Esperienza reale Paolo e Francesca - Dieci anni dopo

K

ks421

Guest
Questo è il terzo racconto che leggo di mr Timasaggio.
Probabilmente qui dentro è il più capace nel descrivere situazioni, atmosfere, sentimenti, suggestioni, spensieratezza e riflessioni importanti.
La lunghezza non è un peso perché, come ben sai, la gestisci a vantaggio del lettore.
Se per esempio, mi azzardassi a fare la stessa cosa perderei seduta stante i 2 gatti che mi seguono.
Ho la sensazione che qui, il pregio maggiore sia la capacità di suggerire immagini e suggestioni, anche diversi tra loro, a ripetizione. Senza tregua.
Chi legge deve andare avanti tenendo bene a mente il flusso di eventi e suggestioni.
Mi ha molto colpito una riflessione, non dirò quale, ma sei un grande!
Naturalmente l' ho letto più volte...
 
OP
timassaggio

timassaggio

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Direi di no, mi sono limitato all' evidenza.
O sbaglio??
Non so. Non sono io a dover emettere giudizi sul mio scritto.
La mia revisione critica l'ho già fatta prima di pubblicare. E non ne sono ancora soddisfatto.
Però comprendo che a molti non piaccia il mio dilungarmi sulle descrizioni, sulla caratterizzazione dei personaggi, o sul mio tentativo di fare il simpatico (captatio benevolentiae, dicevano i romani) con il lettore.
Ad altri invece piace anche quello.
Ho capito che tu sei tra questi, e me ne compiaccio, vista la fatica che faccio quando scrivo proprio per comporre al meglio queste parti.
 

tomgh

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Una storia entusiasmante dal finale commovente e struggente!



Nel leggerla le emozioni si susseguono senza sosta. Non è una storia di sesso ma di amore, un amore intenso nato, quasi per gioco, attraverso i social.

L'epilogo del tuo racconto conduce il lettore ad una tristissima fine, non è il finale sperato, ma come per “Paolo e Francesca”, quelli che Venditti, nella canzone “Compagno di Scuola”, conosce bene, e come V canto dell'Inferno: “Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”, il vostro è stato un Amore vero e passionale, che vi ha coinvolto, stravolto e che continua anche davanti alla fine della vita.

Ed è questo il senso più intimo e prezioso dell'amore, superare le barriere del tempo e dello spazio, chi ama lo fa con tutto il corpo ma sopratutto con l'anima.
Perché se è assolutamente vero che l'amore terreno è passionale, carnale ed anche affettivo, quello universale supera la sfera terreste e ci proietta verso ambiti universalistici trascendentali.

Omnia vincit amor et nos cedamus amori” scrive Virgilio nelle Bucoliche ed il tuo amore per Francesca è destinato ad essere eterno ed a vincere la morte.

Uno dei nomi segreti dell'Urbe era: “AMOR”, e la Città Eterna, a differenza di altre capitali, è la vera città dell'amore e, proprio qui, hai avuto la fortuna di incontrare il tuo Amore, forse è stata Venere a volere ciò, forse Cupido vi ha trafitti con una freccia scoccata dal proprio arco o forse Dio ha deciso di regalarvi parte del tempo terreno per potervi fare assaporare l'amore universale, chi lo sa...

Una cosa è certa, condividendo la storia hai suscitato un turbinio di emozioni che hanno fatto commuovere tanti lettori, me compreso.
 
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Una storia entusiasmante dal finale commovente e struggente!



Nel leggerla le emozioni si susseguono senza sosta. Non è una storia di sesso ma di amore, un amore intenso nato, quasi per gioco, attraverso i social.

L'epilogo del tuo racconto conduce il lettore ad una tristissima fine, non è il finale sperato, ma come per “Paolo e Francesca”, quelli che Venditti, nella canzone “Compagno di Scuola”, conosce bene, e come V canto dell'Inferno: “Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”, il vostro è stato un Amore vero e passionale, che vi ha coinvolto, stravolto e che continua anche davanti alla fine della vita.

Ed è questo il senso più intimo e prezioso dell'amore, superare le barriere del tempo e dello spazio, chi ama lo fa con tutto il corpo ma sopratutto con l'anima.
Perché se è assolutamente vero che l'amore terreno è passionale, carnale ed anche affettivo, quello universale supera la sfera terreste e ci proietta verso ambiti universalistici trascendentali.

Omnia vincit amor et nos cedamus amori” scrive Virgilio nelle Bucoliche ed il tuo amore per Francesca è destinato ad essere eterno ed a vincere la morte.

Uno dei nomi segreti dell'Urbe era: “AMOR”, e la Città Eterna, a differenza di altre capitali, è la vera città dell'amore e, proprio qui, hai avuto la fortuna di incontrare il tuo Amore, forse è stata Venere a volere ciò, forse Cupido vi ha trafitti con una freccia scoccata dal proprio arco o forse Dio ha deciso di regalarvi parte del tempo terreno per potervi fare assaporare l'amore universale, chi lo sa...

Una cosa è certa, condividendo la storia hai suscitato un turbinio di emozioni che hanno fatto commuovere tanti lettori, me compreso.
Che dire? Grazie mille.
O, citando R. Andrew Martin, "One is glad to be of service".
[cit. I. Asimov, The Bicentennial Man, 1976]
 

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