djthraex
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si trasforma in una dea del sesso
Cavoli, Selpot e Poncharell che coppia: uno scrive e descrive magnificamente una Donna che sembra fantastica, l'altro analizza minuziosamente i fatti rendendo l'Opera ancora più interessante. Tutto molto bello, un BRAVO collettivo e che voglia di vedere Diana, il suo sedere e le sue Tette.L'impennata erotica per eccellenza.
La ragazza della porta accanto, che capisce di non essere solo quello.
E quando lo capisce è il tappo dello spumante che parte, ma dietro si lascia la scia di vino che esce fuori con le bollicine da tutte le parti.
Quando parte il suo, di tappo, perché finalmente capisce che il metro di giudizio maschile e femminile sono diversi e che le sue tettone, si, piacciono ai maschi, allora si porta dietro gli spruzzi (allusione freudiana?) e le bollicine dei desideri, delle voglie, delle fantasie, sempre confessate dal suo uomo, ma mai comprese. E chiuse, sigillate in quel collo di bottiglia.
Quando lei gli da la stura mica si limita alla tintarella in topless. Capisce che ha tante cose da recuperare: tutte le fantasie del suo maschio.
E non è che possa esaudirle tutte e subito. Ma ormai è pronta, è un'aquila che vede la preda all'improvviso e non se la lascia sfuggire. Decide e agisce.
Quindi manda il suo uomo a mettersi comodo, se ne va e poi torna sulla scena per l'azione.
E se ne va, esclude il fidanzato, perché sul palcoscenico va da sola.
Ora a Selpot la faccenda sfugge di mano. Voleva suscitare il canovaccio, suggerire dalla buca sul palcoscenico.
Ma invece finisce in platea e la sua donna prende tutta la luce dei riflettori: non si mette in topless; no, si leva il reggiseno mentre il ragazzo eccitato è alle sue spalle e glielo fa vedere bello e buttato lì sull'asciugamano.
(...) Una notte insonne e piacevolmente agitata diede inizio ad una settimana di ricerche... e di ricerca: ricerca innanzitutto di un equilibrio e di una compostezza che si rivelarono molto più difficili da instaurare di quanto prevedessi: una carrellata impazzita di immagini inebrianti quasi mi ossessionò per intere giornate e non smise di tormentarmi se non per brevi momenti (...)
Che anche Selpot abbia qualcosa chiuso e costretto in una bottiglia?
(...) le tettone saltellanti di Diana durante il suo percorso di avvicinamento a me ed ai pescatori per il suo primo topless (...)
Ma ora non comanda più lui. Se n'era mai accorto?
(...) il nudo integrale sul lettino, il suo secondo topless ad occhi chiusi circondata dai giovanotti di Napoli, il bagno insieme a Valerio e Davide che la stringevano o palpavano il suo corpo (...)
Invitare i ragazzi a seguire Diana in acqua è un gesto di volontà che è stato già anticipato, suo malgrado da due iniziative fatte e finite della sua tettona.
(...) Ragazzi, scusate per l'invasione ma devo proporvi una cosa, non prendetemi per matto (...)
(...) se qualcuno di voi ha voglia di fare un bagno, potete raggiungerla e scambiare due chiacchiere: di sicuro apprezzerà, complimentatevi per il suo corpo, penso sappiate come si fa (...)
Ma è una rondine, non la Primavera.
La piccola aquila, ha cominciato a battere le sue ali
(...) Ho capito, ho capito: sei tutta nuda in mezzo ai tuoi prediletti, ora puoi anche riabbassare le braccia, altrimenti non sarò l'unico a notarlo quaggiù! (...)
E diventata adulta, spicca il volo.
(...) Diana si guardò intorno furtivamente, aprì la borsa con frenesia, estraendo il mio asciugamano: me lo porse, lasciandomi in consegna anche l'ombrellone, prima di richiudere la zip: "Un paio d'ore, non di più: abbiamo parcheggiato alle tre e mezza, quindi saranno quasi le quattro ormai". Non aggiunse altro e retrocedette a passo sostenuto verso il parcheggio, per prepararsi ad una nuova entrata in scena, stavolta in totale solitudine. (...)
E a Selpot non rimane che assistere dal palco reale.
E' ancora padrone del suo destino e prende una decisione che fino a quel momento non gli era balenata nella testa.
(...) Per la prima volta su una spiaggia non fui capace di resistere alla tentazione di masturbarmi, seppur in maniera accennata e carezzevole. (...)
Ma il suo comportamento influisce solo su di lui. Il controllo sulla sua Diana Tettona ormai non c'è più.
E non solo tettona, con il culo esposto e... in qualche modo dolcemente profanato.
(...) Poi gli disse qualcosa a bassa voce, (...)
(...) Si dissero ancora qualcosa sottovoce (...)
C'è quella faccenda degli elettrodomestici.
Compri un frullatore e si rompe. Ma tu non hai fatto niente.
Torni dal venditore prevenuto a una polemica fastidiosissima, ma invece lui non fa una piega, si gira, allunga la mano e ti da un'altra scatola.
<< E' la regola della vasca da bagno. Se un elettrodomestico deve rompersi lo fa nei momenti iniziali del suo uso, poi le possibilità che si rompa diminuiscono fino quasi a 0. Poi, col tempo, quando diventa vecchio, le probabilità che si rompa aumentano di nuovo. Se disegna questa curva vedrà che ha la forma di una vasca da bagno. >>
Diana, per fortuna, ha tettone belle, sode e femminili. E' umana. E con lei la "vasca da bagno" ha funzionato al contrario.
Una volta avviata, la curva si è innalzata, e la ragazza della porta accanto, dopo aver chiesto alla futura suocera come ha cucinato il pollo, va al mare, mostra una zizza, si libera del reggiseno e lo lancia davanti al suo ammiratore ("hai capito cosa ci stava dentro? lo sai ora cosa si vede, se tu fossi davanti a me?"), si fa accarezzare, toccare, palpare.
(...) Constatai che l'audio, tutto sommato, era più che accettabile (...) , parla a bassa voce con chi la crema la sa spalmare davvero, non come quel primo ragazzo sugli scogli. Due volte.
E poi riceve l'offerta: vieni vicino a noi?
Che bello, che le donne non le fa la Indesit.
Se non fossero arrivate le sue vecchie, Diana si sarebbe trovata con i due Cazzi dei giovani in mano secondo me....:
decisamente si'!Grande selpot, i tuoi racconti sono sempre più piacevoli da leggere! Diana ci sta regalando grandi soddisfazioni...
(...) in una mattina mi sono letto tutti i post di @selpot.
(...) mi hanno tenuto attaccato al computer come non succedeva dai tempi de "il signore degli anelli".
(...)
Bel capitolo ancora Selpot."Luci ed ombre". Il primo lapidario ed introduttivo commento sulla giornata di mare appena trascorsa fu sintetizzato in queste tre parole molto più pesanti di quanto potessero sembrare.
L'umore di Diana si palesò marcatamente instabile ed altalenante durante il ritorno a casa: trasparì in maniera inconfutabile una frizzante piacevolezza ed eccitazione per il rapporto seduttivo instaurato con i due pescatori; tuttavia fu altrettanto evidente e cristallino il fastidio ed il disagio per le volontarie occhiate di condanna al suo indirizzo da parte delle due signore perbene e di impeccabile rispettabilità.
"Volevo semplicemente divertirmi, sentirmi apprezzata, eccitarmi eccitando anche voi... ma poi è bastato uno sguardo di ammonimento di una frazione di secondo a trasformarmi in una sgualdrina disonorevole, che macchia o infanga la sua dignità, la sua purezza o la sua educazione... certa gente nasce soltanto per giudicare e malignare sul prossimo, che schifo di mondo!!"
"Hai colto un aspetto importante: giudicare e malignare sul prossimo. Alla base di questi comportamenti c'è solo una profonda invidia: chissà, nel profondo, scavando negli angoli più reconditi dell'intimità di queste mogli perfette, quante volte avranno desiderato di trovarsi nella tua stessa situazione e non hanno potuto, oppure non ci sono mai riuscite: magari coltivano sogni erotici ancora a 60 anni ma devono continuare a sopprimere, a rinunciare, a mortificarsi ogni giorno per l'impossibilità di essere se stesse. Ciò che provano si chiama repressione, fallimento, insoddisfazione, che sfogano denigrando coloro che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco per godersi con coerenza e sfrontatezza ciò che loro hanno soffocato o taciuto per una vita intera... Poveracce, dovresti provare soltanto compassione per casi umani del genere, quindi non ti curar di loro, ma guarda e passa...
" Lo so, dovrei fregarmene, ma non è facile... ti fanno sentire sporca, colpevole di chissà quale crimine o scandalo.."
"... che poi quelle scandalose erano proprio loro, con quei bikini da teenager, che orrore! Ridicole, sono stato proprio contento di averglielo detto in faccia, tant'è vero che il loro cambiamento quando sono tornate indietro dai loro mariti non era casuale, lo hai notato?"
Diana cadde dalle nuvole e mi guardò sbalordita, domandandomi di riferire con precisione quali invettive mi fossero volate di bocca ed iniziò a ridere sguaiatamente, senza freni, dopo aver ascoltato in quale modo avevo osato apostrofare le vecchiarde. La rivelazione del divertente e polemico siparietto mi permise di sfruttare il suo momento di ilarità per provare ad approfondire anche gli aspetti molto positivi del pomeriggio.
"Non erano certo belli da vedere, ma ci sapevano fare, eccome... uno mi scioglieva mentre guardava le tette, l'altro era bravissimo anche con le mani, accidenti... non voleva saperne di mollare il mio sedere e la sua ostinazione non mi dispiaceva affatto, è stato un bel contatto; spalmava la crema quasi come te, con la stessa tecnica, sconfinando ovunque senza neppure chiedere il permesso, avrei voluto completare l'opera mettendoli alle prova con le tette... mi sarebbe piaciuto che me le cospargessero di crema, devo ammetterlo! Peccato. Ero curiosa di capire cosa si provasse nel farmi volutamente toccare le tette da altri...e quindi ho deciso si premiarli comunque con una palpatina finale sul seno, ma ad essere sincera non ho provato quasi nulla di eccitante, ormai l'atmosfera era rovinata ed anche la mia disponibilità ne ha risentito probabilmente..."
"Sarà per la prossima volta, dai. Se hai voglia di riprovare, sono sicuro che non mancherà occasione!"
"Togliti dalla testa che ogni santo weekend metteremo in scena questi spettacolini, non ci penso nemmeno, stiamo correndo troppo... Possibile che non provi fastidio se qualcun altro mi guarda, o addirittura mi tocca? Io darei in escandescenze se vedessi una ragazza che ti sfiora o che si propone"
"Che noia se fossimo tutti uguali: il mondo è bello perché è vario... Non posso certo crocifiggermi se non provo gelosia, né inquietudine, né alcun disturbo mentre un giovanotto ti ammira o ti palpa. Al contrario: queste situazioni mi eccitano e mi fanno innamorare di te ancora di più, perché diventi maestosa, divina, irresistibile; nessun'altra potrebbe superarti o eguagliarti durante le tue trasgressioni."
La mia sincerità era totale: con la sua crescente metamorfosi che sposava alla perfezione le mie fantasie e le mia aspettative Diana aveva spazzato via qualunque dubbio o titubanza che nutrivo sulla possibilità di un futuro insieme e se ripensavo alle sue sanguinose manie di inferiorità, mi accorgevo ormai di avere dinanzi ai miei occhi un'altra persona, un'altra Diana.
Potevo considerare quel brutto anatroccolo ormai estinto, oppure lontanissimo, o sempre dietro l'angolo, pronto a tornare sgradito protagonista!?!?