Esperienza reale Memorie sparse

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Massimo mi dice spesso che tra i nostri amici del circolo del tennis gira voce che a lara piaccia molto fare i giochetti a letto... Non so voi ma nel mio ambiente di amici ci si trova spesso a parlare delle mogli degli altri, spesso quando i legittimi mariti sono assenti, capita anche in loro presenza. Sarà perchè ci conosciamo da tanti anni e con alcuni dai tempi della scuola, sarà perchè il calcio o la politica ci appasionano poco e di qualcosa bisogna pure parlare. Fatto sta che Massimo, una sera davanti ad uno spritz mi dice che ha avuto incarico dagli amici di chiedermi se è vero che a Lara piacciono i giochetti perversi. Oddio, non credo che glielo abbiano proprio chiesto, sarebbe del tuotto inusuale, ma ho fatto finta di crederci, anche perchè come già detto lui farebbe di tutto per farsela... e a me tenerlo ingrifato piace un sacco. Ho cominciato con il dirgli che i nostri amici sono proprio dei gran bastardi e che pensino alle loro di mogli. che però, Lara a letto è proprio un vulcano, che sono io a doverla fermare e che ovviamente non gli dirò mai cosa la fa impazzire. Dopo qualche giorno, mi accompagnò a casa di ritorno da una gita in barca e siccome la famiglia era fuori ci mettemmo in veranda a prendere da bere. Non so come, si fini sempre sullo stesso discorso, a quel punto sarà stata la birra rossa o forse la voglia di vederlo sbavare, o forse il pensiero delle sue chiavate al buio con Franca, che presi il mio cellulare e lo sbloccai su Ky (è il prgramma dove conservo tutte le foto private per evitare che ci accedano occhi indiscreti) e glielo passai.
Non vi dico che gli andò di traverso la birra, ma di certo ebbe almeno un extrasistole e per un cardiologo è anche più grave. La prima foto riprende mia moglie con il culo scoperto, stesa a 90 gradi sul nostro letto mentre con una mano si copre il pelo e l'altra si copre l'ano. Di fatto non si vedeva nulla di più di quello che si vede in una normale giornata di mare, ma l'espressione di Lara deve averlo colpito, tanto che mi pregò di passare alla prossima. La seconda mostra Lara sdraiata in autoreggenti e guepiere, figa poco pelosa e ben curata e tette libere, mentre si tira su una calza. Di fatto Massimo le sue tette le aveva già viste e toccate più volte durante le visite mediche, ma la situazione deve averlo eccitato molto. Allora lo portai in camera da letto e aprì per lui, il cassetto delle delizie dove Lara tiene le sue cose porche (le chiama proprio così). Successe quello che ho raccontato all'inzio di queste storie sparse.
La mattina alle 7,20 Massimo mi chiama e mi dice che deve parlarmi, che durante la notte si è ammazzato di seghe e che non ce la fa più. Può essere che io mi sia spinto troppo avanti, pensavo.
Uscire da questa situzione era complicato, anche perchè Lara diffcilamente si sarebbe infilata in una situazione di tale complicazione, conoscendo Franca e la sua isteria. Anche se in effetti da un pò di tempo notavo un certo cedimento alle avances più o meno celate del buon Massimo.
Per cui a Massimo dò appuntamento per l'indomani e la sera, messa a letto la prole dico a Lara quanto successo, lei se la prende perchè non gli ho detto che era stato Massimo a chiedere di indossare il brasiliano, ma dopo un pò ragionandoci sopra conviene che sarebbe il caso di uscire alla svelta da quest’impasse, tanto più che dopo poco tempo ci sarebbe stato un convivio in cui non si poteva certo evitare qualche giorno di convivenza più o meno intensa con Massimo e Franca...
Non nego che tutta la situazione mi aveva provocato una eccitazione insolita, per cui pregai Lara di indossare quel certo completo che lei mette quando vuole farmi schizzare molto e dopo averle fatto sentire per via solita la mia eccitazione, mi presi a forza diversi centimentri del suo culo...
Alla fine stabilita con Lara una linea di condotta, la sera successiva incontrai Massimo al bar solito.

Ma quindi com’è andata a finire qui
 
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Medicusxxx

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Massimo davanti al secondo spritz della serata fece segno di aver capito quanto gli avevo spiegato. Era un rischio farsi Lara anche se all'insaputa di Franca. Lui aveva una bella famiglia e comunque non aveva intenzione di lasciare la moglie, che seppur una grande rompiscatole era pur sempre una brava madre per i suoi figli.
Ciononostante Massimo era ormai partito per la tangente e nessuna mia argomentazione riusci a convincerlo dal desistere.
Mi ripetè che Lara era il suo desiderio erotico fin da quanto l'avevamo conosciuta e che ci aveva spesso fatto un pensiero lubrico e solo il timore di farmi un torto l'aveva trattenuto dallo schiaffarle dentro il suo arnese, perchè disse era sicuro che mia moglie era una gran porca.
Quando si rese conto che io anzichè geloso di cotanta carne ero quasi lusingato di vederla alla merce di altri, il suo desiderio era divenuto quasi una malattia.
Ci accordammo di parlarne assieme a Lara, pur avendolo io avvisato che mia moglie era molto restia a entrare nel loro menage familiare non tanto per delicatezza verso Franca (che invece stimava poco come donna), ma per le problematiche che questa cosa avrebbe potuto creare tra le nostre famiglie.
Il sabato sera si era organizzato un convivio tra vecchi amici e rispettive famiglie, proprio a casa di Massimo, che abita in una bella villa isolata in periferia, con una bella e spaziosa taverna, in cui spesso ci si riuniva tra amici per le nostre serate in compagnia.
Mercoledì sera, io e Lara passammo a prendere Massimo e Franca per prendere assieme un aperitivo e contemporaneamente discutere della serata di sabato. Franca si sedette davanti con me, che guidavo mentre Massimo passò dietro con Lara.
Entrambe le donne erano uno schianto, Lara usava ancora la sua pelliccia che la rivestiva fino al ginocchio, sotto portava un tailleur in tinta e le autoreggenti con la riga dietro che finivano dentro uno stivale nero appena sotto il ginocchio; il tutto le dava un aria molto da battona, che lei sapeva eccitarmi da morire...
Franca era più morigerata come suo solito, ciononostante le sue piccole tettine erano parecchio ristrette dal reggiseno e schizzavano in avanti dando alla blusa l'aspetto di una balconata fiorita...
Mentre si ciacolava allegramente, mi resi conto che alle nostre spalle qualcosa si muoveva. Eravamo in superstrada, poco trafficata a quell'ora e la luce interna del Mercedes non era sufficiente a capire cosa si agitasse nei sedili posteriori. Fatto sta che mi bastò un occhiata nel retrovisore per decidere che era meglio sostare alla prima area di servizio.
Massimo aveva infilato la mano sinistra tra le cosce di Lara (come lei mi raccontò dopo) e aver sentiro il suo pelo (bagnato?) senza la barriera solita degli slip doveva averlo parecchio eccitato. Franca guardava fuori e parlava, parlava, parlava, mentre io cercavo di stargli dietro, facendo il possibile perchè lei si concentrasse su di me e non su quello che avveniva dietro di noi.
Mi fermai in area di servizio, nella zona più buia che trovai e chiesi a Franca di accompagnarmi a prendere il caffè, proprio in quel momento Lara finse di rispondere al telefono mentre Massimo declinò l'invito, chiedendo alla moglie di portargli un caffè.
Scendemmo io e Franca e mentre ci avviammo all'ingresso dell'autogrill e le macchine correvano lontano sull'A4, percepì che dentro la GLC stava succedendo qualcosa...
Trattenni Franca dentro il bar tutto il tempo possibile, le parlai del mio lavoro, dei bimbi, lei mi confidò delle liti con Massimo e mi parlò di quel suo dolore al fianco che il marito si intestardiva a sottovalutare. Pagai ed uscimmo nel freddo della notte. Erano passati 20 minuti forse. Lara era fuori a fumare e Massimo rientrò dopo un pò dalla toilette.
Franca non ha mai saputo del lungo ingoio che Lara fece a suo marito nel buio della notte, mentre le dita di Massimo frugavano fino in fondo la figa fradicia di mia moglie. Lara disse che non era venuta, ma che la cosa l'aveva molto eccitata per il rischio corso e per la quantità di seme che Massimo le scaricò in bocca.
A quella prima volta ne sarebbero seguite altre, ma quel pompino fece eccitare tre degli occupanti della macchina, mentre il quarto si lagnava del calo della libido del marito...
 
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Medicusxxx

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Mi sono sempre chiesto cosa scatta nella mente di una donna, bella, soddisfatta, ambiziosa e colta, quando di fronte al rozzo, ignorante e arrogante si stende e gli apre le gambe...
Quell'estate era molto calda ed afosa, quindi arrivato il momento di andare in vacanza scegliemmo una zona abbastanza a Sud, intanto perché i parenti di Lara abitavano da quelle parti e in parte perché non ci andava nessuno dei nostri amici. E a noi in vacanza piaceva staccare la spina con il quotidiano tra tran.
Arrivati nella località marina, sistemati i pargoli tra nonni e zie, ci trovammo un bel pezzo di spiaggia, non tanto isolata, ma davvero tranquilla e rilassante. Accanto alla nostra spiaggia abituale c'era un villaggio, in cui stavano anche dei camperisti e dopo i primi giorni con due famiglie facemmo amicizia. In particolare Giorgio (nome vero) e Monia (nome di fantasia) erano molto simpatici, anche loro due figli e nostri coetanei. Erano in camper e venivano dalla Sicilia. Poi c'erano Salvatore (nome vero) e Vania (nome di fantasia) , cugini dei primi, senza figli e cinquantenni, che uscivano sempre con loro. La Monia era davvero una gran gnocca, bassina, scura di capelli e con gli occhi verdi, seno piccolo e sodo, ma un culo da fare svegliare i morti. E lo muoveva con grande sapienza...
All'inizio non mi era accorto che il porco di Giorgio faceva la corte a mia moglie.
Io guardavo il culo di Monia e Giorgio voleva scoparmi la moglie.
Un pomeriggio in barca, noi tre uomini, me lo disse chiaramente: "ho parlato con Lara del vostro rapporto e mi ha detto di chiederti se posso scoparmela". Avevo immaginato che tra Lara e Giorgio ci fosse feeling, lui era un bell'uomo sulla quarantina, torace muscoloso, gambe corte ma ben fatte e sguardo penetrante. Non capivo però cosa c'entrasse Salvatore, che intanto pescava e sorrideva verso di me. "Le faremo provare una cosa che non ha mai fatto" disse Giorgio e il plurale mi fece voltare la testa verso Salvo. Era un cinquantenne con una pancetta prominente, capelli radi, abbronzatissimo, ma tutto sommato non bello, né affascinante. Sorrise mostrando i denti e tirò fuori la lingua. "Dopo che ce la saremo fatta non vorrà più tornare indietro. Dentro la tua mogliettina si nasconde una gran troia e noi l'abbiamo capito!" Io rimasi senza parole, ma il mio cazzo diede la sua approvazione con una prepotente erezione. La sera mentre la scopavo, Lara mi raccontò che dopo giorni di corte spasmodica lui le aveva proposto una scopata nel camper mentre tutti erano a cena. Lei disse che doveva parlarne con me e gli racconto del rapporto che c'era tra noi due, allora lui le infilò la mano tra le tette e le diede della vacca.
Finì che le propose un incontro a tre con Salvo. A Lara il bel Giorgio piaceva, ma Salvo le era indifferente, comunque si lasciò convincere. Figuratevi quanto schizzai dentro la sua figa quella sera mentre me lo confidava.
L'ultimo sabato sera della loro permanenza fu tutto pronto. Alle 21, mentre cominciava lo spettacolo nel villaggio Salvo si staccò dalla moglie con una scusa e andò nel camper, dopo un po lo stesso fece Giorgio, noi lasciammo i figli con Vania e Monia e andammo anche noi al camper. Ci aprirono in costume. Lara era in bikini e pareo, cosa che fece infoiare molto i due porci. "Tu mettiti qui e controlla che non vengano le nostre mogli" mi disse Salvo. Io mi misi accanto al finestrino con il cazzo che mi scoppiava. Giorgio si mise dietro Lara e le sfilò il pareo, poi sollevò le coppe del costume e le tette balzarono fuori. "Che gran vacca che sei" disse Salvo che comincio a giocarci, schiacciando i capezzoloni tra le dita. Le mani dei due uomini non avevano pace, percorrevano ogni centimetro del corpo di mia moglie, specie le sue tette, che venivano soppesate e schiacciate in continuazione. Poi Salvo si sfilò il costume e spuntò fuori un cazzo che sembrava il braccio di un bambino, lucido, scuro, giá scappellato.
Lara lo prese in mano e si mise in ginocchio. Mentre Giorgio tirava fuori anche il suo, che però nei confronti del cugino sembrava un pisellino, Lara si dedicava alla sua arte. Cominciò un pompino da gran maestra. "Che gran pompinara ti sei preso in casa" sibilava Salvo, mentre il suo cazzo diventava spaventosamente grosso. Il cazzo di Giorgio prese per un po il posto dell'altro e dopo due minuti mia moglie ingoiava a turno i cazzi dei due siciliani. In ginocchio tra i due maschi sembrava proprio una gran battona. Mentre i due cominciarono a sospirare e lei pompava alla grande, io tirai fuori anche il mio. Quindi Salvo si tirò indietro, apri un cassetto e prese una tovaglia da spiaggia che srotolò a terra, quindi si sdraiò sulle spalle tenendo il cazzo ritto. Erano almeno 25 centimetri di carne pulsante. Giorgio prese mia moglie e la fece sdraiare accanto a Salvo, così che mentre lei spompinava il cugino lui le mangiava la fica. "Ciuccia zoccola che poi ti faccio montare da tutto il cantiere, tutti senegalesi per te pompinara" le diceva Salvo.
A Lara il turpiloquio era sempre piaciuto, ma quella volta mi sorprese sentirla mugolare alle frasi volgari dei due...
A quel punto infatti Lara aveva perso la testa. Mugolava e pompava come non mai, riusciva ad ingoiare più di metà cazzo e dagli angoli della bocca gocciolavano saliva e secrezioni del cazzo di Salvo. Era arrivato il momento.
Giorgio mi disse di prendere l'iPhone e di cominciare a fare foto. Aiutò Lara a sdraiarsi sul cazzo asinino, lei si aprì come mai aveva fatto, ma dopo un po di esercizio tutto l'arnese sparì dentro di lei. Giorgio si sputò nella mano e si mise in ginocchio "guarda per l'ultima volta il buco di culo di tua moglie, dopo di oggi avrà una caverna". Mi fece ammirare tra le sue grandi chiappe. Fino a quel momento, come sapete, Lara ne aveva presi di cazzi in culo, ma in effetti da quella il suo ano non fu più lo stesso.
Giorgio passò la saliva tra le sue chiappe e ci appoggiò la cappella, spinse e entrò nelle viscere di Lara che mugolava. La tirava dai capelli e la pompava forte, lei cominciò a gorgogliare e sbavava letteralmente, roteava gli occhi e il dolore che sentiva per i morsi ai capezzoli di Salvo o per le sculacciate di Giorgio, era nulla rispetto al piacere che doveva provare a sentire i due cazzi che si facevano strada dentro di lei. Salvo cominciò a sputargli tra le tette, mentre le schiaffeggiava. "Adesso ti inculo io troia e poi ce ne facciamo due in fica, vacca sfondata. Di a tutti cosa sei!". E Lara sibilava "sono una gran troia, fottetemi tutti, sborratemi dentro, anche tu amore". Io mi misi davanti e glielo misi in bocca, ma lei non aveva tempo per farmi il pompino. Stava per venire e sibilava, mugolava, sbavava in continuazione. Con la coda dell'occhio mi accorsi che fuori qualcosa si muoveva. Anche Giorgio se ne accorse e si sfilò dal culo di mia moglie, fece segno di stare zitti e andò alla porta. Era Monia assieme a tutti i ragazzi che ci cercavano. Giorgio disse che stava facendo la doccia e non aveva visto nessuno. Loro si allontanarono, ma l'atmosfera si era rotta. Salvo e Giorgio si masturbarono veloce schizzando tanto nella bocca e sulle tette di Lara e dopo una veloce pulita uscimmo tutti sulla spiaggia. Io mi segai più tardi nella toilette del villaggio. Lara continuò a puzzare di sborra fino a quando tornammo a casa. I due maschi ripartirono con le famiglie il giorno dopo e ogni tanto Giorgio mi chiama dandoci appuntamento per l'anno prossimo, ma son passati dieci anni e non li abbiamo più rivisti...
 
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Medicusxxx

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La nostra vita sessuale è stata sempre molto soddisfacente e devo dire di aver provato quasi tutto quello che la mia immaginazione mi suggeriva, supportato in questo da mia moglie che mi ha anche insegnato a godere di tutte e cinque i sensi e a volte (raramente) anche con il sesto... Ovviamente la nostra sessualità è cosa che non sconfina mai nella nostra vita privata e ci abbiamo sempre tenuto a separare il serio dal faceto. Nell'arco degli anni capitarono però una serie di episodi potenzialmente a rischio di causare un corto circuito tra i due mondi... per fortuna o per abilità le cose andarono per il meglio e comunque anche in quelle occasioni l'eccitazione fu massima...
Foto da esterno: casa di allora, in periferia ma non troppo, grande giardino, mura perimetrali a separare il nostro mondo familiare dai vicini con cui ci si scambia a stento il saluto, solo se non puoi far finta di non incontrarli...
Lara era reduce dall'ultima gravidanza, quindi da mesi di astinenza (o quasi, ma ve ne parlerò un altra volta, forse...) ed io ero tornato alle vecchie seghe, pregustando la ripresa dell'attività, magari con nuovo peperoncino da aggiungere al menù peraltro molto piccante...
Nelle lunghe serie di ozio davanti al pc mi era capitato di leggere l'annuncio di una coppia. Le foto di lei erano davvero belle e sensuali e anche le pose evidenziavano una carica erotica non comune. Quasi per gioco inviai una mail e da quella, nell'arco di qualche settimana si entrò in confidenza con Ugo (nome vero)... ne parlai anche con Lara, che era restia ad incontrare qualcuno per i soliti motivi che manifestano le donne dopo il parto (sono brutta, ho il culo con la cellulite etc..), ma dopo aver letto lo scambio di email tra me ed Ugo e avere visto le foto (seppur ancora censurate) dei due accettò un incontro conoscitivo.
Per farla breve ci demmo appuntamento al parcheggio dell'Ikea e con sorpresa (e un pò di terrore) scoprimmo che Ugo e Giulia (nome di fantasia) erano i nostri vicini, anzi i nostri dirimpettai con cui tutte le mattina ci si scambiava un frettoloso saluto quando capitava di incrociarsi... mai avevo notato le belle tette di Giulia, una splendida bionda 40 enne con un paio di gambe lunghe che finivano in un culo sodo e alto.
Lara rimase altrattanto colpita da Ugo, che comunque aveva già notato come uno dei pochi maschi del vicinato a cui avrebbe fatto volentieri un pompino.
Di contro anche loro si dissero sorpresi dal vederci lì e ci volle un pò prima di rompere l'ovvio imbarazzo delle situazione. Io chiesi a Giulia se le sembrava il caso di prendere quel caffè di cui si era scritto o se fosse meglio cestinare tutto e tornare a fare i discreti vicini. Mentre finivo la frase Ugo appoggiò la mano sul culo di Lara e disse che avrebbe voluto darci un occhio da vicino da sempre...
Andammo a casa loro e davanti ad un buon rum io ed Ugo cominciammo a scambiarci le impressioni sulle nostre donne. Lui mi disse che spesso aveva fantasticato su come sarebbe stato farsi Lara mentre era in gravidanza, che ammirava il suo culo e che al pensiero delle sue tette piene di latte gli era venuto già duro. Io di contro gli dissi che Giulia aveva delle belle labbra e che se quelle inferiori fossero state come quelle superiori mi sarebbe piaciuto entrarci...
Intanto le nostre due consorti si erano messe comode e siccome la seconda bottiglia di rum tardava ad arrivare, andammo in salotto a controllare. Lara era con la testa tra le gambe di Giulia e Giulia le teneva una mano sulla nuca per dirigere la lingua di mia moglie...
Io e Ugo ci sedemmo sul divano spogliandoci lentamente, mentre le due donne si scaldavano di brutto. Aspettammo che Giulia si sdraiasse su Lara per cominciare un torrido 69... io passai dientro Giulia e appoggiai il membro sulla spettacolare figa della signora, mentre Lara leccava i miei testicoli... Giulia era intenta ad ingoiare il pene del marito quando con un movimento dei reni entrai dentro di lei... era calda, bagnata e ebbi la sensazione che la sua vagina si dilatasse tutta ad accogliermi.
Andammo avanti così per un pò, poi Lara volle la sua dose e Ugo la prese davanti mentre io divaricando le sue natiche sfondai il suo ano che aveva perso l'abitudine a quelle penetrazioni profonde.
Giulia intanto si masturbava ai mugolii della mia donna presa da noi due. Ci scambiammo di posizione e Ugo volle riempire la mia donna nell'entrata posteriore, non reggendo più la tensione; a quel punto non mi restava che sentire la sensazione di entrare nel culo di mia moglie pieno di un altro uomo.
Fu una sensazione strana e talmente eccitante che non arrivai nemmeno in fondo e depositai il mio seme assieme a quello di Ugo che aveva già abbondamente allagato il retto della mia signora.
Giulia mandò me sotto la doccia. e mentre il marito si scopava un altra volta mia moglie sul loro letto matrimoniale, volle che la prendessi sotto la doccia, lei appoggiata con le mani al muro ed io da dietro. Non resistetti molto e alle sue preghiere di venirle dentro non potei fare altro che accontentarla. Sentivo Lara mugolare sempre più forte e Ugo schiaffeggiarle le tette... poi lui le chiese di girarsi e le fece ancora il culo...
Giulia invece a me non lo diede mai, pur avendo negli anni fatto sesso molte volte, non ho mai capito il perchè, Lara invece si faceva inculare ogni volta a fine seduta dal ganzo Ugo ed ogni volta si girava verso di me per farmi gustare il risultato della farcitura... ma non volle più che io entrassi dentro dopo di lui... sono strane le donne!
 

leonx88

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La nostra vita sessuale è stata sempre molto soddisfacente e devo dire di aver provato quasi tutto quello che la mia immaginazione mi suggeriva, supportato in questo da mia moglie che mi ha anche insegnato a godere di tutte e cinque i sensi e a volte (raramente) anche con il sesto... Ovviamente la nostra sessualità è cosa che non sconfina mai nella nostra vita privata e ci abbiamo sempre tenuto a separare il serio dal faceto. Nell'arco degli anni capitarono però una serie di episodi potenzialmente a rischio di causare un corto circuito tra i due mondi... per fortuna o per abilità le cose andarono per il meglio e comunque anche in quelle occasioni l'eccitazione fu massima...
Foto da esterno: casa di allora, in periferia ma non troppo, grande giardino, mura perimetrali a separare il nostro mondo familiare dai vicini con cui ci si scambia a stento il saluto, solo se non puoi far finta di non incontrarli...
Lara era reduce dall'ultima gravidanza, quindi da mesi di astinenza (o quasi, ma ve ne parlerò un altra volta, forse...) ed io ero tornato alle vecchie seghe, pregustando la ripresa dell'attività, magari con nuovo peperoncino da aggiungere al menù peraltro molto piccante...
Nelle lunghe serie di ozio davanti al pc mi era capitato di leggere l'annuncio di una coppia. Le foto di lei erano davvero belle e sensuali e anche le pose evidenziavano una carica erotica non comune. Quasi per gioco inviai una mail e da quella, nell'arco di qualche settimana si entrò in confidenza con Ugo (nome vero)... ne parlai anche con Lara, che era restia ad incontrare qualcuno per i soliti motivi che manifestano le donne dopo il parto (sono brutta, ho il culo con la cellulite etc..), ma dopo aver letto lo scambio di email tra me ed Ugo e avere visto le foto (seppur ancora censurate) dei due accettò un incontro conoscitivo.
Per farla breve ci demmo appuntamento al parcheggio dell'Ikea e con sorpresa (e un pò di terrore) scoprimmo che Ugo e Giulia (nome di fantasia) erano i nostri vicini, anzi i nostri dirimpettai con cui tutte le mattina ci si scambiava un frettoloso saluto quando capitava di incrociarsi... mai avevo notato le belle tette di Giulia, una splendida bionda 40 enne con un paio di gambe lunghe che finivano in un culo sodo e alto.
Lara rimase altrattanto colpita da Ugo, che comunque aveva già notato come uno dei pochi maschi del vicinato a cui avrebbe fatto volentieri un pompino.
Di contro anche loro si dissero sorpresi dal vederci lì e ci volle un pò prima di rompere l'ovvio imbarazzo delle situazione. Io chiesi a Giulia se le sembrava il caso di prendere quel caffè di cui si era scritto o se fosse meglio cestinare tutto e tornare a fare i discreti vicini. Mentre finivo la frase Ugo appoggiò la mano sul culo di Lara e disse che avrebbe voluto darci un occhio da vicino da sempre...
Andammo a casa loro e davanti ad un buon rum io ed Ugo cominciammo a scambiarci le impressioni sulle nostre donne. Lui mi disse che spesso aveva fantasticato su come sarebbe stato farsi Lara mentre era in gravidanza, che ammirava il suo culo e che al pensiero delle sue tette piene di latte gli era venuto già duro. Io di contro gli dissi che Giulia aveva delle belle labbra e che se quelle inferiori fossero state come quelle superiori mi sarebbe piaciuto entrarci...
Intanto le nostre due consorti si erano messe comode e siccome la seconda bottiglia di rum tardava ad arrivare, andammo in salotto a controllare. Lara era con la testa tra le gambe di Giulia e Giulia le teneva una mano sulla nuca per dirigere la lingua di mia moglie...
Io e Ugo ci sedemmo sul divano spogliandoci lentamente, mentre le due donne si scaldavano di brutto. Aspettammo che Giulia si sdraiasse su Lara per cominciare un torrido 69... io passai dientro Giulia e appoggiai il membro sulla spettacolare figa della signora, mentre Lara leccava i miei testicoli... Giulia era intenta ad ingoiare il pene del marito quando con un movimento dei reni entrai dentro di lei... era calda, bagnata e ebbi la sensazione che la sua vagina si dilatasse tutta ad accogliermi.
Andammo avanti così per un pò, poi Lara volle la sua dose e Ugo la prese davanti mentre io divaricando le sue natiche sfondai il suo ano che aveva perso l'abitudine a quelle penetrazioni profonde.
Giulia intanto si masturbava ai mugolii della mia donna presa da noi due. Ci scambiammo di posizione e Ugo volle riempire la mia donna nell'entrata posteriore, non reggendo più la tensione; a quel punto non mi restava che sentire la sensazione di entrare nel culo di mia moglie pieno di un altro uomo.
Fu una sensazione strana e talmente eccitante che non arrivai nemmeno in fondo e depositai il mio seme assieme a quello di Ugo che aveva già abbondamente allagato il retto della mia signora.
Giulia mandò me sotto la doccia. e mentre il marito si scopava un altra volta mia moglie sul loro letto matrimoniale, volle che la prendessi sotto la doccia, lei appoggiata con le mani al muro ed io da dietro. Non resistetti molto e alle sue preghiere di venirle dentro non potei fare altro che accontentarla. Sentivo Lara mugolare sempre più forte e Ugo schiaffeggiarle le tette... poi lui le chiese di girarsi e le fece ancora il culo...
Giulia invece a me non lo diede mai, pur avendo negli anni fatto sesso molte volte, non ho mai capito il perchè, Lara invece si faceva inculare ogni volta a fine seduta dal ganzo Ugo ed ogni volta si girava verso di me per farmi gustare il risultato della farcitura... ma non volle più che io entrassi dentro dopo di lui... sono strane le donne!
Sono venuto grazie al tuo racconto grazie
 

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