Ritorno a scrivere dopo un po' di tempo, periodo lavorativo incasinato purtroppo (o per fortuna
).
Nel periodo prima della fine dell'anno, mi pare fosse attorno la fine di novembre, usciamo nel dopocena per bere qualcosa con la promessa di non far tardi ma, come sempre, anche in questa serata si entrava nel letto dopo le tre di mattina.
Arriviamo al bar e scopriamo che era stata organizzata una serata con dj, entriamo, salutiamo, iniziamo a chiacchierare con alcuni conoscenti e ordiniamo da bere.
Vanna vestita sempre allo stesso modo, leggins con perizoma, reggiseno a mezza coppa e camicetta tenuta abbastanza aperta sul davanti, sopra un cappottino visto che le temperature sono piuttosto basse.
La serata scorre tranquilla tra chiacchiere, risate, battute con i vari e qualche birra/cocktail finché entra nel bar, saranno state tipo le 10.30/11.00, una ragazza di ritorno da una cena.
Lei da un paio d'anni separata da un nostro conoscente, fisicamente con tutte le cose al proprio posto ma di viso non bella, almeno secondo i miei personalissimi canoni ... "matta come un cavallo" e diciamo che è un tipa un po' "colla", inizia con i suoi discorsi e non ti molla più. Infatti nel vederci si piazza al banco con noi, ordina da bere e attacca la "tiritera" ma tutto sommato non più pesante del solito.
Si parla, si beve e ci si inizia a muovere un po' al ritmo della musica con lei che, conosciuta praticamente da tutti, comincia e sculettare andando sbattere con fianchi contro chi le stava più o meno vicino.
La tipa è visibilmente in cerca e inizia a guardare i vari presenti continuando a chiedere a Vanna opinioni in merito, non trovando mai la sua approvazione. Infatti le dice:
"Alla nostra età che senso ha andare con questi personaggi qui?", ed effettivamente erano per lo più proprio "personaggi da bar".
"Tesoro mio ti devi trovare uno per cui ne valga la pena, quello che quando lo vedi dici ... Questo qui stasera mi fa proprio divertire!".
Proprio in questo momento si avvicina un ragazzo che prima era seduto ad un tavolino con altri e ci saluta.
Io mi ricordo di lui, Vanna no, l'avevamo conosciuto una sera prima dell'inizio dell'estate in una piccola discoteca della zona, avevamo in comune l'amicizia del proprietario e tutti insieme avevamo trascorso un'oretta.
Un ragazzo di bella presenza, nostro coetaneo, fisico atletico e all'apparenza un tipo tutto sommato tranquillo.
Vanna lo aveva già notato, la conosco, ed infatti dice alla tipa:
"Vedi?!? Proprio uno come lui!".
Lui sentendosi chiamato in causa, e non avendo sentito molto bene a causa della musica, ribatte "In che senso?".
Vanna si incarica di spiegargli tutta la discussione e si continua a dialogare tutti insieme.
Nel mentre la tipa inizia a provarci e dopo un po' Vanna mi chiede di accompagnarla al bagno facendomi un cenno.
Ci "smarchiamo" e mi dice:
"Allora lei ci sta provando spudoratamente, ma lui continua a puntarmi. Cosa faccio?"
"Ah!!! Quello che vuoi, lo sai!"
"Ok, però tu stammi vicino."
"E dove cavolo vuoi che vada."
"Mi do una sistemata?"
"A questo punto direi che almeno un bottone della camicia deve andare."
Così slaccia un bottone lasciando intravedere un po' di più il piccolo seno, un poco "pompato" dal reggiseno, e riprendiamo la nostra posizione.
Si continua la serata con Vanna e lui che ogni tanto si lanciano qualche occhiata, ma lui ballando da agio anche alla tipa che continuava a provarci.
Erano oramai quasi le 1.30 e la tipa ci chiede se volevamo andare con loro a finire la serata in una discoteca vicina, roba di un'oretta o poco più.
Io ero un po' titubante ma mi sono convinto quando Vanna mi ha detto "Andiamo perché voglio proprio vedere come si comporta lui, cazzo balla con lei e continua a guardare me!".
Così partiamo, in 15 minuti siamo già in discoteca, bancone, birra, brindisi e iniziamo a ballare.
La "fulminata" comincia a girovagare la pista ballando perché anche qui conosceva parecchia gente, poi viene verso di me e mi colpisce con il fianco ridendo, mi giro balliamo e spariamo due stronzate.
Nel frattempo Vanna e il tipo stavano ballando sempre più vicino, la guardo e lei mi sorride, parlano, si dicono qualcosa all'orecchio, lei ride e si fa segno con la mano come per togliersi il bollore dal viso. Mi guarda e mi fa cenno di seguirla a fumare una sigaretta.
Usciamo, ci accendiamo le sigarette e le chiedo che è successo.
"Ci ha provato."
"In che senso?"
"O meglio mi ha detto che sono interessante e che l'ho fatto stare a cazzo duro tutto il tempo che abbiamo ballato."
"E quindi....?"
"E quindi adesso voglio vedere fino a che punto arriva. Però tu non starmi troppo vicino così vediamo un po'".
Rientriamo e ci dirigiamo verso di loro.
L'altra riprende a girovagare per la pista e si distrae con altri questa volta.
Vanna e il tipo iniziamo a ballare attaccati ... molto attaccati, quando noto che "sono partiti" con una scusa vado al bagno.
Faccio più in fretta che posso per uscire e starmene ai margini della pista per vedere meglio la scena.
Loro due abbracciati che ballano, Vanna persa tra la morsa delle sue braccia.
Alla vista di questa scena non capivo più niente, per la prima volta la vedevo presa bene da un uomo che non ero io ed avrei voluto che quel momento durasse ancora un po' e, sinceramente che andasse anche un po' oltre, finché non vedo che si fermano e iniziano a parlare.
A quel punto mi avvicino, Vanna lo saluta, lo saluto anch'io, salutiamo l'altra e ci dirigiamo verso l'uscita.
"Vanna che è successo?"
"In macchina ti racconto".
Arriviamo all'auto e partiamo verso casa.
"Allora??"
"Praticamente abbiamo ballato e le mani andavano un po' quasi ovunque, finché io ho perso il controllo perché mi sono lasciata fare. Mi ha toccato il culo, mi ha accarezzato le tette, mi ha baciato e leccato sul collo".
"Ma scusa non è quello che volevi? Vedere fin dove arrivava?"
"Si, ma non così. Mi sono abbandonata e non ho avuto reazione. Non va bene che io perda il controllo, devo aver io la situazione in mano, devo dirigere io. Porco cane è proprio vero che sono fuori forma. La prossima volta ci devo stare più attenta!!"
Lei è così, l'ho già detto, basta che vada una virgola fuori posto per mandare tutto in
vacca.
Quella sera siamo andati diritti a letto perché eravamo cotti. Ci siamo però rifatti la sera dopo ripensando e quello che era successo.