Taglio e incollo qui il racconto che avevo scritto per un altro thread. Sono passati due anni, ma la situazione è, al netto della separazione da lockdown, sempre la stessa.
La mia storia è particolare, e per certi versi un po' privilegiata. Ho avuto, e sto continuando ad avere, una storia erotica con una artista donna che sta raggiungendo i settanta; io sono sui cinquanta. Lei non è una artista qualunque, è davvero importante, di quelle che rappresentano l'Italia all'estero, per intenderci, e che ha già un suo posto nella storia dell'arte di fine 900. Ci siamo conosciuti qualche anno fa a casa di amici comuni, è subito nata una simpatia reciproca. Ci siamo visti poi tante volte nel suo grande studio, prima in presenza delle assistenti, poi da soli. Lunghi (buonissmi) te, lunghe chiacchierate, qualche sguardo stranamente intenso. Ci siamo baciati la prima volta mentre uscivo dallo studio, e non abbiamo retto il lungo silenzio dopo i saluti. Le ho accarezzato le braccia, le ho tenuto a lungo in mano le mani un po' ruvide di chi lavora con i materiali. La volta successiva ci siamo a lungo abbracciati e accarezzati e baciati su un divano, enorme e antico, nello studio. Non ha un filo di trucco, veste molto severamente, capelli raccolti in una crocchia, è alta e tonica, fianchi un po' larghi: i suoi rari sorrisi sono di una rara luminosità. Quando le ho baciato il seno ho ammirato, col batticuore, i grandi, lunghi, durissimi capezzoli tiepidi, che non immaginavo. Ha sospirato forte, stava quasi venendo solo così. Fa tutto con una intensità e una tensione particolari. Si è offerta lei a me, spogliandosi e aprendosi: ha una pelle vissuta ma bellissima; delle areole ambrate scure, una vulva scura e profumata. Viene quasi rantolando, bevendomi la lingua. E' capace di lunghi silenzi, carichi di una strana tensione erotica (ripeto la parola "tensione", ma è quella giusta), e ha uno sguardo rapinoso. Non ne sono innamorato, ma la desidero molto e la ammiro moltissimo. Mi piacerebbe che immaginaste la meravigliosa inarcatura della schiena quando gode, è un vero spettacolo. Tutto questo è sempre avvenuto, e avviene ormai da cinque anni, nel suo studio, nel tardo pomeriggio, quando le due assistenti sono andate via, C'è l'odore dei materiali e dei colori, tutto intorno, e c'è l'odore del suo sesso, odore profondo e speziato. Vuole, prima che vado via, che le spalmi il mio sperma sui suoi grandi capezzoli. Poi si veste, ordinatamente, con calma. Scusate se è troppo lungo questo post.