Esperienza reale Strane situazioni

ragnarr

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Gran bel racconto... continua!!!

P.S. Non voglio fare il rompicazzi o il saccente ma quanto ti rivolgi ad un femmina dovresti scrivere "le" e non "gli".
ad es. ...quando rompiamo un po il ghiaccio mi chiede come stavo.. "le" dissi che stavo bene...
Scusa e grazie.
 
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Gighen7

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Gran bel racconto... continua!!!

P.S. Non voglio fare il rompicazzi o il saccente ma quanto ti rivolgi ad un femmina dovresti scrivere "le" e non "gli".
ad es. ...quando rompiamo un po il ghiaccio mi chiede come stavo.. "le" dissi che stavo bene...
Scusa e grazie

Gran bel racconto... continua!!!

P.S. Non voglio fare il rompicazzi o il saccente ma quanto ti rivolgi ad un femmina dovresti scrivere "le" e non "gli".
ad es. ...quando rompiamo un po il ghiaccio mi chiede come stavo.. "le" dissi che stavo bene...
Scusa e grazie.
Hai ragione, scusatemi voi
 
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Gighen7

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Finiamo l'aperitivo, ci alziamo, pago, e iniziamo a passeggiare. A mi chiede una sigaretta, gliela do, lei se la mette in bocca e mi chiede di accenderla. Mi avvicino, allungo le mani verso la sigaretta e appoggio lievemente gli avambracci sul suo seno, lei tenendo la sigaretta in bocca mi guarda con i suoi occhi verdi. La guardo anche io e intanto accendo con l'accendino, mi scivola dalle mani e va a finire tra le sue tette (giuro che non era voluto). Lei rimane a guardarmi ferma, allora azzardo a raccoglierlo, lei mette leggermente il petto in avanti e io riprendo l'accendino. Riprovo ad accendergli la sigaretta, si accende, e ci guardiamo per un istante sorridendo. Dopo una breve passeggiata parlando un po del piu e del meno mi dice che deve andare. La accompagno alla sua auto. Prima che entrasse dentro rimaniamo qualche secondo in silenzio, non sapevamo come salutarci e cosa dirci. Rompo il silenzio e gli chiedo se nel weekend volesse venire al mare con me. Lei accetta volentieri. Gli porgo l'iphone dicendogli di scrivermi il suo numero così la contattavo per metterci d'accordo. Lei sorridendo me lo scrive e me lo restituisce. Poi mi avvicino per salutarla, lei mi da un bacio sulla guancia, faccio lo stesso. Rimango un'istante con il viso vicino al suo perchè volevo dargli un bacio in bocca. Quando stavo per darglielo lei si volta e dice che deve andare ed entra in auto. Io mi ricompongo e mi sforzo di sorridere. Ripensandoci in seguito forse è stata una pessima coincidenza, cioè io mi sono mosso contemporaneamente a quando lei si è voltata. Non è stata una cosa non voluta da parte sua, se agivo un millesimo di secondo prima probabilmente riuscivo a dargli il bacio.
Però quella volta andò così. Lei che va via in auto e io un po pensieroso per questo bacio sfuggito.
Il giorno dopo la chiamo per metterci d'accordo per l'indomani per andare al mare, mi propongo di passarla a prendere io, lei mi spiega dove abita. Il giorno dopo sto sotto casa sua e aspetto che scende. La vedo che è già in costume. Sopra un costume a triangolo verde acceso che coprivano solo la parte del capezzolo e un po di pelle attorno, e tutto il seno scoperto. Tra l'altro il capezzolo sporgeva da sotto la stoffa. Il pezzo di sotto un perizoma verde molto basso che non lasciava spazio all'immaginazione con i lacci sottili alti sui fianchi. Aveva dei sandali con un po di tacco che la slanciava ancora di più. Entra e gli dico che sta benissimo. Lei fingendosi sorpresa mi bacia sulla guancia. Metto in moto e partiamo per una spiaggia poco frequentata un po lontana dal centro. Lei si sistema, metta la cintura di sicurezza che le divide il seno, io lancio un'occhiata con la coda dell'occhio. Poi noto che dal pezzo di sotto, abbassato a causa dalla postura seduta, esce in maniera quasi impercettibile, ma abbastanza per farmelo notare, una linea sottile di pelo biondo. E penso se quella fosse una bella abitudine che circolava nella cerchia di amiche di G che cercano un po tutte di imitarla. Io mentre guido lancio degli sguardi tra le gambe, lei si accorge e mentre mi guarda mi dice ridendomi "so che ti piace..". Io la guardo e gli sorrido e gli metto la mano destra sulla sua gamba sinistra, gli accarezzo la coscia. Faccio salire la mano tra le sue gambe. Lei le chiude ancora di piu. Cambio marcia e poi metto la mano sul suo addome, e scendo sotto fino alla linea di pelo, infilando le punte delle dita dentro il costume. Lei riame immobile a guardarmi e mi dice "il biondo è meglio". Io gli sorrido, poi mi prende il polso e mi leva la mano da lì dicendomi di pensare a guidare. Arriviamo, parcheggio, andiamo in spiaggia. Lei mi precede. Gli guardo il culo. Ha solo un filo tra le gambe. Un culo molto bello tonico. Lei continua a precedermi, faccio una breve corsetta per raggiungerla e da dietro gli metto il braccio attorno al fianco e gli chiedo dove l'avesse preso quel costumino. Lei mi guarda e ride. Mi dice "ti piace?" Si svincola dal mio braccio e si fa mostrare a 360 gradi girando su se stessa. Gli dico che è bellissima. Ci posizioniamo, stendiamo i teli da mare mi accendo la sigaretta e lei mi dice "ti fa male, hai i polmoni neri" e mentre lo dice con la mano mi tocca il petto. Io la guardo e mi lascio accarezzare, lei scende fino al mio addome poi risale. Con la stessa mano si toglie poi i capelli davanti al seno, glielo guardo; il costume a malapena riesce a coprirlo. Mi avvicino e metto la faccia tra il suo seno. Lei sorpresa mi dice "che cazzo fai?!" Non rispondo, lei dopo alcuni secondi mette la sua mano sulla mia testa e me la spinge verso di lei. Fu una bella sensazione, era morbido. Mi stavo riposando, rilassando. Lei mi dice "le mie tette ti piacciono parecchio, l'ho notato da quel giorno allo stabilimento" non rispondo, lei mi fa ridendo "sei soffocato li in mezzo?" Inizio a baciargli il seno. Lei ha un verso di stupore, alzo la testa e gli dico che ce l'ha fantastico. Poi mi propone di andare a fare il bagno. Accetto. In acqua mi fa "meglio il mio o quello di G?" Gli dico che erano diversi, lei mi fa "io non ci ho ne tatuaggi ne piercing", gli dico che per me era lo stesso. Lei mi fa ridendo "se a te piace corro a farmeli". Gli dico di no che il suo seno è bello così. Poi mi avvicino, gli metto una mano sul culo sotto l'acqua, lei mi guarda compiaciuta. Iniziamo a baciarci. In certi momenti mettiamo anche la lingua. Lei mette la sua mano sulla mia nuca. Io metto la mia sul suo seno, sposto il costume e faccio uscire il capezzolo, glielo tocco, afferro con la mano tutta la tetta. Mi stacco per vederla. Lei si sfila il pezzo di sopra. Poi da sotto l'acqua si stema il costume. Esce dall'acqua in topless e quando si gira vedo che aveva abbassato il pezzo di sotto per far uscire la linea di pelo biondo dal costume. Si stende bagnata al sole, la raggiungo e mi stendo vicino a lei, la guardo, gli guardo il pelo biondo. "Non ho piercing neanche li sotto" mi dice. Gli chiedo perchè si sentisse sempre in confronto o in paragone con G. Lei mi guarda con faccia seria e resta in silenzio. Gli spiego che per me è bellissima, che sono due persone differenti. Lei mi fa "ma lei è lei..". Gli dico che doveva essere dura essere amica di G, e lei risponde con un semplice "già..". Rimaniamo in silenzio lei in topless e io con un erezione in vista. Non ci vergonamo nè dell'altro nè della poca gente che stava in spiaggia. A volte ci baciamo. A volte le tocco il seno o il culo, dipende dalla posizione che assumeva per prendere il sole. Lei mi dice ridendo di smetterla che c'era gente. Lei qualche volta allunga lo sguardo sulla mia erezione e mi dice "ti faccio un certo effetto allora". E passiamo la mattinata a stuzzicarci a vicenda. Una volta mi mise la mano sul cazzo e l'ha leggermente stretta.
Si fa l'ora di pranzo e io propongo di pranzare assieme e poi di tornare al mare il pomeriggio. Lei dice che non può, che doveva prepararsi perchè quella sera stessa aveva una festa a casa di una amica, considerato che le discoteche erano state chiuse. Io chiedo un po di informazioni su quella festa e mi spiega che era una festa tra le amiche e amici della cerchia di G e con altra gente.
A vedendomi incuriosito mi propone se volevo andare anche io. Io accetto contento, gli dico che la passavo a prendere io, lei mi frena dicendomi che andava con G e con altre amiche nell'auto del ragazzo di G (chiamiamolo R). Allora storcendo un po il naso ci mettiamo d'accordo che la raggiungo direttamente a casa dell'amica e che quando ero fuori la chiamavo per poter entrare. Lei poi si riveste mettendosi il pezzo di sopra del costume. Ci alziamo e lasciamo la spiaggia, nel tragitto per andare in auto ci teniamo la mano. Durante il viaggio continuiamo a toccarci velocemente e a fare doppi sensi. Arrivati sotto casa sua ci baciamo a lungo.
Prima di scendere mi dice "allora a sta sera". Gli rispondo "a sta sera..."
 

sormarco

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taranto
Guarda @Gighen7 senza troppe pippe mentali e menate varie te la riassumo così: G. classica rizzacazzi che gioca a fare la gatta morta pur avendo il coglione di turno pieno di soldi al suo fianco, le piace stare al centro dell'attenzione e lei e solo lei è la "regina" che ti fa annusare ma non toccare.
A. è altrettanto bella ma meno porca e meno appariscente di G.
Tra le due, dovendo scegliere, ti scoperesti al 100% G.
Non vorrei romperti le uova nel paniere ma credo che a te ti sia toccato scopare A. pazienza!!! ;)
Che brutte cose capitano, bisogna sempre sacrificarsi con le più brutte.,😂
 

ninja44

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Racconto movvilto interessante con le ottime premesse...sono troppo curioso di vedere foto di entrambe (censurate ovviamente) per un bel confronto!
 

miangamwien

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racconto molto bello, ma per me , una volta che gli tocco il pelo biondo e poi la bacio... è ovvio che dopo gli dò il palo di ferro!!! subito.. aspettare oltre non mi è possibile
 
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Gighen7

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Giunta la sera prendo l'auto e mi avvio per la fasta. Ammetto che ad un certo punto mi perdo per le vie, non capivo dove fosse questa casa, anche perchè era un po fuori zona. Dopo vari giri arrivo con un po di ritardo. Parcheggio e arrivo davanti a questa villa, molto bella. Sentivo la musica a tutto volume. Chiamo A ma non risponde, riprovo ma nulla. Decido di suonare al citofono ma nessuno rispondeva. Probabilmente nessuno sentiva per la forte musica che c'era. Alterno un po di chiamate ad A al suonare il citofono ma nulla. Passano dieci minuti abbondanti e dal cancello escono due ragazzi, che mi guardono con faccia strana. Gli dico che cerco A, mi rispondono di cercare dentro. Ne approfitto per entrare. La festa era nel ampio giardino dell'abitazione, attorno ad una grande piscina. C'erano anche le luci colorare che simulavano una discoteca. C'era piu gente di quanto mi avesse detto A.. mi inserisco tra la gente che bellava o parlava. Arrivo ad un tavolino dove due ragazzi davano da bere. Faccio per prendere un bicchiere e uno dei ragazzi mi dice chi fossi, gli dico che ero un'amico di A. Lui un po insospettito mi lascia predere il bicchiere, lo ringrazio e mi allontano. Mentre vago in cerca di A vedo che da lontano, seduta su un divano circondato da gente, c'è G che mi sta guardando. Chissà da quanto mi stava seguendo con lo sguardo. Mi avvicino e lei rimane impassibile. Prima di raggiungerla mi ferma un ragazzo che mi chiede chi fossi. Gli dico che ero un'amico di A e di G. Lui mi dice aspettare lì, va da G gli dice qualcosa, lei si alza e si avvicina a me. Era bellissima, rimasi a bocca aperta. Capelli tutti pettinati all'indietro con qualche gel che li rendevano luminosi non so. Un trucco abbastanza pesante sul viso ma adatto a lei, un ombretto blu sulle palpebre con dei brillantini e un rosetto blu sulle labbra carnose. Indossava un top blu scuro ma che assomigliava a un reggiseno, non so se fosse realmente un reggiseno ma non credo, che gli valorizzava il suo bel seno. E poi indossava una minigonna blu scuro davvero corta a vita bassa dalla quale uscivano due fili del perizoma che le salivano sui fianchi. Ai piedi un paio di scarpe blu scuro col tacco alto.
Quando si avvicina non mi da il tempo di salutarla che lei con un espressione fredda mi dice "cosa vuoi?". Io un po sorpreso da quella freddezza rispondo che cercavo A. Lei indicando un'angolo del giardino mi dice "eccola lì la tua puttanella". Mi giro nell'indicazione indicata e vedo A che discute animatamente con un ragazzo. Chiedo a G chi fosse quel ragazzo. "Il suo ex" mi risponde con un leggero sorriso. Gli chiedo cosa volesse, e lei mi fa "cose loro". Io rimango un po interdetto.. rimango a guardarli discutere, sento che G nell'orecchio mi dice "sei stato cattivo con me.. sei andata da lei, e ora cosa ti rimane? Nè me nè lei". Io mi giro di scatto e gli dico che in realtà era lei, G, che era scomparsa, che io l'avevo cercata, ma lei si era già girata che tornava tra i suoi amici. Rimango lì immobile, sprofondato. Decido di avvicinarmi ad A. Mentre cammino A mi nota, e mi urla qualcosa di incomprendibile. Capisco che era già ubriaca.. forse la festa era iniziata molto prima di quanto A mi avesse comunicato. Perchè mi aveva fatto venire più tardi? Sapeva forse che era invitato anche il suo ex? Voleva chiarire con lui prima di vedermi? Ma poi chiarire cosa? Gli piaceva ancora? Questi erano i mille pensieri che in una frazione di secondo mi erano passati per la testa in quel momento. L'ex di A si gira incazzato verso di me e mi urla "chi cazzo sei?". A allora si mette tra me e lui bloccando l'ex urlando cose che non si capivano. L'ex allora fa "allora sei tu?!" e divincolandosi da A mi da una spinta che mi fa cadere. Mi rialzo in fretta cercando di calmarlo, sono un tipo pacifico e non mi piace usare la violenza. Ma mentre parlo per farlo ragionare si avvicinano dei ragazzi che bloccano l'ex e uno mi prende e mi allontana. Questo mi chiede chi fossi, se ero venuto solo per creare casini. Mi fa sedere su una poltrona, mi chiede se mi ero fatto male. Gli dico che stavo bene, mi porta un drink da bere, lo ringrazio e mi dice di stare seduto li per un pò in modo che la situazione si calmi. Da lontano vedo A e il suo ex che erano tornati a parlare, meno animatamente di prima, vedo A che piange. Mi alzo per raggiungerli, il ragazzo che mi ha allontanato poco prima mi blocca e mi fa risedere. Mentre mi siedo vedo che A e l'ex hanno iniziato a baciarsi. A quella visione mi lascio andare sulla poltrona. Mi cade a terra il bicchiere di plastica. Mi sentii paralizzato, non riuscivo a far nulla, guardavo loro due che si baciavano.
Giro la testa verso sinistra, verso i divani e vedo G che mi sta guardando. Aveva un'espressione compiaciuta.. fumava una sigaretta seduta sopra le gambe di R, il suo ragazzo. Mi guardava e io la guardai. Poi guardai di nuovo verso A, si baciavano ancora, lui gli toccava il culo. Lei era attaccato a lui e faceva dei passettini all'indietro, causa il poco equilibrio dovuto dal troppo alcool. Riguardo G che mi stava ancora guardando. Assaporava la sua vittoria su di me, mi aveva smontato, sminuito. Si era riscattata da uno sgarbo che secondo lei gli avevo fatto. Mi sentì di nuovo un coglione. Abbassai lo sguardo a terra.. la festa andò avanti, A e l'ex erano spariti dalla mia vista, pensavo che stavano in casa a scopare. Lui che si approfittava di lei ubriaca e lei che in fondo voleva lui. Pensavo ad A che mi aveva usato per far ingelosire l'ex.. ma all'aperitivo e in mattinata al mare mi sembrava sincera, presa da me.. ero demoralizzato, incapace di reagire. Rimasi seduto su quella poltrona per molto tempo, bevendo, mi ubriacai. Verso fine serata sento una mano sulla spalla. Mi giro ed era G. Si accovaccia di fianco alla poltrona e mi accarezza i capelli; poi mi dice "avevo R da dover tenere a bada, dovevi capirmi". Sentivo il suo profumo unico che mi saliva alla testa che già mi giriva.. gli guardai quei due occhi azzurri che mi penetravano dentro. Gli dissi che le piaceva prendersi gioco dei ragazzi. Lei si alzò e dandomi una spettinata ai capelli mi fa "probabile che sia così, ma probabile anche che forse mi piacevi". A quelle parole mi scivolò una lacrima dagli occhi che prontamente asciugai. Volevo dirgli che dopo la mattinata al mare passata insieme inziavo a provare qualcosa per lei.. ma non so come, con qualche briciolo di lucidità rimasta, restai in silenzio. Lei per infierire proseguì che A l'avevano trovata nuda in una camera da letto nella villa assiame all'ex, nudo anche lui. Sconsolato chiesi dove fosse ora A. G mi rispose che alcuni suoi amici l'hanno riaccompagnata a casa. Alzai lo sguardo verso il suo volto. Mentre parlava rideva. Ho avuto l'impressione che fosse una strega, con quell'accociantura e con quel trucco blu scuro attorno agli occhi. Gli dissi che era cattiva. Lei sorridendo mi disse "lo sei stato tu con me. Fin da quella volta allo stabilimento che guardavi le tette di A. Certe cose non me le scordo io." Volevo protestare che era un episodio insignificante ma lei riprese a parlare dicendo "ciò che mio è mio. E tu dal primo sguardo che ci siamo scambiati al compleanno sei stato mio. E con ciò che è mio, faccio ciò che voglio". Se ne andò con queste parole. Rimasi muto a guardarla che si allontava. Ricordo il suo culo che si muoveva sotto la corta minigonna e con il perizoma che usciva da questa per salire lungo i fianchi.
Rimasi li seduto quasi a piangere.. un ragazzo mi cacciò letteralmente di casa. Raggiunsi a fatica l'auto. Sentivo che non potevo guidare in quelle condizioni. Abbassai il sedile e mi addormentai, solo, con la testa che mi girava e con mille pensieri che salivano e con le lacrime che scendevano...
 

sormarco

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Giunta la sera prendo l'auto e mi avvio per la fasta. Ammetto che ad un certo punto mi perdo per le vie, non capivo dove fosse questa casa, anche perchè era un po fuori zona. Dopo vari giri arrivo con un po di ritardo. Parcheggio e arrivo davanti a questa villa, molto bella. Sentivo la musica a tutto volume. Chiamo A ma non risponde, riprovo ma nulla. Decido di suonare al citofono ma nessuno rispondeva. Probabilmente nessuno sentiva per la forte musica che c'era. Alterno un po di chiamate ad A al suonare il citofono ma nulla. Passano dieci minuti abbondanti e dal cancello escono due ragazzi, che mi guardono con faccia strana. Gli dico che cerco A, mi rispondono di cercare dentro. Ne approfitto per entrare. La festa era nel ampio giardino dell'abitazione, attorno ad una grande piscina. C'erano anche le luci colorare che simulavano una discoteca. C'era piu gente di quanto mi avesse detto A.. mi inserisco tra la gente che bellava o parlava. Arrivo ad un tavolino dove due ragazzi davano da bere. Faccio per prendere un bicchiere e uno dei ragazzi mi dice chi fossi, gli dico che ero un'amico di A. Lui un po insospettito mi lascia predere il bicchiere, lo ringrazio e mi allontano. Mentre vago in cerca di A vedo che da lontano, seduta su un divano circondato da gente, c'è G che mi sta guardando. Chissà da quanto mi stava seguendo con lo sguardo. Mi avvicino e lei rimane impassibile. Prima di raggiungerla mi ferma un ragazzo che mi chiede chi fossi. Gli dico che ero un'amico di A e di G. Lui mi dice aspettare lì, va da G gli dice qualcosa, lei si alza e si avvicina a me. Era bellissima, rimasi a bocca aperta. Capelli tutti pettinati all'indietro con qualche gel che li rendevano luminosi non so. Un trucco abbastanza pesante sul viso ma adatto a lei, un ombretto blu sulle palpebre con dei brillantini e un rosetto blu sulle labbra carnose. Indossava un top blu scuro ma che assomigliava a un reggiseno, non so se fosse realmente un reggiseno ma non credo, che gli valorizzava il suo bel seno. E poi indossava una minigonna blu scuro davvero corta a vita bassa dalla quale uscivano due fili del perizoma che le salivano sui fianchi. Ai piedi un paio di scarpe blu scuro col tacco alto.
Quando si avvicina non mi da il tempo di salutarla che lei con un espressione fredda mi dice "cosa vuoi?". Io un po sorpreso da quella freddezza rispondo che cercavo A. Lei indicando un'angolo del giardino mi dice "eccola lì la tua puttanella". Mi giro nell'indicazione indicata e vedo A che discute animatamente con un ragazzo. Chiedo a G chi fosse quel ragazzo. "Il suo ex" mi risponde con un leggero sorriso. Gli chiedo cosa volesse, e lei mi fa "cose loro". Io rimango un po interdetto.. rimango a guardarli discutere, sento che G nell'orecchio mi dice "sei stato cattivo con me.. sei andata da lei, e ora cosa ti rimane? Nè me nè lei". Io mi giro di scatto e gli dico che in realtà era lei, G, che era scomparsa, che io l'avevo cercata, ma lei si era già girata che tornava tra i suoi amici. Rimango lì immobile, sprofondato. Decido di avvicinarmi ad A. Mentre cammino A mi nota, e mi urla qualcosa di incomprendibile. Capisco che era già ubriaca.. forse la festa era iniziata molto prima di quanto A mi avesse comunicato. Perchè mi aveva fatto venire più tardi? Sapeva forse che era invitato anche il suo ex? Voleva chiarire con lui prima di vedermi? Ma poi chiarire cosa? Gli piaceva ancora? Questi erano i mille pensieri che in una frazione di secondo mi erano passati per la testa in quel momento. L'ex di A si gira incazzato verso di me e mi urla "chi cazzo sei?". A allora si mette tra me e lui bloccando l'ex urlando cose che non si capivano. L'ex allora fa "allora sei tu?!" e divincolandosi da A mi da una spinta che mi fa cadere. Mi rialzo in fretta cercando di calmarlo, sono un tipo pacifico e non mi piace usare la violenza. Ma mentre parlo per farlo ragionare si avvicinano dei ragazzi che bloccano l'ex e uno mi prende e mi allontana. Questo mi chiede chi fossi, se ero venuto solo per creare casini. Mi fa sedere su una poltrona, mi chiede se mi ero fatto male. Gli dico che stavo bene, mi porta un drink da bere, lo ringrazio e mi dice di stare seduto li per un pò in modo che la situazione si calmi. Da lontano vedo A e il suo ex che erano tornati a parlare, meno animatamente di prima, vedo A che piange. Mi alzo per raggiungerli, il ragazzo che mi ha allontanato poco prima mi blocca e mi fa risedere. Mentre mi siedo vedo che A e l'ex hanno iniziato a baciarsi. A quella visione mi lascio andare sulla poltrona. Mi cade a terra il bicchiere di plastica. Mi sentii paralizzato, non riuscivo a far nulla, guardavo loro due che si baciavano.
Giro la testa verso sinistra, verso i divani e vedo G che mi sta guardando. Aveva un'espressione compiaciuta.. fumava una sigaretta seduta sopra le gambe di R, il suo ragazzo. Mi guardava e io la guardai. Poi guardai di nuovo verso A, si baciavano ancora, lui gli toccava il culo. Lei era attaccato a lui e faceva dei passettini all'indietro, causa il poco equilibrio dovuto dal troppo alcool. Riguardo G che mi stava ancora guardando. Assaporava la sua vittoria su di me, mi aveva smontato, sminuito. Si era riscattata da uno sgarbo che secondo lei gli avevo fatto. Mi sentì di nuovo un coglione. Abbassai lo sguardo a terra.. la festa andò avanti, A e l'ex erano spariti dalla mia vista, pensavo che stavano in casa a scopare. Lui che si approfittava di lei ubriaca e lei che in fondo voleva lui. Pensavo ad A che mi aveva usato per far ingelosire l'ex.. ma all'aperitivo e in mattinata al mare mi sembrava sincera, presa da me.. ero demoralizzato, incapace di reagire. Rimasi seduto su quella poltrona per molto tempo, bevendo, mi ubriacai. Verso fine serata sento una mano sulla spalla. Mi giro ed era G. Si accovaccia di fianco alla poltrona e mi accarezza i capelli; poi mi dice "avevo R da dover tenere a bada, dovevi capirmi". Sentivo il suo profumo unico che mi saliva alla testa che già mi giriva.. gli guardai quei due occhi azzurri che mi penetravano dentro. Gli dissi che le piaceva prendersi gioco dei ragazzi. Lei si alzò e dandomi una spettinata ai capelli mi fa "probabile che sia così, ma probabile anche che forse mi piacevi". A quelle parole mi scivolò una lacrima dagli occhi che prontamente asciugai. Volevo dirgli che dopo la mattinata al mare passata insieme inziavo a provare qualcosa per lei.. ma non so come, con qualche briciolo di lucidità rimasta, restai in silenzio. Lei per infierire proseguì che A l'avevano trovata nuda in una camera da letto nella villa assiame all'ex, nudo anche lui. Sconsolato chiesi dove fosse ora A. G mi rispose che alcuni suoi amici l'hanno riaccompagnata a casa. Alzai lo sguardo verso il suo volto. Mentre parlava rideva. Ho avuto l'impressione che fosse una strega, con quell'accociantura e con quel trucco blu scuro attorno agli occhi. Gli dissi che era cattiva. Lei sorridendo mi disse "lo sei stato tu con me. Fin da quella volta allo stabilimento che guardavi le tette di A. Certe cose non me le scordo io." Volevo protestare che era un episodio insignificante ma lei riprese a parlare dicendo "ciò che mio è mio. E tu dal primo sguardo che ci siamo scambiati al compleanno sei stato mio. E con ciò che è mio, faccio ciò che voglio". Se ne andò con queste parole. Rimasi muto a guardarla che si allontava. Ricordo il suo culo che si muoveva sotto la corta minigonna e con il perizoma che usciva da questa per salire lungo i fianchi.
Rimasi li seduto quasi a piangere.. un ragazzo mi cacciò letteralmente di casa. Raggiunsi a fatica l'auto. Sentivo che non potevo guidare in quelle condizioni. Abbassai il sedile e mi addormentai, solo, con la testa che mi girava e con mille pensieri che salivano e con le lacrime che scendevano...
Minkia che tranvata che hai preso quella sera, ma spero ti sarai rifatto.
 

beppe832

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Molto intrigante e avvincente, sembra una telenovela, la storia è molto coinvolgente e ci fa capire quanto sia complicata la psiche femminile e quanto possano essere ciniche le donne.
Attendo di conoscere gli sviluppi della storia.
 

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