La salumiera toscana

OP
oralsex

oralsex

Banned
"Level 5"
Messaggi
2,864
Punteggio reazione
1,063
Punti
114
Capitolo 10- Il pranzo della domenica-
Domenica. Mi alzo alle 9,30. Ho il membro che mi brucia un' po'. Vado a fare la doccia e mi controllo.Effettivamente è arrossato, devo cercare di farlo riposare un po'. Intanto dopo la doccia mi ungo il glande con una pomata all' aloe che mi ha dato la mia compagna per usarla dopo essermi sbarbato. Se va bene per la faccia, vuol dire che va bene anche per ' uccello... Ed effettivamente dopo pochi minuti mi lenisce il bruciore e non provo più fastidio. Scendo a fare colazione appena in tempo dalla scadeza dell' orario. Avrei voluto mangiare delle uova strapazzate con il bacon, ma la parte salata l'hanno già ritirata, mi accontento di due cornetti mignon all' albicocca , un succo di ananas e un espresso.
Vado nella hall , mi accomodo per leggere qualche quotidiano. In questo hotel, alla reception ci lavora un ragazzo sardo di Oristano e quando vede che sono loro ospite, mi fa sempre trovare una copia de L'Unione Sarda . Naturalmente quando vado via , lascio sempre una mancia adeguata. Anche per questo,negli alberghi dove alloggio mi vogliono particolarmente bene...
Naturalmente scherzo... Quando sono in giro, le spese di vitto , alloggio e viaggio, mi sono interamente rimborsate . E trovo giusto che le persone che lavorano per farti stare bene, siano ricompensate adeguatamente.
Sto leggendo la cronaca della provincia di Sassari, quando mi squilla il telefono. E'Clara che mi chiede dove sono a pranzo.
-Non so...andrò in qualche ristorante-
-Se ti và puoi venire a casa mia... Ordino qualcosa in una gastronomia che conosco e preparano delle cose veramente sfiziose-
-Facciamo così, quando chiudi passo a prenderti e andiamo al ristorante, così non devi preparare niente, neanche il tavolo...-
-No dai, andiamo a casa mia. Così mi posso mettere in libertà e poi da me c'è fresco. Ho già un paio di bottiglie di vino bianco in frigorifero. Dimmi di sì e ordino il pranzo.-
- Beh, se la metti così non posso che accettare-
- Bene , passa di qui alle 13,45 e poi andiamo a ritirare il pranzo e andiamo a casa-
-Ci vediamo dopo, e grazie per l' invito a pranzo-
-Ieri sera hai fatto tu, oggi faccio io-
Alle 13,30 esco dall'hotel e vado in centro dove c'e la boutique di Clara. Non trovo parcheggio facilmente...Dopo il quarto giro dell' isolato una macchina se ne va e così riesco ad infilare la mia.
Quando entro nel negozio, lei è impegnata con una turista tedesca che le stà facendo una spesa di tutto rispetto.
Alle 14,10 usciamo e andiamo in gastronomia a ritirare il pranzo e andando verso casa sua mi fermo in una gelateria artigianale e prendo una vaschetta di pistacchio e nocciola.
Arriviamo in una zona residenziale, dove per la maggior parte sono delle villette. La casa di Clara è una bella casa unifamiliare, che ieri sera quando l'ho accompagnata a cambiarsi per uscire a cena, non avevo notato. Ha un bel giardino di fronte all' ingresso ed è completamente circondata dal verde. Il sole delle 14,30 non riesce a passare attraverso i rami degli alberi ad alto fusto.
Aveva ragione, qui c'è una bella frescura. Entriamo e lei mi dice:
-Dai vieni giù in tavernetta, li si stà al frescho...Durante l' estate io vivo praticamente lì sotto.- Scendiamo una rampa di scale ed entriamo in questo ambiente che chiamarlo tavernetta ci vuole coraggio.
Sulla sinistra entrando c'è un banco bar di 2 metri circa con tanto di macchina per il caffè .
Sopra il banco bar c'è una bottigliera lunga tanto quanto il banco stesso,con tutte le bottiglie di liquore possibili e immaginabili. In centro al salone c'è un tavolo in legno massiccio dove ci stanno sedute sulle panche, tranquillamente una cinquantina di persone. Sulla destra dell' ingresso c'è un camino ad angolo con un bocca da un metro e cinquanta. Su quasi tutta la parete destra per almeno dieci metri, intervallati dalla porta dei bagni, ci sono dei divani in pelle scura. Sulla parete opposta c'è una porta dove si accede alla cucina che anche quella è professionale. Dotata di una sei fuochi, cella frigorifera a colonna, freezer a colonna, (dove mi fa mettere il gelato). Lavello e lavastoviglie industriale , Tavoli con affettatrice ,armadi etc,etc e cappa centrale. Praticamente la cucina di un ristorante di medie dimensioni.
In fondo al salone un altra porta reca in una camera da letto dotata di bagno e antibagno.
Sulla mensola del camino , ci sono alcune cornici che contengono delle fotografie. In una c'è lei con una ragazza sui venticinque/trentanni, molto bella .Sembra una modella. Sullo sfondo, la tour Eiffel.
Chiedo a Clara chi è la ragazza e lei mi risponde che è la figlia che ha ventootto anni, e che stà prendendo una specializzazione in medicina a Parigi. Mi dice che ad agosto dovrebbe tornare a casa per un paio di settimane.
Mi chiede di apparecchiare il tavolo , indicandomi dove trovare tovaglia e stoviglie, nel mentre che lei và a mettersi in libertà.
Apparecchio un pezzo di quell' enorme tavolo ed entro in cucina .Apro il frigorifero e prelevo una bottiglia di vino bianco. Cerco un apribottiglia nei cassetti . Mi viene in mente che sicuramente nella zona bar lo trovo. Entro nel retro banco e apro il primo dei cassetti e ne trovo almeno cinque. Nel fondo, c'è un portafotografie plastificato con la copertina gialla di quelli che contengono venti foto. Incuriosito lo prendo e lo sfoglio. Tutte le immagini, sono amatoriali ad alto contenuto erotico. I soggetti femminili sono diversi.Riconosco in alcune di esse Clara, Maria e Monica. Naturalmente ce ne sono anche altre che non conosco. Le fotografie sono state scattate in questo posto, riconosco il tavolone, i divani e il salone stesso.
In uno di questi scatti, ci sono cinque donne sul tavolo tutte accovacciate che stanno facendo pipì dentro a delle caraffè in vetro. Che sono poi quelle che stanno nelo scaffale alle mie spalle.
Mi sa che qui dentro si organizzano delle festiciole niente male.
Rimetto il portafoto dove era, appena in tempo prima che arrivi la padrona di casa.
Lei è vestita solo con una vestaglietta corta che lascia scoperte le sue meravigliose gambe. La visione migliore è quando lei camminando ,i suoi abbondanti seni pare che danzino sotto la stoffa leggera.
Sarà la debolezza, ma il mio membro si stà indurendo...
-Vedo che hai trovato tutto per apparecchiare... Vado un attimo a scaldare il pranzo nel microonde.Tu versa da bere...-
Quando la vedo di spalle, ricordandomi le perfomance della sera precedente,Mi viene una voglia di prenderla , metterla alla pecorina su uno dei divani e incularla.
L' ho detto che probabilmente mi stò ammalando di sesso...Non mi ricordo neanche più che questa mattina, avevo il membro che bruciava.
Ritorna con un vassoio grande, con sopra ogni ben di Dio,e incominciamo a mangiare. Conversando le chiedo, come mai abbia questa tavernetta attrezzata come un ristorante. Mi spiega che circa dieci anni prima,lei e la sorella erano proprietarie di un ristorante che era ubicato in locali di proprietà del cognato. Quando la sorella ,si era poi separata dal marito, lui aveva disdetto il contratto d' affitto, cambiando destinazione d'uso . E loro si erano trovate a dover liberare i locali dalle attrezzature.
Non trovando un posto adatto per riaprire il ristorante da altre parti, aveva deciso di ristrutturare a casa sua, quello che prima erano due appartamenti seminterrati e che affittava come casa per le vacanze.
Utilizzava quel posto da dare in affitto a chi doveva organizzare feste e cene.
Chiedo se sono in parecchi che lo chiedono in affitto e mi risponde che durante l' inverno tutti i sabati sera lo affitta ad un gruppo di una cinquantina di persone che organizzano cena e ballo.
-Certo che i due appartamenti ti rendevano di più ad affittarli per i mesi estivi...-
-Non credere, per l'affitto di questo posto così attrezzato, solamente l' associazione che organizza il sabato, mi riconosce 2800 euro al mese per nove mesi. Devo solo garantirle che il posto sia libero. Poi parecchie volte alla domenica e qualche serata durante la settimana lo affitto a gente che ha bisogno di uno spazio abbastanza grande-
-Veramente un bel buissines allora...-
-Non mi posso lamentare...Non lo affitto mai da Giugno a fine agosto, perchè me lo voglio godere io.-
-Sono curioso se ti chiedo che tipo di persone sono quelle a cui affitti tutti sabato sera per permettersi di tirare fuori tutti quei soldi ?-
• Beh, visto che siamo in confidenza, ti dico che è un associazione culturale con dei tesserati, e il loro scopo e lo scambio di coppia. Al posto di frequentare i privè, che poi non sono altro che locali a scopo di lucro. Loro si trovano qui al sabato, invitano chi vogliono e sono tranquilli che non verranno mai le forze dell' ordine a chiedere i documenti, essendo feste private organizzate da privati.Non c'è il rischio che circolino sostanze stupefacenti come nei privè e i soci sono tutte persone in vista della zona tra politici ,liberi professionisti, imprenditori ,commercianti. Non facciamo niente di male...mangiamo, balliamo e scopiamo...-
-Perchè dici facciamo? fai parte anche tu del club scopereccio?-
-Certo, non solo io...A volte anche Maria e Monica...-
-E come fanno a giustificare le uscite con i loro mariti?-
-Alessandro...Quelle due ne sanno una più del diavolo...Quando devono uscire , escono senza problemi. Pensa che trovano la scusa che il sabato sera devono andare a fare le badanti a delle persone anziane, e che devono passare la notte ad assisterle. Se vai in quella camera da letto, e apri l' armadio piccolo,ci trovi gli abiti che usano per cambiarsi qui quando arrivano.-
-Mah... se dicono che fanno le badanti, come giustificano che non guadagnano niente?-
- E chi te lo dice che non guadagnano niente? Tra i soci c'è sempre chi le fà qualche regalino in denaro...d'altronde se lo meritano anche...-
Naturalmente io faccio la parte di chi cade dal pero...Avevo capito quasi tutto vedendo le fotografie nel cassetto del bar... A quanto pare le sorprese non mancano mai...
-Alessandro, vorrà dire che se ti capita durante l' inverno di essere da queste parti il sabato sera, mi chiami e ti invito a partecipare alla cena. Fino a maggio scorso la quota individuale per i maschi era di duecento euro tutto compreso. Cena, dopocena, bevande escluso lo champagne e i distillati di marca. Se pensi che gli uomini non sono mai meno di venti\ venticinque, i conti sono presto fatti. ogni serata si incassano, dai 4000 ai 5000 euro . E così si riescono a pagare le spese per la cena, l' affitto a me e i regalini per le signore single.-
-Sicuramente... Se mi capita...Anzi, lo farò capitare!Ma mi devi garantire che non si faccia uso di stupefacenti , altrimenti fate come volete, ma io non ci sarò-
-Te l'ho già detto prima che chi viene qui, non vuole avere grane. Per ciò hanno creato questo club. Per noi le uniche droghe sono l'alcool, le sigarette e il sesso...-
- Se è così per me và bene.-
Terminiamo di pranzare e prima di prendere il caffè aiuto Clara a sparecchiare il tavolo e a mettere i piatti nella lavastoviglie, ci prepariamo due coppe di gelato con la macedonia e ci sediamo su un divano a consumarla. Lei si siede di traverso appoggiando la schiena contro i bracioli e mettendo i piedi verso di me che sono seduto normalmente. In quellaposizione posso sbirciarle sotto la vestaglia. I suoi seni fanno fatica a restare dentro la vestaglietta a kimono che rimane chiusa in vita solo dalla cintura. Le passo la coppa fredda del gelato sulle gambe lisce. Ha un brivido e vedo i suoi capezzoli inturgidirsi. Il mio membro diventa immediatamente duro. Mi mette i piedi in grembo e sente il mio turgore. le prendi un piede me lo porto alla bocca e incomincio con mordicchiarle leggermente l'alluce. lei con l' altro piede mi accarezza il cazzo.
Le passo la lingua in mezzo alle dita del piede. La cosa la sta eccitando perchè si mette una mano in mezzo alle cosce e si stà accarezzando la vulva. Con l' altra mano si sta accarezzando il seno.
Devo slacciarmi la cintura e aprire il primo bottone delle bermuda, altrimenti la sofferenza della costrizione è troppa. Così facendo la mia cappella fà capolino. Si gira e appoggia la testa sul grembo, e inizia a leccare quella punta che svetta dai pantaloncini. Le accarezzo i seni e le strizzo leggermente i capezzoli. La mia bocca reclama il sapore del corpo di questa donna.Le alzo la testa e la bacio in bocca infilandole una mano in mezzo alle gambe. Sento la sua vagina che è già abbondantemente bagnata. Mi viene voglia di assaporare e annusare i suoi umori e lo dico.
-Fammi leccare la figa....-
Si sdraia di schiena . Tuffo la testa in mezzo alle sue gambe e inizio a leccarla. Le infilo due dita nella vagina e gli massaggio con decisione quello che dovrebbe essere il famoso punto G.
Probabilmente, sono riuscto ad individuarlo, perchè lei incomincia a squirtare abbondantemente contocendosi tutta. quando viene emette un urlo che cerca di smorzare, ma inutilmente.
Quando si rilassa, mi sfila le bermuda e i boxer si inginocchia sopra di me e si infila il membro in vagina. Mi cavalca e mi fa esplodere dentro di lei. Quando il mio membro diventa molle ed esce dalla vagina, si mette una mano in mezzo alle gambe ,sgocciola lo sperma che ha dentro di lei. Mi fa vedere che l'ha raccolta nel palmo. Se la porta alla bocca e la beve.
Mi prende per mano e mi accompagna nella camera da letto , ci sdraiamo abbracciati e ci addormentiamo profondamente.
 
Ultima modifica:

redig

"Level 3"
Messaggi
941
Punteggio reazione
250
Punti
69
È una bellissima epopea di sesso che seguo sempre con attenzione. Me ne sono fatta una versione ebook e me lo leggo a pisello duro in mano. Una goduria...
 

sormarco

"Level 7"
Messaggi
12,978
Punteggio reazione
7,764
Punti
124
Posizione
taranto
redig

redig

Ti ringrazio...E' uno stimolo per andare a ricercare nella mia memoria altri episodi .

si devi sapere, ma già sarai al corrente che [MENTION=95318]redig[/MENTION]; è l'ebook editore di fiducia di phica.net è molto bravo :eek:k!:
comunque ricerca anche per noi:ghgh: anche perchè non credo una vita così si dimentichi facilmente, l'importante, credo sia, aprire il cassetto della memoria è riaffiora tutto come fosse accaduto ieri.:jphail:
 
OP
oralsex

oralsex

Banned
"Level 5"
Messaggi
2,864
Punteggio reazione
1,063
Punti
114
Capitlo 11-La segretaria-
Lunedì mattina, parto per la cittadina dove c'è la sede dell' azienda per cui lavoro. Devo andare a firmare il contratto che ufficializza la mia promozione a ispettore generale.
Guidando sull' autostrada che mi porta verso Bologna, ripercorro mentalmente la settimana passata a Livorno. Non posso fare a meno di ricordare le donne che mi hanno fatto passare delle serate stupende.
Maria. Con tutta la sua porcaggine. (Mi ha appena spedito un mms per farmi vedere che ha le mutandine baganate e che finito il turno di lavoro deve fare un pompino ad un addetto alla sicurezza, perchè deve pagare in natura una scommessa che ha perso con lui).
Monica. Che molto probabilmente ha preso una sbandata per me, visto che tutte le mattine mi manda il buongiorno con i cuoricini.
Chiara. L' ingegnere ,che solo sabato mi ha confermato che vorrebbe reincontrarmi. E che sicuramente farò di tutto per poter godere della sua bellezza e la stupenda fisicità.
Clara...Una donna di classe, ma allo stesso tempo una gran puttana, che mi ha fatto scoprire delle gioie del sesso mai sperimentate prima.
Adesso però, mi devo dare una calmata altrimenti mi devono raccogliere con il cucchiaino.
E' più forte di me...Appena intravedo un opportunità con qualche donzella, mi butto a capofitto.
Sono arrivato a destinazione. Salgo dove c'è l' ufficio della direzione generale, e nel corridoio incontro Ettore che mi viene incontro e la prima cosa che mi chiede e se ho avuto modo di vedere Clara. Le rispondo che l' ho vista e che siamo stati a cena sabato sera insieme. Lui mi prende sottobraccio e mi dice
- Sai Alessandro che in vita mia non mi era mai capitato di trovare una donna così...-
-Ettore ma... Mica ti sarai innamorato di lei?-
- Ma no...Volevo dire che non mi era mai capitato di stare così bene a livello sessuale con una donna-
- Capito, e cosa ha di speciale?...-
-Ti faccio una confidenza... Nessuna mi aveva mai fatto la pipì addosso... E ti dirò che non mi è dispiaciuto per niente ,anzi... A proposito, sabato mattina quando l' ho accompagnata a casa, mi ha detto che un 'avventuretta con te se la sarebbe fatta volentieri...-
-Se non sei geloso, ti faccio anche io una confidenza...-
-Ma che geloso...Come faccio ad essere geloso a settant'anni...-
-Bene, sabato sera e ieri, sono stato con Clara e...Insomma, cerca di capire...-
-Eheheheh, allora sei proprio un marpione...Adesso sei in debito con me...Mi devi far trombare Maria-
- Come vuole lei capo...-(risatona)
Entriamo nell' ufficio dell' amministratore delegato, introdotti dalla sua segretaria particolare, e iniziamo a discutere i termini del mio nuovo contratto. Raggiungiamo un accordo molto presto, visto che le condizioni sono veramente ottime. Mi spetta una carta di credito con disponibilità illimitata. Una Audi Q7 4x4 come auto aziendale. Voli aerei in business class. Ufficio con segretaria personale. Più altre forme di benefit .
L' ufficio che mi hanno assegnato è quello che occupa Ettore fino alla fine del mese, e la segretaria anche. Vengo invitato ad andare a presentarmi alla mia futura assistente .
L' ufficio si trova al piano direzionale ed è un ambiente diviso in tre locali distinti. Uno è l'ufficio della segretaria, uno è quello dove starò io quando sarò in sede, e l' altro è una saletta riunioni. Arredato con buongusto, e con tutto quello che può servire per lavorare bene.
Ettore mi presenta la segretaria. Una signora con almeno una sessantina d' anni. Donna ancora piacente e di una certa classe. Il mio predecessore dice
-Claudia, questo è il dottor Alessandro V. Alla fine del mese, sarà colui che prenderà il mio posto.-
-Piacere dottore, sono lieta di conoscerla e di lavorare per lei, però devo avvertirla che a novembre anche io vado in pensione, e forse è meglio dover addestrare una segretaria decisamente più giovane di me-
Ettore con stupore :
- Claudia...Che cosa è questa novità? Ma quanti anni di lavoro ha fatto per andare in pensione?-
- Ispettore...Sono già quarant' anni che lavoro, e adesso che in pensione ci va lei,ci voglio andare anche io. Poi sà, senza offesa per il dottor V. , mi viene male ad abituarmi ad assistere un nuovo dirigente, dopo tutti gli anni passati con lei...E visto che ho l' opportunità di lasciare il lavoro, mi voglio godere gli anni che mi restano, per andare a vedere il mondo qua fuori.-
Intervengo dicendo che assolutamente non mi sento offeso, per il fatto che che lei voglia giustamente mettersi a riposo. Le chiedo solo di assistermi inizialmente per fare in modo che io possa entrare nel merito del lavoro. E che se mi addestra una nuova segretaria a me va benissimo. Claudia mi dice:
-Beh , visto che è qui, possiamo fare una selezione delle ragazze che lavorano già nei nostri uffici. Naturalmente solo di quelle che potrebbero fare al caso nostro, e che potrebbero assisterla al meglio-
- Va bene, Le lascio carta bianca...-
- Io la ringrazio, ma una segretaria particolare deve essere scelta dal proprio capo.Non si tratta solo di capacità lavorative, ma anche di una questione di feeling tra due persone. Magari io le scelgo una ragazza in gamba, e poi voi non riuscite ad entrare in simbiosi.-
Interviene Ettore dicendo:
-Alessandro...Claudia ha ragione...Tieni presente che una segretaria deve fare le tue veci quando sei in giro. Deve sapere tutto di te. Deve prenotarti gli alberghi, i voli, organizzare i tuoi viaggi per non farti girare a vuoto. Solamente una persona che ti sei scelto puo fare tutto questo nel migliore dei modi-
-Bene, allora facciamo questa selezione...-
-Adesso , andiamo a pranzo perchè sono le tredici e trenta. Quando rientriamo, facciamo salire alcune candidate, e se non riusciamo a trovarla oggi ,ci penseremo domani. Intanto Claudia ti prenoterà un albergo per questa notte-
Mi portano a pranzo in una trattoria tipica dove si mangia gnocco fritto, mortadella, prosciutto crudo e coniglio in umido.
Torniamo in ufficio e Claudia incomincia a far salire alcune candidate, tra le quali devo scegliere quella che sembra più adatta a me.
Arriva la prima. Una ragazza di ventidue anni, che subito ci dice che lei non si sente di ricoprire quella mansione,perchè, è fidanzata , vorrebbe sposarsi , e che non vorrebbe fare straordinari.
Bocciata la prima , arriva la seconda....Ventisette anni, una minigonna inguinale, un decoltè da paura.Insomma una bella manza.
Si dimostra subito entusiasta della cosa, ci dice che essendo orfana di papà, la nuova retribuzione le farebbe estremamente comodo. Le chiedo se anche lei desidera sposarsi a breve , e mi risponde:
- Ma neanche per sogno dottore...sono ancora giovane , non ho un rapporto stabile e mi voglio ancora divertire. Poi se dovesse capitare...-
Mi viene da sorridere pensando alla differenza tra questa ventisettenne che non pensa neanche lontanamente ad un rapporto stabile e una ventiduenne che rinuncia ad uno stipendio decisamente più alto, pur di sposarsi.
A me potrebbe andare bene questa bella ragazzona , che dimostra anche di essere abbastanza sveglia.
Claudia mi consiglia di visionare anche la terza. E così facciamo.
Si presenta una donna molto distinta e molto bella. Dice di avere quarant'anni, di essere separata e di non avere impegni familiari, in quanto non ha figli. Mi osseva, quasi fosse lei a dover operare la scelta.
Quando la congediamo, mi consulto con gli altri perchè sono indeciso tra la seconda e la terza.
Caudia mi chiede a bruciapelo:
-Dottore, a quale delle due, farebbe delle confidenze sulla sua vita privata?-
- Sono indeciso...Forse alla terza, visto che anche lei in un certo modo ci ha parlato della sua vita privata..-
-La capisco...lei sceglierebbe la terza.. Ma le spiace per la seconda, per il fatto che le abbia detto di essere orfana di padre e che le farebbe comodo un aumento di retribuzione.-
-Si è proprio così...-
-Allora scelga la terza che la ispira di più...Non dimentichi che lei da ispettore generale può far lavorare la seconda come impiegata specializzata, nel suo staff, avrebbe un aumento di livello e automaticamente una retribuzione migliore.-
Dipanati i miei dubbi, decido per la terza.
Claudia mi consiglia di convocarla e di parlarle personalmente in modo da poterci conoscere.
Sono oramai le 18,00 e tutti gli impiegati escono dal lavoro per cui rimandiamo il tutto a domani. Decido di uscire anch' io e di andare a fare il chek-in nell' hotel che mi hanno prenotato.
Nel parcheggio, incontro quella che dovrebbe diventare la mia segretaria. Lei mi riconosce e mi saluta con un bel sorriso.
-Buona sera dottore...-
-Buona sera a lei signora...Le voglio anticipare che la scelta è caduta su di lei. Domani la chiameremo per discutere i dettagli-
Le si illuminano quei bellissimi occhi verdi...
- Ma davvero? sono felicissima di lavorare per lei-
-Guardi che non è facile lavorare con me...-
- Dovrò farci l' abitudine (risata)-

-Non si preoccupi, non sono così terribile-
-Si vede dagli occhi che lei è una persona sincera e cordiale. Sa che anche del dottor Ettore, si favoleggiava che era il terrore dei direttori dei punti vendita, invece sapesse quante persone ha aiutato e che ha tolto dagli impicci...Solo che non sopporta di essere preso in giro e odia i ruffiani e i leccaculo...-
-Beh, visto che la cosa ci accomuna, spero di essere all' altezza di sostituirlo nel migliore dei modi-
-Guardi dottore se lei mi darà l' opportunità di assisterla in tutto e per tutto, lei si potrà dedicare alle sue ispezioni, e le incombenze amministrative e organizzative non peseranno sulle sue spalle.-

Siamo quasi alla fine di Luglio e noi stiamo chiacchierando in un parcheggio dove l' asfalto solleva un ' afa terrificante.Chiedo alla mia futura segretaria se vuole andare in un bar a prendere qualcosa di fresco, così possiamo chiacchierare con più tranquillità. Lei accetta volentieri dicendomi che non ha nessun impegno.
Andiamo in un bar nei paraggi e ci accomodiamo nel dehor .
Mi accorgo che non mi ricordo più il suo nome, in quanto mi era stato detto quando era stata convocata in ufficio.
- Mi scusi, sono imperdonabile...Ma non mi ricordo più come si chiama...-
- Stefania M. dottore...-
-Io Alessandro-
-Lo sò,lo sò... Tra le impiegate della sede centrale ,lei e uno dei nostri miti...-
-Addirittura.... Io in sede centrale ci sono venuto molto poco, come è possibile essere diventato un mito...-
- Se mi posso permettere, dicono che a lei le donne le cadano ai piedi...(risata)-
- Vede Stefania , questa è una favola...Sà, stando sempre in giro e a contatto con tanta gente può succedere di fare degli incontri che poi si trasformano in una simpatia reciproca. Ma da questo a che le donne mi cadano ai piedi, ne passa...-
-Dottore, domani sera , in un ristorante di Anzola , si cena e poi si balla all' aperto, se vuole unirsi a noi, è il benvenuto.-
-Noi chi?-
-Ah ,mi scusi...Io e le mie amiche.Noi giriamo sempre per i paesi dove si balla. E' il nostro unico svago-
- Beh, anche a me piace ballare... Accetto volentieri l'invito-
Osservo Stefania e devo ammettere che è una gran bella donna, distinta e abbigliata con classe.
La classica quarantenne figa, che sà di esserlo. Però da quel poco che posso notare non è una tipa che se la tira. Lo dimostra il fatto che saluta molto cordialmente e scambia qualche battuta scherzosa con chi passa di fronte a noi e che conosce. La donna che se la tira la riconosci subito e
non è sicuramente il caso di Stefania.
Indossa un paio di sandali alla schiava e ha dei piedi molto curati. io non sono un feticista ,ma i suoi piedi sono veramente belli.
Sarà alta un metro e settanta, un culetto tondo che sembra un mandolino e un bel seno. ha le mani con delle dita lunghe con delle unghie non lunghe ma curate. Indossa un paio di jeans bianchi Armani e una camicia azzurra. Si...E' veramente una gran bella figa. Se penso che questa donna, dovrà lavorare con me, ringrazio il cielo che per lunghi periodi ci sentiremo solo per telefono, perchè malato di sesso come sono, andrebbe a finire che gliela chiederei.
Ci scambiamo i numeri di telefono e ci congediamo.
Vado nell' hotel che mi ha prenotato la signora Claudia, e devo dire che è una sistemazione di tutto rispetto. Nel bagno c'è una vasca idromassaggio, e considerato che non ho niente da fare, mi concedo una coccola. Mi spoglio, riempo la vasca , mi immergo e accendo i getti massaggianti.
Ah che goduria...Mi manca solamente una fighetta che mi accarezzi un pò i testicoli e...Starei come un re.
Alle venti e trenta, scendo per andare a cena e decido di andare a mangiare a Pian di Macina in una nota trattoria dove si mangia benissimo.
Mezzoretta di macchina e alle ventuno stò parcheggiando nel parcheggio antistante la stazione ferroviaria. Entro e mi assale il profumo dei cibi di questo locale, dove fanno ancora i tortellini a mano. Mi accoglie una cameriera che mi chiede dove desidero accomodarmi. Le dico che preferisco sedermi nel giardino estivo.
Appena mi siedo, noto nel tavolo accanto al mio ,una bella signora formosa. E' in compagnia di una ragazza sui venticinque anni. Mi sembra di conoscerla, ma non ricordo dove posso averla vista...
-Ispettore, e lei da queste parti? ma conosce Pian di Macina?-
-Si, signora ,quando sono in zona vengo sempre a mangiare il tris di primi di questo locale...Mi perdoni signora, ma non ricordo dove posso averla conosciuta
-Ispettore, nella sede dell' azienda...Anche questa mattina ci siamo intravisti...Sono l' impiegata che lavora all' ufficio del personale.-
-Ah sì, ora ricordo, mi scusi..-
-E' qui da solo?-
-Si-
-Allora si accomodi con noi, se non le dispiace...-
-Se non disturbo,con piacere-
-Nessun disturbo-
Mi accomodo con loro e ci presentiamo. La ragazza dice di chiamarsi Mariella, invece la signora si chiama Simona. Arriva la cameriera a prendere l' ordinazione e ci troviamo tutti e tre d'accordo a prendere il tris di primi.
-Sa ispettore, un paio di volte al mese vengo a trovare Mariella che è mia nipote e lavora in una azienda del paese, e ne aprofittiamo per venire a mangiare in questo posto. -
- Io ,invece ci vengo solo per mangiare bene...(risata)-
- Beato lei che mangia e non si vede, invece io...accumulo nelle tette e nel didietro (risata)-
- Zia ti ho già detto tante volte che tu non sei grassa, sei formosa, come la maggior parte delle donne emiliane.-
-Effettivamente Marilena ha ragione...Lei non è grassa-
- Peccato che agli uomini piacciano le magre...-
-Dipende dagli uomini, ad esempio a me piaciono di più le donne formose che non le anoressiche.-
-Beh, effettivamente portare una 44 di taglia a quarantacinque anni, mi posso ritenere fortunata. Vorrei solo avere meno tette ed essere meno culona-
- Simona , mi creda...Per quello che posso vedere io, lei è perfetta così.-
-La ringrazio..Lei mi fa sentire desiderabile-
-Lo è...Lo è...e anche molto-
Si vede che è una donna alla quale piace ricevere complimenti per la sua avvenenza.
Dopo il dolce, Mariella si congeda da noi con la motivazione che il giorno dopo si deve alzare presto dicendo
-Zia Simona, visto che c'è il signor Alessandro a tenerti compagnia, io vado a dormire perchè domani mattina la sveglia suona presto.-
-Ciao Mariella , fra un pò vado anche io , non voglio rompere ulteriormente le scatole all' ispettore-
-Non mi disturba per niente , glielo assicuro...Anzi, la sua compagnia mi fa piacere. E poi conversare con una donna così piacente, non capita tutti i giorni...-
- Ispettore, lei è un adulatore...Hanno ragione le mie colleghe a dire che le donne farebbero carte false per conoscerla.-
-Oggi è già la seconda volta che sento questo concetto...Come ho già detto a Stefania la sua collega, quando si è sempre in giro, succede di conoscere tante persone e con qualcuna può nascere una simpatia...Non sono sicuramente un Don Giovanni seriale(risata)-
Sono oramai le ventitrè e trenta, e siamo rimasti solo noi nel ristorante. Chiedo il conto e la cameriera mi dice che è già stato pagato dalla ragazza che c' era con noi. Dico a Simona che non è giusto, che abbia pagato la nipote. Mi risponde che in Emilia si usa così, che all' ospite appena conosciuto offre chi è di casa e che se ci sarà una prossima volta, si può ricambiare. Le dico che quando sentirà la nipote di ringraziarla da parte mia e che sicuramente ci sarà una prossima volta.
Ci avviamo verso il parcheggio vicino alla stazione, dove abbiamo le nostre auto parcheggiate e conversiamo amabilmente. Lei mi racconta della sua separazione e di quanto abbia sofferto per un pò di anni. Poi improvvisamente si rese conto che non valeva la pena di patire per un uomo che l'aveva sempre e solamente usata, e che ogni tanto le riservava una bella dose di corna insieme ad una ragazzina di appena diciotto anni. La cosa continuò per ben tre anni, e poi il marito decise di lasciarla per andare a convivere con l' amante che aveva ormai ventun anni.
Visto che siamo appoggiati alla mia macchina, le propongo di sedersi dentro così possiamo conversare stando più comodi. Lei accetta e la faccio entrare. Quando anch 'io sono seduto al posto di guida, non posso fare a meno di notare che lei indossando delle scarpe con i tacchi e un vestitino corto,voltando le sue gambe verso di me, mi mostra le sue cosce fino all' inguine. Una visione che mi provoca un certo effetto. Non riesco a staccare gli occhi da quelle gambe nude. Desidererei poterle accarezzare. Ma faccio finta di nulla,per non essere considerato un maniaco.
Simona ad un certo punto mi dice:
-Alessandro, ma mi parli un pò di lei... Ha una moglie, compagna, fidanzata?-
-Ho una compagna che vedo qualche volta durante il mese, e che io stesso mi chiedo come fà a stare con me vedendomi così poco...-
-Probabilmente perchè è innamorata di lei...Non immagina quanti sacrifici in tal senso possiamo fare noi donne quando siamo innamorate...-
- E' vero, io non ne sarei capace...-
- Comunque capisco, se qualche volta, ti prendi qualche libertà...Scusa ti dispiace se ci diamo del tu fuori dal contesto del lavoro?-
-Non mi dispiace affatto...Anzi .Ho sempre pensato che il rispetto per una persona, non passa per la convenzionalità del "lei". Diamoci tranquillamente del tu...-
- Sono stupita per come riesco a stare bene chiacchierando con te, seduta su un auto a mezzanotte e mezzo. Spero di non annoiarti..-
-Neanche per sogno...Stò bene anche io. Poi ,oltre ad essere una buona compagnia, sei anche una bellissima donna. Cosa potrebbe volere di più un uomo?-
-Mi stai adulando...Io sono particolarmente sensibile ai complimenti...-
-Non sono campati in aria ...Sei una bella donna. Sicuramente ,non sarò l' unico a dirlo. Posso chiederti se hai un uomo che frequenti?-
- Noooo, nessun uomo. In dieci anni di separazione, ho avuto solo una storia seria, poi anche quello è sparito di punto in bianco. Adesso sono stanca di soffrire per amore. Quando ho voglia di stare con un uomo, vado in una delle balere e mi faccio un avventura con qualcuno che mi aggrada, dandole l' impressione di essere stato lui a conquistarmi.(risata) Poi ognuno a casa propria-
- Beh...Allora beato il prescelto...-
Vedo che Simona, si aggiusta i capelli e mi guarda con uno squardo particolarmente intenso.
-Alessandro,ti faccio una confidenza... E' da più di un mese che non ho rapporti sessuali, se si esclude il mio amante di silicone.-
-Amante di silicone?-
-Si, il mio vibratore... Lo chiamo Gigi e mi viene in aiuto quando sento un certo prurito...Non ti scandalizza la cosa, vero?
- No...Come noi uomini facciamo da soli, anche le donne hanno il diritto di procurarsi il piacere come meglio credono.-
- Che vergogna, ti stò confidando delle cose così intime...-
Dicendo questo allunga una mano e mi accarezza i capelli. Io prendo il coraggio e le appoggio una mano su un ginocchio e la accarezzo. Mi accorgo che le piace, tant'è che divarica le gambe, quasi ad invitarmi ad accarezzarla più in sù. Cosa che faccio volentieri salendo all' interno delle cosce.
Sento un fremito di piacere che la scuote e arrivo a stuzzicarla sulla stoffa delle mutandine che sento già bagnate. Stringendomi le cosce sulla mia mano mi dice...
-Sai per cosa siamo famose noi donne emiliane?-
* Penso siate famose per la vostra bellezza, per essere formose...-
- No caro...Sappiamo usare la bocca per dare piacere come nessun altra donna.
Così dicendo, armeggia con la mia cerniera dei pantaloni e mi tira fuori il membro che data la situazione è già duro. Si inchina e lo fà sparire in bocca.
Effettivamente ha ragione, il suo lavoro di bocca, è un capolavoro che mi dà delle sensazioni provate pochissime volte.
Io intanto le ho tirato fuori le tette e le sto massaggiando i capezzoloni. Ho voglia di succhiarli.
La fermo perchè mi stà quasi facendo venire e non voglio che finisca così presto. Mi chiede se non mi piace come mi sta succhiando ,le rispondo che voglio godermi un pò il suo corpo.
Le sfilo le mutandine agevolato da lei, che alza il sedere. Dopo alcune carezze alla vulva, le infilo un dito in vagina che è fradicia di umori.
Dico che voglio leccarle la fica.
- Come facciamo qui ? potrebbero vederci...-
Mi guardo intorno e nel parcheggio ci sono solo le nostre due macchine e in giro non c'è nessuno. Le chiedo di andare dietro. Cosa che lei fà. Esco dal posto di guida e vado dietro anche io. Lei si sdraia per traverso sul sedile posteriore . Le apro le gambe e mi inchino tra le sue cosce. Mi assale un incredibile profumo di donna . E' da parecchio che non sento un odore ormonale così intenso. Mi fà girare la testa e allo stesso tempo mi eccita all' inverosimile. La lecco furiosamente cercando di bere tutto il suo liquido vaginale che è abbondante e che lei continua a produrne in continuazione.
Quando le lecco il clitoride e lo succhio con le labbra, viene all' improvviso. Continuo e viene di nuovo. Le infilo un dito nel buco del culo che sento pompare incessantemente. Ha un orgasmo dietro all' altro. E' una donna che ha gli orgasmi multipli, e ogni contrazione della vagina, mi dona il suo piacere nella bocca, che io bevo avidamente. Quando la sento rilassarsi un po. mi alzo, mi sdraio sopra di lei e la penetro. Mi dice di venire tranquillamente dentro perchè è protetta dalla pillola. Non duro molto. Sento una lama di fuoco che mi esce dalle viscere che le inonda la vagina. Mi rilasso stremato e spompato. Lei continua a baciarmi e ad accarezzarmi i capelli. Dopo un pò esco dalla parte posteriore della vettura e ne aprofitto per svuotare la vescica. Finisco appena in tempo perchè passa una pattuglia dei carabinieri in perlustrazione. Si avvicinano, mi guardano, mi salutano e si allontanano.
Guardo l' orologio sulla console e vedo che sono le due e venti. Rientriamo in città. Simona davanti a me con la sua utilitaria e io dietro di lei.
Quando sono in hotel, mi faccio una doccia , mi metto a letto e mi addormento immediatamente.
 
Ultima modifica:

m0nell0

"Level 1"
Messaggi
249
Punteggio reazione
106
Punti
49
Complimenti per la particolare e meticolosa narrazione, una vita molto movimentata e non solo per il lavoro. Ettore con la segretaria 60enne ha fatto cose, ti ha detto niente.
 

Top Bottom