Racconto di fantasia Nuovi orizzonti di coppia

chega

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Non credo abbia più senso dichiarare se un racconto è reale o meno, la certezza non ci sarà mai.

Vi lascio semplicemente leggere, giudicare e (spero) apprezzare.



La storia riguarda me e la mia lei. All’epoca di questo primo racconto eravamo ancora una giovane coppia di fidanzatini molto tradizionale e perbene, sebbene lei avesse sempre avuto una libido piuttosto alta ed io non disdegnassi fin dall’adolescenza fantasie “particolari”.



Una breve descrizione fisica pare sia sempre di dovere in questo tipo di racconti, tuttavia non sono un grande fan di questa consuetudine. Vi basti sapere che lei è una ragazza molto snella, 1.75, un viso acqua e sapone con un bel caschetto biondo e un seno molto minuto (nei periodi più fortunati lievita al massimo ad una seconda abbondante). Il suo punto di forza e sicuramente il didietro, sodo e ben definito, non passa mai inosservato catturando gli sguardi di chiunque apprezzi il genere. È modestamente una gran bella ragazza, non di quelle che troveresti sulle copertine dei giornali ma piuttosto quella che può diventare la tua ossessione giovanile.

Dal mio lato sono un ragazzo abbastanza nella media, 1.85, moro, un fisico normale aiutato da anni di sport di squadra e lo snowboard, mia grande passione.



Tornando al racconto, quel week-end di ottobre avevamo deciso di passare qualche giorno in montagna nonostante la stagione sciistica non fosse ancora iniziata. Immaginavo già le infinite camminate a cui mi avrebbe costretto la mia ragazza e gli amplessi serali sopra la media nella nostra stanza (non so come mai ma la distanza da casa l’ha sempre resa più attiva da quel punto di vista).



Il primo giorno trascorre molto tranquillamente, una lunga camminata per un rifugio in quota molto carino e il ritorno in camera sfiniti ma soddisfatti. La mia ragazza a quel punto ricorda che nell’hotel c’è anche un centro benessere.

-Cosa ne dici se prima di cena scendessimo a farci una sauna? Abbiamo ancora un sacco di tempo prima che ci facciano sedere al tavolo!-

-Perchè no, si può provare. Ci hanno pure messo in camera tutto il kit spa..-

Tuttavia scendiamo nella zona spa già costumati con il nostro accappatoio per trovarci di fronte ad una grande delusione: il centro benessere era chiuso…

-Questi trentini- commento io -come si farà a chiudere così presto la spa, è assurdo!-

La faccia del mio amore era visibilmente piccata, ma il mio commento non arrivò solo alle sue orecchie. Chinata sul banco della reception non avevo notato ci fosse ancora la responsabile del centro, che non battendo ciglio per le mie parole poco rispettose dei locali interviene:

-Purtroppo la stagione è appena iniziata e non abbiamo ancora aperto la spa quest’anno, ci dispiace molto. Per compensare posso proporvi una visita al centro benessere del paese? È stato inaugurato poco fa e il nostro hotel ha subito fatto una convenzione per i nostri clienti, non costa davvero nulla così-

Immaginando che la mia dolce metà non si sarebbe mai privata del piacere di vedermi faticare su sentieri in salita presi il coupon dello sconto con scarsa convinzione e lo infilai noncurante nell’accappatoio.



Tornammo in camera per rivestirci e dopo una cena piuttosto pesante le mie previsioni sulle performance della mia ragazza si rivelarono come al solito giuste. Era davvero indiavolata, forse fin troppo, visto che dopo essere stata sopra di me per qualche minuto si sfilò e si dedico al mio sesso con la bocca, non trascurando di passare la sua lingua sulle palle. La sua bravura unita alla stanchezza ebbe come effetto la mia venuta anticipata e mentre sorpresa cercava di trattenere tutto il mio liquido in bocca cercava di dirmi:

- Mmm, no. Scherzi? Mmm, e io?-

Delusa per la seconda volta nel giro di poche ore, vedo che si dirige in bagno come era suo solito per sputare il mio seme nel lavandino. All’epoca non le piaceva per nulla ingoiare, seppure trovasse che lo sperma avesse un buon sapore.

Io sfinito: -scusami amore, non so che dire. Forse abbiamo un po’ esagerato con la camminata di oggi. Posso provare a farti finire con altri metodi magari?-

-No, lascia stare! Ormai mi è passata completamente la voglia! Cazzo, potevi dirmelo un secondo prima che mi sarei fermata. E poi non mi hai fatto pure andare giù un po’ della tua roba così, sai che non mi piace ma ci provi sempre!-

Mortificato, cercai di compensare con un po’ di tenerezze nel letto per calmarla. Funzionò e dopo pochi minuti dormivamo già entrambi, sereni (io soprattutto ovviamente).



Aprendo la finestra la mattina mi trovai di fronte ad un paesaggio totalmente cambiato rispetto al giorno precedente. Durante la notte doveva aver nevicato abbondantemente, ogni cosa era ricoperta da un sottile manto bianco. Se la situazione in paese era quella significava che più in alto quel soffice manto si sarebbe trasformato in mezzo metro buono e le possibilità di un trekking erano praticamente nulle.

-Amore, non credo proprio che oggi riusciremo a camminare su quel sentiero che volevi fare ieri, ha nevicato tutte notte mi sa...-

-Smettila di prendere in giro, se non vuoi camminare basta che lo dici. Ogni volta che non c’è il tuo snowboard in montagna devi sempre fare storie- mentre lo diceva si avvicinò alla finestra anche lei e vide la situazione.

-Oh cazzo, ma no! Cosa facciamo adesso tutto il giorno?! Abbiamo controllato le previsioni fino all’altro giorno, non doveva esserci brutto tempo!-.

Vedendo la sua reazione cercai subito di pensare ad una soluzione per riportare tranquillità nella stanza. Solo qualche secondo di riflessione e mi venne subito in mente:

- I buoni! Possiamo andare alla spa che ci consigliava ieri la tizia, dovrebbe pure essere qui dietro, possiamo andare a piedi e lasciare le valigie in hotel!-

Lei distolse lo sguardo dal paesaggio innevato e disse:

- Sai che in effetti mi era rimasto l’amaro in bocca da ieri sulla sauna, ci potrebbe stare. Anche perché non è abbiamo molte altre alternative. Dai su, prepara lo zaino con i costumi mentre vado in bagno, sicuro si riempirà tutto in fretta con questo tempo-.

Detto fatto, in 10 minuti siamo pronti con il nostro zaino. Scendiamo per fare colazione e poco dopo stiamo camminando sotto una nevicata leggera per raggiungere il centro.



La spa è in un edificio moderno, chiaramente costruito da poco e decisamente fuori luogo rispetto al panorama e le casette tipiche che lo circondano. Entriamo un po’ perplessi e veniamo accolti alla reception da un ragazzo che avrà poco più della nostra età:

-Buongiorno ragazzi, bel tempo oggi eh? Ingresso piscina o spa?-

Infreddolita e con ancora un po’ di neve fra i capelli biondi la mia ragazza risponde senza esitazione:

-Solo spa grazie! Prima ci scaldiamo meglio è!-

-Ottimo, avete già tutto? Ciabatte, teli, accappatoio? Nel caso ve li possiamo noleggiare-.

A questo punto intervengo io:

-No grazie, veniamo dall’hotel qui dietro e abbiamo già il loro kit. Piuttosto, avremmo anche questo coupon che ci hanno dato lì...-

-Benissimo, ecco i vostri braccialetti per l’accesso e per i vostri armadietti personali. Sono 18 euro a testa-

Nel cercare il portafogli nello zainetto riempito frettolosamente, mi trovo a rovesciare un po’ del suo contenuto sul bancone e l’addetto alla vista dei costumi interviene:

-Scusate, forse è meglio che vi avvisi subito prima che paghiate l’ingresso. I costumi non sono ammessi all’interno del centro benessere, qui adottiamo la filosofia della sauna nordica. Per alcuni clienti italiani questo è un problema, quindi meglio che vi avvisi in anticipo...-

Io e lei ci guardiamo interdetti. Da frequentatore della montagna da anni sapevo che in Trentino ci fosse questa usanza, ma onestamente pensavo che fosse molto più a nord, di sicuro non nella parte prettamente italiana della regione.

La prima a trovare le parole è la mia ragazza: -nel senso che in sauna si entra solo nudi? Ma poi nell’idromassaggio e nelle altre zone si può stare in costume no?-

-Beh immagino di sì, non ci sarebbero problemi. Ma per praticità tutti entrano nella zona benessere nudi fin dall’inizio e non si preoccupano di stare a togliere e mettere il costume tutto il giorno. Durante l’estate anche il nostro solarium sulla terrazza e di fatto nudista per capirci-

Un lampo nella mia testa e ho una visione di lei completamente nuda, avvolta nei vapori del bagno turco con altre persone intorno, sguardi che indugiano sul suo sedere, lei con una strana espressione soddisfatta e io che posso ammirare nuovi seni dopo tanti anni. Da parte mia la decisione era già presa, si trattava solo di convincerla.

-Amore, se sono tutti così non credo ci siano problemi, alla fine è normale da queste parti. Proviamo dai!-.

Onestamente mi aspettavo un minimo di dibattito, ma la sua risposta mi stupì:

-Ok, hai ragione. Potrebbe essere interessante...-.

Nel pronunciare le ultime parole notai una scintilla nel suo sguardo, un’espressione quasi come quella che mi ero appena immaginato nella visione di lei osservata nel bagno turco.



Non sapevo allora ovviamente che da quell’esperienza all’apparenza innocente sarebbe iniziato un nuovo capitolo della nostra vita sessuale, un capitolo che sarebbe durato a lungo e che oggi dopo 5 anni e un matrimonio alle spalle ancora fatica a concludersi.



(CONTINUA...)
Proprio un bel racconto, bravo!!!
 
OP
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alfredoa

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PARTE 4



Dopo la breve parentesi montana le cose andarono quietandosi nelle settimane successive. All’epoca convivevamo già, i nostri rapporti tornarono ad essere nella norma e tutto ciò che successe quel week-end rimase sottotraccia.

In alcune conversazioni capitò di parlarne ovviamente, ma non so per paura mia o per il fatto che l’argomento in fondo non interessasse alla mia ragazza, la cosa non venne mai approfondita troppo.



Questo ovviamente era la situazione alla luce del sole. In realtà mi trovavo sempre più spesso a ripensare alle scene vissute in quel centro benessere e la mia mente cercava costantemente di trovare un modo per assecondare la mia nuova fantasia, ossia trovarci di nuovo in un contesto simile magari alzando ancora di più la posta in gioco.



I mesi passavano, fu un periodo intenso per entrambi a lavoro. La mia carriera iniziava a decollare e i viaggi si facevano sempre più frequenti, mentre la mia lei oltre ai normali impegni lavorativi aveva avuto la brillante idea di iscriversi ad un master universitario utile ai suoi progetti di aprirsi un’attività propria un giorno.



Ci concedemmo solo brevi sciate in giornata quando gli impegni ce lo concedevano. Una scena in particolare di quel periodo è ancora ben impressa nella mia mente.

Era ormai quasi la fine della stagione sciistica, la neve iniziava a sciogliersi sulle piste già nel primo pomeriggio e terminammo leggermente in anticipo la nostra giornata sportiva.



Nel parcheggio sotto alla funivia il sole era quasi estivo e la mia lei era davvero accaldata.

Al momento di cambiarci e infilare tutta l’attrezzatura in macchina la sentii lamentarsi:

-Cazzo, sono fradicia, non posso fare il viaggio così. Mi lanceresti il ricambio che ti ho messo nel borsone?-.

Così dicendo, con la massima naturalezza si tolse la magliettina intima che aveva indossato durante la sciata e rimase a spalle scoperte con il solo reggiseno nero indosso. Nel frattempo sporgendomi sopra il tetto della macchina notai una comitiva di tre o quattro ragazzi che si avvicinava con gli sci in spalla.

Il rumore degli scarponi sulla neve attirarono anche la sua attenzione, si girò rapidamente per valutare il gruppo in arrivo e senza curarsene troppo mi informò:

-Anche il reggiseno è tutto umido, che schifo. Quasi quasi mi faccio il viaggio di ritorno senza, tanto non ci fermiamo in giro per cena vista l’ora...-.

E così dicendo, con il mio massimo stupore, si sfilò il reggiseno bagnato rimanendo a petto completamente nudo in mezzo al parcheggio.



La cosa sarebbe anche potuta passare inosservata se avesse scelto il tempo giusto, ma il problema era che proprio in quel momento il gruppetto di ragazzi si trovava a passare dietro al nostro baule. A questo si aggiunse la mia paralisi di fronte alla scena, con la mia ragazza che subito mi rimproverò ad alta voce: -Lanciami la mia maglietta pulita, vuoi che mi vedano tutti?!-.



Se qualcuno di quei ragazzi fino a quel momento non aveva ancora voltato la testa, dopo quella frase tutti gli occhi erano su di lei e sul suo seno all’aria.

Senza pensarci due volte le lanciai la maglia immediatamente e lei se la infilò con la massima calma, esasperando la resistenza dei suoi seni nel indossarla con un piccolo sculettamento.



Io ero come pietrificato, mentre i ragazzi parevano piuttosto imbarazzati e non appena concluso lo spettacolo distolsero lo sguardo da noi.

Risalimmo in macchina dopo aver caricato tutto e partimmo velocemente, avevo bisogno di spiegazioni.

Una volta usciti del parcheggio attaccai subito: -Amore, perdonami. Ma cosa cavolo avevi in mente prima? Cioè, ti sei fatta vedere le tette da tutti, di fronte a me!-.



-Mbè, che novità sarebbe? Non credevo ti desse più fastidio una cosa del genere dopo quella volta in Trentino!-.



-Non ho detto che mi ha dato fastidio. Non mi sembrava il contesto giusto il parcheggio, tutto qui. Se hai così tanta voglia di mostrarti sono sicuro ci siano posti più appropriati!- le risposi piccato.



-Tipo?!- fece lei.



Ero imbarazzato ora: -Diciamo che ho fatto alcune ricerche dopo la nostra esperienza nudista… non ti avevo detto più nulla perché non mi sembravi molto interessata. Però ho scoperto tanti posti che fanno al caso nostro e non sono distanti da casa. Basta che quando fai questo genere di cose mi avverti prima magari, non pensavo fossi un’esibizionista cara...-.



La sua difesa fu molto poco convincente: -Guarda che è stato un caso, mica faccio volontariamente spogliarelli a sconosciuti! Che pensieri ti stai facendo?!-.



-Eh no cara mia, non dirmi cazzate. Un attimo prima di togliere la maglia ho visto che gli hai notati e per di più hai scelto l’esatto momento in cui ci passavano dietro per spogliarti. Stai offendendo la mia intelligenza, io te lo dico...-



-Ok ok, forse hai un po’ ragione. Non so bene perché l’ho fatto, avevo già visto da lontano che uno di quelli mi stava fissando, forse sperava di vedere qualcosa del genere vista la situazione. E quando sono arrivati li vicino mi è uscito naturale, alla fine sono solo due tette e pure piccole, volevo vedere se si sarebbero girati! Scusami, davvero, io non...- cerco di giustificarsi lei.



-Alt, ti interrompo subito. Non devi scusarti con me per queste cose, anzi. Io pensavo non ne volessi più parlare onestamente, ma ora che ci siamo tanto vale che te lo dica. Credo che questo tipo di situazioni a me eccitino. Voglio dire, tu che ti mostri, sapere che altri ti vorrebbero toccare e così via. Forse sono io il perverso, non tu-.



La mia ragazza colse immediatamente la palla al balzo, a dimostrazione di quanto le donne siano alla fine superiori agli uomini in queste cose: -Pensi davvero che non l’abbia mai notato? Che scemo. Anche se hai ancora i pantaloni da snow a me sembra che sei ancora piuttosto teso dall’esperienza-.



E cosi dicendo inizio a scavare fra le mia gambe, alla ricerca. Io non mi lamentai, cercai subito di agevolare l’operazione e poco dopo mi ritrovai alla guida con la mia lei che mi stava masturbando sempre con più foga.



Appoggiò delicatamente la sua testa alle mie spalle mentre continuava a muovere la mano, dandomi piccole pause per dirmi cose del tipo: -Sei un maiale lo sai?-, e ancora -Sei fortunato che hai scelto di stare con una come me, se c’era un’altra col cavolo che saresti qui a goderti una sega dopo aver detto che ti piace mostrare le tette della tua ragazza-.



Ero ormai al limite e glielo feci presente, lei si guardò intorno cercando qualcosa per tamponare la mia venuta, ma era troppo tardi. Le prime gocce stavano già iniziando a uscire e così non pote fare altro che abbassare la sua testa e raccogliere tutto il seme in bocca.



La venuta fu particolarmente abbondante, si stacco solo dopo mezzo minuto buono. Al che, con un fare molto poco femminile, abbassò il finestrino passeggero e inizio a sputare il contenuto della sua bocca fuori,



-Quanta grazia signorina- commentai.



-Lo so che speravi fino all’ultimo che ingoiassi, ma non sarà oggi. E visto il servizio offerto, non lamentarti almeno-.



-Non mi sto lamentando, io ti amo anche per queste piccole cose, lo sai-.



-Lo so benissimo- chiuse lei il discorso.



Dopo qualche ora arrivammo finalmente a casa, sfiniti dal lungo viaggio. Ordinammo due pizze e ci mettemmo sul divano, in totale relax.



Stavamo finendo di cenare quando arrivò l’ultima sorpresa della giornata.

-Non abbiamo finito il discorso di prima comunque. Parlami dei posti che hai trovato, ormai mi hai incuriosito...-



I miei occhi si illuminarono.



(CONTINUA...)
 

pollino88

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Fantastico racconto, bellissimo davvero. Si vede che sei una persona intelligente e colta da come scrivi e gli episodi sono davvero eccitanti
 

meditneo

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PARTE 4



Dopo la breve parentesi montana le cose andarono quietandosi nelle settimane successive. All’epoca convivevamo già, i nostri rapporti tornarono ad essere nella norma e tutto ciò che successe quel week-end rimase sottotraccia.

In alcune conversazioni capitò di parlarne ovviamente, ma non so per paura mia o per il fatto che l’argomento in fondo non interessasse alla mia ragazza, la cosa non venne mai approfondita troppo.



Questo ovviamente era la situazione alla luce del sole. In realtà mi trovavo sempre più spesso a ripensare alle scene vissute in quel centro benessere e la mia mente cercava costantemente di trovare un modo per assecondare la mia nuova fantasia, ossia trovarci di nuovo in un contesto simile magari alzando ancora di più la posta in gioco.



I mesi passavano, fu un periodo intenso per entrambi a lavoro. La mia carriera iniziava a decollare e i viaggi si facevano sempre più frequenti, mentre la mia lei oltre ai normali impegni lavorativi aveva avuto la brillante idea di iscriversi ad un master universitario utile ai suoi progetti di aprirsi un’attività propria un giorno.



Ci concedemmo solo brevi sciate in giornata quando gli impegni ce lo concedevano. Una scena in particolare di quel periodo è ancora ben impressa nella mia mente.

Era ormai quasi la fine della stagione sciistica, la neve iniziava a sciogliersi sulle piste già nel primo pomeriggio e terminammo leggermente in anticipo la nostra giornata sportiva.



Nel parcheggio sotto alla funivia il sole era quasi estivo e la mia lei era davvero accaldata.

Al momento di cambiarci e infilare tutta l’attrezzatura in macchina la sentii lamentarsi:

-Cazzo, sono fradicia, non posso fare il viaggio così. Mi lanceresti il ricambio che ti ho messo nel borsone?-.

Così dicendo, con la massima naturalezza si tolse la magliettina intima che aveva indossato durante la sciata e rimase a spalle scoperte con il solo reggiseno nero indosso. Nel frattempo sporgendomi sopra il tetto della macchina notai una comitiva di tre o quattro ragazzi che si avvicinava con gli sci in spalla.

Il rumore degli scarponi sulla neve attirarono anche la sua attenzione, si girò rapidamente per valutare il gruppo in arrivo e senza curarsene troppo mi informò:

-Anche il reggiseno è tutto umido, che schifo. Quasi quasi mi faccio il viaggio di ritorno senza, tanto non ci fermiamo in giro per cena vista l’ora...-.

E così dicendo, con il mio massimo stupore, si sfilò il reggiseno bagnato rimanendo a petto completamente nudo in mezzo al parcheggio.



La cosa sarebbe anche potuta passare inosservata se avesse scelto il tempo giusto, ma il problema era che proprio in quel momento il gruppetto di ragazzi si trovava a passare dietro al nostro baule. A questo si aggiunse la mia paralisi di fronte alla scena, con la mia ragazza che subito mi rimproverò ad alta voce: -Lanciami la mia maglietta pulita, vuoi che mi vedano tutti?!-.



Se qualcuno di quei ragazzi fino a quel momento non aveva ancora voltato la testa, dopo quella frase tutti gli occhi erano su di lei e sul suo seno all’aria.

Senza pensarci due volte le lanciai la maglia immediatamente e lei se la infilò con la massima calma, esasperando la resistenza dei suoi seni nel indossarla con un piccolo sculettamento.



Io ero come pietrificato, mentre i ragazzi parevano piuttosto imbarazzati e non appena concluso lo spettacolo distolsero lo sguardo da noi.

Risalimmo in macchina dopo aver caricato tutto e partimmo velocemente, avevo bisogno di spiegazioni.

Una volta usciti del parcheggio attaccai subito: -Amore, perdonami. Ma cosa cavolo avevi in mente prima? Cioè, ti sei fatta vedere le tette da tutti, di fronte a me!-.



-Mbè, che novità sarebbe? Non credevo ti desse più fastidio una cosa del genere dopo quella volta in Trentino!-.



-Non ho detto che mi ha dato fastidio. Non mi sembrava il contesto giusto il parcheggio, tutto qui. Se hai così tanta voglia di mostrarti sono sicuro ci siano posti più appropriati!- le risposi piccato.



-Tipo?!- fece lei.



Ero imbarazzato ora: -Diciamo che ho fatto alcune ricerche dopo la nostra esperienza nudista… non ti avevo detto più nulla perché non mi sembravi molto interessata. Però ho scoperto tanti posti che fanno al caso nostro e non sono distanti da casa. Basta che quando fai questo genere di cose mi avverti prima magari, non pensavo fossi un’esibizionista cara...-.



La sua difesa fu molto poco convincente: -Guarda che è stato un caso, mica faccio volontariamente spogliarelli a sconosciuti! Che pensieri ti stai facendo?!-.



-Eh no cara mia, non dirmi cazzate. Un attimo prima di togliere la maglia ho visto che gli hai notati e per di più hai scelto l’esatto momento in cui ci passavano dietro per spogliarti. Stai offendendo la mia intelligenza, io te lo dico...-



-Ok ok, forse hai un po’ ragione. Non so bene perché l’ho fatto, avevo già visto da lontano che uno di quelli mi stava fissando, forse sperava di vedere qualcosa del genere vista la situazione. E quando sono arrivati li vicino mi è uscito naturale, alla fine sono solo due tette e pure piccole, volevo vedere se si sarebbero girati! Scusami, davvero, io non...- cerco di giustificarsi lei.



-Alt, ti interrompo subito. Non devi scusarti con me per queste cose, anzi. Io pensavo non ne volessi più parlare onestamente, ma ora che ci siamo tanto vale che te lo dica. Credo che questo tipo di situazioni a me eccitino. Voglio dire, tu che ti mostri, sapere che altri ti vorrebbero toccare e così via. Forse sono io il perverso, non tu-.



La mia ragazza colse immediatamente la palla al balzo, a dimostrazione di quanto le donne siano alla fine superiori agli uomini in queste cose: -Pensi davvero che non l’abbia mai notato? Che scemo. Anche se hai ancora i pantaloni da snow a me sembra che sei ancora piuttosto teso dall’esperienza-.



E cosi dicendo inizio a scavare fra le mia gambe, alla ricerca. Io non mi lamentai, cercai subito di agevolare l’operazione e poco dopo mi ritrovai alla guida con la mia lei che mi stava masturbando sempre con più foga.



Appoggiò delicatamente la sua testa alle mie spalle mentre continuava a muovere la mano, dandomi piccole pause per dirmi cose del tipo: -Sei un maiale lo sai?-, e ancora -Sei fortunato che hai scelto di stare con una come me, se c’era un’altra col cavolo che saresti qui a goderti una sega dopo aver detto che ti piace mostrare le tette della tua ragazza-.



Ero ormai al limite e glielo feci presente, lei si guardò intorno cercando qualcosa per tamponare la mia venuta, ma era troppo tardi. Le prime gocce stavano già iniziando a uscire e così non pote fare altro che abbassare la sua testa e raccogliere tutto il seme in bocca.



La venuta fu particolarmente abbondante, si stacco solo dopo mezzo minuto buono. Al che, con un fare molto poco femminile, abbassò il finestrino passeggero e inizio a sputare il contenuto della sua bocca fuori,



-Quanta grazia signorina- commentai.



-Lo so che speravi fino all’ultimo che ingoiassi, ma non sarà oggi. E visto il servizio offerto, non lamentarti almeno-.



-Non mi sto lamentando, io ti amo anche per queste piccole cose, lo sai-.



-Lo so benissimo- chiuse lei il discorso.



Dopo qualche ora arrivammo finalmente a casa, sfiniti dal lungo viaggio. Ordinammo due pizze e ci mettemmo sul divano, in totale relax.



Stavamo finendo di cenare quando arrivò l’ultima sorpresa della giornata.

-Non abbiamo finito il discorso di prima comunque. Parlami dei posti che hai trovato, ormai mi hai incuriosito...-



I miei occhi si illuminarono.



(CONTINUA...)
Gran bel racconto ......continua pure
 
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alfredoa

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PARTE 5

Stavamo finendo di cenare quando arrivò l’ultima sorpresa della giornata.

-Non abbiamo finito il discorso di prima comunque. Parlami dei posti che hai trovato, ormai mi hai incuriosito...-

I miei occhi si illuminarono.

-Beh, se davvero sei interessata ecco qui- dissi. Presi il mio telefono e iniziai a mostrarle tutte le pagine che mi ero salvato nei mesi precedenti.

-Questa ad esempio è una spiaggietta su un fiume qui vicino. È piuttosto nascosta e appena c’è la bella stagione ho letto su un forum che si riempie di nudisti. L’unico inconveniente è che persone non sono sempre piacevoli, diciamo-.

-In che senso?-

-Ecco, ho letto che tanti di questi posti a volte si affollano di vecchietti guardoni che ti fissano o peggio. La cosa onestamente non mi fa impazzire- dissi un po’ deluso.

-E direi! Va bene qualche ragazzo giovane o ancora meglio qualche coppia, ma stare tutto il tempo come in quell’idromassaggio in trentino proprio no scusa!- fece lei infervorata.

-Concordo pienamente. Però si può comunque provare, se vediamo che non è aria cambiamo e andiamo in una spiaggia più normale-.

-Va beh, cos’altro hai trovato?- chiese la mia ragazza tornando più tranquilla.

-Allora, qui abbiamo una soluzione un po’ più dispendiosa. È un piccolo hotel poco oltre il confine in Austria, praticamente qui oltre che nella sauna si sta nudi anche nel giardino, non sembra male… - dissi iniziando a mostrare la galleria di foto del sito.

-Bello! Questo sembra davvero un posto tranquillo adatto alle coppie. Solo che è lontanissimo, ci impiegheremmo ora ad arrivare- fece lei delusa.

-Sì, è il suo unico difetto, a parte forse pure la cucina che non sarà il massimo- convenni.

-E quello cos’è invece?!- indicando un'altra scheda che non avevo ancora aperto.

-Mmm, questa è una spa a un paio d’ore da qui. Ci sono piscine, sauna, bagno turco, un giardino per prendere il sole durante la bella stagione e così via-

-Ma è ottimo! È esattamente quello che stiamo cercando è possiamo pure andarci in giornata!- disse lei convinta.

-Aspetta aspetta, non è solo questo. Non te l’ho proposto per un motivo ben preciso. Oltre a tutto quello che ti ho detto ci sarebbe anche una sezione dedicata ad altre pratiche. Nessuno ti obbliga ad entrarci ovviamente da quello che ho capito, ma la clientela sarà sicuramente molto particolare-.

-Ah! Cioè, fammi capire, mi stai proponendo di andare in un locale di scambisti? Ho inteso bene?- inizio a scaldarsi lei, con un tono che prometteva guai.

-No, io non te l’ho proposto! Sei tu che mi hai chiesto cosa fosse quel link ed io ho risposto- cercai di difendermi.

-Sì certo, quindi si è salvato per caso nel tuo telefono? Se vuoi vedermi scopare con un altro guarda che lo faccio anche domani, poi però non mi vedi più! Non hai neanche un minimo di gelosia per me?! Ma vaffanculo- era esplosa completamente.

Il litigio andò avanti a lungo. Gli effetti si trascinarono anche nei giorni successivi, comportando il più lungo periodo di astinenza da quando ci eravamo messi insieme.

Solo dopo due settimane abbondanti i nostri rapporti si rasserenarono, tornando ad una vita di coppia normale in tutti i sensi.

Scottato dai guai provocati non osai più tornare sull’argomento e misi i miei progetti di nuovo nel cassetto. Fu con mia grande sorpresa quindi che un giorno feci un interessante scoperta.

Dovevo recuperare la password di un account online che non usavo da tempo e mi venne in mente che forse sul mio vecchio portatile era ancora tutto salvato.

Non avendo troppe pretese in fatto di informatica avevo affibbiato questo vecchio portatile alla mia lei, che lo usava quelle poche volte in cui ne aveva bisogno.

Fu così che notai delle nuove pagine salvate di recente nei preferiti. Erano tutti hotel molto carini in Trentino, accumunati dal fatto di avere la zona benessere completamente nudista. Alcuni addirittura avevano spazi esterni in cui stare in totale nudità, come quel piccolo hotel austriaco che avevo trovato.

La sua ricerca evidentemente era stata molto più approfondita della mia, quei posti non li avevo mai trovati nei miei studi. Ciliegina sulla torta, l’ultima pagina salvata era una discussione di un forum femminile, in cui alcune donne si confrontavano sulle esperienze avute nell’ambiguo locale di scambisti che aveva generato il nostro litigio.

Improvvisamente la serratura di casa iniziò a girare e mi affrettai a spegnere il pc. Da una parte mi sentivo terribilmente in colpa per avere involontariamente invaso la privacy della mia ragazza, dall’altra parte ero terribilmente eccitato. Forse non tutto era perso, c’era ancora una speranza!

-Ciao amore, sei tornata finalmente. Com’è andata con le tue amiche?- le chiesi con il tono più innocente possibile.

-Bene bene- rispose lei – c’era anche Alessia, non so te la ricordi. Non ci parlavo per bene da anni!-.

Era difficile non ricordare Alessia, pensai.

L’ultima volta che l’avevo vista infatti era ad una festa di laurea di un’amica della mia ragazza, con la maggior parte degli invitati alticci. Fra le persone con un elevato tasso alcolico c’erano soprattutto lei e la mia ragazza, che all’uscita della discoteca iniziarono un discorso molto sconnesso sulle loro tecniche di bacio. La discussione si concluse con una dimostrazione pratica da parte di Alessia sulla mia lei, giusto cinque secondi, ma che servirono a chiudere la conversazione in suo favore. Ricordo solo la mia ragazza confusa e imbarazzata biascicare: -Ok, sei tu la migliore-.

Alessia era una ragazza notevole sotto molti punti di vista, a partire dal carattere. Questo episodio del bacio saffico infatti era un chiaro esempio di come fosse una ragazza istintiva e senza peli sulla lingua, con una tendenza a non riflettere prima di fare le cose che l’aveva portata in passato a molti guai sul versante amoroso.

Anche dal punto fisico si faceva sicuramente notare. Leggermente più alta della mia lei, dei lunghi capelli mori per come la ricordavo io e un corpo di tutto rispetto, con almeno una terza abbondante difficile da ignorare e che non esitava a mettere in risalto con il suo abbigliamento.

-Ah sì, Alessia, certo che me la ricordo. Come sta? Pensavo si fosse trasferita all’estero definitivamente- feci io sorridendo al pensiero del ricordo che avevo appena rivissuto.

-Ma va, ha fatto solo la specialistica in Germania, poi è tornata subito. È rimasta qualche mese a Roma per uno stage ma poi è tornata qui- mi spiegò – e ci ha pure invitato a cena per farci vedere la casa che ha preso con il suo nuovo compagno settimana prossima. A te va bene?-.





Eccoci quindi un piovoso giovedì sera diretti a casa di Alessia. Non appena entrati ci accolse il suo nuovo ragazzo, Marco, un tipico esemplare di romanaccio trapiantato ormai al nord.

Era un ragazzo molto curato, alto praticamente come me e con un fisico evidentemente temprato da anni di sport. A questo si aggiungeva una simpatia marcatamente capitolina, che rese la cena molto piacevole.

Scoprimmo poi di avere molti interessi comuni, oltre allo snowboard infatti era un fan accanito di un videogioco a cui mi stavo dedicando da qualche mese. Ci isolammo così immergendoci in complicati discorsi sulle strategie preferite nelle battaglie online, fino a che la nostra parentesi non venne interrotta dalla ragazze che ci richiamavano all’ordine.

-Anche per voi è ok quindi?- chiesero all’unisono.

Spiazzati, ci guardammo a vicenda con espressioni interrogative, fino a che la mia ragazza non intervenne: -Immagino non abbiate sentito nulla di quello che abbiamo detto finora!-.

-Figurati- intervenne Alessia –Marco diventa deficiente quando inizia a parlare dei suoi giochini. Volevamo solo aggiornarvi comunque, fra due weekend si parte-.

Confuso chiesi: -Ehm, in che senso? Dove? Per quanto? Mica potete decidere tutto voi senza dirci nulla!-.

-Infatti vi stiamo informando ora. Alto Adige, dal giovedì alla domenica fra 2 settimane, se dite di no ci andiamo io e Alessia da sole, quindi decidete in fretta- rispose la mia ragazza.

Acconsentimmo entrambi senza troppa fatica e ci demmo appuntamento per il giovedì da lì a 14 giorni e tornammo a casa.

A mezzanotte avevo giusto un appuntamento a cui non potevo mancare, una piccola partita online con Marco che ci eravamo fissati durante la cena.

Misi a letto il mio amore e mi collegai. Durante la partita avemmo modo di discutere anche dell’imminente mini-vacanza. Sovrappensiero, durante una fase di gioco molto concitata mi chiesi ad alta voce: - Ma sanno già anche in che zona vogliono andare quelle due?-.

Al che Marco rispose con la massima tranquillità, non immaginando che la sua risposta mi avrebbe sconvolto: - Ovvio, hanno già pianificato tutto. Pensa che Alessia prima stava già mandando una mail per prenotare l’hotel, credo gliel’abbia suggerito la tua ragazza. Come si chiamava? Ah sì, è qualcosa tipo hotel XXXX XXXXXXX…-.

Rimasi interdetto a fissare lo schermo mentre venivo sconfitto senza pietà visto che pigiavo più nessun comando. Quell’hotel lo conoscevo anche io, pur non essendoci mai stato personalmente.

Era uno di quelli che la mia ragazza aveva selezionato sul suo pc.

(CONTINUA…)
 

Bubetto

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PARTE 5

Stavamo finendo di cenare quando arrivò l’ultima sorpresa della giornata.

-Non abbiamo finito il discorso di prima comunque. Parlami dei posti che hai trovato, ormai mi hai incuriosito...-

I miei occhi si illuminarono.

-Beh, se davvero sei interessata ecco qui- dissi. Presi il mio telefono e iniziai a mostrarle tutte le pagine che mi ero salvato nei mesi precedenti.

-Questa ad esempio è una spiaggietta su un fiume qui vicino. È piuttosto nascosta e appena c’è la bella stagione ho letto su un forum che si riempie di nudisti. L’unico inconveniente è che persone non sono sempre piacevoli, diciamo-.

-In che senso?-

-Ecco, ho letto che tanti di questi posti a volte si affollano di vecchietti guardoni che ti fissano o peggio. La cosa onestamente non mi fa impazzire- dissi un po’ deluso.

-E direi! Va bene qualche ragazzo giovane o ancora meglio qualche coppia, ma stare tutto il tempo come in quell’idromassaggio in trentino proprio no scusa!- fece lei infervorata.

-Concordo pienamente. Però si può comunque provare, se vediamo che non è aria cambiamo e andiamo in una spiaggia più normale-.

-Va beh, cos’altro hai trovato?- chiese la mia ragazza tornando più tranquilla.

-Allora, qui abbiamo una soluzione un po’ più dispendiosa. È un piccolo hotel poco oltre il confine in Austria, praticamente qui oltre che nella sauna si sta nudi anche nel giardino, non sembra male… - dissi iniziando a mostrare la galleria di foto del sito.

-Bello! Questo sembra davvero un posto tranquillo adatto alle coppie. Solo che è lontanissimo, ci impiegheremmo ora ad arrivare- fece lei delusa.

-Sì, è il suo unico difetto, a parte forse pure la cucina che non sarà il massimo- convenni.

-E quello cos’è invece?!- indicando un'altra scheda che non avevo ancora aperto.

-Mmm, questa è una spa a un paio d’ore da qui. Ci sono piscine, sauna, bagno turco, un giardino per prendere il sole durante la bella stagione e così via-

-Ma è ottimo! È esattamente quello che stiamo cercando è possiamo pure andarci in giornata!- disse lei convinta.

-Aspetta aspetta, non è solo questo. Non te l’ho proposto per un motivo ben preciso. Oltre a tutto quello che ti ho detto ci sarebbe anche una sezione dedicata ad altre pratiche. Nessuno ti obbliga ad entrarci ovviamente da quello che ho capito, ma la clientela sarà sicuramente molto particolare-.

-Ah! Cioè, fammi capire, mi stai proponendo di andare in un locale di scambisti? Ho inteso bene?- inizio a scaldarsi lei, con un tono che prometteva guai.

-No, io non te l’ho proposto! Sei tu che mi hai chiesto cosa fosse quel link ed io ho risposto- cercai di difendermi.

-Sì certo, quindi si è salvato per caso nel tuo telefono? Se vuoi vedermi scopare con un altro guarda che lo faccio anche domani, poi però non mi vedi più! Non hai neanche un minimo di gelosia per me?! Ma vaffanculo- era esplosa completamente.

Il litigio andò avanti a lungo. Gli effetti si trascinarono anche nei giorni successivi, comportando il più lungo periodo di astinenza da quando ci eravamo messi insieme.

Solo dopo due settimane abbondanti i nostri rapporti si rasserenarono, tornando ad una vita di coppia normale in tutti i sensi.

Scottato dai guai provocati non osai più tornare sull’argomento e misi i miei progetti di nuovo nel cassetto. Fu con mia grande sorpresa quindi che un giorno feci un interessante scoperta.

Dovevo recuperare la password di un account online che non usavo da tempo e mi venne in mente che forse sul mio vecchio portatile era ancora tutto salvato.

Non avendo troppe pretese in fatto di informatica avevo affibbiato questo vecchio portatile alla mia lei, che lo usava quelle poche volte in cui ne aveva bisogno.

Fu così che notai delle nuove pagine salvate di recente nei preferiti. Erano tutti hotel molto carini in Trentino, accumunati dal fatto di avere la zona benessere completamente nudista. Alcuni addirittura avevano spazi esterni in cui stare in totale nudità, come quel piccolo hotel austriaco che avevo trovato.

La sua ricerca evidentemente era stata molto più approfondita della mia, quei posti non li avevo mai trovati nei miei studi. Ciliegina sulla torta, l’ultima pagina salvata era una discussione di un forum femminile, in cui alcune donne si confrontavano sulle esperienze avute nell’ambiguo locale di scambisti che aveva generato il nostro litigio.

Improvvisamente la serratura di casa iniziò a girare e mi affrettai a spegnere il pc. Da una parte mi sentivo terribilmente in colpa per avere involontariamente invaso la privacy della mia ragazza, dall’altra parte ero terribilmente eccitato. Forse non tutto era perso, c’era ancora una speranza!

-Ciao amore, sei tornata finalmente. Com’è andata con le tue amiche?- le chiesi con il tono più innocente possibile.

-Bene bene- rispose lei – c’era anche Alessia, non so te la ricordi. Non ci parlavo per bene da anni!-.

Era difficile non ricordare Alessia, pensai.

L’ultima volta che l’avevo vista infatti era ad una festa di laurea di un’amica della mia ragazza, con la maggior parte degli invitati alticci. Fra le persone con un elevato tasso alcolico c’erano soprattutto lei e la mia ragazza, che all’uscita della discoteca iniziarono un discorso molto sconnesso sulle loro tecniche di bacio. La discussione si concluse con una dimostrazione pratica da parte di Alessia sulla mia lei, giusto cinque secondi, ma che servirono a chiudere la conversazione in suo favore. Ricordo solo la mia ragazza confusa e imbarazzata biascicare: -Ok, sei tu la migliore-.

Alessia era una ragazza notevole sotto molti punti di vista, a partire dal carattere. Questo episodio del bacio saffico infatti era un chiaro esempio di come fosse una ragazza istintiva e senza peli sulla lingua, con una tendenza a non riflettere prima di fare le cose che l’aveva portata in passato a molti guai sul versante amoroso.

Anche dal punto fisico si faceva sicuramente notare. Leggermente più alta della mia lei, dei lunghi capelli mori per come la ricordavo io e un corpo di tutto rispetto, con almeno una terza abbondante difficile da ignorare e che non esitava a mettere in risalto con il suo abbigliamento.

-Ah sì, Alessia, certo che me la ricordo. Come sta? Pensavo si fosse trasferita all’estero definitivamente- feci io sorridendo al pensiero del ricordo che avevo appena rivissuto.

-Ma va, ha fatto solo la specialistica in Germania, poi è tornata subito. È rimasta qualche mese a Roma per uno stage ma poi è tornata qui- mi spiegò – e ci ha pure invitato a cena per farci vedere la casa che ha preso con il suo nuovo compagno settimana prossima. A te va bene?-.





Eccoci quindi un piovoso giovedì sera diretti a casa di Alessia. Non appena entrati ci accolse il suo nuovo ragazzo, Marco, un tipico esemplare di romanaccio trapiantato ormai al nord.

Era un ragazzo molto curato, alto praticamente come me e con un fisico evidentemente temprato da anni di sport. A questo si aggiungeva una simpatia marcatamente capitolina, che rese la cena molto piacevole.

Scoprimmo poi di avere molti interessi comuni, oltre allo snowboard infatti era un fan accanito di un videogioco a cui mi stavo dedicando da qualche mese. Ci isolammo così immergendoci in complicati discorsi sulle strategie preferite nelle battaglie online, fino a che la nostra parentesi non venne interrotta dalla ragazze che ci richiamavano all’ordine.

-Anche per voi è ok quindi?- chiesero all’unisono.

Spiazzati, ci guardammo a vicenda con espressioni interrogative, fino a che la mia ragazza non intervenne: -Immagino non abbiate sentito nulla di quello che abbiamo detto finora!-.

-Figurati- intervenne Alessia –Marco diventa deficiente quando inizia a parlare dei suoi giochini. Volevamo solo aggiornarvi comunque, fra due weekend si parte-.

Confuso chiesi: -Ehm, in che senso? Dove? Per quanto? Mica potete decidere tutto voi senza dirci nulla!-.

-Infatti vi stiamo informando ora. Alto Adige, dal giovedì alla domenica fra 2 settimane, se dite di no ci andiamo io e Alessia da sole, quindi decidete in fretta- rispose la mia ragazza.

Acconsentimmo entrambi senza troppa fatica e ci demmo appuntamento per il giovedì da lì a 14 giorni e tornammo a casa.

A mezzanotte avevo giusto un appuntamento a cui non potevo mancare, una piccola partita online con Marco che ci eravamo fissati durante la cena.

Misi a letto il mio amore e mi collegai. Durante la partita avemmo modo di discutere anche dell’imminente mini-vacanza. Sovrappensiero, durante una fase di gioco molto concitata mi chiesi ad alta voce: - Ma sanno già anche in che zona vogliono andare quelle due?-.

Al che Marco rispose con la massima tranquillità, non immaginando che la sua risposta mi avrebbe sconvolto: - Ovvio, hanno già pianificato tutto. Pensa che Alessia prima stava già mandando una mail per prenotare l’hotel, credo gliel’abbia suggerito la tua ragazza. Come si chiamava? Ah sì, è qualcosa tipo hotel XXXX XXXXXXX…-.

Rimasi interdetto a fissare lo schermo mentre venivo sconfitto senza pietà visto che pigiavo più nessun comando. Quell’hotel lo conoscevo anche io, pur non essendoci mai stato personalmente.

Era uno di quelli che la mia ragazza aveva selezionato sul suo pc.

(CONTINUA…)
Scrivi benissimo ! Ma così è una tortura !! Si rimane sempre in sospeso ...
Comunque la tua morosina ha un bel caratterino...si accende subito !
 

H2O

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Élite Fase 1
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Grazie a tutti per gli apprezzamenti, davvero.
Il prossimo capitolo è in arrivo, spero non vi deluda visto che sarà molto meno esplicito dei precedenti.
Mamma mia non sto nella pelle !
E' l'hotel con la zona scambisti ???
Altro che deluso.......
Non vedo l'ora di leggere della vacanza !!!

P.S. Se non è un fatto realmente accaduto dovresti fare lo scrittore di romanzi thriller-erotici.....
 

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