Esperienza reale Storie di ordinaria follia

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STORIE DI ORDINARIA FOLLIA - DECIMA PARTE

Spesso leggendo i racconti in rete ho la sensazione di aver vissuto finora in un altro mondo. Ragazze tutte troie peggio delle pornostar, uomini sempre prestanti e soprattutto sempre pronti senza difficoltà a fare sesso di gruppo o posizioni degne del miglior pornostar. Vi faccio una domanda, avete mai fatto una doppia? Io prima di capire come fosse meglio mettermi ci ho messo parecchio, e non sono uno che non impara subito. Tanti uomini poi hanno vergogna nel fare sesso di gruppo, per non parlare delle donne. Questo per dire le storie che ora vi andrò a raccontare sono state sessualmente possibili per due motivi: le ragazze venivano pagate e sapevano cosa avrebbero dovuto fare, noi maschietti poi con il tempo avevamo sviluppato un incredibile affiatamento oltre che avere a disposizione abbandanti scorte di viagra. Naturalmente non per questo ogni volta filava tutto liscio, ma questa è una regola che vale per tutto.

Torniamo adesso in quel preciso periodo del lockdown e per facilitarvi cercherò di ripresentare i protagosinisti di volta in volta. Come vi ho detto ero solo a Roma perché mia moglie Giada era al paese con i suoi genitori. Davide (il proprietario del circolo) e Cris (la moglie) si erano trasferiti fissi nella struttura, così come Teo (il socio di Davide) e Imma (una delle amiche di Cris e di mia moglie). Non che mancassero le case, ma se dovevamo stare chiusi allora era meglio farlo in una struttura come quella che aveva tutto a disposzione. Questo fu lo stesso ragionamento che feci anche io, anche se ogni tanto facevo un salto a casa per controllare che fosse tutto ok.

Al circolo c'era fisso anche Ivan (il mio amico dell'est mega-dotato) che da tempo viveva lì in quanto lavorava come custode e tuttofare. I ragazzi della vigilanza Mike (montagna di muscoli from Togo), Achille (cinquantenne non molto alto, moro, palestrato e iper tatuato) e Stefano (bel ragazzo di borgata) si alternavano e spesso rimanevano a dormire. Fissi c'erano anche Mike (guardaspalle di colore altissimo e dotatissimo), Mirko (il figlioccio di Davide e Cris) e Armandino detto Skizzo.

Armandino ve lo devo presentare. Lui è il classico personaggio romano, più di cinquantanni ma perfettamente in forma. Pelato e piccolino, è gonfio di muscoli tanto che cammino anche in maniera goffa. Ha un cazzo non tanto grande, credo non arrivi ai 15 cm, ma con una cappella più grande e incredibilmente sempre duro. Soprattutto quando sborra sembra un rubinetto, una cosa incredibile riesce a fare anche dieci fiotti incredibilmente copiosi. Chiunque a Roma abbia frequentato un po' le bische lo conosce benissimo, era un infermiere ma poco prima della pandemia fu cacciato con disonore dall'ennesimo ospedale. Viveva in una sorta di tigurio e Davide lo accolse con piacere anche perché era un formidabile reclutatore. Un personaggio da romanzo simpatico e caciarone ma se gli dai 100 euro in mano... dopo dieci minuti lo trovi all'agenzia ippica.

Oltre a queste persone spesso si aggiungevano altri amici ma, come ben sappiamo, non era sempre facile. Le nostre giornate in una sorta di Decamerone scorrevano tra sessioni in palestra, in piscina, nella spa o giocando a tennis. alla cucina ci pensava Davide e anche il buon vino di certo non mancava. Il resto del tempo soprattutto io lo passavo ad organizzare le festicciole insieme a Teo, Cris e Imma. Per farvi capire un po' come ci trastullavamo vi voglio raccontare una situazione che, se da una parte non vede come protagoniste grandi fiche, a me ha eccitato tantissimo e può essere esplicativa di come questi momenti poi potevano segnare non solo il fisico di una persona, ma anche la mente.

Non so se vi ricordate di Ida, la ragazza che Teo si scopò nel deposito e che poi ha continuato a frequentare. Teo gli aveva detto delle feste che organizzavamo e lei, una tipina che pensa molto ai soldi, ha proposto che dietro un extra poteva portarci alcune ragazze assolutamente novizie reclutate soprattutto nell'ambiente universitario. La cosa ci piacque e i soldi non erano di certo un problema. Spiegammo bene come si sarebbe svolta la cosa e lei alla fine trovò altre cinque ragazze disponibili. Fecero delle call singolarmente insieme a Cris e Teo dove si accordarono per compenso e prestazione. In più come da abitudine alla fine alle due ragazze che più ci colpivano davamo un extra di mille.

Con un van ncc Teo le passò a prendere e poi le portò al circolo che era l'ora di pranzo. Qui le accoglieva Cris che le portava nel cottage dove esplicitava le burocrazie poi Imma le truccava e le lavava (soprattutto l'intestino). In quell'occasione dovevano portarsi un bikini poi le scerpe alte con itacchi le davano Imma e Cris. Noi le aspettavamo in piscina e una alla volta poi Cris ce le portava e ce le presentava. Poi Cris le riuniva per l'ultima volta e le diceva: se volete andare via siete ancora in tempo, ma se adesso venite di là dovete fare quello che abbiamo pattuito.

In quell'occasione a essere presenti oltre ai padroni di casa (Cris con la sua serie di strap-on mentre Imma non si univa mai), c'eravamo io, Teo, Armandino, Ivan, Mirko, Mike, Omar, Achille e Gerry, un poliziotto del sud (da me ribattezzato il cattivo tenente) non molto alto ma in forma e anche carino, con un cazzo normale e ben funzionante. La particolarità di Gerry era che ogni volta pippava e beveva anche se era sempre presentabile, scatendandosi però nelle sue indicibili perversioni sessuali.

La prima che scese fu proprio Ida, che in passato già una volta partecipò a una nostra orgia. Con un costume leopardato che risaltava la sua carnagione, appariva molto bella con un fisico snello dove capeggiava una bella seconda abbondante. Era sorridente e solare, passò tra di noi e si fece accarezzare. Poi Cris fece " per chi non la conoscesse lei è una studentessa, fidanzata ma molto porca. Con lei potete fare tutto, ha deciso di passare due ore no limits e si è detta certa di poter ottenere il bonus". Detto quello Ida si girò mostrandoci il sedere, poi scostando il costume ci mostrò i suoi buchi.

Tranne me e Teo gli altri maschietti vedevano le ragazze per la prima volta in quel momento, diciamo che era una situazione fatta apposta per eccitare Davide. Poi Cris scese con Tania, una ragazza sotto i trenta molto alta, bionda e con il fisico atletico e il culo alto e sodo. Se non fosse per un naso un po' troppo pronunciato avrebbe potuto fare la modella e, a differenza di Ida, era immobile come un tronco. "Lei una giovane mogliettina che il maritino ha mandato a guadagnare un po' di soldi. Niente anal, niente pissing e niente sperma in bocca". Poi la portò via con lei che camminava tipo automa.

Poi scese Lucia anche lei credo qualcosa meno di trent'anni. Altra circa 1,60 mora carnagione scura, un fiischetto magro ed esile con il sedere piccolo. Il seno invece sembrava una terza scarsa ma non molto florido. Il viso invece è molto bello e mediterraneo, con due grandi occhi castani molto intensi. "Ciao a tutti - disse lei sorridendo mentre quasi si piegava sulle ginocchia per l'emozione - io credo di essere abbastanza porca (e scoppiò a ridere dicendolo) ma certe cose non le ho mai fatte, vediamo...". Poi Cris "lei lavora in un negozio, è fidanzata e il ragazzo non sà che è qui. Anche lei ha scelto di fare no limits".

Poi fu in turno di Carlotta. Alta credo 1,50, fisico abbastabza tozzo con un seno praticamente inesistente. Il culo però è eccezionale grande e duro, sproporzionato con il resto del corpo anche se pure le cosce sono sode e tornite. Con il pircing al naso e l'aria da zekka, i capelli castani corti mettevano in risalto due meravigliosi occhi azzurri come il mare. Ci guardava dritti in faccia, con un volto quasi imperscrutabile "Lei è una studentessa e babysitter, fidanzata con il ragazzo all'oscuro. Per l'occasione ha deciso di fare per la prima volta anal ma ha chiesto di essere gentili". A quelle parole di Cris lei fece una smorfia di sorriso ritirando la faccia per poi uscire a testa bassa mentre noi le ammiravamo quel magnifico culone.

Poi scese Serena. Una bella manza sui 25 anni alta, con due belle gambe e un culo alto e grosso. Il seno una seconda molto bella, con la sua pelle molto chiara che contrastava con dei capelli lunghi e viola metallizzato. Occhiali e trucco in stile dark anhce se il volto faceva trasparire una grande timidezza, muoveva freneticamente le mani per il nervosismo. "Lei è una studentessa, romana de roma, con il fidanzato che è d'accordo. Ha detto che potete farle tutto basta che la insultiate e la trattiate da schiava". A quelle parole ci fu una risatina generale e anche lei, sorrise mostrando una dentatura non proprio perfetta.

Infine fu la volta di Tamara. Ancora non trentenne, entrò piangendo con Cris che la reggeva. Come alzò lo sguardo e ci vide lanciò un urlo e si lanciò a terra a piangere. Davide fece un cenno alla moglie di portarla via e lei fu d'accordo. La alzò e le disse di andare fuore ma lei si fermò e le singhiozzò qualcosa. Il pianto le aveva rovinato tutto il trucco ma due occhioni azzurri abbagliavano come fari. Imma le aveva tirato i capelli tutti indietro ma, oltre al viso, il resto del corpo non era da urlo. La classica ragazza normale, sul 1,55 di altezza un po' pienotta ma non grassa con il senò piccolo e il sedere abbondante ma al tempo stesso abbastanza sodo.

"Io ho bisogno di questi soldi - disse singhiozzando - ma non posso fare una cosa del genere al mio ragazzo e a me stessa". Cris allora ci disse che lei è una "studentessa del sud, ora senza lavoretto e senza mezzi per pagarsi un master per lei fondamentale". Davide per una volta umano le disse "se vuoi i soldi te li do lo stesso, ora però vai a cambiarti e aspettaci chiusa nello spogliatoio senza muoverti". Lei però guardandolo negli occhi disse "se mi paghi è giusto che io faccia qualcosa in cambio, però vi prego siate gentili...". Cris allora le fece "noi abbiamo pattuito che tu provi a fare per la prima volta anal, se vuoi andartene i soldi te li diamo ugualmente ma se rimani come riscendi per due ore verrai scopata senza pietà".

Tutti noi eravamo un po' spiazzati ma anche eccitati, con Davide che disse "se ritorna neanche ve lo devo stare a dire che Tamara la dovete lasciare a me..." e tutti noi ridemmo. Alla fine scese con tutte le altre con Imma che le aveva rifatto il trucco. Caminava tremante insieme a Carlotta, ma probabilmente si stavano sorreggendo a vicenda. Al loro arrivo stappammo alcune bottiglie di champagne e l'occasione del brindisi fu quello per iniziare a palpeggiarle.

Facemmo diversi brindisi con le ragazze che bevevano molto probabilmente per darsi coraggio. Io da dietro toccavo Tania ma era come palpaggiare un tronco, le misi una mano dentro il costume ed completamente asciutta. Cris le si avvicinò e disse "credo che qui servirà molto olio" e poi iniziò a baciarla. Intanto mi spogliai e poi la portamo su un divanetto. qui Cris iniziò a leccarle la fica mentre io glielo misi in mano. Da quella posizione vedevo un po' tutta la situazione.

Teo aveva messo Carlotta a pecora e le stava leccando il culone, mentre le altre quattro erano circondate da cazzi da succhiare. Ho bene impressa la faccia fatta da Lucia quando si girò e vide il cazzo di Ivan. Sgranò gli occhi e iniziò lentamente a segarlo come se avesse in mano del materiale radiattivo. Io provai così a metterlo in bocca a Tania ma le iniziò un pompino lento, meccanico e poco gratificante. Così mi lazai e cercai soddisfazione altrove.

A Tania pensò soprattutto Cris che, capendo la tipa, la tormentò per tutto il tempo chiamando Ivan a unirsi a loro. Il mio amico riusciva a fare entrare la cappella e poco più tra le sue grida strazianti, con Cris che le affondava la faccia in mezzo le cosce "lecca troietta lecca, vedrai come torni a casa con la fighetta tutta aperta stasera dal tuo maritino. Con lo strap-on la donna poi riusciva a scopersela con foga, mentre spingeva le testa di lei sul cazzo di Ivan.

Il delirio ci fu con Serena. Sembrava indemoniata, squirtava come una fontana mentre si prendeva nel culo cazzoni come quelli di Omar o di Teo. Quando Ivan si liberò dal pressing di Cris, anche lui riscì a incularla senza problemi. Mi prendeva il cazzo e se lo ficcava in gola come se nulla fosse, il tutto mentre veniva schieffeggiata e sputata a ripetizione. Non ebbe difficoltà anche a prendersi due cazzi in culo mentre come in trance si ficcava quasi tutta la mano in bocca.

La delusione invece per me fu Ida. Probabilmente la più bella del gruppo nonostante i proclami fece poco anal e solo con Armandino e Mirko. In generale è sempre stata abbastanza sofferente anche in fica: me la ricordavo molto più disinvolta, probabilmente per lei non era una delle giornate migliori. Quando vide che le altre si erano più sciolte, cercò di recuperare ma come provava a fare qualcosa di più spinto alla fine desisteva per il fastidio.

Una immagine che invece ho indelebile è quella del buco del culo di Lucia. Il suo culetto era aperto all'inverosimile, una caverna. Quando sento che ci vuole un cazzone per sfondare una troia mi metto a ridere. A martellarla fino all'inverosimile sono stati Achille e Gerry, con Teo che poi ha finito il lavoro. Quando la scopai io aveva già il culo tutto aperto e mi divertivo a tirarlo fuori e poi rificcarlo dentro di colpo. Lei gemeva e sorridendo mi faceva intendere che gradiva, ma la cosa più bella è stata sentirla venire mentre io ero sotto e un'altro la stava inculando in una doppia.

A sverginare il culone di Carlotta fu invece Mirko. Tra la ragazza e Omar nacque una sorta di amore, i due pomiciavano e lei gli faceva dei pompini molto appassionati. Quando la fece impalare sopra di lui fu uno spettacolo vedere quelle chiappone sobbalzare. Lei fu bravissima e dopo un po' si faceva inculare anche a buon ritmo, da me compreso. Doveva avere una sorta di predilizione per i black visto che alla fine da Mike si fece inculare, mentre in bocca aveva l'affarone di Ivan. Una scena da sturbo.

E Tamara? Anche lei alla fine fu brava. Inizialmente nonostante l'evidente ribrezzo di lei Davide si faceva sbocchinare, pian piano portandola a un pompino sempre più profondo. Chiamò poi Mike per farla scopare e dopo un po' sembrava anche partecipe. Il culo glielo sverginò Davide a pecora. Teo le si era messo davanti e mostrandole il buchino del culo io le affondavo la faccia verso il culo del mio amico. Poi Teo iniziò a scoparle furiosamente la bocca "vuoi i soldi eh, allora guadagnateli", ma il culo poi glielo aprì Armandino.

Scena ipnotica: lei sdraiata sul divano con Armandino che le martella il culo aprendole le gambe, Davide le spingeva tutto il cazzo in gola mentre stava comodamente seduto tenendole le mani sulla testa; io vedevo i suoi occhi spalancati, la sua bocca violata tra un lago di saliva e sentivo la'udio del suo lamento/godimento continuo e rumoroso. alla fine fece anche un doppia con Armandino e Gerry e i due poi le misero anhce due cazzi in fica.

Spettacolo quando Aramndino le sborrò in faccio inondandola, con Teo che nel frattempo le scopava la fica. Quella più riempita di sborra però fu di gran lunga Serena che ne reclamava di continuo, mentre io mi accontentai di venire una volta nello splendido visino di Carlotta e una volta in quello di Ida. Prima di terminare, come al solito il gran finale di Davide era "devo pisciare, chi mi accompagna in bagno?". Naturalmante Serena non si tirò indietro e bevve una quantità mostruosa di piscio. A bocca chiusa però si presentarono anche Ida e Lucia, ma alla fine tutte eccezion fatta per Tania iniziarono a leccare il piscio che colava sul corpo di Serena e Ida.

Alla fine decidemmo di dare ben quattro bonus, a tutte tranne che Tania e Ida, con quest'ultima che ci rimase palesemente male e da quel giorno non l'abbiamo più rivista. Anche Tania ovviamente sparita, mentre Lucia disse che è stata a letto per un mese dopo quel pomeriggio, dicendo che è stata una cosa bella ma che non voleva ripetere. Con Serena facemmo un'altra serata pazzesco di cui poi vi dirò, mentre Carlotta divenne una persona quasi fissa in seguito dimostrando un lato impensabile a prima vista. Anche Tamara la sentimmo dpo mesi di silenzio. Disse che ripensava di continuo a quel pomeriggio, che con il ragazzo non riusciva più a godere e alla fine decise di tornare però alle nostre condizioni...
 
N

Nero11

Guest
Come precisato più di una volta questi sono avvenimenti veri ma romanzati per cercare di tutelare al meglio la privacy dei protagonisti. Il marito così per esempio non è un chirurgo (ma sempre un pezzo grosso) così come altri dettagli sono stati cammuffati e rielaborati. Questa è una cosa necessaria visto che, come avvenuto in altri racconti, anche in questo caso vi dovrò parlare di avvenimenti che se non romanzati potrebbero essere facilmente rintracciabili nelle cronache locali. In generale tornando alla coppia la loro cazzata è stata quella di voler risolvere la cosa in maniera delittuosa, peggiorando solo le cose: se non sei di un certo ambiente, meglio rivolgersi alla polizia che a dei picchiatori. Probabilmente furono mal consigliati e molto sfortunati di aver incrociato lo sguardo con una psicopatica.
Ciao, probabilmente sei il fu Petrulla, avevi fatto un racconto su tua moglie le feste per soldi ed il tuo fotografo mentore, potresti ricaricare quelle storie per favore?
 

sormarco

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STORIE DI ORDINARIA FOLLIA - DECIMA PARTE

Spesso leggendo i racconti in rete ho la sensazione di aver vissuto finora in un altro mondo. Ragazze tutte troie peggio delle pornostar, uomini sempre prestanti e soprattutto sempre pronti senza difficoltà a fare sesso di gruppo o posizioni degne del miglior pornostar. Vi faccio una domanda, avete mai fatto una doppia? Io prima di capire come fosse meglio mettermi ci ho messo parecchio, e non sono uno che non impara subito. Tanti uomini poi hanno vergogna nel fare sesso di gruppo, per non parlare delle donne. Questo per dire le storie che ora vi andrò a raccontare sono state sessualmente possibili per due motivi: le ragazze venivano pagate e sapevano cosa avrebbero dovuto fare, noi maschietti poi con il tempo avevamo sviluppato un incredibile affiatamento oltre che avere a disposizione abbandanti scorte di viagra. Naturalmente non per questo ogni volta filava tutto liscio, ma questa è una regola che vale per tutto.

Torniamo adesso in quel preciso periodo del lockdown e per facilitarvi cercherò di ripresentare i protagosinisti di volta in volta. Come vi ho detto ero solo a Roma perché mia moglie Giada era al paese con i suoi genitori. Davide (il proprietario del circolo) e Cris (la moglie) si erano trasferiti fissi nella struttura, così come Teo (il socio di Davide) e Imma (una delle amiche di Cris e di mia moglie). Non che mancassero le case, ma se dovevamo stare chiusi allora era meglio farlo in una struttura come quella che aveva tutto a disposzione. Questo fu lo stesso ragionamento che feci anche io, anche se ogni tanto facevo un salto a casa per controllare che fosse tutto ok.

Al circolo c'era fisso anche Ivan (il mio amico dell'est mega-dotato) che da tempo viveva lì in quanto lavorava come custode e tuttofare. I ragazzi della vigilanza Mike (montagna di muscoli from Togo), Achille (cinquantenne non molto alto, moro, palestrato e iper tatuato) e Stefano (bel ragazzo di borgata) si alternavano e spesso rimanevano a dormire. Fissi c'erano anche Mike (guardaspalle di colore altissimo e dotatissimo), Mirko (il figlioccio di Davide e Cris) e Armandino detto Skizzo.

Armandino ve lo devo presentare. Lui è il classico personaggio romano, più di cinquantanni ma perfettamente in forma. Pelato e piccolino, è gonfio di muscoli tanto che cammino anche in maniera goffa. Ha un cazzo non tanto grande, credo non arrivi ai 15 cm, ma con una cappella più grande e incredibilmente sempre duro. Soprattutto quando sborra sembra un rubinetto, una cosa incredibile riesce a fare anche dieci fiotti incredibilmente copiosi. Chiunque a Roma abbia frequentato un po' le bische lo conosce benissimo, era un infermiere ma poco prima della pandemia fu cacciato con disonore dall'ennesimo ospedale. Viveva in una sorta di tigurio e Davide lo accolse con piacere anche perché era un formidabile reclutatore. Un personaggio da romanzo simpatico e caciarone ma se gli dai 100 euro in mano... dopo dieci minuti lo trovi all'agenzia ippica.

Oltre a queste persone spesso si aggiungevano altri amici ma, come ben sappiamo, non era sempre facile. Le nostre giornate in una sorta di Decamerone scorrevano tra sessioni in palestra, in piscina, nella spa o giocando a tennis. alla cucina ci pensava Davide e anche il buon vino di certo non mancava. Il resto del tempo soprattutto io lo passavo ad organizzare le festicciole insieme a Teo, Cris e Imma. Per farvi capire un po' come ci trastullavamo vi voglio raccontare una situazione che, se da una parte non vede come protagoniste grandi fiche, a me ha eccitato tantissimo e può essere esplicativa di come questi momenti poi potevano segnare non solo il fisico di una persona, ma anche la mente.

Non so se vi ricordate di Ida, la ragazza che Teo si scopò nel deposito e che poi ha continuato a frequentare. Teo gli aveva detto delle feste che organizzavamo e lei, una tipina che pensa molto ai soldi, ha proposto che dietro un extra poteva portarci alcune ragazze assolutamente novizie reclutate soprattutto nell'ambiente universitario. La cosa ci piacque e i soldi non erano di certo un problema. Spiegammo bene come si sarebbe svolta la cosa e lei alla fine trovò altre cinque ragazze disponibili. Fecero delle call singolarmente insieme a Cris e Teo dove si accordarono per compenso e prestazione. In più come da abitudine alla fine alle due ragazze che più ci colpivano davamo un extra di mille.

Con un van ncc Teo le passò a prendere e poi le portò al circolo che era l'ora di pranzo. Qui le accoglieva Cris che le portava nel cottage dove esplicitava le burocrazie poi Imma le truccava e le lavava (soprattutto l'intestino). In quell'occasione dovevano portarsi un bikini poi le scerpe alte con itacchi le davano Imma e Cris. Noi le aspettavamo in piscina e una alla volta poi Cris ce le portava e ce le presentava. Poi Cris le riuniva per l'ultima volta e le diceva: se volete andare via siete ancora in tempo, ma se adesso venite di là dovete fare quello che abbiamo pattuito.

In quell'occasione a essere presenti oltre ai padroni di casa (Cris con la sua serie di strap-on mentre Imma non si univa mai), c'eravamo io, Teo, Armandino, Ivan, Mirko, Mike, Omar, Achille e Gerry, un poliziotto del sud (da me ribattezzato il cattivo tenente) non molto alto ma in forma e anche carino, con un cazzo normale e ben funzionante. La particolarità di Gerry era che ogni volta pippava e beveva anche se era sempre presentabile, scatendandosi però nelle sue indicibili perversioni sessuali.

La prima che scese fu proprio Ida, che in passato già una volta partecipò a una nostra orgia. Con un costume leopardato che risaltava la sua carnagione, appariva molto bella con un fisico snello dove capeggiava una bella seconda abbondante. Era sorridente e solare, passò tra di noi e si fece accarezzare. Poi Cris fece " per chi non la conoscesse lei è una studentessa, fidanzata ma molto porca. Con lei potete fare tutto, ha deciso di passare due ore no limits e si è detta certa di poter ottenere il bonus". Detto quello Ida si girò mostrandoci il sedere, poi scostando il costume ci mostrò i suoi buchi.

Tranne me e Teo gli altri maschietti vedevano le ragazze per la prima volta in quel momento, diciamo che era una situazione fatta apposta per eccitare Davide. Poi Cris scese con Tania, una ragazza sotto i trenta molto alta, bionda e con il fisico atletico e il culo alto e sodo. Se non fosse per un naso un po' troppo pronunciato avrebbe potuto fare la modella e, a differenza di Ida, era immobile come un tronco. "Lei una giovane mogliettina che il maritino ha mandato a guadagnare un po' di soldi. Niente anal, niente pissing e niente sperma in bocca". Poi la portò via con lei che camminava tipo automa.

Poi scese Lucia anche lei credo qualcosa meno di trent'anni. Altra circa 1,60 mora carnagione scura, un fiischetto magro ed esile con il sedere piccolo. Il seno invece sembrava una terza scarsa ma non molto florido. Il viso invece è molto bello e mediterraneo, con due grandi occhi castani molto intensi. "Ciao a tutti - disse lei sorridendo mentre quasi si piegava sulle ginocchia per l'emozione - io credo di essere abbastanza porca (e scoppiò a ridere dicendolo) ma certe cose non le ho mai fatte, vediamo...". Poi Cris "lei lavora in un negozio, è fidanzata e il ragazzo non sà che è qui. Anche lei ha scelto di fare no limits".

Poi fu in turno di Carlotta. Alta credo 1,50, fisico abbastabza tozzo con un seno praticamente inesistente. Il culo però è eccezionale grande e duro, sproporzionato con il resto del corpo anche se pure le cosce sono sode e tornite. Con il pircing al naso e l'aria da zekka, i capelli castani corti mettevano in risalto due meravigliosi occhi azzurri come il mare. Ci guardava dritti in faccia, con un volto quasi imperscrutabile "Lei è una studentessa e babysitter, fidanzata con il ragazzo all'oscuro. Per l'occasione ha deciso di fare per la prima volta anal ma ha chiesto di essere gentili". A quelle parole di Cris lei fece una smorfia di sorriso ritirando la faccia per poi uscire a testa bassa mentre noi le ammiravamo quel magnifico culone.

Poi scese Serena. Una bella manza sui 25 anni alta, con due belle gambe e un culo alto e grosso. Il seno una seconda molto bella, con la sua pelle molto chiara che contrastava con dei capelli lunghi e viola metallizzato. Occhiali e trucco in stile dark anhce se il volto faceva trasparire una grande timidezza, muoveva freneticamente le mani per il nervosismo. "Lei è una studentessa, romana de roma, con il fidanzato che è d'accordo. Ha detto che potete farle tutto basta che la insultiate e la trattiate da schiava". A quelle parole ci fu una risatina generale e anche lei, sorrise mostrando una dentatura non proprio perfetta.

Infine fu la volta di Tamara. Ancora non trentenne, entrò piangendo con Cris che la reggeva. Come alzò lo sguardo e ci vide lanciò un urlo e si lanciò a terra a piangere. Davide fece un cenno alla moglie di portarla via e lei fu d'accordo. La alzò e le disse di andare fuore ma lei si fermò e le singhiozzò qualcosa. Il pianto le aveva rovinato tutto il trucco ma due occhioni azzurri abbagliavano come fari. Imma le aveva tirato i capelli tutti indietro ma, oltre al viso, il resto del corpo non era da urlo. La classica ragazza normale, sul 1,55 di altezza un po' pienotta ma non grassa con il senò piccolo e il sedere abbondante ma al tempo stesso abbastanza sodo.

"Io ho bisogno di questi soldi - disse singhiozzando - ma non posso fare una cosa del genere al mio ragazzo e a me stessa". Cris allora ci disse che lei è una "studentessa del sud, ora senza lavoretto e senza mezzi per pagarsi un master per lei fondamentale". Davide per una volta umano le disse "se vuoi i soldi te li do lo stesso, ora però vai a cambiarti e aspettaci chiusa nello spogliatoio senza muoverti". Lei però guardandolo negli occhi disse "se mi paghi è giusto che io faccia qualcosa in cambio, però vi prego siate gentili...". Cris allora le fece "noi abbiamo pattuito che tu provi a fare per la prima volta anal, se vuoi andartene i soldi te li diamo ugualmente ma se rimani come riscendi per due ore verrai scopata senza pietà".

Tutti noi eravamo un po' spiazzati ma anche eccitati, con Davide che disse "se ritorna neanche ve lo devo stare a dire che Tamara la dovete lasciare a me..." e tutti noi ridemmo. Alla fine scese con tutte le altre con Imma che le aveva rifatto il trucco. Caminava tremante insieme a Carlotta, ma probabilmente si stavano sorreggendo a vicenda. Al loro arrivo stappammo alcune bottiglie di champagne e l'occasione del brindisi fu quello per iniziare a palpeggiarle.

Facemmo diversi brindisi con le ragazze che bevevano molto probabilmente per darsi coraggio. Io da dietro toccavo Tania ma era come palpaggiare un tronco, le misi una mano dentro il costume ed completamente asciutta. Cris le si avvicinò e disse "credo che qui servirà molto olio" e poi iniziò a baciarla. Intanto mi spogliai e poi la portamo su un divanetto. qui Cris iniziò a leccarle la fica mentre io glielo misi in mano. Da quella posizione vedevo un po' tutta la situazione.

Teo aveva messo Carlotta a pecora e le stava leccando il culone, mentre le altre quattro erano circondate da cazzi da succhiare. Ho bene impressa la faccia fatta da Lucia quando si girò e vide il cazzo di Ivan. Sgranò gli occhi e iniziò lentamente a segarlo come se avesse in mano del materiale radiattivo. Io provai così a metterlo in bocca a Tania ma le iniziò un pompino lento, meccanico e poco gratificante. Così mi lazai e cercai soddisfazione altrove.

A Tania pensò soprattutto Cris che, capendo la tipa, la tormentò per tutto il tempo chiamando Ivan a unirsi a loro. Il mio amico riusciva a fare entrare la cappella e poco più tra le sue grida strazianti, con Cris che le affondava la faccia in mezzo le cosce "lecca troietta lecca, vedrai come torni a casa con la fighetta tutta aperta stasera dal tuo maritino. Con lo strap-on la donna poi riusciva a scopersela con foga, mentre spingeva le testa di lei sul cazzo di Ivan.

Il delirio ci fu con Serena. Sembrava indemoniata, squirtava come una fontana mentre si prendeva nel culo cazzoni come quelli di Omar o di Teo. Quando Ivan si liberò dal pressing di Cris, anche lui riscì a incularla senza problemi. Mi prendeva il cazzo e se lo ficcava in gola come se nulla fosse, il tutto mentre veniva schieffeggiata e sputata a ripetizione. Non ebbe difficoltà anche a prendersi due cazzi in culo mentre come in trance si ficcava quasi tutta la mano in bocca.

La delusione invece per me fu Ida. Probabilmente la più bella del gruppo nonostante i proclami fece poco anal e solo con Armandino e Mirko. In generale è sempre stata abbastanza sofferente anche in fica: me la ricordavo molto più disinvolta, probabilmente per lei non era una delle giornate migliori. Quando vide che le altre si erano più sciolte, cercò di recuperare ma come provava a fare qualcosa di più spinto alla fine desisteva per il fastidio.

Una immagine che invece ho indelebile è quella del buco del culo di Lucia. Il suo culetto era aperto all'inverosimile, una caverna. Quando sento che ci vuole un cazzone per sfondare una troia mi metto a ridere. A martellarla fino all'inverosimile sono stati Achille e Gerry, con Teo che poi ha finito il lavoro. Quando la scopai io aveva già il culo tutto aperto e mi divertivo a tirarlo fuori e poi rificcarlo dentro di colpo. Lei gemeva e sorridendo mi faceva intendere che gradiva, ma la cosa più bella è stata sentirla venire mentre io ero sotto e un'altro la stava inculando in una doppia.

A sverginare il culone di Carlotta fu invece Mirko. Tra la ragazza e Omar nacque una sorta di amore, i due pomiciavano e lei gli faceva dei pompini molto appassionati. Quando la fece impalare sopra di lui fu uno spettacolo vedere quelle chiappone sobbalzare. Lei fu bravissima e dopo un po' si faceva inculare anche a buon ritmo, da me compreso. Doveva avere una sorta di predilizione per i black visto che alla fine da Mike si fece inculare, mentre in bocca aveva l'affarone di Ivan. Una scena da sturbo.

E Tamara? Anche lei alla fine fu brava. Inizialmente nonostante l'evidente ribrezzo di lei Davide si faceva sbocchinare, pian piano portandola a un pompino sempre più profondo. Chiamò poi Mike per farla scopare e dopo un po' sembrava anche partecipe. Il culo glielo sverginò Davide a pecora. Teo le si era messo davanti e mostrandole il buchino del culo io le affondavo la faccia verso il culo del mio amico. Poi Teo iniziò a scoparle furiosamente la bocca "vuoi i soldi eh, allora guadagnateli", ma il culo poi glielo aprì Armandino.

Scena ipnotica: lei sdraiata sul divano con Armandino che le martella il culo aprendole le gambe, Davide le spingeva tutto il cazzo in gola mentre stava comodamente seduto tenendole le mani sulla testa; io vedevo i suoi occhi spalancati, la sua bocca violata tra un lago di saliva e sentivo la'udio del suo lamento/godimento continuo e rumoroso. alla fine fece anche un doppia con Armandino e Gerry e i due poi le misero anhce due cazzi in fica.

Spettacolo quando Aramndino le sborrò in faccio inondandola, con Teo che nel frattempo le scopava la fica. Quella più riempita di sborra però fu di gran lunga Serena che ne reclamava di continuo, mentre io mi accontentai di venire una volta nello splendido visino di Carlotta e una volta in quello di Ida. Prima di terminare, come al solito il gran finale di Davide era "devo pisciare, chi mi accompagna in bagno?". Naturalmante Serena non si tirò indietro e bevve una quantità mostruosa di piscio. A bocca chiusa però si presentarono anche Ida e Lucia, ma alla fine tutte eccezion fatta per Tania iniziarono a leccare il piscio che colava sul corpo di Serena e Ida.

Alla fine decidemmo di dare ben quattro bonus, a tutte tranne che Tania e Ida, con quest'ultima che ci rimase palesemente male e da quel giorno non l'abbiamo più rivista. Anche Tania ovviamente sparita, mentre Lucia disse che è stata a letto per un mese dopo quel pomeriggio, dicendo che è stata una cosa bella ma che non voleva ripetere. Con Serena facemmo un'altra serata pazzesco di cui poi vi dirò, mentre Carlotta divenne una persona quasi fissa in seguito dimostrando un lato impensabile a prima vista. Anche Tamara la sentimmo dpo mesi di silenzio. Disse che ripensava di continuo a quel pomeriggio, che con il ragazzo non riusciva più a godere e alla fine decise di tornare però alle nostre condizioni...
I bonus a cosa servono, che mi sono perso la spiegazione?
 
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Nero11

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basta che cerchi qualche post indietro
Grazie sei il numero uno. Una domanda al di fuori del post, io ce l'ho di 17 cm duro, ma con un po' di massa grassa nel pune, dici che questo pene per il tuo tipo di serate sarebbe considerato piccolo? Perché ho sempre voluto a partecipare a delle orge ma oltre ai contatti, ho una sorta di insicurezza dovuta dal fatto che sono alto e ce l'ho normale
 
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patrulla

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Il miglior organo sessuale è il cervello... se poi parliamo di cm 17 di certo è abbondantemente sopra la media, ma in un'orgia subentrano tanti fattori: presenza di altri uomini, ansia da prestazione, pause... un po' di viagra di certo ti potrebbe aiutare
 
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RICORDANDO TEMPI MODERNI

Non avendo anche io un cuore di pietra, viste le tante richieste ho deciso di sospendere la narrazione del precedente racconto e di riprendere quella di Tempi Moderni. Per chi non sapesse cosa fosse può trovare un file qualche pagina indietro anche se mi pare manchino le ultime parti. Per il resto la premessa è sempre la stessa: i fatti sono reali ma romanzati per ovvie ragioni di privacy, ogni domanda o commento è ok basta non entrare nella sfera dei nomi e delle allusioni, altirmenti sarei di nuovo costretto a interrompere.

Non riprenderò in ordine cronologico ma procederò per brevi pillole cercando di rispondere ad alcune delle domande e delle richieste che mi avete fatto in privato in questi anni. L'essere nel periodo delle amichevoli , il regno del match fixing, mi ha fatto rivenire in mente moltissimi episodi ma per prima cosa vorrei rispondere a un utente che mi chiese qual è stato il cazzo più grosso che mia moglie abbia mai preso.

Il cazzo più grosso preso da mia moglie

Come detto poco sopra le dimensioni nel sesso non sono tutto e, questo racconto, può essere la tipica dimostrazione. Fino a quando siamo stati insieme mia moglie ha scopato con centinaia di uomini, sarebbe impossibile tenerne il conto. Di cazzi ne ha visti di ogni dimensione e colore: a fronte di una tretina di super extra-dotati, il numero dei mini-dotati è stato senza dubbio maggiore. Se però le chiedete quale sia stato il cazzo più grande che abbia mai preso, quasi con una smorfia vi risponderà "quello di Lev".

Eravamo in Bulgaria e ci trovavamo in una città veramente brutta, con Elena che quando passeggiava in mini e tacchi veniva guardata come un'aliena. Fortunatamente dovevano rimanerci solo una notte, il tempo di stringere un accordo e poi ce ne saremmo ripartiti verso lidi decisamente più gradevoli. La nostra comitiva era composta da me, Elena, Viki una ragazza bulgara ma da anni a Roma molto bella che ci faceva anche da interprete con chi non parlava inglese, uno pseudo procuratore italiano e il suo socio albanese.

Ci vedemmo di pomeriggio in una sorta di night club che in quel momento era chiuso al pubblico. Al tavolo c'erano dei malavitosi locali e dei dirigenti di una squadra bulgara e di una turca. Con loro c'erano diverse ragazze tutte succinte, ma a bellezza la nostra compagnia era diverse spanne sopra queste ragazze. A un certo punto uno dei dirigenti prese una ragazza e senza dire nulla se la porta in un divanetto e iniziò a scoparsela in maniera molto rumorosa, seguito poi da un altro che fece uguale.

Questo Lev era il responsabile della squadra bulgara, un tipo alto e magro sulla cinquantina che, nonostante i vestiti firmati, sembrava essere uscito da un film di Kusturica. Come definimmo la parte riguardante la sua squadra, si alzò e prese per mano mia moglie e un'altra ragazza, biondina e molto magra con la carnagione pallida e due splendidi occhioni azzurri.

Le portò su un ampio divano e mia moglie, ormai perfettamente a suo agio anche con persone molto brutte, era di certo più partecipe rispetto all'altra nel farsi palpare e anche nel baciare l'uomo. Lev poi si alzò e andò verso il bagno mentre fece segno alle due di spogliarsi. Mi accorsi che era ricomparso quando il procuratore che era con me mi dette un colpo alla gamba. Leva era nudo, fisicamente era uno stecco pelosissimo dove spuntava un cazzo indescrivibile sia per lunghezza che per larghezza. Alla base aveva un anello per mantenere l'erezione ma nonostante quello doveva reggerlo con una mano.

Le due rimasero pietrificate mentre lui riprese posto in mezzo. Elena riusciva a prendere in bocca a malapena la cappella, mentre l'altra leccava l'asta e le palle che sembravano minuscole in confronto al batacchio. Quando lui fece per mettere mia moglie a pecora, Elena lo fermò e prese del lubrificante dalla sua borsa. Nonostante la fica di mia moglie sia molto aperta, al pari del culo, oltre alla cappella riusciva a entrare ben poco altro. L'uomo con una mano la teneva per una spalla e con l'altra lentramente spingeva il cazzo dentro.

A detta di Elena provava solo fastidio, non piacere anche perché il ritmo era veramente lento. Tutti ora guardavamo più la scena che agli affari, tranne due che discutevano animatamente incuranti della situazione. La mise alla missionaria e poi a cavalcioni, ma dentro non entrava neanche un quarto di quel cazzo. Quando fu il turno della ragazza lei si mise a urlare quasi piangendo e strillando cose in bulgaro. Uno dei padroni di casa così le si mise davanti ficcandole il cazzo in bocca e iniziando a spingere tenendole la nuca con le mani. Probabilmente disse qualocsa tipo ecco ora ti ho tappato la bocca visto che ci fu una risatina generale.

Elena provava ad accarezzarla mentre Lev paraddosalmente spingeva più con la biondina che con lei. Ogni tanto mi riguardava impietrita cercando un'ancora di sicurezza nel mio sguardo. Fortunatamente i due non durarono molto e sborrarono rispettivamente sulle chiappe e in faccia alla ragazza. Quando uscimmo Elena comunque ci scherzò su soprattutto con Vik e ci chiese come erano andate le trattative. Le rispondemmo "benissimo" e decidemmo di restare per il tempo rimanente in albergo per ripartire così il mattino presto.

Probabilmente non sapevano che il cazzo asinino di Lev lo avrebbero preso entrambe in un'altra occasione che fu di certo molto più movimentata, ma questa è un'altra storia...
 
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RICORDANDO TEMPI MODERNI - W lo sport/prima parte

Quando ci avventurammo in questa pericolosa strada eravamo ben consci dei rischi che correvamo. La cosa che ci rassicurava però era l'avere un obiettivo, che ci faceva ripetere come quella cosa fosse solo momentanea: un particolare questo che abbiamo chiarito fin da subito anche con gli altri, visto che a volte non è sempe facile tirarsi fuori da queste situazioni ma fortunatamente quando poi abbiamo detto stop non abbiamo avuto nessun problema.

Il nostro scopo era arrivare a un numero sufficiente di soldi per rilevare una importante quota della palestra dove Elena ha lavorato per anni. Avevamo già un accordo di massima con il proprietario e questo investimento, visto che l'attività è solida e ben avviata, ci avrebbe permesso di campare tranquilli. Anche Chiara e Marco avevano necessità di denaro per ripianare alcuni investimenti sbagliati, ma per loro questa cosa non era di certo un assillo. Diciamo che Marco era sempre più cuck e lei sempre più troia: non si potrebbe assolutamente parlare di ninfomania visto che al di fuori di queste situazioni era una moglie fedelissima, ma se qualcuno di noi le diceva che doveva sbocchinare un cavallo all'orario stabilito l'avresti trovata davanti al maneggio.

Io e mia moglie così ci eravamo detti questo: cerchiamo di battere il ferro finché è caldo, massimizzando i guadagni nel minor tempo possibile così da tirarci fuori il prima possibile e tornare ad avere una vita normale, anche perché eravamo consapevoli che stavamo trascurando nostra figlia che vedevamo sempre meno e in pratica stava crescendo con i nonni. Elena così da "semplice" oggetto di piacere per raggiungere i vari scopi, divenne una parte attiva del meccanismo truffaldino anzi dimostrandosi veramente arrivista e spietata.

Questo la portò a prendere un numero incalcolabile di cazzi in quel periodo, cosa che un po' la faceva sentire in colpa tanto da sorvolare sul mio di cambiamento: più che i soldi che comunque entravano a iosa, cercavo anche io di scopare il più possibile assumendo dei comportamenti che mai prima avevo avuto in vita mia.

Ma bando alle ciance. Facendo un piccolo salto temporale vi voglio parlare quando, dopo circa un anno che eravamo in quell'ambiente, la squadra di calcio con cui collaborammo decise di dire basta per non tirare troppo la corda. Cambiarono così dirigenti, allenatore e giocatori, e noi ci ritrovammo a spasso ma con un importante bagaglio di contatti e anche una certa esperienza.

Noi insieme a Mic e Teo decidemmo di andare avanti lo stesso, anche perché in quel periodo Mic ricevette una visita inaspettata ma che per noi fu una manna: quella del padre di Giulio, il ragazzo che aveva fatto scopare la madre da Luca e gli altri amici, che da tempo offriva ai due ragazzi una stecca mensile oltre che l'utilizzo di una loro villetta a patto che i due uscissero dalla vita della loro famiglia.

Questa volta però fu l'uomo, disperato, a chiedere a Mic di rientrare: il figlio era depresso perché era stato tolto da quel mondo perverso che sostanzialmente aveva quasi creato lui, mentre la moglie ormai famelica di cazzi lo stava mettendo in difficoltà e imbarazzo visto che non si faceva scrupoli a cercarsi di continuo dei nuovi amanti.

"Dimmi quello che vuoi per tornare a coinvolgere Giulio in qualsiasi cosa tu ora stia facendo e per tenere a freno mia moglie, non mi interessa se te la scopi tu o quel negretto del tuo amico, basta che non mi sputtanate perché la mia vita ora è un inferno e vi giuro che nel caso vi uccido". Nonostante la giovane età anche quella volta Mic si dimistrò molto sveglio.

Ne venne a parlare con me ed Elena, ma poi decidemmo di coinvolgere Andrea (un faccendiere con rapporti stretti con la criminalità, le istituzioni e la politica) e Mauro (un procuratore sportivo). Scegliemmo loro due perché erano quelli più allineati con il nostro modo di fare le cose. Andrea è over 50, con i capelli impomatati e raccolti con un codino, un tipo ancora fermo agli anni '80 come abbigliamento e con un cazzo lungo e con una grande cappella, come se fosse un fungo. Mauro invece è un ex sportivo che ha passato la quaruantina, bello (alto, spalle grosse biondino con gli occhi chiari) e con un cazzo normale e molto ben funzionante. Nei mesi precedenti avevamo fatto affari e scopato insieme in maniera ottimale, ma soprattutto erano due senza scrupoli un po' come noi.

La proposta che Mic recapitò al padre di Giulio fu questa: un grosso appartamento in zona centrale da adibire a ufficio, creazione di una società per la cura dell'immagine degli sportivi da intestare al figlio, 100.000 euro di capitale sociale, la promessa di rimettere in riga la moglie alla quale verrebbe sarebbe stato dato un incarico all'interno della società e per lui una serie di ragazze a sua disposzione. L'uomo disse che ci doveva pensare e poi parlare con la sua famiglia.

Non oso immaginare che discorso possano aver fatto, ma alla fine già dopo un mese eravamo operativi. Come nel film Theorema di Pasolini la vita di quella famiglia è stata per sempre compromessa ma, paradossalmente, non distrutto visto che in quella situazione folle trovarono una sorta di equilibrio.

Quando mandammo da lui Elena e Chiara, le due lo sollazzarono per un'ora facendogli ben tre pompini: di scopare molto poco vista la sua sostanziale obesità, ma a differenza del figlio sotto la pancia ha un cazzo decente mentre quello del figlio è decisamente sotto la media. Fu per lui una sorta di sblocco, come capitato per la moglie, visto che divenne un assatanato con richieste sempre più pressanti di incontri: della moglie abusata e umiliata e del figlio assoggettato, dopo poco tempo gliene importava sempre meno.
 
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RICORDANDO TEMPI MODERNI - W lo sport/seconda parte

Quando ci trova in una situazione come la nostra si hanno ben chiari i rischi che si corrono. Per questo per noi era necessario muoverci lungo due direzioni: la prima quella della massima prudenza, mentre la seconda quella del cercare di fare più soldi e spassarcela sessualmente il più possibile finché non arrivani brutte sorpese. Questo non è stato sempre facile ma anche perché alla fine noi maschietti abbiamo iniziato a ragionare più col cazzo che con la testa.

Il "problema" principale fu dettato dal fatto che la conoscenza tra Luca e Marco (il marito di Chiara) ebbe un effetto simile alla nitroglicerina sull'attività della nostra società di consulenza. Quando Chiara fu chiamata nella nostra sede a sollazzare insieme a mia mglie uno importante, i due si ritrovarono ad andare a cena insieme e da quel momento crearono una fortissima sinergia.

Marco dopo quella sera mi disse che rimase molto meravigliato da come il ragazzo, con molta franchezza, gli raccontò delle sue perversioni comprese quelle sulla madre, non tralasciando anche il coinvolgimento anche del padre dopo la creazione della società. Da medico il problema fu che non venne interessato dall'aspetto clinico della vicenda, ma da quello sessuale: avevano molto in comune e quello fu il momento in cui lo scoprirono.

Allo stesso modo a quattro occhi Luca mi disse che Marco era uno molto strano, che aveva delle fantasie che secondo lui andavano oltre il cuckoldismo: nonostante i tanti cazzi che prendeva la moglie, era insoddisfatto dal fatto che non potesse quasi mai assistere alle sue scopate e al fatto che lei ora si negasse a ogni altra sua fanatsia. A lei piaceva solo farsi pagare, mentre lui l'avrebbe voluta vedere insieme anche ad amanti, gruppi e ache autentici "master". Proprio per questo negli ultimi tempi era entrato in contatto con una specie di santone, un religioso venezuelano che dopo essere stato cacciato dal Vaticano si era creato una sorta di harem di donne soggiogate a tutti i suoi desideri sessuali.

Dominic, questo santone sulla cinquantina mulatto, alto e corpulento, chiese a Marco a dei soldi per cercare di circuire la moglie e questa cosa frenò il mio amico. Luca però venne affascinato da questa storia ed entrò in contatto con quest'uomo. Parlai agli altri della cosa e non fummo felicissimi, ma poi scoprimmo un dettaglio che ci fece cambiare punto di vista.

A questo punto devo farvi un quadro generale. La nostra era una attività a tutti gli effetti: non ci occupavamo solo di sport ma anche di spettacolo, portando avanti anche un lavoro tradizionale oltre a quello fraudolento. Mauro (il procuratore) portò in dote i suoi asisstiti mentre Andrea (il faccenderie) i contatti a 360° che aveva. Loro poi tirarono dentro anche Remo, un guardaspalle tuttofare da noi sopranominato il fantasma: pelato, piccolo, panzuto e cazzuto (un batacchio non tanto lungo ma larghissimo, tipo quello dell'attore Remigio Zampa per intenderci), avrebbe potuto lavorare come 007 per come si muoveva, invece alla fine è sempre stato un mezzo criminale.

Luca invece si occupava della parte web, io gli davo una mano e quando serviva facevo book e servizi per il nostro portfolio, Teo era l'autista mentre mia moglie e Mic (che si spacciava come ex calciatore), erano il nostro specchio social per cercare nuovi assistiti e nuove ragazze.

Elena in particolare si dimostrò bravissima in questo e prendemmo il management di diverse ragazza che sognavano di entrare a far parte del mondo dello spettacolo, ma di questo vi parlerò meglio in seguito. Mauro invece aveva sotto mano diversi professionisti pronti a darci una mano nel fixed. Se in passato la sua punta di diamante è stato un calciatore brasiliano di serie A, cosa che gli ha dato abbastanza notorietà anche fuori l'ambiente, adesso il nostro assistito più importante era di certo Carmine, un allenatore.

Ex roccioso difensore, alto moro e piazzatissimo, Carmine era perfettamente inserito nel nostro sistema anzi, ne era uno dei motori. Giocatore d'azzardo patologico ed erotomane, viveva il calcio e il sesso in maniera egoistica e contorta. Vi assicuro che è uno dei personaggi più cattivi che troverete in questa storia.

Vi racconto questa storia. Carmine in quel periodo allenava una squadra diciamo molto nostra amica. In squadra il secondo portiere intuì qualcosa e chiese a un giocatore nostro complice di poter guadagnare un po' mettendosi a disposizione. I portieri sono fondamentali in queste cose. Quando Carmine fu informato la sua reazione fu "che grande notizia, prima però scopiamoci la sua fidanzata".

Questo portiere Alex all'epoca aveva 20 anni ed era alla sua prima esperienza da professionista. Era in prestito e non era questo fenomeno però neanche una pippa. Senza dubbio un bel ragazzo ma niente a che vedere con Valeria, la sua fidanzata. Sua coetanea, aveva lasciato il Sud per seguire il fidanzato. Alta, mora, occhi scuri come la carnaggione, è una cavallona con due cosce e un culo incredibili. Tette rifatte e trucco semrpe pesante, è una delle tante pseudo-influencer che giocava a fare la fidanzata del calciatore lavoricchiando come modella e attricetta. Per fare un certo stile di vita però ai due servivano più soldi.

Il calciatore tramite, nostro assistito, gli disse che er prima cosa doveva parlare con Mauro. Il procuratore così gli disse che doveva passare sotto la nostra procura così come la fidanzata, poi avremmo spiegato coa fare. i due così si presentarono in sede e parlarono con me, Mauro ed Elena. Valeria era super in tiro tanto da oscurare nella stanza una strafica come mia moglie.

Alla fine presetammo ai due i contratti e, prima di dare la penna, gli dicemmo: questo non è un gioco ragazzi, lavorerete e farete soldi ma niente cazzate. Dicemmo al ragazzo se volesse iniziare con una cosa soft o subito remunerativa e, per lui, rispose la fidanazata con piglio fermo: "remunerativa, il più possibile".

Così presi la parola: "Tra due partite noi faremo in modo che il portiere titolare sia indisponibile. Giocherai tu e devi procurare un rigore il primo tempo, per il resto gioca normalmente. Per questa cosa ti daremo tot come firmi il contratto e tot dopo la parita se tutto va ok. Si tratta di una cosa importantissima, in ballo ci sono tanti soldi. Se tu non dovessi riuscire a fare il rigore noi dovremmo recuparere i soldi e, se non li hai, ci penserà la tua ragazza".

"Io? e che centro io??'" disse Valeria. Così le dissi "Se il tuo ragazzo ci farà perdere i soldi, per farci rientrare dovrai succhiare e prendere cazzi da qui fino a Sofia sennò per voi sono guai. Ve l'ho detto ragazzi: sono tanti soldi per voi ma niente cazzate". I due si presero qualche giorno per pensarci ma già la sera stessa ci chiamarono e il giorno dopo firmarono le procure.

Così scattò il piano di Carmine: prese a scusa un ritardo all'allenamento ed escluse a sorpresa il ragazzo dalla formazione titolare, poi fummo fortunati che non ci fu nessun rigore il primo tempo. Noi naturalmente non avevamo giocato quella giocata ma facemmo finta di aver perso molti soldi. A fine partita convocammo i due ragazzi da noi.

Lui era agitatissimo e urlava che la colpa era dellostronzo del mister, lei era in silenzio e tremava per la paura. Alzammo anche noi la voce poi quando ci clamammo Alex ci fece: "Cosa devo fare adesso?". "Tu niente deficente" gli replicai "la tua ragazza invece per prima cosa dovrà cercare di farti perdonare dal mister, così ti farà rigiocare".

Valeria così contattò il mister dicendo che il ragazzo era all'oscuro della cosa. Gli disse di perdonare la cosa e che in cambio lei sarebbe stata generosa. Carmine così le dette appuntamento in un parcheggio di notte, con remo il fanatsma che nascosto era appostato per registrare la cosa naturalmente non riprendendo l'interno.

Lei arrivò con un vestitino corto e attillato e tacchi alti, parcheggiò e salì nell'auto del mister. Ne uscì dopo una mezzoretta, poi Carmine ci raccontò che lei subito si è messa a piangere, supplicandolo di far giocare il ragazzo sennò la sua carriere sarebbe finita. Il mister per tuta ripsosta iniziò a toccarla e baciarla, poi le ficcò il suo cazzo grosso e nodoso e bocca e si fece fare un lungo pompino venendole poi in gola. "Ragazzi che manza, è una cavalla di prima categoria, è una statua e lo succhia pure bene".

Così in un colpo solo riuscimmo ad avere un giocatore dalla nostra e la sua fregnona della ragazza a completa disposizione diventando una nostra troia di punta, come mia moglie e Chiara, ma alla fine le trovammo anche diversi lavori. Anche noi abbiamo un cuore...
 
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Quando ci trova in una situazione come la nostra si hanno ben chiari i rischi che si corrono. Per questo per noi era necessario muoverci lungo due direzioni: la prima quella della massima prudenza, mentre la seconda quella del cercare di fare più soldi e spassarcela sessualmente il più possibile finché non arrivani brutte sorpese. Questo non è stato sempre facile ma anche perché alla fine noi maschietti abbiamo iniziato a ragionare più col cazzo che con la testa.

Il "problema" principale fu dettato dal fatto che la conoscenza tra Luca e Marco (il marito di Chiara) ebbe un effetto simile alla nitroglicerina sull'attività della nostra società di consulenza. Quando Chiara fu chiamata nella nostra sede a sollazzare insieme a mia mglie uno importante, i due si ritrovarono ad andare a cena insieme e da quel momento crearono una fortissima sinergia.

Marco dopo quella sera mi disse che rimase molto meravigliato da come il ragazzo, con molta franchezza, gli raccontò delle sue perversioni comprese quelle sulla madre, non tralasciando anche il coinvolgimento anche del padre dopo la creazione della società. Da medico il problema fu che non venne interessato dall'aspetto clinico della vicenda, ma da quello sessuale: avevano molto in comune e quello fu il momento in cui lo scoprirono.

Allo stesso modo a quattro occhi Luca mi disse che Marco era uno molto strano, che aveva delle fantasie che secondo lui andavano oltre il cuckoldismo: nonostante i tanti cazzi che prendeva la moglie, era insoddisfatto dal fatto che non potesse quasi mai assistere alle sue scopate e al fatto che lei ora si negasse a ogni altra sua fanatsia. A lei piaceva solo farsi pagare, mentre lui l'avrebbe voluta vedere insieme anche ad amanti, gruppi e ache autentici "master". Proprio per questo negli ultimi tempi era entrato in contatto con una specie di santone, un religioso venezuelano che dopo essere stato cacciato dal Vaticano si era creato una sorta di harem di donne soggiogate a tutti i suoi desideri sessuali.

Dominic, questo santone sulla cinquantina mulatto, alto e corpulento, chiese a Marco a dei soldi per cercare di circuire la moglie e questa cosa frenò il mio amico. Luca però venne affascinato da questa storia ed entrò in contatto con quest'uomo. Parlai agli altri della cosa e non fummo felicissimi, ma poi scoprimmo un dettaglio che ci fece cambiare punto di vista.

A questo punto devo farvi un quadro generale. La nostra era una attività a tutti gli effetti: non ci occupavamo solo di sport ma anche di spettacolo, portando avanti anche un lavoro tradizionale oltre a quello fraudolento. Mauro (il procuratore) portò in dote i suoi asisstiti mentre Andrea (il faccenderie) i contatti a 360° che aveva. Loro poi tirarono dentro anche Remo, un guardaspalle tuttofare da noi sopranominato il fantasma: pelato, piccolo, panzuto e cazzuto (un batacchio non tanto lungo ma larghissimo, tipo quello dell'attore Remigio Zampa per intenderci), avrebbe potuto lavorare come 007 per come si muoveva, invece alla fine è sempre stato un mezzo criminale.

Luca invece si occupava della parte web, io gli davo una mano e quando serviva facevo book e servizi per il nostro portfolio, Teo era l'autista mentre mia moglie e Mic (che si spacciava come ex calciatore), erano il nostro specchio social per cercare nuovi assistiti e nuove ragazze.

Elena in particolare si dimostrò bravissima in questo e prendemmo il management di diverse ragazza che sognavano di entrare a far parte del mondo dello spettacolo, ma di questo vi parlerò meglio in seguito. Mauro invece aveva sotto mano diversi professionisti pronti a darci una mano nel fixed. Se in passato la sua punta di diamante è stato un calciatore brasiliano di serie A, cosa che gli ha dato abbastanza notorietà anche fuori l'ambiente, adesso il nostro assistito più importante era di certo Carmine, un allenatore.

Ex roccioso difensore, alto moro e piazzatissimo, Carmine era perfettamente inserito nel nostro sistema anzi, ne era uno dei motori. Giocatore d'azzardo patologico ed erotomane, viveva il calcio e il sesso in maniera egoistica e contorta. Vi assicuro che è uno dei personaggi più cattivi che troverete in questa storia.

Vi racconto questa storia. Carmine in quel periodo allenava una squadra diciamo molto nostra amica. In squadra il secondo portiere intuì qualcosa e chiese a un giocatore nostro complice di poter guadagnare un po' mettendosi a disposizione. I portieri sono fondamentali in queste cose. Quando Carmine fu informato la sua reazione fu "che grande notizia, prima però scopiamoci la sua fidanzata".

Questo portiere Alex all'epoca aveva 20 anni ed era alla sua prima esperienza da professionista. Era in prestito e non era questo fenomeno però neanche una pippa. Senza dubbio un bel ragazzo ma niente a che vedere con Valeria, la sua fidanzata. Sua coetanea, aveva lasciato il Sud per seguire il fidanzato. Alta, mora, occhi scuri come la carnaggione, è una cavallona con due cosce e un culo incredibili. Tette rifatte e trucco semrpe pesante, è una delle tante pseudo-influencer che giocava a fare la fidanzata del calciatore lavoricchiando come modella e attricetta. Per fare un certo stile di vita però ai due servivano più soldi.

Il calciatore tramite, nostro assistito, gli disse che er prima cosa doveva parlare con Mauro. Il procuratore così gli disse che doveva passare sotto la nostra procura così come la fidanzata, poi avremmo spiegato coa fare. i due così si presentarono in sede e parlarono con me, Mauro ed Elena. Valeria era super in tiro tanto da oscurare nella stanza una strafica come mia moglie.

Alla fine presetammo ai due i contratti e, prima di dare la penna, gli dicemmo: questo non è un gioco ragazzi, lavorerete e farete soldi ma niente cazzate. Dicemmo al ragazzo se volesse iniziare con una cosa soft o subito remunerativa e, per lui, rispose la fidanazata con piglio fermo: "remunerativa, il più possibile".

Così presi la parola: "Tra due partite noi faremo in modo che il portiere titolare sia indisponibile. Giocherai tu e devi procurare un rigore il primo tempo, per il resto gioca normalmente. Per questa cosa ti daremo tot come firmi il contratto e tot dopo la parita se tutto va ok. Si tratta di una cosa importantissima, in ballo ci sono tanti soldi. Se tu non dovessi riuscire a fare il rigore noi dovremmo recuparere i soldi e, se non li hai, ci penserà la tua ragazza".

"Io? e che centro io??'" disse Valeria. Così le dissi "Se il tuo ragazzo ci farà perdere i soldi, per farci rientrare dovrai succhiare e prendere cazzi da qui fino a Sofia sennò per voi sono guai. Ve l'ho detto ragazzi: sono tanti soldi per voi ma niente cazzate". I due si presero qualche giorno per pensarci ma già la sera stessa ci chiamarono e il giorno dopo firmarono le procure.

Così scattò il piano di Carmine: prese a scusa un ritardo all'allenamento ed escluse a sorpresa il ragazzo dalla formazione titolare, poi fummo fortunati che non ci fu nessun rigore il primo tempo. Noi naturalmente non avevamo giocato quella giocata ma facemmo finta di aver perso molti soldi. A fine partita convocammo i due ragazzi da noi.

Lui era agitatissimo e urlava che la colpa era dellostronzo del mister, lei era in silenzio e tremava per la paura. Alzammo anche noi la voce poi quando ci clamammo Alex ci fece: "Cosa devo fare adesso?". "Tu niente deficente" gli replicai "la tua ragazza invece per prima cosa dovrà cercare di farti perdonare dal mister, così ti farà rigiocare".

Valeria così contattò il mister dicendo che il ragazzo era all'oscuro della cosa. Gli disse di perdonare la cosa e che in cambio lei sarebbe stata generosa. Carmine così le dette appuntamento in un parcheggio di notte, con remo il fanatsma che nascosto era appostato per registrare la cosa naturalmente non riprendendo l'interno.

Lei arrivò con un vestitino corto e attillato e tacchi alti, parcheggiò e salì nell'auto del mister. Ne uscì dopo una mezzoretta, poi Carmine ci raccontò che lei subito si è messa a piangere, supplicandolo di far giocare il ragazzo sennò la sua carriere sarebbe finita. Il mister per tuta ripsosta iniziò a toccarla e baciarla, poi le ficcò il suo cazzo grosso e nodoso e bocca e si fece fare un lungo pompino venendole poi in gola. "Ragazzi che manza, è una cavalla di prima categoria, è una statua e lo succhia pure bene".

Così in un colpo solo riuscimmo ad avere un giocatore dalla nostra e la sua fregnona della ragazza a completa disposizione diventando una nostra troia di punta, come mia moglie e Chiara, ma alla fine le trovammo anche diversi lavori. Anche noi abbiamo un cuore...
Ahahahah. Alla fine com'è andò la carriera del portiere?
 
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RICORDANDO I TEMPI MODERNI / W lo sport - terza parte

In quel periodo devo ammettere che abbiamo avuto molta fortuna visto che molte situazioni si sono concatenate permettendoci di unire l'utile al dilettevole. I problemi, e che problemi, arrivarono più in là e in quegli anni facemmo molti soldi divertendoci ancora di più. Giusto per farvi capire, in un periodo arrivai a non masturbarmi più per un lungo periodo visto che scopavo praticamente ogni giorno. A mia moglie questo non importava minimamente, anche a lei i cazzi non mancavano del resto, segno di come il nostro rapporto ormai fosse andato anche se riuscivamo per il resto ad andare molto d'accordo.

Sostanzialmente tenevamo i due livelli ben separati. Per le scommesse usavamo generalmente solo quattro ragazze: mia moglie, Chiara, Valeria e Angela, un'amica di Valeria di cui vi parlerò a parte. Quando serviva mandavamo loro a seconda di chi era disponibile, spesso anche insieme. Vista la bellezza e la porcaggine tutti rimanevano super soddisfatti, riuscendo al tempo stesso a far rimanere la cosa entro un cerchio molto ristretto.

Valeria capimmo che poteva fare la troia quando si fece scopare dal padre di Luca (lo chiameremo Elio mentre la moglie Sandra). Quando riesci ad andare con una persone non giovane e non bella, anche se distinta, con la panza e tutto il resto, allora vuol dire che puoi fare questo "mestiere". Il fidanzato Valeria lo sfanculò molto presto, Alex comunque rimase dei nostri, e grazie alle nostre cooscenze si è fatta un nome nello spettacolo lavoricchiando in tv e al teatro fino a quando si è sposata con un imprenditore e si è sistemata. L'unico suo limite però era l'anal: delle sere andava alla grande, altre invece non riusciva proprio, ma compensava con una bellezza straordinaria.

L'altro livello era quello del sesso, dove grazie alla perversione di Luca e del padre, ai loro soldi, ai loro contatti e quelli di Andrea, siamo riusciti a mettere in piedi un circolo vizioso da fare impallidire i tempi della Fondazione. Nella sede della nostra agenzia avevamo un corridoio chiuso a chiave, che portava a due stanze adibite solamente al piacere a a volte ad ospitare persone. Luca poi rimise l'attrezzatura video nella villa dove stavano Mic e Teo, tutto era già predisposto in fondo, con le riprese che servivano sia per il piacere di Luca sia per i nostri ricatti. Delle telecamere per dire era all'oscuro anche Elena, così come il padre di Luca.

Per quanto riguardail fixed, noi ogni settimana cercavamo di dare una quota sicura all'organizzazione criminale dell'est con cui eravamo in contatto. Di solito erano piccole cose: chi batteva il calcio di inizio per primo grazie alla complicità dei capitani, una espulsione, un calcio di rigore e così via. Per queste dritte venivamo ricompensati con soldi e con altre soffiate, che poi noi ci giocavamo per conto nostro attraverso siti stranieri soprattutto asiatici.

Facemmo un salto di livello però grazie a due incontri che, come detto, ci fecero unire l'utile al dilettevole, soprattutto il dilettevole. Qui entra in campo Damian, il religioso/santone venezuelano di cui vi ho parlato in precedenza. Si tratta di un omone di quasi due metri, snello ma incredibilmente vigoroso. A quarantacinque anni dopo aver fatto carriera in Vaticano è stato cacciato per i suoi vizi, diventando a quel punto una solta di profeta evangelico mantenedo comunque ottimi rapporti con alti prelati. Quello che aveva costruito era una sorta di setta, dove il suo unico scopo era soggiogare i suoi fedeli per avere sesso e denaro.

Per descriverlo sessualmente uso le parole di Elena "il cazzo più duro che abbia mai preso, sembra marmo" e di Chiara "ogni volta è come se mi sverginasse, come se mi entrasse dentro una spada". Del resto tra ke gambe ha una mazza credo di 27/28 cm, nera più della sua pelle e soprattutto sempre durissima. Per questo lui usava un beverone che, vi assicuro, è molto meglio del viagra. Oltre alla sua "chiesa" aveva anche un annuncio in alcuni siti per scambisti dal testo molto particolare "cerco mogli disposte a essere completamente sottomesse e mariti pronti all'umiliazione più totale. Chiunque non si riconoscesse in queste parole è pregato di non scrivermi".

Marco fu uno che gli scrisse ma Chiara rifiutò. Parlando della cosa con Luca il ragazzo rimase colpito da quest'uomo, soprattutto quando scoprì cosa c'era dietro di lui. Luca volle incontrarlo e mi chiese di accompagnarlo mentre la madre rimase in macchina. Tramite Remo, il padre di Luca e Andrea avevamo letto alcuni rapporti dei servizi su di lui, quindi sapevamo dell'harem che si era creato e dei suoi vizi. In più c'era una cosa che ci aveva spinto ad andare da lui: tra i suoi adepti c'era anche una signora, divorziata, il cui figlio era un giovane tennista appena entrato nel circuito professionista.

Nonstnte in vita mia abbia vissuto situazioni molto pericolose, quando entrammo da lui la sua figura mi intimorì subito. Non sono credente ne tantomento credo alla magia, ma Damian di certo ha qualcosa di magnetico e sovrannaturale, una sorta di Rasputin dei nostri giorni. Anche lui era un po' spiazzato dalla nostra visita, specie quando Luca iniziò a raccontare cosa sapevamo di lui.

"Ho ricevuto minacce ben peggiori" chiosò lui facendoci il segno della porta, ma noi non avevamo finito. "Non siamo qui per minacciare o ricattare, ma per parlare di affari e di sesso. Nella tua chiesa viene la signora Tina, suo figlio Omar è un tennista e noi vorremmo che tu grazie alla tua influenza lo convincessi, ogni tanto, a truccare dei metch per conto nostro. Se ci riuscirai per te ci sono soldi e donne ma anche tu dovrai condividere con noi le tue di donne".

Poi ci fu il colpo di teatro "se apri la porta faccio entrare un regalo per te, per farti capire le nostre intenzioni". "La porta è aperta, fate quell oche volete" ci rispose, con Luca che si alzò e poco dopo entrò insieme a sua madre. "Lei è mia madre, credo che apprezzerai mentre continuiamo a parlare di affari". Sandra nel tempo passato si è mantenuta molto bene. Mora e sempre abbronzatissima, tirata in viso e siliconata nelle tettone, il suo abito corto evidenziava un culone abbondante e sodo per la sua età. Lei visibilmente eccitata alla vista di quel pezzo di uomo, si inginocchiò sotto al suo tavolo iniziando a succhiargli il cazzo.

Noi da dietro vedevamao il mappamondo di Sandra e sentivamo i suoi risucchi, il tutto mentre Luca iniziò a parlare di cifre, accordi e donne da condividere. Gli argomenti furono convincenti ma poi Damian fece a Luca "mettiti dietro tua madre, scopala in fica e vienile dentro. Quando lo avrai fatto ci stringeremo la mano". "No Luca no sei impazzito!" protestò Sandra ma il figlio le era già dietro e il resto fece il santone, che le bloccò le braccia spingendole buona parte del cazzo in gola. Anche l'ultimo tabù tra madre e figlio in quel pomeriggio si ruppe, con Luca che impegò meno di un minuto a venirle dentro.

Come si levò mi fiondai io eccitatissimo per la scena e durai un po' di più, giusto il tempo per permettere all'uomo i sborrare in gola a Sandra. Fu di parola ed entrammo da quel momento in "società", mentre Sandra in macchina piangendo e urlando chiamò una sua amica per farsi procurare una pillola del giorno dopo. Per damian fu facile convincere omar, il giovane tennista, ad ascoltare le nostre poroposte e il ragazzo divenne per noi una formidabile fonte di guadagno.

Altro colpo di fortuna capitò a Teo e Mic. Avevamo da poco fondato la società ed era fine giugno. Avevamo una buona soffiata su una amichevole e, come spesso facevamo, mandammo i due ragazzi in una agenzia di scommesse in un grosso centro fuori Roma per piazzare una scommessa. Come al solito i due oltre che fare due giocate da 500 euro, si misero a giocare ai giochi virtuali facendo conoscenza con i proprietari: Pino un tipo magro e pallido ma vestito come un ragazzino, Ida sua moglie molto bella, piccolina magra mora e con due bellissimi occhi scusi, e Sara la loro socia più giovane, castana chiara, media altezza magra anche leii e con due occhi altrettanto belli, solo azzurri come il mare.

Quando i due si presentarono per riscuotere la vincita, Pino era molto insospettito dalla cosa e iniziò a fare ai ragazzi molte domande. Come fecero per uscire lui andò a chiudere la porta. Subito Teo lo alzò in aria prendendolo per il collo tra le urla delle due donne, ma poi Pino si mise a piangere urlando che voleva solo parlare. I tre erano disperati, pieni di debiti visto che erano tutti e tre ludopatici cronici,, con le due donne che si unirono alle suppliche. "Forse noi possiamo aiutarvi, ma fino a dove siete disposti a spingervi?" disse Mic accarezzando in volto Ida.

I tre si guardarono impietriti poi Ida fece "se ci state fregando vi giuro che vi ammazzo, Pino per favore esci e abbassa le serrande". Mic e teo così si scoparono insieme le due donne dentro l'agenzia "dovevi sentire come godevano le troie, però a pompini male male...", fcendole anche pomiciare tra di loro. Quando ci dissero la cosa noi acconsentimmo visto che una agenzia di riferimento poteva esserci utile, ma naturalmente dovevamo parlare bene.

Naturalmente facemmo fare a Remo una sorta di dossier su di loro e uscì fuori una cosa molto interessante. Sara giocava in una squadra di pallavvolo di B2 che non se la passava molto bene tanto che l'iscrizione era a rischio. Quando andammo da loro questa fu la nostra proposta: "Non dovete fare cazzate, noi vi daremo delle paritte sicure ma dovete giocare piano per non destare sospetti. In cambio loro due devono essere a nostra completa disposzione sessuale visto che la cosa è legata alle partite. Ma non è tutto. Noi possiamo rilevare la squadra di Sara a patto che loro trucchino le loro partite".

Quando io, Andrea e Luca andammo a incontrare l'allenatrice, il dirigente e le ragazze, spiegammo cosa dovevano fare "Quando ve lo diciamo noi dovete perdere il primo set facendo non più di tot punti, poi potete giocarvela come volete. Noi faremo a tutte un contratto annuale molto generoso, sarà quella la nostra ricompensa più determinati ulteriori bonus". Mentre io parlavo Luca, che avrebbe trovato una testa di legno per fare il presidente ma i soldi ce li metteva lui,guardava con insistenza l'allenatrice e le ragazze, molte di questa particolarmente belle.

"In più c'è altro" aggiunse Luca " a rotazione dovrete rendervi sessuaslmente disponibili nei nostri confronti, in occasione di alcune serate che di solito hanno cadenza bimestrale. Naturalmente per questo ricerete un corposo extra". Le ragazze iniziarano a rumoreggiare e poi alla spicciolata, chi prima e chi dopo se ne andarono. Noi ci incazzammo con Luca per il fuori programma ma poi fu Sara a rimediare.

La ragazza ci portò la contropoposta della squadra: un biennale per tutte, allenatrice compreso, con stipendio in pratica da calciatori di serie C, un bonus a inizio, fine e metà stagione, la rotazione per gli incontri l'avrebbero decisa loro per un compenso che neanche una escort di alto bordo avrebbe chiesto. "Per me è tutto ok" disse Luca aggiungendo poi che i soldi per gli extra li avrebbe messi lui.
 

Moregola

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Ciao patrulla, mi sono appassionato a STORIE DI ORDINARIA FOLLIA (che mi piacerebbe molto tu continuassi) quindi ho dovuto obbligatoriamente recuperare tempi moderni :love: , ma dal file che ho trovato qui nel forum a quello che hai ripreso qui credo manchi qualcosa no?
è possibile recuperarlo?
Ciao e continua così 🤩
 
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Nero11

Guest
RICORDANDO I TEMPI MODERNI / W lo sport - terza parte

In quel periodo devo ammettere che abbiamo avuto molta fortuna visto che molte situazioni si sono concatenate permettendoci di unire l'utile al dilettevole. I problemi, e che problemi, arrivarono più in là e in quegli anni facemmo molti soldi divertendoci ancora di più. Giusto per farvi capire, in un periodo arrivai a non masturbarmi più per un lungo periodo visto che scopavo praticamente ogni giorno. A mia moglie questo non importava minimamente, anche a lei i cazzi non mancavano del resto, segno di come il nostro rapporto ormai fosse andato anche se riuscivamo per il resto ad andare molto d'accordo.

Sostanzialmente tenevamo i due livelli ben separati. Per le scommesse usavamo generalmente solo quattro ragazze: mia moglie, Chiara, Valeria e Angela, un'amica di Valeria di cui vi parlerò a parte. Quando serviva mandavamo loro a seconda di chi era disponibile, spesso anche insieme. Vista la bellezza e la porcaggine tutti rimanevano super soddisfatti, riuscendo al tempo stesso a far rimanere la cosa entro un cerchio molto ristretto.

Valeria capimmo che poteva fare la troia quando si fece scopare dal padre di Luca (lo chiameremo Elio mentre la moglie Sandra). Quando riesci ad andare con una persone non giovane e non bella, anche se distinta, con la panza e tutto il resto, allora vuol dire che puoi fare questo "mestiere". Il fidanzato Valeria lo sfanculò molto presto, Alex comunque rimase dei nostri, e grazie alle nostre cooscenze si è fatta un nome nello spettacolo lavoricchiando in tv e al teatro fino a quando si è sposata con un imprenditore e si è sistemata. L'unico suo limite però era l'anal: delle sere andava alla grande, altre invece non riusciva proprio, ma compensava con una bellezza straordinaria.

L'altro livello era quello del sesso, dove grazie alla perversione di Luca e del padre, ai loro soldi, ai loro contatti e quelli di Andrea, siamo riusciti a mettere in piedi un circolo vizioso da fare impallidire i tempi della Fondazione. Nella sede della nostra agenzia avevamo un corridoio chiuso a chiave, che portava a due stanze adibite solamente al piacere a a volte ad ospitare persone. Luca poi rimise l'attrezzatura video nella villa dove stavano Mic e Teo, tutto era già predisposto in fondo, con le riprese che servivano sia per il piacere di Luca sia per i nostri ricatti. Delle telecamere per dire era all'oscuro anche Elena, così come il padre di Luca.

Per quanto riguardail fixed, noi ogni settimana cercavamo di dare una quota sicura all'organizzazione criminale dell'est con cui eravamo in contatto. Di solito erano piccole cose: chi batteva il calcio di inizio per primo grazie alla complicità dei capitani, una espulsione, un calcio di rigore e così via. Per queste dritte venivamo ricompensati con soldi e con altre soffiate, che poi noi ci giocavamo per conto nostro attraverso siti stranieri soprattutto asiatici.

Facemmo un salto di livello però grazie a due incontri che, come detto, ci fecero unire l'utile al dilettevole, soprattutto il dilettevole. Qui entra in campo Damian, il religioso/santone venezuelano di cui vi ho parlato in precedenza. Si tratta di un omone di quasi due metri, snello ma incredibilmente vigoroso. A quarantacinque anni dopo aver fatto carriera in Vaticano è stato cacciato per i suoi vizi, diventando a quel punto una solta di profeta evangelico mantenedo comunque ottimi rapporti con alti prelati. Quello che aveva costruito era una sorta di setta, dove il suo unico scopo era soggiogare i suoi fedeli per avere sesso e denaro.

Per descriverlo sessualmente uso le parole di Elena "il cazzo più duro che abbia mai preso, sembra marmo" e di Chiara "ogni volta è come se mi sverginasse, come se mi entrasse dentro una spada". Del resto tra ke gambe ha una mazza credo di 27/28 cm, nera più della sua pelle e soprattutto sempre durissima. Per questo lui usava un beverone che, vi assicuro, è molto meglio del viagra. Oltre alla sua "chiesa" aveva anche un annuncio in alcuni siti per scambisti dal testo molto particolare "cerco mogli disposte a essere completamente sottomesse e mariti pronti all'umiliazione più totale. Chiunque non si riconoscesse in queste parole è pregato di non scrivermi".

Marco fu uno che gli scrisse ma Chiara rifiutò. Parlando della cosa con Luca il ragazzo rimase colpito da quest'uomo, soprattutto quando scoprì cosa c'era dietro di lui. Luca volle incontrarlo e mi chiese di accompagnarlo mentre la madre rimase in macchina. Tramite Remo, il padre di Luca e Andrea avevamo letto alcuni rapporti dei servizi su di lui, quindi sapevamo dell'harem che si era creato e dei suoi vizi. In più c'era una cosa che ci aveva spinto ad andare da lui: tra i suoi adepti c'era anche una signora, divorziata, il cui figlio era un giovane tennista appena entrato nel circuito professionista.

Nonstnte in vita mia abbia vissuto situazioni molto pericolose, quando entrammo da lui la sua figura mi intimorì subito. Non sono credente ne tantomento credo alla magia, ma Damian di certo ha qualcosa di magnetico e sovrannaturale, una sorta di Rasputin dei nostri giorni. Anche lui era un po' spiazzato dalla nostra visita, specie quando Luca iniziò a raccontare cosa sapevamo di lui.

"Ho ricevuto minacce ben peggiori" chiosò lui facendoci il segno della porta, ma noi non avevamo finito. "Non siamo qui per minacciare o ricattare, ma per parlare di affari e di sesso. Nella tua chiesa viene la signora Tina, suo figlio Omar è un tennista e noi vorremmo che tu grazie alla tua influenza lo convincessi, ogni tanto, a truccare dei metch per conto nostro. Se ci riuscirai per te ci sono soldi e donne ma anche tu dovrai condividere con noi le tue di donne".

Poi ci fu il colpo di teatro "se apri la porta faccio entrare un regalo per te, per farti capire le nostre intenzioni". "La porta è aperta, fate quell oche volete" ci rispose, con Luca che si alzò e poco dopo entrò insieme a sua madre. "Lei è mia madre, credo che apprezzerai mentre continuiamo a parlare di affari". Sandra nel tempo passato si è mantenuta molto bene. Mora e sempre abbronzatissima, tirata in viso e siliconata nelle tettone, il suo abito corto evidenziava un culone abbondante e sodo per la sua età. Lei visibilmente eccitata alla vista di quel pezzo di uomo, si inginocchiò sotto al suo tavolo iniziando a succhiargli il cazzo.

Noi da dietro vedevamao il mappamondo di Sandra e sentivamo i suoi risucchi, il tutto mentre Luca iniziò a parlare di cifre, accordi e donne da condividere. Gli argomenti furono convincenti ma poi Damian fece a Luca "mettiti dietro tua madre, scopala in fica e vienile dentro. Quando lo avrai fatto ci stringeremo la mano". "No Luca no sei impazzito!" protestò Sandra ma il figlio le era già dietro e il resto fece il santone, che le bloccò le braccia spingendole buona parte del cazzo in gola. Anche l'ultimo tabù tra madre e figlio in quel pomeriggio si ruppe, con Luca che impegò meno di un minuto a venirle dentro.

Come si levò mi fiondai io eccitatissimo per la scena e durai un po' di più, giusto il tempo per permettere all'uomo i sborrare in gola a Sandra. Fu di parola ed entrammo da quel momento in "società", mentre Sandra in macchina piangendo e urlando chiamò una sua amica per farsi procurare una pillola del giorno dopo. Per damian fu facile convincere omar, il giovane tennista, ad ascoltare le nostre poroposte e il ragazzo divenne per noi una formidabile fonte di guadagno.

Altro colpo di fortuna capitò a Teo e Mic. Avevamo da poco fondato la società ed era fine giugno. Avevamo una buona soffiata su una amichevole e, come spesso facevamo, mandammo i due ragazzi in una agenzia di scommesse in un grosso centro fuori Roma per piazzare una scommessa. Come al solito i due oltre che fare due giocate da 500 euro, si misero a giocare ai giochi virtuali facendo conoscenza con i proprietari: Pino un tipo magro e pallido ma vestito come un ragazzino, Ida sua moglie molto bella, piccolina magra mora e con due bellissimi occhi scusi, e Sara la loro socia più giovane, castana chiara, media altezza magra anche leii e con due occhi altrettanto belli, solo azzurri come il mare.

Quando i due si presentarono per riscuotere la vincita, Pino era molto insospettito dalla cosa e iniziò a fare ai ragazzi molte domande. Come fecero per uscire lui andò a chiudere la porta. Subito Teo lo alzò in aria prendendolo per il collo tra le urla delle due donne, ma poi Pino si mise a piangere urlando che voleva solo parlare. I tre erano disperati, pieni di debiti visto che erano tutti e tre ludopatici cronici,, con le due donne che si unirono alle suppliche. "Forse noi possiamo aiutarvi, ma fino a dove siete disposti a spingervi?" disse Mic accarezzando in volto Ida.

I tre si guardarono impietriti poi Ida fece "se ci state fregando vi giuro che vi ammazzo, Pino per favore esci e abbassa le serrande". Mic e teo così si scoparono insieme le due donne dentro l'agenzia "dovevi sentire come godevano le troie, però a pompini male male...", fcendole anche pomiciare tra di loro. Quando ci dissero la cosa noi acconsentimmo visto che una agenzia di riferimento poteva esserci utile, ma naturalmente dovevamo parlare bene.

Naturalmente facemmo fare a Remo una sorta di dossier su di loro e uscì fuori una cosa molto interessante. Sara giocava in una squadra di pallavvolo di B2 che non se la passava molto bene tanto che l'iscrizione era a rischio. Quando andammo da loro questa fu la nostra proposta: "Non dovete fare cazzate, noi vi daremo delle paritte sicure ma dovete giocare piano per non destare sospetti. In cambio loro due devono essere a nostra completa disposzione sessuale visto che la cosa è legata alle partite. Ma non è tutto. Noi possiamo rilevare la squadra di Sara a patto che loro trucchino le loro partite".

Quando io, Andrea e Luca andammo a incontrare l'allenatrice, il dirigente e le ragazze, spiegammo cosa dovevano fare "Quando ve lo diciamo noi dovete perdere il primo set facendo non più di tot punti, poi potete giocarvela come volete. Noi faremo a tutte un contratto annuale molto generoso, sarà quella la nostra ricompensa più determinati ulteriori bonus". Mentre io parlavo Luca, che avrebbe trovato una testa di legno per fare il presidente ma i soldi ce li metteva lui,guardava con insistenza l'allenatrice e le ragazze, molte di questa particolarmente belle.

"In più c'è altro" aggiunse Luca " a rotazione dovrete rendervi sessuaslmente disponibili nei nostri confronti, in occasione di alcune serate che di solito hanno cadenza bimestrale. Naturalmente per questo ricerete un corposo extra". Le ragazze iniziarano a rumoreggiare e poi alla spicciolata, chi prima e chi dopo se ne andarono. Noi ci incazzammo con Luca per il fuori programma ma poi fu Sara a rimediare.

La ragazza ci portò la contropoposta della squadra: un biennale per tutte, allenatrice compreso, con stipendio in pratica da calciatori di serie C, un bonus a inizio, fine e metà stagione, la rotazione per gli incontri l'avrebbero decisa loro per un compenso che neanche una escort di alto bordo avrebbe chiesto. "Per me è tutto ok" disse Luca aggiungendo poi che i soldi per gli extra li avrebbe messi lui.
Quindi tutta la squadra di pallavolo ha accettato?
 
OP
patrulla

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RICORDANDO I TEMPI MODERNI / W lo sport - quarta parte

In quel periodo il lavoro non mancava, tanto che fummo costretti ad "assumere" altre persone. Può sembrare paradossale, ma nella nostra piccolezza l'agenzia funzionava e tante ragazze e ragazzi ci scrivevano. Elena di conseguenza era chiamata a un grosso lavoro di scrematura visto che non potevamo seguire tutti ma, come requisito principale, cercavamo di dedicare tempo soltanto a chi ci sarebbe potuto venire utile anche per il resto degli "affari".

Il gioco era complesso ma in fondo anche abbastanza semplice. Vi faccio alcuni esempi di come funzionava la macchina così da farvi capire bene quali fossero i meccanismi. Giulia è una ragazza del Sud, studentessa poco più che ventenne non molto alta ma con un viso molto carino. Castana con occhi verdi, seno molto piccolo ma in compenso un sedere bellissimo: tondo, sodo e pronunciato. Cercava dei lavori per arrotondare i soldi che i genitori le mandavano mensilmente e aveva giusto qualche esperienza come hostess e promoter.

Le feci un bel book, poi qualche lavoretto per dei negozi di abbigliamento diciamo nostri "amici" o per dei supermercati (nei volantini promorzionali) retaggio di miei vecchi contatti. A volte a sua insaputa eravamo noi che pagavamo lei, Luca metteva i soldi in tasca e tirava fuori 100 o 200 euro come fossero caramelle, e sotto una certa somma noi non trattenavamo nulla come provvigione. Lei era molto contenta di noi, sui social faceva molto la figa di questi lavori ed era molto entusiasta di vedere aumentare i follower grazie anche ai suggeirmenti, e ai trucchi, di Elena.

Quando veniva il momento giusto era Elena che tastava il terreno "Ci sarebbe la possibilità di fare alcune comparsate in tv, può essere un ottimo inizio anche per aumentare la visibilità. Però sarò chiara: per aprire queste porte la devi dare". Lei senza scomporsi più di tanto fece "ma sono uomini carini o sono vecchi?". "Alcuni sono uomini affascinanti, altri molto meno, ma per te devono essere solo cazzi da succhiare e da prendere se vuoi fare carriera". Lei alla fine accettò a patto che non fosse lasciata sola in quei momenti: noi le garantimmo che qualcuno l'avrebbe sempre accompagnata e poi riportata a casa, restando in zona.

In verità grazie a Elio, il padre di Luca, scoprimmo di avere tantissime persone pronte a farci questi tipi di piacere anche solo per fare un favore all'uomo. Giulia così si scopò alcuni uomini che non c'entravano nulla con i lavori che doveva fare, ma servivano a noi per aumentare la nostra ragnatela di contatti: dalla tv alla politica fino alla finanza e al clero, naturalmente poi anche lo sport quado serviva.

Dopo alcuni incontri tra cui anche Elio, come da noi previsto iniziò questi lavori che le dettero anche una buona visibilità. Poi le chiedemmo se voleva partecipare ad alcune nostre feste dietro pagamento e accettò, facendosi anche sverginare il suo magifico culo. Che io sappia poi ha continuato a prostituirsi a lungo, il tutto spacciandosi sui social come modella e influencer fino a che, anche lei, ha trovato il pollo che l'ha messa incinta.

Poi vi racconterò meglio delle scopate con Giulia, ma la sua storia è simile a quella di diverse altre ragazze che troverete in questo racconto. Anche diversi modelli hanno seguito un percorso simile al suo, visto che non erano pochi i nostri amici che preferivano la compagnia di un bel ragazzo rispetto a quella di una bella ragazza.

Un'amica di Valeria, da lei presentata quando ormai era ben dentro il meccanismo e sulla quale garantiva lei per la serietà, divenne una delle nostre ragazze di punta e la prendemmo anche a lavorare con noi per dare una mano a Elena. Si tratta di Angela, anche lei studentessa fuorisede con esperienze come modella. La sua è una belelzza più acqua e sapone: castana, media altezza, il suo viso è un'opera d'arte quasi angelico con degli occhi azzurro chiaro meravigliosi. Magra, portamento da ex ballerina, la sua bellezza botticelliana un po' contrastava con un seno abbondante e marmoreo: una terza abbondante e sodissima, spesso nascosta da un abbigliamento classico.

Come tipa però è un vero diavolaccio: quando si voleva divertire non la fermavi tra alcool e coca e, sessualmente, non negava mai nulla tanto che diverse volte tra di noi commentavamo "questa volta le abbiamo veramente rotto il culo". Spesso si univa al sesso anche quando eravamo con altre, per piacere, ma nonostante questa turbolenza non ci ha mai dato problemi anzi, è stata sempre di grande aiuto e noi l'abbiamo retribuita a dovere. Ora la seguo ancora sui social e mi dispiace per come i vizi abbiamo inciso sul suo fisico: quel seno magnifico ormai non esiste più. Però pare che lavori e che se la passi bene.

In maniera simile utilizzavamo le donne che ci "forniva" Damian, anche qui con la promessa di aiuti economici e lavorativi sia per loro sia per i loro parenti. Si trattava di donne spesso non giovanissime e non bellissime, però in un certo senso più autentiche. Anche in questo caso sfruttavamo i nostri contatti per trovare lavori come cassiere, commesse o guardie giurate. Anche qui a volte era Luca a sganciare per poter facilitare la cosa: in tutta questa storia credo che lui e il padre ci abbiano rimesso tra i 3 e i 4 milioni, ma quando sono sorte delle problematiche hanno chiuso la baracca e nessuno gli ha mai detto nulla. Quanto ai soldi soltanto con l'affitto di un loro palazzo a una assicurazione in un anno recuperavano quella cifra.

Oltre al passaparola tra le ragazze, veniamo poi alla storia della pallavolo. Noi con loro fummo impeccabili nei pagamenti e loro lo furono altrettanto sia nel campo sia fuori. Tutto andò come concordato e dal punto di vista extra accettarono anche delle richieste di Luca extra. Ogni due mesi a turno parteciparono tutte a delle autentiche orgie che tenevamo in villa riprendendo tutto. Poi singolarmente a tutte Sara propose di fare anche ulteriori incontri senza che le altre lo venissero a sapere. Alcune accettarono, altre invece no.
 

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