleva l'animo è una mutandina Intimissini blu, leggermente incrostata al centro. Presumo sia il paio indossato durante la serata, nonostante siano passati un paio di giorni il profumo è inconfondibile, estasiante, e mi ripaga della ricerca. L'ispezione della borsa di Silvia è nettamente più soddisfacente, anche lei non ama troppo osare nella scelta dell'intimo, ma le mutandine sono molto più sporche di secrezioni rispetto a quelle della sua compagna di stanza. Lascio perdere la valigia di Alessia, la conosco da troppo tempo, sebbene le sue tette mi eccitino da morire, mi sentirei parecchio in colpa a frugare tra la sua roba. Su un comodino noto un cellulare, incuriosito accendo lo schermo e scopro che si tratta del telefono di Elena: purtroppo è protetto da password, mi è andata male, mi sarebbe piaciuto esplorare la sua vita privata e per molti tratti a me sconosciuta. Passo quindi alla camera di Camilla e Alessandro, e qui trovo la vera sorpresa. Rispetto alle amiche, Camilla osa molto di più, trovo 5 perizomi molto striminziti, di cui due completamente trasparenti, con un sottilissimo filo che subito mi immagino farsi strada tra i suoi glutei celestiali. Anche lei mi dà l'idea di bagnarsi parecchio, le macchie sono ben visibili, scatto qualche foto e le rimetto al loro posto, non prima di averle annusate a fondo. Nel sistemare la valigia un'altra sorpresa, il cestino della spazzatura vicino al letto è pieno zeppo di preservativi, in questa vacanza lei e Alessandro ci stanno dando dentro di brutto. Salto la valigia di Chiara poichè ho appreso che in questi giorni ha il ciclo, mi affretto quindi a tornare dalle ragazze. Lungo la strada ripenso al cellulare di Elena, in questi giorni voglio scoprire il codice di sblocco e indagare nel suo privato, chissà che magari la sua galleria non nasconda delle foto interessanti.
 
P

Paolobianchi002

Guest
Il terzo giorno purtroppo prosegue senza alcun episodio dal sapore prettamente erotico, passiamo in spiaggia tutto il pomeriggio fino all'ora di cena. I corpi delle mie amiche in costume non mi lasciano indifferente, menzione d'onore per Camilla che, indossando un due pezzi meno coprente dei giorni precedenti, espone completamente la linea di demarcazione tra la pelle candida delle zone più intime e quella abbronzata/scottata dal sole. Il particolare che più mi colpisce è sicuramente il segno dell'abbronzatura all'altezza dell'inguine, la brasiliana blu è molto sgambata come vuole la moda di quest'anno, lasciando nuda una porzione di pelle chiarissima bagnata dalle ultime gocce d'acqua sopravvissute dal bagno in mare al caldo torrido. Nota di merito anche per il sedere di Elena, come al solito di un'altra categoria. Anche durante la sera non accade nulla di speciale, è giovedì e solo ventiquattrore dopo ci aspetta il dj set di Marshmello al famosissmo Tropics, quindi preferiamo restare a casa e risparmiare le energie per domani. I vestitini lasciano quindi il posto ai pigiami, che come nei giorni precedenti mettono in bella mostra la forma dei seni e in certi momenti anche dei capezzoli. Come già successo Elena monopolizza gli occhi della componente maschile, la sua canottiera è indagata a turno dai nostri sguardi perversi ma discreti. Ciònonostante, non prendetemi per sfigato 😅, la vera protagonista della serata è senz'altro la grigliata di gamberi di Lollo. E fu sera e fu mattina, quarto giorno, ci alziamo tutti di buon'ora, comincia la staffetta per il bagno. Le ragazze hanno la fantastica idea di lasciare aperta la porta della loro camera durante il via vai, consentendo di buttare occhiate fugaci a noi maschi. Anche se per poco, possiamo ammirare i loro giovani corpi di schiena, le dita di Elena che sistemano il ferretto del reggiseno, i jeans di Silvia che comprimono i glutei mentre li allaccia, il davanzale di Alessia prontamente nascosto dalla maglietta. Oggi niente mare, Pietro ha appuntamento con un pr spagnolo per acquistare le prevendite, le due coppiette spulciano i bazar alla ricerca di cartoline e calamite per le famiglie, Lollo scompare in missione "zatla", rimango quindi da solo con le Alessia, Silvia e Elena.
Ci avviamo al supermarket per fare il pieno di birre e vino, acquistiamo anche una bottiglia di gin. Da buon cavaliere mi offro per riportare la spesa a casa, per poi raggiungerle in Calle San Pere, strada regina indiscussa dello shopping della località spagnola. Entrato in appartamento, chiudo eccitato la porta a chiave, è la mia occasione d'oro. Mi fiondo subito in camera delle ragazze, la valigia di Elena è la prima a subire la mia ispezione. Trovo con poca difficoltà la sacca dei vestiti sporchi, la svuoto sul letto e raccolgo quattro paia di mutandine. Rimango deluso da esse, sono parecchio caste, niente pizzo, solo cotone, l'unica che mi risolleva l'animo è una mutandina Intimissini blu, leggermente incrostata al centro. Presumo sia il paio indossato durante la serata, nonostante siano passati un paio di giorni il profumo è inconfondibile, estasiante, e mi ripaga della ricerca. L'ispezione della borsa di Silvia è nettamente più soddisfacente, anche lei non ama troppo osare nella scelta dell'intimo, ma le mutandine sono molto più sporche di secrezioni rispetto a quelle della sua compagna di stanza. Lascio perdere la valigia di Alessia, la conosco da troppo tempo, sebbene le sue tette mi eccitino da morire, mi sentirei parecchio in colpa a frugare tra la sua roba. Su un comodino noto un cellulare, incuriosito accendo lo schermo e scopro che si tratta del telefono di Elena: purtroppo è protetto da password, mi è andata male, mi sarebbe piaciuto esplorare la sua vita privata e per molti tratti a me sconosciuta. Passo quindi alla camera di Camilla e Alessandro, e qui trovo la vera sorpresa. Rispetto alle amiche, Camilla osa molto di più, trovo 5 perizomi molto striminziti, di cui due completamente trasparenti, con un sottilissimo filo che subito mi immagino farsi strada tra i suoi glutei celestiali. Anche lei mi dà l'idea di bagnarsi parecchio, le macchie sono ben visibili, scatto qualche foto e le rimetto al loro posto, non prima di averle annusate a fondo. Nel sistemare la valigia un'altra sorpresa, il cestino della spazzatura vicino al letto è pieno zeppo di preservativi, in questa vacanza lei e Alessandro ci stanno dando dentro di brutto. Salto la valigia di Chiara poichè ho appreso che in questi giorni ha il ciclo, mi affretto quindi a tornare dalle ragazze. Lungo la strada ripenso al cellulare di Elena, in questi giorni voglio scoprire il codice di sblocco e indagare nel suo privato, chissà che magari la sua galleria non nasconda delle foto interessanti.
Sempre più interessante bravo
 

Djclaw7

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Il terzo giorno purtroppo prosegue senza alcun episodio dal sapore prettamente erotico, passiamo in spiaggia tutto il pomeriggio fino all'ora di cena. I corpi delle mie amiche in costume non mi lasciano indifferente, menzione d'onore per Camilla che, indossando un due pezzi meno coprente dei giorni precedenti, espone completamente la linea di demarcazione tra la pelle candida delle zone più intime e quella abbronzata/scottata dal sole. Il particolare che più mi colpisce è sicuramente il segno dell'abbronzatura all'altezza dell'inguine, la brasiliana blu è molto sgambata come vuole la moda di quest'anno, lasciando nuda una porzione di pelle chiarissima bagnata dalle ultime gocce d'acqua sopravvissute dal bagno in mare al caldo torrido. Nota di merito anche per il sedere di Elena, come al solito di un'altra categoria. Anche durante la sera non accade nulla di speciale, è giovedì e solo ventiquattrore dopo ci aspetta il dj set di Marshmello al famosissmo Tropics, quindi preferiamo restare a casa e risparmiare le energie per domani. I vestitini lasciano quindi il posto ai pigiami, che come nei giorni precedenti mettono in bella mostra la forma dei seni e in certi momenti anche dei capezzoli. Come già successo Elena monopolizza gli occhi della componente maschile, la sua canottiera è indagata a turno dai nostri sguardi perversi ma discreti. Ciònonostante, non prendetemi per sfigato 😅, la vera protagonista della serata è senz'altro la grigliata di gamberi di Lollo. E fu sera e fu mattina, quarto giorno, ci alziamo tutti di buon'ora, comincia la staffetta per il bagno. Le ragazze hanno la fantastica idea di lasciare aperta la porta della loro camera durante il via vai, consentendo di buttare occhiate fugaci a noi maschi. Anche se per poco, possiamo ammirare i loro giovani corpi di schiena, le dita di Elena che sistemano il ferretto del reggiseno, i jeans di Silvia che comprimono i glutei mentre li allaccia, il davanzale di Alessia prontamente nascosto dalla maglietta. Oggi niente mare, Pietro ha appuntamento con un pr spagnolo per acquistare le prevendite, le due coppiette spulciano i bazar alla ricerca di cartoline e calamite per le famiglie, Lollo scompare in missione "zatla", rimango quindi da solo con le Alessia, Silvia e Elena.
Ci avviamo al supermarket per fare il pieno di birre e vino, acquistiamo anche una bottiglia di gin. Da buon cavaliere mi offro per riportare la spesa a casa, per poi raggiungerle in Calle San Pere, strada regina indiscussa dello shopping della località spagnola. Entrato in appartamento, chiudo eccitato la porta a chiave, è la mia occasione d'oro. Mi fiondo subito in camera delle ragazze, la valigia di Elena è la prima a subire la mia ispezione. Trovo con poca difficoltà la sacca dei vestiti sporchi, la svuoto sul letto e raccolgo quattro paia di mutandine. Rimango deluso da esse, sono parecchio caste, niente pizzo, solo cotone, l'unica che mi risolleva l'animo è una mutandina Intimissini blu, leggermente incrostata al centro. Presumo sia il paio indossato durante la serata, nonostante siano passati un paio di giorni il profumo è inconfondibile, estasiante, e mi ripaga della ricerca. L'ispezione della borsa di Silvia è nettamente più soddisfacente, anche lei non ama troppo osare nella scelta dell'intimo, ma le mutandine sono molto più sporche di secrezioni rispetto a quelle della sua compagna di stanza. Lascio perdere la valigia di Alessia, la conosco da troppo tempo, sebbene le sue tette mi eccitino da morire, mi sentirei parecchio in colpa a frugare tra la sua roba. Su un comodino noto un cellulare, incuriosito accendo lo schermo e scopro che si tratta del telefono di Elena: purtroppo è protetto da password, mi è andata male, mi sarebbe piaciuto esplorare la sua vita privata e per molti tratti a me sconosciuta. Passo quindi alla camera di Camilla e Alessandro, e qui trovo la vera sorpresa. Rispetto alle amiche, Camilla osa molto di più, trovo 5 perizomi molto striminziti, di cui due completamente trasparenti, con un sottilissimo filo che subito mi immagino farsi strada tra i suoi glutei celestiali. Anche lei mi dà l'idea di bagnarsi parecchio, le macchie sono ben visibili, scatto qualche foto e le rimetto al loro posto, non prima di averle annusate a fondo. Nel sistemare la valigia un'altra sorpresa, il cestino della spazzatura vicino al letto è pieno zeppo di preservativi, in questa vacanza lei e Alessandro ci stanno dando dentro di brutto. Salto la valigia di Chiara poichè ho appreso che in questi giorni ha il ciclo, mi affretto quindi a tornare dalle ragazze. Lungo la strada ripenso al cellulare di Elena, in questi giorni voglio scoprire il codice di sblocco e indagare nel suo privato, chissà che magari la sua galleria non nasconda delle foto interessanti.
Io sarei andato anche nella valigia di Chiara 🩸🩸👹 ahahahahahahahahahahahahahahhahahaha
 

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