31 luglio memorabile.
Dopo aver preparato la cena, molto leggera e la tavola eravamo preparati per ricevere Peppe che alle 20 precise bussò a citofono. Aperto l’uscio ci omaggiò con un fascio di rose rosse per Mary e due bottiglie di vino Salentino per me. Saluti, baci, abbracci, l’aperitivo. Poi a tavola, i soliti convenevoli e qualche strusciata di mia moglie su lui con qualche scusa, per sondare l’atmosfera. Tutto come previsto e infatti dopo il caffè al fresco dell’aria condizionata stavamo sul divano con Mary in mezzo tra noi parlando di cose vane e bere del whisky alla cannella, abbastanza forte che con il vino cominciava a fare effetto. Dal comportamento di Peppe, si capiva bene che voleva fare qualcosa, quindi toccava a me aprire le “danze”.
Cominciai accennando a come aveva trovato mia moglie, se la trovava seducente e sollevandogli il leggero vestito che lei indossava gli mostrai tutte le cosce. Lui disse subito che era una donna molto bella e desiderabile e io lo invitai a tastare la sua tonicità. Non si sottrasse e -a differenza dell’ imbarazzo della prima volta- gli palpò subito le cosce e il culo. Al che sfilai l’abitino che Mary indossava e la mostrai con una piroletta con lo stesso l’intimo nero che aveva indossato l’anno scorso, facendogli spalancare gli occhi.
Il ghiaccio era rotto.
“Ok” dissi “ Vedo che l’apprezzi molto. Perché non andiamo di la sul letto a continuare il discorso?”. Peppe si era visibilmente attizzato e mia moglie ancheggiando maliziosamente, prendendoci entrambi per mano, ci indirizzò nella nostra camera da letto.
Appena entrati baciai mia moglie stringendola a me poi lei rivolgendosi a Peppe gli chiese di liberarsi dei vestiti. Lui eseguì e dai boxer che indossava si vide subito la sua notevole erezione.
Mi spogliai anch’io e sbottonai il reggiseno a Mary. Dopo avergli massaggiato i seni e leccato i capezzoli, appena li sentii belli duri la feci voltare verso il prof.
“Però, ti faccio questo effetto!” disse mia moglie guardando il gonfiore di Peppe.
Lui cercò di coprirsi ma lei avvicinandosi gli prese il pacco in mano e lo invitò a stendersi sul letto vicino a me. Con malizia sfilò ad entrambi le mutande e si soffermò a guardarci il cazzo. Anche lei era infoiata e subito cominciò a segarci. Io non ero ancora duro ma Peppe si, quindi rivolgendosi a me disse “Visto che bel pisello ha Peppe lo ricordavi così grosso?”
“Sapevo che era molto dotato” risposi.
“Ti dispiace se comincio con Peppe?” e abbassandosi cominciò a leccarglielo come un gelato. A quella sollecitazione Peppe che forse non si aspettava una cosa così veloce ansimava forte con alcune contrazioni del viso. “Non è che viene subito” pensai con una certa dose di malvagio compiacimento.
Anche Mary lo notò e dopo averci dato due succhiate si tolse da lui per prendere in bocca il mio.
Come prima volta a tre, mia moglie stava dimostrando qualità insospettate. A me lo imboccò tutto in bocca e con la lingua mi stuzzicava le palle mentre il prof., dopo avergli tolto le mutandine, gli tastava il culo e la figa.
Ormai anch’io avevo la mazza bella dura e memore delle mie esperienze a tre -a loro differenza- sapevo come prolungare il piacere.
Feci quindi mettere a pecora mia moglie e mettendogli la testa tra le mie gambe la incitai a continuare il pompino mentre Peppe si fiondò con la testa tra le cosce di Mary e iniziò a leccargliela .
“Mamma com’è bello!” disse mia moglie togliendosi il cazzo dalla bocca . “Ora leccami i seni mentre Peppe continua a leccarmi la patata! “ poi con un sospiro rauco mormorò: “ Sto venendo! Mmm! Cazzo come godo!”
Pensavo ad una beve pausa ma Mary, eccitata, ci chiese di metterci in piedi davanti a lei poi si avvicinò e con una mano prese entrambi i cazzi in mano e stringendoli li baciò entrambi.
“Che
porca” esclamai e Peppe “Magnifica!”
Sembrava che Mary li misurasse e ne tastasse la consistenza poi mi chiese di andare a prendere qualcosa di fresco per bere e ricominciò a succhiare il cazzo del prof.
Quello era uno dei vari segnali convenuti per dirmi che era bene lasciarli per qualche minuto da soli.
Rientrando in camera con varie bevande e bicchieri, trovai Peppe ansimante che si toccava il pene lucido di sperma mentre Mary si stava pulendo con un pannetto la bocca e il viso imbrattati di sperma .
Vedendomi mi disse: “Sapessi quanta ne ha fatta. Mi ha inondata!”
“Complimenti a Peppe allora!” E rivolto al prof: “Mi fa piacere che l’hai fatta godere! Hai visto come pompa bene?”
“Si, è vero è bravissima” rispose Peppe e Mary rivolgendosi a me, misurando con stile le parole: “Sei sempre così gentile e disponibile Teo, mi dimostri sempre il tuo affetto in tutto! Ti adoro!”.
L’abbracciai e lei aprendo le gambe si offrì a me per essere penetrata.
Era scatenata, infatti dopo pochi colpi venne con un forte orgasmo che la costrinse a fermarsi.
Dopo esserci dissetati e fumata una sigaretta mia moglie, priva ormai di ogni freno inibitorio, notando che la nostra erezione era scemata, cominciò oscenamente a sgrillettarsi davanti a noi e ci invitò ricominciare.
Non ci volle molto e mettendosi a quattro zampe mi chiese di trapanargli la figa, mentre Peppe in piedi davanti a lei gli metteva di nuovo il cazzo in bocca. Continuammo per un poco così e quando il pene del prof, divenne duro come il marmo, Mary mi fece cenno per scambiarci di posizione e Peppe finalmente ebbe il piacere di penetrarla per la prima volta. Lei con una mano si introdusse il cazzo di Peppe in figa ed entrambi, sospirarono di piacere cominciarono a scopare.
A quel punto volevo ardentemente vedere com’era mia moglie chiavata da un altro uomo più giovane e più dotato rispetto a me e mi fermai per osservarli.
Entrambi grondavano di sudore! I colpi che Mary stava ricevendo erano forti e messa così a pecora, trattenuta sui fianchi dalle mani di Peppe, vedevo le sue zizze sbattute in ogni direzione. Rossa in viso e con gli occhi stralunati mia moglie si stava godendo appieno quel cazzo grosso e turgido che gli stava riempiendo la figa. Poi con una mano mi fece cenno che voleva anche il mio in bocca. Lei lo imboccò avida e quando lo senti fino in gola ebbe un altro orgasmo.
Eravamo arrivati tutti all’apice! Peppe le venne in figa e io subito dopo in bocca.
In pochi attimi Mary venne riempita di sborra e in quella posizione ingoiò quasi tutto, mentre la figa anch’essa piena di sperma emetteva dei rumorii a seguito degli i ultimi colpi di Peppe dentro di se.
Il prof esausto si sfilò da lei stendendosi sul letto cercando di riprendere fiato mentre io volli guardare mia moglie in quella posizione. Uno spettacolo fortemente erotico e da stampare in mente. Lei ansimante, con i seni turgidi che sfioravano le lenzuola, culo sollevato mentre le cosce semi aperte mostravano il buco aperto e pulsante della sua figa grondante di sborra densa e bianca .
“Tesoro non puoi immaginare cosa ho provato questa sera!” mi disse con respiro difficoltoso. “E’ stato tutto fantastico. Non avevo mai provato tanto piacere! Sentirmi presa tra due uomini è bellissimo!” Poi concluse con le sue solite frasi: “Ti amo e ti ringrazio per tutto quello che tu mi permetti di fare! Sei unico e ti amerò per sempre!”
“Anch’io ti amo e per te farei sempre l’impossibile! “ dissi: “Ti rispetto e asseconderò sempre i tuoi desideri che in fondo sono anche i miei! Sono contento che Peppe ti abbia fatto godere bene. Lo hai quasi distrutto!”.
“E’ vero Peppe?” Disse mia moglie.
Lui rispose con un “Si. Ma ancora ho qualche riserva! “
“ Non pensavo che avessi ancora qualche cartuccia” Ribatté Mary sorridendo, mentre si puliva dalla sborra che gli colava.
“Mai dire mai” rispose Peppe con un sorriso malizioso.
“Ok” intervenni io “Penso che per questa sera basti. Peppe se vuoi di la c’è il bagno e puoi farti una doccia per riprenderti, dentro troverai tutto l’occorrente, mentre noi andiamo a sistemarci nell’altro”.
Una volta ricomposti, Peppe gradì un caffè e nel salutarci per andare via ci siamo promessi di rivederci presto durante le ferie, se possibile nello stesso albergo dell’anno scorso.
Andato via Peppe ormai rilassati, seduti in salotto ci siamo concessi un bicchierino e a commentare la serata. Mary ne era entusiasta, mi parlò di come gli era maturata la voglia di farlo in tre e di quanto negli ultimi tempi avesse desiderato un pisello giovane e durevole come quello di Peppe. Si soffermò sulle sue dimensioni, sulla sua capacità di venire più volte in poco tempo e con quanta enfasi l’aveva posseduta. Secondo lei in questa serata Peppe sarebbe stato in grado di venire una terza volta. Io invece, mi soffermai sull’eccitazione e alle contrazioni di piacere che si stampavano sul suo viso mentre godeva.
In fine prima di andare a letto mi ha detto. “Tu sei il mio amore e non ti lascerò mai. Il sesso se fatto bene mi piace perché ho ancora voglia di farlo. Con te, per l’amore che ho e per i godimento che mi dai, con gli altri per il solo piacere dei sensi. Sai bene che è solo uno sfogo e adesso posso affermare che con due uomini è super!”
“Dovremmo provare in tre magari con una delle tua amiche di Napoli, magari quella che ti ha messo questo grillo in testa” Risposi.
Ma Mary con uno sguardo severo disse: “Non ti permettere neanche di pensarlo e poi con loro ascolto soltanto e mi limito a dire sempre il minimo necessario della nostra sfera intima ”.
Poi avviandosi a letto, sorridendo disse: “Domattina prendi il Cialis che voglio farti godere ancora con il mio culetto!”.