La Novita (sesta parte)
Una premessa risulta fondamentale: per superare una timidezza protrattasi nei confronti dell’altro sesso oltre il periodo in cui essa risulta fisiologica, Alessandro aveva messo a punto una vera e propria terapia d’urto. Gli era successo, tanti anni prima, di imbattersi per caso in strada, come capita a tutti, in una donna che aveva attirato la sua attenzione. Ebbene, quella volta non si era limitato ad ammirare e a fantasticare, ma decise, con garbo e decisione, di provare a presentarsi. L’impresa, almeno nella prima parte, ossia ottenere risposta e la possibilità di risentirsi tramite un contatto, andrò a buon fine, sebbene gli sviluppi non sarebbero stati quelli auspicati, almeno per quella volta. Da quel momento acquisì una nuova consapevolezza, mise in pratica più volte, affinando la tecnica, questa strategia, con esiti a volte completamente fallimentari, a volte decisamente trionfali. Poi, nei periodi in cui si era impegnato in relazioni, come si usa dire, ufficiali, aveva notevolmente ridotto frequenza e intensità degli approcci, pur non rinunciandovi completamente, anche se poi non aveva né la possibilità né, in fin dei conti, l’intenzione di andare oltre. Da un po’ di tempo non gli succedeva di avvicinarsi, sempre facendo molta attenzione a non urtare e addirittura spaventare la donna oggetto delle sue attenzioni. Non era uscito di casa in quella mattina di settembre con la prospettiva o l’idea di focalizzare il proprio interesse su una sconosciuta, quando i suoi occhi caddero su un’immagine che, letteralmente, lo paralizzò.