Capitolo 15
Un abbraccio senza tempo
Rimango a piangere in macchina per una ventina di minuti...
Tanto è il tempo necessario a farmi tornare in me.
Sto per uscire dalla macchina quando mi squilla il cellulare...
È Diana.
Sono troppo deluso da lei per parlarci.
E in fondo dentro di me so già che tenterà di riggirarmi come vuole e farmi passare dalla parte del torto.
Non voglio farmi fregare anche questa volta.
Le rifiuto la chiamata.
Salgo su a casa mia.
C'è mia madre che mi accoglie calorosamente...
Crede che sia venuto per una visita di cortesia, ma non può immaginare che ho chiuso con Diana...
E ancora meno potrebbe immaginarne il motivo.
Per il momento non le dico niente...
O meglio, le dico che abbiamo litigato, ma non mi va di parlarne...
Non riesco a dire che è finita, perché dirlo lo renderebbe reale.
Ufficiale.
E sarebbe più umiliante poi poter tornare indietro.
Lo so, voi mi direte che dopo anche quest'ultima cosa, se la perdono sono proprio stupido...
E infatti avete ragione.
E infatti ci ho chiuso...
Ma non chiedetemi il perché, ma c'è qualcosa dentro di me che mi impedisce di accettare questo epilogo...
O forse è solo un ultimo striminzito lembo di speranza a cui mi è impossibile non aggrapparmi...
Forse dentro di me spero ancora che con Diana possa starci insieme...
Vi dirò, posso anche condividerla, ma voglio che lei sia mia...
Che mi rispetti come suo uomo, e non come fossi un giocattolo...
Ma ahimè è ormai ovvio che il suo rispetto, se mai l'abbia avuto, l'ho perso dal momento in cui l'ho lasciata giocare con Maurizio.
Arriva un'altra chiamata...
Sempre Diana.
La rifiuto anche questa volta...
È difficile per me, ogni cellula del mio corpo vorrebbe rispondere.
Sarò uno stupido patetico cornuto, ma davvero accetterei qualsiasi cosa per averla.
Ma il punto è che per come stanno andando le cose lei non è mia e probabilmente non lo sarà mai.
Prova a chiamarmi ancora.
Rifiuto ancora.
Spengo anche il cellulare...
Ma perché non mi lascia in pace?
Non gliene frega un cazzo di me.
Che si trovasse un altro fesso e mi lasciasse in pace...
Ho bisogno di una donna che mi ami.
Ne ho bisogno e me lo merito.
Mi stendo sul letto a pensare...
Fra poco è ora di pranzo.
Mia madre mi ha "invitato" a mangiare da lei.
Rimango sul letto a pensare.
O meglio, a torturarmi con i ricordi felici che ho costruito con lei... i bei momenti passati in cui avrei giurato che saremmo stati insieme per sempre...
E intanto fra un pianto e l'altro si è fatta ora di pranzo.
Non ho fame, ma non posso farmi scoprire dai miei...
Non voglio dare spiegazioni.
Mangio comunque qualcosa e rimango a parlare del più e del meno coi miei finché non vado a lavoro...
Fortunatamente il lavoro mi aiuta a non pensarla.
Dentro di me comincia a crearsi una microscopica briciola di tranquillità...
Forse dentro di me stavo cominciando a capire che potrei benissimo vivere senza di lei.
A fine turno prendo il cellulare, ancora spento da prima di pranzo...
Lo accendo per curiosità...
23 tentativi di chiamata...
Niente male per una che non gliene frega un cazzo...
Penso fra me e me...
Aspetto i miei colleghi mentre leggo i messaggi che Diana mi ha mandato...
Più o meno tutti uguali.
"Ti prego parlami... ho bisogno di sentirti..."
Sento una stretta al cuore.
Mi dispiace se ci sta male.
Oltre al fatto che mi rende tutto più difficile...
Vorrei scriverle due righe e confortarla...
Magari dirle che la perdono e che possiamo ricominciare...
Giuro che ho anche scritto il messaggio, ma al momento di mandarlo ho cambiato idea.
No, non la posso perdonare.
Sarebbe come darle un'ulteriore motivo per non rispettarmi.
Appena i miei colleghi finiscono, ci riavviamo assieme verso il parcheggio comune...
I miei sanno che sarei tornato a dormire da loro, quindi non ho il problema di dove andare...
Appena usciti vedo una cosa che mai avrei sognato nella mia vita di vedere...
Diana è fuori che mi aspetta legata alla macchina con una catena e un lucchetto...
Mi guarda con le lacrime agli occhi, e la sua espressione fiera e altezzosa è totalmente sotterrata da un'aspetto terribile...
È irriconoscibile... sembra quasi una drogata in astinenza...
Giuro, a costo di ripetermi, che non l'avevo mai vista ne pensato di vederla così...
I miei colleghi la notato immediatamente, e subito cominciano a fare battute sulle mie doti da seduttore e a immaginare chissà quale bastardata le avessi fatto...
Indubbiamente si merita di essere umiliata davanti a tutti...
Ma la cosa mi da troppo fastidio...
Gli dico di farla finita. Che non mi piace come stanno parlando...
Dentro di me mi dispiace che Diana sia così vulnerabile, e voglio limitare al minimo l'umiliazione che si sta infliggendo...
Saluto distrattamente i miei amici e mi avvicino a lei...
"Diana non voglio parlarti..."
Le dico io con tono calmo e gentile...
Mi avvicino abbastanza da poterla toccare...
Come pensavo si è incatenata alla macchina, al cerchione della ruota...
Appena sente che non voglio parlarci scoppia a piangere...
È inconsolabile...
Non riesce neanche a parlare...
"Scu... scu... scu.... saaaaaa"
Riesce a dire dopo parecchi tentativi falliti per colpa dei singhiozzi...
In quel momento mi si stringe il cuore...
Semmai qualcuno voglia mettere in discussione che i sentimenti d'amore si custodiscono nel cuore, posso fornire la mia testimonianza che non è così.
Tutto il mio amore per lei è diventato come lava e mi stava letteralmente ribollendo nel petto...
Scoppio a piangere anch'io...
Per una persona che ci guarda da fuori potremmo sembrare due scemi...
Entrambi in preda ai singhiozzi...
A tirar su di naso e ad asciugarci le lacrime, ma senza riuscire a dire una sola parola...
Non pensavo che Diana ci sarebbe rimasta così male...
Non pensavo minimamente che potesse soffrire la mia perdita...
In quel momento avrei voluto poter parlare...
Ma una volta appurato che nessuno dei due ci sarebbe riuscito, e considerando l'inutilità delle parole di fronte a quella scena, finimmo per ritrovarci abbracciati a piangere ognuno nella spalla dell'altro...
È stato il momento più dolce della mia vita.
Forse il momento più carico di sentimenti ed emozioni della nostra vita.
In quell'esatto momento le nostre anime si sono fuse in un'unica entità, e la nostra relazione è diventata dura come il granito.
A volte si pensa che le anime si fondono facendo l'amore...
Chissà perché si pensa di dover fare qualcosa che si percepisce come molto intimo per sentirsi parte di una persona...
Per me e Diana è bastato un abbraccio, e posso assicurarvi che è stato molto più intimo di qualunque rapporto sessuale...
Siamo stati tanto tempo così, fermi e singhiozzanti...
Finché non fummo di nuovo capaci di parlare e guardarci negli occhi...
"Scusa. Scusa... Scusa..."
Mi dice Diana prima di baciarmi in bocca...
All'improvviso mi torna in mente il perché l'ho lasciata...
E mi risale il nervoso...
Sarà la situazione... Sarà il nervoso...
Avere finalmente Diana davanti in atteggiamento di sottomissione mi fa involontariamente approfittare del mio stato di forza, e comincio a sfogarmi su di lei...
"Perché? Perché non riesci a rispettarmi? Cosa cazzo sono io per te?"
Le urlo anche con una certa cattiveria...
"Scusami! Hai ragione tu, sono stata una stronza...
Scusami ti prego..."
Mi implora lei tenendomi per un braccio...
"Scusami un cazzo! Tu te ne freghi dei miei sentimenti...
Te ne freghi di quanto ho investito nella nostra relazione...
Se io ti perdono anche questa volta, fra due mesi sarò allo stesso punto di adesso..."
Sentenzio io, con calma...
"No! Te lo prometto... Sarà tutto diverso.
Sarò solo tua!
Ti amo!
Ti amo più della mia stessa vita...
Ti prometto che ti sarò fedele...
Ho sbagliato..."
Incomincia di nuovo a piangere...
Poi con le lacrime agli occhi continua:
"Non lo so cosa cazzo c'è che non va in me...
È tutta la vita che vengo scaricata dagli uomini...
Avevo paura che mi avresti lasciato anche tu...
Poi le cose hanno preso una strada che non avevo previsto...
La situazione mi è sfuggita di mano...
Non doveva andare così. Ho sbagliato...
Ti prego perdonami..."
Io la sto ad ascoltare in silenzio, cercando di rimanere comprensivo...
Ma di Diana conosco così poco che faccio fatica a seguirla...
"Ascolta Diana..."
Le dico con lo stesso tono che userei con mia figlia, dopo una marachella...
"Non ti preoccupare...
Risolveremo tutto.
Ma noi due dobbiamo parlare. Non può esistere una frase come quella che mi hai detto in macchina, quando siamo tornati dalla vacanza...
Io voglio sapere tutto di te.
E poi dobbiamo decidere che ruolo vuoi che abbia nella tua vita..."
Continuo cercando di apparire fermo e deciso...
Diana abbassa lo sguardo...
Poi annuisce col capo.
Forse avrei finalmente capito cosa le passava nella testa...
"Ti va di andare a casa?"
Mi chiede con voce neutra...
Stavolta sono io ad annuire...
Finalmente si libera dalla catena...
Poi, ovviamente ognuno con la sua macchina, ci avviamo verso casa nostra...
Durante il tragitto chiamo i miei per avvisarli che avevo chiarito con Diana e non sarei tornato...
Appena a casa mi stendo sul divano.
Diana si siede accanto a me, all'altezza dei piedi, e comincia a farmi i grattini alla gamba...
Ci rilassiamo qualche secondo, prima di cominciare a parlare di noi...
"Era proprio necessario andare a letto con quello stronzo?"
Le chiedo io duramente, squarciando il silenzio...
"Amore, scusami... ho sbagliato...
Non sto neanche cercando di difendermi..."
Mi risponde lei sulla difensiva...
"Si ma la cosa è grave.
Non basta dire mi dispiace...
Avevamo fatto un patto, e non lo hai rispettato.
E comunque ti sei pure fatta venire dentro.
Io mi sto iniziando a rompere i coglioni per sta cosa...
Ti scopano tutti a pelle, ti fai venire dentro, fai la
puttana per chiunque tranne che per me...
Anzi, con me sei sempre una leonessa...
Fai sempre rispettare tutte le limitazioni del caso...
Io così non ci sto più... ti avviso!"
Le dico io aggredendola, pur non volendo farlo...
Purtroppo tutta la frustrazione accumulata da quando sto con lei è esplosa tutta in una volta e non ho potuto contenere l'impeto di rabbia che mi ha travolto...
Diana rimane a testa bassa senza dire nulla...
Non mi piace così, vorrei un confronto.
Vorrei si aprisse di più con me...
"Perché non mi rispondi, cazzo?"
Le urlo rabbiosamente...
Lei comincia a piangere di nuovo...
"Amore te l'ho detto... ho sbagliato.
Non sarebbe dovuto venire dentro...
Mi sono incazzata pure io, ti giur..."
"Non è solo quello il punto!
A me il preservativo lo fai mettere sempre...
Pure se ti devo accarezzare una gamba mi dici di metterlo...
Quello stronzo, che tanto che lo odi, a sentire te, lo lasci fare a pelle...
Poi non ti sei resa conto che stava venendo?
Non ti potevi togliere?"
La aggredisco ancora...
Lei rimane inerme a farsi aggredire, e la cosa istintivamente mi incita ad aumentare sempre di più la veemenza delle mie risposte.
Ma lei stavolta non prova neanche minimamente a difendersi...
"Amore gli avevo detto di uscire..."
Dice piangendo... fa fatica a trattenersi, e sinceramente mi dispiace troppo vederla così...
"Ma almeno lo hai mandato al diavolo?"
Le rispondo io con tono dolce...
"Siii... l'ho mandato a fanculo.
Gli ho detto che se mi avesse chiamato ancora lo avrei ammazzato...
Non lo voglio più vedere ne sentire, mi ha rovinato la vita..."
Mi risponde lei, ancora piangendo...
Poi con tono triste, e probabilmente vergognandosi mi dice:
"E comunque ho preso la pillola del giorno dopo...
Non voglio neanche lontanamente immaginare cosa sarebbe successo se fossi rimasta incinta..."
Non ha il coraggio di guardarmi negli occhi mentre mi dice questa cosa...
Purtroppo è un argomento complesso, ma non voglio cadere nell'ipocrisia, la notizia mi rincuora, e anche parecchio...
Io capendo la situazione le poggio una mano sulla spalla, per rassicurarla...
È distrutta...
Su questo non ho dubbi.
Ci baciamo...
Ed è un bacio dolce e lento...
Come quelli che ci davamo all'inizio della nostra storia.
Quanto dolore avevamo accumulato nel cuore?
A me francamente non importa niente se va con 100 uomini contemporaneamente...
A me basta che sia mia nei momenti seri...
Ma ho ancora tante cose da capire, e trovarla così disponibile ad aprirsi è una situazione più unica che rara...
Decido di chiederle apertamente la cosa più importante di tutte, quella che forse mi avrebbe fatto più male:
"Amore, è tutto ok. Ma una cosa la voglio sapere...
Perché nonostante ti abbia detto che non volevo ci andassi a letto, e nonostante ti abbia avvertita di lasciarti se lo avessi fatto, hai deciso di ignorarmi completamente?"
Le chiedo senza aggressività o rabbia, solo con fame di comprensione...
"Amò, ho sbagliato... Scusami..."
Mi risponde lei.
"No, non ci siamo capiti...
che hai sbagliato lo sappiamo tutti e due...
Voglio sapere perché l'hai fatto...
Non mi rispetti?
Non credevi ti avrei lasciato?"
Le chiedo, specificando meglio cosa vorrei sapere...
"Amò è complicato...
Sono andata in crisi dopo Maurizio...
Lo so che sono stata io a fare in modo che succedesse, ma non sono riuscita a prendere nel modo giusto la situazione.
Non ero pronta.
Forse dentro di me speravo che ti saresti imposto di più."
Mi dice mestamente...
Al che mi sento preso in causa, e sentire ancora una volta che cerca di scaricare le colpe su di me, mi fa innervosire un po'...
"No, scusami ma non te la faccio passare...
Ne abbiamo parlato anche in macchina.
Io mi sono sentito minacciato.
Poi, c'è tutta la componente di eccitazione che è un discorso apparte, ma se non mi avessi messo alle strette non lo avrei mai accettato..."
Ribadisco con forza...
Lei mi guarda scuotendo la testa, in seguito di diniego.
Poi approfondisce il concetto:
"No, non mi sono spiegata.
In superficie io volevo fare quell'esperienza.
E tu a me sei sembrato convinto di voler provare quanto me.
Ma non è questo il punto...
Da un lato volevo farlo, da un altro l'ho presa male...
Non c'entri niente tu. È colpa mia...
Dopo la serata con Maurizio mi sono venuti mille dubbi
che tu stessi cominciando a non amarmi più...
Forse mi sarei aspettata di vedere più dubbi, o più gelosia...
Non te lo so dire neanche io...
Poi abbiamo discusso in macchina...
Poi il tuo modo di fare sempre più aggressivo...
Non ti riconosco più.
È evidente che quello che sembrava un gioco ha lasciato delle conseguenze fortissime.
Non eravamo pronti per fare quello che abbiamo fatto.
Non eravamo abbastanza solidi come coppia...
Dentro di me mi sono risentita nei tuoi confronti...
Ce l'avevo con te perché non sei stato abbastanza forte.
E questo sentimento è diventato disprezzo quando ho visto che passavano i giorni e non risolvevamo niente...
E quando mi sono trovata con Roberto, ho ceduto.
Non avrei dovuto, lo so..."
Finalmente qualcosa di meglio del mi dispiace...
Quanto dice è molto profondo, e probabilmente è vero che non eravamo pronti...
Ma non capisco perché mi disprezzava...
Ho bisogno di chiederglielo:
"Scusami, ma io ho fatto quello che volevi...
Mi hai chiesto di essere libera sessualmente e ti ho accontentata...
Non puoi odiarmi e disprezzarmi per questo..."
Lei sospira...
"Non è stata una cosa voluta.
È stato a livello inconscio.
E comunque per quanto sembra che sia forte, ho le mie insicurezze anch'io...
Nella mia vita sentimentale, non ho mai avuto la fortuna di conoscere una persona come te...
A 16 anni ho avuto il mio primo ragazzo...
Era più grande di me, ma siamo rimasti insieme per 3 anni. Purtroppo ho scoperto che si frequentava anche con un'altra ragazza contemporaneamente...
Ho cercato in tutti i modi di farlo innamorare...
Gli ho dato tutto di me, nella speranza di conquistarlo, ma alla fine ha scelto l'altra...
Io per lui mi ero completamente annullata...
Ho passato un altro anno dopo la fine del rapporto con attacchi di panico, ansia, depressione...
Ho tentato anche il suicidio...
Ho preso diversi psicofarmaci...
Poi ho conosciuto Roberto.
Anche con lui ho avuto sfortuna..."
Comincia a piangere... questi ricordi devono essere pesanti come macigni per lei...
Decido di non interromperla.
Quando una persona si apre così, bisogna lasciarla sfogare...
"Con Roberto è stato più o meno lo stesso...
Per alcuni versi anche peggio.
Mi faceva aspettare le ore quando dovevamo vederci.
Spesso non si presentava proprio...
Quando stavamo insieme pensava solo a se stesso...
Parlava solo dei suoi problemi e bisogni...
Mi aveva promesso che ci saremmo sposati, e io ero troppo fragile per non aggrapparmi a lui...
Ho commesso gli stessi errori che avevo già fatto...
E anche lui mi ha tradita.
Ci siamo lasciati perché io l'ho insultato e gli ho detto che non volevo più vederlo...
Ma lui mi ha sempre continuato a cercare..."
Per due anni abbiamo continuato a vederci nonostante non stessimo più insieme...
Non avevo il coraggio di chiudere...
Mi aggrappavo all'idea che sarebbe cambiato, e se io fossi stata vicino a lui in quel momento saremmo potuti stare insieme...
Ovviamente non è successo...
Mi sono messa con Nicola, dopo che mi ha corteggiata per mesi...
Ho capito che con gli uomini si ottiene di più facendosi pregare...
Con Nicola sembrava tutto perfetto...
Siamo stati insieme per due anni e c'era un buon equilibrio...
Ma si è rovinato tutto quando ho cominciato a parlare di matrimonio...
Mi trattava come se fossi una merce avariata...
Non voleva saperne di sposarmi ed ho cominciato a starci male.
Abbiamo litigato talmente tanto da distruggere il rapporto.
Anche per lui ho fatto la stessa cosa.
Ci siamo lasciati ma abbiamo continuato a vederci...
Il resto dovresti saperlo.
Ci siamo conosciuti mentre io mi vedevo ancora con lui.
Con te ci sono andata coi piedi di piombo.
Ero diffidente.
Eri troppo perfetto per essere vero.
Poi tu hai avuto i tuoi problemi sessuali, io avevo i miei a livello psicologico...
Le cose hanno preso una certa piega.
Tu sei sempre stato troppo docile, e io non ne ero abituata.
non sono così aggressiva, ma mi sono ritrovata ad esserlo pur non volendo.
E tu ti sei sempre lasciato mettere sotto...
Non sapevo come giudicarti...
Ho cominciato ad alzare sempre di più il tiro, per vedere quando ti saresti ribellato.
E probabilmente ho esagerato...
quando ho visto che così ti avevo catturato me ne sono un po' approfittata.
Stavi passando quello che avevo passato io con i miei ex.
E conoscendo come ci si sente, ero sicura che facendo così non mi avresti mai lasciata...
Quando abbiamo litigato per il fatto che avevo rivisto Nicola mentre eravamo insieme ho avuto paura di aver rovinato tutto...
Ed ho reagito lasciandoti.
In realtà avevo solo paura di essere lasciata ancora.
Mi sono sentita persa, e ho incontrato quel ragazzo...
Ma io ero già innamorata di te e non ho voluto dargli neanche una possibilità...
Poi mi ha richiamato Roberto...
È stato un caso, non me lo aspettavo...
Tu non ti facevi più vivo...
Mi sono aggrappata ancora alla speranza che fosse cambiato...
Quando ci siamo rimessi insieme mi ero ripromessa di trattarti meglio, e così è stato...
Mi sono legata ancora di più a te...
Ma sentivo di dover apparire forte e dominante o sarebbe finita come con gli altri...
Il problema è che tu non avevi mai mostrato di soffrirne...
Ero arrivata al limite ma tu non ancora scoppiavi.
In vacanza poi, tutto è andato troppo velocemente...
Le cose sono uscite fuori controllo...
Il rapporto sessuale con Maurizio mi ha devastata...
Ho iniziato a credere che tu ti stessi allontanando...
Non sapevo più che fare...
Ho creduto che mostrandomi forte ti avrei trattenuto...
Beh che ho sbagliato te l'ho già detto...
Quando ho visto che te ne eri andato sono scoppiata a piangere...
Ho provato a chiamarti ma mi rifiutavi...
Sono andata in panico...
Ti amo troppo...
Sei stato l'unico uomo ad amarmi veramente.
L'idea di perderti mi ha distrutta...
Io non lo so se potrai mai perdonarmi, ma sono stanca di fare cazzate.
Voglio solo stare con te.
E se tu mi vuoi da oggi in poi cambierò...
Ti chiedo scusa per tutto..."
Mi dice mestamente...
Per la prima volta si è messa a nudo. E finalmente ho capito in buona parte i suoi comportamenti...
Certo ho anche io le mie colpe.
È bastato tirar fuori le palle una sola volta per farla uscire allo scoperto...
Mi chiedo se lo avessi fatto prima cosa sarebbe successo...
Dato che sembra aver finito di sfogarsi la bacio e le dico che l'ho capita...
Effettivamente è vero quanto dice.
Aprire la relazione non è una passeggiata.
Se la coppia non è pronta rischia di esplodere, e noi ci siamo trovati proprio in questa situazione.
Entrambi abbiamo subito l'insicurezza nei sentimenti dell'altro e far entrare un terzo in questa situazione avrebbe potuto distruggere tutto.
In effetti l'unico modo per salvare il rapporto era anche il più improbabile:
Che Diana mi implorasse di tornare insieme...
A dirlo mi sembra così difficile che stento a credere che sia successo...
Ormai ho deciso di perdonarla...
Ma mi manca ancora un piccolo tassello...
Decido di chiederglielo:
"Amò, però c'è ancora un piccolo dubbio che mi affligge...
Io ti credo per quanto hai detto fin'ora.
Ma non mi spiego perché, se eri così innamorata, hai voluto fare sesso con altri uomini..."
Espongo il mio dilemma, e lei reagisce sorridendo maliziosamente...
"Amò non è che sei proprio un cavallo da monta..."
Mi dice cercando di buttarla sullo scherzo...
Tuttavia vedendo che non mi divertiva torna subito seria e cerca di darmi una risposta migliore...
"Amore è complicato...
Certe cose succedono senza che capisci il motivo...
Sessualmente sono sempre stata molto frustrata.
Con i miei ex perché mi concedevo senza essere amata.
Con te perché in fondo non sapevo se ti amavo oppure no.
Poi comunque in te ho visto una certa disponibilità alla cosa...
Considera che apparte Nicola, forse, tutti gli altri miei ex hanno avuto storie o rapporti con altre donne.
Quando mi sono trovata nella situazione di farmi un altro davanti a te mi sono eccitata da morire.
Non so perché...
Forse dopo tanto soffrire per i tradimenti ho creato una specie di perversione nella mia mente...
Il fatto che tu possa essere geloso mi da piacere..."
Questa frase, decisamente molto ambigua, mi fa aggrottare la fronte.
Sto per obbiettare, ma lei mi anticipa:
"Aspetta, non pensare male...
Sto parlando di piacere sessuale.
Non sono una sadica, non provo piacere a farti soffrire, ma solo a farti ingelosire.
Non so perché...
Sono stata talmente tanto gelosa con i miei ex che mi eccita che un uomo possa provare lo stesso per me...
Potrebbe essere una spiegazione...
Purtroppo le perversioni sono inspiegabili.
E anche tu ti ecciti a vedermi con un altro.
Se ti chiedessi di spiegarmelo che diresti?"
Mi chiede a bruciapelo...
Infatti non è facile spiegarlo...
Potrei negare che mi eccita, e dire che ho sopportato solo per lei.
Ma sarebbe ipocrita, e comunque rimetterebbe in discussione il mio amore per lei.
Cerco di sforzarmi a capire, e l'unica cosa che mi viene in mente è che la frustrazione di non poterla soddisfare sessualmente mi ha fatto provare il desiderio di vederla scopata da un altro...
Glielo dico:
"Amò effettivamente non so che dirti...
Forse proprio perché quando facciamo l'amore ti vedo assente e non coinvolta...
Non riuscendo ad eccitarti ho nutrito dentro di me il desiderio di vederti soddisfatta...
O forse tutte le umiliazioni che ho subito quando cercavi di scoprire il mio limite di sopportazione hanno creato una specie di masochismo in me...
Che poi trova la massima espressione a vedere che con altri godi e con me no...
Anche se ti confido che non sono pienamente eccitato a vederti con un altro.
C'è ancora una grossa componente di gelosia e dolore, prima che l'eccitazione prenda il sopravvento...
Però ti confermo che è difficile spiegare sentimenti così in profondità nella testa...
Tu adesso che cosa vuoi fare?"
Le chiedo io per sapere se vuole fare un passo indietro...
"Amore voglio stare con te. È l'unica cosa importante.
Se a te fa soffrire chiudiamo la cosa sul nascere.
Maurizio è stata solo una parentesi.
Non mi interessa poter avere altri uomini se poi il nostro rapporto potrebbe rovinarsi...
E poi devo finirla di fare quello che voglio io.
Dobbiamo iniziare a pensare a quello che vogliamo NOI come coppia...
Tu che vorresti?"
Mi chiede più per curiosità che per provare a convincermi...
"Mmm
Guarda non è che mi dispiacerebbe continuare ad avere una relazione aperta...
Ma le cose dovrebbero essere più rigorose.
E io ho bisogno di sapere prima che sei cambiata.
Ti va se per un po' rimane tutto normale?
Solo io e te... e vediamo che rapporto riusciamo a costruire...
Poi quando saremo pronti riproveremo a inserire un terzo.
Facciamo le cose con più calma...
Che dici?"
Le rispondo io, sforzandomi di rimanere equo...
Certamente avremmo dovuto riprendere il discorso della sua perversione.
E poi avrei dovuto prima darmi una risposta sul perché mi eccita vederla con un altro.
Se non ne avessi capito il motivo, non sarei mai stato capace di accettarne le conseguenze, ne di goderne pienamente.
Ci sarebbe stata sempre quella componente di gelosia a guastare tutto.
"Sono d'accordo... e poi voglio godermi la mia storia con te.
Ora che ho finalmente capito di amarti e di essere corrisposta posso coccolarti come meriti..."
Mi dice sorridendo...
Non so cosa aspettarmi da lei.
È sempre stata molto dura e forte nei miei confronti, francamente mi fa strano immaginarla con un atteggiamento diverso...
Ma l'idea di poter avere finalmente una donna dolce e affettuosa mi fa finalmente alleggerire il cuore...
Le sue parole poi...
"come meriti" indica finalmente un riconoscimento a tutto ciò che ho fatto per lei...
Mi vengono le lacrime per la contentezza...
Lei mi bacia, contenta di aver finalmente lasciato alle spalle la nostra crisi...
Il bacio diventa sempre più caldo...
Comincia ad armeggiare coi miei pantaloni...
In poco tempo li sfila, e si fionda col viso fra le mie gambe...
Comincia leccandomi le palle...
Me le succhia, dandomi una sensazione forte...
Dolorosa ma anche piacevole...
Il cazzo mi si indurisce subito...
Lei se ne accorge e me lo prende in bocca succhiandolo e leccandolo sotto il glande...
Ho voglia di fare l'amore...
Non voglio pompini o sesso selvaggio, voglio farci l'amore...
La accarezzo sulla testa, cercando di farle capire che voglio baciarla...
Lei mi guarda negli occhi mentre continua a succhiare...
Ha una luce diversa...
La vedo molto appassionata... docile...
La tiro a me e la bacio in bocca con passione, mentre con le mani sfilo in un sol colpo pantaloni e mutandine...
La guardo negli occhi mentre glieli tolgo...
Poi ritorno a baciarla e stavolta lei è una tigre.
È molto eccitata e mi bacia con foga mentre con la mano mi accarezza fra i capelli...
Il suo respiro e forte e pesante...
Mi vuole...
Senza indugio si posiziona sopra di me e si impala sul cazzo...
Siamo entrambi seduti, io con le gambe tese, lei con le gambe divaricate
È la prima volta che la scopo a pelle...
È stupendo... posso sentire il suo calore e la sua umidità avvolgere il mio sesso...
Non ha niente a che vedere con l'uso del preservativo...
Lei comincia a spingersi verso di me...
È abbastanza veloce, sicuramente più di quanto non lo sarei io...
I suoi respiri sono pesanti, e comincia anche a mugolare di piacere...
Sento i suoi respiri sul mio collo...
Le mani che mi accarezzano la schiena...
Io le accarezzo il seno... Purtroppo è coperto dalla maglia, ma non portando il reggiseno riesco comunque ad apprezzarne la morbidezza...
I suoi capezzoli sono dritti come spilli...
Li sento premere da sotto il tessuto...
Diana è sempre più veloce...
Io comincio a sentire l'orgasmo avvicinarsi...
Le dico di rallentare ma lei non mi ascolta...
Anzi, va più veloce, cominciando a mugolare rumorosamente...
La scena mi fa perdere la testa...
"Amore non resisto più... sto per venire..."
E così dicendo cerco di sfilarmi da dentro di lei, ma non me lo permette...
Mi avvinghia con le braccia baciandomi con decisione in bocca...
Si spinge con sempre più vigore e veemenza...
Il bacio è interrotto dai suoi respiri nella mia bocca...
Hanno un qualcosa di magico ed eccitante...
Quasi ipnotico...
Comincio a rantolare, ormai non posso più fermare l'orgasmo...
Lei non si scompone...
Appena emetto il primo gemito di piacere, in concomitanza con un primo fiotto di sperma lei mi bacia a stampo facendomi godere dentro di lei...
Sia con la bocca, sia con il cazzo...
I miei urli di piacere e gli spruzzi del mio seme si perdono dentro di lei, stretti in quell'abbraccio senza tempo.
Improvvisamente comincia a godere anche lei...
A questo punto sono io ad affondare nella sua carne...
Lo faccio con vigore, assestando dei bei colpi che la fanno sussultare e mugolare...
La sento gridare di piacere...
È una sensazione stupenda...
Il suo sesso è pieno del mio sperma e il cazzo ci scivola dentro senza attrito, nonostante stesse contraendo la vagina in preda all'orgasmo...
Poi mi abbraccia con forza e ci fermiamo così...
Riesco a sentire le sue contrazioni, avvolgere il mio sesso ormai non più pienamente duro...
Ma non ha importanza perché finalmente abbiamo fatto l'amore...
Chissà che non sia questa la mia vera prima volta...
Rimaniamo abbracciati allungo...
Finalmente ci siamo ritrovati, dopo giri immensi che ci avevano portati ad essere quasi sconosciuti...
E in quell'abbraccio finalmente viene spazzato via tutto il dolore che avevamo nel cuore.
Forse è vero che con Diana ci ho chiuso.
La vecchiaia Diana intendo.
Se il buon giorno si vede dal mattino, forse è vero che è innamorata di me. E forse cambierà veramente atteggiamento.
Io so solo che voglio scoprirlo...
Ma per il momento rimango felicemente intrappolato in questo abbraccio senza tempo...