Vi siete mai scopato una vecchia?

leofuoco

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Io tre anni fa ho scopato con la padrona di casa mia, 75 anni portati benissimo, gran belle cosce sode e gran culo. La storia di come ci si è arrivati é un pò lunga, ma dopo la morte del marito continuava a telefonarmi quasi ogni giorno facendomi capire il bisogno di compagnia. Da lì quando iniziava a ripetermi di sentirsi giovane nonostante l'età io le facevo complimenti fisici e lei mi chiedeva sempre cosa pensavo. Un giorno le ho semplicemente detto che sarei passata a trovarla. É stato così semplice e naturale che pensandoci dopo mi dicevo "guarda cosa si nascondeva dietro quella signora settantenne". Aveva un prendisole, quando ho ammirato le sue curve mi è salito il sangue. Lei preparava il caffè, io avevo il cazzo durissimo. L'ho tirato fuori e lei dopo alcuni secondi sbigottita provava ammirazione. L'ho girata sul tavolo e l'ho scopata a pecorina con fortissimi colpi in una figa che era un lago! Ero talmente eccitato che le ho schizzato sulla schiena fino ai capelli svuotandomi come nn avevo mai fatto. Poi ero ancora duro e per farle male l'ho massacrata altri 45 minuti. L'ho sfondata ragazzi. Mi sembrava di essere in un sogno. Era così zoccola che mi faceva fare senza opporsi. Avevo la cappella viola... La seconda sborrata gliel'ho data in faccia. Non mi telefonò più da all'ora e neanche io la telefonai. Fu bellissimo, ancora oggi quando la penso mi capita di dover fare una sega.
Allora forse non le è piaciuto troppo...
 

luquinho

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Sono d'accordo con te e posso confermare che la mia lei (66 anni, quindi non proprio vecchia), mi ha confessato che se avesse l'occasione, lo farebbe volentieri con uno tra i 30 e 40 anni.
Ma ragazzi......parlo da 36enne che sta scoprendo la bellezza delle 40enni porche......ad un 30enni si rizzerebbe a vedere la pelle flaccida di una 70anne? E me, temo, no....
 

clesinger

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vi siete mai scopato una vecchia? le piaceva ancora?
Taglio e incollo qui il racconto che avevo scritto per un altro thread. Sono passati due anni, ma la situazione è, al netto della separazione da lockdown, sempre la stessa.

La mia storia è particolare, e per certi versi un po' privilegiata. Ho avuto, e sto continuando ad avere, una storia erotica con una artista donna che sta raggiungendo i settanta; io sono sui cinquanta. Lei non è una artista qualunque, è davvero importante, di quelle che rappresentano l'Italia all'estero, per intenderci, e che ha già un suo posto nella storia dell'arte di fine 900. Ci siamo conosciuti qualche anno fa a casa di amici comuni, è subito nata una simpatia reciproca. Ci siamo visti poi tante volte nel suo grande studio, prima in presenza delle assistenti, poi da soli. Lunghi (buonissmi) te, lunghe chiacchierate, qualche sguardo stranamente intenso. Ci siamo baciati la prima volta mentre uscivo dallo studio, e non abbiamo retto il lungo silenzio dopo i saluti. Le ho accarezzato le braccia, le ho tenuto a lungo in mano le mani un po' ruvide di chi lavora con i materiali. La volta successiva ci siamo a lungo abbracciati e accarezzati e baciati su un divano, enorme e antico, nello studio. Non ha un filo di trucco, veste molto severamente, capelli raccolti in una crocchia, è alta e tonica, fianchi un po' larghi: i suoi rari sorrisi sono di una rara luminosità. Quando le ho baciato il seno ho ammirato, col batticuore, i grandi, lunghi, durissimi capezzoli tiepidi, che non immaginavo. Ha sospirato forte, stava quasi venendo solo così. Fa tutto con una intensità e una tensione particolari. Si è offerta lei a me, spogliandosi e aprendosi: ha una pelle vissuta ma bellissima; delle areole ambrate scure, una vulva scura e profumata. Viene quasi rantolando, bevendomi la lingua. E' capace di lunghi silenzi, carichi di una strana tensione erotica (ripeto la parola "tensione", ma è quella giusta), e ha uno sguardo rapinoso. Non ne sono innamorato, ma la desidero molto e la ammiro moltissimo. Mi piacerebbe che immaginaste la meravigliosa inarcatura della schiena quando gode, è un vero spettacolo. Tutto questo è sempre avvenuto, e avviene ormai da cinque anni, nel suo studio, nel tardo pomeriggio, quando le due assistenti sono andate via, C'è l'odore dei materiali e dei colori, tutto intorno, e c'è l'odore del suo sesso, odore profondo e speziato. Vuole, prima che vado via, che le spalmi il mio sperma sui suoi grandi capezzoli. Poi si veste, ordinatamente, con calma. Scusate se è troppo lungo questo post.
 

Grandel

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Taglio e incollo qui il racconto che avevo scritto per un altro thread. Sono passati due anni, ma la situazione è, al netto della separazione da lockdown, sempre la stessa.

La mia storia è particolare, e per certi versi un po' privilegiata. Ho avuto, e sto continuando ad avere, una storia erotica con una artista donna che sta raggiungendo i settanta; io sono sui cinquanta. Lei non è una artista qualunque, è davvero importante, di quelle che rappresentano l'Italia all'estero, per intenderci, e che ha già un suo posto nella storia dell'arte di fine 900. Ci siamo conosciuti qualche anno fa a casa di amici comuni, è subito nata una simpatia reciproca. Ci siamo visti poi tante volte nel suo grande studio, prima in presenza delle assistenti, poi da soli. Lunghi (buonissmi) te, lunghe chiacchierate, qualche sguardo stranamente intenso. Ci siamo baciati la prima volta mentre uscivo dallo studio, e non abbiamo retto il lungo silenzio dopo i saluti. Le ho accarezzato le braccia, le ho tenuto a lungo in mano le mani un po' ruvide di chi lavora con i materiali. La volta successiva ci siamo a lungo abbracciati e accarezzati e baciati su un divano, enorme e antico, nello studio. Non ha un filo di trucco, veste molto severamente, capelli raccolti in una crocchia, è alta e tonica, fianchi un po' larghi: i suoi rari sorrisi sono di una rara luminosità. Quando le ho baciato il seno ho ammirato, col batticuore, i grandi, lunghi, durissimi capezzoli tiepidi, che non immaginavo. Ha sospirato forte, stava quasi venendo solo così. Fa tutto con una intensità e una tensione particolari. Si è offerta lei a me, spogliandosi e aprendosi: ha una pelle vissuta ma bellissima; delle areole ambrate scure, una vulva scura e profumata. Viene quasi rantolando, bevendomi la lingua. E' capace di lunghi silenzi, carichi di una strana tensione erotica (ripeto la parola "tensione", ma è quella giusta), e ha uno sguardo rapinoso. Non ne sono innamorato, ma la desidero molto e la ammiro moltissimo. Mi piacerebbe che immaginaste la meravigliosa inarcatura della schiena quando gode, è un vero spettacolo. Tutto questo è sempre avvenuto, e avviene ormai da cinque anni, nel suo studio, nel tardo pomeriggio, quando le due assistenti sono andate via, C'è l'odore dei materiali e dei colori, tutto intorno, e c'è l'odore del suo sesso, odore profondo e speziato. Vuole, prima che vado via, che le spalmi il mio sperma sui suoi grandi capezzoli. Poi si veste, ordinatamente, con calma. Scusate se è troppo lungo questo post.
Bellissimo racconto, complimenti
 

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